Capitolo Analisi economiche per il controllo di gestione. Programmazione e Controllo Prof. Federico Verrucchi
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1 Capitolo Analisi economiche per il controllo di gestione Programmazione e Controllo Prof. Federico Verrucchi
2 L impatto del controllo di gestione sul ROI Nella misura in cui il controllo di gestione contribuisce a prendere decisioni che impattano sull efficienza, esso può, potenzialmente, produrre effetti anche sulla redditività operativa, ovvero su ROI (Return on Investment), in particolare attraverso la sua componente ROS (Return on Sale) ROI = MON = MON x COIN COIN ROS CT
3 L impatto del controllo di gestione sul ROS ROS = MON = - Costi Op. Totali = = 1 - (Costi Op. Var. + Costi Op. Fissi) Se le azioni adottate in conseguenza del controllo di gestione riducono l incidenza dei costi il MON aumenta e con essa la redditività delle vendite e, a parità di COIN, il ROI.
4 L impatto del controllo di gestione sul ROS ROS = MON = - Costi Op. Totali = = 1 - (Costi Op. Var. + Costi Op. Fissi) L incidenza dei costi variabili dipende da fattori come l efficienza nel consumo di risorse, il rapporto tra prezzi-costo e prezzi-ricavo, il mix dei prodotti. L incidenza dei costi fissi, invece, dipende dai costi di capacità e dai costi discrezionali (vedi infra).
5 La classificazione dei costi Se il controllo di gestione monitora l efficienza e questa si misura in termini di costi, allora controllare la gestione significa, innanzitutto, controllare i costi. Per farlo è necessario saperli osservare sotto diverse prospettive: - in base alle caratteristiche fisiche dei fattori impiegati (per natura) - in base all area di gestione di pertinenza (per area di gestione) - in base alla modalità di imputazione agli oggetti di costo (diretti o indiretti) - in base al loro comportamento rispetto ai volumi di vendita (fissi, variabili o misti) - in base alla loro program.ne (parametrici, vincolati, discrezionali) - in base alla loro controllabilità (controllabili o non controllabili)
6 La classificazione dei costi Le diverse prospettive, se vogliamo, riflettono il ruolo dei vari attori coinvolti nel processo di controllo di gestione. Ad esempio la distinzione costi controllabili/non controllabili risulta utile: - in sede di pianificazione strategica, in ottica di gestione dei rischi; - in sede di progettazione del sistema di controllo di gestione, in ottica di remunerazione dei manager in base agli obiettivi raggiunti;
7 La classificazione dei costi Le diverse prospettive, se vogliamo, riflettono il ruolo dei vari attori coinvolti nel processo di controllo di gestione. Invece, in sede di budget sarà più facile programmare i costi: - distinguendo i costi di capacità già vincolati - dai costi discrezionali come marketing, formazione ecc ; - dai costi parametrici il cui ammontare dipende dal volume programmato di produzione e vendita; per il loro calcolo torna utile la distinzione tra costi fissi e variabili.
8 La classificazione dei costi Le diverse prospettive, se vogliamo, riflettono il ruolo dei vari attori coinvolti nel processo di controllo di gestione. Ancora, in sede di consuntivazione e di analisi: - la classificazione per natura funge un po da promemoria dei costi da imputare ai diversi oggetti - e la distinzione tra costi diretti e indiretti serve a imputare correttamente i costi nel rispetto del principio funzionale - mentre la distinzione tra costi fissi e variabili può essere utile a prendere decisioni di prezzo.
9 Costi fissi e variabili: un approfondimento CT Volume Costi Variabili Costi Semi Variabili Costi Fissi Costi Variabili a Scalini Variano in proporzione Hanno una componente Il concetto di costo Sono detti anche costi al volume di fissa, che prescinde dal fisso è innanzitutto semi-fissi. produzione: volume di produzione e riferito ad una capacità Variano in relazione a Y = b * X vendita e una produttiva data (costi di diverse ipotesi di con b = c.u. costante componente variabile. capacità). Data una max sfruttamento della e X = volume di prod.ne capacità produttiva i capacità produttiva NB costi fissi non variano massima: ipotesi b = f * m mai nell intervallo formulate in sede di dove f = q.tà fisica zero-max. Vi sono poi i budget. Se le ipotesi si e m = prezzo costi discrezionali la rivelano errate, tendono Dunque, i CV dipendono cui entità è decisa di a essere più rigidi verso sia dall efficienza anno in anno in il basso di quanto non interna (f) sia da quella funzione di determinate lo siano verso l alto. esterna (m) politiche di sviluppo.
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