LA NORMATIVA PRUDENZIALE SULLA CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI DELLE BANCHE. Claudio D AuriaD
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1 LA NORMATIVA PRUDENZIALE SULLA CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI DELLE BANCHE Claudio D AuriaD Roma, 24 novembre 2000
2 LA NORMATIVA PRUDENZIALE SULLA CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI DELLE BANCHE Premessa Le cartolarizzazioni di crediti bancari in Italia L approccio regolamentare La normativa prudenziale I possibili sviluppi futuri Claudio D'Auria
3 La cartolarizzazione dei crediti bancari PREMESSA La cartolarizzazione dei crediti è una modalità di gestione degli attivi da parte delle banche una forma di mitigazione del rischio di credito una modalità per ampliare le possibilità di impiego, attraverso la riduzione della attività in bilancio e/o dei coefficienti patrimoniali Claudio D'Auria
4 La cartolarizzazione dei crediti bancari PREMESSA Di cosa parleremo oggi? Non della legge 130 ma solo della normativa regolamentare della Banca d Italia che è neutrale rispetto alle forme adottate per effettuare la cartolarizzazione La regolamentazione prudenziale della Banca d Italia d è costruita sulla base: dell Accordo sul Capitale di Basilea del 1988 dei provvedimenti sulla materia delle altre Autorità di vigilanza Claudio D'Auria
5 La cartolarizzazione dei crediti bancari in Italia: cenni storici Le prime cartolarizzazioni bancarie in Italia si sono incentrate sui crediti in sofferenza (1997) caratterizzate da importi rilevanti di credit enhancement forniti dalle banche originator Le cartolarizzazioni sono aumentate di numero e importi dopo la legge 130/99 che ha definito un quadro legislativo chiaro ( ( o no?? ma non è argomento di questa relazione) Solo recentemente le banche hanno cominciato a cartolarizzare crediti in bonis,, con C.E. inferiori e nuovi tipi di rischio (ad es. cherry-picking picking) Conseguenze: il livello di credit enhancement si è via via ridotto Claudio D'Auria
6 La cartolarizzazione dei crediti bancari in Italia: cenni storici All inizio solo grandi banche hanno adottato la cartolarizzazione come soluzione per liberare quote dei propri attivi successivamente e soprattutto a seguito della legge 130/99, anche operatori di medie dimensioni hanno cominciato a effettuare operazioni di cartolarizzazione; ora, anche banche di piccole dimensioni (è( di qualche giorno fa il primo progetto di una BCC) stanno cominciando a valutare l ipotesi di liquidare parte dei propri attivi attraverso le cartolarizzazioni Claudio D'Auria
7 L approccio regolamentare : le banche Poiché la cartolarizzazione determina una nuova allocazione del rischio di credito, occorre verificare dove vanno a finire i rischi Occorre distinguere 2 casi: la banca originator la banca che acquista le notes Claudio D'Auria
8 L approccio regolamentare: il rischio di credito della banca originator Se l l originator acquista junior notes in misura maggiore del requisito originario, la sua posizione di rischio non si modifica In questo caso, infatti, la banca resta esposta al rischio delle prime perdite, analogamente alla situazione pre- cartolarizzazione Claudio D'Auria
9 L approccio regolamentare: il rischio di credito della banca originator Se la banca originator fornisce credit enhancement in misura inferiore al requisito patrimoniale per il rischio di credito sul portafoglio originario, allora ottiene un risparmio di capitale regolamentare P.S. Il credit enhancement non si misura esclusivamente sull ammontare delle junior notes sottoscritte, ma sotto qualsiasi forma esso si presenti Claudio D'Auria
10 L approccio regolamentare: l originator Alcuni esempi ESEMPIO A Portafoglio originario: 100 Senior: 70 Mezzanine: : 20 Junior: 10 Requisito orginario (requisito attività cartolarizzate): 8 L originatororiginator acquista tutta la tranche junior (credit enhancement) Il Requisito patrimoniale a fronte delle prime perdite è pari a: min (junior, requisito originario) = min (10, 8) = 8 L originator non ha un risparmio in termini di capitale regolamentare ESEMPIO B Portafoglio originario: 100 Senior: 80 Mezzanine: : 15 Junior: 5 Requisito orginario (requisito attività cartolarizzate): 8 L originator acquista tutta la tranche junior (credit enhancement) Il Requisito patrimoniale a fronte delle prime perdite è pari a: min (junior, requisito originario) = min (5, 8) = 5 L originator ha un risparmio in termini di capitale regolamentare, pari a 8-5= 8 3 Claudio D'Auria
