Rete Accademica Albanese

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1 Rete Accademica Albanese RETE TELEMATICA DELLE UNIVERSITÀ PUBBLICHE ALBANESI E SERVIZI CONNESSI Progetto Tecnico

2 1 Introduzione e finalità Progettazione dell infrastruttura di rete Overview della soluzione proposta Classificazione dei PoP e requisiti dei collegamenti Topologia fisica della rete Nodi di backbone Lista dei nodi da collegare Rete MPLS/IP Indirizzamento IPv4 e IPv Piano di indirizzamento IP Risorse IP per link di backbone Risorse IP per link di accesso Risorse IP per la gestione degli apparati Risorse IP per la navigazione internet e i servizi degli utilizzatori finali Indirizzi gestiti dai (B)PoP Tipologie di allocazione di risorse pubbliche Modalità di accesso alla rete accademica Scenario A: accesso diretto tramite PoP Scenario B: accesso indiretto tramite CPE dell organizzazione Routing interno Scenario C: accesso ibrido Routing OSPFv2 IPv Routing OSPFv3 IPv Routing esterno Funzionalità aggiuntive MPLS L3 VPN MPLS L2 VPN QoS e Shaping Security Sistema di gestione e monitoraggio Glossario

3 FIGURA 1: TOPOLOGIA FISICA... 6 FIGURA 2: ARCHITETTURA LOGICA... 8 FIGURA 3: BACKBONE DELLA MAN DI TIRANA FIGURA 4: BPOP1 E AFFERENTI FIGURA 5: BPOP2 E AFFERENTI FIGURA 6: BPOP3 E AFFERENTI FIGURA 7: BPOP4 E AFFERENTI FIGURA 8: PIANO DI INDIRIZZAMENTO IPV4 PUBBLICO FIGURA 9: PIANO DI INDIRIZZAMENTO IPV4 PRIVATO FIGURA 10: PIANO DI INDIRIZZAMENTO IPV6 PUBBLICO FIGURA 11: PIANO DI INDIRIZZAMENTO IPV6 PRIVATO FIGURA 12: INDIRIZZAMENTO BACKBONE FIGURA 13: INDIRIZZAMENTO ACCESSO FIGURA 14: ESEMPIO INDIRIZZAMENTO IPV4 PUBBLICO FIGURA 15: ESEMPIO INDIRIZZAMENTO IPV4 PRIVATO FIGURA 16: ESEMPIO INDIRIZZAMENTO IPV6 PUBBLICO FIGURA 17: ESEMPIO INDIRIZZAMENTO IPV6 PRIVATO FIGURA 18: SCENARIO A - ACCESSO DIRETTO TRAMITE POP FIGURA 19: SCENARIO A1 ACCESO DIRETTO UNIVERSITÀ REMOTE SENZA LAN FIGURA 20: SCENARIO B - ACCESSO INDIRETTO TRAMITE CPE ORGANIZZAZIONE FIGURA 21 SCENARIO C - ACCESSO IBRIDO FIGURA 22: ESEMPIO SCENARIO MPLS L3 VPN FIGURA 23: ESEMPIO SCENARIO MPLS L2 VPN

4 1 Introduzione e finalità )l presente documento costituisce il progetto per l infrastruttura di rete e il servizio VoIP della Rete Accademica Albanese (Academic Network of Albania, ANA). Il progetto è stato scritto da CASPUR (Consorzio interuniversitario per le Applicazioni di Supercalcolo Per Università e Ricerca nell ambito della realizzazione da parte del Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) CINECA-CASPUR del bando «Fornitura dei servizi di Progettazione della rete telematica delle Università pubbliche albanesi ed assistenza al costituendo Centro Servizi», Dono No. A)D. L infrastruttura della Rete Accademica Albanese è stata progettata per collegare tutte le Università pubbliche albanesi, nonché i Centri di Ricerca e le Istituzioni pubbliche collegate al sistema universitario e della ricerca albanese. L infrastruttura stessa è stata ideata in modo da poter essere facilmente ampliata, se necessario, per poter accogliere in futuro nuove entità da collegare alla Rete Accademica (università pubbliche, atenei privati, ulteriori istituzioni o scuole, ecc.). L obiettivo del presente progetto è di fornire una base per la stesura del Capitolato Tecnico collegato alla gara per la realizzazione dell infrastruttura della Rete Accademica Albanese e del servizio VoIP, specificando i requisiti per la rete concordati insieme al centro servizi. In un documento separato verrà elaborato il progetto per il centro di gestione e monitoraggio della rete NOC e della sua sicurezza SOC, come richiesto dal bando Dono No. A)D. 4

5 2 Progettazione dell infrastruttura di rete 2.1 Overview della soluzione proposta La soluzione architetturale prevista per la rete Accademica Albanese è illustrata schematicamente in Figura 1 e Figura 2. La topologia fisica della rete, rappresentata in Figura 1, è organizzata su due livelli gerarchici, il livello di backbone e il livello di accesso; il livello di backbone è costituito da 4 nodi di aggregazione (in seguito Backbone PoP o BPoP) collegati tra loro da un anello in fibra ottica in tecnologia 10 gigabit ethernet. Tra i BPoP, il più rilevante è il BPoP1, che avrà sede presso il Data Center del Centro Servizi della Rete Accademica Albanese. Ogni edificio a partecipante alla rete accademica (in seguito PoP) sarà collegato in gigabit ethernet su fibra ottica ad uno dei 4 BPoP, mentre i collegamenti interurbani delle università fuori saranno attestati sul BPoP1, con banda non inferiore a 10 Mb/s. Il collegamento con il GARR/GEANT per il transito verso le reti della ricerca europee e mondiali, nonche verso la rete )nternet globale, sarà altresì attestato sul BPoP1 che, accentrando anche i collegamenti interurbani, assumerà un ruolo di primaria importanza nella rete. La soluzione proposta è stata ideata in modo da supportare l accesso a )nternet in multihoming, prevedendo fin dal principio l utilizzo di un ulteriore transito )nternet con un ISP locale per consentire alla rete accademica di essere raggiunta e di raggiungere velocemente le reti degli altri operatori presenti in Albania nonche di disporre di un accesso alternativo a Internet rispetto a quello fornito dal GARR/GEANT. )l presente progetto prevede l attestazione del transito verso GARR/GEANT sul BPoP1, e del secondo transito )nternet con un )SP locale sul BPoP, per consentire l accesso a )nternet alla rete accademica anche in caso di failure di uno dei due BPoP. I due transiti Internet potranno essere usati uno come backup dell altro o contemporaneamente in modalità di bilanciamento di carico. Tuttavia, è importante sottolineare che la scelta dei BPoP su cui attestare i due transiti potrà essere effettuata dal Centro Servizi sulla base di proprie considerazioni strategiche anche durante la realizzazione della rete senza che ciò comporti variazioni strutturali nell architettura proposta. 5

