CRITERI E STRUMENTI PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO Strategia dell'indagine igienistica

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1 Regione Lombardia Sanità Laboratorio di approfondimento del Rischio Chimico CRITERI E STRUMENTI PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO Strategia dell'indagine igienistica La norma UNI EN 689/97 10 marzo 2009

2 PREMESSE SOMMARIO OBIETTIVI DI UNA VALUTAZIONE IGIENISTICA STRATEGIE E PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO VALUTAZIONE DELLA ESPOSIZIONE PROFESSIONALE (OEA) VALUTAZIONE DEI RISULTATI E VERIFICA DELLA CONFORMITA ALLO STANDARD Arturo Baj - Medicina del Lavoro Ospedale di Desio

3 VALUTAZIONE E CONTROLLO DI UN AMBIENTE DI LAVORO MONITORAGGIO AMBIENTALE INQUINANTI AERODISPERSI IMBRATTAMENTO DELLE SUPERFICI DI LAVORO, DEGLI ABITI, DELL EPIDERMIDE MONITORAGGIO BIOLOGICO INQUINANTI O LORO METABOLITI NEI FLUIDI BIOLOGICI DEI LAVORATORI Arturo Baj - Medicina del Lavoro Ospedale di Desio

4 STATO FISICO DEGLI INQUINANTI AERODISPERSI Gas e vapori gas sostanza gassosa anche a temperatura ambientale (temperatura critica inferiore alla temperatura ambientale) vapore fase gassosa di una sostanza che si presenta solida o liquida a pressione e temperatura ambiente(temperatura critica superiore alla temperatura ambientale) Aerosol dispersione di particelle liquide e/o solide in un gas (in genere aria) Polvere (dust) Particelle solide con diametro superiore a 1 µm Fumo e smog Particelle solide con diametro inferiori a 1 µm Nebbia (mist) Particelle liquide con diametro inferiore a 10 µm Spray Particelle liquide con diametro superiore a 10 µm

5 OBBIETTIVI DI UNA VALUTAZIONE IGIENISTICA valutare il livello di esposizione individuale e/o di gruppo e individuare i rischi; verificare il rispetto dei limiti; indirizzare la scelta di interventi per minimizzare la possibilità di superamento dei limiti; garantire il mantenimento di condizioni igienico ambientali adeguate; verificare l'efficacia di procedure adottate e di interventi realizzati; ricercare i punti di dispersione di un inquinante; valutare le conseguenze di modifiche impiantistiche; Arturo Baj - Medicina del Lavoro Ospedale di Desio

6 OBBIETTIVI DI UNA VALUTAZIONE IGIENISTICA valutare l efficacia di dispositivi personali di protezione; valutare l esposizione professionale a fini medicosanitari (definizione del programma di sorveglianza sanitaria e/o dell idoneità ad una mansione ecc.); indagare ambienti di lavoro a fini legali (malattie professionali, questioni assicurative ecc.); Arturo Baj - Medicina del Lavoro Ospedale di Desio

7 STRATEGIA DI CAMPIONAMENTO Valutare un ambiente di lavoro = effettuare una fotografia di un evento dinamico, in continua e rapida mutazione Arturo Baj - Medicina del Lavoro Ospedale di Desio

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13 STRATEGIA DI CAMPIONAMENTO dove campionare quando campionare per quanto tempo campionare come campionare Arturo Baj - Medicina del Lavoro Ospedale di Desio

14 STRATEGIA DI CAMPIONAMENTO dove la scelta dei punti di prelievo quando la scelta del momento in cui prelevare per quanto tempo la durata del prelievo come il metodo di campionamento ed analisi Arturo Baj - Medicina del Lavoro Ospedale di Desio

15 PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO campionamenti in postazione fissa realizzati con attrezzature in genere collocate su cavalletti, o comunque statiche; campionamenti personali realizzati con attrezzature indossate dai lavoratori, che permettono di prelevare l aria nella zona respiratoria (presso il volto) del lavoratore; Arturo Baj - Medicina del Lavoro Ospedale di Desio

16 PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO campionamenti di lunga durata realizzati con attrezzature che permettono di coprire con un unico prelievo l intero turno di lavoro; campionamenti di breve durata realizzati con attrezzature che permettono di raggiungere un adeguata sensibilità anche per campioni raccolti su tempi brevi, per seguire esposizioni di breve durata o verificare il rispetto dei limiti STEL (15 minuti); Arturo Baj - Medicina del Lavoro Ospedale di Desio

