L anno della Casalgrandese Dal salto di categoria alla vittoria in Coppa Italia per poi concludere col 1 posto al trofeo Cavazzoli

Transcript

1 LUNEDÌ 30 GIUGNO 2014 ANNO XIII NUMERO 52 1,20 Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - CN/RE CALCIO DILETTANTI Tempo di bilanci per le società sportive: spazio a Campagnola, Mandrio e Juve Club L anno della Casalgrandese Dal salto di categoria alla vittoria in Coppa Italia per poi concludere col 1 posto al trofeo Cavazzoli REGGIO - Tempo di bilanci per le società sportive che alimentano il nostro movimento. Spazio alla rinata Virtus Mandrio, società che crede molto nel settore giovanile. Non solo: tante novità anche da Campagnola, altra piazza emergente. I cannibali però restano loro: la Juventus Club vince su tutti i fronti. La stagione 2013/2014 però resterà nella storia della Casalgrandese: salto di categoria (dalla Promozione al campionato d Eccellenza) vittoria della Coppa Italia e del trofeo Cavazzoli. FAINO DA PAGINA 13 IECONOMIAI Servizi Italia, joint venture in India. Il gruppo guidato da Facchini prosegue il suo insediamento all estero: dopo le attività avviate in Brasile e in Turchia, nelle prossime settimane avrà il 51% del capitale di una società con sede a Delhi. A PAGINA 7 PER I PROFESSIONISTI Il Pos è d obbligo Obbligo Pos: stangata da euro. La Cgia di Mestre critica diversi aspetti della norma che entra in vigore da oggi e la ritiene fastidiosa: idraulici, elettricisti e falegnami in difficoltà. TIPICITAʼ A NEW YORK Reggio al Fancy Food Nove aziende reggiane al Fancy Food: sono sbarcati ieri a New York i nostri prodotti tipici. In passerella aceti balsamici, Parmigiano Reggiano, vini ed erbazzone. LʼINTERVISTA Alle pagine 8-9 Parola al Prof Mister Roberto Benincasa lascia Castellarano e sceglie la Rubierese. L ex responsabile del settore giovanile del Modena, detto il prof della tecnica ci racconta il suo punto di vista. A PAGINA 3 A PAGINA 5 FAINO A PAGINA 11

2

3 LUNEDÌ 30 GIUGNO accessi medi quotidiani Economia ISCRIZIONE GRATUITA Cgia L associazione di Mestre critica diversi aspetti della norma che entra in vigore da oggi e la ritiene fastidiosa Obbligo Pos: stangata da euro Idraulici, elettricisti, falegnami, antennisti, manutentori e dipendenti in difficoltà A PARTIRE da oggi le imprese e i lavoratori autonomi dovranno dotarsi del Pos, il Point of sale, essendo tenuti ad accettare i pagamenti superiori ai 30 euro anche attraverdso le carte di credito. E uno strano obbligo, perchè non prevede sanzioni. Le categortie interessate lo vivono come un disturbo. Intanto la Cgia di Mestre ha calcolato che il costo medio annuo del Pos sarà per loro di euro Per le attività che si stanno attrezzando per attivare questa modalità di pagamento i costi da sostenere non saranno perciò indifferenti. Al netto delle offerte contrattuali che alcune banche stanno proponendo ai propri migliori clienti, secondo le stime Cgia un azienda con 100mila euro di ricavo annuo, con il Pos, tra canone mensile, canone annuale e la percentuale di commissione sull incasso, dovrà sostenere una spesa media annua di euro. Oltre a questo, il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, osserva che c è un altro problema per diverse attività artigianali: Gli idraulici, gli elettricisti, i falegnami, gli antennisti i manutentori di caldaie, nonché i loro dipendenti e collaboratori, spesso si recano singolarmente presso la dimora o l immobile del committente. Ciascun dipendente e collaboratore dovrà essere dotato di un Pos. Il legislatore ha idea di quali costi dovranno sostenere queste aziende?. Prosegue Bortolussi: La norma non fa distinzioni, e si rivolge a tutte le imprese che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi. Mentre lla relazione illustrativa alla norma diceva che l obbligo è solo per i soggetti che svolgono la loro attività verso i privati, nel testo finale non vi è traccia di questa limitazione. Un interpretazione letterale consente di affermare che è obbligat a dotarsi di Pos anche chi effettua un attività verso altri imprenditori o lavoratori autonomi, come l autotrasportatore, le aziende subfornitrici, l impresa di pulizie che lavora per gli studi privati o per gli enti pubblici, i commercianti all ingrosso. POS: costo medio annuo euro di incassi Commissioni medie quali risultano dall analisi dei fogli informativi di un campione di 10 istituti di credito Tipologia Canone Canone Commissione a Costo Costo di POS mensile Annuo % sull'incasso totale netto ( a ) ( b ) ( a + b ) Commissione POS Commissione POS Cordless Commissione POS GSM Elaborazione: Ufficio Studi CGIA Tutte attività che nella prassi quotidiana ricevono già adesso pagamenti tracciabili. A rendere questa disposizione molto criticabile c è il fatto che dovranno dotarsi di Pos anche le imprese che, pur lavorando con i privati, ricevono normalmente pagamenti con bonifico. Si pensi ai concessionari di auto, di moto, alle imprese edili che fanno ristrutturazioni. Sebbene non siano previste sanzioni per chi non adempie, la novità viene vissuta con fastidio e come un ulteriore costo per le attività economiche. Per avere una idea delle cifre in gioco la Cgia ha stimato i costi annui ipotizzando un volume di transazioni di 100mila euro. Sono state applicati i costi medi come rilevati dai fogli informativi su un campione di 10 banche presenti a livello nazionale. Per ogni tipologia di Pos il costo varia, si passa dalla versione base a quella priva di collegamento con fili (Cordless) al modello che si utilizza anche fuori sede (Gsm). Poiché le spese per l utilizzo del Pos sono deducibili ai fini del reddito di impresa, accanto al Costo totale (somma del canone annuo e delle commissioni percentiuali sull incassato), si è stimato il costo netto, cioè il costo totale al netto delle imposte che si risparmiano grazie alla deducibilità dell onere in questione. UNICREDIT: fondi Usa interessati a Pioneer Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, ritorna l interesse dei grandi fondi di private equity americani per Pioneer Investments, l asset manager di Unicredit che amministra 179 miliardi di euro di masse, 63esima società al mondo e 27esima in Europa. Secondo il Wall Street Journal, dopo la multa paventata a BNP Paribas per aver lavorato con nazioni soggette a sanzioni Usa, anche Unicredit rischia di essere sanzionata per simili motivi. Al momento il management di Unicredit ha negato di voler vendere Pioneer. Un eventuale cessione solo di una quota aiuterebbe il gruppo a raggiungere l obiettivo di rafforzamento patrimoniale con il Core Tier 1 ratio (indice di solidità patrimoniale) al 10%. Gli analisti valutano Pioneer, che ha chiuso il 2013 con utile netto normalizzato 2013 a 110 milioni di euro, intorno ai 2,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda le eventuali sanzioni da autorità Usa, il management si aspettava possibili multe per circa 100 milioni di euro. Il gruppo non fornisce dettagli sugli accantonamenti per le singole dispute legali ma rende noto solo un totale di 1 miliardo nel bilancio 2013, accantonato per la somma di tutte le cause legali. * * * ENI: la produzione a Kashagan riprenderà nel 2017 Secondo il quotidiano MF, la ripresa della produzione di idrocarburi nel giacimento Kashagan, in Kakakhstan, potrebbe avvenire soltanto nel A fronte di questo ritardo, il consorzio che gestisce il campo Ncoc (di cui Eni detiene il 16,8%) avrebbe chiesto al governo kazako di allungare la scadenza della concessione di ulteriori 20 anni, dal 2041 al Ad oggi a Kashagan sono stati effettuati investimenti per 50 miliardi di euro, di cui 8 miliardi a carico di Eni. Un ennesimo ritardo nella partenza di Kashagan sarebbe negativo, soprattutto a fronte di ulteriori investimenti ad oggi non attesi dal mercato. * * * BANCA Generali: sanatoria sui capitali all estero pronta in luglio Secondo La Repubblica, riparte l iter legislativo sulla regolarizzazione dei capitali detenuti all estero, il testo potrebbe essere pronto per la fine di luglio. Il provvedimento prevedrebbe la tassazione piena delle attività finanziarie detenute all estero, con sconti previsti sulle sanzioni. Possibili riduzioni della tassazione nel caso di reinvestimento delle somme da parte dell imprenditore per ricapitalizzare la propria società. * * * FERRAGAMO: Credit Suisse alza il giudizio a Neutral da Underperfom Gli analisti di Credit Suisse hanno promosso il giudizio sul titolo a Neutral da Underperform. Nelle ultime 22 sedute il titolo ha lasciato sul terreno il 10% e dall inizio dell anno Ferragamo segna un ribasso del 25%. Fino al 7 luglio possono essere presentate le domande e i progetti per l iniziativa promossa da Enel Cuore Fondi per orti urbani e coltivazioni di comunità ENERGIA per gli orti urbani e per l agricoltura di comunità. Così può essere sintetizzata l iniziativa promossa da Enel Cuore, onlus dell Enel. Essa stanzia contributi ai progetti di economia comunitaria finalizzati a realizzare orti urbani all insegna della sostenibilità e della biodiversità. Le proposte devono essere presentate entro il 7 luglio. Il tema è Orti urbani, agricoltura sociale e comunità del cibo strumento per la creazione di società sostenibili ed inclusive, progetto realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie dell Università di Bologna. Le associazioni organizzazioni non governative, cooperative e imprese sociali di Reggio Emilia possono presentare una proposta progettuale che metta al centro la promozione dell orticoltura di comunità, rispondendo ai bisogni in termini di sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale e inclusione sociale. Enel Cuore darà priorità a quelle iniziative che mirano alla promozione dell orticoltura comunitaria in ambito sia urbano che rurale per il miglioramento della sicurezza alimentare, all orticoltura sostenibile per il miglioramento della biodiversità, la riduzione dell impronta ecologica e il miglior uso delle risorse naturali, all orticoltura sociale per la creazione di comunità in contesti disagiati e per il miglioramento dell inclusione sociale, all orticoltura terapeutica per la riabilitazione e il benessere delle persone, all orticoltura didattica e ricreativa e infine all orticoltura per creare attività occupazionale e favorire i percorsi di autonomia di giovani in condizioni di disagio sociale e di fragilità. I destinatari delle iniziative saranno gli utenti di comunità residenziali, centri diurni e centri di recupero. Il contributo di Enel Cuore è indirizzato principalmente agli aspetti strutturali infrastrutturali e all acquisto dei beni strumentali. Le proposte vanno presentate compilando la scheda di presentazione progetto disponibile nella sezione presentare un progetto del sito Vi sono descritti i criteri e le condizioni di accesso ai contributi.

