Considerazioni finali
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- Giuliano Galli
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1 Economia Internazionale Economia dello Sviluppo Lezione 9 Interconnessioni tra diseguaglianza e sviluppo economico A.A Stefano Usai Considerazioni finali Per i PVS il ritardo tecnologico può essere uno svantaggio enorme e apparentemente incolmabile che tende a far aumentare il distacco rispetto ai paesi industrializzati Allo stesso tempo può rappresentare un opportunità unica per una crescita accelerata che invece può essere preclusa ai paesi industrializzati. Si capisce perché se si pensa al progresso tecnologico come a un processo di creazione distruttrice (..come disse Schumpeter) 2 Introduzione La diseguaglianza e` importante sia di per sé che per i suoi effetti macro Proprio gli effetti macro sono l argomento di questa lezione Ci sono motivi per ritenere che tali effetti siano di maggiore intensità nel caso di paesi in via di sviluppo rispetto a quello di economie sviluppate 3
2 Introduzione Dando uno sguardo alle cifre, la maggioranza dei paesi del mondo ha un reddito pro capite molto basso Nei paesi a basso reddito pro capite una distribuzione non equa del reddito nazionale amplifica notevolmente problemi quali la malnutrizione basso livello di istruzione problemi sanitari e igienici e più in generale tutte le conseguenze negative derivanti da una situazione di povertà 4 Introduzione Le conseguenze di una distribuzione del reddito iniqua sono ovviamente meno gravi nei paesi che hanno un reddito pro capite molto elevato perché e più facile che in questi paesi, gli individui relativamente più poveri, abbiano comunque un reddito pro capite maggiore di quello al di sotto del quale emergono i problemi tipicamente associati ad una situazione di povertà 5 Reddito, diseguaglianza e crescita La relazione tra queste tre variabili non e affatto semplice e scontata Non e detto, per esempio, che ad un aumento del reddito pro capite corrisponda una diminuzione della diseguaglianza 6
3 Fenomeni associati alla crescita A. un naturale processo di accumulazione di mezzi di produzione B. lo sviluppo di un nuovo settore produttivo C. lo sviluppo della produzione indotto da un aumento della domanda aggregata dovuto ad un precedente aumento del reddito medio pro capite 7 A. accumulazione di mezzi di produzione Fenomeni di questo tipo caratterizzano i movimenti del reddito pro capite in economie in cui esiste un buon numero di settori produttivi già altamente sviluppati Generalmente agli aumenti di reddito associati a fenomeni del tipo A non si associano significative variazioni del livello di diseguaglianza 8 B. lo sviluppo di un nuovo settore produttivo In questo caso, nella misura in cui l aumento di reddito sia però concentrato nel nuovo settore, a beneficiarne saranno, almeno inizialmente, unicamente gli individui proprietari dei mezzi di produzione utilizzati in quel settore. Per questo motivo, aumenti di reddito pro-capite dovuti a fenomeni di tipo B non possono che accompagnarsi ad un aumento della diseguaglianza. 9
4 C. effetto di domanda Un aumento di reddito dovuto alla nascita di un nuovo settore produttivo (tipo B) può generare un significativo aumento della domanda di beni e servizi prodotti in altri settori dell economia, stimolandone la crescita. In questo modo l aumento di reddito inizialmente dovuto alla nascita di un settore potrebbe estendersi ad altri settori dell economia con un aumento più diffuso del reddito medio pro-capite. Intuitivamente i fenomeni di tipo C sono associati ad una riduzione del livello di disuguaglianza. 10 Dinamica redditodiseguaglianza È ragionevole pensare che in un economia in via di sviluppo caratterizzata da un aumento del reddito medio pro-capite fenomeni di tipo A, B e C si verifichino, almeno in certa misura, contemporaneamente Tuttavia, a seconda del tipo di fenomeno che prevale in una determinata fase del processo di sviluppo, l aumento di reddito risulterà associato, in quella determinata fase, ad un aumento o ad una diminuzione della diseguaglianza. 11 Dinamica redditodiseguaglianza In particolare, se i fenomeni prevalenti nelle prime fasi del processo di sviluppo fossero di tipo B e quelli di tipo C ed A emergessero solo in fasi successive di sviluppo, la relazione tra diseguaglianza e sviluppo avrebbe la caratteristica forma ad U rovesciata 12
5 Quali motivi possono determinare una 1. in generale il processo di sviluppo economico è caratterizzato da intensi trasferimenti intersettoriali: forza lavoro e capitale (sia umano che fisico) affluiscono verso i settori più avanzati dell economia. Tale processo, inizialmente, coinvolge un numero limitato di agenti economici e di settori. 13 Quali motivi possono determinare una Almeno nelle fasi iniziali, quindi, i settori industriali avanzati che beneficiano del progresso tecnico hanno dimensioni ridotte. L adozione generalizzata di moderne tecniche produttive nel settore agricolo, che è quello prevalente nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo, è molto difficile dato il livello di arretratezza che, nella maggior parte dei casi, caratterizza questo settore. 14 Quali motivi possono determinare una 2. Ci sono altri modi in cui il progresso tecnico può promuovere un aumento della diseguaglianza: il progresso tecnico potrebbe sfavorire la manodopera non qualificata, con un effetto negativo sulla remunerazione dei lavoratori appartenenti a questa categoria. 15
