CERNOBBIO. n.09/10 SMASCHERATE LE FRODI ALIMENTARI MADE IN ITALY PER GLI ITALIANI VALE DOPPIO. ottobre

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1 mensile dell associazione polesana coldiretti rovigo n.09/10 ottobre Anno LXIVI - n Ottobre Direzione, Redazione e Amministrazione - Via A. Mario Rovigo - Tel Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo - Pagamento assolto tramite vesamento della quota associativa CERNOBBIO SMASCHERATE LE FRODI ALIMENTARI MADE IN ITALY PER GLI ITALIANI VALE DOPPIO

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3 sommario mensile dell'associazione polesana coldiretti rovigo n.09/10 ottobre editoriale mensile dell associazione polesana coldiretti rovigo n.09/10 Anno LXIVI - n Ottobre Direzione, Redazione e Amministrazione - Via A. Mario Rovigo - Tel Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo - Pagamento assolto tramite vesamento della quota associativa ottobre CERNOBBIO SMASCHERATE LE FRODI ALIMENTARI in copertina... Cap, eletto Cda e presidente.... pag. 4 zucche e radicchio a tavola foto Beatrice Tessarin sindacale MADE IN ITALY PER GLI ITALIANI VALE DOPPIO Il progetto Coldiretti in difesa dei redditi agricoli.... pag. 5 piano speciale Cernobbio Forum dell agricoltura... pag. 6 Direzione, Redazione e Amministrazione Coldiretti Rovigo Via A. Mario Rovigo - Tel Fax terrapolesana.ro@coldiretti.it - rovigo@coldiretti.it Proprietario Editore Ass. Polesana Coltivatori Diretti Rapp. legale - Valentino Bosco - Via A. Mario Rovigo Direttore Adriano Toffoli Direttore Responsabile Beatrice Tessarin organizzazione.ro@coldiretti.it Progetto Grafico e Impaginazione Freskiz Comunicate Via P. M. Fortini Fratta Polesine (RO) Stampa Stampe Violato Viale dell'industria, VI Strada Bagnoli di Sopra (PD) Responsabilità La riproduzione delle fotografie, illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione di Coldiretti Rovigo. I manoscritti, le fotografie e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non unici. Coldiretti Rovigo non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Periodicità Mensile - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo Registrazione Tribunale di Rovigo - n Maggio 1948 Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n Dicembre 1997 Iscrizione al ROC - Registro Operatori di Comunicazione n Novembre 2001 Tiratura 6500 copie su carta Revive Pure Natural Matt certificata Ecolabel (100% Riciclata) Costo Abbonamento annuo Euro 5,50, assolto con quota associativa annuale. ringraziamento 2010 Riflessioni sulla Giornata del Ringraziamento.... pag. 10 fare impresa/aziende Adesso c è il Polesine in miniatura.... pag. 12 É nata la prima fattoria sociale... pag. 14 news&news... pag. 18 fare impresa/normativa Fotovoltaico, serve una legge per tutelare i terreni... pag. 20 Arriva lo stop alle frodi sull origine... pag. 21 territorio polesine Adria, Le bancarelle dei sapori... pag. 22 Giornata del pensionato Coldiretti... pag. 24 mondo epaca Malattie professionali... pag. 26 vetrina... pag. 30

4 editoriale Cap, eletto Cda e presidente Le tre organizzazioni agricole hanno condiviso un progetto economico unitario per arrivare alla fusione col Consorzio agrario del Nord Est > Valentino Bosco, presidente Coldiretti Rovigo La grande prova di unitarietà del mondo agricolo ha permesso di imprimere una svolta decisiva al futuro del Consorzio agrario polesano. L assemblea dell ente agrario, che si è tenuta venerdì 8 ottobre ha, infatti, eletto il nuovo e primo consiglio d amministrazione che chiude la lunga vicenda del commissariamento e avvia la gestione ordinaria. Un risultato fortemente voluto dalle tre organizzazioni professionali di categoria, Coldiretti, Confagricoltura e Cia (Confederazione italiana agricoltori), che hanno trovato l unità in un progetto economico per lo sviluppo del Consorzio agrario di Rovigo, contenuto in un documento comune sottoscritto prima dell assemblea, ed hanno così proposto un unica lista di candidature al consiglio ed un unico nominativo per la presidenza, nella persona di Gianni Bessi. Bessi è stato scelto di comune accordo in quanto ex commissario ad acta del Cap. Le tre organizzazioni hanno individuato nel Consorzio agrario del Nord est il partner di riferimento per promuovere politiche commerciali, organizzative e di filiera e per arrivare alla promozione di un processo di fusione capace di rendere ancora più competitive le offerte di vendita e servizi del consorzio provinciale. La verifica tecnico economica della situazione del Cap Rovigo dovrà rappresentare l obiettivo primario per gli amministratori. Tale verifica sarà alla base di qualsiasi riflessione circa la migliore soluzione di fusione al Consorzio agrario del Nord est, al quale ci si è rapportati negli ultimi anni, come soluzione più praticabile. Saranno comunque verificate concretamente tutte le possibilità operative per il prossimo futuro senza, peraltro, sottovalutare nessuna iniziativa locale. Pertanto, la nuova presidenza Bessi deve intendersi transitoria poiché avrà il compito di avviare, nel immediato, dei rapporti di collaborazione col consorzio agrario del Nord est che si dovranno concretizzare, in prospettiva ed in collaborazione con le cooperative polesane, nella fusione. tutti i nomi Il nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio agrario provinciale risulta così composto: Gianni Bessi, condiviso all unanimità dalla tre organizzazioni agricole come nuovo presidente in quanto ex commissario ad acta del Cap; Lorenzo Nicoli (vicepresidente), Massimo Patergnani (vicepresidente), Federico Bertetti, Valentino Bosco, Rodolfo Coser, Eugenio De Grandis, Paolo Franceschetti, Mauro Giuriolo, Adriano Toffoli, Mario Visentini. Il collegio dei revisori dei conti è invece così composto: Gaetano Prisco (presidente), Riccardo Bergamo, Michele Ghirardini, Riccardo Borgato (supplente) e Germano Ghirardello (supplente). 4

