VERIFICA DELLA CONFORMITÀ DELLE UNITA DI PRODUZIONE ALLE PRESCRIZIONI TECNICHE

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1 1 di 28 VERIFICA DELLA CONFORMITÀ DELLE UNITA DI PRODUZIONE ALLE PRESCRIZIONI TECNICHE Storia delle revisioni Rev. Descrizione della revisione Autore Data 00 Prima Emissione G.DELL OLIO Aggiornamento generale per corrispondenza con Codice di Rete e caratteristiche cicli combinati. Introduzione verifica per transitorio di frequenza. G.PALLADINETTI Rev G.PALLADINETTI M.SFORNA C.SABELLI Data Redatto Collaborazioni Verificato Approvato Filename: DRRPX04003 Verifica Conformità Unità Produzione1.doc Sostituisce:

2 2 di 28 INDICE 1. SCOPO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO GENERALITÀ CARATTERISTICHE DELLA STRUMENTAZIONE TRASDUTTORE DI TENSIONE, CORRENTE, POTENZA ATTIVA, POTENZA REATTIVA TRASDUTTORE DIFFERENZIALE DI FREQUENZA TRASDUTTORE DI VALOR MEDIO SISTEMA RAPIDO DI REGISTRAZIONE GENERATORE DI FUNZIONI O CALIBRATORE DC GENERATORE PROGRAMMABILE DELLE TERNE DI TENSIONE E CORRENTE ELENCO DEI SIMBOLI PROVE DEL SISTEMA DI REGOLAZIONE DELLA FREQUENZA VERIFICA DELLO STATISMO PERMANENTE Prescrizioni sullo statismo Assetto di prova Assetto della misura Grandezze da registrare Modalità di prova Durata prevedibile della prova Registrazioni e calcolo dello statismo MISURA DELLA INSENSIBILITÀ MASSIMA Prescrizioni Assetto di prova Assetto di misura Grandezze da registrare Modalità di prova Durata prevedibile della prova VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DINAMICO DEL SISTEMA DI REGOLAZIONE DELLA VELOCITÀ DELLA TURBINA E DEL TEMPO DI EROGAZIONE DELLA RISERVA PRIMARIA Prescrizioni Assetto di prova Assetto di misura Grandezze da registrare Modalità di prova Durata prevedibile della prova VERIFICA DELLA MASSIMA POTENZA ATTIVA EROGABILE DAL GRUPPO PER 15 MINUTI CONSECUTIVI Prescrizioni Assetto di prova Assetto di misura Grandezze da registrare Modalità di prova Durata prevedibile della prova MASSIMA VELOCITÀ DI VARIAZIONE (IN AUMENTO E/O IN DIMINUZIONE) DELLA POTENZA ATTIVA EROGATA Prescrizioni Assetto di prova Assetto di misura Grandezze da registrare Modalità di prova Durata prevedibile della prova VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DELL UNITÀ DI PRODUZIONE A FRONTE DI GRANDI PERTURBAZIONI DELLA FREQUENZA DI RETE

3 3 di Prescrizioni Assetto di prova Assetto di misura Grandezze da registrare Modalità di prova Durata prevedibile della prova PROVE DEL SISTEMA DI REGOLAZIONE DELLA TENSIONE MISURA DELLA PRECISIONE STATICA DEL REGOLATORE DI TENSIONE Prescrizioni Assetto di prova Assetto di misura Grandezze da registrare Modalità di prova Durata prevedibile della prova RILIEVO DELLE CURVE LIMITE IMPOSTATE NEL REGOLATORE DI TENSIONE Obiettivo della prova Assetto di prova Assetto di misura Grandezze da registrare Modalità di prova Durata prevedibile della prova VERIFICA DELL EFFICACIA DEL SISTEMA PSS Prescrizioni Assetto di prova Assetto di misura Grandezze da registrare Modalità di prova Durata prevedibile della prova VERIFICA DELLA TENSIONE DI CEILING POSITIVO Prescrizioni Assetto di prova Assetto di misura Grandezze da registrare Modalità di prova Durata prevedibile della prova VERIFICA DEL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI ECCITAZIONE AL VARIARE DELLA TENSIONE DI ALIMENTAZIONE Prescrizioni Assetto di prova Assetto di misura Grandezze da registrare Modalità di prova VERIFICA DEL TEMPO DI MANTENIMENTO DELLA TENSIONE DI CEILING IN CASO DI CORTO CIRCUITO VICINO Prescrizioni Assetto di prova in laboratorio Grandezze da registrare Assetto di misura Modalità di prova VERIFICA DELLA EROGAZIONE DEL VALORE DI CORRENTE DI ECCITAZIONE MASSIMA PER 10 SECONDI Prescrizioni Assetto di prova in laboratorio Assetto di misura Grandezze da registrare Modalità di prova in laboratorio... 28

4 4 di SCOPO TERNA Rete Elettrica Nazionale attua costantemente il controllo delle caratteristiche tecniche degli impianti del sistema elettrico italiano per garantire l adeguata fornitura di servizi di sistema ed un elevato livello di sicurezza dell esercizio. Ciò è normalmente effettuato attraverso la supervisione delle grandezze elettriche nel punto di connessione di ogni impianto alla rete rilevante, in tutte le condizioni di esercizio. Ad integrazione, TERNA, a sua discrezione, intende effettuare delle ispezioni degli impianti di generazione per raccogliere informazioni sulle loro caratteristiche e per verificare la corrispondenza delle loro prestazioni alle prescrizioni richieste per un esercizio elettrico affidabile e per la connessione efficace alla rete rilevante. Specificatamente, l attività di TERNA è orientata soprattutto a verificare la rispondenza delle prestazioni delle unità di produzione alle prescrizioni descritte nel Codice di Rete e nelle Monografie Tecniche integrative. A ciò si associa anche la verifica dell attendibilità dei dati che sono stati auto-certificati dai Titolari degli impianti durante l iscrizione degli stessi al Registro delle Unità di Produzione. Il presente documento ha lo scopo di descrivere le modalità e gli accorgimenti di verifica che TERNA ha stabilito per alcune delle prescrizioni tecniche riguardanti le unità di produzione, con particolare riferimento alle unità termoelettriche di potenza rilevante. 2. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO [1] Codice di Trasmissione, dispacciamento, sviluppo e sicurezza della rete [2] Partecipazione alla Regolazione di Tensione IN.S.T.X1013 [3] Partecipazione alla Regolazione di Frequenza e IN.S.T.X1014 Frequenza Potenza [4] Sistema automatico per la regolazione della tensione DRRPX03019 (SART) per centrali elettriche di produzione [5] Glossario e definizioni. IN.S.E.X GENERALITÀ Il presente documento descrive le prove da eseguire per le unità (o gruppi) di produzione al fine di valutarne la conformità alle prescrizioni tecniche. In particolare, sono descritte le prove che verificano alcuni servizi di sistema e alcune prestazioni che possono influenzare maggiormente la sicurezza dell esercizio elettrico, come: la regolazione primaria e secondaria della frequenza in condizioni normali; la regolazione primaria della tensione; la contribuzione ai transitori di frequenza in condizioni di emergenza. Inoltre, il documento definisce per ogni singola prova:

