Il Consiglio Comunale di Messina
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- Alfredo Bello
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1 CITTA DI MESSINA Messina aprile 2007 ORDINE DEL GIORNO Il Consiglio Comunale di Messina PREMESSO - Che negli ultimi mesi è esploso in tutta la sua gravità il problema della stabilizzazione dei precari RFI; - Che la scelta dei vertici di RFI Bluvia di ridurre le tabelle di armamento proprio all indomani della tragedia del Segesta, e l intransigenza manifestata rispetto alla vertenza in corso, hanno inasprito la tensione sociale e aumentato la preoccupazione per la politica di disimpegno nei servizi di navigazione nello Stretto da parte della flotta di Stato; - Che il problema del precariato dei lavoratori in questione costituisce soltanto l importante appendice, nonché la conseguenza esasperata, di una vertenza che affonda radici lontane nel tempo e che vede tra i più importanti soggetti responsabili le Ferrovie dello Stato; - Che l attuale disimpegno di RFI è riscontrabile, oltre che nella navigazione, con il mancato rinnovo di una flotta vetusta e ormai fuori mercato, anche nella manovra, nella rete, nell esercizio e nell Officina Grandi Riparazioni; - Che il grido di protesta dei lavoratori, delle loro Organizzazioni Sindacali e delle forze politiche è a difesa non solo dei lavoratori, ma dell intera Area dello Stretto, con l obiettivo concreto di imporre che il piano aziendale di Rfi, in discussione proprio in questi giorni, preveda investimenti tra Messina, Villa e Reggio Calabria in termini di flotta, mezzi, tecnologie e personale, da inserirsi in un contesto di migliore infrastrutturazione di tutta l area interessata; VISTO - Che il disimpegno nella navigazione è solo uno degli effetti del più complessivo arretramento della presenza di RFI in tutto il nodo ferroviario dello Stretto; - Che il perpetrare di tale grave situazione contribuisce giornalmente all ulteriore marginalizzazione dell Area dello Stretto con particolare riferimento al mancato sviluppo delle dinamiche
2 dei trasporti e al contestuale peggioramento delle condizioni di sicurezza dei viaggiatori così come dei dipendenti; - Che la Camera e il Senato in sede di approvazione di Finanziaria hanno impegnato il Governo a investire sull'area dello stretto al fine di potenziare i collegamenti ferroviari, stradali e marittimi tra Sicilia e Calabria; - Che l'amministrazione comunale ha più volte invitato gli armatori pubblici e privati, i rappresentanti del governo regionale e nazionale, i ministri competenti, a sviluppare gli interventi di propria competenza per valorizzare l'area dello stretto, in relazione alle problematiche dell'efficienza e razionalità del servizio, dell'occupazione e della sicurezza, con il potenziamento ed ammodernamento dei mezzi e delle infrastrutture; VALUTATO - Che, dal punto di vista economico, il vettore Pubblico opera nel trasporto del gommato e delle persone a rischio d'impresa, cioè come un soggetto privato; - Che, pur in presenza delle difficoltà determinate dall'apertura del nuovo sito di Tremestieri, vi sono margini di crescita e di ritorno economico tali da consentire e anzi richiedere la coesistenza di operatori pubblici e privati; - Che la stabilizzazione da parte di RFI dei lavoratori precari rappresenterebbe un passo avanti sul piano della qualità del servizio e della sicurezza, e che pertanto non solo non comporterebbe perdite economiche significative ma anzi, nel medio lungo periodo, contestualizzata in un percorso di adeguati investimenti, favorirebbe una crescita degli utili, rendendo possibili ulteriori incrementi occupazionali; CONSIDERATO DUNQUE - Che la drammatica vicenda dei lavoratori precari in lotta merita, può e deve avere risposte esigibili nell'immediato semplicemente applicando la normativa esistente AUSPICA FORTEMENTE Che RFI dia prova di buona volontà al tavolo sindacale stabilizzando i lavoratori in lotta e assicurando il superamento del contratto a viaggio nella tratta dello stretto, garantendo così un'occupazione dignitosa ai lavoratori marittimi precari; RITENUTO TUTTAVIA - Che l incremento occupazionale e la stabilizzazione definitiva dei precari si possono ottenere soltanto tramite l aumento di investimenti che portino al potenziamento della flotta per il traghettamento e del servizio veloce per i pendolari, che guardi contestualmente ad un serio piano di investimento a breve,
