WORKSHOP. IL COLLOCAMENTO MIRATO: L integrazione tra politiche, attori e strumenti convenzionali ex l.68/99
|
|
- Placido Gilberto Bassi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 WORKSHOP IL COLLOCAMENTO MIRATO: L integrazione tra politiche, attori e strumenti convenzionali ex l.68/99 COLLOCAMENTO MIRATO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI ASTI Marcella Cotti CATANZARO, 28 novembre 2012
2 Servizio collocamento mirato origini Legge , n efficace dal D.Lvo 469/97 Novembre 1999 passaggio dal MLPS alla Provincia di Asti dei dipendenti che si occupano di politiche del lavoro TRE dipendenti del Ministero che si occupano di collocamento obbligatorio accettano il passaggio alla Provincia per la realizzazione del Servizio del Collocamento mirato in collaborazione con la nuova Dirigenza. Da questo passaggio sino ad oggi lo sviluppo delle attività del Servizio del Collocamento mirato, la crescita degli operatori e degli interventi, i miglioramenti, gli attuali risultati sono stati realizzati tenendo conto della necessità di sostenere e sviluppare una rete di relazioni tra attori che a vario titolo agiscono nell ambito della disabilità.
3 Servizio collocamento mirato prime necessità Mantenere del Servizio del collocamento obbligatorio le buone prassi soprattutto amministrative già esistenti con la vecchia normativa Sfruttare al meglio la memoria storica delle dipendenti per dare e continuità al Servizio necessario nel momento del cambiamento/disorientamento sia verso il cliente e utente che verso il cliente ditta; Dare rilievo ad entrambi i clienti con un Servizio che si pone in un ruolo di mediazione prima ancora che di controllo/sanzione dalla corretta cura di entrambi i i clienti si realizza il loro incontro Vincere le diffidenze del mondo imprenditoriale; Vincere la sfiducia da parte degli utenti; Superare l isolamento l che servizi così specialistici vivevano anche all interno della propria amministrazione ; Affrontare il nuovo (progettare) mettendosi in discussione tornare a fare formazione.
4 Valori di riferimento MIGLIORARE LE RELAZIONI SERVIZII DITTE UTENTI Per divulgare il valore dell integrazione delle persone disabili nel mondo del lavoro ATTRAVERSO: Gli strumenti convenzionali L utilizzazione delle risorse finanziarie
5 Sviluppo del servizio La rete dei servizi RETE TERRITORIALE PROVINCIALE Nel 2001 viene sottoscritto un PROTOCOLLO d intesa sul lavoro di rete tra i Servizi che si occupano di soggetti disabili nel territorio provinciale per: * evitare di sovrapporre gli interventi nella ricerca del lavoro; * condividere informazioni sull utente ; * progettare insieme gli inserimenti pre-lavorativi /lavorativi; * condividere e modulare l utilizzo delle risorse finanziarie disponibili sul territorio; RETE TERRITORIALE REGIONALE fin dal 2000, grazie alla mediazione dei referenti regionali delservizio lavoro si organizzano incontri tra gli addetti ai lavori dei Servizi del Collocamento mirato di tutte le province della regione Piemonte, che in alcuni casi sono Servizi nuovi, con personale proveniente dalla formazione o altri ambiti in quanto il personale del Servizio del collocamento obbligatorio non è transitato alle Province. Il VECCHIO ed il NUOVO si incontrano per: * darsi vicendevolmente sostegno/informazioni per una corretta applicazione della riforma; *analizzare e sviluppare modelli condivisi per la realizzazione di quegli strumenti nuovi quali le convenzioni, il fondo nazionale, il fondo regionale.
6 La Rete per favorire il Servizio all Utente 1/2 Cura del processo amministrativo legato all iscrizione ed all acquisizione della documentazione sanitaria -approfondimento conoscitivo del soggetto disabile con colloqui di approfondimento e cura delle relazioni con: I colleghi della Medicina legale (storici) Inps ed Inail (in fase di costruzione; le associazioni di categoria (elementi anche delle commissioni territoriali); I Servizi di cura e tutela (Asl DSM/SERT-Comune e Consorzi del territorio- cooperative sociali); Famiglie (particolarmente per i portatori di handicap intellettivo) attraverso gruppi di incontro/ascolto mediati da uno psicologo, oltre che con i ragazzi anche con i loro genitori.
