LE TECNICHE INTERPRETATIVE DI PRIMA CLASSE

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1 LE TECNICHE INTERPRETATIVE DI PRIMA CLASSE PROF. FRANCESCO PETRILLO

2 Indice 1 LE TECNICHE INTERPRETATIVE DI PRIMA CLASSE L ARGUMENTUM A CONTRARIO BIBLIOGRAFIA di 7

3 1 Per i teorici dell interpretazione logico-analitica il procedere logicamente all interpretazione del testo normativo e del documento normativo altro non è che una tecnica. Le tecniche interpretative logico-analitiche sono considerate essenzialmente due: tecniche interpretative di prima classe e tecniche di seconda classe. Studieremo le tecniche analitiche di prima e seconda classe seguendo i procedimenti logici dei tecnico-analitici e poi invece verificheremo quali sono le grosse novità introdotte dalle teorie dell argomentazione oggi diffuse nel nostro ordinamento in giurisprudenza e in dottrina, teorie dell argomentazione che, però, nella loro struttura di fondo, sono costruite a partire dalle premesse delle tecniche dell interpretazione logico-analitica. Esse, infatti, prendono comunque le mosse dal principio fondamentale secondo il quale ogni tipo di ragionamento giuridico deve comunque caratterizzarsi per una premessa logica di tipo documentale-provvedimentale-normativa. Anzitutto va precisato che la differenza di fondo tra le tecniche di prima classe e le tecniche di seconda classe riguarda, dal punto di vista della dottrina dell interpretazione della legge, il passaggio dal positivismo classico al positivismo logico e ciò anche considerando il nostro codice civile del 42, il nostro codice di procedura civile del 40, o anche la nostra Carta costituzionale. I nostri legislatori degli anni 40 avevano sempre considerato insieme la possibilita di interpretare secondo i tradizionali canoni della dogmatica giuridica: il canone letterale, il canone storico, il canone semantico. È proprio la prevalenza del canone letterale sul canone storico e sistematico a sancire il passaggio dal positivismo classico al positivismo logico. Esso è avvenuto all incirca, se vogliamo dare una collocazione storica a questo passaggio, negli anni 60. Dal in poi, la nostra giurisprudenza delle Corti superiori al seguito della nostra dottrina teorico-interpretativa ha saltato il guado. È passata, cioè, decisamente a dare prevalenza al canone letterale rispetto al canone storico e sistematico. Le tecniche di prima classe riguardano specificatamente il canone letterale quindi sono introdotte nel nostro ordinamento specificamente dall art. 12 delle disposizioni sulla legge in generale primo comma prima parte, nel quale il legislatore del 42 fa espressamente riferimento all interpretazione letterale della legge. 3 di 7

4 Le tecniche di seconda classe invece sono introdotte nel nostro ordinamento dall art. 12 delle disposizioni preliminari o preleggi primo comma seconda parte, nel quale certamente il legislatore fa riferimento all interpretazione storica e all interpretazione sistematica. L art. 12 secondo comma fissa invece nel nostro ordinamento il principio di analogia. Quindi la seconda parte del primo comma dell articolo 12 delle disposizione preliminari o preleggi e tutto il secondo comma riguarda le tecniche di seconda classe. Queste sono considerate delle tecniche sussidiarie, mentre l interpretazione analogico-positivista-scientifica-codicista, in senso stretto, rispetto all interpretazione positivista classica, sceglie di dare prevalenza assoluta all articolo 12 delle disposizioni preliminari o preleggi primo comma prima parte cioè all interpretazione letterale e da qui desume le sue tecniche di prima classe. Secondo la teoria logico-analitica, l interpretazione del diritto intesa come interpretazione della legge ha come fondamento una tecnica dell argomentazione. La norma diventa norma solo nel momento in cui la disposizione è conosciuta dal punto di vista gnoseologico quindi l applicazione al caso concreto è un procedimento gnoseologico che rende norma un documento conoscitivo. Il procedimento interpretativo, cioè la scomposizione tecnica dell analisi logicointerpretativa del soggetto interpretante si divide in due fasi fondamentali: Fase psico-logistico-mentale Fase analitico-linguistico-discorsiva. La tecnica si sviluppa in un argomentazione (insieme di enunciati che si conclude con un argumentum = soluzione del sillogismo), quindi l attività interpretativa logico-analitica diventa un susseguirsi di enunciati. Proprio prendendo le mosse da questa prospettiva dell interpretazione giuridica abbiamo applicazioni tecniche di prima classe e applicazioni tecniche di seconda classe. Le tecniche di prima classe consistono nell applicazione del principio previsto dall art 12 disp. Prel. comma 1 parte 1 cioè interpretazione letterale, mentre le tecniche di seconda classe sono quelle che riguardano l intenzione del legislatore, ovvero le tecniche che riguardano la tradizionale dogmatica giuridica. Vengono inoltre considerate solo come tecniche sussidiarie e residuali, quindi il tradizionale positivismo classico volto a cogliere la volontà del legislatore si pone come un momento sussidiario rispetto a quello che è l interesse primario dell interprete logico-analitico, cioè ricavare un enunciato dall enunciato normativo. L argomentazione letterale si distingue nell utilizzo di regole sintattiche, logico-sintattiche e semantiche. 4 di 7

