Corso di Laurea in Infermieristica Anno accademico Insegnamento di Psicologia dell Educazione (1 anno II semestre 15 ore)
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1 Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Medicina e Chirurgia 1 Corso di Laurea in Infermieristica Anno accademico Insegnamento di Psicologia dell Educazione (1 anno II semestre 15 ore) Docente: Dott. Davide De Villa davidedevilla@tiscali.it Dott. Davide De Villa Psicologia dell'educazione
2 Presentazione dell insegnamento: Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze di base di carattere teorico ed empirico sulle principali aree che caratterizzano la Psicologa dell Educazione. Gli obiettivi didattici del corso sono i seguenti: fornire un quadro di riferimento teorico e metodologico per lo studio dei processi di sviluppo; acquisire le conoscenze teoriche fondamentali riguardo lo sviluppo psicologico nelle diverse aree con la focalizzazione sull area affettiva e sociale; acquisire tecniche di comunicazione efficace e di ascolto attivo 2 Dott. Davide De Villa Psicologia dell'educazione
3 Testi per l esame: 3 Uno dei seguenti manuali: Pontecorvo (a cura di), Manuale di psicologia dell educazione, Il Mulino 1999; Aprile, Manuale di psicologia dell educazione, Piccin 2009 Perricone Briulotta, Manuale di psicologia dell educazione, McGraw-Hill 2005; Approfondimento: D Urso e Trentin, Introduzione alla psicologia delle emozioni, Laterza 2001; Holmes, La teoria dell attaccamento, Cortina 1994; Crittenden, Attaccamento in età adulta, Cortina 1999 Franta e Salonia, Comunicazione interpersonale, LAS 1998 Ivey e Ivey, Il colloquio intenzionale e il counselling, LAS 2004 Vera Delfino, La comunicazione paziente infermiere, Editore Centro Scientifico 2001 Artioli, Montanari, Saffioti, Counselling e professione infermieristica. Teoria, tecnica, casi, Carocci 2004 Scilligo e Schietroma, Il sistema di attaccamento negli adulti: orientamenti attuali, metodi di osservazione e prospettive future, in Psicologia, Psicoterapia e Salute, 2005, 11, Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni. Dott. Davide De Villa Psicologia dell'educazione
4 Modalità di valutazione: L esame consiste in una prova scritta finale con la possibilità di sostenere l orale. E necessario prenotarsi per sostenere l esame. 4 Ricevimento studenti: I giorni e l orario verrà comunicato a lezione. davidedevilla@tiscali.it Dott. Davide De Villa Psicologia dell'educazione
5 Su quali livelli si muove il corso Lo scopo del corso è quello di sviluppare competenze sui seguenti tre ambiti di competenza: SAPERE (conoscenze teoriche); SAPER FARE (mettere in atto, applicare); SAPER ESSERE (conoscere se stesso nel proprio ruolo e prendersene cura). 5 Dott. Davide De Villa Psicologia dell'educazione
6 Sapere e saper fare Sapere e saper fare andranno di pari passo, in quanto, ai contenuti teorici si affiancheranno (per quanto possibile) delle esperienze pratiche. dott. Davide De Villa 6
7 Saper essere E il punto più delicato, riguarda la domanda come sono come persona e come sono nella relazione?, riguarda capacità di "esserci nella relazione", e quindi di conoscere bene se stesso, prima di tutto e prendersene cura. dott. Davide De Villa 7
8 Saper essere Prendersi cura di sé e prendersi cura degli altri : prestare attenzione ai propri bisogni per poter avere le energie e la disponibilità necessarie per prendersi cura degli altri L obiettivo di crescita è quello di mantenersi in una posizione di ascolto, empatia, accettazione e rispetto, autostima (riconoscere limiti e pregi) In primo luogo per offrire un modello di ciò che stimoliamo nell altro; in secondo luogo per prevenire lo stress ed il burnout. dott. Davide De Villa 8
9 L orientamento di fondo È quello umanistico esistenziale La visione di uomo è quella in cui la persona sviluppa un suo potenziale unico. Diventano fondamentali per la crescita la volontà, la scelta e la responsabilità. dott. Davide De Villa 9
10 Il ciclo del benessere 10 Si può contribuire in campo educativo a sviluppare un contesto che prenda in considerazione l importanza della cooperazione tra gli individui al fine di progettare e realizzare interventi mirati a rispondere alle esigenze biopsico-sociali delle singole persone in modo che tutti gli esseri umani possano vivere in condizioni dignitose. dott. Davide De Villa
