ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE E LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONCESSIONE CON PROCEDURA ORDINARIA
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- Geronimo Salvi
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1 ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE E LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONCESSIONE CON PROCEDURA ORDINARIA La domanda va presentata in una copia originale con marca da bollo di 16,00 e due copie. Nel caso ci sia più di un intestatario, utilizzare il modulo lista cointestatari. La documentazione allegata va prodotta in tre copie, tranne l attestazione di versamento delle spese d istruttoria e della fotocopia del documento d identità (una copia). Nel caso il prelievo sia richiesto per consumo acquedottistico, vanno prodotte due ulteriori copie della domanda e della documentazione. Nel caso il prelievo sia richiesto per irrigazione agricola, va prodotta una ulteriore copia della domanda e della documentazione. Nel caso il terreno dove si vuole perforare o dove è già esistente il pozzo non sia di proprietà, allegare il consenso scritto del proprietario (modulo consenso proprietario) La domanda va compilata in stampatello e comunque con grafia leggibile. Importante: tutti gli elaborati grafici e di progetto, devono essere firmati da un tecnico in possesso dell abilitazione all esercizio della professione, adeguata in relazione alla tipologia delle opere da realizzar. SPESE D ISTRUTTORIA Alle domande deve essere allegata l attestazione dell avvenuto pagamento delle spese d istruttoria (vedi nello spazio note informative del sito). 1
2 DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLE DOMANDE DI CONCESSIONE PER LA DERIVAZIONE DI ACQUA SUPERFICIALE 1. R e l azione tecnica generale (per i contenuti vedi il riquadro seguente La relazione tecnica nel segmento dedicato all acqua sotterranea) 2. Corografia su carta tecnica regionale (CTR) in scala 1: (*) 3. Planimetria catastale in scala 1:2.000 (*) (*) con la chiara individuazione del punto delle opere di presa 4. Piante, prospetti, sezioni e particolari in scala 1:100, o comunque in scala adeguata, delle opere di presa, dei canali derivatori e di scarico, delle condotte, dei congegni e dei meccanismi necessari all esercizio della derivazione 5. Progetto dei dispositivi di misurazione delle portate e dei volumi derivati ed eventualmente di quelli restituiti, nel caso in cui la derivazione sia assoggettata a tale obbligo 6. Analisi di fattibilità di impianti utili a consentire il riciclo, il riuso ed il risparmio della risorsa idrica. 2
3 DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLE DOMANDE DI CONCESSIONE PER LA DERIVAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA a) Relazione tecnica generale La relazione tecnica Deve contenere i seguenti dati minimi: 1. Inquadramento geografico del luogo ove vengono realizzate le opere di presa (provincia, comune, località, estremi catastali e coordinate geografiche UTM); 2. Descrizione tecnica delle opere di derivazione, adduzione e distribuzione. Tale descrizione, in particolare, dovrà evidenziare la tipologia delle opere di presa (tipo di pompa) e relativi dati tecnici (profondità, dimensioni, potenza della pompa, portata della pompa ecc.); 3. Portata del prelievo, espressa in litri/secondo, indicando, nel caso di portata variabile, il valore massimo e quello medio; 4. Volume annuo, espresso in metri cubi; 5. Analisi della congruità delle portate richieste rispetto alle necessità d'uso (vedi nel dettaglio capitolo seguente; 6. Analisi della presenza e della disponibilità di fonti alternative di approvvigionamento; 7. Analisi di fattibilità di installazione di impianti utili a consentire il riciclo, riuso e risparmio della risorsa idrica richiesta Analisi della congruità delle portate richieste rispetto alle necessità d'uso: Per l'utilizzo irriguo deve essere prodotto un adeguato piano di sfruttamento in rapporto all'estensione del fondo da irrigare, alle colture praticate, al tipo d'impianto adibito ad irrigazione; 3