5 5 di 28 l'assetto dell unità in prova (in arresto, in marcia a vuoto, in parallelo a carico predefinito, ecc.); le modalità di esecuzione della prova; l assetto di misura e le grandezze da registrare; il tempo prevedibile di esecuzione. In seguito alla scelta delle unità di produzione da sottoporre a verifica, TERNA concorderà con il Titolare il periodo e le condizioni di prova più opportune, ad esempio: con le unità in esercizio, in fermata per manutenzione, in avviamento dopo la manutenzione, o in fase di primo avviamento. TERNA sceglierà le prove da eseguire su ciascuna delle unità, oggetto di verifica, tra quelle descritte nel presente documento, valutando caso per caso, la loro compatibilità con le caratteristiche dell impianto, il suo esercizio programmato e la disponibilità del sistema elettrico. Altresì, TERNA può rinunciare, a proprio giudizio, ad eseguire una o più prove, se il Titolare dell impianto può dimostrare che lo stesso è gia stato provato con modalità conformi al presente documento, e l esito delle prove è stato positivo. A tale scopo, il Titolare dovrà esibire una opportuna documentazione tecnica, costituita da relazioni di prova, bollettini di collaudo, ecc., la cui validità e completezza sarà valutata dal personale di TERNA. Inoltre, TERNA può rinunciare a provare una certa unità di produzione, se il Titolare può dimostrare che un'altra unità, di caratteristiche documentate identiche alla prima, è già stata provata conformemente al presente documento con esito positivo. Infine, TERNA può decidere di limitarsi ad assistere all esecuzione di prove analoghe a quelle descritte nel seguito e richieste in autonomia dal Titolare in occasione del primo avviamento, di avviamenti successivi in seguito a manutenzioni o a modifiche sostanziali dell impianto di generazione. In casi straordinari, TERNA potrà richiedere, qualora se ne rilevi la necessità e in accordo con il Titolare dell impianto, l esecuzione di ulteriori prove non comprese fra quelle descritte nel presente documento. Ciò può accadere per integrare, o confermare, i risultati di prove precedentemente eseguite e di cui è stata fornita una documentazione oppure per integrare delle prove in corso richieste dal Titolare. Le prove saranno eseguite dal personale di TERNA, o da quello di altri Istituti delegati, che fornirà la strumentazione specifica ad integrazione di quella normalmente presente sull impianto. TERNA si farà carico solo di questi oneri. E richiesto che il Titolare metta a disposizione del personale TERNA adeguate risorse umane e materiali per la progettazione di dettaglio delle prove, la loro predisposizione e la loro attuazione. Inoltre, il Titolare dell impianto ha titolo a richiedere a TERNA, per tutta la durata delle prove, l esenzione dal servizio di bilanciamento e dal pagamento dell onere dovuto all eventuale sbilancio di potenza.

6 6 di CARATTERISTICHE DELLA STRUMENTAZIONE Per l esecuzione delle prove TERNA prevede di utilizzare i seguenti apparati e strumenti ad integrazione della strumentazione già connessa all impianto: Trasduttore di tensione, corrente, potenza attiva e potenza reattiva. Trasduttore differenziale di frequenza. Trasduttore di valor medio. Sistema rapido di registrazione. Generatore di funzioni o Calibratore DC. Generatore programmabile delle terne di tensione e di corrente (GPTC) Ciò fornisce una indicazione al Titolare dell impianto delle grandezze e dei circuiti che devono essere istituiti ad hoc durante il periodo di prova. Nel corso degli accordi preliminari all esecuzione della prova e con l obiettivo di favorire e semplificare la sua attuazione, sarà valutata l utilizzazione di una strumentazione diversa da quella descritta, se già disponibile sull impianto purché di prestazioni sostanzialmente equivalenti a quella fornita da TERNA. In questo caso, le prestazioni della strumentazione fornita dal Titolare dovranno essere dimostrate con una adeguata certificazione. Nel seguito si forniranno le caratteristiche generali della strumentazione in modo da permettere al Titolare la verifica dell idoneità di quella già disponibile sull impianto Trasduttore di tensione, corrente, potenza attiva, potenza reattiva. Tale strumento è dedicato alla misura contemporanea della potenza attiva e della potenza reattiva, generate dall alternatore, e della tensione ai suoi morsetti. Se possibile le misure di potenza saranno effettuate con un inserzione monofase, altrimenti con una inserzione ARON. Le caratteristiche raccomandate per il trasduttore sono le seguenti. Tensione: 100 V oppure (100/ 3 ) V. Corrente: 100 ma, oppure 1 A, oppure 5 A. Precisione: almeno ±0,2 % del valore nominale. Tempo di risposta: 40 ms. Il trasduttore deve essere sovraccaricabile almeno del 30%. Ciò significa che la grandezza di uscita deve essere proporzionale alla grandezza di ingresso almeno fino a che quest ultima è pari o inferiore a 1.3 volte il proprio valore nominale. I trasformatori di misura (TA, TV) utilizzati per la misura devono essere almeno di classe 0.5. La precisione dell intera catena di misura (Figura 1) deve essere sempre migliore dell 1%. Trasformatore (TA/TV) Trasduttore (V/I/P/Q) Registratore Segnale in ingresso Segnale in ingresso da misurare Figura 1: Catena di misura. Risultato della misura