6 Figura 1: Topologia fisica 6

7 Sul BPoP4 potrà essere attestato, quando e se disponibile, un eventuale peering con AKSHI che consentirà alla rete accademica di scambiare traffico in modo efficiente verso le reti delle organizzazioni governative. Si ritiene che il BPoP4 rappresenti il BPoP ideale per l instaurazione del peering con AKS() visto che si troverà presso l Agenzia nazionale degli Esami (AKP), che essendo anche ente governativo sarà collegata anche alla rete AKSHI; tuttavia, anche il peering con AKSHI potrà essere attestato su altri BPoP a discrezione del Centro Servizi. Dal punto di vista dell architettura logica (rappresentata in Figura 2), la rete, che sarà basata su un backbone in tecnologia MPLS (Multi Protocol Label Switch) in grado di fornire servizi evoluti quali L2/L3 VPN, supporterà il dual stack IPv4/IPv6 su ogni nodo, e utilizzerà OSPF (Open Shortest Path First) come protocollo di routing interno e BGP (Border Gateway Protocol) per l instradamento del traffico verso la Global Internet. Per quanto riguarda OSPF, ogni BPoP svolgerà il ruolo di Area Border Router (ABR) tra la backbone area, costituita dai collegamenti a 10 gigabit verso gli altri BPoP, e la specifica area foglia costituita dai collegamenti gigabit verso i PoP di competenza del BPoP. Il collegamento della rete accademica verso la Global Internet sarà invece realizzato tramite BGP nella sua versione esterna (E-BGP) per ricevere dal GARR/GEANT e dal local Albanian ISP la Full )nternet Routing Table e da AKSHI le sole reti appartenenti alle organizzazioni governative. La versione interna di BGP (I-BGP) sarà invece utilizzata per propagare ai BPoP le informazioni di routing esterne e garantire in tal modo l instradamento migliore del traffico verso internet, da ogni punto della rete, in base alla politica di instradamento globale prevista. 7

8 Figura 2: Architettura logica 8

9 2.2 Classificazione dei PoP e requisiti dei collegamenti Prima di indicare i requisiti principali per la topologia fisica della rete procediamo con la classificazione dei PoP della rete; i PoP sono stati divisi in 3 categorie a seconda delle loro dimensioni e funzionalità: BPoP Backbone PoP, router di fascia core PoP-M Medium PoP, router di fascia alta PoP-S Small PoP, router di fascia bassa Caratteristiche hardware principali BPoP PoP ad alte prestazioni utilizzato per la realizzazione del backbone e per l aggregazione geografica dei nodi di accesso Dispone di almeno 16 interfacce gigabit ethernet Sia l alimentazione che il modulo di controllo sono ridondati Dispone di almeno 2 interfacce 10 gibabit ethernet Caratteristiche hardware principali PoP-M PoP di accesso alla rete accademica (più performante) Dispone di almeno 3 porte gigabit ethernet Sia l alimentazione che il modulo di controllo sono ridondati Caratteristiche hardware principali PoP-S PoP di accesso alla rete accademica (meno performante) Dispone di almeno 3 porte gigabit ethernet L alimentazione e il modulo di controllo non sono ridondati Le tecnologie che dovranno essere supportate dai nodi della rete sono le seguenti: MPLS (L3 e L2 VPN) solo BPoP OSPF v2 e v3 tutti BGP solo BPoP Route Reflector BGP (anche se al momento non utilizzati) solo BPoP IPv4 e IPv6 tutti VLAN IEEE 802.1Q tutti 9

10 DCHPv4 tutti DHCPv6 tutti Autoconfiguration Stateless IPv6 tutti NAT IPv4 tutti Funzionalità di firewall stateful IPv4 e IPv6 tutti Funzionalità di switching tutti Funzionalità QoS (DiffServ) e Shaping tutti Per quanto riguarda i requisiti principali dei collegamenti, il progetto prevede che: I collegamenti di backbone tra BPoP siano realizzati in tecnologia 10 gigabit ethernet su fibra ottica I collegamenti di accesso tra PoP e BPoP a siano realizzati in tecnologia gigabit ethernet su fibra ottica I collegamenti di accesso tra il BPoP1 e i PoP fuori siano realizzati in ethernet in fibra ottica o in tecnologia wireless Il collegamento verso il GARR/GEANT sia realizzato in fibra ottica 2.3 Topologia fisica della rete Nodi di backbone La posizione fisica di ogni BPoP a è stata scelta cercando di raggiungere al meglio i seguenti obiettivi: Prossimità: garantire il collegamento del maggior numero possibile di PoP minimizzando la lunghezza della fibra ottica Scalabilità: espansione futura della rete Supporto locale da parte di personale esperto Disponibilità di un locale protetto, refrigerato, chiuso, ecc. Possibilità di realizzare un uscita in doppia via sull anello metropolitano La proposta per il collegamento dei 4 nodi di backbone (BPoP) è illustrata in Figura 3; il backbone è rappresentato in rosso, e i BPoP sono segnati con la lettera P. 10

11 Figura 3: Backbone della MAN di Di seguito presentiamo la lista dettagliata dei BPoP. BPoP1 Ufficio del Centro Servizi (ANA) Il BPoP1 sarà installato presso l edificio che ospiterà il Centro Servizi. Questo BPoP sarà il nodo-chiave della rete, poiché collegherà alla Rete Accademica il Data Center del Centro Servizi, nel quale saranno presenti i server per le applicazioni condivise tra le università, tra cui quelle sviluppate da CINECA. Dal BPoP1 partirà il link verso il GARR/GEANT che collegherà la rete di ANA alle reti accademiche europee e a Internet. Il BPoP1 funzionerà inoltre come nodo di aggregazione per l area sud-ovest di e per le università fuori. Il BPoP1 con i PoP afferenti (tranne quelli interurbani) è mostrato in Figura 4. 11

12 Figura 4: BPoP1 e afferenti BPoP 2 Rettorato Università di )l BPoP sarà situato presso l edificio del Rettorato dell Università di, in una stanza utilizzata come server room, già adeguata per ospitare il BPoP. La stanza è chiusa a chiave, condizionata esistono installare un rack per il BPoP. condizionatori e c è la possibilità di Nella piazza dove si trova il rettorato arrivano le fibre di diversi operatori ed è facile realizzare due ingressi in fibra ottica su percorsi fisici completamente indipendenti per il collegamento verso il BPoP1 e il BPoP3. Il BPoP2 funzionerà come nodo di aggregazione per la parte sud-est di. Il BPoP2 con i PoP afferenti è mostrato in Figura 5. 12

13 Figura 5: BPoP2 e afferenti BPoP 3 Facoltà di Medicina dell Università di Il BPoP sarà posizionato presso l edificio di Pre-Clinic della facoltà di Medicina dell università di, che dispone di una stanza dove può essere installato il BPoP. Il BPoP3 funzionerà come nodo di aggregazione per la parte nord-est di. Il BPoP3 con i PoP afferenti è mostrato in Figura 6. Figura 6: BPoP3 e afferenti 13

