Mercato dei beni. La composizione del PIL nel Prodotto interno lordo
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- Sebastiano Gastone Genovese
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1 Mercato dei beni La composizione del PIL nel 2011 Prodotto interno lordo Spesa delle famiglie Spesa della P.A. e ISP Investimenti fissi lordi Macch., attr. e prod. vari Mezzi di trasp. Costruzioni Variaz. scorte e ogg. di val. Esportazioni nette Esportazioni di beni e servizi Importazioni di beni e servizi Fonte. Istat
2 La composizione del Pil Consumo (C): beni e servizi acquistati dai consumatori; Investimento (I): talvolta chiamato investimento fisso per distinguerlo dalle scorte di magazzino. E la somma dell investimento non residenziale e residenziale; Spesa pubblica (G): beni e servizi acquistati dallo stato e dagli enti pubblici. Non include né i trasferimenti (assistenza sanitaria e sociale), né gli interessi del debito pubblico; 3 La composizione del Pil Importazioni (IM): acquisti di beni e servizi dall estero effettuati dai residenti (consumatori, imprese, governo); Esportazioni (X): gli acquisti di beni e servizi nazionali da parte del resto del mondo. Esportazioni nette, (X-IM) o saldo commerciale, è dato dalla differenza tra esportazioni e importazioni X>IM : avanzo commerciale X<IM : disavanzo commerciale 4 2
3 La composizione del Pil Investimento in scorte: differenza tra beni prodotti e beni venduti in un anno cioè differenza tra produzione e vendite Produzione > Vendite le scorte aumentano Produzione < Vendite le scorte diminuiscono 5 La domanda di beni La domanda totale di beni, Z, può essere scritta come: Z C + I + G + X IM Questa equazione è un identità che definisce Z come la somma di consumo, investimento, spesa pubblica ed esportazioni al netto delle importazioni. Per determinare Z e studiare le interazioni tra produzione, reddito e domanda, si introducono alcune semplificazioni. 6 3
4 Ipotesi del modello 1) L economia è chiusa, le esportazioni e le importazioni sono pari a zero. Z = C + I + G 2) La curva di offerta è infinitamente elastica, le imprese sono disposte a fornire qualsiasi quantità al prezzo di mercato P. Questa ipotesi è valida solo nel breve periodo. Ipotesi del modello 3) Nell economia si produce un solo bene che può essere usato indifferentemente come bene di consumo o come bene di investimento. Pertanto esiste un solo mercato. Questa ipotesi permette di concentrarci esclusivamente sul ruolo della domanda nella determinazione della produzione. 4
5 Consumo, C Beni e servizi acquistati dai consumatori. Es. cibo, vestiario, automobili, ecc. Il consumo delle famiglie dipende dal reddito disponibile (Y D ) dopo il pagamento delle tasse al governo (T). Reddito disponibile: (Y T) Y reddito aggregato T le imposte pagate più i trasferimenti ricevuti dal governo Consumo, C La funzione di consumo indica quanta parte del reddito disponibile viene destinata al consumo. Ipotizzando una funzione lineare c 0 costante C = C( Y D ) ( + ) C = C 0 + c 1 (Y T ) c 1 propensione marginale al consumo 5
6 Consumo, C Il parametro c 0 rappresenta il livello di consumo quando il reddito disponibile è zero. Il parametro c 1 è la propensione marginale al consumo indica l aumento di C indotto da un aumento unitario di reddito disponibile 11 Propensione al consumo Due restrizioni naturali sulla propensione al consumo: c 1 > 0. Un aumento del reddito disponibile genera un aumento del consumo c 1 < 1. Un aumento del reddito disponibile genera un aumento meno che proporzionale del consumo. I consumatori consumano solo una parte dell aumento del loro reddito disponibile. 0<c<1 12 6
7 Propensione al consumo propensione media al consumo C Y c = Y 0 + c1 diminuisce all aumentare del reddito Le componenti della spesa aggregata Consumo (C ) Si suppone che aumento del reddito disponibile porti a un aumento dei consumi: (Y T ) C C Funzione di consumo: C= c o + c 1 (Y-T) Co c La propensione marginale al consumo rappresenta graficamente l inclinazione della funzione di consumo 0 Y T 14 7
8 Esempio c 0 = 10, c1 = 0.5, Yd = 100 C = (100) = 60 C/Y = 60/100 = 0.6 (propensione media al consumo) dc/dy =0.5 = c1 INVESTIMENTI FISSI (I) Domanda di nuovi beni capitali. Ha due componenti: gli acquisti di nuovi impianti e macchinari da parte delle imprese (investimento produttivo) gli acquisti di case, terreni, ecc. da parte degli individui (investimento immobiliare). La consideriamo una variabile esogena: non dipende da variazioni della produzione I = I 8