7 7 di Trasduttore differenziale di frequenza Lo strumento deve misurare il periodo della oscillazione della tensione di rete, calcolare il valore assoluto della frequenza e lo scarto rispetto ad una frequenza di riferimento. La frequenza di riferimento è scelta manualmente dal verificatore ed è normalmente 50.0 Hz. Si raccomandano le seguenti prestazioni minime del trasduttore: precisione: ± 5 mhz; risoluzione: ± 1 mhz; tempo di risposta: 40 ms Trasduttore di valor medio Il trasduttore di valor medio è uno strumento di misura di tensione con eliminazione delle componenti a frequenza di rete. Fornisce il valor medio attenuato, in funzione della scala impostata, della tensione di eccitazione degli alternatori che, notoriamente, è elevata e molto disturbata. Esso calcola l integrale della tensione misurata utilizzando la formula: 1 T () V = Vf t dt T 0 dove: T = 1/50 Hz = 0.02 sec. La precisione di misura deve essere migliore di ± 0.5%. Lo strumento può essere utilizzato anche per la misura della corrente di eccitazione, tramite resistenza shunt con campo di misura compreso in ±100 mv. Inoltre, il segnale d uscita deve essere separato galvanicamente dalla tensione di campo in ingresso Sistema rapido di registrazione Il sistema di registrazione deve essere del tipo Digital Signal Processor (DSP), e deve permettere l acquisizione contemporanea di un numero adeguato di segnali analogici e digitali, ad esempio: 8-16 canali analogici e 8 digitali. La frequenza di campionamento deve essere adeguata alle velocità di variazione tipiche delle grandezze da registrare, tipicamente minore di 10 ms. I dati registrati devono essere esportabili in formato ASCII Generatore di funzioni o calibratore DC Il generatore di funzioni è uno strumento programmabile in grado di generare gradini di tensione o di corrente utilizzabili per stimolare i sistemi di regolazione. Inoltre, è in grado di generare rampe di tensione, o di corrente, con possibilità di impostarne sia i valori limite, che il gradiente di variazione. Normalmente è dotato anche di una sezione di misura della tensione e della corrente utilizzabile per la verifica dei vari segnali scambiati tra regolatore e campo.

8 8 di 28 Le prestazioni minime richieste sono: Output Tensione: Range: 0-10 V Risoluzione: 100 µv Precisione: ± 0,025 %. Output Corrente: Range: 0-20 ma Risoluzione: 1 µa Precisione: ± 0,025 %. Input Tensione: Range: 0-10 V Risoluzione: 100 µv Precisione: ± 0,025 %. Input Corrente: Range: 0-50 ma Risoluzione: 10 µa Precisione: ± 0,025 %. Impedenza d ingresso: Tensione: >10 MΩ Corrente: 5 Ω Generatore programmabile delle terne di tensione e corrente Dispositivo in grado di generare contemporaneamente una terna di tensioni simmetrica ed equilibrata, con ampiezza paragonabile a quelle ottenute dal secondario dei TV di macchina (tipicamente 100 V o 100 / 3 ), ed una terna di correnti simmetrica ed equilibrata, con ampiezza paragonabile a quelle ottenute dal secondario dei TA di macchina (tipicamente 5 A). Tramite un calibratore deve inoltre essere possibile modificare l ampiezza sia della terna di tensioni che della terna di correnti sino a poterla annullare, e deve essere possibile modificare la relazione di fase tra le due terne. Il campo di tensione concatenata è: V, con gradini di tensione concatenata di 10 V e con regolazione fine di 10 mv. La precisione nominale della tensione concatenata è dello 0.1 % del fondo scala. La distorsione massima della forma d'onda sinusoidale è 0.4 %. Il campo di corrente di fase: 0 6 A, con gradini di corrente da 0.5 A e con regolazione fine della corrente di 1 ma. La precisione nominale della corrente è dello 0.1 % del fondo scala. Il campo di frequenza è di Hz, con gradini di frequenza di 1 Hz e con regolazione fine della frequenza di 25 mhz. La precisione nominale della frequenza è del 0.02 % del fondo scala. 5. ELENCO DEI SIMBOLI Nel resto del documento saranno utilizzati numerosi simboli di cui nel seguito si fornisce l elenco e il significato di ognuno: P eff : potenza efficiente del gruppo in prova. P e0 : potenza attiva generata dal gruppo all inizio della prova. P e : potenza attiva istantanea generata dal gruppo durante la prova. Q: potenza reattiva erogata, o assorbita, dall alternatore in prova. f r : frequenza di rete. f n : frequenza nominale di rete. f ref : frequenza di riferimento impostata sul regolatore di velocità. f: f r - f n S: statismo impostato sul regolatore di velocità del gruppo.

9 9 di 28 p t pressione ammissione turbina. V rif : riferimento di tensione impostato sul regolatore di tensione. V: tensione misurata ai morsetti dell alternatore in prova. V sb : tensione misurata sulla sbarra AT della centrale. V f : tensione di campo dell alternatore in prova. ε v : errore commesso dal regolatore di tensione dell alternatore in prova. α c : coefficiente di compound per la potenza reattiva. I f : corrente di campo dell alternatore in prova. I fmax : massima corrente di campo ammissibile per l alternatore in prova. 6. PROVE DEL SISTEMA DI REGOLAZIONE DELLA FREQUENZA 6.1. Verifica dello statismo permanente Lo statismo permanente di una unità di produzione è definito come il rapporto, cambiato di segno, tra la variazione percentuale della frequenza e la corrispondente variazione percentuale della potenza elettrica in uscita, a transitorio esaurito, conseguente all azione del regolatore di velocità. La formula utilizzata per il calcolo è la seguente: S f / f = P / P e n eff Prescrizioni sullo statismo Nell ambito delle prestazioni minime descritte in [1], TERNA richiede l aggiornamento del parametro di statismo dei regolatori di velocità come segue: per le unità idroelettriche, il valore di statismo massimo 1 richiesto è del 4%; per le unità termoelettriche di qualsiasi tipo, lo statismo massimo richiesto è del 5%. A ciò deve attenersi anche ogni sezione di impianto a ciclo combinato, intendendo come sezione l unione delle turbine a gas e di quelle a vapore che utilizzano il calore di recupero delle prime. Se, in un ciclo combinato, la turbina a vapore è esercita con le valvole di regolazione completamente aperte, modalità definita sliding pressure, non può contribuire alla regolazione primaria di velocità. Pertanto la turbina a gas (TG), o il complesso delle turbine a gas associate, dovrà avere uno statismo permanente pari a: STG = S α dove: α è la frazione della potenza efficiente totale del ciclo combinato prodotta dalle sole turbine a gas. 1 La prescrizione riguarda solo il valore massimo per lo statismo permanente. Sono quindi ritenute idonee unità di produzione che presentano uno statismo permanente minore di quello prescritto.