4

5 Economia & Finanza LUNEDÌ 30 GIUGNO Camera di Commercio Da ieri i nostri prodotti tipici sono presenti nel frequentatissimo appuntamento internazionale Nove aziende reggiane al Fancy Food Sbarcano a New York i famosi aceti balsamici, il Parmigiano Reggiano, vini ed erbazzone SONO nove le imprese reggiane che, varcato l oceano Atlantico, da ieri sono presenti al Summer Fancy Food di New York per diffondervi i profumi e gli aromi dei tipici prodotti delle nostre terre. E questo a pochi giorni dal workshop che è stato promosso dalla Camera di Commercio reggiana sulle esportazioni agroalimentari negli Stati Uniti, con uno specifico approfondimento sulle leggi antibioterrorismo. Le imprese reggiane che rappresenteranno l eccellenza dei nostri prodotti agroalimentari in questa golosa vetrina internazionale sono l Acetaia del Casato Bertoni, l Acetaia di Montericco, l Antica Cascina San Lorenzo, la Bross srl, la Donelli Vini spa, la Forgrana Corradini spa, la Grana D Oro srl, l Impresa 39 srl e la Righi srl. L importante manifestazione, una grande occasione per farsi conoscere sul vasto mercato americano, ed anche su quello mondiale, è iniziata ieri e continuerà fino al primo di luglio, in un prevedibile crescendo di interesse. E la prima volta di una collettiva della Camera di Commercio reggiana ad una delle più importanti rassegne internazionali del comparto agroalimentare. La Camera di Commercio reggiana sarà presente anche con un proprio stand nel quale sarà tra l altro possibile degustare i vini che sono stati selezionati all edizione 2013 del Concorso enologico Matilde di Canossa-Terre di Lambru- sco. Quanto sia importante il mercato statunitense per i prodotti alimentari italiani e reggiani lo dicono le cifre: in otto mesi gli Stati Uniti hanno importato dall Italia (che si colloca all 8 posto tra i Paesi esportatori verso gli Usa) prodotti per 2,6 miliardi di dollari, equivalenti a poco meno di 2 miliardi di euro, con una crescita dell 8,2% rispetto all a- nalogo periodo precedente. Il Summer Fancy Food Show, a propria volta, è uno degli eventi di riferimento del comparto food&beverage; è normalmente visitato da operatori internazionali che sono alla ricerca di prodotti di nicchia e innovativi e nell edizione 2013 ha registrato la presenza di espositori provenienti da un ottantina di paesi. Grazie alla collaborazione con la Italy-America Chamber of Commerce di New York, alle 9 imprese reggiane in partenza per il Summer Fancy Food Show, la Camera di Commercio ha assicurato una specifica azione di promozione su 500 operatori statunitensi che sono potenzialmente interessati ad attivare o ad accrescere gli scambi commerciali con la nostra provincia. MAIRE Tecnimont, nuovi ordini per 199 milioni di dollari Maire Tecnimont ha annunciato l aggiudicazione, attraverso le controllate Tecnimont, KT Kinetics Technology, Stamicarbon, di varie commesse ed integrazioni di vecchi contratti per un valore complessivo pari a circa 199 milioni di dollari. I lavori sono in ambito petrolifero, petrolchimico e chimico, si tratta di commesse negli Stati Uniti, in Arabia Saudita, in Russia, in Azerbaigian, India e Cina. Notizia positiva che porta a 1,1 miliardi di euro i nuovi ordini da inizio anno. Le stime degli analisti prevedono acquisizioni per il 2014 pari a 1,6 miliardi. * * * ERG pronta a crescere all estero MF riporta che Erg Renew sarebbe pronta a crescere all estero. Tra le priorità, secondo MF, ci sarebbero il consolidamento in Francia, dove viene studiata la joint venture di Sorgenia con Kkr e potenzialmente la Spagna. Nelle scorse settimane erano circolate indiscrezioni circa un potenziale interesse di Erg a un investimento nel settore eolico in Brasile da effettuarsi assieme ad un partner locale. * * * ATLANTIA: Fitch la promuove Fitch ha rivisto l outlook di Atlantia da negativo a neutrale, confermando invece il rating A-. Notizia positiva ma senza impatti di rilievo sul titolo, la revisione dell outlook riflette principalmente il recente miglioramento del traffico in Italia. * * * CIR: a giorni la firma dell accordo sul salvataggio di Sorgenia C è l accordo sul salvataggio di Sorgenia, la firma dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, lo ha detto ieri Victor Masshia, l amministratore delegato di Ubi Banca, una delle banche creditrici della utility controllata da Cir. Gli ultimi elementi oggetto di discussione con le banche riguarderebbero la durata massima del periodo durante il quale i soci di Sorgenia possono ricevere compensi aggiuntivi (earn out).

6

7 Economia & Finanza LUNEDÌ 30 GIUGNO Economia Il gruppo guidato da Facchini prosegue il suo insediamento all estero: dopo le attività avviate in Brasile e in Turchia Servizi Italia, joint venture in India Nelle prossime settimane avrà il 51% del capitale di una società con sede a Delhi SERVIZI ITALIA mette piede anche in India, dopo essersi già insediata in Brasile e in Turchia: la società, che è quotata sul Segmento Star di Borsa Italiana ed è leader in Italia nel settore dei servizi integrati di noleggio, lavaggio e sterilizzazione di materiali tessili e strumentario chirurgico per le strutture ospedaliere, ha infatti costituito, come aveva preannunciata nel marzo scorso, la Shubhram Hospital Solutions Private Limited, società che ha sede a Delhi e che si occuperà dell attività di noleggio e lavaggio di biancheria ospedaliera in India. L ingresso di Servizi Italia nel capitale della società indiana diverrà effettivo nel corso delle prossime settimane e Servizi Italia deterrà il 51% del capitale sociale, mentre il partner locale il residuo 49%. Il dottor Shashi Bhushan Balain, un uomo che ha grandi conoscenze e relazioni nel settore dei servizi alla sanità, sarà Ceo della società e svilupperà il business del lavaggio e noleggio della biancheria per gli ospedali che sono presenti nell area di Delhi e successivamente in altre aree metropolitane indiane, nonché nel settore della sterilizzazione della biancheria e dello strumentario chirurgico. Entrambi i partner Shashi Bhushan Balain sarà Ceo della società e svilupperà il business del lavaggio e noleggio della biancheria per gli ospedali del Paese MEDIASET: l emiro del Qatar interessato a Premium L emiro del Qatar, Al Bin Thamer Al Thani, ha ribadito interesse per Mediaset Premium. Secondo la Repubblica e Il Sole24Ore, si va verso una soluzione in grado di accontentare tutti ed evitare le battaglie legali che i partecipanti all asta stanno minacciando. L advisor della gara, Infront, avrebbe suggerito alla Lega di attribuire il pacchetto A, che contiene le partite delle 8 squadre leader a livello di audience trasmesse sul satellite a Mediaset, che avrebbe offerto 350 milioni di euro. Infront avrebbe consigliato di dare il pacchetto B, le stesse 8 squadre ma sulla piattaforma del digitale terrestre, a Sky, la quale avrebbe offerto 422 milioni di euro. Il pacchetto D che contiene i diritti per le rimanente 12 squadre, senza specificazione della piattaforma, dovrebbero finire ancora a Mediaset grazie ad un offerta da 306 milioni, l unica ad avere superato la base d asta. In seguito, Mediaset e SKY potrebbero cercare un accordo: ma Sky ha detto che si siederà ad un tavolo solo dopo l esito della gara, non prima del verdetto della Lega. La proposta di Infront consentirebbe alla Lega di incassare 1,1 miliardi di euro (+30% rispetto alla stagione precedente). E presumibile che SKY si opponga ad un esito che la penalizza: l emittente satellitare ha presentato le offerte maggiori per entrambi i lotti A e B. Una parte della Lega propenderebbe per annullare tutto e rifare l asta in autunno. In caso di assegnazione del lotto A e D, Mediaset si troverebbe a spendere circa 850 milioni di euro l anno per i diritti del calcio (serie A + Champions), più del doppio di quello che spende ora, pertanto un accordo con terzi sembra essere necessario. * * * UNICREDIT: dall Ipo di Fineco un capital gain tra i 360 e i 410 milioni di euro Per FinecoBank, banca diretta multicanale del gruppo Unicredit, è stato fissato a 3,7 euro il prezzo di vendita delle azioni ordinarie nell ambito dell offerta globale finalizzata alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana. La capitalizzazione della società, calcolata sulla base del prezzo di offerta, sarà pari a 2,243 miliardi di euro. A questo prezzo, se la quota di capitale collocata sarà del 30%, l Ipo di Fineco porterà per il gruppo Unicredit un capital gain di 360 milioni di euro. Se poi ci sarà l eserci zio integrale della greenshoe, la quota di Fineco sul mercato salirà al 34,5% e il capital gain di Unicredit aumenterà a 410 milioni di euro. Luciano Facchini, amministratore delegato di Servizi Italia contribuiranno fattivamente allo sviluppo delle attività della nuova società, facendo leva sulle proprie consolidate relazioni nel settore ospedaliero indiano, nonché nelle capacità professionali che sono state sviluppate nel settore dei servizi alla sanità. La società ha già avviato avanzati contatti con rilevanti potenziali clienti ospedalieri locali e nello stesso tempo ha iniziato ad effettuare gli investimenti necessari alla costruzione dello stabilimento di lavanderia. Una struttura che, secondo le previsioni, dovrebbe essere completata nel corso del secondo semestre di quest anno. Servizi Italia ha individuato nel mercato ospedaliero indiano - in fase di avvio nel processo di outsourcing delle attività di lavaggio e noleggio biancheria nonché della sterilizzazione - un ulteriore opportunità di sviluppo internazionale in coerenza con la strategia perseguita con l avvio delle attività in Brasile ed in Turchia. Fondo Credem vende le caramelle Charms Nel 2013 un fatturato di 15 milioni PASSANO di mano le mitiche caramelle Charms. Nei giorni scorsi, infatti, Credem Private Equity Sgr, per conto del fondo gestito Credem Venture Capital, ha perfezionato la cessione della partecipata Fida alla famiglia Balconi. Fida, che produce e commercializza caramelle con i marchi Charms, Sanagola e Le Bonelle, nel 2013 ha realizzato un fatturato superiore ai 15 milioni di euro con un Ebitda Margin superiore al 15%. Il Fondo gestito da Credem Private Equity Sgr ha rilevato la società nel 2006, perfezionando con successo una operazione di passaggio generazionale, per la quale ha affidato la gestione dell azienda all amministratore delegato Eugenio Pinci. Al tempo dell acquisizione Fida operava essenzialmente nel consumo familiare con il marchio principale Le Bonelle. Durante la gestione del fondo, Pinci ha perfezionato l acquisizione dei marchi storici Charms e Sanagola arricchendo Fida con una gamma di prodotti e marchi interessanti per canali differenti dalla Gdo e più in generale per il segmento impulso. Dall ingresso del fondo, Fida ha incrementando il fatturato del 50% ed ha più che raddoppiato la propria presenza nella grande distribuzione. Eugenio Pinci rimarrà alla guida di Fida anche nel nuovo corso e manterrà una partecipazione della società insieme al management. Esprimo una grande soddisfazione per aver raggiunto un obiettivo molto difficile in un periodo di crisi che non ha precedenti, ha dichiarato Pinci. In questi anni abbiamo concentrato gli sforzi aumentando la distribuzione nella Gdo collocando le nostre gelatine, nella busta a marchio Le Bonelle, al primo posto delle vendite di caramelle familiari negli ipermercati e nei supermercati. Ho avuto la fortuna di lavorare con un team di persone competenti e motivate che hanno permesso il raggiungimento di obiettivi ambiziosi e, con loro, ho accettato la sfida che il nuovo azionista di maggioranza ci ha proposto. Fida continuerà a creare specialità che soddisfino consumatori sempre più esigenti e attenti alla qualità e far conoscere le caramelle italiane all estero. Advisor dei venditori sono stati Vitale & Associati, Legance e Dla Piper. I compratori sono stati assistiti da Mediobanca, Kpmg e Bilma. Linklaters, DIRETTORE EDITORIALE: Stefania Bigliardi DIRETTORE RESPONSABILE: Roberto Rozzi VICE DIRETTORE: DIRETTORE COMMERCIALE E ORGANIZZATIVO: Alessandro Bettelli Alessandra Pozzi EDITORE E PROPRIETARIO: STAMPA: Nuova Stampa Società Cooperativa Sede Legale, Direzione e Redazione Via Guicciardi, Reggio Emilia Tel Fax vicedirettore@giornaledireggio.com cronaca@giornaledireggio.com sport@giornaledireggio.com Società Editrice Lombarda - Cremona TESTATA La Notizia - Il Giornale BISETTIMANALE: Registrata presso il Tribunale di Reggio Emilia al n. 13/13 del 15/10/2013 Trasf. Fsc. Relativo alla testata "La Notizia-Il Giornale" iscritta al Trib. di Bari al n. 35/2006R..Stampa E1158/2006 R.G.V.G. Numero iscrizione al R.O.C. (Registro degli Operatori di Comunicazione): Impresa beneficiaria, per questa testata, dei contributi di cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioni PUBBLICITÀ: EUROPA SERVIZI SpA Via Guicciardi, Reggio Emilia Tel Fax Orario: ; Direzione e redazione: Via Guicciardi n. 7, Reggio Emilia - mail: vicedirettore@giornaledireggio.com; cronaca@giornaledireggio.com - Testata: La notizia - il giornale registrata presso il Tribunale di Reggio Emilia al n. 13/13 del 15 ottobre 2013 Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - CN/RE