14 BPoP 4 Agenzia Nazionale per gli esami (AKP) )l BPoP sarà situato presso l edificio dell Agenzia Nazionale per gli esami (AKP), dove esiste una stanza adeguata per ospitare il BPoP. La stanza è refrigerata e chiusa a chiave. Inoltre questa stanza sarà servita a breve da due linee elettriche distinte e protette da un gruppo elettrogeno. Il BPoP4 funzionerà come nodo di aggregazione per la parte nord-ovest di. )l BPoP con i PoP afferenti tranne l Università agraria, che si trova fuori città verso nord-ovest) è mostrato in Figura 7. Figura 7: BPoP4 e afferenti Lista dei nodi da collegare Di seguito vengono presentate 4 tabelle che elencano i PoP collegati ad ogni BPoP con le loro caratteristiche. Per ogni PoP è indicata la categoria secondo la classificazione fatta in 2.2 (BPoP, PoP-M o PoP-S). 14

15 PoP Università/Ente Edificio Indirizzo Tipologia PoP 1.1 Centro Servizi della Rete Accademica Albanese Uffici Centrali Rruga Sami Frasheri, PoP-M 1.2 Università di Facoltà di Scienze Sociali e Facoltà di Diritto 1.2 bis Università di Facoltà di Scienze Sociali 1.3 Università di Istituto di Biotecnologie 1.4 Università di Giardino Botanico 1.5 Politecnico di Facoltà di Ingegneria Matematica e Fisica 1.6 Università di Durazzo Rettorato 1.7 Università di Elbasan Rettorato 1.8 Università di Scutari Rettorato 1.9 Università di Korça Campus 1.10 Università di Argirocastro Campus 1.11 Università di Valona Rettorato Rruga Milto Tutulani, Bulevardi Gjergj Fishta Rruga Sami Frasheri, Rruga Mehdi Frasheri, Rruga Muhamet Gjollesha, Rruga e Currilave, Durrës Rruga Ismail Zyma, Elbasan Rruga Studenti, Shkodër Bolevardi Gjergj Kastrioti, Korçë Rruga Tahir Kadare, Gjirokastër L. Pavarësia, Vlorë Note Installato nello stesso edificio del BPoP1 PoP-M PoP-M PoP-S Stesso edificio del Centro Servizi PoP-S PoP-S PoP-M PoP-M PoP-M PoP-M PoP-M PoP-M Università fuori Università fuori Università fuori Università fuori Università fuori Università fuori Tabella 1: PoP Associati al BPoP1 15

16 PoP Università/Ente Edificio Indirizzo Tipologia PoP 2.1 Università di Rettorato Sheshi Nënë Tereza, PoP-M 2.2 Università di Facoltà di Storia e Filologia e Facoltà di Lingue Rruga e Elbasanit, PoP-M 2.3 Università di Facoltà di Economia 2.4 Università di Facoltà di Legge (Master) 2.5 Politecnico di Rettorato 2.6 Politecnico di Facoltà di Geologia e Miniere 2.7 Politecnico di Biblioteca 2.8 Università delle Arti Campus 2.9 Centro studi albanologici Accademia degli Studi Albanesi Rruga e Elbasanit, Rruga Arben Broci, Sheshi Nënë Tereza 4, Rruga Gjeneral Nikols, Sheshi Nënë Tereza, Sheshi Nënë Tereza, Sheshi Nënë Tereza, Note Installato nello stesso edificio del BPoP2 PoP-M PoP-S PoP-M PoP-S PoP-S Nello stesso edificio del BPoP PoP-M PoP-M Tabella 2: PoP Associati al BPoP2 16

17 PoP Università/Ente Edificio 3.1 Università di Pre-Clinic 3.2 Università di 3.3 Università di 3.4 Università di Facoltà di Medicina Dipartimento di Anatomia 3.5 Università di Facoltà di Medicina Dipartimento di Pediatria 3.6 Università di Facoltà di Infermieristica 3.7 Università di Facoltà di Stomatologia 3.8 Università di 3.9 Università di 3.10 AKTI Accademia delle Scienze - Facoltà di Medicina Edificio amministrativo Facoltà di Medicina Dipartimento di Farmacia Facoltà di Scienze Naturali Istituto di Ricerca di Fisica Nucleare Indirizzo Centro Ospedaliero Nënë Tereza, Rruga e Dibrës, Rruga e Dibrës, Rruga e Dibrës, Centro Ospedaliero Nënë Tereza, Rruga e Dibrës, Centro Ospedaliero Nënë Tereza, Rruga e Dibrës, Centro Ospedaliero Nënë Tereza, Rruga e Dibrës, Centro Ospedaliero Nënë Tereza, Rruga e Dibrës, Bulevardi Zogu I, Rruga Qemal Stafa, Rruga Abdi Toptani, Rruga Murat Toptani, Tipologia PoP PoP-S Note Installato nello stesso edificio del BPoP3 PoP-S PoP-S PoP-S PoP-S PoP-S PoP-S PoP-M PoP-S PoP-S PoP-S Tabella 3: PoP Associati al BPoP3 17

18 PoP Università/Ente Edificio Indirizzo Tipologia PoP 4.1 AKP - Rruga Naim Frasheri 37, PoP-M 4.2 Università di 4.3 Politecnico di 4.4 Politecnico di Istituto di Geoscienze 4.5 Università dello Sport Campus Università Agraria QSA 4.8 QSA Campus IAKSA Istituto di lingue, storia, letteratura, arte 4.9 APAAL MASH AKSHI1 - Museo di Scienze Naturali Facoltà di Ingegneria delle Costruzioni Rruga e Kavajes, Rruga Muhamet Gjollesha 54, Rruga Don Bosko 60, Rruga Muhamet Gjollesha, Note Installato nello stesso edificio del BPoP4 PoP-S PoP-M PoP-S PoP-M PoP-M PoP-S PoP-S Rruga e Durresit, Rruga e Durresit 23, Rruga Papa Gjon Pali II 3 PoP-S PoP-M -1 Tabella 4: PoP Associati al BPoP4 1 AKSHI utilzzerà i propri apparati per collegarsi alla rete accademica pertanto è richiesta la fornitura della sola connettività in fibra ottica verso il B-PoP4 18