5 Il progetto Coldiretti in difesa dei redditi agricoli Il punto della situazione alla riunione dei direttori. Indispensabili Consorzi agrari e società di scopo per realizzare le filiere agricole tutte italiane. > Adriano Toffoli, direttore Coldiretti Rovigo sindacale VENEZIA, settembre. Riunione dei direttori. - Qualche anno fa quando abbiamo lanciato i mercati di Campagna Amica, i farmers market, le filiere agricole tutte italiane, quale strategia per difendere i nostri prodotti ed i nostri redditi, in tanti ci ridevano dietro dicendo che con quattro gazebo non si andava da nessuna parte. Oggi, grazie al nostro progetto economico, ma, soprattutto, grazie ai mercati di Campagna Amica, abbiamo un opinione pubblica che ci guarda come punto di riferimento del mangiare sano e mangiare italiano. Questo grande dialogo, che Coldiretti ha con l opinione pubblica, sta portando sempre più soggetti economici a confrontarsi con il vero made in Italy e con l etichettatura sull origine dei prodotti agricoli, tanto che il 10% dei prodotti agricoli vengono venduti attraverso le varie forme di vendita diretta. L obiettivo dei cinquemila punti vendita a marchio Campagna Amica lo stiamo raggiungendo, ma ben oltre è il nostro traguardo. Dobbiamo guardare alla Vendita Diretta Organizzata, con l aiuto delle società di scopo, che saranno realizzate dai Consorzi Agrari. Oggi, che più nessuno osa scherzare sui mercati di Campagna Amica, ma in molti cercano di imitarci, dobbiamo stare attenti che il made in Italy non diventi l esca per fare business sulla pelle dei nostri produttori. L abbiamo visto quando siamo andati al Brennero: industrie nazionali di primaria importanza dell agroalimentare italiano e anche cooperative, prendevano in giro i consumatori, importando prodotti agricoli che diventavano o si confondevano con quelli italiani. Su questo tipo di frode non possiamo transigere e per questo abbiamo voluto mettere i puntini sulla i anche nel mondo cooperativo. Ma la vera difesa dei nostri redditi sarà completata quando riusciremo a realizzare le filiere agricole tutte italiane. Dove il valore aggiunto del trasformato possa premiare anche l impresa agricola che lo produce. Per fare questo, dobbiamo assolutamente pretendere che sia approvata la legge sull etichettatura sull origine del prodotto trasformato, che permetterebbe, ad esempio, alla pasta italiana, di chiamarsi tale se ha anche il grano italiano e che trova le lobby, più retrograde dell agroalimentare italiano, a mettersi di traverso, perché così facendo si va a ledere il loro profitto. Un primo risultato lo stiamo portando a casa con i primi contratti di coltivazione quadriennale, con l industria molitoria e pastaria, con prezzi svincolati dai prezzi di borsa, ma che tengono conto dei costi di produzione e del reddito delle imprese. Lo stesso per la filiera energetica col gruppo Maccaferri che prevede il prezzo minimo garantito ai produttori agricoli sulla materia prima fornita, sulla base dei costi di produzione e di gestione, ed una partecipazione agli incrementi di utile in caso di miglioramento delle condizioni economiche. Ed ora con la filiera dei cereali (filiera italiana trading seminativi), che attraverso la società dei Consorzi Agrari d Italia, si sta cercando di avviare. Tutto questo lo possiamo ottenere e sviluppare completando la rete dei Consorzi Agrari, indispensabile a realizzare una rete di servizi all agricoltore più ampia ed efficiente per organizzare gli accordi di filiera. Su tutto questo il Polesine non può rimanere al palo, per questo il Consorzio Agrario di Rovigo deve guardare, assieme alle cooperative che ci stanno, al Consorzio Agrario del Nord Est, per poter partecipare alle suddette filiere, nell interesse delle imprese agricole polesane. 5

6 piano speciale Cernobbio Forum dell agricoltura Crescono i sequestri e le frodi alimentari. Ma per gli italiani il cibo made in Italy vale almeno il doppio. > A cura di Beatrice Tessarin CERNOBBIO (CO) - L edizione la decima - del Forum internazionale dell agricoltura e dell alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti, si è tenuta il ottobre, in Villa d Este a Cernobbio, sul lago di Como. Il nutrito programma di incontri e manifestazioni è partito con l apertura della galleria sulla Campagna creativa, dove sono state esposte opere artistiche realizzate con prodotti naturali della campagna. Da parte di Coldiretti Rovigo erano in bella mostra alcune bamboline in pasta di mais realizzate da Monica Grandi di Corte San Lorenzo (Adria).Quindi è stata presentata una nuova indagine sui cambiamenti dei consumi alimentari degli Italiani, intitolata Gli Italiani e l alimentazione: atteggiamento e prospettive per il futuro, realizzata da Swg-Coldiretti. Altra curiosità: la prima tavola dei piatti che hanno unito l Italia, per celebrare i 150 anni dell unità, in collaborazione con Casa Artusi. Il programma dei seminari è stato molto intenso e complessi i temi toccati: lo Scenario internazionale dell agricoltura e dell ali- mentazione, I flussi e il cibo per parlare di migrazioni e agricoltura eco-sostenibile, I consumi alimentari ed Il ruolo dell Italia nella situazione mondiale ed europea, la presentazione del primo Rapporto sulle agromafie e la conclusione col tema Le forze che trainano il paese, con l intervento del presidente confederale Sergio Marini, di Giulio Tremonti, ministro dell Economia, di Giancarlo Galan, ministro delle Politiche agricole, di Corrado Passera, consigliere delegato e chief executive officer di Intesa San Paolo, di Gianni Alemanno sindaco di Roma, di Paolo Scarpa Bonazza Buora, presidente della commissione agricoltura del Senato, di Paolo Russo, presidente della commissione Agricoltura della Camera. MARINI, ABBIAMO LAVORATO ANCHE PER IL PAESE «Soltanto la pressione unita, costante e pacifica, delle forze sociali che vogliono essere utili al Paese (e Coldiretti è fra queste) - ha dichiarato il presidente confederale Sergio Marini a conclusione del summit - può ricreare equilibrio fra mercato, regole e società. Lo abbiamo visto riuscendo a fermare la Monsanto sugli Ogm in Italia e lo stiamo vedendo sull etichettatura». «Coldiretti è una forza che ha dimostrato di voler essere utile al Paese - ha spiegato il presidente - non come quelle forze che si sono chiuse nel corporativismo o nel qualunquismo, o che vivono come separati in casa o si fidanzano per far rabbia agli altri, anche se non hanno niente in comune. Noi siamo partiti dai bisogni della gente, dall esigenza di un giusto prezzo, dalla necessità di un sistema produttivo solidale e sostenibile. Da questi interessi abbiamo costruito delle leve competitive per le imprese e, poi, un progetto economico per quelle imprese. Parlando di cibo, di territorio, di etica di impresa, di sicurezza abbiamo ricreato il settore dell agricoltura e fatto coincidere gli interessi del settore con quelli del Paese. L agricoltura è fondamen- 6