8 LUNEDÌ 8 30 GIUGNO 2014 Sport Reggio Lo stadio Leonardo Garilli è un impianto sportivo di Piacenza. Ospita le partite interne del Piacenza Calcio 1919, e dal 2014 anche quelle dellʼassociazione Sportiva Dilettantistica Pro Piacenza 1919 La nobile società emiliana dice sì alla Coppa Allievi: è una delle grandi novità della 9ª edizione Fossil Cup: benvenuta Piacenza Il vicepresidente Seccaspina: Torneo molto conosciuto, sarà una bella avventura LA FOSSIL CUP sbarca a Piacenza: ufficiale l iscrizione dello storico club alla massima competizione Allievi. Il club del presidente Margo Gatti si prepara a onorare la nostra Coppa con l esordio dei Lupi d Emilia sui prati della Fossil Cup. La società, che oggi milita in Serie D, sta preparando il piano per tornare tra i professionisti. Si tratta di una grande vittoria per il comitato organizzatore della Fossil Cup che è lieto di dare il benvenuto al Piacenza Calcio Settore giovanile e talenti: nella sede biancorossa la colonna portante del vivaio è Paolo Seccaspina, dirigente con carica di vice presidente che da più di 10 anni si occupa del settore giovanile piacentino. Salve Seccaspina, da quanto tempo si occupa del settore giovanile del Piacenza? «Opero in società dal 2001 nella Libertas che ha poi acquistato il Piacenza Calcio». Quanti tesserati conta la società? «Siamo circa in 300, una grande famiglia». Chi sono gli allenatori più importanti del club? «Possiamo contare su tanti allenatori molto preparati, cerchiamo di offrire il meglio ai nostri tesserati». Con quali club professionistici vantate rapporti di amicizia? «Collaboriamo attivamente con Parma, Inter,Sampdoria, Verona, Milan, Pavia, Cremonese, Atalanta e Modena. Siamo sempre pronti a rafforzare questi rapporti». Quali sono i traguardi del club per i prossimi 3 anni? «Ritornare tra i professionisti. Piacenza è una piazza importantissima. Ci meritiamo di tornare Il vice presidente Paolo Seccaspina in vetta». Quali sono state le vittorie più importanti negli ultimi anni? «Abbiamo vinto il campionato Allievi Regionali e questa è stata una grande soddisfazione». Come giudica il rapporto con la locale amministrazione comunale? «Ottimo, non possiamo lamentarci. L amministrazione è molto vicina alla nostra causa e segue da vicino il settore giovanile». Chi è il main sponsor del settore giovanile? Come mai investe nello sport dei giovani? «Generali Italia divisione InaAssitalia di Piacenza, Gruppo LPR. Grazie a loro siamo riusciti a creare il nuovo settore giovanile, storicamente uno dei più importanti del nord Italia». Cosa le piace del mondo del calcio dilettante? «La pura passione delle persone che investono il loro tempo ad aiutare i ragazzi a crescere, la vicinanza con la piazza». Cosa invece non le piace? «Il comportamento di alcuni genitori sugli spalti». Come giudica i nuovi regolamenti Figc relativi al settore giovanile? «L abolizione della fase autunnale dei Campionati Regionali per le Categorie Giovanissimi ed Allievi». Fossil Cup, tocca a voi. «Per noi la Fossil Cup è una grande opportunità, specialmente nella fase autunnale. Il torneo è molto conosciuto anche a Piacenza, non vediamo l ora di misurarci con squadre di levatura regionale. Sarà una bella avventura. Nella fase autunnale è difficile imbattersi in match utili a fare esperienza, rischiamo di vincere sempre con ampio margine. Grazie alla Fossil Cup possiamo tenere la tensione alta». Giovani da schierare in prima squadra per regolamento, cosa ne pensa? Giusto o sbagliato? «Giusto, è l unico modo per dare la possibilità ai giovani di tentare il salto in categoria». Cosa vuole dire ai genitori che ogni giorno seguono gli allenamenti e le partite dei ragazzi? «I genitori dovrebbero fare i genitori e non gli opinionisti. Lasciate lavorare i tecnici, aiutate chi lavora per il bene dei vostri figli e non alimentate mai polemiche». Scelga un icona del calcio moderno da proporre ai ragazzi come esempio di atleta e di uomo. «Leo Messi e Filippo Inzaghi: il primo per la serietà fuori dal campo oltre alle immense qualità tecniche, il secondo per la determinazione e la conduzione di vita da vero atleta che gli hanno permesso di sopperire ad alcune carenze tecniche». Concluda con un messaggio per tutti coloro che, come lei, investono tempo e risorse nel calcio giovanile... «Per chi se ne occupa già, di non mollare; per altri appassionati li invito a provare: sono senz altro più le soddisfazioni che le delusioni». Torna la grande Virtus Vecomp di Verona: Fossil Cup nazionale Il direttore della Vecomp Mirko Zatachetto SIAMO ai dettagli con la Virtus Vecomp di Verona, società che ha vinto la settima edizione del nostro torneo. La società scaligera, rappresentata dal direttore generale Mirko Zatachetto, nella scorsa edizione non ha potuto difendere il titolo in quanto la promozione nei professionisti non permnetteva la partecipazione alla nostra Coppa Allievi, riservata ai dilettanti. Oggi la società veronese è tornata in D e ciò rende possibile l iscirizone della squadra classe 1998 alla 9ª Tiziano Motti Fossil Cup. Così Zatachetto ai nostri microfoni: «La nostra partecipazione no è ancora stata ufficializzata dal consiglio ma quasiu certamente prenderemo parte alla 9ª edizione della Coppa» Virtus Vecomp Verona, una squadra che riuscì a battere la Reggio Calcio delle meraviglie in finale e il Milan club alle semifinali. Torna Verona? A breve l ufficialità. Zatachetto però avverte: «I nostri classe 1996 erano incredibili, annata super, la squadra classe 1998 è nella norma, quaindi state tranquilli. Non saremo i favoriti».

9 Sport Reggio LUNEDÌ 30 GIUGNO La forza di mister Garzon IL PERSONAGGIO Da 6 anni al Carpi Fc: dalla Juniores Nazionale fino alla Primavera. Pronto a dare il massimo: ha rifiutato Formigine e Castelfranco per restare in biancorosso Mister Garzon (allenatore della Primavera biancorossa), da 6 anni al Carpi NON è facile trovare persone disposte a restare, contro tutto e tutti, in ogni stagione della vita. Sempre al tuo fianco. Non è facile trovare la qualità umana necessaria per sposare percorsi a lungo termine, percorsi difficili su strade che spesso hanno il punto di partenza in salita. Non è facile ma il Carpi Fc 1909 può contare su una rosa di fedelissimi che, dai tempi della Dorando Pietri, lavorano con forza e attaccamento alla piazza ad un progetto che oggi, dopo anni di faticoso purgatorio, vede i primi riflessi di luce. Alla voce allenatori troviamo Gianluca Garzon, ex calciatore professionista, 44 anni, alle prese con la sua 6ª stagione al servizio della causa biancorossa. Garzon è l allenatore della Juniores regionale, poi della Juniores Nazionale per passare infine alla Berretti e alla Primavera. La scorsa stagione è stata portata a termine in maniera dignitosa nonostante la poca esperienza, cercando di colmare la distanza tecnica con una buona dose di furore agonistico. Mister Garzon è uno vero, allenatore con una mentalità da rugby, da terzo tempo, gentleman che quasi stona nel mondo del calcio. Al mister piace vedere 11 gladiatori in campo, piace vedere il mediano che riempie la legnaia con maestria, il risultato viene dopo, non conta, ma lo spirito deve essere quello giusto. Salve mister, prima di tutto. Come si sente? «Salve. Mi sento abbastanza bene, siamo pronti a gettare le basi per la prossima stagione. A breve la società stilerà il piano per decidere chi farà parte della prossima Primavera del Carpi Fc Ci sono alcune comproprietà, alcuni riscatti. Serve tempo». Come giudica la prima stagione in Primavera? «Non è stato facile. Tra la Primavera e la Berretti c è l oceano. Siamo riusciti a tenere sempre la testa alta, anche contro società, contro squadre di una categoria superiore». Quale partita ricorda con piacere? «Semplicemente fantastico vincere il derby col Modena. Senza parole quando abbiamo conquistato 1 punto d oro a Torino, in trasferta. La vittoria più bella però è stata quella di Empoli, contro una squdra ricca di talenti». Formigine e Castelfranco hanno sondato il terreno per affidarle la panchina della prima squadra, ma lei ha scelto di restare a Carpi... «Ho ricevuto diverse offerte, quando lavori con passione e serietà è normale. Lavoro col Carpi da tanto tempo e al Cabassi mi sento a casa, perché cambiare? Ho deciso di restare perché credo molto nelle capacità di Cristiano Giuntoli e nel progetto del Carpi Fc 1909». La società ha deciso di affidarle la gestione totale della Primavera. Non è solo l allenatore... «Sono lusingato, la dirigenza crede molto nelle mie capacità e io cerco sempre di dare il massimo. I nostri operatori sono già al lavoro per assemblare una Primavera coi fiocchi...» Tre sogni da realizzare nei prossimi 3 anni. «Sicuramente migliorare il piazzamento della Primavera in campionato. Conquistare il 3 posto con la Primavera e infine vedere il Carpi in serie A». Nel suo futuro invece? Lei attende di poter conseguire il patentino Uefa per allenare in tutte le categorie inoltre continua ad aggiornarsi e a seguire le novità tattiche e atletiche. «Vorrei continuare a lavorare col settore giovanile e con la Primavera, voglio continuare a studiare e a lavorare con umiltà. Sono a completa disposizione, forza Carpi!». Alcuni scatti relativi alla vittoria del campionato Berretti BREVI MERCATO Dodo Pagani sceglie la Bagnolese NON sarà Correggese, non sarà san Michele. Il portierino ex Castellarano e Sassuolo Edoardo Pagani sceglie Bagnolo per la stagione 2013/2014. Dopo l ottima stagione alla Meletolese l estremo difensore 1994 è pronto a difendere la porta della gloriosa società rossoblù. Meletole: il titolare tra i pali sarà Enea Borghi, fedelissimo di mister Cristian Iori. Fraccaro in rossoblù Campana-Fiorenzuola MOVIMENTI a non finire: tra i principali coklpi andati a segno venerdì pomeriggio segnaliamo l accordo raggiunto tra la Bagnolese e il regista Fraccaro. Non solo: la Reggiana ha girato in prestito al Fiorenzuola il difensore centrale Nicholas Campana, classe 1996, proveniente da una esperienza in categoria con la Casalgrandese. Sergio Bertani: Con le dimissioni io non centro nulla SECCA smentita da parte del direttore generale nonchè segretario del Casalgrande Calcio. Sergio Bertani, con una telefonata in redazione, ha voluto precisare che è molto dispiaciuto per le dimisioni presentate da Tommaso e Paolo Pagani dal ruolo di direttore e vice presidente del club del distretto ceramico: «Auguro ai due ogni bene, a Casalgrande sono solo il segretario, mi dispiace per questa vicenda, da parte mia nessuna imposizione, solo qualche consiglio».