19 2.4 Rete MPLS/IP Indirizzamento IPv4 e IPv6 Come già anticipato, la rete accademica supporterà in ogni nodo il dual stack IPv4 e IPv6. A causa della scarsa disponibilità di indirizzi IPv4, il progetto prevede un piano di numerazione interno interamente privato per l infrastruttura di backbone e di accesso in modo da dedicare gli indirizzi )Pv pubblici per l accesso ad Internet delle postazioni utente del personale o ai servizi pubblici di una università/ente (es. server web, server di posta, ecc.). Al contrario, grazie all ampia disponibilità di indirizzi IPv6 che saranno riservati alla rete accademica albanese, l indirizzamento )Pv sarà pubblico sia per i link di backbone che per quelli di accesso alla rete che, più in generale, per tutte le postazioni interne e i servizi eventualmente offerti dalle università. Per la gestione degli apparati di rete, il progetto prevede l utilizzo di network private IPv4 e IPv6, annunciate internamente tramite OSPF, dalle quali saranno ricavati gli indirizzi necessari da configurare sulle interfacce di loopback di ogni PoP della rete. In questo modo sarà pertanto possibile gestire tutti gli apparati di rete tramite indirizzi indipendenti dallo stato fisico dei collegamenti. )noltre l esistenza delle classi di indirizzamento riservate esclusivamente alla gestione degli apparati consentirà di: implementare le necessarie policy di accesso agli apparati in modo semplificato per i soli server di gestione del centro servizi classificare e riservare banda al traffico di gestione (vedi paragrafo ) consentire la corretta configurazione delle sessioni di peering I-BGP globali e VPNv4 (vedi paragrafi e ) Supponendo di disporre di almeno una classe /22 di indirizzi IPv4 e di una classe /32 di indirizzi IPv6, si riporta di seguito il piano di indirizzamento pubblico e privato per le risorse IPv4 e IPv6, previste per: link di backbone, tra BPoP link di accesso, tra BPoP e PoP gestione degli apparati allocazioni pubbliche 19

20 Piano di indirizzamento IP Piano di indirizzamento IPv4 Ad ogni BPoP sarà allocata una /24 pubblica (Figura 8) suddivisa in due /25. Ogni BPoP inizierà ad assegnare indirizzi a partire dalla prima /25 secondo le modalità descritte in La seconda /25 sarà invece riservata per utilizzi futuri (ad eccezione del BPoP1) Il BPoP1 inizierà ad assegnare indirizzi a partire dalla prima /25 come gli altri BPoP, ma delegherà al PoP 1.1 (vedi paragrafo 2.3.2) anche la prima /26 della / riservata. Questa / offerti dal Centro Servizi. servirà per l indirizzamento dei servizi che saranno Figura 8: Piano di indirizzamento IPv4 pubblico Il piano di indirizzamento IPv4 privato seguirà invece lo schema illustrato in Figura 9. Gli indirizzi IPv4 privati saranno usati per: i collegamenti tra BPoP (par ) i collegamenti tra BPoP e PoP (par ) i collegamenti tra PoP e CPE (se presenti, par ) 20

21 le loopback di gestione (par ) Figura 9: Piano di indirizzamento IPv4 privato Piano di indirizzamento IPv6 Per consentire ai router di effettuare opportune operazioni di aggregazione delle reti IPv6, necessarie per limitare la crescita della dimensione delle tabelle di routing e il carico computazionale necessario alla creazione dinamica delle stesse, per ogni BPoP saranno riservati i blocchi /56 contigui a quello inizialmente utilizzato. In particolare, partendo dalla /32 IPv6 pubblica il piano di subnetting (vedi Figura 10) seguirà i seguenti criteri: Ogni BPoP inizierà ad assegnare indirizzi a partire dalla prima /56 relativa alla /48 ad esso allocata secondo le modalità descritte in Le rimanenti /56 disponibili saranno invece riservate per utilizzi futuri (ad eccezione del BPoP1, vedi in seguito) Il BPoP 1 inizierà ad assegnare indirizzi a partire dalla prima /56 come gli altri BPoP. Diversamente dagli altri BPoP, il BPoP1 delegherà al PoP 1.1 (vedi 21

22 paragrafo 2.3.2, la seconda /. Questa / servizi che saranno offerti dal Centro Servizi. servirà per l indirizzamento dei La quinta /48 estratta dal prefisso /32 servirà per l indirizzamento dei collegamenti tra BPoP, dei collegamenti tra BPoP e PoP e dei collegamenti eventuali tra PoP e CPE (vedi scenari di accesso B e C, paragrafi e ) secondo le modalità specificate in e In particolare ad ogni BPoP sarà assegnata una /121; la prima /122 estratta dalla /121 sarà utilizzata per l indirizzamento dei collegamenti tra BPoP e PoP, la seconda per i collegamenti eventuali tra PoP e CPE. Infine i collegamenti di backbone tra BPoP saranno ricavati da una /121 dedicata estratta dallo stesso prefisso /48 Figura 10: Piano di indirizzamento IPv6 pubblico Il piano di indirizzamento IPv6 privato necessario per l indirizzamento delle loopback di gestione secondo quanto specificato in seguirà lo schema illustrato in Figura

23 Figura 11: Piano di indirizzamento IPv6 privato Risorse IP per link di backbone L indirizzamento )P per i collegamenti di backbone tra BPoP prevede (vedi Figura 12 e paragrafo ): L utilizzo di 1 /25 IPv4 privata per ricavare le /30 IPv4 da configurare sui 4 collegamenti tra i BPoP Utilizzo di 1 /121 IPv6 pubblica per ricavare le /127 IPv6 da configurare sui 4 collegamenti tra i BPoP Figura 12: Indirizzamento backbone 23

24 Risorse IP per link di accesso L indirizzamento )P per i collegamenti di accesso tra BPoP e PoP prevede (vedi Figura 13 e paragrafo ): L utilizzo di / privata assegnata ad ogni BPoP per l indirizzamento dei collegamenti punto punto. Ogni /24 sarà suddivisa in due /25, la prima sarà utilizzata per ricavare le /30 IPv4 per i collegamenti tra il BPoP ed i PoP (scenario di accesso A, paragrafo , la seconda per l eventuale indirizzamento tra PoP e CPE (scenari B e C, paragrafi e ). In entrambi i casi il primo IP utile della /30 sarà sempre configurato rispettivamente sul BPoP (collegamento tra BPoP e PoP) e sul PoP (collegamento tra PoP e CPE) L utilizzo di / pubblica assegnata ad ogni BPoP per l indirizzamento dei collegamenti punto punto. Ogni /121 sarà suddivisa in due /122, la prima sarà utilizzata per ricavare le /127 IPv6 per i collegamenti tra il BPoP ed i PoP (scenario di accesso A, paragrafo , la seconda per l eventuale indirizzamento tra PoP e CPE (scenari B e C, paragrafi e ). In entrambi i casi il primo IP utile della /127 sarà sempre configurato rispettivamente sul BPoP (collegamento tra BPoP e PoP) e sul PoP (collegamento tra PoP e CPE) Figura 13: Indirizzamento accesso 24