10 10 di 28 Analogamente, il valore della semibanda di potenza per la regolazione primaria che l unità TG deve rendere disponibile, deve essere pari a: 2 B TG = B /α Assetto di prova Per permettere l esecuzione della prova è richiesto che l unità di produzione sottoposta alla stessa sia disponibile nelle seguenti condizioni: in parallelo con la rete, a potenza costante e con regolazione di carico in automatico; con la regolazione secondaria di frequenza-potenza esclusa; con l eventuale banda morta dei regolatori di velocità posta a valore nullo Assetto della misura La Figura 2 illustra lo schema a blocchi di inserzione della strumentazione di misura. TV TA R S T N Trasduttore di: - Potenza attiva - Tensione - f Sistema rapido di registrazione Gruppo in prova GR Tens. di campo Trasduttore di Valor medio Set-point frequenza rete EHC / SdR Gradino f Gen. Funzioni o Terminale EHC Separatori galvanici Figura. 2 Schema di inserzione della strumentazione per la verifica dello statismo permanente Grandezze da registrare Le grandezze da registrare sono: P e ; f r ; f ref ; f Modalità di prova Sono previste le seguenti due modalità di prova: 2 Per esempio, se lo statismo richiesto è S = 5% e la turbina a gas produce i 2/3 della potenza efficiente complessiva della sezione a ciclo combinato, con la turbina a vapore in funzionamento sliding pressure, si ha che lo statismo della sola unità turbogas deve essere: S TG = 5 x (2/3) = 3.3%. Analogamente, se la semibanda di riserva primaria richiesta è dell 1.5%, allora la semibanda che deve rendere disponibile la sola unità turbogas dovrà essere pari a 1.5/(2/3) = 2.25%.

11 11 di lo statismo permanente dell unità sottoposta alla prova è valutato osservando le normali variazioni della frequenza di rete e le relative variazioni di potenza attiva prodotta. Al fine di verificare che il valore di statismo permanente calcolato non risenta delle condizioni del punto di lavoro dell unità, la prova dovrà essere eseguita almeno due volte, a partire da due diversi valori di P e0, definiti a medio-basso carico ed ad alto carico, come esemplificazione delle più frequenti condizioni di esercizio nomale. Pertanto, in un caso si eseguirà la prova per una potenza intorno al 90% della potenza efficiente dell unità, mentre in un secondo caso intorno al 60%. 2. Lo statismo permanente dell unità sottoposta alla prova è valutato imponendo al riferimento di frequenza del regolatore di velocità una variazione a gradino di ampiezza opportuna, una volta in aumento ed una volta in diminuzione, e misurando la variazione di potenza prodotta. Anche in questo caso, la prova dovrà essere eseguita due volte, a partire da due diversi valori di P e0 : 90% e 60% della potenza efficiente. L ampiezza del gradino è la massima ampiezza tale da non far intervenire le saturazioni della semibanda di riserva primaria. Ad esempio, se la massima variazione di potenza a regime dovuta all azione della regolazione primaria fosse impostata sul regolatore a ± 5% della potenza efficiente e lo statismo dell unità fosse pari al 4 %, si avrebbe che l ampiezza massima del gradino è: e quindi con f n = 50 Hz: f / f n = 0.04 * 0.05 = 2 * 10-3 f = 100 mhz 3 Durante l esecuzione della prova si dovrà considerare l effetto dell eventuale intervento di altre non linearità quali, ad esempio, la limitazione alla richiesta di carico dovuta all errore di pressione di ammissione presente negli impianti termoelettrici convenzionali Durata prevedibile della prova Modalità 1: Orientativamente 8 ore per ogni punto di lavoro, con un tempo della sola registrazione di circa 6 ore. Modalità 2: 1 ora, di cui circa ½ ora per ogni variazione imposta Registrazioni e calcolo dello statismo Modalità 1: si riporteranno in un piano cartesiano le seguenti grandezze, calcolate sulla base dei segnali (P e, f r ), registrati durante la prova 4. In ascissa: P P e e0 Pe = (p.u.) Peff 3 E questo un valore confrontabile all ampiezza delle normali variazioni della frequenza di rete, che sono di circa 25 mhz per la rete UCTE. Pertanto, solo per questa prova si può inserire un ampio valore di banda morta, ad esempio 50 mhz, sul canale tachimetrico del regolatore in modo da neutralizzare le variazioni di carico dovute alla regolazione primaria di frequenza al fine di considerare solo gli effetti della sola iniezione del gradino di frequenza. 4 I dati di misura registrati di P e e f r dovranno essere filtrati con un filtro passa basso avente frequenza di taglio pari a 0.01 rad/sec.

12 12 di 28 In ordinata: f f r n f r = (p.u.) f n dove: P e rappresenta la potenza elettrica misurata; P e0 rappresenta la potenza attiva iniziale di riferimento. P eff è la potenza efficiente del gruppo dichiarata nel RUP. La pendenza del grafico ottenuto dalle coppie di valori precedenti fornisce il valore di statismo permanente. La Figura 3 è un esempio di questa modalità di misura. Modalità 2: utilizzando i dati registrati, si dovranno calcolare le seguenti grandezze. f ref f n f ref = f n (p.u.) Pe Pe 0 Pe = P (p.u.) eff dove: f ref é il nuovo set-point di frequenza che è impostato per eseguire la prova. f ref è la variazione (relativa) di set point imposta. P e la variazione (relativa) di potenza conseguente. Ciò premesso, lo statismo S deve essere calcolato con la formula seguente: f ref S = 100 (%) p e mhz 60 frequenza S = f P e / / f P n eff Potenza Figura 3: Esempio della caratteristica potenza-frequenza per la determinazione del grado di statismo. MW