7 La Rete per favorire il servizio all Utente 2/2 Il servizio del collocamento mirato cresce Diventa coordinatore della rete territoriale. Alle tre operatrici iniziali se ne aggiunge una QUARTA per la cura di tutte le attività consulenziali e amministrative rivolte alle imprese ed agli utenti; Con le risorse del Fondo Regionale Disabili di inseriscono DUE tutor per la promozione degli inserimenti dei disabili nel mondo del lavoro con lo strumento del tirocinio nell ambito delle convenzioni sottoscritte con le imprese; Con le risorse del FRD si incarica una consulente che, collaborando un giorno alla settimana, ha il compito di curare gli incontri di rete e la formazione degli attori della rete (work shop su temi legati alla disabilità) da condividere con i servizi e il mondo impresa; Con le risorse del FRD si incarica uno psicologo di curare la consulenza agli operatori del CPI-CM, degli operatori della rete dei servizi. Si costituiscono gruppi di ascolto e promozione in tirocinio di 20 ragazzi disabili intellettivi, con l obiettivo di incrementarne il numero e di creare una rete di progettazione anche con l ausilio dei loro familiari.
8 La Rete per favorire il servizio alle Imprese 1/2 Utilizzando la storicità del Servizio del Collocamento obbligatorio in una relazione che durava da vent anni soprattutto con le imprese di dimensioni superiori ai 36 dipendenti, con l entrata l in vigore della legge 68/99 l obiettivo l è stato incrementare le relazioni anche con le imprese che per la prima volta si affacciavano all obbligatoriet obbligatorietà dell inserimento lavorativo dei disabili. Le imprese di piccole dimensioni (da 15 a 35 dipendenti) sono quelle maggiormente preoccupate/spaventate, completamente digiune della materia, con rapporti di assoluta fiducia nei consulenti del lavoro/associazioni di categoria, a loro volta preoccupati solo del processo amministrativo. SI I CONIA LO SLOGAN DIVENTARE CONSULENTI dei CONSULENTI per rappresentare il lavoro di consulenza fatta ai consulenti con lo scopo di entrare in quella relazione di fiducia indispensabile per poter col tempo far passare altri valori legati all inserimento lavorativo dei disabili come, vedere i soggetti disabili per la parte psico/fisica funzionante e non quella mancante.
9 La Rete per favorire il servizio alle Imprese 2/2 A tal fine: - Si sono approvati schemi provinciali per la presentazione di convenzioni art. 11, -Si promuovono le convenzioni sia di programmi di gradualità di inserimento che di integrazione lavorativa su specifiche progettazioni; -Si promuovono gli effetti degli incentivi previsti dal fondo nazionale disabili art. 13; -Si promuovono, utilizzando le risorse del Fondo regionale disabili, tirocini sperimentali su soggetti proposti dal servizio o dalla rete dei servizi a carico del CM, comprendendo anche incentivi aggiuntivi a quelli del FN; -Si promuovono momenti formativi da condividere anche con le imprese e loro rappresentanti; -Si promuovono visite mirate nelle imprese per la ricerca di figure professionali e per avere più consapevolmente informazioni utili all incontro D/O; - Si dà cura al riconoscimento in capo alla ditta di quei lavoratori assunti validi e divenuti disabili in costanza rapporto di lavoro fenomeno in evidente crescita lavorare con l impresa oltre che per promuovere inserimenti anche per mantenere occupazione. Tutti gli incentivi alle imprese assuntrici vengono consigliati, predisposti su promozione del Servizio prima ancora che la ditta stessa li richieda. Questa modalità incrementa ulteriormente una relazione di collaborazione e fiducia.
IL COLLOCAMENTO MIRATO INTERVENTI PER L OCCUPAZIONE DEI LAVORATORI DISABILI. Rovereto, 16 marzo 2017 Renata Magnago
IL COLLOCAMENTO MIRATO INTERVENTI PER L OCCUPAZIONE DEI LAVORATORI DISABILI Rovereto, 16 marzo 2017 Renata Magnago 1 Legge 68/1999 - Soggetti beneficiari Persone in età lavorativa affette da minorazioni
DettagliCollocamento Mirato di Pisa
Incontro SDS Pisa 25/01/16 Collocamento Mirato di Pisa Legge 68/99 Normativa di riferimento L inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro è una realtà regolamentata dalla legge 12 marzo
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo
PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.5.1 7.2.1 7.8.1 Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Razionale
DettagliGRUPPO GLH è un gruppo di studio e di lavoro del Collegio dei Docenti, aperto alla componente dei genitori e alle Agenzie territoriali, che si occupa
PERSONE: GRUPPO GLH è un gruppo di studio e di lavoro del Collegio dei Docenti, aperto alla componente dei genitori e alle Agenzie territoriali, che si occupa dell integrazione delle persone disabili.
