SOMMARIO Regimi di esercizio Interfacciamenti del sistema Enti gestiti... 15

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3 1. SOMMARIO SCOPO Definizioni e acronimi DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Quadro normativo di riferimento Normative F.S Normative nazionali e comunitarie ACC MULTISTAZIONE Nodo di Genova Tipologia di impianto Regimi di esercizio Interfacciamenti del sistema Enti gestiti Schemistica di riferimento e particolarità dell impianto Architettura dell'interfacciamento Telecomandi e telecontrolli relativi alle tratte di linea scambiati con SCC Acquisizione numero treno POSTAZIONE OPERATORE MOVIMENTO di Posto CEntrale Attivazione dell Area di Ge Voltri Attivazione dell Area di Ge Sampierdarena Postazione operatore movimento Locale Postazione Operatore Movimento locale di emergenza POSTAZIONE DI MANUTENZIONE CENTRALIZZATA POSTAZIONE DI MANUTENZIONE DI AREA POSTAZIONE DI MANUTENZIONE LOCALE RIEPILOGO POSTAZIONI OPERATORE FUNZIONI DI SUPERVISIONE FUNZIONI DI Supporto... 27

4 3.15. FUNZIONI DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE APPARATI SPECIALI RISCALDAMENTO DEVIATOI TESTATE DI LINEA CAVI RELAZIONI LAYOUT POSTO OPERATORE LAYOUT LOCALI TECNOLOGICI ARREDI FISSI ARREDI Mobili SIMULATORI CORSI D ISTRUZIONE PER L ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE SCORTE ATTIVE COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA... 30

5 1. SCOPO Il presente documento ha lo scopo di precisare le caratteristiche dell ACC Multistazione del Nodo di Genova, fornendo gli elementi necessari al suo dimensionamento DEFINIZIONI E ACRONIMI Sigla Descrizione ACC Apparato Centrale a Calcolatore ACC-M Apparato Centrale a Calcolatore Multistazione Sistema costituito da un Posto Centrale Multistazione (PCM) e più Posti Periferici Multistazione (PPM) in grado di comandare/controllare un area comprendente posti di servizio (PdS) e tratti di linea BAB Blocco Automatico Banalizzato BAcc Bacf CdB SCC CCS ES/DM Blocco Automatico a correnti codificate Blocco Automatico a correnti fisse Circuito di Binario Sistema Comando e Controllo Comandi Controlli Sicuri di SCC Esclusione ente da DM (rif disp.49/2003) ES/IS Esclusione ente stabilizzata (rif. disp 49/2003) PBA PC PCM PdE PdS POM POM-E POM-R Posto di Blocco Automatico Posto Centrale Posto Centrale Multistazione Sottosistema dell ACC-M deputato all elaborazione delle logiche di sicurezza Programma di Esercizio Posto di Servizio (Può essere un PPM) Postazione Operatore Movimento Interfaccia ubicata negli stessi locali del PCM attraverso la quale l operatore della circolazione può comandare/controllare l intera tratta multistazione Postazione Operatore locale di Emergenza Interfaccia mediante la quale, in condizioni di disconnessione dal PCM, è possibile impartire un insieme minimo di comandi così da garantire il corretto svolgersi della circolazione Postazione Operatore Movimento Remotizzata Interfaccia mediante la quale l operatore della circolazione può comandare/controllare PdS e tratti di linea. Può essere Globale se consente di governare l intera tratta multistazione oppure Locale se consente di governare il solo PdS ove è ubicata

6 Sigla Descrizione PPM Posto Periferico Multistazione Sottosistema dell ACC-M, interfacciato direttamente al PCM (senza cappello elettronico ), deputato all attuazione dei comandi ricevuti dal PCM ed all invio dei relativi controlli PP-SCC Posto Periferico di SCC QL QLv RSC SCMT GA TF TO TFR SCI Quadro Luminoso Quadro Luminoso vitale di ACC o ACC-M Ripetizione dei Segnali in Continua Sistema di Controllo Marcia Treno Gestore di area di ACC o ACC-M Tastiera funzionale Terminale Operatore Tastiera Funzionale Ridotta Sistema di Controllo Integrato Sigla INFILL STEP3 Descrizione Codice al binario utilizzato per anticipare l aspetto a via libera del segnale di valle. Nel sistema di controllo marcia treno lo STEP3 rappresenta sulle linee esercite in BAcc la tipologia definitiva di attrezzaggio nella quale vengono prelevate dagli apparati tutte le informazioni ulteriori necessarie rispetto ai codici di binario. Per far questo viene applicato l utilizzo di PI Commutati su tutti i segnali di stazione e su quelli di linea nei quali risulti contemporaneamente presente l aspetto di G/V e di Gx/Vx.