13 13 di Misura della insensibilità massima L insensibilità del regolatore è definita come l intervallo di frequenza entro il quale, a causa dei limiti intrinseci degli apparati, lo stesso non attua regolazioni in seguito ad una variazione di frequenza. Per misurare l insensibilità massima si deve escludere l eventuale banda morta del regolatore, impostandone il valore al minimo, cioè a 0.0 Hz Prescrizioni Il valore massimo di insensibilità, secondo quanto prescritto nel Codice di Rete e richiamato in [3], deve essere di norma, per tutti i regolatori e per tutte le tipologie di impianto, inferiore a ± 10 mhz Assetto di prova Per l esecuzione di questa prova si richiede: Unità in parallelo, a carico costante e con regolazione di carico in automatico. Potenza generata non superiore al 90% di P eff. Regolazione secondaria di frequenza esclusa Assetto di misura L inserzione della strumentazione di misura è identica a quella da impiegare per la determinazione dello statismo Grandezze da registrare Le grandezze sono le stesse utilizzate per il calcolo dello statismo (cfr. 6.1) Modalità di prova Sono possibili le seguenti due modalità di prova: 1. Si valuterà l insensibilità del regolatore utilizzando le normali variazioni della frequenza di rete e, quindi, si potranno utilizzare le stesse misure registrate per la misura dello statismo. In un piano cartesiano saranno riportate le grandezze p e e f r, già definite in precedenza. Sull asse delle ordinate si dovrà tracciare, nell intorno dell origine, l intervallo corrispondente a [ 10 mhz; +10 mhz]. Si dovrà accertare che per tutti i valori di f r esterni a tale intervallo, si abbiano valori di P e diversi da zero. Le Figure 4 e 5 sono un esempio di applicazione di questa metodologia. 2. Si dovrà imporre al riferimento di frequenza del regolatore, una variazione a rampa di ampiezza non inferiore a 40 mhz, a partire da f n, una volta in aumento ed una volta in diminuzione. Si accerterà, come nel caso precedente, che per tutti i valori di frequenza esterni all intervallo di ampiezza +/-10 mhz si abbia, a regime, una p e diversa da zero. 5 Lo scopo della prova è quello di verificare il requisito funzionale minimo richiesto ai regolatori di velocità per partecipare alla regolazione primaria di frequenza. L eventuale banda morta intenzionale non deve essere di norma superiore a ± 10 mhz per le unità a vapore e ± 20 mhz per le unità turbogas di qualsiasi tipologia.

14 14 di 28 mhz 20 frequenza ± 10 mhz MW Potenza ^3 s Figura 4: Esempio di registrazioni della frequenza e della potenza attiva durante l esecuzione della prova per la misura dell insensibilità del regolatore di velocità Durata prevedibile della prova Modalità 1: orientativamente 8 ore, con un tempo di registrazione di circa 6 ore. Modalità 2: 2 ore. 0,002 0,0015 Fr (p.u.) 0,001 0, ,04-0,03-0,02-0,01 0 0,01 0,02 0,03 Pe (p.u.) 0,04-0,0005 INSENSI -0,001-0,0015-0,002 Figura 5: Esempio della caratteristica potenza-frequenza per la determinazione dell insensibilità massima, ottenuta con le registrazioni di Figura 4.

15 15 di Valutazione del comportamento dinamico del sistema di regolazione della velocità della turbina e del tempo di erogazione della riserva primaria Prescrizioni Le unità di produzione che forniscono il servizio di regolazione primaria della frequenza devono erogare metà della propria riserva primaria entro un tempo massimo di 15 secondi e l intera riserva entro 30 s dal manifestarsi della variazione di frequenza. Inoltre devono continuare l erogazione della riserva per almeno 15 minuti consecutivi. Infine, il sistema di regolazione della velocità della turbina deve assicurare un comportamento stabile durante l erogazione della riserva primaria Assetto di prova Per l esecuzione di questa prova si richiede: Unità in parallelo, a carico costante e con regolazione di carico in automatico. Regolazione secondaria di frequenza esclusa. Eventuale banda morta pari al valore richiesto da TERNA, per il tipo di unità in prova Assetto di misura L inserzione della strumentazione di misura è identica a quella da impiegare per la determinazione dello statismo (cfr. 6.1) Grandezze da registrare Durante la prova, si dovranno registrare le seguenti grandezze: P e ; f r ; f ref. Si dovranno inoltre registrare tutte quelle grandezze necessarie per la comprensione del comportamento dinamico del gruppo. l elenco delle quali, sia per il processo, che per il sistema di controllo, sarà concordato con TERNA durante gli accordi preliminari. Ad esempio, per le unità a vapore si registrerà anche la pressione del vapore ammissione turbina Modalità di prova Si dovrà imporre una variazione a gradino di ampiezza opportuna al set-point di frequenza del regolatore di velocità, in aumento e, successivamente, in diminuzione, registrando con continuità le grandezze richieste. Per ciascuno dei due casi, di gradino in aumento e gradino in diminuzione, si dovrà riportare in un piano cartesiano la potenza prodotta P e in funzione del tempo. Si dovrà quindi accertare che nei primi 15 secondi dopo la perturbazione, l unità abbia erogato almeno la metà della propria riserva primaria e che dopo i 30 secondi lo stesso abbia erogato l intera riserva. Infine, si dovrà poi accertare che l andamento della Pe sia smorzato e stabile durante i 15 minuti seguenti la variazione. Sono previste le seguenti due modalità di prova: 1. Si porterà l unità alla massima potenza attiva erogabile con continuità per 15 minuti, coerentemente a quanto è stato dichiarato nel RUP 6. Successivamente, si imporrà una variazione positiva a gradino al riferimento di frequenza di ampiezza tale da produrre 6 La massima potenza attiva erogabile dal gruppo per 15 minuti consecutivi, P15min, deve necessariamente essere maggiore o uguale alla P eff.