11 L approccio regolamentare Il requisito attività cartolarizzate Il requisito attività cartolarizzate è il requisito calcolato sul portafoglio originario, applicando la ponderazione del titolo o del credito a rischio più elevato (approccio O.I.C.R.) Perciò, se un portafoglio di 100 è formato per 80 da titoli di Stato (ponderazione 0) e da 20 da azioni corporate (ponderazione 100), la ponderazione è Claudio D'Auria
12 L approccio regolamentare: il rischio di credito dell investitore Il soggetto che investe può acquisire una quota del rischio derivante dalle prime perdite del portafoglio originario. Pertanto: se il credit enhancement dell originator era sufficiente, l investitore non deve far fronte al rischio sulle prime perdite; se il credit enhancement dell originator non era sufficiente, anche l investitore l deve far fronte al rischio delle prime perdite Claudio D'Auria
13 L approccio regolamentare: l investitorel Alcuni esempi ESEMPIO A Portafoglio originario: 100 Senior: 70 Mezzanine: 20 Junior: 10 Requisito originario: 8 Credit enhancement originator: 10 CAPIENZA DEL C.E. L investitore non deve coprire le prime perdite ESEMPO B Portafoglio originario: 100 Senior: 80 Mezzanine: 15 Junior: 5 Requisito originario: 8 Credit enhancement originator: 5 INCAPIENZA DEL C.E. Per 3 (8-5) L investitore nelle mezzanine dovrà coprire le prime perdite pro-quota Claudio D'Auria
14 L approccio regolamentare: l investitorel Alcuni esempi ESEMPIO A L investitore compra 10 di mezzanine: : il requisito patrimoniale a fronte dell investimento sarà 0,08*10=0,8 ESEMPIO B L investitore compra 10 di mezzanine,, pari all 80% della tranche: poiché sulla prima perdita c è incapienza per 3, l investitore è soggetto al rischio sulla prima perdita per l 80% di 3. Il suo requisito patrimoniale sarà: 0,8*3+[10 -(( 0,8*3)]*0,08= 2,4+0,61=3,01 dove 2,4 copre il rischio sulla prima perdita e 0,61 è il requisito patrimoniale associato all investimento nelle notes Claudio D'Auria
15 L approccio regolamentare: l investitorel In ogni caso l acquisto l di tranches senior non partecipa al rischio sulle prime perdite ed è sottoposto solo al rischio sull investimento nei titoli ( (notes) MA. nel caso di cartolarizzazione sintetica, questo non è più vero Claudio D'Auria
16 L approccio regolamentare: la cartolarizzazione sintetica Nelle cartolarizzazioni sintetiche, c èc una tranche super-senior senior,, rappresentata da un credit derivative con una controparte bancaria (di solito, l arranger ) Ciò implica che anche le tranche senior sono soggette al rischio di prima perdita!!! Claudio D'Auria
17 Esempio di cartolarizzazione sintetica PORTAFOGLIO ORIGINARIO: 100 Tranche super-senior senior CDS per 90 senior : 7 mezzanine: : 2 junior: 1 Requisito attività cartolarizzate 8 Chi subisce la prima perdita? Claudio D'Auria
18 Esempio di cartolarizzazione sintetica Le junior? Si e siamo a 1; Le mezzanine?? Si e siamo a 3; Le senior? Certo, almeno pro-quota (4/7) Perché avviene questo? Perché la vera senior nelle cartolarizzazioni sintetiche è solo la super-senior senior... non a caso acquistata dall arrangerarranger... Claudio D'Auria
19 La normativa prudenziale della Banca d Italia: d lettera n del A questo punto, dovrebbe essere chiaro quali sono i fondamenti della normativa prudenziale della Banca d Italiad vedere su chi ricade il rischio delle prime perdite del portafoglio originario applicare un requisito per tutte le notes a fronte del rischio dell investimento finanziario applicare le regole in base alla sostanza delle operazioni e non della forma Claudio D'Auria
20 I possibili sviluppi futuri Il processo di revisione dell Accordo sul Capitale di Basilea riconoscimento dei ratings delle agenzie ai fini della ponderazione penalizzazione delle cartolarizzazioni sintetiche A livello nazionale, riflessioni sull adeguatezza della normativa per le operazioni con C.E. molto basso. Claudio D'Auria
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