PROGETTAZIONE I.T.I.. TRASIMENO BOZZA DI CONVENZIONE TRA I COMUNI DEL TERRITORIO DEL TRASIMENO

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1 I Comuni di: PROGETTAZIONE I.T.I.. TRASIMENO BOZZA DI CONVENZIONE TRA I COMUNI DEL TERRITORIO DEL TRASIMENO Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro e Tuoro sul Trasimeno, Premesso che: Dato atto che il Quadro Strategico Regionale (QSR) prevede anche l utilizzo di progetti integrati d area per realtà di particolare pregio ambientale, come il bacino del Trasimeno, finanziati con risorse plurifondo di riqualificazione e sviluppo; dato atto che nello stesso QSR si individua il bacino del Trasimeno come una realtà di particolare pregio ambientale in cui sono finanziabili interventi di riqualificazione e sviluppo, con la strumentazione all uopo prevista nei regolamenti comunitari; Considerato che la regione dell Umbria, con le DGR n. 1359/2013, n. 1752/2014 e n. 621/2015, la Regione Umbria ha avviato la realizzazione di un Contratto di Paesaggio per l area del Trasimeno che coinvolge gli otto comuni finalizzato all introduzione di forme di gestione sostenibile del territorio che si integra e confluisce nella più complessiva attività del Progetto Integrato d Area del bacino del Trasimeno di cui al QSR ed al POR FESR ; Dato che il regolamento UE n. 1303/2013 recante Disposizioni comuni ha introdotto nuovi strumenti per l attuazione delle strategie territoriali: Sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD art. da 32 a 35 del Reg. UE nà. 1303/2013) e Investimenti Territoriali Integrati (ITI art. 36 del Reg. 1303/2013); Rilevato che l ITI rappresenta quindi uno strumento per l implementazione di strategie territoriali di tipo integrato per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Strategia Europa 2020 e che, in tale ottica, prevede la combinazione di Fondi FESR e/o FSE, nell ambito di uno o più assi prioritari, ai quali possono essere aggiunti investimenti finanziati dal FEASR e/o dal FEAMP; Sottolineato che gli investimenti territoriali integrati possono essere utilizzati in maniera efficace se la specifica area geografica in questione possiede una strategia territoriale integrate ed intersettoriale; Considerato che con DGR n del 19/10/2015 la Regione ha stabilito: 1. di avviare le procedure per il Progetto Integrato d Area del Trasimeno, in attuazione del QSR , attraverso l uso dello Strumento ITI Trasimeno (Investimento Territoriale Integrato ) art 36 del re. UE n /2013 e di individuare le necessarie risorse finanziarie

2 nell ambito del POR FESR e FSE e del PSR FEASR ; 2. di definire con successivi atti l impostazione dell ITI Trasimeno e gli adeguamenti del POR FESR e FSE e del PSR FEASR che si rendano necessari 3. di individuare per la Regione dell Umbria, quale referente, la Presidente o in sua assenza il Vice Presidente; 4. di dare mandato alle Autorità di gestione dei programmi operativi FESR FSE FEASR di avviare le attività per la definizione degli obiettivi tematici e degli Assi dell ITI Con Delibera di Giunta Regionale n. 93 del 08/02/2016 sono state definite le determinazioni della Programmazione Comunitaria relative all avvio dell Investimento Territoriale Integrato (ITI) nell ambito del Progetto integrato d area del bacino del Trasimeno, partendo da un documento trasmesso ai Comuni contenente linee guida ed approccio metodologico per la costruzione di un ITI nell area del Trasimeno; Considerato che, dopo approfondite analisi e valutazioni, le AdG dei programmi operativi sopramenzionati, in esecuzione del mandato della Giunta Regionale per l avvio dell ITI Trasimeno, hanno individuato i seguenti elementi da sottoporre alla Giunta Regionale per le necessarie determinazioni: 1. la perimetrazione dell ITI Trasimeno, può essere confermata come corrispondente al territorio degli 8 comuni del Trasimeno già coinvolti nei procedimenti per il Contratto di Paesaggio: popolazione residente al censimento 2011 pari al 6,53 % della popolazione regionale, 2. l entità complessiva delle risorse della programmazione SIE da destinare all ITI Trasimeno che, tenuto conto anche del rilievo del territorio interessato sull intero territorio regionale, in termini di superficie, popolazione ed attività economiche, può essere stimata in un importo pari a. 15 milioni di cui 5,5 milioni provenienti dal POR-FESR, 2 milioni POR FSE e 7,5 milioni dal PSR FEASR. 3. Gli Obiettivi Tematici (in seguito OT) delle politiche per i Fondi SIE interessati dall ITI Trasimeno, in relazione agli Assi/Misure dei Programmi regionali possono essere definiti in ordine di importanza per l ITI Trasimeno secondo il seguente schema: 3.1. :l OT6 (promuovere e tutelare l ambiente e promuovere l uso efficiente delle risorse) in relazione all Asse 5 POR FESR(preservare e tutelare l ambiente e promuovere l uso efficiente delle risorse) del Por Fesr ed alla Misura 7 PSR FEASR (Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali) 3.2. ;l OT3 (promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo e del settore della pesca e

