Intervento Carlo Chiostri 16 Luglio 2015 Mipaaf lounge Cardo Sud FORESTE: UN PATRIMONIO DA SCOPRIRE PER UN PIANETA DA DIFENDERE

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1 Intervento Carlo Chiostri 16 Luglio 2015 Mipaaf lounge Cardo Sud FORESTE: UN PATRIMONIO DA SCOPRIRE PER UN PIANETA DA DIFENDERE Ricerca e Innovazione nel settore forestale Mi preme innanzitutto ringraziare a nome personale e delle altre regioni che rappresento in qualità di coordinatore della Rete Interregionale della ricerca agricola e forestale gli organizzatori per l invito a questo workshop realizzato dal CREA nell ambito di EXPO La Regione Toscana e le altre Regioni italiane riconoscono la multifunzionalità del bosco e individuano nel proprio patrimonio forestale una risorsa strategica per il miglioramento della qualità della vita e dell ambiente da attuarsi anche mediante la difesa del suolo e la valorizzazione degli ambienti rurali. A livello nazionale è necessario promuovere una forma ottimale di gestione del bosco sia esso pubblico sia privato: la gestione programmata, associata e certificata. Si inserisce in quest ottica anche la volontà di migliorare il patrimonio già esistente rispondendo anche alle nuove funzioni che il bosco deve assolvere in una logica multifunzionale, promuovendo la biodiversità, salvaguardando le specie autoctone, rinaturalizzando i soprassuoli, promuovendo la gestione forestale sostenibile e il cosiddetto Terzo settore implementando soprattutto la fruizione turistico ricreativa del patrimonio forestale regionale e nazionale. Per salvaguardare e tutelare il bosco in termini di stabilità idrogeologica, valore ambientale, paesaggistico e naturale occorre agire con una politica di gestione attiva (selvicoltura razionale e attenta effettuata con criteri di sostenibilità) e non con una sorta di non fare ovvero di impedire o rendere difficile ogni forma di intervento. Quindi l attività di taglio e coltura dei boschi non deve essere repressa ma indirizzata e regolata muovendosi in un ottica di legislazione fatta su misura per la valorizzazione del patrimonio forestale nazionale guardando quindi anche alla multifunzionalità che lo stesso può assumere. Le politiche per l'innovazione in ambito agricolo e forestale a livello europeo costituiscono un ponte fra le politiche di ricerca e quelle di sviluppo rurale. Pertanto oggi siamo di fronte a diverse possibilità per rilanciare il settore forestale. Sono infatti stati recentemente approvati da parte dell Unione europea 5 PSR 2014/2020 (Provincia Autonoma di Bolzano, Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, Regione Veneto, Regione Umbria) che lasciano ampio margine agli interventi forestali e all incentivazione dell innovazione del settore stesso anche attraverso le opportunità offerte dal PEI Agricoltura competitiva e sostenibile. I PEI (Partenariati Europei per l'innovazione) sono strumenti pensati dall'unione Europea per costituire un legame fra il mondo della ricerca e le esigenze specifiche di settore e rappresentano uno strumento e una modalità organizzativa che consentono fra l'altro di utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione dall'unione Europea tramite i programmi dedicati alla ricerca e all'innovazione.

2 Essi non sostituiscono i programmi di finanziamento o i processi normativi, ma forniscono una piattaforma comune di cooperazione attuata tramite i Piani di Sviluppo Rurale e Horizon Da non trascurare le opportunità offerte dalla nuova programmazione LIFE (2014/2020) su tematiche che riguardano la forestazione Nella comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio riguardante il PEI produttività e sostenibilità dell'agricoltura sono risultati come temi prioritari per la ricerca e l'innovazione in agricoltura i seguenti aspetti direttamente collegati anche al settore forestale: aumento della produttività agricola, della produzione e uso sostenibile delle risorse; innovazione a sostegno della bioeconomia; biodiversità servizi ecosistemici e funzionalità del suolo; prodotti e servizi innovativi per la catena integrata di approvvigionamento; qualità e sicurezza degli alimenti e stili di vita sani Le politiche per l'innovazione in ambito agricolo a livello regionale sono attuate attraverso i gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura la cui costituzione e gestione è specificatamente prevista dalla misura 16 del nuovo PSR Tale misura prevede un sostegno indirizzato a favorire forme di cooperazione tra diversi operatori dei territori rurali regionali a esclusivo vantaggio del settore agricolo e forestale. Tali gruppi operano per area-problema attraverso la collaborazione di imprese, istituzioni di ricerca e soggetti addetti alla consulenza, altri soggetti ritenuti idonei che risultano funzionali all area problema. Le esigenze di innovazione emerse da questi gruppi trovano attuazione sul PSR, mentre le esigenze di ricerca emerse potranno trovare attuazione su Horizon Horizon 2020 offre infatti reali possibilità di sviluppo della ricerca e della conoscenza. In particolare sono individuate specifiche azioni sui temi di interesse forestale quali la diminuzione del divario tra la ricerca e l innovazione, l incentivazione della gestione forestale sostenibile, l adattamento delle foreste ai cambiamenti climatici e l approvvigionamento di energia sicura, pulita ed efficiente. In questo contesto la Regione Toscana, oltre a coordinare dal 2001 per conto della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome la Rete Interregionale della ricerca agricola e forestale, ha promosso nel settembre del 2012 la costituzione di una Rete europea per l innovazione in agricoltura e foreste (ERIAFF) che, ad oggi, raccoglie 56 Regioni europee di cui 34 in qualità di aderenti e 22 in qualità di osservatori. Mi preme evidenziare che nella Strategia tecnica e scientifica condivisa dalle Regioni aderenti alla Rete ERIAFF si segnalano, in particolare per il settore forestale, le seguenti macro-aree considerate prioritarie per l innovazione: a. Tecniche e tecnologie innovative per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, con particolare attenzione a: a) l'uso efficiente di energia, le risorse idriche e genetiche; b) lo sviluppo di metodi innovativi per la lotta contro i nuovi parassiti e malattie; b. Rendere la gestione delle attività agricole e forestali più sostenibili a livello ambientale e sociale

