Il Bollettino Regionale Neve e Valanghe
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- Serena Bertolini
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1 ARGOMENTI TRATTATI: Sito internet: Il Bollettino Regionale Neve e Valanghe G.A. Stefano Pivot Ufficio Neve e Valanghe Regione Autonoma Valle d Aostad Bollettini valanghe europei: d oltralpe d ed italiani Aineva Bollettino valanghe VdA: Descrizione generale Raccolta e analisi dati Struttura bollettino Definizioni Incidenti 1
2 FRANCIA SVIZZERA 2
3 Associazione delle Regioni e delle Province Autonome dell arco alpino italiano Il bollettino nivometeorologico AINEVA VENETO FRIULI VENEZIA PIEMONTE GIULIA Un po di storia: 1966 prima emissione dei bollettini valanghe da parte del SVI CAI con sede a Torino metà anni 70 redazione bollettini di competenza delle regioni 1983 nasce AINEVA con lo scopo di coordinare le attività per garantire un prodotto omogeneo 1993 nasce la scala unificata europea del pericolo valanghe ESEMPI DI BOLLETTINI VALANGHE REGIONALI 3
4 Cos è il bollettino valanghe: Il Bollettino Neve e Valanghe è lo strumento che fornisce un quadro sintetico dell innevamento della struttura e del consolidamento del manto nevoso e indica il pericolo di valanghe in un determinato territorio al momento dell emissione. emissione. Inoltre, sulla base delle previsioni meteorologiche e della probabile evoluzione del manto nevoso, indica il grado di pericolo atteso per l immediato l futuro al fine di prevenire eventuali incidenti derivanti dal distacco di valanghe. Pericolo valanghe Il distacco di una valanga è il risultato dell interazione tra numerosi parametri meteorologici, nivologici e topografici. Parametri di superficie: : come la quantità e la qualità delle nevicate, gli effetti del vento, la temperatura e la copertura nuvolosa Parametri interni: : come la struttura del manto nevoso, la qualità dei legami che determinano una situazione di stabilità o instabilità del manto nevoso Aspetti topografici: : inclinazione del pendio, natura del suolo, cambiamenti di pendenza, zona di erosione o accumulo, ecc. Previsione del pericolo valanghe: E l interazione di numerosi parametri; alcuni difficilmente quantificabili o poco conosciuti. Il previsore,, una volta fissata la scala di lavoro spazio/temporale, basa le sue valutazioni su un insieme di misure e e d osservazioni effettuate sopra e nel manto nevoso. Il Bollettino Neve e Valanghe è lo strumento che fornisce un quadro sintetico spaziale e temporale Il pericolo di valanghe deve essere considerato come una visione d insieme. Ad eccezione delle situazioni critiche, il grado di pericolo non rappresenta necessariamente un fattore determinante di scelta a scala locale. 4
5 Il pericolo valanghe indicato nel Bollettino valanghe non è un pericolo medio; rispecchia invece a scala regionale la situazione la più vicina alle definizioni dell indice di stabilità e di probabilità di distacco valanghe. Scopo del bollettino: La previsione del pericolo viene effettuata a scala regionale; non n si può di certo precisare il pericolo per un singolo pendio. (valutazione che nessuno è in grado di fare in un pendio non controllato regolarmente o soggetto a distacco artificiale, come i pendii attigui ai comprensori sciistici) il Bollettino valanghe non vuole né vietare, nén autorizzare la frequentazione della montagna. E E uno strumento d aiuto d alle decisioni, che permette a ciascuno di adattare il proprio comportamento alle condizioni della neve, in funzione della propria esperienza. 5