7 2. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 1. Specifica dei Requisiti Funzionali - ACC MULTISTAZIONE (codifica RFI DTCDNSSS SR IS rev A, del 16/06/09). 2. Specifica ACC Multistazione Requisiti funzionali di Logica emessa da Direzione Tecnica in data 15/03/ Capitolato speciale per la fornitura in opera dell A.C.C. I documenti sottoelencati allegati alla Convenzione nelle seguenti revisioni: Rev. A del 31/01/1998 per i documenti 1, 3, 4, 5, 7, 8 e 10. Rev. A del 28/11/2000 per i documenti 12 e 15. Rev. A del 01/12/2000 per i documenti 13 e 14. Rev. B del 07/05/98 per i rimanenti 2, 6, 9 e 11. 1)... Parte 1 - Sezione 1 Architettura del sistema; 2)... Parte 1 - Sezione 2 Funzioni e requisiti di base; 3)... Parte 1 - Sezione 2 Appendice 1Simboli del quadro luminoso; 4)... Parte 1 - Sezione 2 Appendice 2Comandi da Tastiera funzionale; 5)... Parte 1 - Sezione 2 Appendice 3Progettazione, Realizzazione, Collaudi e Modifiche del Sistema; 6)... Parte 1 - Sezione 3 Il Terminale Operatore; 7)... Parte 1 - Sezione 3 Appendice 1 Comandi da terminale Operatore; 8)... Parte 1 - Sezione 3 Appendice 2 Messaggistica e Modulistica; 9)... Parte 1 - Sezione 4 Funzioni di Supervisione; 10). Parte 1 - Sezione 5 Funzioni di Diagnostica e Manutenzione e Funzioni di Supporto; 11). Parte 1 - Sezione 5 Appendice 1 Specifiche Funzionali del sistema di Diagnostica e Manutenzione; Documentazione ad integrazione del Capitolato ACS composta dai seguenti documenti: 12) Impianti ACS - Procedura di verifica tecnica; 13) Impianti ACS - Funzionalità degli ACS; 14) Impianti ACS - I simboli del quadro luminoso degli ACS; 15) Impianti ACS - Procedura per la progettazione configurazione e verifica - Generalità e aspetti formali; 2.3. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO NORMATIVE F.S.

8 NORMATIVE NAZIONALI E COMUNITARIE NORME CEI

9 NORME UNI NORME IEC STANDARD DI RIFERIMENTO

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11 3. ACC MULTISTAZIONE 3.1. TIPOLOGIA DI IMPIANTO L impianto dovrà essere realizzato secondo le Specifiche dei Requisiti Funzionali, di cui all allegato 29.2 alla Convenzione, e dovrà gestire le funzioni descritte nella specifica ACC Multistazione Requisiti Funzionali di Logica del 15/03/07, di cui all allegato 29.6 alla Convenzione. L architettura è composta da un sistema multistazione il cui PC, composto da una o più unità di elaborazione, è situato presso l SCC di Genova Teglia. Data la particolare distribuzione topografica del nodo, sono inoltre previste due unità di elaborazione di back-up (utilizzabili anche nelle fasi di attivazione) dislocate nei PdS di Genova Sampierdarena e Genova Brignole. Il sistema multistazione è governato da un Sistema di comando integrato collocato presso l SCC di Teglia, che consente il comando e controllo del sistema ACCM e il colloquio con il sistema SCC. Il sistema multistazione governa le aree geografiche descritte nel seguito, che sono suddivise per omogeneità funzionale, integrandole successivamente nelle seguenti fasi: o Fase 1: area di Genova Voltri, che riguarda la stazione di Ge Voltri, il PdS di Bivio Castelluccio comprese le tratte di BA intermedie e il PdS di Bivio Corvi (in questa fase resterà l attuale tratta di BAcc compresa tra Ge-Voltri e Bivio Corvi). o Fase 2: area di Genova Sampierdarena, la cui gestione riguarda le stazioni di Ge Sampierdarena (che ingloba l attuale impianto di Quadrivio Torbella), Bivio Polcevera e Ge Marittima Bacino, comprese le tratte di Bacf intermedie e le antenne di BAcf comprese tra: Bivio Corvi e Bivio Polcevera, Ge Sampierdarena e Ge P.Principe. o Fase 3: area di Genova Brignole, la cui gestione riguarda le stazioni di Ge Brignole, Ge Marittima S.Limbania, e Genova P.Principe compresa le tratte di Bacf tra Ge Brignole e Genova P.Principe, e le tratte di Bacf tra Ge Brignole e Ge Sampierdarena via Ge Marittima S. Limbania. o Fase a regime: fase non compresa nel Contratto, in cui l ACC-M di Ge Teglia comprenderà anche lo scalo di Ge Voltri Mare, le stazioni di Cogoleto e Varazze complete delle relative tratte di BAB; la stazione di Ge Rivarolo, Ge Campasso, compresa la tratta S.Limbania-Ge Campasso, la stazione di Ge Sestri Ponente comprese le tratte di BAB interessate e fino a Bivio Castelluccio e la stazione di Genova Borzoli compresa la tratta Blocco a c.f. Ge.Sampierdarena Ge.Borzoli e la tratta Blocco a c.f. Ge.Borzoli Bivio Corvi.