11 11 Il ciclo del benessere si fonda sulla possibilità di sviluppare alcuni valori e limitarne altri. Secondo Molari (1996) molti contesti sono caratterizzati dal piacere, possesso e potere: le tre P. Per promuovere un contesto facilitante del benessere, in cui si stimola l autonomia delle persone e i valori di libertà e responsabilità, si possono potenziare le 3 C contentezza, condivisione e cooperazione. dott. Davide De Villa
12 12 L autonomia psicologica e dei valori porta con se l attivazione del ciclo del benessere. L attivazione del ciclo del benessere si basa sul riconoscimento del valore positivo delle 3 P (Piacere, Possesso, Potere) e sullo sviluppo delle 3 C (Contentezza, Condivisione, Cooperazione). dott. Davide De Villa
13 Piacere - Contentezza A livello evolutivo, riappropriarsi del piacere di essere contenti di come si è implica la capacità di individuarsi. Questa capacità passa attraverso lo sviluppo e il rinforzo di alcune competenze: Ascoltare i propri bisogni. Conoscere e gestire le proprie emozioni (gestire: il dolore, la frustrazione, la gioia, l invidia ecc.). Fidarsi di sé. Conoscere e accettare le proprie competenze e i propri limiti. Dilazionare la soddisfazione del piacere. Sapersi definire (saper dire dei sì e dei no). Dott. Davide De Villa 13
14 Possesso Condivisione A livello evolutivo, riappropriarsi del piacere di ciò che si ha (qualità personali, oggetti) per poterlo condividere implica la capacità di relazionarsi. Questa capacità passa attraverso lo sviluppo e il rinforzo d alcune competenze: gustare di ciò che si ha. Trascendere da sé (essere empatici). Chiedere e dare. Stare da soli e in compagnia. Rinunciare. Gestire il processo di legarsi ed individuarsi. 14 dott. Davide De Villa
15 Potere - Cooperazione A livello evolutivo, riappropriarsi del proprio potere per cooperare implica la capacità di interdipendere. Questa capacità passa attraverso lo sviluppo e il rinforzo d alcune competenze: riconoscere ed accettare il proprio potere. Essere leader e gregario. Essere proponente e rispondente. Essere assertivo. Essere flessibile. 15 Riconoscere le proprie caratteristiche per individuare il ruolo da assumere per programmare e realizzare progetti che si fondano sull uso delle risorse individuali per giungere ad un fine comune. Dott. Davide De Villa
16 Ora entriamo nel dettaglio della PSICOLOGIA DELL EDUCAZIONE
17 DEFINIZIONE SI OCCUPA DEGLI ASPETTI PSICOLOGICI DEI PROCESSI E DELLE ATTIVITA EDUCATIVE, COSTITUISCE UN SETTORE DELLA PSICOLOGIA, E NATA AGLI INIZI DEL XX SECOLO in Europa, Stati Uniti.
18 Nascita della Psicologia dell educazione In Inghilterra: 1910 prima rivista Educational Psychology In Francia: Psychologie de l éducation Verso una definizione di Psicologia dell educazione = Psicologia applicata alle dinamiche di APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO Dott. Davide De Villa Psicologia dell'educazione
19 Nascita della Psicologia dell educazione Si possono individuare 2 percorsi di sviluppo:
20 Sviluppo della Psicologia dell educazione La prima psicologia dell educazione inizi XX secolo Prospettive: Funzionalista Comportamentista Cognitivista non studia i contesti di apprendimento Approccio Individualista
21 IL FUNZIONALISMO Ritiene che la mente svolge la funzione di mediazione tra individuo e ambiente Serve per adattarci al mondo Le difficolta esterne stimolano la mente ad operare per trovare risposte La finalita dell educazione non e trasmettere contenuti specifici ma sviluppare l efficienza dello strumento mente
22 IL COMPORTAMENTISMO 22 L assunzione di base, consiste nel rifiuto di prendere in considerazione fenomeni non osservabili direttamente e nella focalizzazione su comportamenti manifesti e sul rapporto di essi con eventi ambientali. Condizionamento classico (Pavlov, 1927) e operante (Skinner, 1938). In psicologia dell educazione, questi principi, spiegano il comportamento umano facendo riferimento ai premi e alle punizioni (rinforzi +/-) presenti nell ambiente.