3 La Rete ERIAFF (Rete delle Regioni Europee per l Innovazione in Agricoltura e Foreste) rappresenta un ottimo strumento per l individuazione dei fabbisogni comuni e il mondo accademico e scientifico nazionale potrebbero valorizzare le proprie eccellenze e affermare una leadership a livello europeo soprattutto per la forestazione mediterranea attraverso le attività della rete stessa. A tale proposito ricordo l evento organizzato dalla Rete ERIAFF il 20 maggio u.s. a Bruxelles in collaborazione con altre prestigiose istituzioni (EFI European Forest Institute, CEPF European Confederation of Forest Owners, EUSTAFOR European State Forest Association ed EUROMONTANA European Association of Mountain Areasal) al quale hanno partecipato più di 150 rappresentanti del mondo forestale a livello europeo con lo scopo di individuare i fabbisogni comuni di innovazione nel settore forestale da portare all attenzione della Commissione europea. Le priorità nel settore forestale emerse a seguito dell iniziativa sono state presentate all Unione europea e risultano le seguenti: 1) Gestire gli impatti legati ai cambiamenti climatici: Il cambiamento climatico cambierà, le condizioni di crescita delle foreste in Europa. Di conseguenza, la gestione delle foreste deve adattarsi a questi cambiamenti per sostenere le capacità produttive delle foreste, nonché la generazione di altri servizi ecosistemici, compresi i contributi ai cambiamenti climatici. Si dovrà cercare di sfruttare al meglio i potenziali benefici degli impatti dei cambiamenti climatici, riducendo al minimo i rischi a essi legati. Ci sarà necessità di innovazione negli approcci di gestione. 2) Sostenere la mobilizzazione del legno e della biomassa L approvvigionamento sostenibile di materie prime di alta qualità è un presupposto indispensabile per mantenere e rafforzare la competitività del settore forestale e di sviluppare ulteriormente la bioeconomia nell'ue. E prevista una crescita della domanda di legno. Vi è un potenziale per aumentare l'utilizzo delle foreste nella maggior parte dei paesi dell'ue, principalmente in piccole aziende private. Al fine di sfruttare questo potenziale ci sarà bisogno di modelli innovativi per la sensibilizzazione, la cooperazione e l'organizzazione dei proprietari di foreste, adattato alle loro diverse attitudini di gestione forestale. Inoltre, esiste una domanda per operazioni forestali migliore, più efficace logistica della supply chain e una migliore informazione del mercato a livello locale, regionale e globale. 3) Incoraggiare l'offerta di servizi ecosistemici Le foreste forniscono la società con una moltitudine di servizi ecosistemici, essenziali per la nostra sopravvivenza, la ricchezza, la salute e il benessere. Nella maggior parte dei casi, i proprietari non hanno alcun risarcimento dei costi relativi o nessun incentivo a migliorare l'offerta di servizi. Data la crescente domanda su di loro relativamente al cambiamento climatico, la sfida consiste nel mantenere o migliorare ulteriormente la fornitura di tali servizi. Sono necessari approcci innovativi per aumentare l'accettazione sociale e politica di valorizzare i servizi ecosistemici e di stabilire regimi di pagamento. Questo comprende anche una migliore integrazione della produzione del legno e la generazione dei servizi ecosistemici nella gestione forestale e di una migliore comprensione fondamentale dei processi ecologici in relazione ad essi. 4) Migliorare gli approcci gestione forestale e strumenti sostenibili