16 16 di 28 una variazione a scendere della potenza elettrica, pari alla semibanda di riserva primaria. Raggiunta una situazione stabile, si lascerà l unità erogare la riserva primaria per almeno 15 minuti consecutivi. La prova sarà ripetuta allo stesso modo, a partire dalla condizione di stazionarietà precedentemente raggiunta, ma con un gradino di frequenza negativo tale da riportare l unità ad erogare la potenza massima P15 min. Se l unità è di tipo turbogas, la potenza massima erogabile sarà il base-load, se è operativo l overfiring, altrimenti sarà il base load meno la semibanda di riserva primaria Si porterà l unità alla potenza non superiore al 90% della potenza massima erogabile con continuità per 15 minuti dichiarata nel RUP. Successivamente, si imporrà una variazione a gradino al riferimento di frequenza di ampiezza tale da produrre una variazione a salire della potenza elettrica sensibilmente superiore alla semibanda di riserva primaria. Raggiunta una situazione stabile, si lascerà il gruppo ad erogare la riserva primaria per almeno 15 minuti consecutivi. La prova sarà ripetuta allo stesso modo ma con un gradino a scendere Durata prevedibile della prova La durata di ciascuna prova è di circa 2 ore Verifica della massima potenza attiva erogabile dal gruppo per 15 minuti consecutivi Previo accordo con TERNA, questa prova può essere sostituita da quella descritta come Modalità 1 al Prescrizioni L unità deve erogare per 15 minuti consecutivi il valore di potenza massima che è stata dichiarata nel RUP (P15min). Tale valore deve essere maggiore o uguale alla Peff dell unità in prova Assetto di prova Si richiede il gruppo in parallelo alla rete con potenza iniziale P e0 pari alla propria P eff Assetto di misura L inserzione della strumentazione di misura è identica a quella da impiegare per la determinazione dello statismo (cfr. 6.1) Grandezze da registrare Le stesse previste al Nella valutazione dei risultati delle prove eseguite su una unità turbogas si dovrà tener conto del fatto che nelle condizioni di normale esercizio, quando l unità è chiamata ad erogare la riserva primaria, la velocità della macchina si porta ad una valore corrispondente alla frequenza di rete che, a regime, è diversa dal valore nominale. Si osservi che se la frequenza di rete scende la regolazione incrementa la portata combustibile, ma la portata d aria comburente elaborata dal compressore diminuisce (perché è diminuita la velocità), quindi la macchina potrebbe portarsi alle condizioni limite di temperatura ingresso turbina (termoregolazione).

17 17 di Modalità di prova Agendo sul riferimento di carico, si dovrà condurre il gruppo al valore dichiarato di potenza massima e mantenere tale condizione di funzionamento per almeno 15 minuti consecutivi Durata prevedibile della prova La durata della prova è di circa 1/2 ora Massima velocità di variazione (in aumento e/o in diminuzione) della potenza attiva erogata Prescrizioni Per le unità di produzione che partecipano alla regolazione secondaria di frequenza i regolatori di velocità devono essere in grado di ricevere, dal regolatore centralizzato di TERNA, il segnale di livello di variazione del riferimento del carico. In tal caso, l unità deve essere in grado di variare la potenza attiva erogata con il gradiente prescritto [1] e [3], in funzione del tipo di turbina Assetto di prova Per l esecuzione di questa prova si richiede: Unità in parallelo, con potenza P e0 non superiore all 80% di P eff. Regolazione di carico in automatico. Regolazione secondaria di frequenza esclusa Assetto di misura L inserzione della strumentazione di misura è identica a quella da impiegare per la determinazione dello statismo (cfr. 6.1) Grandezze da registrare Le stesse previste al Modalità di prova Agendo sul riferimento di carico si dovrà condurre l unità al valore dichiarato nel RUP di massima potenza attiva erogabile per due ore consecutive (P2h). Si dovrà riportare in un piano cartesiano l andamento della potenza P e in funzione del tempo, e si accerterà che il gradiente sia almeno pari al valore prescritto. Se possibile, è preferibile eseguire la prova inserendo la regolazione secondaria di frequenza ed inviare con un calibratore il segnale a gradino di teleregolazione in sostituzione del segnale proveniente dal regolatore centrale di TERNA Durata prevedibile della prova La durata prevedibile della prova è di circa 2 ore.

18 18 di Valutazione del comportamento dell unità di produzione a fronte di grandi perturbazioni della frequenza di rete. E stato sperimentalmente osservato che in occasione di gravi disservizi, che causano la perdita di importanti unità di produzione, per le reti isolate, o separazioni della rete continentale, la velocità di variazione della frequenza è generalmente di Hz/s e, una volta esaurito il transitorio, il valore della frequenza si arresta orientativamente intorno a Hz. Per le unità di produzione, nel caso di variazioni della frequenza superiori a 0.3 Hz deve entrare in funzione una regolazione secondaria locale ed integrale (di unità) che si sostituisce alla regolazione primaria ed ha l obiettivo di ristabilire il valore nominale della frequenza con i gradienti di potenza prodotta, sostenibili dall impianto, fino ad un valore di frequenza pari a +/- 0.1 Hz del valore nominale 8. Nel funzionamento in rete isolata occorre pertanto predisporre un azione di tipo integrale sull errore di frequenza al fine di garantirne l annullamento, a transitorio esaurito. E necessario quindi il passaggio dalla regolazione di carico/velocità (rete in parallelo) alla regolazione della frequenza/velocità (rete in isola) e ciò è realizzabile tramite il regolatore isocrono di tipo PI, oppure tramite l Integratore Locale di Frequenza (ILF) che permette di inserire un azione di tipo integrale a monte del regolatore di carico di tipo proporzionale. La commutazione tra la regolazione di carico e la regolazione di frequenza di tipo ILF, deve essere gestita in maniera automatica dalla logica del regolatore sulla base dell errore di frequenza rilevato, mentre il passaggio dalla modalità di funzionamento ILF a quella di reti in parallelo deve invece essere impostata manualmente dal conduttore dell impianto che è a conoscenza del ripristino delle condizioni che garantiscono il mantenimento della frequenza di rete e che consentono, dunque, di operare una regolazione di carico anziché di velocità, senza rischi per la continuità di funzionamento dell impianto Prescrizioni Il regolatore di velocità deve essere in grado di far funzionare l unità in modo stabile con qualunque valore di statismo impostabile, per qualunque frequenza compresa fra 47.5 Hz e 51.5 Hz, e con qualunque potenza compresa fra quella dei servizi ausiliari e la potenza massima generabile dall unità. Poiché a seguito di eventi eccezionali nel sistema elettrico la frequenza può diminuire anche di 1.0 Hz, in un tempo di 2 secondi, con questa prova si vuole verificare che in tale circostanza l unità resti correttamente in servizio e continui l erogazione di potenza attiva nel modo previsto dal Codice di Rete Assetto di prova Per l esecuzione di questa prova si richiede: Unità in parallelo con la rete con potenza P e0 non superiore all 80% di P eff. Regolazione di carico in automatico. Regolazione secondaria di frequenza esclusa. 8 La funzione del regolatore che effettua questa regolazione è obbligatoria per tutti i regolatori di velocità perché permette in modo automatico di agevolare la riconnessione tra le porzioni della rete separata.