3 dell agricoltura e di quello tecnologico) in relazione all Asse 3 POR FESR (promuovere la competitività delle PMI) del POR FESR ed alla Misura 6 PSR FEASR (Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese) inclusi in particolare gli interventi sulle imprese turistiche e tecnologiche; 3.3. L OT9 (promuovere l inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione) in relazione all Asse II POR FSE (promuovere l inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione) limitatamente agli interventi pubblici per l inclusione attiva e l occupabilità e alla Misura 7 PSR FEASR (Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali) 3.4. L OT2 (Migliorare l accesso alle TIC, nonché l impiego e la qualità delle stesse) in relazione alla Misura 7 PSR FEASR (Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali); 3.5. l OT1 (rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un amministrazione pubblica efficiente) in relazione all Asse IV POR FSE (capacità istituzionale e amministrativa) 4. la struttura dell ITI che consente di pervenire alla formulazione di una strategia integrata e intersettoriale, in relazione agli OT sopra individuati può essere articolata nei seguenti Assi di intervento: 4.1. Asse 1: Tutela e valorizzazione dei beni ambientali e culturali; 4.2. Asse 2: Competitività delle PMI; 4.3. Asse 3 : Inclusione sociale; 4.4. Asse 4 : Tecnologie informazione e comunicazione; 4.5. Asse 5 : Efficientamento delle PP.AA. (comprese le funzioni unificabili); 4.6. Asse 5 : Assistenza tecnica 5. Gli elementi di base della strategia per l ITI Trasimeno, da definire con un percorso di coprogettazione tra la Regione ed i Comuni dell Area che possono essere: 5.1. La progettazione integrata cioè la necessità di perseguire gli obiettivi generali di Europa 2020 integrando tutti i fondi europei disponibili per il territorio ed eventuali altre risorse; 5.2. La trasversalità della strategia rispetto ai 3 programmi regionali del FEASR, FESR e FSE; 5.3. La concentrazione degli interventi sugli Obiettivi Tematici europei individuati per l ITI, in ordine di importanza; 5.4. Individuazione di una idea forza con obiettivi di medio e lungo periodo da perseguire con la strategia di sviluppo integrata e intersettoriale dell area e con risultati attesi misurabili con il sistema di

4 indicatori individuati nei Programmi Operativi. Nonché da specifici indicatori aad hoc definiti; 5.5. Individuazione degli investimenti che, tra loro integrati, consentono di attuare la strategia di sviluppo integrata e intersettoriale dell area e di raggiungere i relativi obiettivi di medio e lungo periodo 5.6. Individuazione del 31 maggio 2016 come termine per la presentazione della strategia ; 6. La governance per la coprogettazione e la gestione dell ITI Trasimeno che può essere individuata nella struttura collettiva che gli 8 comuni manifestano l intenzione di voler costituire, per la gestione associata di alcuni servizi, alla quale potrebbero essere affidate funzioni e responsabilità di Organismo intermedio in relazione all ITI; I Comuni sopra riportati convergono nel riconoscere che è assolutamente necessario porre in essere un azione comune e condivisa per la creazione delle condizioni necessarie all attuazione di quanto previsto nell atto adottato dalla Giunta Regionale con n. 93 del 08/02/2016 relativamente alle determinazioni per l avvio di un ITI Trasimeno nell ambito del Progetto Integrato d area del bacino del Trasimeno. Per raggiungere tale obiettivo è opportuno utilizzare lo strumento della Convenzione tra Enti Locali prevista dal Decreto Leg.vo n. 267/2000 art. 30, anche nel rispetto di quanto previsto nella Strategia nazionale per le Aree interne; TUTTO CIO PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA LA PRESENTE SCRITTURA PRIVATA PER QUANTO SEGUE: tra i Comuni di Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro e Tuoro sul Trasimeno, Art. 1 OBIETTIVI Gli Obiettivi Tematici che si intendono raggiungere, in assoluta armonia con le linee di cui alla delibera di Giunta Regionale n. 93 del 08/02/2016 sono i seguenti: 1. Promuovere e tutelare l ambiente e promuovere l uso efficiente delle risorse; 2.Promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo, del settore della pesca e dell agricoltura, inclusi gli interventi per imprese turistiche e tecnologiche; 3. Promuovere l inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione; 4. Migliorare l accesso alle TIC, nonché l impiego e la qualità delle stesse; 5. rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un amministrazione pubblica efficiente; La struttura dell ITI che consente di pervenire alla formulazione di una strategia integrata e