6 Quali motivi possono determinare una Nel lungo periodo, l aumento di reddito potrebbe favorire l istruzione ed un generalizzato aumento della proporzione di lavoro qualificato. Quest effetto ridurrebbe senz altro l aumento di diseguaglianza dovuto al progresso tecnico. Tuttavia si tratta di una dinamica di lungo periodo. Nel medio termine l effetto negativo del progresso tecnico sulla remunerazione dei lavoratori non qualificati resta una potenziale fonte di aumenti nel livello di diseguaglianza, specialmente nel caso in cui gran parte della forza lavoro sia senza qualifiche. 16 Quali motivi possono determinare una 3. Inoltre il processo di industrializzazione avvantaggia in maniera sproporzionata quella minoranza di agenti economici che possiede i mezzi finanziari e le doti imprenditoriali necessarie per sfruttare le nuove opportunità produttive. Senz altro, l effetto positivo sulla domanda aggregata indotto dal processo di industrializzazione finirà col migliorare il livello del reddito in molti dei settori dell economia; ma anche questo è un effetto che acquista importanza soprattutto nel lungo periodo. 17 Dinamica redditodiseguaglianza Una relazione ad U invertita tra sviluppo economico e diseguaglianza, che trova tra l altro conferma in numerosi studi empirici, è effettivamente più che una curiosità di natura teorica. Ciò non ci deve tuttavia far concludere che si tratti di una legge naturale che si applichi ad ogni processo di sviluppo economico. Basti pensare al fatto che, dopotutto, aumenti di reddito indotti da fenomeni che determinano un aumento della diseguaglianza, sono propri non solo delle prime fasi di sviluppo, ma anche di economie più mature. Si pensi ai fenomeni di de-industrializzazione e crescita del settore servizi, o ancora alla rivoluzione digitale. Progresso come processo di creazione distruttrice 18
7 Diseguaglianza-risparmio-reddito-crescita Nei modelli di crescita studiati la propensione marginale al risparmio influenza il livello del reddito (in alcuni anche il tasso di crescita). Di conseguenza, la relazione tra diseguaglianza e livello della propensione al risparmio costituisce un ulteriore canale attraverso cui la diseguaglianza interagisce, a livello macroeconomico, con il livello del reddito procapite. 19 Diseguaglianza-risparmio-reddito-crescita: un esempio Consideriamo un economia in cui il 50% della popolazione abbia un reddito di 180 ed il restante 50% un reddito di 20. Supponiamo di redistribuire il reddito in maniera tale che ogni individuo abbia un reddito pari a 100. Che effetto avrà tale redistribuzione (equa) sulla propensione al risparmio dell economia? Per rispondere a questa domanda dobbiamo osservare come varia il risparmio al variare della propensione al risparmio rispetto al reddito. In termini più precisi, dobbiamo guardare alla 20 propensione marginale e media al risparmio. Un esempio: caso A La funzione del risparmio rispetto al reddito è convessa: il risparmio cresce piu che proporzionalmente al crescere del reddito. Una redistribuzione del reddito tale da eliminare la diseguaglianza iniziale comporta una riduzione del livello del risparmio ovvero della propensione media a risparmiare 21
8 Un esempio: caso B La funzione del risparmio rispetto al reddito è concava: il risparmio cresce meno che proporzionalmente al crescere del reddito. Una redistribuzione del reddito tale da eliminare la diseguaglianza iniziale comporta un aumento del livello del risparmio ovvero della propensione media a risparmiare 22 Risparmio-reddito-diseguaglianza-crescita La domanda dunque diventa: Come cambia il risparmio con il reddito? Quale è la relazione che prevale nella realtà? Quale tra i due casi opposti presentati nelle figure 1 e 2 è il più realistico? La risposta sta nell esame di diversi fattori che concorrono a determinare le scelte di risparmio e consumo degli individui. Tra questi: 23 Risparmio-reddito-diseguaglianza-crescita Bisogni di sussistenza: i ceti più poveri non possono permettersi di risparmiare perché devono soddisfare i bisogni primari Consumi cospicui: all altro estremo i ceti più ricchi dei paesi poveri, per effetto di emulazione rispetto ai paesi più avanzati, consumeranno più della media. Risparmi e aspirazioni: gli individui appartenenti a classi di reddito intermedie rispetto a quella degli ultra ricchi e di quella dei poveri schiacciati sul livello di mera sussistenza possono avere incentivi particolari a risparmiare, derivanti dalla possibilità di creare cosi le basi per migliorare ulteriormente le proprie condizioni economiche. 24
9 Reddito, risparmio ed evoluzione della diseguaglianza s ricchi poveri Differenza tra reddito reale e desiderato 25 Risparmio-reddito-diseguaglianza-crescita Emerge un trade off drammatico: la diseguaglianza e l esistenza di larghe fasce della popolazione che stentano a sopravvivere impone politiche redistributive a favore dei meno abbienti. Queste politiche, tuttavia, potrebbero determinare una riduzione del tasso di risparmio tale da compromettere le prospettive di crescita dell economia. 26
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