6 / 12/ / 12/ /12/ La Thuile G.Tète 2430 m Dati dal 12/12/ al 14/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ / 12/ /12/ /12/ Temp C V elv m/s DirV N LivN cm Come si costruisce il Bollettino Nivometeorologico Previsioni meteorologiche regionali: Protezione Civile Servizi di viabilità Comuni ed Enti locali Corpo Forestale Valdostano Soccorso Alpino Guardia di Finanza Organi di informazione regionale e nazionale Agenzie di Informazione ed Accoglienza Turistica Professionisti e fruitori della montagna invernale raccolta, validazione e analisi dei dati e delle informazioni disponibili valutazione delle condizioni presenti a livello sinottico integrazione delle previsioni meteorologiche stesura del Bollettino 6
7 Rilevamento manuale dei dati: 1 - RILEVAMENTO NIVOMETEOROLOGICO GIORNALIERO Modello 1 AINEVA Rilevatori incaricati dall Ufficio Neve e Valanghe Corpo Forestale Valdostano Personale operante presso comprensori sciistici Guardiani delle dighe (CVA) Rilevamento manuale dei dati: 2 -RILEVAMENTO NIVOMETEOROLOGICO SETTIMANALE Modello 2/3/4/6 AINEVA Rilevatori incaricati dall Ufficio Neve e Valanghe Corpo Forestale Valdostano Guide Alpine Soccorso Alpino Guardia di Finanza 3 - Rilevamento dati da stazioni automatiche: 50 stazioni distribuite sul territorio regionale,, 20 delle quali dotate di nivometro. Sono un complemento d informazioni d nelle zone dove l osservazione l umana non è possibile o difficoltosa. I dati sono accessibili giorno e notte; acquistano importanza durante le perturbazioni. Misure: Temperatura aria Velocità/direzione vento Altezza manto nevoso 7
8 Esempio: La Thuile loc. Gran Tete 2430 m 14 gennaio 2010 Altezza neve negli ultimi 3 mesi fino al 14 gennaio
9 2 mesi: 14/11/09 14/01/ Raccolta informazioni presso: (è un confronto diretto con gli osservatori presenti sul territorio) Soccorso Alpino Valdostano e Protezione Civile (interventi( di soccorso in valanga) comprensori sciistici (distacchi spontanei e provocati con o senza esplosivo) Il Bollettino Regionale Neve e Valanghe SITUAZIONE ATTUALE Corpo Forestale Valdostano Guide Alpine siti web specializzati (es. Gulliver, ) PREVISIONE altro + confronto con Regioni limitrofe (I, Fr, Ch) 9
10 Struttura del Bollettino Il Bollettino Regionale Neve e Valanghe: dove e quando? Pubblicato il lun, mer e ven. In caso di pericolo forte o se c èc la necessità tutti i giorni Dove e quando? 4 zone: grado di pericolo ed esposizioni critiche i quattro settori della Valle d Aostad SITUAZIONE ATTUALE: Dati nivometeorologici Meteo 4 zone: (21 microaree) Innevamento Struttura e consolidamento Pericolo valanghe PREVISIONE: Previsione pericolo valanghe 10
11 Quantità di neve fresca critiche per valanghe dello sciatore cm in condizioni sfavorevoli cm in condizioni medie cm in condizioni favorevoli condizioni: favorevoli: vento debole o assente temperature prossime allo 0 C, 0 soprattutto all inizio delle precipitazioni Pioggia che diventa progressivamente neve sfavorevoli: vento forte o moderato temperature basse (< -8 C) croste da rigelo, brina, ghiaccio vivo o strati di neve molto vecchia sui quali si posa la nuova neve fresca Quando si raggiungono i quantitativi critici di neve fresca, spesso si possono osservare i segnali tipici che permettono di definire un grado MARCATO: Distacchi spontanei di lastroni nei pendii estremamente ripidi (>40 ) woom e comparsa di fessure durante la progressione sulla neve Nota: anche deboli quantità di neve fresca (10/15 cm) possono portare ad un pericolo MARCATO quando durante la precipitazione ci sono venti tempestuosi e la superficie della neve è sfavorevole e le temperature sono basse Scala del pericolo 1 DEBOLE 2 MODERATO 3 MARCATO 4 FORTE 5 MOLTO FORTE SCALA EUROPEA DEL PERICOLO DI VALANGHE Indicazioni Stabilità del manto Probabilità di distacco di valanghe nevoso Il manto nevoso è in generale ben Il distacco è generalmente possibile solo con un forte Condizioni generalmente sicure per gite consolidato e stabile. sovraccarico** su pochissimi pendii estremi. Sono sciistiche. possibili solo piccole valanghe spontanee. Il manto nevoso è moderatamente Il distacco è possibile soprattutto