5 Le tecniche di prima classe riguardano l applicazione del principio dell interpretazione letterale, ovvero di uno solo dei tre canoni della dogmatica giuridica tradizionale. Si distinguono in due specifiche tecniche: la tecnica dell argomento letterale in senso stretto e la tecnica dell argumentum a contrario nella sua variante interpretativa. Le regole a cui possiamo fare riferimento per procedere all interpretazione letterale sono le regole logico sintattiche o le regole semantiche. Le regole logico sintattiche riguardano il senso logico dei termini e anche il riferimento tecnico letterale, logico-grammaticale dei termini. Ma soprattutto rileva il significato semantico dei termini. Che significa significato semantico o regola semantica? Regola semantica letteralmente significa segno che la parola riflette all esterno di una sua articolazione diversa dalla semiotica. La semiotica è ciò che segna è proietta all esterno la semantica, la quale sta a significare rispetto al segno semiotico ciò che è ritenuto significativamente nell opinione comune, nell utilizzo diffuso del termine da a colui che interpreta cioè da colui che interpreta, il quale interpreta non solo tenendo conto di quello che il termine rappresenta semioticamente per come sta scritto, ma anche per quello che è considerato nel suo uso diffuso Facciamo un esempio pratico: se una norma fa riferimento all imprenditore agricolo (pensate al diritto commerciale e allo statuto del cosiddetto imprenditore agricolo per cui l imprenditore agricolo non poteva fallire) si comprende bene fare riferimento all imprenditore agricolo sta a significare che l imprenditore agricolo è diverso dagli altri imprenditori perché non può fallire. L utilizzo del termine imprenditore agricolo semanticamente sta a significare per esempio che questo imprenditore non può fallire. Allora se il legislatore vuole dire che non può fallire lo definisce imprenditore agricolo. L uso comune della parola riguarda quindi sia le regole linguistiche che, sostanzialmente, la disciplina di riferimento. Non facciamo riferimento, in tal senso, alla disciplina giuridica, ma a una significanza di uso comune che si interseca con quella giuridica. Parliamo per esempio dell imprenditore agricolo, dell automobilista del codice della strada, e così via L argumentum a contrario L argurmentum a contrario invece è il primo sillogismo di cui andiamo ad occuparci. Argumentum sta propriamente a significare soluzione, conclusione, definizione del sillogismo. 5 di 7

6 L argomentum a contrario come vedremo è particolarmente interessante quando viene studiato come tecnica di seconda classe cioè quando viene stilizzato nella sua versione produttiva. Nella sua variante interpretativa, quale tecnica di prima classe, invece, l argomentum a contrario è soltanto un criterio di conferma dell argomentazione letterale. Ciò che il legislatore volle disse, ciò che tacque non volle. Ciò che tacque, dunque, dal punto di vista interpretativo si pone come una volontà negativa esplicita, piuttosto che come una lacuna. L argomentum a contrario permette, ragionando a contrario, cioè ragionando come se si volesse leggere diversamente quello che è scritto nel testo di legge, di dare un ulteriore giustificazione della nostra interpretazione letterale. In questo caso l argomento a contrario si pone semplicemente come ulteriore conferma, sofisticazione meramente linguistica, della giustificazione dell interpretazione letterale. 6 di 7

7 Bibliografia AA.VV., L interpretazione della legge alle soglie del XXI secolo, a cura di A. Palazzo, Esi, Napoli, 2001; AA.VV., Diritto, giustizia e interpretazione, a cura di J. Derrida e G. Vattimo, Laterza, Roma-Bari, AA.VV., Interpretazione costituzionale, a cura di G. Azzariti, Giappichelli, Torini, 2007; N. BOBBIO, Il positivismo giuridico. Lezioni di filosofia del diritto, Giappichelli, Torino, 1979; P. CHIASSONI, Tecnica dell interpretazione giuridica, il Mulino, Bologna, R. GUASTINI, L interpretazione dei documenti normativi, Giuffrè, Milano, 2004; F. MODUGNO, Interpretazione giuridica, Cedam, Padova, 2009; F. PETRILLO, Interpretazione giuridica e correzione ermeneutica, Giappichelli, Torino, 2011; F. VIOLA G. ZACCARIA, Diritto e interpretazione. Lineamenti di teoria ermeneutica del diritto, Laterza, Roma- Bari, di 7