4 Oggi, la gestione delle foreste deve affrontare due importanti sfide: (1) cambiamenti delle condizioni naturali di produzione dovuti ai cambiamenti climatici e diverse caratteristiche dello stand della foresta; (2) crescente e mutevole profilo di molteplici, ed a volte contrastanti, richieste dei proprietari, dell'industria e della società. Approcci innovativi e strumenti di gestione sono necessari per la crescente diversità delle condizioni dell'ecosistema e dei requisiti socioeconomici. Nella gestione forestale sostenibile devono essere rafforzate l'integrazione della fornitura dei vari servizi ecosistemici ed una sicura fornitura qualitativa e quantitativa delle materie prime, così come va rafforzata la valutazione solida del trade-off tra i vari obiettivi di gestione. Per questo, i proprietari ed i gestori forestali hanno bisogno bilanciare la segregazione e l integrazione dello spazio e migliorare gli strumenti di supporto decisionale. Un altra iniziativa analoga è prevista per il prossimo mese di novembre (24/11) sempre a Bruxelles e di questo ne verrà data notizia non appena verrà concordata con certezza la data con le Regioni aderenti alla rete. A livello nazionale il documento verso il quale fare riferimento è il Piano Strategico per l Innovazione e la Ricerca del settore agricolo, alimentare e forestale presentato dal Ministro il 10 luglio 2014 e approvato con Decreto Ministeriale n il 01/04/2015 Fino all approvazione del Piano le Regioni elaboravano a cadenza triennale un proprio documento Obiettivi e azioni prioritarie di ricerca e sperimentazione, quindi, l approvazione di un piano nazionale condiviso, rappresenta una novità rilevante e il piano diventa lo strumento per fornire indicazioni al MIUR per la stesura del piano nazionale per la ricerca. Aprire gli orizzonti all innovazione anche nel settore forestale non può che contribuire a migliorare la multifunzionalità del bosco. Il Piano Strategico per l Innovazione e la Ricerca del settore agricolo, alimentare e forestale è articolato in 4 obiettivi fondamentali che interessano: 1- l'efficienza economica, la redditività e la sostenibilità dei sistemi agricoli e di allevamento nei diversi contesti che comprende una corretta gestione degli input chimici in relazione alle condizioni pedoclimatiche e al benessere degli animali; 2- la produzione di cibi sani, salutari e di elevata qualità; 3- la conservazione e la riproduzione delle risorse naturali che sono impiegate nei processi e la produzione di servizi ambientali tra cui la mitigazione dei cambiamenti climatici; 4- la presenza di relazioni fra agricoltura e comunità locali che assicurino la qualità della vita nelle aree rurali. Il piano fa anche una sintetica descrizione del sistema forestale italiano. La strategia di intervento del piano si articolata in sei aree prioritarie: 1- aumento sostenibile della produttività, della redditività e dell'efficienza delle risorse negli agri ecosistemi; 2- cambiamento climatico, biodiversità, funzionalità suoli e altri servizi ecologici e sociali; 3- coordinamento e integrazione dei processi di filiera e potenziamento del ruolo dell'agricoltura; 4- qualità e tipicità dei prodotti agricoli, sicurezza degli alimenti e stili di vita sani:

5 5- utilizzo sostenibile delle risorse biologiche a fini energetici e industriali; 6- sviluppo e riorganizzazione del sistema della conoscenza. Le prime 4 aree di intervento sono articolate in più sottoaree e per ogni area e sottoarea c'è una descrizione del contesto di riferimento, dell'innovazione disponibile e delle esigenze di ricerca e sperimentazione. Per quanto concerne in particolare il settore forestale occorre fare riferimento a: a) area 1 con le sottoaree 1a scelte varietali, di razze ecc, ambito produzioni vegetali e filiera foresta legno, la sottoarea 1c ottimizzazione dei processi produttivi... ambito produzioni forestali, e la sottoarea 1g strumenti e sistemi funzionali alla gestione.. ambito settore forestale b) area 2 con la sottoarea 2a strategie per la mitigazione e lo studio dell'adattamento climatico ambito agrarie e forestale c) area 5 con la sottoarea 5a sviluppo e razionalizzazione delle filiere di biomasse, ambiti forestali Il Piano strategico non reca risorse proprie ma costituisce un quadro di riferimento unitario in cui sono indicati gli strumenti utilizzabili per la sua realizzazione. Da ricordare che, ricerca, trasferimento e innovazione sono state tematiche oggetto di discussione in una tavola rotonda su Ricerca e Trasferimento nell'ambito del II Congresso Internazionale di Selvicoltura organizzato dall Accademia Italiana di Scienze Forestali in collaborazione con il CFS e Regione Toscana che si è svolto a Firenze dal 26 al 29 novembre I risultati del Congresso sono stati riassunti in una Mozione Finale presentati anche in una conferenza stampa a Milano Expo il 20/05/2015 che prende in considerazione aspetti di interesse globale e prospettive di ricerca. La Mozione si conclude con una parte specifica che riguarda il nostro Paese dove si evidenzia la necessità di realizzare alcune azioni di ordine politico per far sì che l attività selvicolturale contribuisca in modo determinante alla salvaguardia del territorio e alla valorizzazione di tutte le funzioni che esplica il bosco anche attraverso il finanziamento della ricerca innovativa integrandola con quella universitaria. Termino augurando a tutti i partecipanti un proficuo lavoro e auspico che a conclusione del workshop siano individuate importanti linee di azione da portare all attenzione del mondo politico e scientifico a livello sia nazionale sia europeo a partire dall iniziativa programmata dalla Rete Eriaff per il prossimo mese di novembre a Bruxelles.

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