10

11 Sport Reggio LUNEDÌ 30 GIUGNO Lascia Castellarano dopo una lunga parentesi e sceglie i biancorossi: l avventura di Roberto Benincasa La Rubierese si affida al Prof Autore della celebre Agenda del Mister di Zanfi Editore. Per anni alla guida del Modena IL MAESTRO di tecnica per eccellenza, cittadino onorario della premiata accademia del calcio totale d Olanda e grande appassionato di calcio giovanile. Roberto Benincasa, ex calciatore professionionista e allenatore di successo. Negli anni ha lasciato il segno alla guida del settore giovanile del Modena, società con la quale ha scoperto e lanciato diversi elementi di levatura nazionale. L allenatore, corteggiato e ricercato da tanti club, lascia Castellarano dopo una lunga parentesi durata cinque anni e sposa la rinata Rubierese, club che sta riassaporando la vocazione verso il settore giovanile. Salve Mister, con che spirito inizia la sua avventura a Rubiera? «Premetto innanzitutto che la Rubierese per me non è il piano B, ma la primissima scelta in un settore giovanile di grandi tradizioni. Ho trovato entusiasmo e competenza, il giusto mix per fare bene». Cosa vuole dire al Castellarano? Società a cui ha dato molto «Nulla di particolare. Ho dato e ricevuto come in tutte le esperienze professionali. Conservo un buon ricordo dell ambiente e di tutte le persone che dedicano moltissimo della loro esistenza a coltivare la passione per il calcio, nella maniera più pura». Lei predilige la tecnica alla esplosività fisica, come mai? «Non è corretto sostenere che la prediligo, così parrebbe che una cosa escluda l altra e non è vero! Sostengo invece che le due cose devono essere complementari, ovvero che si possono fare identiche preparazioni atletiche utilizzando lo strumento principale, il pallone, anche per esercitazioni complesse specifiche ed adattate al gioco del calcio. Questo può valere principalmente per il settore giovanile, ma non solo. Trovo una perdita di tempo ad esempio, far fare dei giri di campo a dei dodicenni senza l utilizzo della palla, magari intervallata da esercizi di destrezza a difficoltà graduale e sotto sforzo. Ma il discorso sarebbe lungo e particolareggiato e varrebbe la pena di un approfondimento». Una stagione positiva, quali sono state le vittorie più importanti? «Forse per i ragazzi le vittorie più importanti sono state, sia in campionato che nei tornei, quelle avute contro gli avversari più prestigiosi. Per me, oltre a quelle, sono state anche le partite non sempre vinte ma giocate particolarmente bene. Gratificanti per il mio lavoro». Che ricordo conserva del periodo alla guida del Modena? «Al Modena ho trascorso una dozzina di anni, oltre ad avere militato io stesso, nel settore giovanile fino alla Primavera verso la metà degli anni 70. Come Allenatore ho guidato tantissime formazioni delle categorie giovanili, anche se per scelta e per pura passione, ho sempre privilegiato quelle delle annate più giovani, dove la mano dell Allenatore-Educatore si nota di più. L apice della mia esperienza al Modena, l ho infine toccata quando per alcuni anni sono stato il Responsabile del Settore Giovanile. Sono stati anche gli anni dell ultima Serie A. Ma non vivo di ricordi; il mondo del calcio non guarda indietro... Diciamo che è stato un periodo importante della mia vita professionale». Sopra lʼallenatore ai tempi del Modena, sotto uno storico cartellino Doveva andare a Castelvetro, poi ha scelto Rubiera, perché? «Non entro nel merito di vicende che non mi competono. Il Castelvetro è un ottima società, ambiziosa e che farà certo parlare di se nel prossimo futuro. Con me sono stati ineccepibili. Ho scelto Rubiera perchè come ho già detto, condividiamo le stesse idee di calcio e di settore giovanile. Ora sono felicissimo di fare parte di questa società. Lei ha fatto sbocciare tanti talenti, qual è il suo segreto? «Ovviamente sono orgoglioso e credo sia normale, vedere diversi ragazzi che ho allenato, calcare i campi dei professionisti. Solo negli ultimi mesi ho visto sbocciare alle cronache altri due ragazzi che ho allenato nelle giovanili a Modena. Marco Silvestri ( 91) portiere che ha giocato in Serie A nel Cagliari e Marco Benassi ( 94) oggi al Torino che tutti danno come cresciuto nelle giovanili dell Inter, in realtà è cresciuto nel Modena; fu prelevato a 11 anni dalla G.Pini e fece tutta la trafila fino agli Allievi Naz.li e solo dopo fu prelevato per la Primavera di Stramaccioni nell Inter. Mi fa immenso piacere ricordare anche Nazareno Belfasti ( 93), nativo e residente a Castellarano, ancor oggi di proprietà della Juve, che ho avuto da ragazzino a Modena, e che Non è andata a buon fine la trattativa col Castelvetro: alla fine il Prof ha scelto la Rubierese, club che si è mostrato molto più determinato nel trovare l accordo. ha già vissuto varie esperienze sui campi della serie C (Gubbio) e B (Modena) e con buone possibilità di arrivare presto al calcio che conta. Oltre a questi ragazzi ormai quasi famosi diciamo così, ci sono anche tanti altri che stanno tentando. Diversi di questi sono usciti anche dal Castellarano negli ultimissimi anni e sono andati in società professionistiche. Qualcuno è tornato e ci sta riprovando, altri sono ancora impegnati nel cercare una loro visibilità, in formazioni Allievi e Primavera ma anche in formazioni più giovani di società professionistiche. Speriamo bene». Non solo allenatore ma anche editore, ci racconti l avventura legata alla pubblicazione della sua agenda. Mi sono divertito molto. Siamo alla terza edizione. La prima fu prodotta dalla Zanfi Editori nel 1997/98, la seconda nel 2004 e la terza quest anno è stata pubblicata dall Editoriale Moda srl di Zanfi Ettore di Modena. In parole semplici, ho cercato di elaborare un Agenda per l allenatore di calcio, che non dettasse schemi, preparazioni o consigli di sorta, ma che attraverso schede da me personalmente elaborate e frutto di tanti anni di esperienza nei settori giovanili, desse all allenatore modo di pianificare il proprio lavoro quotidiano, ma anche di essere un semplice promemoria di supporto nella vita di tutti i giorni, in sfida e in controtendenza ai vari tablet, computers e telefonini di oggi che la fanno da padrone». Cosa non le piace del calcio dilettante? «Quello che ho già detto. Per questo vorrei che le Società sportive, quando assumono un allenatore/ istruttore/ educatore, sappiano con chi hanno a che fare. Che investano in qualità umane e professionali importanti, perchè solo così avranno un tornaconto del loro lavoro e della loro immagine». A Castellarano ha avuto modo di lavorare col dott. Roberto Guidetti e con Fabio Dall Omo. Cosa ricorda di quel periodo? «Sono due persone con cui ho lavorato e percorso un periodo professionale importante. Diciamo anche che erano tempi migliori, quelli appena prima della grande crisi economica ed a Castellarano come in ogni altra parte si stava un po meglio tutti. Dopo l esperienza di Modena sono entrato in questa società, sì dilettantistica, ma molto ambiziosa in lotta già da diverso tempo per salire nei professionisti dalla D alla C2. Sono stati anni importanti, ma anche dopo sono stati molto gratificanti, anche quando molte risorse vennero meno». Nazionale, dal punto di vista tattico cosa non le è piaciuto? «A mio modesto parere, Prandelli nel 1 Tempo finalmente aveva azzeccato la formazione migliore, mettendo ognuno al proprio posto. Con due punte, con Pirlo davanti alla difesa, con Marchisio interno sinistro, con la difesa collaudata della Juve e via dicendo. Poi, al termine del primo tempo, condotto dignitosamente, con un buon possesso palla ed anche con buona personalità dei nostri migliori giocatori pur senza quasi tirare in porta, dovendo sostituire Balotelli già ammonito ed a rischio di rosso, il mister ha letteralmente perso la testa. Ha inserito un mediano (Parolo) in luogo di una punta pur con alternative quali Cerci oppure Insigne che avrebbero dato profondità e filo da torcere alla loro difesa, mantenendo due attaccanti. In pratica ha stravolto tutto, portando Marchisio a destra fuori ruolo, Parolo in un anomala posizione a sinistra, abbandonando a se stesso l unica punta che tra l altro per caratteristica non sa tener palla e facendo di fatto salire la squadra avversaria di buoni 30 metri, concedendogli campo e iniziativa. L Arbitro ha dato un ulteriore aiutino allo sfacelo. Ha fatto bene a dimettersi dimostrando dignità». Ha mai allenato uno come Balotelli? «Ovviamente non a quei livelli, anche se di ragazzi difficili i nostri settori giovanili sono pieni. Questi ragazzi vanno certo responsabilizzati, ma fino ad un certo punto. Dare responsabilità ad un individuo significa concedergli fiducia, ma caricare una macchina con cento kg, mentre al massimo ne può portare trenta, è un errore impordonabile da parte dell allenatore come in questo caso; quindi quando poi va tutto a catafascio, non lamentarti di quello che era compito tuo stimare ed essere a conoscenza». Cosa deve fare un giovane atleta per emergere? «Partendo da una base indispensabile di capacità innata ed attitudine al calcio e allo sport in generale, per il resto avere la fortuna di esser seguiti da bravi istruttori nel percorso formativo che va dai primi calci a livello Esordienti fino ad età adolescenziale, dove si plasma il ragazzo e l atleta calciatore. Infine, avere costanza e passione per quello che si fa. Educazione e rispetto nei rapporti con l ambiente, con i compagni, l allenatore e tutte le persone che seguono da vicino, accompagnatori e ogni addetto della società. Ho conosciuto casi di ragazzi che a 14/15 anni, probabilmente non erano i migliori, ma che oggi sono professionisti nel calcio a buon livello, grazie al loro comportamento responsabile ed educato, sono stimati da tutti. Il saper comportarsi con correttezza nel modo giusto, è un valore che aiuta nel calcio come nella vita». «Ho scelto Rubiera perchè come ho già detto, condividiamo le stesse idee di calcio e di settore giovanile. Ora sono felicissimo di fare parte di questa società». Ha mai avuto tra le mani una grande promessa che poi non è riuscita a sbocciare? «Sì purtroppo! Alcuni ragazzi che stimavo calcisticamente di un livello superiore e a mio modesto parere con qualità per sfondare nel mondo del calcio, li ho avuti. Cosa non è riuscito a permettergli di arrivare a buoni livelli? Non sempre la stessa cosa, anzi... Alcune volte mal consigliati da personaggi di dubbia credibilità come pseudo-procuratori. Altre volte da genitori, madri e padri eccessivamente invadenti con caratteri forti e perciò distruttivi nei confronti dei loro figli, pieni di arroganza e convinzioni sbagliate. Altre volte perchè finiti in società dove dirigenti scorretti fanno per loro, scelte sbagliate. Altre volte semplicemente per gravi infortunii dove i recuperi sanitari diventano lunghi e non si torna più come prima. Tante altre volte per carenza di volontà, di passione e difficoltà al sacrificio dei ragazzi stessi». Progetti per il futuro. Fare del mio meglio per la Rubierese. La mia Società. Cosa si sente di dire alle famiglie dei ragazzini? Spesso alcuni genitori si travestono da procuratori... Di fare al meglio il loro mestiere, oltre alla loro professione. Quello dei genitori. Che già è un mestiere molto difficile dove occorre esperienza, tanto equilibrio e buonsenso. Al resto devono pensare le Società, i loro dirigenti attraverso validi educatori e allenatori. Parliamo del Benincasa calciatore, lei ha girato mezza Italia... «Si è vero. Per qualche anno ho girato per l Italia inseguendo la legittima speranza per un giovane di 18/20 anni di diventare un calciatore importante. Poi, nonostante fossi professionista ma in categorie inferiori, mi resi conto abbastanza presto che non potevo raggiungere vette calcistiche che sognavo fin da bambino, pertanto tornai a casa mia, misi su famiglia e giocai un bel po di anni nei dilettanti. Mai scelta fu più riuscita». Dal punto di vista professionale ha qualche rammarico? «Da calciatore, a 19 anni di non aver firmato davanti al Presidente di una società importante, in un incontro presso un Autogrill dell Autostrada Milano-Venezia, per stupido orgoglio di pretendere qualche centinaio di Migliaia di Lire in più di quello che mi era stato offerto. Da allenatore di non ever accettato l offerta del dott. Borea, allora direttore generale della Ternana, di andare ad allenare in quella Società. Ma nella vita c è di peggio. Me ne sono fatto una ragione». Rubiera, riparte da una società di primo livello. Cosa le è stato chiesto? «Di non vincere il campionato, perchè altrimenti al Presidente il prossimo anno sarò costretto a chiedere l aumento».