12 Figura 1: Configurazione del Nodo di Genova a seguito della Fase 1

13 Figura 2: Configurazione del Nodo di Genova a seguito della Fase 2

14 Figura 3: Configurazione del Nodo di Genova a seguito della Fase 3

15 Figura 4: Configurazione del Nodo di Genova a seguito della Fase a Regime 3.2. REGIMI DI ESERCIZIO Ad eccezione di Ge Brignole che sarà normalmente presenziato, i Posti Periferici Multistazione saranno impresenziati, con gestione dal PCM di Ge Teglia.

16 3.3. INTERFACCIAMENTI DEL SISTEMA Nella Tabella 1 vengono elencati gli interfacciamenti che dovranno essere realizzati tra l ACC Multistazione del Nodo di Genova e altri sistemi; i requisiti di interfacciamento sono riportati alla Parte 1 Sezione 2 del Capitolato speciale per la fornitura in opera dell ACC. Tabella 1: interfacciamenti dell ACC Multistazione Nodo di Genova Sistema da interfacciare Sistemi di anti-intrusione Sistemi di anti-incendio Informazioni al pubblico Sistema SCC Modalità di interfacciamento Collegamento di tipo seriale Collegamento di tipo seriale Collegamento di tipo seriale Collegamento in rete locale Centraline di alimentazione Collegamento di tipo parallelo 3.4. ENTI GESTITI Le seguenti tabelle 2,3 e 4 contengono le liste degli enti previsti per i PPM del Nodo di Genova, divisi per Aree. Area di Ge Voltri Tabella 2: Enti ACC Multistazione Nodo di Genova Area di Ge Voltri N Enti Impianto di: Voltri B./PC Corvi B.Castelluccio Cdb codificati Cdb a correnti fisse Cdb codificati con Infill Cdb a correnti fisse con Infill Cdb con Infill Chiavi di rallentamento Consensi elettrici generici Consensi stazione porta su itinerari di partenza dispositivo stabilizzazione carrelli (lampade ai due lati dello stazionamento) dispositivo stabilizzazione carrelli (levette per pannello UM con due lampade) dispositivo stabilizzazione carrelli (levette per punti di linea con due lampade) dispositivo chiavi di zona

17 Area di Ge Voltri N Enti Impianto di: Voltri B./PC Corvi B.Castelluccio dispositivo MPL elettromagneti intallonabilità deviatoi fermadeviatoi (una o due posizioni) indicatori di direzione (ogni tre aspetti) indicatori di partenza (alti o bassi) luci di segnali alti (ogni luce) manovra casse elettriche deviatoi passaggi a livello (per ogni coppia di barriere) pedali (idraulici e meccanici) PL di linea non protetta da segnali di partenza PL di linea protetti da segnali di partenza Punti di linea con BACC 4 codici Punti di linea con BACC 9 codici Punti di linea con BACC reversibile 4 codici Punti di linea con BACC reversibile 9 codici Punti di linea con BACF Punti di linea con BACF reversibile Punti di linea con BCA Punti di linea con BCA reversibile Punti di linea con BLFS Relazioni di linea diverse (M ricevuti, etc) Scarpe fermacarri elettriche Segnali avanzamento o avvio Segnali bassi di manovra Segnali stradali da PL Sezioni di BA sulle tratte attigue Sistemi evidenziazione Tracciati permanenti di manovra Unità bloccabile Boe commutate Segnale Blu da deviatoio Tabella 3: Enti ACC Multistazione Nodo di Genova Area di Ge Sampierdarena