7 piano speciale tale se la si guarda nell ottica delle filiera, altrimenti varrebbe poco». «Sul discorso fiscale non chiediamo nuove misure, poiché consideriamo il sistema fiscale agricolo il più avanzato. Occorre, però, che questo sistema sia mantenuto e con esso quelle misure che durano da decenni e che se dovessero sparire, specie in un momento di crisi come questo, avrebbero pesanti ripercussioni sulle imprese per effetto dell aumento dei costi del lavoro e di produzione» Così Marini rivolgendosi al ministro Giulio Tremonti in riferimento alla fiscalizzazione degli oneri sociali nelle aree svantaggiate e alle accise sul gasolio agricolo, per il quale si registra un aumento del 22 per cento. «Siamo nel momento cruciale della discussione - ha sottolineato Marini - sulla riforma della Politica agricola comunitaria. A Tremonti chiediamo la massima attenzione nella difesa del bilancio agricolo a livello comunitario e a livello nazionale, ma non vorrei che a forza di parlare di politica agricola finiamo per morirci dentro. Dedichiamogli lo spazio che è giusto dedicargli, ricordando che se non stiamo attenti ne perdiamo il 10% in un giorno a causa dei prezzi e nessuno se ne accorge. E già accaduto in passato - ha ricordato il presidente della Coldiretti -. Non incorriamo nello stesso errore. Il documento che abbiamo presentato qualche mese fa a al Commissario europeo all agricoltura, Ciolos, resta il pezzo più avanzato di discussione sul tema e consigliamo a tutti di leggerselo, per poi partire da lì». «Qui a Cernobbio abbiamo anche parlato del progetto per una filiera agricola italiana e del suo stato di avanzamento - ha rilevato Marini -, con la presentazione dei vari accordi stipulati. Rispetto allo scorso anno abbiamo fatto abbastanza strada, mentre da altre parti non sono venute proposte alternative concrete. Purtroppo questo Paese si divide tra chi le cose le fa e chi bastona chi fa le cose. Perciò vorrei invitare a smetterla chi campa criticando il percorso di Coldiretti». «Passiamo alla legge sull etichettatura, che speriamo possa chiudere il suo percorso alle Camere, in attesa di vedere l atteggiamento della Ue. Ebbene - ha ricordato il presidente - vorrei sottolineare che se questo Paese è andato in procedura d infrazione per 150 volte potrebbe farlo anche la 151esima. Il confronto con la Comunità si può anche vincere e siamo noi a doverlo fare, perché solo noi abbiamo da difendere qualcosa, non certo gli altri Paesi». «Sugli Ogm vorrei sottolineare come tutte le azioni 7

8 piano speciale - Sono state importate tonnellate di carne suina proveniente per il 91 per cento dal Cile e destinato per l 87,4 per cento alle sole province di Milano e Modena, dove si confezionano prosciutti italiani. Con il termine agromafie si intende indicare la presenza e gli interessi delle associazioni criminali mafiose nelle attività economiche del comparto agricolo, come segnalato dalla Direzione investigativa antimafia (Dia) nella propria relazione semestrale al ministero dell Interno (anno 2009). Nelle attività agro mafiose assume una forte rilevanza il riciclaggio dei proventi delle attività criminali più note, che viene effettuato anche penetrando nel tessuto imprenditoriali sano, attraverso l assunzione di posizioni chiave nei mercati, al fine di influenzarne e distorcerne le dinamiche a danno delle imprese che operano nella legalità e dei consumatori. La proposta di legge in corso di approvazione al Parlamento, che introduce l obbligo di indicare nell etichetta dei prodotti alimentari trasformati anche il luogo di coltivazione e allevamento della materia prima agricola prevalentemente utilizzata nella preparazione o nella produzione dei prodotti, contribuisce a restringere il campo di quelle attività di per sé lecite, ma che possono attrarre più facilmente interessi criminali. Infatti, il semplice fatto di non poter più importare legalmente prodotti alimentari da qualsiasi Paese, senza indicare successivamente in etichetta la loro provenienza o origine, rende relativamente più rischioso (anche per effetto di specifiche sanzioni) importare prodotti alimentari meno costosi, ad esempio da Paesi esteri ove i controlli sulla salubrità del prodotto siano meno rigorosi che in Italia o in Europa, eventualmente al fine di mescolarli con prodotti locali ad elevato valore aggiunto, come ad esempio i prodotti made in Italy, o anche solo per riciclare proventi illeciti. BOOM DI ALIMENTI SEQUESTRATI NEL 2010 Le confezioni di generi alimentari sequestrate dai Nas sono aumentate del 40 per cento nel 2010, tanto che le frodi a tavola sono diventate quelle più temute dagli italiani: sei cittadini su dieci le considerano più gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari. Questo è quanto è emerso dagli ultimi dati dell attività dei Nuclei antisofisticazioni nel settore agroalimentare, resi noti nel corso Forum. Nel primo semestre di quest anno le confezioni di alimenti sequestrate e ritirate dal commercio ammontano a oltre 10 milioni, con un aumento record del 40 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009, quando a finire nel mirino dei militari dell Arma erano stati 7,2 milioni di pezzi. Aumenta anche il valore del cibo sequestrato, che sale a 71 milioni di euro (+4 per cento), così come le strutture irregolari sottoposte a sequestro (+23 per cenfatte, tutte le illegalità e le pressioni da parte delle multinazionali non hanno sortito risultato. Gli italiani non li vogliono, gli agricoltori non li vogliono, i politici nemmeno, quindi Galan se ne faccia una ragione. Siamo pronti a seguirlo - ha aggiunto il presidente della Coldiretti - sull innovazione dei processi agricoli, ma va detto che l unica cosa che da 15 anni a questa parte è stata fatta, l abbiamo fatta noi. Siamo dunque noi quelli che vanno seguiti su questa strada, ma se ce ne presenteranno una migliore, capace come la nostra di unire gli interessi di cittadini e imprese, la seguiremo». «Sulle emergenze, dai pastori alla filiera del pomodoro - ha concluso Marini -, vorrei dire ai politici che la gente bisogna incontrarla quando chiede un supporto, non bisogna essere assenteisti. Le emergenze si gestiscono anche con la solidarietà e la considerazione, due valori che questo Paese dovrebbe recuperare». AGRO-MAFIE E FRODI ALIMENTARI IN CASA Una nuova procura nazionale per poter combattere in modo adeguato le frodi in campo agroalimentare. È la richiesta avanzata dal magistrato della Procura di Torino, Raffaele Guariniello, durante il suo intervento ai lavori del Forum. Parlando nell ambito della presentazione del rapporto sulle agromafie Coldiretti/Eurispes, Guariniello ha sottolineato come sia sempre più pressante la richiesta di legalità nel mondo dell'agroalimentare e come spesso le procure presenti sul territorio riescano ad affrontare solo tasselli singoli dei vari problemi, senza avere la possibilità di una visione complessiva dell'intero mosaico. Circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati, per un valore di 51 miliardi di euro di fatturato, deriva da materie prime importate, trasformate e vendute con il marchio made in Italy : la legislazione ambigua consente di fatto l italianizzazione e lascia ampi spazi di opacità che favoriscono l'illegalità. Nel 2009 sono stati importate 30 milioni di tonnellate di prodotti agroalimentari, con un aumento del 50 per cento negli ultimi 15 anni. Numerosi sono gli elementi che destano curiosità e preoccupazione che emergono dalle analisi sul commercio estero nel Sono state importate in Italia tonnellate di pomodori preparati o conservati di cui: il 52,9 per cento proviene dalla Cina, destinate per il 98,6 per cento del totale alla sola provincia di Salerno, patria del mitico San Marzano. - L Italia ha importato dall estero circa tonnellate di vini di uve fresche, per la quasi totalità provenienti dagli Stati Uniti e solo marginalmente dalla Repubblica Sudafricana, Cile e altri Paesi, destinati per il 94,8 per cento alla provincia di Cuneo, nota nel mondo per i grandi rossi made in Italy. 8