12 Sport Reggio LUNEDÌ 30 GIUGNO Club ai raggi X La società correggese conclude una stagione spumeggiante. Parla il dg Omar Malagoli Virtus Mandrio versione 2.0 Stiamo lavorando con metodo. Che soddisfazione vedere gli Allievi ai Regionali VIRTUS MANDRIO, società che da 1 anno a questa parte ha rilanciato l attività giovanile creando così una sorta di bacino rilevante tra i due poli di Reggio e Correggio. Alla base della rinascita troviamo Omar Malagoli, direttore generale della Scuola Calcio e del Settore Giovanile. L esperto dirigente, ex Novellara, è riuscito a ridare forma e futuro alla prestigiosa bandiera del Mandrio, club storicamente molto vicino al calcio giovanile. Salve direttore, come giudica la stagione 2013/2014? «Direttore è un termine molto professionale e non credo che sia il mio caso perché le mie competenze, in base all esperienza che ho acquisito nel tempo, sono quelle di organizzare al meglio il Settore Giovanile della Virtus Mandrio senza dimenticare che sempre al centro del progetto ci deve essere il ragazzo. Dopo questa piccola premessa direi che è stata una stagione molto positiva che ha dato notevoli soddisfazioni nei numeri e nei risultati acquisiti sia sul campo che fuori. Quali sono state le vittorie più importanti? Sia in campo che nel sociale. «Parlare di vittorie mi sembra non giusto, parlerei piuttosto di obiettivi raggiunti ed in questo caso posso affermare che ne abbiamo raggiunti tanti anche se non erano tutti quelli che ci eravamo prefissati. Uno di questi è stato l ingresso nei regionali della squadra allievi dopo una fase autunnale direi esplosiva. Nel sociale invece abbiamo avuto un notevole gruppo di giovani che si sono iscritti durante la stagione e a cui la società, con un notevole sforzo sia organizzativo e finanziario, ha cercato di dare una risposta più qualificata possibile». In che condizioni versa il settore giovanile? «In questo momento direi molto bene. Abbiamo terminato la stagione sportiva con tre formidabili iniziative. Pasqua con i 97, 98 e 2000 l abbiamo trascorsa a Berlino partecipando ad un Torneo Internazionale i 4 stupendi giorni mentre Il 24 e 25 maggio ed il 14 e il 15 giugno abbiamo portato abbiamo trascorso 4 giorni di sole, mare e calcio con il resto del Settore Giovanile, 2001, 2002, 2003, 2004 e 2005 partecipando ad una serie di amichevoli con una nostra società amica : il Follonica Calcio e ospitati perfettamente presso il Villaggio Turistico La Madonnina in località Pratoranieri di Follonica». Quali sono gli allenatori più importanti del settore giovanile? «Direi tutti gli allenatori del nostro Settore Giovanile sono importanti anche se c è da spezzare una lancia a favore di quelli che si occupano delle fasce di età più piccole, 6-9 anni che oltre ad avere oltre ad una profonda conoscenza sulle capacità da sviluppare a quegli anni ma devono essere in possesso di una sensibilità specia- Scuola Calcio in spiaggia. Giugno di mare e sole grazie alla grande amicizia con una società sportiva: il Follonica Calcio. Una foto molto Underground della nuova Virtus Mandrio versione 2.0 le per fare innamorare del calcio questi piccoli atleti. Per quello che riguarda la Virtus Mandrio a partire da Morando Marco, Davolio Luca, Ognibene Marco, Vergnani Renzo, Garutti Floriano, Brugnoli Stefano, Adani Andrea, Prandi Bruno, Crotti Roberto, Gazzini Marco, Po Massimiliano, Culzoni Sergio, Ghirelli Ilaria e Orlandini Davide mi sento di ringraziare tutti per il loro lavoro fatto nella stagione sportiva appena terminata». Preferisce occuparsi di prima squadra o di settore giovanile? «Mi sono occupato dei grandi e in contemporanea anche del settore giovanile fino ad un paio di anni fa e lo facevo per la società in cui ho operato per circa 30 anni. Quando i loro programmi non corrispondevano più con la mia filosofia sportiva ho deciso di smettere con il calcio e do appendere le cosi dette scarpe al chiodo (termine che credo si possa usare anche per chi non scende più su un campo). Dopo poco però da una chiacchierata con il Presidente Stefano Ferrari ho capito che avrei potuto applicare ancora le mie conoscenze ed essere d aiuto a qualche società di calcio per quello che mi è sempre piaciuto fare sia da allenatore che come collaboratore: essere ancora a disposizione di quei ragazzi che vogliono imparare e divertirsi giocando al calcio. Cosa le piace del Calcio Dilettante? «Dire il Settore Giovanile sarebbe scontato ma credo che sia importantissimo anche il calcio dilettantistico perché senza di questo aspetto del calcio non ci sarebbe, come obiettivo minimo, alcuna possibilità di dare continuità ad un Settore Giovanile». Attivi nel sociale ma senza perdere di vista il fattore qualità: sono diversi gli elementi visionati da Sassuolo, Reggiana e Carpi Fc Cosa la fa arrabbiare del calcio dilettante? «Arrabbiare direi proprio di no ma deludere si ed quando è solo fine a se stesso e non ha una programmazione per il futuro dei giovani». C è qualcosa che è mancato nella scorsa stagione? «C è sempre qualcosa che manca ma lo scopri sempre alla fine della stagione per cui i mesi estivi ti devono far riflettere per colmare o migliorare le cose che si possono migliorare». Secondo lei qual è il club sportivo che si sta meglio comportando nel suo distretto? «Questa è una domanda trabocchetto a cui rispondo cercando di fare in modo di non sollevare polemiche. Giudicare il comportamento degli altri è sempre meglio non farlo o al limite se si fa tenerselo per se. Detto questo c è da dire che sono stati allacciati buoni rapporti con alcune società a noi geograficamente vicine con cui abbiamo condiviso scambi di giocatori di età diversevedi la Riese a cui si aggregheranno, per la prossima stagione sportiva alla loro Juniores Regionale, il portiere Palazzi, il difensore Ferrari, e gli attaccanti Spaggiari e Pregreffi ragazzi dell annata 1997 della squadra Allievi. Le difficoltà più grosse però sono emerse con quella società che, secondo il mio parere e per quel che riguarda il settore giovanile, sembrava più logico poter completarsi reciprocamente. Così però non è successo e io penso che dalle ultime novità emerse i rapporti possano solo peggiorare. C è da dire che nel frattempo sono stati consolidati i rapporti con le società professionistiche vedi Carpi, Reggiana e Sassuolo. Così facendo alcuni dei nostri ragazzi, la prossima stagione sportiva, faranno parte degli organici del Settore Giovanile di AC Reggiana e sono i portieri Moscardini Luca classe 2003, Seligardi Nicolò classe 2004 e Carretti Luca classe All US Sassuolo approderà invece Montanari Nicola classe Questo penso che sia frutto delle capacità del ragazzo e dall ottimo lavoro svolto dai propri allenatori. Come giudica il dialogo tra società sportiva e Amministrazione comunale? «Non essendo specificatamente di questo comune posso solo dire le cose che sento dai dirigenti e sono situazioni di rapporti di stima reciproca e di obiettivi utili per poter migliorare l impiantistica utile per le attività, per quel che ci riguarda, sportive. Sono iniziati i lavori per la costruzione di un altra batteria completa di spogliatoi con attigui spazi utili; sono in dirittura di arrivo i corrispettivi impegni per la costruzione, a carico della società, di un sintetico di una misura superiore al calcio a 7 e c è la disponibilità di una nuova ristrutturazione nell anno prossimo (estate 2015) dei vecchi spogliatoi. Questo secondo il mio parere è più di un dialogo tra società sportiva e amministrazione comunale». Obbligo di schierare i giovani in categoria. Cosa pensa di questa norma? «Questa norma sembra privilegiare in giovani, io però invece non la considero un privilegio ma una turbativa perché credo che serva in primo luogo a svuotare i così detti serbatoi delle squadre professionistiche. Penso che poche società organizzino il proprio settore giovanile come una fucina per costruire i propri giovani da inserire nelle proprie squadre di eccellenza e promozione; addirittura ci sono società che preferiscono pagare una multa piuttosto di affrontare un campionato juniores. Un giovane all inizio non avrà mai l esperienza necessaria per poter occupare ruoli determinanti in campionati dilettantistici. L esempio più eclatante è nell ambiente Sono iniziati i lavori per la costruzione di un altra batteria completa di spogliatoi con attigui spazi utili. In arrivo anche il sintetico. professionistico dove la squadre più blasonate della serie A inseriscono difficilmente un giovane anzi preferiscono usarlo come merce di scambio per arrivare a giocatori già affermati. Nei giovani è necessario crederci maggiormente e se uno dimostra capacità calcistiche importanti è necessario farlo giocare. In altre nazioni hanno una cultura sportiva diversa da quella italiana dove è solo importante vincere a qualsiasi costo». «Lei può contare su una valida dirigenza, c è qualcuno in particolate che vuole ringraziare? «Ho trovato splendide persone a cui, ad un certo punto gli si è prospettato di poter fare Settore Giovanile con continuità, e loro si sono subito preoccupati di attorniarsi di persone che potessero aiutarli a seguire ed eventualmente migliorare le situazioni per proporre ai giovani percorsi sportivi ed educativi importanti Ambizioni e futuro, la vostra società ha diversi progetti in cantiere «E molto importante avere delle ambizioni perché ritengo che siano il motore della vita. Senza ambizioni la vita sarebbe piatta c è però da non perdere di vista la realtà in cui una persona o società vive, capire i propri limiti e valutare quello a cui uno può ambire. Detto questo ambizioni si ma senza voli pindarici. Progetti tanti, con l ambizione di poterli metterli in pratica, ma dal progettarli a renderli concreti non sempre ci si riesce. Purtroppo delle volte devi scontrarti con gente poco seria che per raggiungere i propri obiettivi non si ferma davanti a niente e pur di dimostrare di essere i migliori e per raggiungerli usa qualsiasi mezzo anche quello di promettere a ragazzini di 11/12 anni carriere professionistiche, usandolo come specchietto per le allodole, il blasone della loro prima squadra che oltre ad illudere il ragazzino gioca sull ambizione dei genitori». Mondiali. Secondo lei chi vincerà? «A quello che ho potuto vedere le squadre che mi hanno divertito di più sono Olanda, Francia e Cile mentre chi vincerà i mondiali non lo so ma la finale penso e spero che sia Brasile Italia». Scelga un difensore della nazionale per la sua squadra. Chi? E Perché? «Scontato: Matteo Darmian. Perché si è dimostrato un ottimo difensore per quello che riguarda un esterno e da ultimo arrivato si è proposto con molta personalità». Scelga un calciatore da utilizzare come Icona da proporre ai ragazzini che iniziano a giocare a calcio. «Proporre delle icone in un calcio così direi che non è semplice. In un ambiente dove ad un ragazzino di 16 anni non gli viene concesso il tempo di completare la sua maturazione, come persona, ma diventa una macchina da soldi per pubblicità e capacità calcistiche mi sembra un po complicato fargli tenere, come si usa dire, i piedi per terra. Creare un icona da questo calcio non me la sento ma del calcio di Francesco Messori che ho conosciuto a Mandrio e gioca nella Nazionale Amputati ci sarebbe tanto da imparare specialmente sotto il profilo di carattere, volontà voglia di vivere e lottare. In suo post scrive la vita è una cosa fantastica ed io ci sono dentro Sogni sportivi e non. Concluda con un messaggio per tutti coloro che si occupano di Calcio Dilettante. «Spero che le cose possano cambiare e che i giovani possano ambire ad un futuro migliore di quello che attualmente gli si possa prospettare e che non si perdano d animo conquistandosi con carattere le cose a cui loro tengono».