18 Area di Ge Sampierdarena N Enti Impianto di: Sampierdarena B.Polcevera M.Bacino Cdb codificati Cdb a correnti fisse Cdb codificati con Infill Cdb a correnti fisse con Infill Cdb con Infill Chiavi di rallentamento Consensi elettrici generici Consensi stazione porta su itinerari di partenza dispositivo stabilizzazione carrelli (lampade ai due lati dello stazionamento) dispositivo stabilizzazione carrelli (levette per pannello UM con due lampade) dispositivo stabilizzazione carrelli (levette per punti di linea con due lampade) dispositivo chiavi di zona dispositivo MPL elettromagneti intallonabilità deviatoi fermadeviatoi (una o due posizioni) indicatori di direzione (ogni tre aspetti) indicatori di partenza (alti o bassi) luci di segnali alti (ogni luce) manovra casse elettriche deviatoi passaggi a livello (per ogni coppia di barriere) pedali (idraulici e meccanici) PL di linea non protetta da segnali di partenza PL di linea protetti da segnali di partenza Punti di linea con BACC 4 codici Punti di linea con BACC 9 codici Punti di linea con BACC reversibile 4 codici Punti di linea con BACC reversibile 9 codici Punti di linea con BACF Punti di linea con BACF reversibile Punti di linea con BCA Punti di linea con BCA reversibile Punti di linea con BLFS 0 0 0

19 Area di Ge Sampierdarena N Enti Impianto di: Sampierdarena B.Polcevera M.Bacino Relazioni di linea diverse (M ricevuti, etc) Scarpe fermacarri elettriche Segnali avanzamento o avvio Segnali bassi di manovra Segnali stradali da PL Sezioni di BA sulle tratte attigue Sistemi evidenziazione Tracciati permanenti di manovra Unità bloccabile Boe commutate Segnale Blu da deviatoio Area di Ge Brignole Tabella 4: Enti ACC Multistazione Nodo di Genova Area di Ge Brignole N Enti Impianto di: Brignole M.S.Limbania P.Principe Cdb codificati Cdb a correnti fisse Cdb codificati con Infill Cdb a correnti fisse con Infill Cdb con Infill Chiavi di rallentamento Consensi elettrici generici Consensi stazione porta su itinerari di partenza dispositivo stabilizzazione carrelli (lampade ai due lati dello stazionamento) dispositivo stabilizzazione carrelli (levette per pannello UM con due lampade) dispositivo stabilizzazione carrelli (levette per punti di linea con due lampade) dispositivo chiavi di zona dispositivo MPL elettromagneti intallonabilità deviatoi fermadeviatoi (una o due posizioni) indicatori di direzione (ogni tre aspetti)

20 Area di Ge Brignole N Enti Impianto di: Brignole M.S.Limbania P.Principe indicatori di partenza (alti o bassi) luci di segnali alti (ogni luce) manovra casse elettriche deviatoi passaggi a livello (per ogni coppia di barriere) pedali (idraulici e meccanici) PL di linea non protetta da segnali di partenza PL di linea protetti da segnali di partenza Punti di linea con BACC 4 codici Punti di linea con BACC 9 codici Punti di linea con BACC reversibile 4 codici Punti di linea con BACC reversibile 9 codici Punti di linea con BACF Punti di linea con BACF reversibile Punti di linea con BCA Punti di linea con BCA reversibile Punti di linea con BLFS Relazioni di linea diverse (M ricevuti, etc) Scarpe fermacarri elettriche Segnali avanzamento o avvio Segnali bassi di manovra Segnali stradali da PL Sezioni di BA sulle tratte attigue Sistemi evidenziazione Tracciati permanenti di manovra Unità bloccabile Boe commutate Segnale Blu da deviatoio SCHEMISTICA DI RIFERIMENTO E PARTICOLARITÀ DELL IMPIANTO L integrazione dell ACC-M nel SCC esistente dovrà rispettare i seguenti requisiti di alto livello alla base del progetto:

21 dalla postazione SCC di Ge Teglia, il DCO potrà gestire i PdS oggetto dell'intervento per tutte le funzioni relative alla gestione della circolazione in condizioni normali di esercizio, ivi compresi i comandi inseriti nella funzione TD; per la movimentazione dei mezzi d opera, per i movimenti di manovra, per azionare i singoli enti e in condizione di degrado degli impianti gestiti dall ACCM, il DCO potrà operare dalla postazione operatore del Sistema di Comando Integrato richiamando il singolo impianto ed utilizzando comandi singoli o funzioni di soccorso; gli impianti dotati di POM locale potranno essere gestiti sul posto. ARCHITETTURA DELL'INTERFACCIAMENTO Telecomandi e telecontrolli relativi alle tratte di linea scambiati con SCC Per quanto riguarda i singoli PdS e le tratte di linea fra essi comprese, facenti parte dell area ACC- M, il sistema dovrà essere in grado di fornire ad SCC i controlli e di acquisire da SCC i comandi secondo quanto definito dallo schema di principio V425. Per l operatività tramite Sistema di Comando Integrato sui PP-SCC il sistema dovrà essere in grado di acquisire da SCC i controlli ed inviare i comandi secondo lo standard V401.

22 Acquisizione numero treno ACC-M dovrà acquisire da SCC i numeri treno presenti sugli stazionamenti e sulla prima sezione a monte e a valle POSTAZIONE OPERATORE MOVIMENTO DI POSTO CENTRALE Per le postazioni operatore di Posto Centrale si distinguono due fasi particolarmente significative: Attivazione dell Area di Ge Voltri In questa fase viene attivato il Nucleo Vitale del Posto Centrale Multistazione (PCM), ma non sarà ancora attivata la Postazione Integrata Multistazione. Con l attivazione dell ACC-M Area di GE Voltri sarà realizzata, nella Sala Controllo di SCC, una Postazione Operatore Movimento (POM) Globale standard mediante la quale potranno essere gestiti i PPM. Sulle Postazioni DCO nella Sala Controllo di GE Teglia, la funzione QL di SCC non presenterà più gli impianti di GE Voltri, Bivio Castelluccio e PP Corvi, che saranno invece visualizzati e comandati mediante la postazione dell ACC-M (le modifiche al SCC non sono comprese nel Contratto). La Postazione ACC-M, normalmente impresenziata, sarà costituita da: o N 1 Quadro Luminoso Vitale ACC-M con N 3 Video Grafico a Colori da 24 pollici o N 1 Terminale Operatore ACC-M con N 1 Video Grafico a Colori da 24 pollici, tastiera, mouse e stampante laser o N 1 Tastiera Funzionale o N 1 Terminale Operatore SCC con N 1 Video Grafico a Colori da 24 pollici, tastiera, mouse (Terminale della Spalla SCC ) Per l ubicazione della postazione ACC-M sarà utilizzata la postazione libera presente al livello più basso della sala. La relativa postazione di Riserva di ACC-M sarà ubicata nella stessa sala senza particolari vincoli.

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24 Attivazione dell Area di Ge Sampierdarena In questa fase, vengono attivate le Postazioni Integrate ACC-M/SCC al Posto Centrale. Il layout della sala controllo assume la configurazione finale. Il sistema di comando integrato è di tipo globale, in quanto permette di comandare/controllare tutte le aree gestite dall ACCM, con tutte le funzionalità previste sulle postazioni locali degli apparati centrali computerizzati (vedi disp. 49/03 e successive modifiche). Rimane di pertinenza del sistema SCC la regolazione della circolazione tramite i comandi automatici. Tale postazione acquisisce i dati che le necessitano ed invia i comandi singoli direttamente al PCM. La postazione deve essere predisposta per l inserimento di un monitor per la visualizzazione delle immagini riprese dalle telecamere ubicate in ciascun PdS, in funzione di sorveglianza e per eventuali accertamenti a distanza (deviatoi, CdB). La selezione dell ente oggetto di visualizzazione nell ambito dell impianto richiamato deve essere comandabile dal TO. Il sistema di comando integrato avrà tre postazioni operatore globali configurabili su tutta l estensione gestita o su parte di essa e una postazione operatore di riserva. Il sistema deve consentire, da una sola postazione, di impartire i comandi di fuori servizio del binario nonché quelli per la circolazione carrelli, comprendendo anche la visualizzazione della loro realizzazione, su più impianti secondo le reali esigenze per sfruttare correttamente gli spazi manutentivi. Anche se presenti più postazioni operatore, eventualmente attive simultaneamente su differenti aree di giurisdizione, l intera tratta deve comunque essere gestibile da un'unica Interfaccia Operatore centrale. I comandi relativi ad una specifica località di servizio devono essere impartibili da una sola interfaccia operatore per volta. Nella fase 2 l interfaccia integrata del Multistazione dovrà consentire di richiamare tutti i PdS gestiti siano essi attrezzati con PPM o PP-SCC, rappresentando in modo omogeneo i comandi possibili in funzione del PdS richiamato. I posti attrezzati con PP-SCC devono comunque mantenere l operatività prevista dalla funzione QL di SCC.