25 Risorse IP per la gestione degli apparati L indirizzamento )P per la gestione degli apparati prevede (vedi paragrafo ): L utilizzo di una / privata assegnata ad ogni BPoP per ricavare le / da configurare sulle interfacce di loopback (L0) per la gestione dei PoP e del BPoP (Figura 13). Il primo IP utile sarà configurato sul BPoP, gli altri sui PoP afferenti al BPoP. L utilizzo di una / privata assegnata ad ogni BPoP per ricavare le / da configurare sulle interfacce di loopback (L1) per la gestione dei PoP e del BPoP (Figura 13). Il primo IP utile sarà configurato sul BPoP, gli altri sui PoP afferenti al BPoP. La network /48 IPv6 privata dalla quale si estrarranno le 4 /123 e successivamente le / sarà di tipo Unique local. Pertanto sarà necessario ricavare il valore del campo global id tramite gli algoritmi previsti dallo standard, RFC 4163, o similari. Al traffico di gestione proveniente dalle postazioni del personale tecnico del centro servizi sarà associata una banda minima garantita mediante una specifica policy QoS (vedi paragrafo ) Risorse IP per la navigazione internet e i servizi degli utilizzatori finali L indirizzamento IP pubblico per le allocazioni agli utenti finali prevede (vedi paragrafo ): L utilizzo di una / o / pubblica assegnata ad ogni BPoP dalla quale ricavare: per l assegnazione degli indirizzi /32 alle interfacce di loopback (L2) del BPoP e dei relativi PoP afferenti (Figura 13). Il primo IP utile andrà configurato sul BPoP, i successivi sui PoP ad esso afferenti. Tali indirizzi saranno utilizzati dai PoP per il NAT delle connessioni provenienti dalle reti private delle organizzazioni collegate alla rete accademica o 6 /28 che potranno essere allocate alle organizzazioni collegate alla rete accademica in base alle specifiche del paragrafo L utilizzo di 1 /26 IPv4 pubblica da destinare interamente ai servizi IPv4 erogati dal centro servizi L utilizzo di / )Pv pubblica per ogni BPoP 25

26 L utilizzo di / )Pv pubblica per ogni BPoP dalla quale ricavare fino a 32 /62 da assegnare ai PoP afferenti a tale BPoP. Da ogni /62 sarà possibile ricavare fino a 4 /64 che saranno così ripartite: o 1 /64 per l indirizzamento delle postazioni sulla LAN degli utenti; su questa rete si sfrutteranno i meccanismi nativi dell autoconfigurazione stateless IPv6 o 1 /64 per gli eventuali servizi pubblici offerti dalla specifica organizzazione o 2 /64 libere per allocazioni successive L utilizzo di 1 /56 IPv6 pubblica da destinare interamente ai servizi IPv6 erogati dal centro servizi Indirizzi gestiti dai (B)PoP Di seguito sono riportati schematicamente gli indirizzi IPv4 e IPv6 che dovranno essere configurati sulle interfacce dei (B)PoP e gli aggregati da essi gestiti. Indirizzi IPv4 configurati sui PoP 1 IP (/30) per il link punto punto verso il BPoP (indirizzo privato) 1 IP (/30) per il link punto punto verso l eventuale CPE esistente (indirizzo privato) 1 IP (/32) per indirizzo di loopback (L0) dedicato alla gestione (indirizzo privato) 1 IP (/32) per l indirizzo di loopback L2) usato per il NAT delle LAN private delle organizzazioni (indirizzo pubblico) 1 indirizzo IP pubblico utilizzato come default gateway dai server della eventuale rete DMZ dell organizzazione connessa dal PoP Aggregati IPv4 gestiti dal PoP I PoP non gestiranno nessun aggregato IPv4 Indirizzi IPv4 configurati sui BPoP 2 IP (/30) per il link punto punto verso i BPoP adiacenti (indirizzi privati) 26

27 N IP (/30) per i link punto punto verso gli N PoP aggregati dal BPoP (indirizzi privati) 1 IP (/32) per indirizzo di loopback (L0) dedicato alla gestione (indirizzo privato) Aggregati IPv4 gestiti dal BPoP 1 aggregato /24 per indirizzamento dei collegamenti punto punto tra BPoP e PoP tra PoP e CPE (aggregato privato) 1 aggregato /27 per l indirizzamento delle loopback di gestione L dei PoP ad esso afferenti (aggregato privato) del BPoP e 1 aggregato /24 per le allocazioni pubbliche dei PoP da aggregati dal BPoP (aggregato pubblico) Indirizzi IPv6 configurati sui PoP 1 IP (/127) per il link punto punto verso il BPoP (indirizzo pubblico) 1 IP (/127 per il link punto punto verso l eventuale CPE esistente (indirizzo pubblico) 1 IP (/128) per indirizzo di loopback (L1) dedicato alla gestione (indirizzo privato) fino a 4 IP pubblici (/64) utilizzati come default gateway dai pc/server delle reti LAN/DMZ dell organizzazione connessa dal PoP Indirizzi IPv6 configurati sui BPoP 2 IP (/127) per il link punto punto verso i BPoP adiacenti (indirizzi pubblici) N IP (/127) per i link punto punto verso gli N PoP aggregati dal BPoP (indirizzi pubblici) 1 IP (/128) per indirizzo di loopback (L1) dedicato alla gestione (indirizzo privato) Aggregati IPv6 gestiti dal PoP 1 aggregato / per l assegnazione delle reti pubbliche all organizzazione collegata dal PoP )(aggregato pubblico) 27

28 1 aggregato /56 (solo PoP 1.1, vedi paragrafo 2.3.2) per i servizi offerti dal centro servizi (aggregato pubblico) Aggregati IPv6 gestiti dal BPoP 1 aggregato / per l indirizzamento delle organizzazioni afferenti al BPoP 1 aggregato / per l indirizzamento dei link punto punto tra BPoP e PoP ed (aggregato pubblico) eventualmente tra PoP e CPE (aggregato pubblico) 1 aggregato /123 per l indirizzamento delle loopback di gestione (L1) del BPoP e dei PoP ad esso afferenti (aggregato privato) Tipologie di allocazione di risorse pubbliche Premesso che di default, ogni organizzazione connessa alla rete accademica riceverà per la LAN utente, un indirizzo )Pv pubblico configurato sull interfaccia di loopback L2 dei PoP) per il NAT degli indirizzi IPv4 privati ed una /64 IPv6 pubblica, le richieste di risorse pubbliche per le reti DMZ potranno essere gestite secondo lo schema che segue: Allocazione Standard 1 /30 IPv4 pubblica (fino a 1 server), 1 /64 IPv6 pubblica Allocazione Media 1 /29 IPv4 pubblica (fino a 5 server), 2 /64 IPv6 pubbliche Allocazione Alta 1 /28 IPv4 pubblica (fino a 13 server) Allocazione Custom da concordare con il Centro Servizi Modalità di accesso alla rete accademica I servizi di accesso IPv4/IPv6 alla rete accademica saranno erogati in uno dei seguenti modi: Scenario A: accesso diretto tramite PoP Scenario B: accesso indiretto tramite CPE organizzazione Scenario C: accesso ibrido Gli scenari di seguito descritti si basano sulle modalità di indirizzamento IPv4/IPv6 specificate nel paragrafo 2.4.1; le figure che seguono visualizzano le reti IPv4/IPv6 utilizzate. 28