9 to) o chiuse per motivi di salute pubblica (+18 per cento). Rispetto allo scorso anno sono state effettuate oltre 18mila ispezioni (+ 20 per cento), mentre sono restate sostanzialmente stabili le infrazioni penali e amministrative. Sono invece diminuiti gli arresti (da 32 a 11), ma non le denunce (+10 per cento) e le segnalazioni all autorità giudiziaria (+ 26 per cento). PER GLI ITALIANI IL MADE IN ITALY VALE IL DOPPIO Per quasi un italiano su quattro (23 per cento) il cibo italiano dal campo alla tavola vale almeno il doppio, nonostante il momento di crisi economica. É quanto emerge dalla indagine sul contributo del made in Italy alla ripresa economica, realizzata da Coldiretti-Swg a ottobre 2010 e presentata nel corso del Forum. QUANTO VALE IL PRODOTTO ALIMENTARE MADE IN ITALY? Almeno il doppio 23 per cento tire la leadership qualitativa nella produzione agricola. «Il modello agricolo italiano è vincente nel mondo, dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e salubrità delle produzioni, ma anche - precisa Marini - nel valore aggiunto per ettaro di terreno, ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dall agricoltura italiana, che è oltre il triplo di quella Usa, doppia di quella inglese, e superiore del 70 per cento di quelle di Francia e Spagna. Le produzioni italiane hanno poi il primato della sanità e della sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge. Nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell Unione, superando il milione di ettari. L agricoltura italiana vanta la leadership nei prodotti tipici con 210 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall Unione europea, senza contare le 4511 specialità tradizionali censite dalle regioni». La superiorità del made in Italy alimentare è attribuita al rispetto di leggi più severe, alla bontà e freschezza ed alla garanzia di maggiori controlli. L attenzione all origine del prodotto è evidenziata dal fatto che ben il 97 per cento degli italiani ritiene che dovrebbe essere sempre indicato il luogo di allevamento o coltivazione dei prodotti contenuti negli alimenti. Secondo il presidente della Coldiretti Sergio Marini si tratta di un riconoscimento dell impegno degli imprenditori italiani nel garanpiano speciale Il 30 per cento in più Il 20 per cento in più Il 10 per cento in più Uguale Di meno Non sa 17 per cento 12 per cento 13 per cento 19 per cento 6 per cento 10 per cento Fonte: indagine Coldiretti-Swg DOVE COMPREREBBE CON PIÙ FIDUCIA QUESTI PRODOTTI? PRODOTTO IN ITALIA ALL ESTERO INDIFFERENTE Alimentari Vestiario Utensili Cose per la casa Prodotti di bellezza Cura della persona Auto Moto Motorini Mobili Arredamento Elettronica Elettrodomestici Computer Fonte: indagine Coldiretti-Swg 9