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26 3.7. POSTAZIONE OPERATORE MOVIMENTO LOCALE Presso ciascun PdS di Ge Voltri, Ge Sampierdarena e Ge Brignole l operatore movimento ha a disposizione l interfaccia denominata Postazione Operatore Movimento Locale (POM), che gli consente di comandare e controllare in sicurezza il singolo PdS ed i tratti di linea. La composizione dell'interfaccia operatore è quella tipica degli ACC: Terminale Operatore (TO), Quadro Luminoso (QL), per la visualizzazione del singolo impianto e delle tratte afferenti, e Tastiera Funzionale Ridotta (TFR). La postazione di Ge-Voltri sarà una postazione remotizzata del PCM di Teglia; le postazioni di Ge-Sampierdarena e Ge-Brignole saranno postazioni remotizzate del PCM di Ge-Teglia, ma assumeranno caratteristiche di postazione di back up locale mediante opportuna commutazione nell ipotesi in cui il PCM di Teglia non sia attivo o sia disconnesso. I comandi di soccorso per ogni singolo PdS gestito dal PCM devono poter essere impartiti tramite il TO e, quando necessario, confermati tramite la TFR di questa postazione. In particolare tra i comandi di soccorso sono compresi: interventi di soccorso mirati, Tb, Tc, l azionamento dei segnali degradati di primo e secondo livello, ecc. Sono inoltre possibili le ES/IS ed ES/DM e l inibizione dei comandi leggeri. Il PdS di Ge-Brignole deve essere predisposto per l inserimento di un monitor per la visualizzazione delle immagini riprese dalle telecamere ubicate nel piazzale (solo relativamente ai deviatoi ubicati nelle gallerie Traversate e dell ex Bivio S. Martino) in funzione di sorveglianza e per eventuali accertamenti a distanza (deviatoi, CdB). L attivazione della postazione locale deve essere in mutua esclusione con la postazione centrale. A Genova Brignole sarà ubicata una seconda POM equivalente alla prima. Le Postazioni operatore remotizzate locali inserite presso i PdS di Ge-Voltri, Ge-Sampierdarena e Ge-Brignole potranno funzionare anche come interfaccia dell unità di elaborazione di back-up locale 3.8. POSTAZIONE OPERATORE MOVIMENTO LOCALE DI EMERGENZA Nei casi di caduta della comunicazione tra PPM ed il PCM, e quindi di perdita delle funzionalità di logica di stazione (che risiedono nel PCM e nelle unità di back-up), dovrà essere possibile effettuare comandi locali limitati (vedi specifica Multistazione Requisiti Funzionali di Logica) da una Postazione Operatore Movimento locale di Emergenza (POM-E).Tale postazione sarà presente in tutti i PdS che progressivamente verranno attivati nelle diverse fasi POSTAZIONE DI MANUTENZIONE CENTRALIZZATA La Postazione Operatore Manutenzione Centralizzata è installata presso il PCM di Ge.Teglia ed ha le caratteristiche tipiche degli impianti ACC sia in termini di composizione (Terminale Manutentore, Stampante, Tastiera) quanto di funzionalità ed operatività come descritto nell allegato 29.2 alla Convenzione POSTAZIONE DI MANUTENZIONE DI AREA La postazioni operatore manutenzione in ambito PdS di area presenti nei PdS di Ge Sampierdarena e Ge Brignole hanno le stesse caratteristiche di quella Centralizzata.