23 IL COGNITIVISMO In questa prospettiva, gli stati interni hanno valore e assumono un ruolo attivo nell orientamento del comportamento. 23 Si inizia a riconoscere il valore delle cognizioni, dei pensieri, delle aspettative, della costruzione della realtà, ecc.
24 Sviluppo della Psicologia dell educazione La seconda psicologia dell educazione Inizio del XX secolo Prospettiva storico-culturale russa: il contributo di Vygotskij Le funzioni mentali che si sviluppano nel bambino devono essere studiate attraverso le attività pratiche nella vita quotidiana e cioè nel contesto sociale, storico e culturale nel quale si manifestano e si costruiscono Dott. Davide De Villa - Psicologia dell'educazione
25 Sviluppo della Psicologia dell educazione Le funzioni psicologiche superiori sono mediate dalla dimensione culturale (strumenti materiali e simbolici) e sociale Dott. Davide De Villa - Psicologia dell'educazione
26 Sviluppo della Psicologia dell educazione 26 Secondo questa prospettiva ogni funzione psichica si presenta due volte nel corso dello sviluppo culturale degli uomini e si può osservare nello sviluppo dei bambini: inizialmente sul piano sociale come attività svolta fra persone e successivamente sul piano individuale come attività padroneggiate dall individuo quando opera da solo. Dott. Davide De Villa - Psicologia dell'educazione
27 Sviluppo della Psicologia dell educazione 27 Le forme sociali e storico-culturali influenzano le caratteristiche degli strumenti cognitivi nei bambini Ruolo fondamentale degli adulti Dott. Davide De Villa - Psicologia dell'educazione
28 Focus 28 Adesso il focus diventa l adulto e il nodo della Psicologia dell Educazione diventa la risposta alla domanda: Come formatore, educatore, insegnante, ecc, posso interventire nella prestazione dei soggetti? Come le posso rendere ottimali?come le posso cambiare? Dott. Davide De Villa Psicologia dell'educazione
29 Psicologia dell educazione La nozione di ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE La distanza fra il livello di sviluppo attuale, definito dal tipo di abilità mostrata da un soggetto che affronta individualmente un compito e il livello di sviluppo potenziale di cui un soggetto dà prova quando affronta un compito del medesimo tipo con l assistenza di un soggetto più esperto (adulto o coetaneo) 29 Dott. Davide De Villa Psicologia dell'educazione
30 Sviluppo della Psicologia dell educazione processi di apprendimento insegnamento Secondo Vygotskij, l insegnamento è efficace quando si colloca oltre il livello di sviluppo attuale dell alunno, offrendo l opportunità di attivare quelle funzioni psicologiche o abilità che sono in fase di costruzione. 30 Dott. Davide De Villa - Psicologia dell'educazione
31 Sviluppo della Psicologia dell educazione In un secondo momento, a partire dalle interazioni sociali avvenute, l alunno interiorizza i contenuti dell insegnamento e li utilizza in maniera autonoma 31 Diventa quindi centrale nella teoria di Vygotskij il ruolo che le interazioni sociali mediate dal linguaggio e dal CNV svolgono nell acquisizione delle funzioni mentali superiori a livello individuale Dott. Davide De Villa - Psicologia dell'educazione
32 32 ZSP e vita quotidiana Il ruolo dell adulto può così favorire l apprendimento di nuove abilità e competenze se viene fatto all interno di un clima favorevole e non giudicante. Attraverso le spiegazioni verbali, l ascolto, le dimostrazioni pratiche, le anticipazione di eventi, la facilitazione di un compito, oltre che incoraggiamenti e lodi, si favorisce l acquisizione di abilità e competenze sempre più complesse (funzioni psicologiche superiori). Dott. Davide De Villa - Psicologia dell'educazione
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