10 ringraziamento 2010 Riflessioni sulla Giornata del Ringraziamento Nel profumo del pane si nasconde l amore di Dio per l uomo > Don Carlo Marcello, consigliere ecclesiastico provinciale e regionale Il prossimo 14 novembre tutta la Chiesa italiana celebrerà la "Giornata del Ringraziamento" promossa dalla Coldiretti. Gli spunti di riflessione per l importante appuntamento li troviamo nel messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, un bel documento che si apre con il versetto 16 del Salmo 144: Tu (o Signore) apri la mano e sazi la fame di ogni vivente. Dio ama i suoi figli e provvede, come Padre amoroso, a tutte le loro necessità, anche a quelle materiali, come possono essere il cibo o il vestito (Mt 6,25-34). Quando dico ad uno: "Dio ti ama", dico certamente una verità di cui non dubito, ma le mie parole non dicono assolutamente nulla, anzi possono essere uno scandalo se la persona a cui sono dirette non ha nulla da mangiare. Altro effetto hanno le mie parole se le accompagno con un gesto di solidarietà, offrendogli del cibo o un aiuto tale che sia in grado di cambiare in meglio la sua vita. Dio ci ama, allora, ma come? La risposta è molto semplice: Dio ci ama attraverso l affetto e la sollecitudine delle persone che ci vivono accanto. Dio ama un bambino attraverso l'amore concreto dei genitori che gli ha messo vicino, papà e mamma totalmente a sua disposizione; Dio ama una persona ammalata attraverso l'amore di chi si china sul suo letto di dolore. Tutti noi siamo chiamati ad essere lo strumento che rende visibile e concreto l'amore di Dio per i fratelli. Voi, coltivatori della terra, amate il vostro prossimo, e siete espressione dell'amore di Dio verso le sue creature, coltivando e producendo ciò di cui hanno bisogno gli uomini e le donne per nutrirsi, e tanto meglio lo fate, tanto più genuino e buono è ciò che voi producete, tanto più è evidente, attraverso il vostro lavoro, l'amore di Dio che dà il cibo a suo tempo: "Tutti da te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno (Salmo 103,27); Egli dà il cibo ad ogni vivente: perché eterna è la sua misericordia (Salmo 135,25); Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa e tu provvedi loro il cibo a suo tempo (Salmo 145,15). A questo si riferisce il messaggio dei nostri Vescovi quando dice: Anche quest'anno celebriamo la giornata del Ringraziamento per i frutti della terra e del lavoro dell'uomo: è un'occasione sempre preziosa per esprimere riconoscenza a quanti operano nel mondo rurale e ci procurano il nutrimento quotidiano mediante un lavoro impegnativo e spesso faticoso. Dio li benedica. Il documento mostra attenzione per i problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi economica e finanziaria di portata mondiale. L'agricoltura italiana, osserva attentamente il messaggio, potrà raccogliere e affrontare la sfida imposta dalla globalizzazione puntando sulla multifunzionalità, cioè sulla capacità come settore primario di dare luogo a produzioni congiunte; la nostra agricoltura dovrà essere in grado di creare un nuovo modello di sviluppo, capace di rispondere adeguatamente alle attese del Paese". Il tema della "multifunzionalità" è un tema appassionante, che sta stimolando la creatività degli imprenditori agricoli, ed è tutto un fiorire di iniziative nuove quali gli agriturismi, le fattorie sociali, le fattorie didattiche, i parchi tematici, i mercati di campagna amica, le bioenergie, ecc. I tempi sono duri, ma il popolo delle campagne non si arrende, e sa di avere al suo fianco una Chiesa attenta alle sue necessità, pronta a sostenerlo in questo impegno teso a non abbandonare le nostre campagne in mano ad un vorace e anonimo latifondismo. Concludo riportando due righe finali del documento che, a mio avviso, hanno la forza di commuovere: Lo sguardo al Pane del cielo dia fecondità al nostro impegno per il pane della terra; senza cielo non si può vivere, mentre con il cielo le nostre terre diventeranno un giardino. 10

11 PROGRAMMA/ Sala Consiliare Municipio Costa di Rovigo ore 10,15 Accoglienza autorità e dirigenti delle associazioni ore 10,30 Saluti del Presidente Coldiretti Rovigo e del Sindaco di Costa di Rovigo Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista ore 11,15 Solenne Messa di Ringraziamento celebrata da S.E. Mons. Lucio Soravito de Franceschi Vescovo della Diocesi di Adria-Rovigo ore 12 Benedizione mezzi agricoli ed autoveicoli adv freskiz.com GIORNATA PROVINCIALE DEL RINGRAZIAMENTO Domenica 14 Novembre 2010 Costa di Rovigo, Chiesa di San Giovanni Battista Museo etnografico a l Alboron Palazzo Bighetti Costa di Rovigo, Via Dante 286 ore 9,30 12 e ore Visite guidate gratuite INFO/ Coldiretti Rovigo Via A. Mario Rovigo tel fax rovigo@coldiretti.it Organizzazione COMUNE DI COSTA DI ROVIGO Contributo 11

12 fare impresa/aziende Adesso c è il Polesine in miniatura Inaugurato il parco didattico del Fondo Madonnina. Entrerà nel Sistema museale provinciale > Beatrice Tessarin GAIBA (RO) - «Il Polesine in miniatura entrerà a pieno titolo nel Sistema museale provinciale, perché da noi il museo non è soltanto quello tradizionale chiuso tra quattro pareti, ma un museo diffuso che corrisponde alle bellezze del nostro territorio». É l annuncio dato dall assessore provinciale al Turismo, Laura Negri, intervenuta all inaugurazione del Polesine in miniatura, avvenuta a Gaiba, il 10 ottobre, all interno della fattoria didattica Fondo Madonnina. «Nutriamo grandi speranze per que- sta struttura - ha concluso - che sintetizza le peculiarità della nostra terra che ha al centro l acqua e la gestione dell acqua, e pensiamo che potrà diventare quel tassello fondamentale per valorizzare tutto il nostro territorio». Un bel pomeriggio di sole autunnale ed il fruscio dei pioppi hanno salutato le oltre 200 persone, fra cui autorità e sindaci, che non sono volute mancare al taglio del nastro di un opera unica. La realizzazione del parco didattico Polesine in miniatura è 12