DettagliMisure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazione
LEGGE 5 FEBBRAIO 1992 N.104 Legge - Quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate ( art.8 Inserimento ed integrazione sociale - art.17 Formazione profesionale -
DettagliI SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI
PROGETTI DI CONTINUITA SCUOLA-LAVORO - Studenti in obbligo formativo con disabilità accertata dalla Commissione medica integrata ai sensi della Legge n. 104/1992 o con certificazione scolastica rilasciata
DettagliPROVINCIA DI CASERTA SETTORE POLITICHE DEL LAVORO COLLOCAMENTO PROVINCIALE DISABILI
PROVINCIA DI CASERTA SETTORE POLITICHE DEL LAVORO COLLOCAMENTO PROVINCIALE DISABILI Data di Pubblicazione: 15/03/2011 Data Scadenza : 13/04/2011 AVVISO PUBBLICO ATTUAZIONE DI TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
DettagliAGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E I SERVIZI
PROTOCOLLO D INTESA PER LA COSTITUZIONE DI UNO SPORTELLO INTEGRATO DI SERVIZI A SUPPORTO DELL OCCUPAZIONE DA AFFIDARE ALL AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ED I SERVIZI DELLA PROVINCIA
DettagliBe&Able società cooperativa Onlus
La nostra Mission Be&Able società cooperativa Onlus La società cooperativa Onlus Be&Able nasce nell Aprile del 2010 per migliorare la qualità della vita degli individui con AUTISMO, con disturbi dello
DettagliLINEE PROGRAMMATICHE CTRH MONZA EST
LINEE PROGRAMMATICHE CTRH MONZA EST I Centri Territoriali Risorse per l Handicap trovano la loro ispirazione dalla storia del processo di integrazione scolastica delle persone con disabilità. Il C.T.R.H.
DettagliMANUALE PER TUTORI AZIENDALI
MANUALE PER TUTORI AZIENDALI Regione Piemonte Direzione Istruzione, Formazione, Professionale e Lavoro Settore Attività Formative Settore Standard Formativi Qualità e Orientamento Professionale ACCOMPAGNARE
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE
NIDO Amici dei Bimbi PROGRAMMAZIONE ANNUALE 2014-15 Sezione Blu B Tigri Sezione Rossi Blu A Palloncini Sezione Rossi B - Funghi INDICE 1. I collegamenti con il Progetto Educativo 2. Le finalità 3. Le modalità
DettagliLinee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico
Convegno L inserimento socio-lavorativo delle persone con disturbo psichico ISFOL 4 Settembre 2015 Linee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico Giovanni Bartoli - Roma,
DettagliCARTA DEI SERVIZI AL LAVORO
CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO SL 23.01.2017 I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA FONDAZIONE CASA DELLA GIOVENTU CORTESIA E RISPETTO Le relazioni con i clienti/utenti e gli interlocutori sono improntate a criteri
DettagliAGENZIA LAVORO. per il. Carta dei Servizi. Accreditato Regione Lombardia Servizi al lavoro (LR 22/06) Servizi alla Formazione (LR.
AGENZIA per il LAVORO Accreditato Regione Lombardia Servizi al lavoro (LR 22/06) Servizi alla Formazione (LR.19/07) Carta dei Servizi Aggiornata al 01/02/2015 Chi siamo L Agenzia per il Lavoro nasce nel
DettagliREGOLAMENTO PER GLI INSERIMENTI LAVORATIVI SOCIO-TERAPEUTICI
COMUNE DI MARCIANA MARINA PROVINCIA DI LIVORNO Codice Fiscale 82002040499 Viale G. Pascoli n. 1 57033 Marciana Marina -Telefono 0565/99002-99368 Fax 0565/904321 Sito Internet: www.comune.marcianamarina.li.it
DettagliServizi per l impiego e collocamento mirato delle persone con disabilità
Servizi per l impiego e collocamento mirato delle persone con disabilità Fase di preselezione Modello di servizio Vers. 1.1, 12.02.05 1 Premessa La preselezione è uno degli strumenti principali per la
DettagliAvviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l Handicap mediante l Informatica. Missione
Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l Handicap mediante l Informatica Missione Promuovere l integrazione delle persone disabili nella Scuola, nel Lavoro e nella Società attraverso l uso della
DettagliRAGAZZI STRANIERI A SCUOLA
PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura
DettagliProvincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L.