17 PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO campionamenti con misuratori istantanei particolarmente utili per la ricerca dei punti di fuga dell inquinante, per valutazioni preliminari di un ambiente di lavoro, per verificare l accessibilità ad ambienti sospetti di elevato inquinamento, per segnalare ai lavoratori improvvise fughe dell inquinante; campionamenti con misuratori che mediano sul tempo la concentrazione di inquinante utili per verificare il rispetto dei limiti TLV-TWA; Arturo Baj - Medicina del Lavoro Ospedale di Desio

18 PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO campionamenti sequenziali che permettono di valutare, con una frequenza di campionamento prefissata, l andamento nel tempo dell inquinamento ambientale; campionamenti in continuo che permettono di valutare, virtualmente senza soluzione di continuità, la concentrazione dell inquinante (il parametro limitante è in realtà il tempo di risposta dello strumento); Arturo Baj - Medicina del Lavoro Ospedale di Desio

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25 Convenzioni (EN 481, ISO 7708) FRAZIONE INALABILE: SI(D a ) = 50% (1 + e (-0.06 Da) ) per 0 < D a < 100 µm FRAZIONE TORACICA: ST(D a ) = SI(D a )[1 - F(x)] x = ln (D a / G)/ln (S) S = 1.5 G = 11.64µm F(x)=funzione probabilità cumulativa della variabile normalizzata X FRAZIONE RESPIRABILE: SR(D a ) = SI(D a )[1 - F(x)] F(x) stesso significato di sopra S = 1.5 G =4.25µm

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28 Rischio chimico in ambito lavorativo Valutazione Esposizione Professionale (OEA) Prima volta Ripetuta in occasione di modifiche Misure periodiche (PM) Controllo del mantenimento delle condizioni

29 Valutazione Esposizione (OEA) -1- Identificare l'esposizione potenziale Analizzare i fattori Relativi al posto di lavoro Elenco agenti chimici nel posto di lavoro Mansioni, compiti, funzioni Attività e tecniche operative Processi Configurazione posto di lavoro Prodotti base Impurezze Intermedi Prodotti finali Procedure di sicurezza Sistemi di prevenzione Fonti di emissione Tempi di esposizione Sottoprodotti Prodotti indesiderati

30 Valutazione Esposizione (OEA) -2- Valutazione qualitativa della probabilità di esposizione Analisi iniziale Analisi di base Valutazione quantitativa in base a calcoli e confronti Analisi dettagliata Approfondimento quantitativo tramite rilievi e misure

31 Valutazione Esposizione (OEA) -3- Maggiore la vicinanza al limite, maggiore la precisione richiesta per l indagine Privilegiare il prelievo personale Valutare gli eventuali picchi di esposizione (breve periodo) Considerare le esposizioni a miscele Considerare la possibilità di esposizione cutanea

32 Valutazione Esposizione (OEA) -4- Avere come obbiettivo la rappresentatività delle misure (come, quando, per quanto tempo campionare e quanti campioni prelevare, punti di prelievo ecc.) Adottare idonee procedure di misurazione (tecniche di campionamento ed analisi)

33 TEMPO DI CAMPIONAMENTO La stima migliore dell'esposizione di un individuo si ottiene prelevando campioni nella zona delle vie respiratorie per tutto il periodo di lavoro. Questa situazione ottimale non sempre è possibile La distribuzione del tempo effettivo di campionamento va scelta in modo che i risultati forniscano una panoramica rappresentativa dell'esposizione nelle condizioni di lavoro.

34 TEMPO DI CAMPIONAMENTO A condizione che l'esposizione durante un certo periodo di lavoro non cambi in modo significativo, si possono scegliere tempi di campionamento che non coprono l'intero periodo. Dubitare sempre di campionamenti brevi

35 POSIZIONE DI CAMPIONAMENTO I campionamenti statici possono essere utilizzati solo se consentono la valutazione dell esposizione del lavoratore addetto a quel posto di lavoro, nel qual caso le misure vanno effettuate ponendo il dispositivo di captazione dell inquinante all altezza delle vie respiratorie Altrimenti le misure in postazione fissa serviranno solamente a descrive i flussi degli inquinanti, ma non potranno in nessun caso essere utilizzati per valutare l'esposizione degli addetti