29 Figura 14: Esempio indirizzamento IPv4 pubblico Figura 15: Esempio indirizzamento IPv4 privato 29

30 Figura 16: Esempio indirizzamento IPv6 pubblico Figura 17: Esempio indirizzamento IPv6 privato Scenario A: accesso diretto tramite PoP Nello scenario A (Figura 18), il PoP rappresenta il default gateway IPv4/IPv6 (direttamente connesso per le reti dell organizzazione da collegare alla rete accademica. Non vi sono cioè ulteriori apparati di livello 3 tra il PoP e gli host e/o i server dell organizzazione e il PoP può gestire due interfacce (fisiche o logiche), la prima verso la LAN degli utenti (es: docenti, amministrativi, studenti, laboratori, ecc.), la seconda verso l eventuale DMZ dei servizi; su entrambe le reti sarà possibile utilizzare il dual stack IPv4/IPv6. 30

31 Figura 18: Scenario A - accesso diretto tramite PoP Nell esempio in figura, il router ha configurato sulla prima interfaccia un indirizzo IPv4 compatibile con la rete privata già esistente all interno dell organizzazione da collegare. Sulla stessa interfaccia il router ha poi configurato l indirizzo )Pv 2001:a30::1/64 della network pubblica allocata all organizzazione. )l collegamento verso le altre realtà afferenti alla rete accademica o più in generale verso la global internet avviene tramite NAT sfruttando l indirizzo dell interfaccia loopback di instradamento IP per quelle IPv6. L per le connessioni )Pv, o tramite le comuni regole Sulla seconda interfaccia il router può essere configurato con indirizzi IPv4 e IPv6 appartenenti alle reti dedicate all eventuale DMZ rispettivamente 2001:a30:0:1::/64).... 4/28 e IPv6, La modalità di accesso alla rete accademica per le Università fuori che non hanno già una rete interna che colleghi gli edifici potrà utilizzare una variante dello scenario ora presentato (scenario A1). Tale scenario (Figura 19) presuppone l acquisto, da parte del centro servizi, di uno switch di concentrazione (ubicato nello stesso edificio del PoP), di uno switch di accesso per ogni edificio universitario e dei collegamenti fisici verso l edificio centrale ospitante il PoP. Gli switch saranno connessi tra loro in una configurazione a stella e 31

32 distribuiranno le due LAN, quella utente e quella dei servizi tramite il protocollo IEEE 802.1q (VLAN all interno di tutti gli edifici universitari. Nota: Si ricorda che la progettazione delle LAN delle Università non rientra negli obiettivi del presente progetto. Nello scenario A (e A1) il PoP dovrà implementare almeno le seguenti funzionalità: DHCP server per comunicare i parametri di rete (indirizzi IP, default gateway, DNS server, ecc.) agli host della rete IPv4 privata. In alternativa ogni organizzazione potrà riservare un indirizzo privato da assegnare al PoP e configurare staticamente tale indirizzo come default gateway sulle postazioni interne NAT IPv4, per consentire agli host sulla rete interna IPv4 privata di collegarsi alle reti esterne tramite l indirizzo )Pv pubblico configurato sull interfaccia di loopback L2 del PoP Autoconfigurazione Stateless IPv6, per autoconfigurare sugli host gli indirizzi IPv6 compatibili con il prefisso /64 associato alla LAN (2001:a30::/64) Policy di sicurezza, per proteggere gli host IPv4/IPv6 della LAN utente e della DMZ (vedi paragrafo ) 32

33 Figura 19: Scenario A1 acceso diretto università remote senza LAN Scenario B: accesso indiretto tramite CPE dell organizzazione In questo scenario (Figura 20 l organizzazione si collega alla rete accademica continuando ad utilizzare il proprio router (Customer Premises Equipment, CPE) sia per i servizi IPv4 che per quelli IPv6. Rispetto allo scenario A è necessario: Assegnare al segmento di rete tra PoP e CPE il corretto indirizzamento IPv4/IPv6 secondo le modalità specificate in Compatibilmente con tale paragrafo le network utilizzate nell esempio in figura sono e 2001:a30:4:0:0:0:0:4::/ / 33

34 Configurare opportunamente il routing statico verso la CPE delle reti IP pubbliche assegnate all organizzazione (vedi paragrafi e ) E importante sottolineare che, in questo caso, l unica funzionalità necessaria per il PoP tra quelle specificate in è quella di NAT: sarà sempre il PoP ad eseguire il NAT per le connessioni provenienti dalle reti )Pv private dell organizzazione; tutte le altre funzionalità (DHCP, policy di sicurezza autoconfigurazione stateless, ecc.) si intendono pertanto trasferite sulla CPE anche se, in caso di necessità alcune di esse potrebbero comunque essere implementate sul PoP (ad esempio per gestire eventuali attacchi di tipo DoS). Figura 20: Scenario B - accesso indiretto tramite CPE organizzazione Scenario C: accesso ibrido Quest ultimo scenario (Figura 21) si pone a metà tra lo scenario A e lo scenario B. Come nello scenario B l organizzazione si collega alla rete accademica continuando ad utilizzare il 34

35 proprio router, ma questa volta per i soli servizi IPv4 perché la CPE non supporta IPv6. Pertanto i servizi IPv4 saranno gestiti come nello scenario B mentre i servizi IPv6 saranno gestiti come nello scenario A. L organizzazione infine potrà decidere se configurare i server IPv4 nella stessa DMZ dei server IPv6 o mantenere due DMZ distinte in base al protocollo. Figura 21 Scenario C - accesso ibrido Routing interno Il protocollo di routing scelto per la propagazione dinamica delle reti interne all Autonomous System della rete accademica è OSPF. Tale protocollo dovrà essere utilizzato su ogni BPoP e PoP della rete nelle sue due versioni, OSPFv2 per il routing IPv4, e OSPFv3 per il routing IPv6. L architettura OSPF, schematizzata in Figura 2 (pag. 9), prevede che: ogni BPoP ricopra il ruolo di Area Border Router tra l area backbone e la specifica area periferica. ogni area periferica sia configurata come NSSA (Not-So Stubby Area) per consentire ai PoP interni di ridistribuire le rotte statiche negli scenari che lo prevedono (scenari B e C, paragrafi e ) 35