13 uno splendido esempio di agricoltura multifunzionale, di imprenditorialità acuta e creativa, di progettualità finalizzata ad un attività economica che racchiude anche una valenza sociale, al di là della crisi attuale che fa fermare molti alla mera lamentela. Per mostrare tutto l apprezzamento possibile all imprenditrice Stefania Rasi, titolare del Fondo Madonnina, e alla sua famiglia, era presente in forze tutta la Coldiretti. Lorenza Bellettato, segretaria di Terranostra, ha puntualizzato che: «Questa è un iniziativa didattica, quindi un attività connessa all agricoltura, all interno di un azienda agricola che svolge attività didattica». Il sindaco di Gaiba, Roberto Berveglieri, si è soffermato sui ringraziamenti all imprenditrice Rasi per «quello che sta facendo per l economia del paese». La presentazione del parco didattico è stata curata da interventi d eccezione. «Potremo vedere il Polesine da un altra prospettiva, come fossimo dei giganti dall alto - ha introdotto Raffaele Peretto, Il Polesine in miniatura è una riproduzione in scala 1:1000 (un metro uguale ad un chilometro) della provincia di Rovigo (il Polesine) il quale è lungo 168 chilometri. La ricostruzione, pertanto è lunga mt 150 e larga mt 25, per una superficie di oltre 3700 metri quadri. Il diversi livelli altimetrici sul medio mare sono riprodotti in scala 1:10 (un metro uguale dieci metri) per cui il dislivello di circa 20 metri che esiste passando dall Alto al Basso Polesine, nel parco corrisponde a due metri. Il Polesine in miniatura ricrea perfettamente la geografia e le caratteristiche geomorfologiche, strutturali ed orografiche del territorio, in particolare l idrogeologia con la riproduzione dei maggiori corsi d acqua: i due più grandi fiumi d Italia, il Po e l Adige, che lambiscono il Polesine rispettivamente a sud e a nord, ed il Canalfocus studioso di storia e cultura polesane - Una terra nata dall acqua che è come un acquerello trasparente che galleggia sul mare. Terra di bonifiche, il territorio più giovane d Italia che merita di essere raccontato e lasciato parlare». «Il Polesine è delicato dal punto di vista della sicurezza idraulica - ha spiegato Lino Tosini, esperto di bonifiche e gestione delle risorse idriche, presidente della fondazione Ca Vendramin - Conoscerlo significa prepararsi meglio ad affrontare eventuali emergenze». Il commento della presidente della provincia Tiziana Virgili è stato ancora per ringraziare: «Stefania ed il marito Luca sono passati dalle parole ai fatti - ha detto - sono un esempio di concretezza». Un appello alla preservazione del territorio contro le speculazioni è venuto dal consigliere regionale Cristiano Corazzari che ha dichiarato: «Abbiamo la fortuna di un territorio ancora integro dove l agricoltura è un settore trainante, dobbiamo saperlo tutelare perché è la nostra ricchezza». Infine, è intervenuto a chiusura il presidente Valentino Bosco, affermando: «Il Fondo Madonnina è un azienda che ha sviluppato il massimo della multifunzionalità per un agricoltura che non è solo produrre, ma anche decidere di investire per trasmettere conoscenza, cultura e tradizioni. Questa è un impresa che non ha chiesto niente, ma anzi offre opportunità». La prima visita guidata al Polesine in miniatura e l assalto al bouffet aziendale hanno concluso la giornata. bianco che lo attraversa orizzontalmente. Nel dettaglio, il corso del Po si divide a ricreare il suo famoso Delta, di cui sono riprodotte le valli e le lagune, e scorre fino al mare Adriatico, anche questo ricostruito per la parte litoranea. Tutti i corsi d acqua sono reali con una movimentazione d acqua di litri/ora. L invaso del mare Adriatico contiene litri d acqua. L impianto è alimentato dall acqua di falda, che viene pompata da un pozzo e scorre nei fiumi e nel mare, da cui viene riciclata e clorizzata. I 50 Comuni polesani sono indicati con insegne. Il progetto prevede il futuro inserimento della planimetria di ciascun comune capoluogo e di riproduzioni in scala dei principali monumenti e siti di interesse. fare impresa/aziende 13

14 fare impresa/aziende É nata la prima fattoria sociale Inaugurata Sirio lupo celeste, l azienda agricola di Fabiola Zanella, specializzata in Pet therapy > Beatrice Tessarin FRATTA POLESINE (RO) - Si chiama Sirio, lupo celeste, dal nome della stella più luminosa della costellazione del Cane maggiore e ricorda che il cane è l animale più coinvolto nelle attività di Pet therapy, a beneficio di bambini, anziani e disabili. Con questo nome evocativo, è nata il 10 ottobre, a Fratta Polesine, la nuova fattoria sociale di Fabiola Zanella, giovane imprenditrice agricola, agronoma, etologa, entomologa, referee pet operator, consulente del comportamento animale. La fattoria sociale è un esempio di passione applicata all imprenditoria e di come in agricoltura servano idee e persone caparbie nel portarle aventi. Sirio nasce già con un vasto bagaglio di esperienze di terapia con gli animali, avviato con case di riposo, scuole infanzia e nidi, case famiglia e l Ulss 19, in collaborazione con l omonima associazione ed il Cabbi (Club amatoriale Bovaro Bernese Italia). Il taglio del nastro è stato preceduto dagli interventi del sindaco Riccardo Resini, orgoglioso di questo esempio di agricoltura multifunzionale, della presidente della provincia Tiziana Virgili che ha sottolineato la competenza dell imprenditrice ed il coraggio di parlare di Pet therapy fin da tempi meno favorevoli, del presidente di Coldiretti Lendinara, Paolo Piccolo che ha evidenziato come Sirio sia l unica impresa agricola in Veneto che ha ricevuto i finanziamenti del Psr per la Pet therapy. Al di là del necessario momento ufficiale, il susseguirsi di alcune testimonianze della scuola Da sinistra: Fabiola Zanella, il marito Lorenzo, Lorenza Bellettato Tiziana Virgili presidente della Provincia, il sidaco di Fratta Riccardo Resini il presidente di Coldiretti Lendinara Paolo Piccolo dell infanzia Lina Palazzi di Fratta, della Casa Sacra famiglia sempre di Fratta, di famiglie e del Cabbi ha spalancato ai presenti l universo, ancora poco noto, della zooterapia. Il cane è un lubrificatore sociale (come ha testimoniato una mamma), che aiuta nei rapporti famigliari e sociali, a migliorare l autostima, a prendersi cura di sé e degli altri; ma non è un oggetto da portarsi a casa senza alcuna preparazione e, per questo insegna anche il rispetto; la relazione con gli animali ha aiutato sia i bambini più schivi, sia persone con disabilità a raggiungere un migliore equilibrio, sia persone malate a rasserenarsi, sia i cosiddetti normali preda dello stress. Tanti sono stati gli spunti di riflessione e chiaro il messaggio finale: la terapia con gli animali ha reali fondamenti scientifici, ma bisogna lasciarla fare a persone qualificate, si svolge con protocolli specifici e parte dal presupposto della conoscenza e del rispetto degli animali. I cinofili del Cabbi, indossando i costumi dei contadini svizzeri, hanno rappresentato l uso passato del cane Bovaro Bernese, che tirava i carretti coi bidoni del latte e li consegnava alla latteria. 14 Fabiola Zanella con gli amici del Cabbi ed i loro cani

