Tra Napoli e Salerno La Penisola Sorrentina e il Parco dei Monti Lattari

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1 Tra Napoli e Salerno La Penisola Sorrentina e il Parco dei Monti Lattari stime e previsioni al 2025 Agerola, 20 ottobre 2017

2 Il quadro generale

3 Il contesto nazionale: in Italia riprende la crescita dopo quasi 10 anni... ma non basta Pil pro capite (parità di potere d acquisto in dollari USA)

4 Un ritardo che parte da lontano

5 Gli squilibri territoriali sono in lieve riduzione da un paio di anni... ma non basta Valore aggiunto in volume (indici 1995=100)

6 La Campania non recupera il divario con il Mezzogiorno accumulato durante la crisi Valore aggiunto in volume (indici 1995=100)

7 Napoli e Salerno Tra sviluppo vivace e bassa crescita

8 La città di Napoli cresce più della media regionale... Valore aggiunto in volume (indici 1995=100)

9 ... più del Mezzogiorno e più dell Italia 130 Valore aggiunto in volume (indici 1995=100) Napoli Mezzogiorno Italia

10 I «segreti» di Napoli: la produttività V.A. per ULA (indici 1995=100)...ma attenzione agli effetti degli incentivi per l occupazione al Sud!

11 I «segreti» di Napoli: servizi ad alto V.A. e dinamici Composizione del valore aggiunto

12 La città di Salerno cresce troppo poco Valore aggiunto in volume (indici 1995=100)

13 Un punto debole di Salerno: la produttività V.A. per ULA (indici 1995=100)

14 Salerno: una crescita frenata da servizi poco dinamici

15 La penisola sorrentina e il parco dei monti Lattari

16 Un area che stenta ancora a ripartire Valore aggiunto in volume (indici 1995=100)

17 Il punto di forza: una produttività in linea con l Italia V.A. per ULA (indici 1995=100)

18 Un industria al passo con l Italia

19 Il punto debole: servizi poco dinamici

20 Una economia con poca industria, troppi servizi a basso V.A. e (forse) troppe costruzioni

21 Le previsioni : una ripresa diffusa, la riscossa di alcune aree interne Tasso di crescita medio annuo del V.A. Oltre +1,5% tra +0,5% e +1,5% tra 0% e +0,5% In decrescita

22 Le previsioni : una ripresa trainata dall industria E un altro successo del modello TAC 4.0? Tasso di crescita medio annuo del V.A. Oltre +1,5% tra +0,5% e +1,5% tra 0% e +0,5% In decrescita

23 Comuni La crescita del V.A. nei comuni con oltre 7000 abitanti Prima della crisi Durante la crisi Durante la ripresa Previsioni Agerola 0.5% 3.6% 0.8% 1.4% Castellammare di Stabia 0.4% 3.0% 0.6% 1.2% Gragnano 0.2% 1.9% 0.3% 0.7% Massa Lubrense 0.3% 2.5% 0.4% 1.0% Meta 0.5% 3.0% 0.5% 1.3% Piano di Sorrento 0.6% 3.3% 0.6% 1.5% Sant'Agnello 0.6% 3.6% 0.7% 1.6% Sorrento 0.8% 3.8% 0.7% 1.8% Vico Equense 0.4% 2.8% 0.5% 1.1% Angri 0.4% 1.1% 0.6% 0.7% Cava de' Tirreni 0.4% 1.0% 0.6% 0.7% Nocera Inferiore 0.4% 0.8% 0.6% 0.6% Pagani 0.5% 1.2% 0.5% 0.7% S. Egidio Monte Albino 0.2% 0.4% 0.8% 0.4% Vietri sul Mare 0.5% 1.2% 0.4% 0.7%

24 Più servizi nei comuni più dinamici

25 In sintesi: le sfide per imprese e amministratori Nei prossimi anni la penisola sorrentina e il parco dei monti Lattari sarà stretta tra lo sviluppo accelerato di Napoli e la bassa crescita di Salerno La dinamica dei servizi in queste due città è cruciale: trainano lo sviluppo di Napoli e frenano quello di Salerno E dunque importante puntare su servizi dinamici (reti, logistica, turismo di qualità, cultura, R&D, ecc.) La penisola sorrentina e il suo entroterra cresceranno poco meno della Campania In quest area spicca il dinamismo dell industria (TAC 4.0) Nei comuni più dinamici è forte il ruolo dei servizi Alcune aree interne sono trainate dall agricoltura di qualità Una possibile strategia: logistica, reti, TAC 4.0

26 La banca dati OBI Una semplice applicazione Excel, fornita con la banca dati, consente di produrre statistiche e grafici per qualsiasi aggregazione di comuni e per qualsiasi periodo temporale I grafici e le tabelle di questa presentazione sono stati prodotti tramite questa applicazione.

27 NOTE I dati sono aggiornati al 10 ottobre 2017 TODOMUNDI (TOp DOwn MUNicipal Domestic Indicators) è il modello di stima e previsione originale elaborato dall OBI VALORE AGGIUNTO (V.A.) è la differenza tra il valore della produzione e i costi delle materie prime (inclusi semilavorati, servizi acquistati dalle imprese, energia, ecc., ma escludendo il costo del lavoro). E pari alla somma del costo del lavoro e dei margini di profitto. L OBI fornisce le stime del V.A. deflazionato (ossia al netto della variazione dei prezzi). (*) ULA (unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) è la misura della quantità di lavoro impiegata dalle imprese locali. In genere, differisce dal numero di occupati all interno del comune (a causa dei pendolari, dei lavoratori parttime e di quelli in Cig). (*) A causa del particolare metodo di deflazione utilizzato dall Istat, la somma del V.A. settoriale non coincide con quello totale, la somma dei V.A. comunali non corrisponde a quello provinciale, ecc.

28 Il calendario di pubblicazione dei dati principali Febbraio dell anno T+1: aggregati nazionali dell anno T (Pil, V.A. e ULA per settore) Giugno dell anno T+1: stima preliminare del Pil per macroregioni per l anno T Novembre dell anno T+1: conti regionali per l anno T e provinciali (solo a prezzi correnti) per l anno T 1 Dicembre dell anno T: stime OBI fino all anno T e previsioni fino all anno T+10 (regionali e provinciali per tutta Italia e comunali solo per il Mezzogiorno). Le stime sono poi aggiornate ad ogni uscita di nuovi dati (3 4 volte l anno) Ogni anno dal 2018 (date da stabilire): risultati dei censimenti della popolazione e delle attività economiche a livello comunale

29 Grazie per l attenzione

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