9 La spesa pubblica G e le tasse T Sia la spesa pubblica G sia le tasse T sono variabili esogene al modello, determinate dalla politica fiscale del governo, e sono considerate costanti. Identità contabile in economia chiusa (NX = 0) Z = C + I + G Considerando che C = c 0 + c 1 Yd G = G T = T I = I Yd Y T 9
10 Equilibrio mercato Sostituendo le variabili nell equazione per la spesa aggregata si ottiene Z 1 = co + c (Y - T) + I + G Per ipotesi le scorte sono nulle domanda aggregata e produzione aggregata sono uguali, l equilibrio sul mercato dei beni è dato dall uguaglianza tra domanda aggregata e PIL. Y = Z Equilibrio mercato Y 1 = co + c (Y - T) + I + G In equilibrio, la produzione Y è uguale alla domanda. A sua volta, la domanda dipende dal reddito, Y, che è uguale alla produzione. N.B. Definizione di Pil sia dal lato della produzione, sia dal lato del reddito. 10
11 Per cui: Equilibrio mercato Y 1 = co + c (Y - T) + I + G (1- c1 )Y = co c1t + I + G 1 Y = (co c1t + I + G) 1- c 1 Moltiplicatore Spesa Autonoma L equazione descrive la produzione di equilibrio, il livello di produzione per cui la produzione è uguale alla domanda. Cosa determina il livello di produzione nel breve periodo? l interazione tra domanda, produzione e reddito: domanda produzione reddito domanda la produzione aumenta più della domanda, in misura pari al moltiplicatore N.B. ipotesi di breve periodo: l offerta di beni è infinitamente elastica al prezzo P (le imprese sono disposte a offrire qualsiasi quantità a quel prezzo) 11
12 Equilibrio mercato dei beni Z = (co + I + G - c1t) + c1y 23 Equilibrio nel mercato dei beni D om anda (Z) P roduz ione (Y ) I=400 G=0 T=0 Punto equilibrio Y = Z Reddito Y C= Yd Inclinazione c 1 =0.6 12
13 Aumento componente della spesa autonoma Si supponga che l economia sia nell equilibrio iniziale, rappresentato dal punto A nel grafico, con produzione uguale a Y. Si supponga che aumenti una componente della spesa autonoma esempio c 0. Equazione di equilibrio.. 1 Equazione di equilibrio... Y = 1- c 1 c o IL MOLTIPLICATORE COME MECCANISMO DI AGGIUSTAMENTO SEQUENZIALE Il processo per cui un aumento della domanda aggregata provoca un aumento più che proporzionale della produzione può essere visto come un processo di aggiustamento in più fasi. 1a Fase Supponiamo che la spesa autonoma vari di un ammontare c 0. La domanda aggregata aumenta di Z = c 0 Con offerta infinitamente elastica Y = Z = c 0 13
14 IL MOLTIPLICATORE COME MECCANISMO DI AGGIUSTAMENTO SEQUENZIALE 2a Fase Se il reddito è aumentato di c 0 allora: Il consumo aumenta di un ammontare pari c 1 c 0 La domanda aggregata aumenta di c 1 c 0 e la produzione e, quindi, il reddito aumenta di c 1 c 0 IL MOLTIPLICATORE COME MECCANISMO DI AGGIUSTAMENTO SEQUENZIALE 3a Fase Se il reddito è aumentato di c 1 c 0 allora: Il consumo aumenta di un ammontare pari a c 1 (c 1 c 0 )= c 12 c 0 La domanda aggregata aumenta di c 12 c 0 e la produzione e, quindi, il reddito aumenta di c 12 c 0 14
15 IL MOLTIPLICATORE COME MECCANISMO DI AGGIUSTAMENTO SEQUENZIALE E così via nelle fasi successive. La variazione cumulata della domanda è pari a: Z = c 0 + c 1 c 0 + c 12 c c 1 T-1 c 0 Serie geometrica, per T Z = 1 1- c 1 c o A livello grafico: aumento c 0 = 1 mld 30 15
16 A livello grafico 1. Il primo aumento della domanda, indicato dalla distanza AB, èuguale a 1 miliardo di euro. 2. Questo primo aumento della domanda porta a un aumento equivalente della produzione, cioè1 miliardo di euro, anch esso rappresentato dalla distanza AB. 3. Questo primo aumento della produzione porta a un aumento di pari ammontare del reddito, indicato dalla distanza BC, anch essa pari a 1 miliardo di euro. 4. Il secondo aumento della domanda, rappresentato dalla distanza CD, è uguale a 1 miliardo di euro (il primo aumento di reddito) moltiplicato per la propensione al consumo, c 1 cioè c 1 miliardi di euro. 5. Questo secondo aumento della domanda porta a un aumento di pari ammontare della produzione, rappresentato anch esso da CD, e quindi a un aumento di pari ammontare del reddito, indicato dalla distanza DE. 6. Il terzo aumento della domanda èuguale a c 1 miliardi di euro (il secondo aumento di reddito) moltiplicato per c 1 ed èuguale a c 1 xc 1 miliardi di euro, vale a dire c 12 miliardi di euro, e cosìvia. 31 Effetto politica fiscale C= Yd Governo spende 50 mld per costruire ponti e strade Moltiplicatore=1/(1-0.6)=2.5 Effetto=2.5 * 50= effetto iniziale e 75 mld effetto successivo causato dall aumento della spesa per consumi. 16