13

14 Sport Reggio LUNEDÌ 30 GIUGNO Club ai raggi X Bianconeri scatenati nei tornei di primavera. Futuro: la dirigenza cerca rinforzi Juve Club: la regina di Coppe Il presidente Mauro Bertoncini: «Le vittorie? Le dedichiamo a Corniali e Andreoli A sinistra Graziano Corniali. A seguire Silvestro Robuschi, Mauro Bertoncini e il mecenate bianconero Ceci IL CLUB più blasonato d Emilia, laboratorio di talenti e unica società ad aver vinto per ben due volte la Fossil Cup. Si conclude una stagione, ricca di successi, parliamone col presidente Mauro Bertoncini, grande tifoso bianconero e vero intenditore di Scuola Calcio. Salve presidente, come giudica la stagione 2013/2014? «Eccellente, sotto ogni punto di vista, è vero, abbiamo vinto un solo campionato, ma tutte le squadre sono arrivate alla fase finale, gli allievi interprovinciali sono stati eliminati in semifinale, e poi quanti tornei: in quasi tutti si è raggiunta la finale, e quasi sempre abbiamo vinto». Quali sono state le vittorie più importanti? Sia in campo che nel sociale. «La vittoria più importante, anche se non porta un titolo, è quella di aver ceduto tre nostri giocatori a squadre professionistiche, addirittura a gennaio, alla riapertura del mercato. Tutti e tre già confermati per la prossima stagione. Nel sociale, la vittoria più importante, è portare via dalla strada i ben 250 ragazzi per farli divertire e tenerli lontano da luoghi poco raccomandabili, mi pare che sia un grosso successo». Quali sono i traguardi da raggiungere nella prossima stagione? «Cercare di portare più ragazzi possibili a giocare con squadre professionistiche, e poi gli obbiettivi nostri sono sempre gli stessi: cercare di far divertire i ragazzi, insegnando loro il modo di comportarsi in campo e fuori, e ovviamente cercare di raggiungere i traguardi più importanti e prestigiosi». In che condizioni versa il settore giovanile? «II settore giovanile non versa in ottime condizioni, anche per regolamenti strani che la F.I.G.C. non riesce a correggere, una tra le tante la prima fase dei campionati allievi e giovanissimi che poi dovranno affrontare la fase regionale. Ritengo sia più avvilente sommergere di reti una avversaria, che subirli. Ritengo, per la qualità dei campionati, e della crescita dei giocatori, sarebbe più equo ritornare alle esperienze passate, chi può fare i campionati regionali li fa, chi non può non li fa. Penso, che chi non può, si possa divertire di più in un campionato meno competitivo». Quali sono gli allenatori più importanti del settore giovanile? «Gli allenatori più importanti del settore giovanile sono quelli che insegnano, prima di tutto l educazione e il modo di comportarsi in campo, poi ovviamente la tecnica che in questi ultimi anni vedo sempre meno. Per quanto riguardi i nostri allenatori posso dire che siamo in buone mani». Preferisce occuparsi di prima squadra o di settore giovanile? «Mi occupo anche della squadra di seconda categoria, anche se il settore giovanile è quello che ti dà le maggiori soddisfazioni». Cosa le piace del Calcio Dilettante? «Chi è appassionato, come me, del calcio dilettantistico piace tutto. Si conoscono tante persone, si imparano tante cose, perché è bene sapere che c è sempre da imparare da tutti, anche dalle cose che si ritengono sbagliate, pure lì c è da imparare qualcosa». Cosa la fa arrabbiare del calcio dilettante? «Il calcio dilettante è da riformare. Mi dà fastidio quando viene usata la violenza sia agonistica che verbale, odio la classica crociata nei confronti del direttore di gara. Nessuno pensa che gli arbitri sono come i giocatori, possono sbagliare, e una protesta, che ci può anche stare deve essere portata in modo civile, senza trascendere. C è qualcosa che è mancato nella scorsa stagione? «Quando si è vinto così tanto, dire se è mancato qualcosa, vuol dire cercare il pelo nell uovo. Ma una cosa c è, e si sente è la mancanza, la presenza del nostro vicepresidente Graziano Corniali prematuramente scomparso otto mesi fa, così come sentiamo ancora la mancanza di un altra importante persona mancata,un anno e mezzo fa, Stefano Andreoli, persone indimenticabili. A queste figure dedichiamo le nostre Coppe più importanti. Vicini e lontani. Guardiamo nel giardino altrui. Secondo lei qual è il club sportivo che si sta meglio comportando nel suo distretto? Ha visto qualche miglioramento importante nei club con cui ha rapporti di amicizia? «Premesso che rapporti di amicizia li ho con tutti i club,ci sono tante società che si sono mossi molto bene, che hanno migliorato tantissimo in questi ultimi anni, ad esempio l Inter Club Parma guidata da persone veramente per bene, L Arsenal LA REGIA Sempre collegato con ministero degli Interni e col calciomercato. Silvestro Robuschi è uno dei personaggi di spicco del calcio giovanile regionale. ha fatto passi da gigante in questo ultimo periodo, non nominare tutti, ma non posso dimenticare il Colorno che sta crescendo a vista d occhio, società guidata in modo straordinario, già grande nel settore dilettantistico, ma è nel settore giovanile dove sta crescendo parecchio». Quali sono gli sponsor che vuole ringraziare? «Un grandissimo grazie, ai nostri sponsor pubblicitari, che io chiamo collaboratori, senza di loro sarebbe dura». Come giudica il dialogo tra società sportiva e Amministrazione comunale? «Sono sincero, tra l amministrazione comunale e la nostra società c è poco dialogo, non abbiamo mai avuto discussioni, ma con ogni probabilità gli amministratori non hanno il tempo necessario per dedicarci, a dire la verità nemmeno noi abbiamo molto tempo per instaurare una discussione o quant altro. Speriamo che il futuro ci riservi qualche buona sorpresa». Eventi e tornei, sta già lavorando alle attività del prossimo anno? «Certo, eventi e tornei in programma ce ne sono già, li metteremo in cantiere appena possibile, abbiamo appena finito qualche giorno per respirare ci serve». Strutture d allenamento, secondo lei dove occorre investire? «Noi siamo abbastanza strutturati, ma però, bisogna migliorare, con attrezzatura all avanguardia, per mettere i nostri tecnici nelle migliori condizioni su cui operare. Non sono amante del sintetico, soprattutto per la crescita dei ragazzi è bene farli giocare sull erba per tanti motivi. Riconosco, però, che con tutte le squadre che abbiamo; soprattutto d inverno sarebbe utile». Obbligo di schierare i giovani in categoria. Cosa pensa di questa norma? «Essendo una società che bada soprattutto al settore giovanile, mi trova pienamente d accordo, il futuro è dei giovani, quindi estenderei a più categorie l utilizzo dei giovani». Lei può contare su una valida dirigenza, c è qualcuno in particolare che vuole ringraziare? A gennaio siamo riusciti a cedere ben tre giocatori a squadre professionistiche. Scuola Calcio? Il responsabile sarà Luca Vecchi. Deluso solo dai regolamenti della FIGC. «Sì, sono contento dell attuale dirigenza, anche se siamo ancora in pochi, bisogna estendere a più persone il ruolo di dirigente, ci stiamo lavorando, 13/14 squadre sono tante, ci vuole mano d opera. Certo, da ringraziare ci sono sicuramente tutti, in modo particolare un ringraziamento particolare va al direttore generale Silvestro Robuschi, encomiabile nel suo lavoro, a Maurizio Mirri sempre presente nei momenti di bisogno, a Bruno Cagna: quando hai bisogno lui c è. Da poco abbiamo iniziato la collaborazione con due nuovi direttori sportivi, Gianni Barone e Mauro Grossi, sanno che alla Juventus Club c è da lavorare molto, ed infine una primizia, per la prossima stagione, ma già al lavoro, il nuovo responsabile della Scuola Calcio: Luca Vecchi. Presidente dove passerà le vacanze? «Con il lavoro che c è da fare i giorni di vacanze sono pochi, ma credo che li passerò al mare, nella mia spiaggia preferita a Milano Marittima, luogo degli ultimi recentissimi successi». Mondiali. Secondo lei chi vincerà? «La Francia mi ha impressionato così come il Cile, ovvio in ogni squadra ci sono giocatori Juventini». Delusioni sportive. Nei suoi ricordi di appassionato qual è la sconfitta che ancora ricorda con dolore? «Per quanto riguarda la società che presiedo, sono due i ricordi nefasti, il primo, la fase finale Nazionale a Chianciano con gli Allievi 93, credo avessimo la squadra per vincere il titolo. Il secondo, la finale regionale Allievi 94 contro il Forlì, anche quell occasione non era da sprecare». Scelga un difensore della nazionale per la sua squadra. «BarzaglI è il migliore di tutti e da grande affidamento». Scelga un calciatore da utilizzare come Icona da proporre ai ragazzini che iniziano a giocare a calcio. «Un nome sopra tutti Gaetano Scirea, ho avuto la fortuna di conoscerlo, di parlare con lui, mi ha da subito colpito la sua semplicità, accomodante con tutti, poi la sua grandezza come calciatore, straordinaria e senza eguali la sua correttezza in campo e fuori. Immenso. Sogni sportivi e non. Concluda con un messaggio per tutti coloro che si occupano di Calcio Dilettante. «Continuate a farlo, è bellissimo e ci fa dimenticare i tanti problemi che la vita ci riserva, è bello rimanere con i ragazzi e ci fa sentire più giovani, fa bene specialmente a noi che abbiamo una certa età». LE VITTORIE DEL 2014 Allievi 97 Torneo ECOTEK a MONTICELLI TERME (PR) Allievi 98 Torneo PFINGSTEN a LIGNANO SABBIADORO Torneo ADRIASPORT a MILANO MARITTIMA Giovanissimi 99 Torneo CITTA DI FIORENZUOLA a FIORENZUOLA D ARDA Giovanissimi 2000 CAMPIONE INTERPROVINCIALE 2013/2014 Torneo G.SCIREA Esordienti 2001 Torneo SPORTIKA a FERRARA Torneo CITTA DI CASTELNUOVO a CASTELNUOVO SOTTO (RE) Torneo ESPOSITO a FONTANELLATO (PR) Torneo COPPA DEI CAMPIONCINI a SALVARANO (RE) Esordienti 2002 Torneo CIMURRI a REGGIO EMILIA (RE) Torneo 50 COOPNORDEST a PARMA Torneo NOI CON GLI ALTRI a PARMA Pulcini 2003 Torneo TORNEO DELL AMICIZIA a TRAVERSETOLO (PR) Pulcini 2004 Torneo SPALLANZANI a PARMA Torneo NOI CON GLI ALTRI a PARMA Torneo CITTA DI SALA a SALA BAGANZA (PR) Pulcini 2005 Torneo BETTUZZI a PARMA Torneo JUNIOR CUP A BAGANZOLA (PR) Pulcini 2006 Torneo DELL AMICIZIA a CADEO (PC) Torneo COPPA OLIMPIA a PARMA CAMPIONATO PROVINCIALE C.S.I.