3 medio e lungo periodo nel campo della sicurezza e della dotazione infrastrutturale; - Che risulta pertanto opportuno richiedere con forza che il Governo nazionale faccia delle scelte chiare e concrete per avviare significativi investimenti che partano dallo Stretto in direzione del potenziamento infrastrutturale viario e ferroviario verso la Sicilia e la Calabria, dando priorità al settore della navigazione; - Che è assolutamente necessario acquisire il sostegno pieno della Regione Siciliana alla vertenza in atto, innanzi tutto attraverso una propria proposta di sviluppo del sistema ferroviario nell Area dello stretto. - Che la Regione Siciliana deve operare scelte precise da inserire come priorità nell accordo Stato Regione da definire per la ripartizione delle risorse dell Accordo Programma Quadro sugli investimenti infrastrutturali, realizzare una forte interlocuzione col governo nazionale in merito al rilancio del trasporto ferroviario nell'isola, riconoscere il valore strategico prioritario dei trasporti nell'area dello stretto e del ruolo del vettore pubblico quale garante della continuità territoriale. Infatti Messina deve realmente divenire la porta della Sicilia nel Piano Regionale Trasporti e non si capisce come potrebbe ottenere il riconoscimento nazionale di un ruolo strategico in tale settore se questo venisse negato sul versante regionale. - Che tali problematiche investono anche la Regione Calabria e i comuni di Reggio Calabria e Villa San Giovanni IMPEGNA - Il Sindaco e l Amministrazione Comunale di Messina a porsi in prima linea nella mobilitazione dei cittadini e delle istituzioni territoriali per invertire la tendenza di Rfi al disimpegno nell'area dello stretto e per sollecitare il Ministro dei trasporti perché promuova una conferenza dei servizi, da convocare d'intesa con Il Prefetto di Messina presso il Palazzo del Governo della nostra città, con i rappresentanti dei dicasteri competenti, gli enti territoriali regionali e locali delle due sponde dello stretto (comprese le autorità portuali), i gruppi armatoriali pubblici e privati, le forze sociali, AFFINCHE' - venga avviata la definizione di una linea politica complessiva e coerente da parte di tutti i soggetti istituzionali, secondo i diversi livelli di competenza e responsabilità, volta a definire una pianificazione di azioni e di investimenti nel breve, medio e lungo periodo nell'area dello stretto; - Il Governo nazionale e i Governi regionali forniscano precise garanzie per il potenziamento delle attuali attività di continuità territoriale tra le due sponde dello stretto, quantificando con esattezza le risorse finanziarie da assegnare definitivamente al
4 potenziamento dei trasporti marittimi nello stretto e alle necessarie opere di infrastrutturazione a terra (approdi, svincoli, raccordi, aree di sosta e di stoccaggio, ecc.), che provengano o meno da quelle ex Fintecna originariamente destinate alla costruzione del Ponte, individuando un percorso programmatico e temporale certo; - Inizi un confronto e una collaborazione per raccordare, per quanto possibile, il sistema degli approdi e della mobilità urbana sulle due coste, in modo da favorire la razionalizzazione dei diversi flussi di traffico (ferroviario, gommato pesante e leggero, pedonale, ro-ro) e ridurre fino ad eliminarli i disagi per l'utenza e per la cittadinanza; - Venga istituito un tavolo presso il Ministero dei Trasporti per riformulare un nuovo contratto d'area per le attività di traghettamento nello stretto per definire criteri e regole omogenee per il vettore pubblico e per i vettori privati, affinché la concorrenza nel settore non produca fenomeni di dumping sociale a scapito dei lavoratori e/o dell'utenza. INVITA - I Presidenti delle Regioni Sicilia e Calabria, i Presidenti delle Provincie regionali di Messina e di Reggio Calabria, i Sindaci e le Amministrazioni comunali di Reggio Calabria e di Villa San Giovanni, i parlamentari regionali e nazionali eletti nelle circoscrizioni di Messina e di Reggio Calabria, a fornire un convinto sostegno non solo alla vertenza dei lavoratori in atto, ma alla rivendicazione della città di Messina di nuove prospettive di sviluppo che partano dalla valorizzazione dell'area integrata dello stretto, superando gli steccati dell'appartenenza politica, unificando in una strategia condivisa tutte le istituzioni territoriali coinvolte e le forze politiche e sociali. IL SINDACO I CAPIGRUPPO CONSILIARI
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