36 i collegamenti tra BPoP e tra BPoP e PoP siano configurati come collegamenti point-to-point OSPF al fine di evitare inutili meccanismi di elezione di Designated Router and Backup Designated Router su segmenti ethernet con solo due router ogni BPoP implementi l aggregazione delle reti dell area periferica verso l area backbone i messaggi OSPF siano autenticati in tutte le porzioni della rete. In particolare si utilizzi l autenticazione MD nativa di OSPFv e l autenticazione MD5 o SHA1 fornita nativamente dal protocollo IPv6 per OSPFv3 i costi OSPF dei collegamenti siano ricavati in modo consistente in base alle interfacce in gioco; ovvero i nodi della rete dovranno essere configurati per assegnare costi crescenti in modo inversamente proporzionale alla banda disponibile sull interfaccia (es. costo decrescente rispettivamente per interfacce 10 Mb/s, 100 Mb/s, 1 Gb/s, 10 Gb/s) Considerazioni: L utilizzo di OSPF nella parte di accesso non è strettamente necessario; al suo posto, in alternativa, sarebbe possibile utilizzare il routing statico. Tuttavia si è preferito predisporre e rendere operativo fin dal principio il protocollo dinamico anche nelle zone periferiche della rete per consentire l implementazione futura di scenari di ridondanza e/o bilanciamento del traffico dei PoP con bassissimo impatto sulla configurazione della rete (es. utilizzo di più collegamenti da un PoP verso i BPoP, chiusura degli anelli periferici tra PoP, ecc.). )l progetto prevede, per omogeneità con il resto della rete, l utilizzo di OSPF anche sui collegamenti interurbani. Nel caso in cui tali collegamenti si dimostrino instabili si consiglia di escluderli dal routing dinamico e di gestire il relativo instradamento in modo statico. I paragrafi seguenti specificano alcuni dettagli di configurazione di PoP e BPoP relativamente ai protocolli OSPFv2 e OSPFv3. 36

37 Routing OSPFv2 IPv4 I PoP della rete dovranno annunciare nell area in cui si trovano: l indirizzo privato di loopback /32 per la gestione (L0) la rete privata /30 tra PoP e BPoP l indirizzo pubblico di loopback /32 per la gestione (L2) l eventuale rete privata / tra PoP e CPE l eventuale rete pubblica )Pv assegnata ai servizi della DMZ le eventuali rotte statiche necessarie per instradare il traffico verso le CPE delle organizzazioni da collegare (Scenari B e C, paragrafi e ) mediante ridistribuzione in OSPF I BPoP dovranno annunciare: nell area non backbone l indirizzo privato di loopback / nell area non backbone l indirizzo pubblico di loopback / nell area non backbone le reti private / per la gestione L per la gestione L tra il BPoP e i PoP ad esso afferenti nell area backbone le due reti private /30 verso gli altri due BPoP Infine i BPoP dovranno: aggregare verso l area backbone la rete privata / destinata alla gestione degli aggregare verso l area backbone la rete privata / destinata all indirizzamento apparati interni all area non backbone dei collegamenti punto punto interni all area non backbone aggregare verso l area backbone la rete pubblica /24 destinata al collegamento internet delle organizzazioni afferenti al BPoP (indirizzi di loopback per il NAT delle LAN utente e delle reti DMZ) Routing OSPFv3 IPv6 ) PoP della rete dovranno annunciare nell area in cui si trovano: l indirizzo privato di loopback / per la gestione L la rete pubblica /127 tra PoP e BPoP l eventuale rete pubblica / le eventuali reti /64 pubbliche destinate alla LAN e ai servizi DMZ tra PoP e CPE 37

38 le eventuali rotte statiche necessarie per instradare il traffico verso le CPE delle organizzazioni da collegare (Scenario B, paragrafo ) mediante ridistribuzione in OSPF I BPoP dovranno annunciare: nell area non backbone l indirizzo privato di loopback / per la gestione L nell area non backbone le reti pubbliche /127 tra il BPoP e i PoP ad esso afferenti nell area backbone le due reti pubbliche /127 verso gli altri due BPoP Infine i BPoP dovranno: aggregare verso l area backbone la rete privata /123 destinata alla gestione degli apparati interni all area non backbone all indirizzamento dei collegamenti punto punto interni all area non backbone aggregare verso l area backbone la rete pubblica / destinata aggregare verso l area backbone la rete pubblica /48 destinata al collegamento internet delle organizzazioni afferenti al BPoP Routing esterno Il routing tra la rete accademica e la global Internet sarà garantito dal protocollo BGP. Tale protocollo (Figura 2, pag. 9), utilizzato solo sui BPoP, sarà implementato secondo le modalità di seguito descritte: Il BPoP1 e il BPoP4 saranno gli unici BPoP ad implementare delle sessioni di External BGP (E-BGP). Tali sessioni, instaurate con GARR/GEANT, con il Local Albanian ISP e con AKSHI consentiranno ai BPoP di: o Ricevere la Full Internet Routing Table IPv4 e IPv6 da GARR/GEANT (BPoP1) e dal Local Albanian ISP (BPoP4) o Ricevere le reti IPv4 e IPv6 delle organizzazioni governative afferenti ad AKSHI (BPoP4) o Annunciare le reti IPv4 e IPv6 della rete accademica Albanese su entrambi i transiti Ogni BPoP dovrà stabilire delle sessioni di Internal BGP (I-BGP) verso tutti gli altri BPoP (collegamenti in bianco tratteggiato, Figura 2). In questo modo ogni 38

39 BPoP, disponendo delle informazioni di routing esterne al proprio Autonomous System, avrà sempre la possibilità di instradare il traffico nel modo migliore in base alla politica di instradamento globale prevista. Per garantire la maggiore stabilità della rete sfruttando i meccanismi di riconvergenza automatici implementati da OSPF, le sessioni I-BGP saranno realizzate tramite gli indirizzi IP privati delle interfacce di loopback L0 (IPv4) e L1 (IPv6). In questo modo l eventuale malfunzionamento di un collegamento sul backbone non comporterà il reset delle sessioni I-BGP in quanto gli indirizzi di loopback relativi a tali sessioni saranno raggiungibili tramite percorsi alternativi. Di seguito si riporta la lista delle sessioni BGP gestite da ognuno dei 4 BPoP: BPoP1 o Sessione E-BGP IPv4 verso GARR/GEANT o Sessione E-BGP IPv6 verso GARR/GEANT o 3 sessioni I-BGP IPv4 utilizzando gli indirizzi delle interfacce di loopback L0 verso BPoP2, BPoP3 e BPoP4 o 3 sessioni I-BGP IPv6 utilizzando gli indirizzi delle interfacce di loopback L1 verso BPoP2, BPoP3 e BPoP4 BPoP2 o 3 sessioni I-BGP IPv4 utilizzando gli indirizzi delle interfacce di loopback L0 verso BPoP1, BPoP3 e BPoP4 o 3 sessioni I-BGP IPv6 utilizzando gli indirizzi delle interfacce di loopback L1 verso BPoP1, BPoP3 e BPoP4 BPoP3 o 3 sessioni I-BGP IPv4 utilizzando gli indirizzi delle interfacce di loopback L0 verso BPoP1, BPoP2 e BPoP4 o 3 sessioni I-BGP IPv6 utilizzando gli indirizzi delle interfacce di loopback L1 verso BPoP1, BPoP2 e BPoP4 BPoP4 o Sessione E-BGP IPv4 verso Local Albanian ISP o Sessione E-BGP IPv6 verso Local Albanian ISP 39