17 Moltiplicatore Incremento di I di 400 Processo del moltiplicatore 400+c 1 *400+c 1 *( c 1 *400)+c 1 *(c 1 *( c 1 *400))..= =400+c 1 *400+ c 12 *400+c 13 *400. Y=[1/(1-0.6)]* 400 Y=2.5*(400)=1000 Moltiplicatore = [1/(1-0.6)] Effetti aumenti Spesa autonoma (I=800) D omanda (Z) Produzione (Y ) C= Yd I=800 I= Reddito Y 17
18 Esercizio G= 1000 T=1000 C= (Y-T) I= Determinare la produzione di equilibrio. Determinare il moltiplicatore. 2. Se G aumenta di 500 quale sarà il nuovo livello di equilibrio di Y? Effetto politica fiscale Governo taglia le imposte di un ammontare pari a 50 mld. In questo caso non c è l effetto diretto sulla domanda che veniva generato nel caso precedente. c*50+c*( c*50)+c*(c*( c*50)). Moltiplicatore: c/(1-c) 0.6/(1-0.6)=1.5 Effetto=1.5*50=75 18
19 Il governo è davvero onnipotente? Modificare la spesa pubblica o le imposte potrebbe essere non facile; Le risposte di consumo, investimento e importazioni sono davvero difficili da valutare con certezza; Le aspettative contano; Mantenere il livello di produzione desiderato potrebbe causare spiacevoli effetti collaterali; Ridurre le imposte o aumentare la spesa pubblica potrebbe generare grossi disavanzi di bilancio e portare all accumulazione del debito pubblico. 37 Esercizio (1) Supponiamo che l economia sia descritta dalle seguenti equazioni di comportamento: C = 160+0,6 Yd I = 150 G = 150 T = 100 Calcolate: a) Il PIL (Y); b) Il reddito disponibile (Yd); c) La spesa per consumi (C) 38 19
20 Esercizio (2) Ipotizzate la seguente funzione del consumo C= (Y-T) I=100, G=T=100 1)Quale è il livello di equilibrio del reddito? 2)Se G=125, quale sarà il nuovo livello di reddito di equilibrio? 3)Quale livello di G è necessario per raggiungere un reddito di equilibrio di 1600? Quanto dura l aggiustamento? La rappresentazione formale dell aggiustamento della produzione nel tempo è detta la dinamica dell aggiustamento: si supponga che le imprese decidano il loro livello di produzione all inizio di ciascun trimestre si supponga ora che i consumatori decidano di spendere di più, cioè di aumentare c 0 dopo aver osservato un aumento della domanda, nel trimestre successivo le imprese fisseranno un maggior livello di produzione in seguito a un aumento della spesa per consumi, la produzione non raggiunge subito il nuovo equilibrio, ma aumenta progressivamente da Y a Y
21 L EQUILIBRIO NEL MERCATO DEI BENI: L UGUAGLIANZA RISPARMIO INVESTIMENTO Definiamo il risparmio dei consumatori come il reddito disponibile al netto dei consumi: S = Yd C = Y T C Ricordiamo che l equilibrio sul mercato dei beni richiede che Y = Z = C + I + G Sottraiamo le imposte T da entrambi i lati Y T = C + I + G T L EQUILIBRIO NEL MERCATO DEI BENI: L UGUAGLIANZA RISPARMIO INVESTIMENTO Spostiamo il consumo a sinistra: Y T C = I + G T S = I + (G T) S + (T G) = I S = risparmio privato (dei consumatori) (T G) = risparmio pubblico L equilibrio nel mercato dei beni richiede che l investimento sia pari alla somma di risparmio privato e risparmio pubblico 21
22 Risparmio pubblico T G è uguale alla differenza tra le entrate e le uscite pubbliche. T = entrate tributarie al netto dei trasferimenti verso le famiglie in forma di previdenza sociale e welfare Se T = G Se T > G Se T < G PAREGGIO DI BILANCIO AVANZO DI BILANCIO DISAVANZO DI BILANCIO LA FUNZIONE DEL RISPARMIO Consumo e risparmio possono essere visti come due facce della stessa medaglia: il risparmio è semplicemente il reddito disponibile che non viene consumato. S = Yd C = Y T C Ricordando che: C = c 0 + c 1 (Y T) Per sostituzione: S = Y T c 0 - c 1 (Y T) S = c 0 + (1 - c 1 )(Y T) 22
23 LA FUNZIONE DEL RISPARMIO Dove (1 - c 1 ) è la propensione marginale al risparmio, cioè l incremento di risparmio in seguito ad un aumento unitario del reddito disponibile. Investimento = risparmio: un modo alternativo di pensare all equilibrio sul mercato dei beni In equilibrio, l investimento deve essere pari al risparmio aggregato: I = c0 + ( 1 c1)( Y T ) + ( T G) Risolvendo per la produzione, otteniamo nuovamente: Y 1 = 1 c 1 ( c 0 + I + G c T )
24 Esercizio (3) Considerando i dati dell esercizio (2) determinare Risparmio privato Risparmio pubblico Blanchard: Cap. 3. Studio sul libro 24
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