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16 messaggio promozionale Regione del Veneto - Assessorato alle Politiche dell Agricoltura, organizza Ogm e Agricoltura nel Polesine/Convegno 26 Novembre 2010 dalle ore 9.30 CenSer - Rovigo Fiere, sala Rigolin Rovigo, Viale Porta Adige 45 adv freskiz.com Interverranno Franco Manzato, assessore alle Politiche dell agricoltura Regione del Veneto Riccardo De Gobbi, dirigente della Direzione agroambientale Regione del Veneto Daniele Toniolo, presidente CIA Veneto Deborah Piovan, vice presidente Confagricoltura Veneto Stefano Masini, responsabile Area ambiente e consumi Confederazione nazionale Coldiretti Moderatore Cristiano Corazzari, consigliere Regione del Veneto ATTENZIONE!!! COMUNICAZIONE PER I SOCI DAL 17 NOVEMBRE PROSSIMO, GLI UFFICI COLDIRETTI DELLA SEGRE- TERIA DI ZONA DI ADRIA SI TRASFERISCONO ALL INTERNO DEL CENTRO DIREZIONALE FUTURA, SEMPRE AD ADRIA, IN VIA MONSIGNOR POZ- ZATO, NUMERO CIVICO 45/A, PIANO TERRA (ZONA ROTATORIA PRES- SO IL SUPERMERCATO LIDL). I RECAPITI TELEFONICI RIMANGONO INVARIATI PER CUI, PER CHIAMARE LA SEGRETERIA DI ADRIA, SI CONTINUERÀ COMPORRE I NUMERI PER IL TELEFONO E IL NUMERO PER IL FAX. TUTTI I SOCI CHE PER LE PRATICHE FANNO RIFERIMENTO ALLA SEGRETE- RIA DI ADRIA, SONO PERTANTO, PREGATI DI ANNOTARSI QUESTO CAM- BIAMENTO. 16

17 Il mio futuro con Fata. LE POLIZZE VITA DI FATA GESTIONE SEPARATA FATAINVEST ANNO (PERIODO) RENDIMENTO LORDO 2008/2009 4,48 % 2007/2008 4,79 % 2006/2007 4,57 % FATA VITA, dedica da sempre la sua attenzione agli aspetti legati alla previdenza ed alla tutela del patrimonio, offrendo soluzioni assicurative ingrado di soddisfare il bisogno di sicurezza non soltanto di oggi ma anche di domani. Perché scegliere di accantonare il proprio risparmio con una Polizza Vita Fata? Le Polizze Vita, attraverso lo strumento delle GESTIONI SEPARATE, offrono la sicurezza dell investimento praticato, garantendo nel tempo, al singolo Cliente, il capitale ed un rendimento minimo garantito. Le Polizze Vita Fata, si diversificano in TRE LINEE di intervento, a seconda dell esigenza specifica del Cliente. adv freskiz.com LINEA INVESTIMENTO A chi intende, nel breve/medio periodo di tempo, proteggere e consolidare il proprio risparmio, attraverso lo strumento della Gestione Separata di FATAVITA. LINEA PROTEZIONE Rivolta a chi sente il bisogno, di garantire un capitale ai propri cari nel caso di premorienza o, a coloro che intendono sottoscrivere un mutuo con serenità per l acquisto dell abitazione o di altri investimenti aziendali, garantendone il pagamento del debito residuo. LINEA PREVIDENZA È la risposta di FATAVITA alle esigenze di previdenza, che consente, di costruire una pensione complementare a quella pubblica per sé o per i familiari fiscalmente a proprio carico. La partecipazione al Piano Individuale Pensionistico (PIP) consente di usufruire di interessanti benefici fiscali. Nella stessa linea previdenza, Fata fornisce altre diverse soluzioni assicurative con polizze flessibili e modulari al fine di soddisfare ogni singola esigenza del nostro Cliente. Per ulteriori e maggiori informazioni rivolgiti ai nostri punti vendita, troveremo insieme la soluzione assicurativa più idonea alle tue esigenze. I nostri Incaricati saranno presenti presso tutte le Filiali del Consorzio Agrario e presso tutte le Segreterie Coldiretti Rovigo Agenzia Generale di Rovigo Via A. Mario 23 - Tel Sub Agenzia di Porto Tolle Via G. Matteotti Tel Sub Agenzia di Adria Via S.S. Adria Rovigo - Tel Sub Agenzia di Fiesso Umbertiano Loc. Piacentina - Tel Sub Agenzia di Lendinara Piazza Risorgimento 15 - Tel

18 news&news Giunta regionale Coldiretti a Porto Tolle La giunta al museo della bonifica foto: Consorzio bonifica Delta del Po PORTO TOLLE (RO) - Il 28 settembre scorso la Giunta regionale di Coldiretti si è tenuta in casa polesana, a Porto Tolle al Museo della bonifica di Ca Vendramin. I presidenti, i direttori ed i presidenti dei movimenti di tutte le federazioni venete si sono riuniti per confrontarsi sul progetto economico di Coldiretti, sulla situazione della bonifica in Veneto, sulla Conferenza sull agricoltura avviata dall assessorato veneto e sulla riorganizzazione dell Associazione regionale allevatori all interno del progetto zootecnico nazionale approvato dall Aia. È stata l occasione per far conoscere il Delta e le varie problematiche inerenti la bonifica polesana. Convegno annuale del clero polesano GIOVEDÌ 4 NOVEMBRE 2010 BADIA POLESINE ABBAZIA DELLA VANGADIZZA Coldiretti, in collaborazione con la Curia diocesana, organizza l'annuale convegno riservato ai parroci e sacerdoti polesani per approfondire le tematiche inerenti al Primario. Tema dell'anno sarà: Multifunzionalità in agricoltura, il progetto di Coldiretti per la democrazia economica. Ritrovo all'abbazia alle ore 9, caffè di benvenuto, visita guidata al sito. Alle 10 è previsto l'inizio dei lavori, preceduto dalla preghiera guidata dal consigliere ecclesiastico don Carlo Marcello. Seguiranno gli interventi di Adriano Toffoli, direttore Coldiretti Rovigo sul progetto economico di Coldiretti; di padre Renato Gaglianone, consigliere ecclesiastico nazionale di Coldiretti su etica e multifunzionalità; alcuni esempi di imprese multifunzionali in Polesine, intervento del vescovo di Rovigo Lucio Soravito De Franceschi e, in chiusura, del presidente di Coldiretti Rovigo, Valentino Bosco. Alle ore 12 e trenta ci sarà il trasferimento per il pranzo nell'agriturismo Le Clementine, esempio di impresa multifunzionale. 18