5 intersettoriale, in relazione agli OT sopra individuati può essere articolata nei seguenti Assi di intervento: - Asse 1: Tutela e valorizzazione dei beni ambientali e culturali; - Asse 2: Competitività delle PMI; - Asse 3 : Inclusione sociale; - Asse 4 : Tecnologie informazione e comunicazione; - Asse 5 : Efficientamento delle PP.AA. (comprese le funzioni unificabili); - Asse 5 : Assistenza tecnica Art.2 TERMINI DI DURATA La convenzione è attiva per un periodo di 7 anni a partire dalla sottoscrizione. Il termine della convenzione potrà essere prorogato con successivo atto da adottarsi da parte di tutti gli Enti firmatari. Art. 3 CAPOFILA E FORME DI CONSULTAZIONE Il soggetto capofila è l Unione dei Comuni del Trasimeno o se non costituita il Comune di Città della Pieve. E costituito un organismo permanente di coordinamento rappresentato dal Sindaco di ogni Comune o suo delegato che avrà il compito oltre che di raccordo con l Amministrazione di appartenenza di porre in essere e coordinare un piano strategico di azioni di sviluppo locale, in linea con gli obiettivi posti. Ciascun Comune mette a disposizione i propri uffici per l espletamento delle pratiche necessarie designando all atto della sottoscrizione della presene convenzione un nominativo; le individuazioni potranno essere modificate per sopravvenute esigenze organizzative dell Ente a mezzo di formale comunicazione. Il Comune Capofila o l Unione dei Comuni del Trasimeno o comunque uno dei comuni associati mette a disposizione un referente tecnico opportunamente individuato. Gli Uffici di ogni Comune aderente si impegnano a garantire l apporto amministrativo e tecnico necessario alla predisposizione e alla realizzazione dei programmi di lavoro. Art. 4 STRUMENTI

6 Al fine di raggiungere gli obiettivi e porre in essere le azioni previste è costituito un gruppo di progettazione con competenze specifiche, che affianchi gli uffici dei Comuni interessati. I Comuni associati verificano in modo rigoroso se le professionalità richieste esistano tra i dipendenti; in caso di accertamento dell impossibilità soggettiva, quindi che le professionalità richieste non esistano tra i dipendenti degli enti, e dell impossibilità oggettiva, per cui la professionalità esiste ma per ragioni obiettive non può essere utilizzata, si potrà ricorrere a professionalità esterne reperite tramite pubblica selezione. Il lavoro del gruppo prevede: a) prima fase: raccordo tecnico con il referente tecnico individuato e con i diversi Comuni e ricerca sul campo delle effettive condizioni e delle potenzialità dell area in contatto con gli attori reali e interessati per elaborare soluzioni operative che saranno recepite nel preliminare, da presentare entro il mese di maggio; b) seconda fase: redazione di un progetto complesso, coerente e calibrato al raggiungimento degli obiettivi tematici individuati che si deve tradurre in un Accordo di Programma Quadro tra Area, Regione ed altri soggetti eventualmente individuati, da presentare entro il 30 settembre L ITI Trasimeno dovrà essere sostenuto con i fondi nazionali e regionali in particolar modo con i fondi europei sopra citati, oltreché con fondi propri di bilancio dei singoli Comuni a cofinanziamento degli interventi previsti per la parte pubblica. Art.5 ONERI FINANZIARI E RECIPROCI OBBLIGHI Per attivare l azione congiunta da porre in essere ed in particolare affidare l eventuale incarico di progettazione esterna per garantire lo start up necessario, partecipazione da parametrare in base al numero degli abitanti. ogni Comune prevede una quota di Tale quota potrà essere ridotta in proporzione all individuazione di professionalità interne. La sua quantificazione sarà determinata con atto del Comune Capofila, previa intesa raggiunta in seno

7 all organismo permanente di coordinamento. Si dà atto che la Regione si è impegnata a rimborsare ai Comuni quanto anticipato nel momento in cui tale attività potrà essere ricompresa fra le risorse previste per l Assistenza Tecnica. L organismo permanente potrà stabilire la previsione dello stanziamento di ulteriore risorse da destinare all attività funzionale. Il Comune che non rispetta quanto sopra dettagliatamente riportato è automaticamente escluso dalla progettazione dell ITI Trasimeno. Ogni Comune ha l onere di espletare tutte le pratiche amministrative previste per legge e derivanti dalle azioni comuni. Letto, confermato e sottoscritto:

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