ì Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. Protocollo di intesa per l implementazione della Rete territoriale per il lavoro R.T.L. Premesso
DettagliALL. A QUADRO REGIONALE DEGLI STANDARD MINIMI DEI SERVIZI AL LAVORO
ALL. A QUADRO REGIONALE DEGLI STANDARD MINIMI DEI SERVIZI AL LAVORO Servizi Contenuto Output AREA SERVIZIO: ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO Accoglienza e accesso ai servizi Colloquio specialistico - Gestione
DettagliLEGGE 12 MARZO 1999, N. 68 - ARTICOLO 2 COLLOCAMENTO MIRATO
LEGGE 12 MARZO 1999, N. 68 - ARTICOLO 2 COLLOCAMENTO MIRATO Per collocamento mirato dei disabili si intende quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone
DettagliPAI (Piano Annuale per l Inclusione)
ALLEGATO 4: PAI PAI (Piano Annuale per l Inclusione) ISTITUTO COMPRENSIVO VIA P. STABILINI Via Pasquale Stabilini 19 00173 Roma Tel. 0672970371; tel. e fax: 067221968; C.F. 97712510581 cod. mecc. RMIC8GA002
DettagliTRA. l AZIENDA ULSS 19, con sede legale in Adria (RO), Via.. Codice Fiscale/ Partita Iva
Allegato A) CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI ROVIGO E LE AZIENDE ULSS 18 E 19 PER LA GESTIONE IN COLLABORAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINALIZZATE AD INSERIMENTI SOCIO-LAVORATIVI TRA la PROVINCIA DI ROVIGO, con
DettagliProvincia di Genova DIREZIONE POLITICHE FORMATIVE E DEL LAVORO Servizio Promozione Occupazione
Provincia di Genova DIREZIONE POLITICHE FORMATIVE E DEL LAVORO Servizio Promozione Occupazione Riconoscimento di credenziali al fine di autorizzare operatori ad operare nei servizi per il lavoro presso
DettagliANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO
ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO : DOCENTE: ORLANDI DONATELLA DATA: 29/09/2016 FIRMA DESCRIZIONE SINTETICA DEL L integrazione degli alunni portatori di handicap come di quelli
DettagliACCORDO PROCEDIMENTALE
Assistenza Tecnica delle Politiche del Lavoro a supporto delle funzioni delle Province in materia di servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro. ACCORDO PROCEDIMENTALE TRA L Agenzia Regionale
DettagliEravamo badanti siamo Assistenti Familiari Certificati e Qualificati Il progetto R.O.S.A.: una sperimentazione tra emersione e qualificazione
Eravamo badanti siamo Assistenti Familiari Certificati e Qualificati Il progetto R.O.S.A.: una sperimentazione tra emersione e qualificazione Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità
DettagliRisorse umane. Dott.ssa Luigia Cotti consulente Psicopedagogista per il C.T.R.H di Valle Camonica. Dott.ssa Eugenia Zanardini Pedagogista orientatore.
Progetto continuità Ente promotore: CTRH di Valle Camonica Ambito territoriale: Valle Camonica Collaborazioni: NPIA, Servizi Sociali dei comuni, scuole Finanziamento: legge 285/1997 Durata: 1 anno dal
DettagliReport Provincia di Lecco
Report 2016 Servizio Collocamento Disabili e Fasce Deboli Provincia di Lecco Dott. Roberto Panzeri Direzione Organizzativa VI Lavoro e Centri per l Impiego Dirigente Dott.ssa Cristina Pagano Direzione
DettagliIl diritto al lavoro delle persone con disabilità
Roma, 5 aprile 2017 Il diritto al lavoro delle persone con disabilità nel Jobs Act Lilli Carollo Il diritto al lavoro delle persone con disabilità in ambito internazionale ed europeo Convezione ONU sui
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)
PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) L anno., il giorno del mese di, presso la Sede della Provincia della Spezia, sita
DettagliAREE DI INTERVENTO: minori e famiglie, disabilità, lavoro/reinserimento lavorativo.
ANFFAS MILANO onlus associazione famiglie di disabili intellettivi e relazionali Via Lorenzo Valla, 25-20141 Milano Tel. 02.84470135 - Fax 02.84470140 nadia.galbiati@anffasmilano.it - www.anffasmilano.it
DettagliLAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE PERCORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E ASSISTENTI EDUCATIVI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA,
DettagliLa Formazione in ingresso dei docenti
La Formazione in ingresso dei docenti Bergamo, 17 novembre 2015 Delia Campanelli Direttore Generale dell Ufficio Scolastico Regionale 1 Il contesto attuale Complessità crescente e rapidità di cambiamento
DettagliALLEGATO D 1. Scheda ii. Scheda descrittiva della funzione ORIENTAMENTO DI PRIMO LIVELLO per target
DIPARTIMENTO SOCIALE DIREZIONE REGIONALE LAVORO, PARI OPPORTUNITÀ E POLITICHE GIOVANILI ALLEGATO D 1 Scheda ii. Scheda descrittiva della funzione ORIENTAMENTO DI PRIMO LIVELLO per target PRESTAZIONI esigibili
DettagliRuolo dell A.S. del D.P.