19 19 di Assetto di misura L inserzione della strumentazione di misura è identica a quella da impiegare per la determinazione dello statismo (cfr. 6.1) Grandezze da registrare Le stesse previste al Modalità di prova Si dovrà imporre una variazione a rampa di 1.0 Hz in diminuzione con gradiente di -0.5 Hz/s al set-point di frequenza del regolatore di velocità registrando con continuità le grandezze indicate. Si dovrà verificare che il gruppo resti in esercizio senza scattare e che continui ad erogare la potenza secondo quanto prescritto nel Codice di Rete. Infine, sarà verificata la correttezza della logica di commutazione dalla regolazione di carico in parallelo e quella di frequenza (isola di carico) Durata prevedibile della prova La durata prevedibile della prova è di circa 2 ore. 7. PROVE DEL SISTEMA DI REGOLAZIONE DELLA TENSIONE 7.1. Misura della precisione statica del regolatore di tensione Prescrizioni Al regolatore di tensione è richiesto di controllare la tensione ai morsetti di macchina con un errore, rispetto al valore di riferimento, non superiore a ±0.5% Assetto di prova Per l esecuzione di questa prova si richiede: Unità in parallelo con la rete. Potenza attiva generata: come descritto nel seguito. Compound di potenza reattiva escluso o posto pari a 0.0 p.u.. Regolazione di tensione primaria di centrale 9 e secondaria di tensione escluse Assetto di misura La Figura 6 mostra lo schema a blocchi di inserzione della strumentazione di misura Grandezze da registrare Durante la prova, si dovranno registrare le seguenti grandezze: la tensione ai morsetti dell unità in prova (V) la tensione di riferimento del regolatore (V rif ). 9 La regolazione di tensione primaria di centrale è generalmente svolta dall apparato SART [4] che, coordinando la produzione/assorbimento della potenza reattiva delle unita di produzione, regola la tensione della sbarra locale AT, seguendo dei profili di tensione giornalieri forniti dal TERNA.

20 20 di Modalità di prova Si dovrà condurre l unità di produzione in prossimità del suo minimo tecnico. Si dovrà diminuire il riferimento di tensione V rif fino a raggiungere il limite inferiore di tensione o quello di sotto-eccitazione. Si dovrà aumentare leggermente tale riferimento, in modo da non far intervenire il limitatore 10. TA TV R S T N R Trasduttore Pe,Q,V Trasduttore f P,Q,V f SISTEMA DI REGISTRAZIONE 3 G Unità in prova Vrif Reg. Tensione V rif V Generatore Funzioni Separatori Galvanici Figura 6: Schema di inserzione per la strumentazione per la misura della precisione statica del regolatore di tensione. Si dovrà confrontare il valore di tensione misurato (trasduttore V in Figura 6), con il riferimento V rif impostato sul calibratore di tensione e si dovrà accertare che lo scarto percentuale sia inferiore al valore prescritto. Mantenendo costante il carico attivo ancora al minimo tecnico, si dovrà aumentare il riferimento di tensione sino a raggiungere il limite superiore di tensione o quello di sovraeccitazione. Diminuendo leggermente tale riferimento, in modo da non fare intervenire la funzione di limitazione, si dovrà ripetere la precedente verifica di precisione statica sullo scarto di regolazione di tensione. La prova sarà ripetuta per altri tre valori di potenza attiva: 0.4P eff, 0.8P eff e P eff Durata prevedibile della prova In funzione della massima pendenza della rampa di carico attivo impostabile, approssimativamente una giornata. 10 In questo modo, si evita il contributo nel nodo somma del regolatore di tensione dovuto al dispositivo di limitazione della sottoeccitazione.

21 21 di Rilievo delle curve limite impostate nel regolatore di tensione Obiettivo della prova L obiettivo della prova è quello di verificare che i valori delle curve limite impostate nel regolatore di tensione siano il più possibile uguali ai valori delle curve di capability degli alternatori che sono state dichiarate dal costruttore. In tal modo si intende accertare che il campo di variazione della potenza reattiva sia il più ampio possibile, e che non siano state inserite delle limitazioni volontarie eccessive Assetto di prova Per l esecuzione di questa prova si richiede: Unità in parallelo con possibilità di variare il carico attivo e reattivo. Potenza attiva: come descritto nel seguito. Compound di potenza reattiva escluso o posto pari a 0.0 p.u. Regolazione primaria di centrale e secondaria di tensione escluse Assetto di misura L inserzione della strumentazione di misura è identica a quella da impiegare per la misura della precisione statica del regolatore di tensione (cfr. 7.1) Grandezze da registrare Durante la prova, si dovranno registrare le seguenti grandezze: P e, Q, V, V sb, If Modalità di prova Si dovrà condurre l unità di produzione in prossimità della sua potenza efficiente P eff, raggiunta la quale si porterà il gruppo inizialmente al limite di sotto-eccitazione. Raggiunto tale limite si dovranno registrare le grandezze elencate in precedenza. Successivamente, a parità di carico attivo, si porterà l unità a funzionare in corrispondenza del limite di sovraeccitazione. Raggiunto tale limite, si registreranno le stesse grandezze. Si dovranno ripetere le operazioni precedenti in corrispondenza di altri tre valori di potenza attiva: Pmin, 0.4Peff e 0.8Peff. Qualora non si riuscisse a raggiungere il limite di massima corrente 11 a causa dell'intervento del limite di tensione, si potranno impiegare le altre unità della centrale per assorbire/erogare parte della potenza reattiva generata/assorbita dall unità in prova, o ancor meglio, se esiste, si potrà ricorrere all'utilizzo del trasformatore elevatore a rapporto variabile con commutazione sotto carico dell unità in prova. Qualora invece non si riuscisse a raggiungere il limite di sottoeccitazione, a causa dell intervento del limite di tensione, se è possibile, si potrà ricorrere ad alimentare gli ausiliari dell unità derivando l alimentazione o dalle sbarre AT, o da un altra unità della centrale in esercizio. 11 Si tratterà del limite di massima corrente rotorica, oppure statorica, a seconda del punto di funzionamento dell unità in prova.