15

16 Sport Reggio LUNEDÌ 30 GIUGNO La società sportiva di Villalunga chiude una stagione da record. Parliamone col dg Pierluigi Tarabelloni L anno della Casalgrandese In bacheca la Coppa Italia, la promozione in Eccellenza e il trofeo Cavazzoli Grande successo per la Casalgrandese di mister Fabrizio Panini Vincere il Cavazzoli non ha prezzo Ottimi i rapporti con Sassuolo e Modena. Senza sbavature il dialogo con l Amministrazione comunale. Strutture: manca solo la tribuna coperta. UNA STAGIONE senza precedenti per la giovane società di Villalunga. Salto di categoria dalla Promozione al campionato d Eccellenza, vittoria della Coppa Italia e per la 2ª volta sul tetto del trofeo Cavazzoli. Strutture al top e progetto che viaggia verso grandi successi. Parliamone col direttore generale Pier Tarabelloni, a capo dei dirigenti sportivi di Villalunga. Salve direttore, come giudica la stagione 2013/2014? Molto positiva sotto tutti gli aspetti. Quali sono state le vittorie più importanti, sia in campo che nel sociale? «Direi che la promozione in Eccellenza, la vittoria in Coppa Italia e il trofeo del Torneo Cavazzoli siano traguardi eccezionali. La costruzione di nuovi spogliatoi e della sede, dopo il campo in sintetico inaugurato solo qualche anno fa, è motivo di grande orgoglio e soddisfazione per la nostra società, e che rimarranno al Comune di Casalgrande. Inoltre dando un piccolo sostegno alla nascita della scuola calcio della Virtus Salvaterra: sono vittorie anche queste. Quali sono i traguardi da raggiungere nella prossima stagione? «L obiettivo sportivo è quello di fare un campionato tranquillo in Eccellenza. Ci auguriamo di fare un campionato altrettanto buono con la Juniores regionale, con la speranza di rivincere il Torneo Cavazzoli per la terza volta, per poi mettere la coppa definitivamente in bacheca. In che condizioni versa il settore giovanile? «Sul nostro territorio ci sono molte società, con personale competente e che prestano un buon servizio alle famiglie». Quanto sono importanti e cosa devono avere gli allenatori del settore giovanile? «Gli allenatori della scuola calcio sono sicuramente fondamentali. Devono essere ben preparati dal punto di vista professionale ed educativo, per trasmettere sani valori ai piccoli atleti». Preferisce occuparsi di prima squadra o di settore giovanile? «In venti anni di attività (di cui 13 a Salvaterra e 7 alla Casalgrandese), mi sono occupato di tutte le categorie e squadre (dagli amatori al settore giovanile, fino al calcio a 5 femminile e maschile e dalla terza categoria, fino alla Promozione), svolgendo diverse mansioni. Occorre sempre molta flessibilità in questo campo, per adattarsi al meglio alle esigenze della società e di chi ne fa parte. Personalmente, mi mancava soltanto quest avventura in Eccellenza, che spero sia proficua. Cosa le piace del Calcio Dilettante? «L amicizia, la correttezza e la sincerità delle tante persone che ho conosciuto». Cosa la fa arrabbiare del Calcio Dilettante? «La cattiveria, l incoerenza, l invidia, la chiusura mentale di alcune persone». Vicini e lontani. Guardiamo nel giardino altrui. Secondo lei qual è il club sportivo che si sta meglio comportando nel suo distretto? Ha visto qualche miglioramento importante nei club con cui ha rapporti di amicizia? «Direi che a livello comunale stia lavorando decisamente bene la Virtus Casalgrande-Salvaterra. Nel distretto, penso che la divisione fra settore giovanile e prime squadre di Sporting Chiozza Scandianese e Rubierese Folgore Rubiera, sia la strada più giusta da seguire,permettendo così ai numerosi dirigenti volontari di dedicare tempo ed energie al settore che più piace». Quali sono gli sponsor che vuole ringraziare? «Ringrazio tutti quanti, dai più grandi ai più piccoli indistintamente. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Sassuolo calcio, squadre regionali e nazionali Lʼallenatore Fabrizio Panini giocheranno sul nostro impianto per tutto l anno: siamo quindi sempre disponibili ad accogliere nuovi sponsor». Come giudica il dialogo tra società sportiva e Amministrazione comunale? «Vi è stato un dialogo sempre positivo, aperto e costruttivo, in tutti i dieci anni del mandato del sindaco uscente Andrea Rossi, che qui ringraziamo. Saranno sicuramente fondamentali e proficui il dialogo e il confronto anche durante il mandato del nuovo sindaco Alberto Vaccari e del vicesindaco Marco Cassinadri». Eventi e tornei, sta già lavorando alle attività del prossimo anno? «Non possiamo fermarci: stiamo già lavorando e pianificando (anche se appena conclusi) i nostri tre tornei per bambini e la festa Vivi il Secchia, che si svolgeranno nei mesi di maggio e giugno Strutture d allenamento, secondo lei dove occorre investire? «Sicuramente sui campi in sintetico. A noi manca la copertura della tribuna e speriamo di poter contare su aiuti e interventi sia del comune che di aziende e sponsor per poterla costruire il prima possibile. Obbligo di schierare i giovani in categoria. Cosa pensa di questa norma? «Sono d accordo. I giovani hanno in questo modo la possibilità di mettersi in mostra per almeno tre anni, poi starà a loro dimostrare di essere all altezza della categoria, quando saranno vecchi». Lei può contare su una valida dirigenza, c è qualcuno in particolare che vuole ringraziare? «Ringrazio di cuore tutti coloro che dedicano il loro tempo alla Casalgrandese, chi più e chi meno». Ambizioni e futuro, la vostra società ha diversi progetti in cantiere «Al momento puntiamo a mantenere la serie A dei Dilettanti e a gestire con cura le strutture sportive. Poi strada facendo Si vedrà! Dove passerà le vacanze? «Non ho programmato vacanze particolari, gestirò giorno per giorno gli impegni, tra il mio lavoro nei trasporti e in ufficio alla Casalgrandese. Non mancherà qualche giorno di relax in collina a Barazzone di Casina, paese d origine di mio padre». Mondiali. Secondo lei chi vincerà? «Prevedo una finale tra Germania e Olanda; anche se, visto che il tutto si gioca in Sudamerica, sarà più facile e non escludo una finale Brasile-Argentina». Delusioni sportive. Nei suoi ricordi di appassionato qual è la sconfitta che ancora ricorda con dolore? «Nessun dolore sportivo, i dolori sono ben altri. Le sconfitte servono e sono uno stimolo a fare sempre meglio, Interessante la nuova sinergia con la Virtus Salvaterra: il club satellite si specializzerà in Scuola Calcio per conto della Casalgrandese. sempre di più». Ingaggi una punta per la sua squadra. Immobile o Balotelli? Perché? «Immobile. Ha un atteggiamento molto positivo e soprattutto ha la voglia di lottare su ogni pallone, e quest ultima manca a Balotelli». Scelga un difensore della nazionale per la sua squadra. «Barzagli. Uomo rispettoso ed educato, mai sopra le righe, un esempio magnifico per i giovani». Scelga un calciatore da utilizzare come icona da proporre ai ragazzini che iniziano a giocare a calcio. Chi e perché? «Da buon juventino Decisamente Alex Del Piero Non ha bisogno di presentazioni». Sogni sportivi e non. Concluda con un messaggio per tutti coloro che si occupano di Calcio Dilettante. Il mio motto è: comportarsi bene divertendosi, lasciando da parte l invidia e la cattiveria, che non portano mai a nulla. Penso sia inoltre fondamentale avere sempre a cuore il bene della società, per un miglioramento continuo».