Ruolo dell A.S. del D.P. Le attività svolte dall A.S. sono quelle inerenti alle funzioni del servizio: prevenzione, terapia e riabilitazione, attività di consulenza e formazione, come previsto dal D.P.R.
DettagliL amico speciale cresce a scuola
SUPERIAMOCI L amico speciale cresce a scuola PROGETTO INTEGRAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO 1 Superiamoci progetto inserimento ragazzi con autismo in scuole secondarie di II grado Descrizione del
DettagliAnalisi della qualità dell inclusione. Questionari famiglie scuola primaria
Analisi della qualità dell inclusione Questionari famiglie scuola primaria Anno scolastico 2013-2014 Questionari compilati Villanova Monteleone 89 alunni Olmedo 170 alunni 41 SI 48 NO 117 63 SI NO Romana
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO PROTOCOLLO D INTESA TRA LE SCUOLE DELL INFANZIA, ELEMENTARI E MEDIE DI BOLGARE E CHIUDUNO ELABORATO DALLA COMMISSIONE CONTINUITA ANNO SCOLASTICO 2000/2001 (COORDINATRICE
DettagliPiano degli indicatori e dei risultati attesi 2013
PROGRAMMA Centro di Responsabilità Responsabile 2013_27 POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO Piano degli indicatori e dei risultati attesi 2013 PROGRAMMA POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO CENTRO DI RESPONSABILITA' POLITICHE
DettagliDL 469/97 Conferenza Stato-Regioni 16/12/99 D.lgs 181/00 Conferenza Unificata 26/10/00 Masterplan dei Servizi per l Impiego
GUIDA NORMATIVA AL DECENTRAMENTO DI FUNZIONI E COMPITI IN MATERIA DI MERCATO DEL LAVORO DL 469/97 Conferenza Stato-Regioni 16/12/99 D.lgs 181/00 Conferenza Unificata 26/10/00 Masterplan dei Servizi per
DettagliMODELLO DI SERVIZIO PLACEMENT SCOLASTICO
MODELLO DI SERVIZIO PLACEMENT SCOLASTICO PROGRAMMA FIxO S&U ITALIA LAVORO ITALIA LAVORO SPA Ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Aree strategiche di intervento: Welfare to
DettagliI centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016
ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune
DettagliI.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus
Indagine conoscitiva per formazione "Addetto all'organizzazione e gestione delle attività di segreteria, all'accoglienza e alle informazioni" Indagine conoscitiva per formazione "Addetto all'organizzazione
DettagliAssessorato del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Servizio della Governance della Formazione Professionale
- - Assessorato del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Servizio della Governance della Formazione Professionale Circolare 3/11 bis MOD. Piano formativo tutor aziendale (Apprendistato
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO 12 BOLOGNA
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO 12 BOLOGNA Premessa Questo protocollo nasce dall esigenza di facilitare l accoglienza degli alunni figli di immigrati, di sostenere gli alunni nella
DettagliEsso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento.