con un forte Minaccia da parte di valanghe spontanee poco consolidato su alcuni pendii ripidi*, sovraccarico** sui pendii ripidi indicati. Non sono da probabile. Condizioni in buona parte per il resto è ben consolidato. aspettarsi grandi valanghe spontanee. favorevoli. Prudente scelta dell itinerario, soprattutto sui pendii ripidi di quota ed esposizione indicate. Il manto nevoso presenta un Il distacco è possibile con un debole sovraccarico** Singole zone esposte sono minacciate. consolidamento da moderato a sui pendii ripidi indicati, in alcune situazioni sono Condizioni in parte sfavorevoli. E necessaria debole su molti pendii ripidi*. possibili valanghe spontanee di media grandezza e in esperienza nel giudicare la situazione sul fronte delle valanghe. Pendii ripidi di quota ed singoli casi anche grandi valanghe. esposizione indicate sono da evitare il più possibile. Il manto nevoso è debolmente Il distacco è probabile già con un debole Buona parte delle zone esposte sono consolidato sulla maggior parte dei sovraccarico** su molti pendii ripidi. In alcune minacciate. Condizioni sfavorevoli. E pendii ripidi*. situazioni sono da aspettarsi molte valanghe necessaria molta esperienza nel giudicare la situazione sul fronte delle valanghe. Limitarsi a spontanee di media grandezza e talvolta anche grandi zone moderatamente ripide; attenzione anche valanghe. alle zone di deposito delle valanghe. Il manto nevoso è in generale Sono da aspettarsi numerose grandi valanghe Minaccia acuta. Condizioni molto sfavorevoli. debolmente consolidato e per lo spontanee, anche su terreno moderatamente ripido. Rinuncia raccomandata. più instabile. 11
12 condizioni favorevoli. Il manto nevoso ha una buona stabilità La scala europea del pericolo valanghe situazione normale. In alcune zone alle esposizioni e quote descritte nel bollettino il manto nevoso è solo moderatamente consolidato; queste zone richiedono una scelta prudente dell itinerario. I TEST DI STABILITA DEL MANTO NEVOSO indicazioni sul grado di stabilità del manto nevoso sono ricavabili per via indiretta o diretta situazione critica. Le escursioni con gli sci richiedono dell esperienza, oltreché una sufficiente conoscenza della neve e delle valanghe per poter scegliere il percorso ottimale. pericolo acuto. In generale solo pochi giorni durante tutto l inverno. Il manto nevoso è debolmente consolidato e i pendii ripidi sono pericolosi a tutte le esposizioni. Distacchi anche a distanza. Indiretta Stratigrafia del manto nevoso Diretta Rutschblock test RB Extended Column test ECT Propagation Saw test PST Situazione catastrofica. Molto rara. Valanghe che arrivano fino al fondovalle. per gentile concessione: Igor Chiambretti 12
13 STRATIGRAFIA DEL MANTO PROVA PENETROMETRICA VANTAGGI Fornisce parametri importanti (tipologia e dimensione dei grani, densità,, durezza e coesione, gradiente termico del manto nevoso) per l intero l spessore del manto nevoso. SVANTAGGI Non fornisce una valutazione diretta ed immediata della stabilità del manto nevoso. Richiede una attrezzatura particolare e un elevato VANTAGGI Fornisce parametri importanti (durezza e resistenza del manto) per l intero spessore del manto nevoso. Consente una sommaria identificazione degli eventuali strati fragili. SVANTAGGI Non fornisce una valutazione diretta ed immediata della stabilità del manto nevoso. Richiede una attrezzatura particolare e un elevato grado di addestramento. Consente di identificare eventuali strati fragili. Dati correlabili con parametri rilevati precedentemente. grado di addestramento. Tempi di esecuzione relativamente lunghi. Analisi del manto nevoso Dati correlabili con parametri rilevati precedentemente. 13