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37 NUMERO DEI PRELIEVI SELEZIONE DEGLI ADDETTI PER LE MISURE DI ESPOSIZIONE Il criterio consigliato è quello di suddividere i lavoratori in gruppi omogenei, ovvero gruppi che svolgono mansioni simili, per i quali si può ragionevolmente presupporre una esposizione della stessa entità. Individuato il gruppo omogeneo occorre campionare almeno un addetto su 10, tenendo comuque conto della necessità di effettuare un numero di campionamenti sufficiente a descrivere l'esposizione e al confronto con il VL (ad es. almeno 6 campionamenti se si usa il criterio statistico per il confronto con il VL)

38 MISURAZIONI NELLE CONDIZIONI PEGGIORI misurazione degli inquinanti in quella che viene ritenuta la situazione peggiore o a campionamenti vicino alle fonti di emissione. Quando è possibile identificare chiaramente episodi con esposizioni più elevate, per esempio un'elevata emissione dovuta a certe attività, i periodi di prelievo dei campioni possono essere selezionati in modo da comprendere questi episodi. Tale approccio viene definito campionamento nelle condizioni peggiori.

39 MISURAZIONI NELLE CONDIZIONI PEGGIORI Se, allo scopo di stabilire l'esposizione media bilanciata in 8 h, si presume che le concentrazioni rilevate in questi casi valgano per tutto il periodo di lavoro, questa ipotesi privilegerà l'aspetto della sicurezza. Gli sforzi di campionamento possono essere così concentrati in periodi caratterizzati da condizioni relativamente sfavorevoli.

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42 PROCEDURA DI MISURAZIONE La procedura di misurazione (che deve essere riportata nella relazione) dovrebbe comprendere: gli agenti; la procedura di campionamento; la procedura analitica; il punto o i punti di campionamento; la durata del campionamento; i tempi e l'intervallo tra le misurazioni; i calcoli per ottenere la concentrazione di esposizione professionale in base ai singoli valori analitici; le ulteriori istruzioni tecniche riguardanti le misurazioni; le mansioni da sottoporre a monitoraggio

43 VALUTAZIONE DEI RISULTATI Presentazione dei risultati di un indagine numero dei prelievi media aritmetica deviazione standard media geometrica deviazione standard geometrica intervallo min-max Incertezza della misura confronto con lo standard Arturo Baj - Medicina del Lavoro Ospedale di Desio

44 CONCLUSIONI DELLA VALUTAZIONE Indipendentemente dal metodo di confronto con il valore limite (VL) si deve arrivare ad una delle seguenti conclusioni: L esposizione supera il VL (rimuovere le cause e ripetere le misurazioni) L esposizione è ben al di sotto del VL (non sono necessarie misure periodiche) L esposizione sembra rispettare il VL ma occorrono misure periodiche

45 CONFRONTO CON I VALORI LIMITE UNI EN 689 propone due procedure: - Procedura formale (appendice C) - Procedura statistica (appendice D) Metodo dei Limiti Fiduciali Metodo NIOSH Previsioni a Medio-Lungo Termine del rispetto dei TLVs (OTL Test, onesided tolerance limit)

46 Valutazione Esposizione (OEA) -5- Conclusione OEA Confronto con il limite I = OEC/LV N.B. tenere in considerazione le esposizioni multiple L'esposizione supera il limite I > 1 L'esposizione è ben al di sotto del limite I < 0,1 L'esposizione è intermedia 0,1 < I < 1 Provvedimenti immediati Ripetere OEA Verifiche Rapporto finale Misure periodiche Rapporto finale Ripetere OEA in occasione di variazioni della situazione Ripetere OEA in occasione di variazioni della situazione

47 Valutazione Esposizione (OEA) -6- Conclusione OEA Confronto probabilistico con il limite N.B. tenere in considerazione le esposizioni multiple La probabilità di superare il limite è inferiore a 0,1% p<0,1% La probabilità di superare il limite è intermedia 0,1%<p<5% La probabilità di superare il limite è superiore al 5% p>5% Verifiche Rapporto finale Misure periodiche Rapporto finale Provvedimenti immediati Ripetere OEA Ripetere OEA in occasione di variazioni della situazione Ripetere OEA in occasione di variazioni della situazione

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