PROGETTO ORIENTAMENTO 2013/2014 ORIENTARSI PER SCEGLIERE FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale concorrono, secondo le specifiche
DettagliDOCUMENTO D INTESA SULLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI E PERSONE IN SITUAZIONE DI EMARGINAZIONE SOCIALE IN TRENTINO
Società Italiana di Medicina delle Migrazioni DOCUMENTO D INTESA SULLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI E PERSONE IN SITUAZIONE DI EMARGINAZIONE SOCIALE IN TRENTINO Gruppo Immigrazione Salute GR.I.S. Trentino 1
DettagliRISORSE FINANZIARIE PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE 2005/2006
RISORSE FINANZIARIE PROGRAMMA ANNUALE DELLE ATTIVITA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE 2005/2006 SEZIONE ATTIVITA A COFINANZIAMENTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO RISORSE FINANZIARIE - Programmazione FSE 2006
DettagliProvincia di Torino. Seminario Il Ruolo della Provincia per il rafforzamento dei servizi per l impiego Piacenza - 11 novembre 2010
Provincia di Torino Seminario Il Ruolo della Provincia per il rafforzamento dei servizi per l impiego Piacenza - 11 novembre 2010 Il modello regionale dei servizi per l impiego: l.r. 34/08 Art. 9 (Funzioni
DettagliRegolamento del gruppo di lavoro sull handicap. Ai sensi dell art. 15 c. L 104/92
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Antonio Genovesi SAIC87700C Via Domenico Amato, 2 c.a.p. 84099 SAN CIPRIANO PICENTINO (SA) Tel. 089 8628257 Fax 089 8628266 e.mail : saic87700c@istruzione.it www.icsanciprianopicentino.gov.it
DettagliCorso di formazione per docenti di sostegno privi del titolo di specializzazione
SOS..sostegno Corso di formazione per docenti di sostegno privi del titolo di specializzazione CTS e CTI di Appiano G., Cantù, Como Lago e Tremezzina a.s. 2016-17 La normativa di riferimento per una visione
DettagliFondazione Angelo Custode Onlus. Progetto TIME OUT
I.S.I.S. Maria Grazia Mamoli Fondazione Angelo Custode Onlus Opera Diocesana Patronato San Vincenzo Progetto TIME OUT Ferma il gioco per vincere la partita INTERVENTO INTEGRATO PER LA PROMOZIONE DEL SUCCESSO
DettagliPATRIZIA SPINA. Data di nascita: 26 maggio 1970 Luogo di nascita: Novara. Dati personali. Esperienze professionali
Ufficio: COMUNE DI NOVARA Assessorato alle Politiche Sociali Corso Cavallotti, 23 28100 NOVARA Tel. 0321-3703582 e-mail: spina.patrizia@comune.no vara.it PATRIZIA SPINA Dati personali Data di nascita:
DettagliScuola: Istituti Redentore a.s. 2017/2018. Piano Annuale per l Inclusione
Scuola: Istituti Redentore a.s. 2017/2018 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art.
DettagliScuola Secondaria di Primo Grado Paritaria Sacro Cuore a.s Piano Annuale per l Inclusione
Scuola Secondaria di Primo Grado Paritaria Sacro Cuore a.s. 2014-2015 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE
TEMATICA: consulenza, sostegno e prevenzione con il supporto di psicologi A N 13 plessi (n 34 sezioni) che saranno indicati successivamente dall Ufficio P.O. Scuola Materna creare una rete di collaborazione
DettagliIL SITO TREVISOLAVORA
1 - CODICE PROGETTO 3.1.3 - IL SITO TREVISOLAVORA 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del Lavoro definisce quale Area 3: Servizi
DettagliPROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA
PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA - tra la Provincia di Pordenone, in persona del Presidente Vicario dott Alessandro Ciriani e - il Consorzio per la Zona di
DettagliPalacongressi di Rimini Dicembre 2016
Palacongressi di Rimini 02-03 Dicembre 2016 Un Sistema integrato di collaborazione e di progettazione con il territorio: dal servizio di inserimento lavorativo al progetto Au.T.O e Lavoro in corso.. Dott.
DettagliFORMAZIONE FORMATORI SCUOLA DI IMPRESA SOCIALE. Informazioni e Iscrizioni. Marzo Luglio 2016
SCUOLA DI IMPRESA SOCIALE 2016 FORMAZIONE FORMATORI Marzo 2016 - Luglio 2016 Informazioni e Iscrizioni La formazione d aula si svolgerà presso Consorzio SIS via Ciriè n. 9 a Milano (MM5). Il seminario
DettagliPATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA
PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA Il Patto di Accoglienza è un documento destinato all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti
DettagliLavoro di comunità: quali bisogni emergenti per i servizi sociali territoriali? Perché il lavoro di comunità?
Dipartimento di Economia, Società, Politica Via Saffi, 15 61029 Urbino PU Tel. +39 0722 305506 FORMAZIONE SOCIALE PRESSO L UNIVERSITA DI URBINO CARLO BO. Dipartimento di Economia Società Politica SEMINARI
DettagliRegolamento del gruppo di lavoro per l inclusione (GLI)
ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE Regolamento del gruppo di lavoro per l inclusione (GLI) Ai sensi della C. M. n. 8 del 06 marzo 2013 Approvato dal Consiglio di Istituto in data 16 giugno 2015 GRUPPO DI
DettagliP.E.I Progetto educativo di Istituto.