40 o Sessione E-BGP IPv4 verso AKSHI o Sessione E-BGP IPv6 verso AKSHI o 3 sessioni I-BGP IPv4 utilizzando gli indirizzi delle interfacce di loopback L0 rispettivamente verso BPoP1, BPoP2 e BPoP3 o 3 sessioni I-BGP IPv6 utilizzando gli indirizzi delle interfacce di loopback L1 rispettivamente verso BPoP1, BPoP2 e BPoP3 L architettura BGP prevista consentirà di implementare opportune politiche di instradamento del traffico in modo ottimizzato sull intera rete tramite le potenzialità offerte dal protocollo BGP. Una possibile politica di instradamento potrebbe ad esempio essere la seguente: raggiungere le reti della ricerca italiane ed europee preferibilmente tramite GARR/GEANT, e solo per backup tramite il Local Albanian ISP raggiungere le reti governative preferenzialmente tramite i peering diretti con AKSHI e solo per backup tramite il Local Albanian ISP o GARR/GEANT raggiungere le reti nazionali preferibilmente tramite il Local Albanian ISP raggiungere le reti sulla global Internet bilanciando il traffico su entrambi gli ISP, utilizzando cioè l attributo AS-PATH di BGP come elemento discriminante per la scelta dei percorsi Considerazioni: gli indirizzi IPv4 e IPv6 per i collegamenti di transito verso la global Internet apparterranno allo spazio di indirizzamento del GARR/GEANT (collegamento di transito BPoP1) e del Local Albanian ISP (collegamento di transito BPoP4) gli indirizzi IPv4 e IPv6 per il peering del BPoP4 con AKSHI saranno concordati in una fase successiva il peering I-BGP tra il BPoP3 e il BPoP2 non è necessario; tuttavia è stato previsto per omogeneità nella configurazione dei BPoP le politiche di instradamento potranno variare anche in base alla banda disponibile sui transiti e ai relativi costi Funzionalità aggiuntive In questo paragrafo sono presentate le funzionalità aggiuntive che dovranno essere supportate dalla rete IP. Alcune funzionalità come ad esempio il QoS e lo shaping dovranno 40

41 essere implementate da subito, altre funzionalità potranno invece essere necessarie solo successivamente MPLS L3 VPN Alcune organizzazioni afferenti alla rete accademica potrebbero avere la necessità di realizzare da subito o successivamente delle VPN di livello 3 per interconnettere le loro reti interne IPv4 con indirizzamento privato. La soluzione migliore per fornire tale servizio è quella che fa uso di MPLS L3 VPN. Sebbene l architettura di rete proposta per la rete accademica sia stata pensata fin dal principio per supportare le MPLS VPN, sarà necessario apportare alcune modifiche alla configurazione di base degli apparati. In particolare sarà necessario introdurre una nuova interfaccia (fisica o logica) tra BPoP e PoP per differenziare il traffico da trasportare sulla VPN rispetto al traffico internet e poi configurare opportunamente gli apparati di rete per trasportare quella tipologia di traffico. I dettagli implementativi per la realizzazione del servizio saranno illustrati tramite l esempio presentato in Figura 22. Lo scenario riporta il classico caso in cui ad esempio si debba garantire il routing diretto (cioè senza utilizzo di funzionalità di NAT) tra le reti IPv4 private /16, /16, e /16 rispettivamente appartenenti alle Facoltà X, Y e Z dell università K. In questo caso, con particolare riferimento alla nomenclatura MPLS, i BPoP 2, 3 e 4 svolgerebbero il ruolo di PE (Provider Edge) router scambiandosi gli indirizzi privati IPv4 tramite delle sessioni I-BGP VPNv4 dedicate, mentre i PoP x, y e z rappresenterebbero i CE (Customer Edge) router. 41

42 Figura 22: Esempio scenario MPLS L3 VPN L utilizzo di un collegamento aggiuntivo collegamento in blu, Figura 22) tra PE2 e CEx, PE3 e CEy e PE4 e CEz si rende necessario per differenziare il traffico VPN da quello internet. Infatti i PE2, PE3 e PE4 assoceranno a tale interfaccia una tabella di routing distinta (VRF) che verrà popolata principalmente con informazioni provenienti dalle sessioni BGP VPNv4 (in blu tratteggiato, Figura 22) relative a quella specifica VPN e utilizzata per il routing dei pacchetti provenienti da tali collegamenti. I pacchetti inoltrati dai CE router sui collegamenti non VPN saranno invece instradati utilizzando la tabella di routing globale dei PE router secondo le modalità descritte in L indirizzamento )Pv privato dei collegamenti aggiuntivi ora introdotti seguirà le modalità specificate in Infine si ritiene che il routing tra PE e CE relativo alle reti private da raggiungere tramite VPN, possa essere implementato mediante routing statico almeno nella fase iniziale di startup della rete in cui pochissime organizzazioni richiederanno l attivazione del servizio; questa scelta si rende necessaria principalmente per non appesantire ulteriormente i CE router; naturalmente il servizio VPN potrà essere ottimizzato in qualunque momento tramite l introduzione del routing dinamico. 42

43 Considerazioni: Si ricorda che le organizzazioni connesse alla rete accademica manterranno la loro autonomia nell utilizzo delle numerazioni )Pv private delle LAN, che potranno pertanto sovrapporsi con le numerazioni private IPv4 delle altre organizzazioni. Questo è il motivo principale per il quale le reti private sono state escluse dal routing globale (cioè non sono propagate via OSPF); la raggiungibilità di tali reti sarà possibile, ove necessario, tramite l attivazione dei servizi VPN ora descritti Il servizio di MPLS L3 VPN è stato pensato solamente per il protocollo IPv4 essendo l indirizzamento )Pv, pubblico in ogni porzione di rete e gestito centralmente dal centro servizi; l estensione del servizio di MPLS L3 VPN al protocollo IPv6 potrà avvenire, se necessario, in una fase successiva Nella situazione a regime sarà necessario realizzare il full mesh di sessioni I-BGP VPNv4 analogamente a quanto già accade per il full mesh I-BGP IPv4 ed il full mesh I-BGP IPv6 I due collegamenti tra CE e PE potranno essere realizzati tramite interfacce fisiche distinte oppure utilizzando le VLAN (protocollo IEEE 802.1Q) MPLS L2 VPN Alcune organizzazioni afferenti alla rete accademica potrebbero avere bisogno di interconnettere le loro reti locali direttamente a livello 2. Questo servizio potrà essere implementato facilmente tramite le MPLS L2 VPN. Sebbene l architettura di rete proposta per la rete accademica sia stata pensata fin dal principio per supportare le MPLS VPN, sarà necessario apportare alcune modifiche alla configurazione di base degli apparati. I dettagli implementativi per la realizzazione del servizio saranno illustrati tramite l esempio di Figura 23. In particolare sarà necessario utilizzare un altro collegamento tra PE e CE di tipo fisico o logico (realizzato cioè tramite VLAN, IEEE 802.1Q). In quest ultimo caso sarà necessario: definire due VLAN id, il primo per la connettività internet, il secondo per la MPLS L2 VPN utilizzare uno switch intermedio tra PE e CE su cui attestare il collegamento proveniente dal PE o sfruttare le funzionalità di switching eventualmente disponibili sul CE (vedi considerazioni finali) 43

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