14 Scarsa Molto buona Buona Discreta Molto scarsa Analisi del manto nevoso Esecuzione dei test di stabilità: - blocco di slittamento test di stabilità per valutare le condizioni di equilibrio del manto nevoso - limiti: lungo da realizzare, è una misura puntuale (che deve integrare le altre osservazioni sul terreno) VANTAGGI Viene testata superficie relativamente ampia (1,5 x 2,0 m). Non richiede strumenti particolari. Numerose prove di calibrazione. Dati correlabili con condizioni di stabilità del manto nevoso e attività valanghiva. TEST DEL BLOCCO DI SLITTAMENTO RUTSCHBLOCK TEST - RB SVANTAGGI Applicabile solo con particolari condizioni della neve (strati superficiali compatti ). Ai fini di una valutazione della stabilità del singolo pendio (per valutazioni più di tipo sportivo), lo sciatore in movimento sollecita un area molto più vasta. Risultati non uniformi (dipendono dal peso del tester, dal tipo di movimenti, ecc.). Tempi di esecuzione relativamente lunghi. 14
15 Analisi del manto nevoso Esecuzione dei test di stabilità: - EXTENDED COLUMN TEST test di stabilità per valutare la propagazione della frattura - limiti: è meno qualitativo del blocco - vantaggi: è possibile realizzarlo in piano, è più veloce RB4 RB5 15
16 Un po di terminologia Assestamento Diminuzione dello spessore del manto nevoso per effetto del metamorfismo distruttivo, con conseguente aumento della densità e della resistenza della neve, ma non necessariamente della stabilità. Sovraccarico Un po di terminologia debole: - sciatore/snowboarder in discesa con curve dolci - gruppo in salita, ma con distanza di sicurezza 10 m - escursionista con racchette da neve ATTENZIONE TABELLA DESUNTA DALLA LETTERATURA DISPONIBILE NON E RAPPRESENTATIVA PER LE ALPI ITALIANE Consolidamento Aumento della coesione tra gli strati o all interno del singolo strato per aumento della qualità e/o della quantità dei legami tra i cristalli; influenza la stabilità. forte: - escursionista a piedi - sciatore/snowboarder che cade - gruppo che non rispetta le distanze di sicurezza - mezzo battipista - esplosione 16
17 Un po di terminologia Come utilizzare il bollettino neve e valanghe? Definizione dell inclinazione dei pendii pendio poco ripido: < 30 pendio ripido: pendio molto ripido: pendio estremamente ripido: > 40 E importante: Non fermarsi al numero quale criterio di decisione (NO: pericolo 2 vado dappertutto; pericolo4 sto a casa). L utilizzo delle informazioni del BNV dipende dal livello d esperienza dell utente (per es. in caso di pericolo elevato i meno esperti rivedranno i loro progetti, mentre i più smaliziati saranno in grado di scegliere l itinerario adattato alle condizioni). Leggere tutto il bollettino, in particolare il paragrafo relativo alla stabilità del manto nevoso E vero che il pericolo valanghe è stimato a scala regionale, ma nella sezione del BNV relativa alla stabilità sono descritte in modo dettagliato le quote, le esposizioni dei pendii o le condizioni le più critiche (o le più sicure) oltre all evoluzione del pericolo nel corso della giornata. Oltre alla consultazione del BNV è consigliato chiedere informazioni sulla situazione locale ai professionisti della montagna e confrontare continuamente, una volta sul terreno, le informazioni nivologiche raccolte prima di partire con le proprie osservazioni o sensazioni. Gli incidenti da valanga 17
18 Vittime da valanga in Italia in media 19 vittime l anno l Persona in abitazione Altre situazioni 1% 9% Persona su via di comunicazione 1% Sci alpinista in salita 24% Alpinista 15% Sciatore in pista 1% Sci alpinista in Sciatore fuori pista discesa 20% 29% Percentuale di vittime per categoria Italia Scialpinismo Fuoripista Vittime da valanga nello scialpinismo e nel fuoripista Italia
19 250 totale Italia 237 Grazie per l attenzione! l / / / / / / /2010 Totale vittime da valanga Italia e totale mondo Ufficio Neve evalanghe tel fax: risponditore telefonico: Internet:
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