27 3.11. POSTAZIONE DI MANUTENZIONE LOCALE Le Postazioni di Manutenzione Locale sono sempre presenti in ogni Gestore di Area del PdS dove non fosse già prevista la postazione operatore manutenzione, con le stesse funzionalità della postazione presente nel PCM ad esclusione della funzione di centralizzazione dell archivio di diagnostica come descritto nell allegato 29.2 alla Convenzione. La postazione deve essere in grado di monitorare il PdS anche in caso di disconnessione con il PCM RIEPILOGO POSTAZIONI OPERATORE ACC-M Nodo di Genova PCM di Ge.Teglia Postazioni Operatore nel PCM POM-Int. POMAN AVR Sala Controllo (piano terra) - x (1) x Sala ex Laboratorio (piano terra) - - x (2) x (1) = n. 4 Postazioni Operatore Movimento Integrate c ompresa quella di Riserva. x (2) = Postazione Operatore Manutenzione Centralizzata. AREA DI GE.VOLTRI POM Postazioni Operatore nei PPM POM-R (1) POMAN POM-E (1) aus. POM-R PPM - Ge.Voltri GA1 Ge.Voltri Ovest - x x x - - GA2 Ge.Voltri Est - - x x - - PPM - Bivio/PC.Corvi Bivio/PC.Corvi - - x x - - PPM - Bivio Castelluccio Castelluccio (ubicato in GA2 Ge.Voltri Est) - - x (3) x (3) - - AREA DI GE.SAMPIERDARENA PPM - Ge.Sampierdarena GA1 Ge.Sampierdarena (Tabacchi) - di Area (1) di Area (2) x - - GA2 Ge.Sampierdarena (Forni) - - x x - - GA3 Ge.Sampierdarena (Rivarolo) - - x x - - PPM - Bivio Polcevera Polcevera (ubicato in GA3 Ge.Sampierdarena) - - x (3) x (3) - - AVR

28 PPM - Ge.M.Bacino Bacino (ubicato in GA1 Ge.Sampierdarena) - - x (3) x (3) - - AREA DI GE.BRIGNOLE PPM - Ge.Brignole GA1 Ge.Brignole - di Area (1) di Area (2) x di Area (4) x GA2 Ge.Brignole (Terralba) - - x x - - PPM - Ge.P.Principe Ge.P.Principe - - x x - - PPM - Ge.M.S.Limbania Ge.M.S.Limbania - - x x - - POM-Int = Postazione Operatore Movimento Integrata POM = Postazione Operatore Movimento POM-R = Postazione Operatore Movimento Remotizzata (ridondata) POM-R (1) = ogni PPM è predisposto per il collegamento di una POM-R POMAN = Postazione Operatore Manutenzione locale POM-E (1) = Postazione Operatore Movimento locale di Emergenza integrata nella POMAN di Area (1) = POM-R Locale commutabile in POM di Area in caso di guasto al PCM di Teglia di Area (2) = POMAN Centralizzata di Area x (3) = unica per locale tecnologico di Area (4) = POM-R di Area (1) dedicata agli istradamenti AVR = Accertamento Visivo Remoto FUNZIONI DI SUPERVISIONE Non è richiesta la realizzazione delle funzioni di supervisione, specificate dalla PARTE 1 SEZIONE 4 del Capitolato Tecnico FUNZIONI DI SUPPORTO E richiesta la realizzazione delle funzioni di supporto, secondo quanto specificato dalla PARTE 1 SEZIONE 5 del Capitolato Tecnico FUNZIONI DI DIAGNOSTICA E MANUTENZIONE E richiesta la realizzazione delle funzioni di diagnostica e manutenzione, secondo quanto specificato dalla PARTE 1 SEZIONE 5 del Capitolato Tecnico APPARATI SPECIALI Il sistema prevede la fornitura in opera di: - Orologio master

29 - Elaboratori server; - Reti di comunicazione; - Sottosistema PLC per la gestione di collegamenti seriali e/o I/O digitali (sistema d acquisizione dati ausiliari); - Collegamenti seriali RISCALDAMENTO DEVIATOI Il sistema ACC-M dovrà essere predisposto per la gestione del riscaldamento deviatoi. La gestione avverrà utilizzando canali di uscita digitale resi disponibili dal sistema di acquisizione dati ausiliari TESTATE DI LINEA Vedere elaborati di Progetto Definitivo, allegato 2 alla Convenzione CAVI RELAZIONI Vedere elaborati di Progetto Definitivo, allegato 2 alla Convenzione LAYOUT POSTO OPERATORE Vedere layout sugli elaborati di Progetto Definitivo, allegato 2 alla Convenzione LAYOUT LOCALI TECNOLOGICI Vedere layout sugli elaborati di Progetto Definitivo, allegato 2 alla Convenzione ARREDI FISSI I locali tecnologici, nei quali è prevista l installazione delle apparecchiature di cabina, vengono realizzati a cura di altro Appalto come descritto nell allegato 6.1 alla Convenzione ARREDI MOBILI Nella fornitura dell ACC-M andranno approntati i necessari arredi mobili quali scrivanie complete di cassettiere, sedie ecc. e quanto necessario per alloggiare e rendere funzionali le apparecchiature previste dall apparato e rispondenti a caratteristiche ergonometriche idonee alle specifiche utilizzazioni. Tutti i Banchi Operatore sono compresi e compensati nelle Voci di Tariffa dei prezzi per la realizzazione della cabina ACC Multistazione nel Nodo di Genova allegato 8.3 alla Convenzione, relative alle varie Postazioni Operatore la cui consistenza è riepilogata nella tabella al precedente paragrafo 3.12). La consistenza degli altri arredi mobili non compresi nelle postazioni risulta:

30 ACC-M Nodo di Genova Seduta alta qualità Armadio metallico 120x50x199 Armadio metallico 180x80 Archivio Informatico PCM di Ge.Teglia Sala Controllo (piano terra) Sala ex Laboratorio (piano terra) AREA DI GE.VOLTRI PPM - Ge.Voltri GA1 Ge.Voltri Ovest GA2 Ge.Voltri Est PPM - Bivio/PC.Corvi Bivio/PC.Corvi PPM - Bivio Castelluccio Castelluccio (ubicato in GA2 Ge.Voltri Est) AREA DI GE.SAMPIERDARENA PPM - Ge.Sampierdarena GA1 Ge.Sampierdarena (Tabacchi) GA2 Ge.Sampierdarena (Forni) GA3 Ge.Sampierdarena (Rivarolo) PPM - Bivio Polcevera Polcevera (ubicato in GA3 Ge.Sampierdarena) PPM - Ge.M.Bacino Bacino (ubicato in GA1 Ge.Sampierdarena) AREA DI GE.BRIGNOLE PPM - Ge.Brignole GA1 Ge.Brignole GA2 Ge.Brignole (Terralba) PPM - Ge.P.Principe Ge.P.Principe PPM - Ge.M.S.Limbania Ge.M.S.Limbania Appendiabiti SIMULATORI L Appaltatore dovrà mettere a disposizione gli strumenti e i simulatori richiamati nell appendice 3 alla Parte 1 Sezione 2 del presente Capitolato Tecnico. Tali strumenti e simulatori dovranno essere disponibili per prove, verifiche e collaudi in fabbrica e sul campo (off-line e on-line)

31 3.25. CORSI D ISTRUZIONE PER L ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE Dovranno essere previsti corsi d istruzione per: Operatori Movimento Addetti alla Manutenzione Addetti alle Verifiche Tecniche Tecnici di Progettazione Ciascun corso comprenderà: lezioni teoriche; lezioni pratiche. Le lezioni teoriche dovranno consentire di collocare nel giusto contesto (organizzativo, tecnico e operativo) la materia oggetto del corso garantendo la giusta comprensione e assimilazione dei concetti base indispensabili per l acquisizione delle competenze richieste. Esse dovranno fare riferimento alla normale documentazione tecnica fornita con il sistema (manuali, specifiche tecniche ecc.) e che costituirà in fase di esercizio la sola documentazione ufficiale di supporto (sia operativo che tecnico). Le lezioni pratiche dovranno consentire agli allievi di prendere confidenza con le apparecchiature che realizzano le funzioni descritte nelle lezioni teoriche. Gli Operatori Movimento e gli Addetti alla Manutenzione completeranno la formazione, durante la fase di messa in servizio degli impianti, tramite affiancamento alla Ditta Appaltatrice SCORTE ATTIVE Il sistema ACC compreso in fornitura dovrà, per quanto riguarda la parte hardware sia del posto centrale che dei posti periferici, essere predisposto per eventuali espansioni del numero di enti degli impianti stessi; tale predi-sposizione non dovrà essere inferiore al 30% COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA Le apparecchiature e la loro installazione dovranno essere conformi alle vi-genti Norme in materia di compatibilità elettromagnetica.

Acronimi Sicurezza intrinseca Risposta dell impianto all errore umano... 7

Acronimi Sicurezza intrinseca Risposta dell impianto all errore umano... 7 Sommario Acronimi... 5 1 PREMESSA...6 2 LA SICUREZZA IN CAMPO FERROVIARIO... 7 2.1 Sicurezza intrinseca... 7 2.2 Risposta dell impianto all errore umano... 7 3 ASPETTO E SIGNIFICATO DEI SEGNALI... 8 3.1

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