22 22 di Durata prevedibile della prova E previsto che la prova duri circa un giorno, in funzione della massima pendenza della rampa di carico attivo impostabile. Questa prova può essere effettuata contestualmente alla precedente Verifica dell efficacia del sistema PSS Prescrizioni Per generatori di potenza superiore a 100 MW, devono essere previsti dei dispositivi di stabilizzazione, denominati Power System Stabilizer (PSS), che agiscano sul sistema di eccitazione in modo da smorzare eventuali le pendolazioni di potenza attiva causate da disturbi sulla rete di connessione. Le tarature di tali dispositivi devono essere concordate con TERNA nell ambito della documentazione di connessione Assetto di prova Per l esecuzione di questa prova si richiede: Unità in parallelo con la rete con potenza prossima alla Peff. Possibilità di disattivare i segnali stabilizzanti. Compound di potenza reattiva escluso, o posto pari a 0.0 p.u. Regolazione primaria di centrale e secondaria di tensione escluse Assetto di misura Si deve fare riferimento allo schema di inserzione di Figura Grandezze da registrare Durante la prova, si dovranno registrare le seguenti grandezze: P e, f, V, V rif Modalità di prova Si dovrà condurre l unità di produzione in un punto di funzionamento interno alla regione di sotto-eccitazione, nella quale l'effetto dell apparato PSS è particolarmente critico. Con un generatore di funzioni, si dovrà applicare nel nodo somma, in ingresso al regolatore, un gradino di tensione di ampiezza tale da permettere una perturbazione del ciclo elettromeccanico sufficientemente apprezzabile. Dove è possibile, il gradino dovrà essere applicato simultaneamente all unità in prova e a tutti le unità della centrale che sono connesse alla stessa sbarra AT. Si dovranno registrare gli andamenti nel tempo delle grandezze elencate precedentemente. In seguito, si disabiliteranno i segnali stabilizzanti e si ripeterà la prova a partire dallo stesso punto iniziale, registrando le medesime grandezze. Confrontando gli andamenti della potenza istantanea ottenuti, nei due casi di segnali stabilizzanti inseriti e segnali stabilizzanti disabilitati, si deve verificare che nel primo caso 12 Lo scopo della prova non è quello di verificare la taratura ottima dei valori impostati sui PSS, ma solo di verificare che questi intervengano correttamente riducendo le oscillazioni della potenza attiva istantanea.

23 23 di 28 il tempo di assestamento Ta 13 della potenza elettrica sia inferiore a 5 secondi, corrispondente ad un coefficiente di smorzamento non inferiore a Durata prevedibile della prova Orientativamente un giorno Verifica della tensione di ceiling positivo Prescrizioni In base a quanto prescritto nel Codice di Rete, il valore della tensione di ceiling deve essere non inferiore al 200% della tensione di eccitazione, nelle condizioni nominali di funzionamento del generatore nel caso di eccitatrici statiche, ed al 160%, negli altri casi Assetto di prova Per l esecuzione di questa prova si richiede: Unità in parallelo con la rete o in marcia a vuoto. Compound di potenza reattiva escluso, o posto pari a 0.0 p.u.. Regolazione primaria di centrale o secondaria di tensione esclusa Assetto di misura Lo schema a blocchi di inserzione della strumentazione di misura è identica a quella utilizzata per la verifica dell efficacia dei dispositivi PSS Grandezze da registrare Durante la prova si dovranno registrare le seguenti grandezze: V rif, V f medio Modalità di prova Si dovrà condurre l unità di produzione nel funzionamento in sottoeccitazione. Successivamente, si applicherà un gradino al riferimento di tensione di ampiezza opportunamente variabile, e di durata pari a 500 msec, e tale da portare l eccitatrice al raggiungimento della tensione di ceiling (indicativamente il valore del gradino da applicare è compreso tra il 5% ed il 10% della tensione nominale). Si dovrà verificare quindi che il ceiling raggiunto è almeno pari al doppio del valore nominale della tensione di eccitazione Durata prevedibile della prova Orientativamente cinque ore Verifica del corretto funzionamento del sistema di eccitazione al variare della tensione di alimentazione Una delle verifiche sulle prestazioni del sistema di eccitazione nel caso di corto circuito vicino nella rete di connessione, consiste nell accertare il corretto funzionamento dell eccitatrice a tensione di alimentazione ridotta. 13 Il tempo di assestamento è l intervallo di tempo necessario affinché il valore della risposta sia compreso entro una fascia del +/-5% del valore a regime.

24 24 di 28 Infatti, a seguito di un corto circuito in rete, la tensione di macchina subisce un brusco e notevole abbassamento, a cui segue una riduzione della tensione di alimentazione dell eccitatrice. Ciò che principalmente interessa verificare è il corretto funzionamento dei dispositivi di accensione dei tiristori. E noto che la regolazione del convertitore a tiristori si basa su una variazione di fase degli impulsi di accensione rispetto alla tensione applicata ai tiristori. Il corretto sincronismo tra gli impulsi e la tensione di alimentazione del ponte deve essere quindi conservato, anche se la tensione di alimentazione dei tiristori è soggetta a forti variazioni. Se nel caso di forti riduzioni della tensione, fino al 20% del valore nominale, è assicurato il corretto funzionamento dei generatori di impulsi, la tensione ai morsetti dell eccitazione, anche per corto circuito vicino si riduce ma non diventa mai nulla, come potrebbe succedere se gli impulsi venissero a mancare Prescrizioni Il sistema di eccitazione se di tipo statico deve funzionare regolarmente anche con tensione di alimentazione pari al 20% della propria tensione nominale Assetto di prova Per l esecuzione di questa prova si richiede: Unità in parallelo con la rete o in marcia a vuoto. Compound di potenza reattiva escluso, o posto pari a 0.00 p.u.. Regolazione primaria di centrale o secondaria di tensione esclusa Assetto di misura Si veda schema di inserzione della strumentazione di Figura Grandezze da registrare Durante la prova si dovrà registrare la seguente grandezza: V, V f, Modalità di prova L obiettivo della prova è di dimostrare la capacità delle regolazioni di mantenere il controllo sui ponti raddrizzatori anche quando la loro tensione di alimentazione, e quindi anche le tensioni dei servizi sincroni (che sono da questi derivate), si siano ridotte al 20% del loro valore nominale. Sono gli sfasatori infatti che, in tali condizioni di lavoro, potrebbero essere a rischio di errore per la difficoltà di elaborare tensioni di sincronismo troppo ridotte e quindi con difficile discriminazione degli istanti di zero. Per poter valutare il comportamento degli sfasatori anche con i sincronismi ridotti, si dovranno collegare i TV di sincronismo del regolatore attraverso un VARIAC, per poterne così consentire la riduzione fino al 20% del loro valore nominale; simulando in questo modo allo sfasatore la virtuale riduzione della tensione di alimentazione al ponte. Raggiunta tale condizione si verificherà il regolare funzionamento del sistema di eccitazione misurando la tensione di eccitazione e la tensione di macchina, che non devono modificare il loro valore al variare della tensione applicata ai dispositivi generatori di impulsi.

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