Integra il Piano dell Offerta Formativa Contiene le scelte educative, organizzative delle risorse e gli strumenti a disposizione dell Istituzione scolastica Costituisce un impegno per l intera comunità
DettagliIL DOCUMENTO DI BUONA CAUSA
IL DOCUMENTO DI BUONA CAUSA Il documento di Buona Causa de Il Mosaico contiene: -Chi siamo -La nostra Mission -I Bisogni a cui rispondiamo -Le Linee di Azione che applichiamo CHI SIAMO Il Mosaico e una
DettagliA. Anagrafica. B. Dati strutturali dell organizzazione
Indagine sulle organizzazioni non profit operanti nel campo dell inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità A.1. Dati dell organizzazione Denominazione Anno di costituzione Indirizzo Telefono/
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliIl Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione
Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata
DettagliIstituto Principale di scuola secondaria di II grado
Istituto Principale di scuola secondaria di II grado Chi siamo Denominazione Istituto Scolastico IPSCT "LUIGI EINAUDI" LAMEZIA TERME Codice meccanografico della sede centrale CZRC03000X Indirizzo LEONARDO
DettagliCONVENZIONE TRA PREMESSO CHE
Questura di Firenze CONVENZIONE TRA INAIL - DIREZIONE REGIONALE PER LA TOSCANA, con sede in Firenze, Via Bufalini n.7, rappresentata dal dott. Giovanni Asaro, nato a Trapani il 16.02.59 nella sua qualità
DettagliLa storia. Il progetto ha previsto:
Lo Sportello ISELT è stato attivo a Torino dal 2003 al 2007, svolgendo attività di assistenza e di supporto alle persone transessuali e transgender e favorendone l'inserimento sociale e lavorativo. Lo
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA
PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER
DettagliI.I.S. PIAZZA DELLA RESISTENZA Monterotondo aa.ss / Piano Annuale per l Inclusione
I.I.S. PIAZZA DELLA RESISTENZA Monterotondo aa.ss.014-15 / 015-16 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 34 di cui 14 in 1.
DettagliPROFESSIONE PSICOLOGICA E FORMAZIONE DEGLI PSICOLOGI
PROFESSIONE PSICOLOGICA E FORMAZIONE DEGLI PSICOLOGI a cura di S. Di Nuovo s.dinuovo@unict.it LEGGE n.56 del 18 febbraio 1989. Ordinamento della professione di psicologo Articolo 1. Definizione della professione
DettagliCONVENZIONE QUADRO DI TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO
CONVENZIONE QUADRO DI TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro nel seguito denominata Università codice fiscale n 97026980793, con sede legale in Catanzaro,
DettagliInvalidita civile disabilita lavoro
Associazione Crescere Gli Incontri del Sabato 28 marzo 2009 A cura dell Assistente Sociale Dr.ssa Fabrizia Capitani Invalidita civile disabilita lavoro Associazione Crescere Gli Incontri del Sabato 28
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA tra
PROTOCOLLO D'INTESA tra PROVINCIA DI BRESCIA e SERVIZI D INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI CHE AGISCONO CON DELEGA DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA Oggi, Via Cefalonia n. 50; in una sala
DettagliIl miglioramento attraverso la partecipazione e la condivisione
Il miglioramento attraverso la partecipazione e la condivisione L esperienza nei Centri Socio Riabilitativi diurni Max Ten e Moby Dick di Forlì presenta Sergio Mutalipassi Coordinatore CAD dei CENTRI SOCIO
DettagliCollocamento disabili: dall obbligo di legge all opportunità
Collocamento disabili: dall obbligo di legge all opportunità SIMONE SCERRI L. 68/99 intende favorire l inserimento di persone con disabilità nel mercato competitivo del lavoro Imponendo assunzioni 15-35
DettagliPromuovere la salute e il benessere della persona di ogni età.
Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età. LA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS LA BOTTEGA DEI RAGAZZI NASCE NEL 2004. REALIZZA SERVIZI CHE SOSTENGONO IL CAMBIAMENTO E I PERCORSI DI CRESCITA
DettagliANNO SCOLASTICO Parte I analisi dei punti di forza e di criticità
tel. +39 0426-631742 fa 0426 322199 Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI: n 1. Disabilità con D.F. (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 48 Minorati vista 1 Minorati
DettagliPER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO
«COMPLESSI EQUILIBRI» La Conciliazione famiglie e lavoro in tutte le sue declinazioni Alleanza territoriale Sud Est Asl MILANO 2 LA REGIONE LOMBARDIA PER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO SABINA GUANCIA Programma
DettagliLegge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73
Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73 Norme per la promozione e lo sviluppo del sistema cooperativo della Toscana 04/01/2006 Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - N. 1 Art. 1 (Principi
DettagliFORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE
FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Codice fiscale Indirizzo residenza Burchi Fabio BRCFBA73L10H501V ) Telefono(i) E-mail Data e luogo di nascita Cittadinanza ESPERIENZA
DettagliPROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE POLITICHE FORMATIVE E DEL LAVORO SERVIZIO PROMOZIONE OCCUPAZIONE
Determinazione n. 5886 del 23 dicembre 2013 PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE POLITICHE FORMATIVE E DEL LAVORO SERVIZIO PROMOZIONE OCCUPAZIONE Prot. Generale N. 0130452 / 2013 Atto
Dettagli3ISTRUZIONE E FORMAZIONE
3ISTRUZIONE E FORMAZIONE I NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE IL RAPPORTO SCUOLA-LAVORO IL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE I CORSI PER ADULTI I nuovi percorsi
DettagliPROGETTO ORIENTAMENTO
PROGETTO ORIENTAMENTO anno scolastico 2014.15 Finalità: - L orientamento è un processo di apprendimento contestuale all attività curricolare, struttura non accessoria ma centrale dell azione formativa:
DettagliIl Collocamento Mirato: l integrazione tra politiche, attori e strumenti convenzionali
WORKSHOP Il Collocamento Mirato: l integrazione tra politiche, attori e strumenti convenzionali Napoli, 18 dicembre 2012 Mario Conclave Responsabile Area Inclusione Sociale e Lavorativa L inclusione /
DettagliProf.ssa Floriana Falcinelli Università degli Studi di Perugia
Prof.ssa Floriana Falcinelli Università degli Studi di Perugia Tre parole chiave Inserimento: presenza degli allievi con disabilità nelle scuole comuni, riconoscimento di un diritto Integrazione : processo
DettagliMonica Moisello Marisa Massolo
RELATORI Monica Moisello Marisa Massolo Responsabile Servizio di Mediazione al Lavoro per Disabili, Provincia di Genova, ISFORCOOP, Genova Responsabile Servizio di Orientamento per Disabili, Provincia
DettagliSanto Romano Direttore dell Area Capitale Umano e Cultura
Ciclo di incontri sulle politiche del lavoro Scambio di buone pratiche regionali Modelli di integrazione tra pubblico e privato nell erogazione dei servizi per il lavoro Martedì 8 novembre 2016 Santo Romano
DettagliL impegno della Regione nelle politiche su educazione ed istruzione
Regione Toscana Settore istruzione Istruzione e educazione Convegno L impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l inserimento e l accoglienza a scuola. L impegno della
DettagliOperatore del servizio inserimento lavorativo per persone disabili e in situazione di svantaggio
Operatore del servizio inserimento lavorativo per persone disabili e in situazione di svantaggio identificativo scheda: 21-005 stato scheda: Validata Descrizione sintetica L Operatore del servizio di inserimento
DettagliProtocollo d intesa. Premessa. Richiamati:
PROVINCIA DI CAGLIARI Centro servizi per il lavoro MURAVERA MINISTERO DELLA GIUSTZIA Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Cagliari Carbonia-Iglesias Medio
DettagliPROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI
PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 23DEL10/01/2014 VI Settore - Politiche del Lavoro, Formazione Professionale, Pubblica Istruzione e I.T.A. (Provincia BAT) N. 15Reg. Settore
DettagliConoscere il lavoro per promuoverne la regolarità : gli strumenti informativi.
Progetto LABOR - Linea progettuale Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed emersione del lavoro irregolare PROVINCIA DI PIACENZA Assessorato Sistema scolastico e della formazione - Politiche del Lavoro-
DettagliProgettazione Integrata di Area Area Pisana. Progettazione Integrata di Area P.I.A. A cura del Gruppo Rete
Progettazione Integrata di Area P.I.A. MAPPA Che cosa è Soggetti coinvolti Breve storia Chi lo gestisce A che cosa serve Che cosa è la rete P.I.A. A cosa serve Nasce il PORTALE Da chi è composta Prospettive
DettagliL OPERATORE SOCIALE NELLE COMMISSIONI MEDICO LEGALI PER LA L. 68/99. Dott. Ludovico Carnile Psicologo Clinico Operatore Sociale presso CML Caserta
L OPERATORE SOCIALE NELLE COMMISSIONI MEDICO LEGALI PER LA L. 68/99 Dott. Ludovico Carnile Psicologo Clinico Operatore Sociale presso CML Caserta Legge 12 marzo 1999 n 68 «Norme per il Diritto al lavoro
Dettagli