17

18 Sport Reggio LUNEDÌ 30 GIUGNO Club ai raggi X Dalla crescita esponenziale del settore giovanile allo storico salto di categoria Campagnola: il nuovo che avanza Il manager Gabriele Marani: L importante è investire a favore della Scuola Calcio LA VERA rivelazione del calcio provinciale, secondo gli esperti è il nuovo che avanza, come il Sassuolo in serie A. Campagnola, la piccola e orgogliosa piazza della bassa reggiana. Grazie ad una dirigenza equilibrata e intelligente i rosanero sono riusciti a dominare il campionato di Prima Categoria gettando le basi per affrontare nel migliore dei modi anche la Promozione. Settore giovanile in crescita, tanti iscritti e tanti progetti in cantiere. Facciamo il bilancio di fine anno con una bella chiacchierata con Gabriele Marani, punto di riferimento per tutti gli sportivi del Campagnola. Salve direttore, come giudica la stagione 2013/2014? «Per la società che rappresento a dir poco fantastica sotto tutti i punti di vista». Quali sono state le vittorie più importanti? Sia in campo che nel sociale. «Citerei solo quelle del sociale: partire con un numero di ragazzi e arrivare a fine stagione con il numero aumentato del 20% non è poco». Quali sono i traguardi da raggiungere nella prossima stagione? «Per quanto riguarda il campionato di promozione cercare un posto tra le prime due mentre per il settore giovanile cercare di azzeccare i campionati giusti per far divertire tutti i nostri ragazzi». In che condizioni versa il settore giovanile? «Ottime grazie ad un folto numero di volontari che prestano tempo e passione per la crescita dei nostri ragazzi». Quali sono gli allenatori più importanti del settore giovanile? «Tutti indistintamente. Un plauso soprattutto a quelli più giovani che prestano ore del proprio tempo libero per stare con i bambini ed insegnare prima di tutto le regole per stare in squadra». Preferisce occuparsi di prima squadra o di settore giovanile? «E fantastico passeggiare per le vie del paese ed avere bimbi e ragazzi che ti salutano. Non ha prezzo». Cosa la fa arrabbiare del calcio dilettante? «Che alcuni pensino di poter vivere con i soldi che si guadagnano a giocare a calcio in questo mondo». C è qualcosa che è mancato nella scorsa stagione? «Dobbiamo migliorare l aspetto organizzativo per alcune cose, ma la macchina è buona». Secondo lei qual è il club sportivo che si sta meglio comportando nel suo distretto? Ha visto qualche miglioramento importante nei club con cui ha rapporti di amicizia? «Sotto l aspetto dei giovani sicuramente Reggiana e Carpi. Due società che stanno migliorando molto sotto il profilo del calcio giovanile». Quali sono gli sponsor che vuole ringraziare? «Tutti ovvia risposta. Senza di loro e senza i volontari nulla potrebbe esistere nel calcio ai nostri livelli». Come giudica il dialogo tra società sportiva e Amministrazione comunale? «Entrambi possiamo fare meglio. Non aggiungo altro». Eventi e tornei, sta già lavorando alle attività del Bambini e Scuola Calcio vengono prima di ambizioni di classifica e prima squadra: parola di Gabriele Marani A rapporto dal capo «Servono strutture di allenamento migliori, ma senza l aiuto di Amminstrazione comunale e Figc è impossibile...» prossimo anno? «Sicuramente». Strutture d allenamento, secondo lei dove occorre investire? «Servono campi sintetici per poter far allenare tutti in tutti i periodi dell anno. Purtroppo mancano gli aiuti dalle amminsutrazioni comunali ma anche dalla federazione». Obbligo di schierare i giovani in categoria. Cosa pensa di questa norma? «Sono ancora troppo giovane in materia per poter esprimere un giudizio razionale. Credo però che questa regola dovrebbe far riflettere parecchio chi pensa di affrontare il calcio dilettantistico senza investire sulla Scuola Calcio». Lei può contare su una valida dirigenza, c è qualcuno in particolate che vuole ringraziare? «Tutti ovviamente, bisogna però non dimenticare di remare tutti dalla stessa parte soprattutto quando le cose non vanno come si vorrebbe». Ambizioni e futuro, la vostra società ha diversi progetti in cantiere «Tantissimi. Sia legati alla prima squadra sia legati ai giovani». Dove passerà le vacanze? «In Puglia come gli ultimi 5 anni. Riposo meritato». «Balotelli o Immobile? L attaccante vero è Milito. In vacanza? Scelgo sempre la Puglia». Mondiali. Secondo lei chi vincerà? «Olanda». Delusioni sportive. Nei suoi ricordi di appassionato qual è la sconfitta che ancora ricorda con dolore? «Cerco di contenere al massimo le delusioni per lo sport. Per me è un passatempo per liberare la mente». Ingaggi una punta per la Marani con Siligardi durante le premiazioni del Trofeo Città di Campagnola sua squadra. Immobile o Balotelli? «Nessuno dei due. Pur non tifando Inter per me il vero attaccante era Milito per l intelligenza ed il giusto approccio alle partite». Scelga un difensore della nazionale per la sua squadra. «E dura...meglio quelli del Campagnola». Scelga un calciatore da utilizzare come Icona da proporre ai ragazzini che iniziano a giocare a calcio. «A me piace il calcio inglese li c è ne sono tanti da poter imitare. Guardate qualche partita e vedrete». Sogni sportivi e non. Concluda con un messaggio per tutti coloro che si occupano di Calcio Dilettante. «Manteniamoci con i piedi per terra e pensiamo soprattutto che le squadre ed i giocatori si divertano. Non dimentichiamo mai di investire sulle Scuole Calcio e facciamo in modo che i ragazzini passino più ore nei campi da gioco che sulle strade».

19

20 Sport Reggio LUNEDÌ 30 GIUGNO ALMO NATURE Il Parco Nazionale dell Appennino Tosco Emiliano sostiene la pastorizia: torna il pastore maremmano La convivenza tra uomo e lupo Prevenzione da attacchi: il cane da guardia per eccellenza torna a vegliare su greggi e pascoli NATURA - Il Parco Nazionale dell Appennino Tosco Emiliano, nell ambito della campagna di prevenzione contro gli attacchi dei predatori e di sostegno alla pastorizia, ha iniziato, già da qualche tempo, la distribuzione di pastori maremmani, unica razza italiana di cani da guardi in grado di proteggere le greggi dal lupo. Il personale del Wolf Apennine Center del Parco Nazionale, lavorando a stretto contatto con i pastori, ha potuto raccogliere le loro osservazioni circa i costi di mantenimento di questi animali. Per offrire loro un sostegno concreto, il Parco Nazionale ha colto l opportunità data da Almo Nature, rinomata azienda di cibo per animali, che ha deciso di donare un primo carico di 2 tonnellate del suo miglior petfood all Ente. In totale la quantità di prodotto offerto potrà sostenere il mantenimento di circa duecento pastori maremmani per un anno. PROGETTI UTILI L idea è che il Parco Nazionale e Almo Nature uniscano le proprie forze per un progetto a favore della pacifica convivenza tra uomo e lupo. Il riaffermarsi della presenza del predatore nell Appennino tosco-emiliano, infatti, se da una parte è un fondamentale contributo alla biodiversità del territorio, dall altra viene percepito come un problema per i danni riportati agli allevatori di bestiame domestico. Lo strumento più antico per prevenire gli attacchi dei lupi è il cane da guardiania, rappresentato in Italia dai pastori maremmani, veri compagni di lavoro per quei pastori e allevatori che vogliano proteggere con efficacia le proprie greggi. Da diversi anni ormai il WAC promuove l utilizzo di questi Si torna alle origini: dai piani industriali ai pascoli dʼaltura cani nell Appennino toscoemiliano, contando sulla disponibilità di alcuni pastori locali che gratuitamente offrono i propri cuccioli a quegli allevatori che ne sono sprovvisti. Si è creata così una rete di scambio che va oltre i confini del Parco Nazionale, con richieste anche da altre regioni. I PASCOLI I pastori maremmani sono cani di grande taglia e in genere non è sufficiente un solo esemplare a protezione del gregge: questi cani sono in grado di svolgere un lavoro di difesa eccellente soprattutto se fatti lavorare in squadra, in numero variabile a seconda delle dimensioni del gregge da due a dieci. I cani da guardiania, quindi, sono sicuramente un costo aggiuntivo per un allevamento, sia di mantenimento sia di spese mediche. Per aiutare i proprietari di bestiame ovicaprino, anche quelli più restii ad adottare i pastori maremmani come strumento di prevenzione dei danni, il Parco Nazionale ha accettato di buon grado la donazione di Almo Nature. L AIUTO CONCRETO Le derrate di cibo verranno distribuite dal personale del WAC secondo alcune specificità. Per spiegare questi criteri il WAC organizzerà una serie di incontri, uno per ciascuna provincia compresa nel Parco Nazionale: Reggio Emilia, Parma, Lucca e Massa Carrara. Gli allevatori dovranno presentare una manifestazione di pubblico interesse entro l 11 luglio 2014 e in base alla graduatoria che verrà costituita si avvierà la distribuzione del cibo per cani. ALMO NATURE Per Almo Nature il rapporto con il Parco Nazionale rientra in un progetto più grande che vede l azienda impegnata nello stanziato, per il 2014, di un budget di un milione di euro, l Almore Fund Europe, per azioni a favore degli animali, fra le quali Love Food ovvero la donazione di pasti a cani e gatti in difficoltà oppure a sostegno di progetti mirati come la donazione ai pastori maremmani. IL FUTURO «Per il Parco Nazionale spiega il direttore Giuseppe Vignali questi interventi rientrano nella nostra strategia tesa a creare le condizioni di una possibile convivenza tra natura e attività dell uomo, preservando sia la biodiversità sia la cultura, sia la fauna selvatica sia tutte quelle attività economiche e sociali che tradizionalmente sostengono le nostre comunità. Le produzioni tipiche sono il nostro fiore all occhiello, anche per questo gli allevamenti vanno sostenuti. E proprio sulla pastorizia ovicaprina il Parco Nazionale intende attuare un importante progetto in collaborazione con i sedici Comuni del nostro territorio».