4 Per l'alimentazione di impianti industriali devono essere illustrate le caratteristiche del ciclo produttivo e degli eventuali impianti di recupero e riutilizzo delle acque estratte; deve essere inoltre sempre indicata la modalità di restituzione o di scarico delle acque, con espressa citazione del relativo provvedimento di autorizzazione allo scarico; Per l'utilizzo zootecnico devono essere indicate: le specie allevate, le relative modalità d'allevamento, il numero medio dei capi presenti in azienda, il consumo medio giornaliero per capo e totale; in particolare deve sempre essere riportata la modalità di restituzione e scarico delle acque, con espressa citazione del relativo provvedimento di autorizzazione allo scarico, nonché l'eventuale estensione complessiva dei terreni disponibili per lo spandimento degli effluenti di allevamento e la loro vocazione colturale; Per l'utilizzo finalizzato all'irrigazione di attrezzature sportive o aree di verde pubblico deve essere indicato il tipo d'impianto adibito ad irrigazione, nonché l'estensione della superficie da irrigarsi; Per l'utilizzo acquedottistico/potabile deve essere indicata la popolazione servita, nonché la disponibilità pro-capite idrica ante e post intervento; dovranno altresì essere evidenziati gli interventi da porre in essere per tutelare e salvaguardare la risorsa stessa (aree di protezione, salvaguardia ) nonché la tipologia di trattamento della risorsa prima della sua immissione in rete; Per l uso antincendio dovrà essere allegato il parere preventivo del Corpo dei VVFF e valutata la congruità del sistema di prelievo con le necessità effettive in caso d incendio e le modalità di accumulo dell acqua. b) Disegni delle opere in scala 1:200-1:500, rappresentanti le opere di estrazione, di adduzione e di utilizzazione. c) Studio idrogeologico generale sull assetto litostratigrafico e sulle caratteristiche delle falde. Lo studio idrogeologico Deve contenere gli elementi che permettono una corretta caratterizzazione dei corpi idrici sotterranei nei loro aspetti legati alle proprietà idrogeologiche delle formazioni rocciose, ovvero: modalità e condizioni di alimentazione delle falde, caratteristiche idrodinamiche, caratteristiche di qualità dell'acqua. Lo studio idrogeologico deve contenere: 4
5 1. un breve inquadramento geologico ed idrogeologico corredato dagli stralci delle cartografie tematiche ufficiali di cui deve essere sempre riportata la fonte. 2. almeno due sezioni idrogeologiche incrociate sull area della ricerca, ricavate dalla correlazione di dati stratigrafici raccolti nelle aree circostanti o da studi e ricerche già pubblicati riguardanti le suddette aree, con relativo commento ed allegata cartografia piezometrica dell area di studio, che illustrino le problematiche fondamentali connesse alla ricerca, cale a dire lo schema di circolazione idrica sotterranea locale, la presenza di barriere di permeabilità verticali ed orizzontali, la presenza (nel caso di acque destinate al consumo umano) di potenziali fonti d inquinamento puntuale e diffuso. 3. l idrostratigrafia presunta dell area oggetto di studio. 4. la probabile zona d influenza della captazione, rappresentata su CTR in scala 1:5.000 o 1:10.000, definita con metodi analitici o numerici di cui si prevede la captazione, alla loro conducibilità idraulica media e alla piezometria precedentemente illustrata. 5. l accertamento che le opere di emungimento siano compatibili con le caratteristiche dell'acquifero e che eventuali conseguenti cedimenti della superficie del suolo siano compatibili con la stabilità e la funzionalità dei manufatti presenti nella zona interessata; 6. Valutazione dei parametri idrodinamici fondamentali di un acquifero (coefficiente di trasmissività T e coefficiente di immagazzinamento S). Nel caso di pozzi già perforati, in nessun caso devono essere prodotti elaborati tali da necessitare nuove perforazioni finalizzate a definire le caratteristiche dell acquifero d) Corografia su carta tecnica regionale (CTR) in scala 1: (*) e) Planimetria catastale in scala 1:2.000 (*) (*) con la chiara individuazione del punto delle opere di presa f) Progetti dei dispositivi di misurazione delle portate e dei volumi derivati, nel caso in cui la derivazione sia assoggettata a tale obbligo; g) Analisi di fattibilità di impianti utili a consentire il riciclo, il riuso ed il risparmio della risorsa idrica; 5
6 DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLE DOMANDE DI CONCESSIONE PER LA DERIVAZIONE DI ACQUA DA SORGENTE Alle domande relative ai prelievi di acque sorgive, deve essere allegata la documentazione prevista per le derivazioni di: a) acqua superficiale qualora le opere di prelievo captino la manifestazione sorgentizia a livello del suolo b) acqua sotterranea nel caso in cui l acqua di sorgente venga captata mediante apposito pozzetto o altro dispositivo idoneo alla captazione. 6
Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione relativa allo stato di fatto delle opere di captazione principali ed accessorie:
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