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20 fare impresa/normativa Fotovoltaico, serve una legge per tutelare i terreni Ci sono zone dove gli impianti compromettono la valorizzazione delle tradizioni agroalimentari, della biodiversità e del paesaggio rurale > Il Punto Coldiretti La diffusione della produzione di energia solare da parte delle imprese agricole rappresenta una sfida importante e di sicuro interesse, soprattutto se interpretata in chiave multifunzionale. Questo significa attribuire particolare rilevanza alla connessione tra l attività agricola e la produzione di energia elettrica e calore dal sole, che richiede il rispetto di determinate condizioni. Un simile criterio di preferenza si rivela utile al contenimento di investimenti speculativi, legati all installazione di grandi impianti fotovoltaici a terra, che concorrono alla perdita generale di superficie agricola. Si fa riferimento a fenomeni allarmanti, come quelli legati all affitto di terreni agricoli per la realizzazione di grandi impianti fotovoltaici, che finiscono per danneggiare l esercizio dell attività agricola stessa, oltre che la qualità del territorio. Ciò accade un po dappertutto, seppur in maniera non omogenea. Per lo più si tratta di impianti che hanno una potenza tale da dover impegnare ampie superfici agricole e che possono determinare impatti ambientali rilevanti, anche in virtù dei loro effetti cumulativi, come, ad esempio, la perdita di permeabilità del suolo, disequilibri idrogeologici, fenomeni alluvionali, di erosione e desertificazione. Per avere una dimensione del fenomeno si deve pensare che il 64 per cento degli impianti fotovoltaici installati ha una dimensione superiore a 20 kw ed il 44 per cento della potenza installata a livello nazionale non è integrata. Nel Comune di Canaro sono stati occupati ben 120 ettari di terreno per un totale di pannelli di una dimensione pari ad 80 x 100 centimetri. É fondamentale l individuazione, da parte delle Regioni, di aree non idonee per la realizzazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili, che è subordinata all emanazione delle linee guida nazionali per il loro corretto inserimento nel paesaggio, previste dalla normativa di settore. Tali aree sono identificabili, in particolare, in quelle agricole di pregio e nelle aree protette a livello regionale, nazionale ed internazionale. Proprio per questo, emerge l urgenza di un completamento definitivo del quadro nazionale di riferimento. La produzione di energia dal sole, come dalle altre fonti rinnovabili, deve avvenire nel rispetto di alcuni principi generali, quali, proprio, un ridotto consumo di suolo, il riutilizzo di aree già degradate da attività antropiche, come i siti industriali o contaminati, ed una progettazione legata alle specificità dell area. Nell autorizzare progetti localizzati in zone agricole caratterizzate da produzioni agro-alimentari di qualità e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale, ad esempio, è necessario verificare che non compromettano o interferiscano negativamente con la valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, la tutela della biodiversità, del patrimonio culturale e del paesaggio rurale. La produzione di energia solare in agricoltura rappresenta, indiscutibilmente, una grande opportunità di impresa, che, inoltre, può contribuire in maniera significativa agli obiettivi di produzione di energia da fonti rinnovabili. Ma si deve attribuire la dovuta importanza anche al mantenimento delle attività agricole e forestali, che sono elementi di una qualità territoriale ritenuta, oggi, indispensabile per molti scopi, dalla mitigazione ed adattamento al cambiamento climatico, alla tutela della biodiversità ed alla realizzazione di infrastrutture verdi, oltre che per motivi di carattere economico e sociale. 20

21 Arriva lo stop alle frodi sull origine La Camera approva l obbligatorietà della tracciabilità degli ingredienti in etichetta. Ora tocca al Senato > Il Punto Coldiretti Con l approvazione del ddl sulla competitività agroalimentare da parte dell aula della Camera si apre la strada verso lo stop alle pratiche commerciali sleali nella presentazione degli alimenti per quanto riguarda la reale origine geografica degli ingredienti utilizzati. L emendamento approvato risponde al diritto del cittadino ad una effettiva conoscenza degli elementi essenziali dei prodotti, in osservanza del codice di consumo. Il testo prevede che l origine degli alimenti dovrà essere prevista obbligatoriamente in etichetta e non potrà essere omessa nella comunicazione commerciale, per non indurre in errore il consumatore. Niente più pubblicità al succo di arancia con le immagini della Sicilia se viene utilizzato quello proveniente dal Brasile, come purtroppo spesso avviene. O ancora, niente pubblicità alla mozzarelle con le immagini del Golfo di Napoli se provengono dalla Germania come è successo per quella diventata blu. Una ulteriore novità è rappresentata dall obbligo di menzionare la provenienza geografica di tutti gli ingredienti di cui viene indicato in etichetta il nome o l immagine, dalle merendine alla fragola ai biscotti alle mandorle, fino alle patatine all olio di oliva. Non va peraltro sottovalutata la norma che obbliga a costruire la tracciabilità in etichetta dell eventuale impiego di ogm in qualunque fase della catena alimentare, a partire dai mangimi. «Il via libera della Camera è un importante passo in avanti nella battaglia di sempre della Coldiretti nell interesse della trasparenza e del diritto alla scelta consapevole dei consumatori». Ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel ringraziare i deputati della Commissione Agricoltura e gli altri parlamentari che, con un voto bipartisan, «hanno bene interpretato gli interessi generali approvando la norma nonostante le tante pressioni delle lobby che ci sono state e che, purtroppo, ancora ci saranno prima della piena applicazione». Secondo l indagine Coldiretti-Swg sulle abitudini degli italiani la quasi totalità dei cittadini (97 per cento) considera necessario che debba essere sempre indicato in etichetta il luogo di origine della componente agricola contenuta negli alimenti e di conseguenza colmare questo ritardo è un risultato importante nell interesse degli imprenditori agricoli e dei consumatori. Per l Italia significa anche valorizzare il vero made in Italy, in una situazione in cui sugli scaffali due prosciutti su tre provengono da maiali allevati all estero senza una adeguata informazione, tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri, mentre la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio indicarlo in etichetta. Negli ultimi anni con la mobilitazione a favore della trasparenza dell informazione, la Coldiretti è riuscita a ottenere l obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele, latte fresco, pollo, passata di pomodoro, extravergine di oliva, ma ancora molto resta da fare e l etichetta resta anonima per circa la metà della spesa dai formaggi ai salumi, dalla pasta ai succhi di frutta. Il provvedimento che dovrà ora tornare all esame del Senato, dove ha già ottenuto una prima approvazione, risponde anche ai nuovi indirizzi che vengono dall Europa dove il Parlamento all inizio dell estate ha votato a favore dell obbligo di indicare il luogo di origine/provenienza per carne, pollame, prodotti lattiero caseari, ortofrutticoli freschi, tra i prodotti che si compongono di un unico ingrediente (che oltre al prodotto agricolo prevedono solo degli eccipienti come acqua, sale, zucchero) e per quelli trasformati che hanno come ingrediente carne, pollame e pesce. fare impresa/normativa 21

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