GENERALITA SUGLI ALLEVAMENTI CAPRINI DA LATTE

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1 GENERALITA SUGLI ALLEVAMENTI CAPRINI DA LATTE l allevamento caprino da latte deve essere considerato come un insieme di sottogruppi separati, ciascuno con le sue specificità e le sue necessità in ordine a : STATO SANITARIO MANAGEMENT NEONATI (fino allo svezzamento) CAPRETTI SVEZZATI CAPRETTE DA RIPRODUZIONE CAPRE IN ASCIUTTA CAPRE IN LATTAZIONE MASCHI RIPRODUTTORI

2 MANAGEMENT DEI CAPRETTI DALLA NASCITA ALLO SVEZZAMENTO Alla nascita IPOSSIA, IPOTERMIA, IPOGLICEMIA e SUSCETTIBILITA ALLE INFEZIONI sono il principale ostacolo alla sopravvivenza E fondamentale somministrare precocemente (entro 4 ore dalla nascita) un colostro ricco di immunoglobuline: in carenza o assenza di questo si assiste ad un aumento della morbilità e mortalità peri- e postnatale La mancata disinfezione del cordone ombelicale può portare a comparsa di onfaloflebiti, setticemie e poliartriti DIARREE GIOVANILI

3 CAUSE DI DIARREE INFETTIVE NEI CAPRETTI da 1 gg a 4 settimane da 4 a 12 settimane oltre le 12 settimane Virus Virus Virus Rotavirus Rotavirus Peste dei p.r. Coronavirus Peste dei p.r. Batteri Adenovirus Batteri Salmonella spp Herpesvirus Salmonella spp Yersinia spp Peste dei p.r. Yersinia spp Cl. perfringens Batteri Cl.perfringens Protozoi E. coli Protozoi Eimeria spp Salmonella spp Eimeria spp Nematodi Cl. perfringens Cryptosporidium Trichostrongilus spp Yersinia spp Nematodi Ostertagia spp Protozoi Trichostrongilus spp Cooperia spp Cryptosporidium Ostertagia spp Nematodirus spp Eimeria spp Cooperia spp Str. Papillosus Giardia Trematodi Trematodi Nematodi Paramphistomum Paramphistomum Str. papillosus

4 MANAGEMENT DEI CAPRETTI DALLA NASCITA ALLO SVEZZAMENTO Kidding is not an accident that happens M. C. Smith- D.M. Sherman - GOAT MEDICINE - William & Wilkins - Baltimora- 1994

5 LA NASCITA NON E UN EVENTO INATTESO! La preparazione del parto e la prontezza ad intervenire nelle emergenze riduce le perdite per mortalità neo e perinatale Implementare un eventuale programma di induzione al parto Implementare un programma di colostrazione ed alimentazione artificiale per il controllo/eradicazione della CAEV Predisporre una nursery pulita, calda, asciutta, confortevole, con una adeguata ventilazione; tenere sotto mano rotoli di carta per asciugatura e disinfettanti Evitare il sovraffollamento dei box di allevamento dei capretti Organizzare le operazioni di decornazione e castrazione ( 3-14 giorni di vita) Predisporre un programma di vaccinazione e trattamenti profilattici generali Predisporre un adeguato programma alimentare per lo svezzamento

6 MANAGEMENT DEI CAPRETTI SVEZZATI PROBLEMI SANITARI COCCIDIOSI a seguito del passaggio alla alimentazione solida che incrementa l ingestione di oocisti POLMONITI per la caduta degli anticorpi materni colostrali e lo stress dello svezzamento PARASSITOSI GASTROINTESTINALI E POLMONARI a seguito della prima stagione di pascolo per l assenza di una immunità locale a livello dei tratti alimentare e respiratorio ENTEROTOSSIEMIA in seguito ad alimentazioni aggressive con concentrati e/o svezzamenti precoci FLOPPY KID SYNDROME

7 MANAGEMENT PRATICO DEI CAPRETTI SVEZZATI Mantenere sistemi di allevamento e di alimentazione che minimizzino il pericolo di polmoniti, enteririti e coccidiosi Nel quadro del controllo dei parassiti interni il pascolo deve essere effettuato su terreni non utilizzati da almeno 1 anno e separatamente dagli adulti Fare particolare e specifica attenzione al programma alimentare, poichè il corretto sviluppo muscolo-scheletrico dei soggetti da adulti è influenzato principalmente dalla alimentazione ricevuta dai 2 ai 9 mesi di vita

8 SCHEDA DEGLI INTERVENTI PROFILATTICI SUI CAPRETTI IN ALLEVAMENTO Alla nascita : 1cc/capo di prodotto a base di selenio+ vit. E Prima della castrazione o decornazione : 1cc anatossina tetanica sc. o im. A 5 settimane: trattamento orale anticoccidico (1 giorno) A 6 settimane: trattamento orale vermifugo (eventualmente ripetuto a distanza di tre settimane) A 6/8 settimane: vaccinazione antitetanica e nei confronti delle clostridiosi, quest ultima da ripetere ogni 6 mesi o 1 mese prima del parto A 60 giorni: 1cc/20 kg p.v. di selenio+vit.e ripetuto ogni 60 giorni fino agli 8/9 mesi di età

9 segue A 9 settimane: trattamento orale anticoccidico ( 1 giorno) A 10/12 settimane: vaccinazione contro la chlamydiosi, da ripetere nelle femmine 1 mese prima dell accoppiamento A 12 settimane : trattamento vermifugo iniettabile A 13 settimane : trattamento orale anticoccidico ( 1 giorno) A 8-10 mesi: vaccinazione antitetanica dopo 1 settimana : trattamento vermifugo orale o iniettabile

10 MANAGEMENT DELLE GIOVANI CAPRETTE DA RIPRODUZIONE E DELLE CAPRE IN ASCIUTTA Problemi sanitari TOSSIEMIA GRAVIDICA ABORTO PSEUDOGRAVIDANZA

11 MANAGEMENT PRATICO delle giovani caprette da riproduzione e delle capre in asciutta Controllo dell alimentazione evitare l obesità garantire il corretto sviluppo del feto prevenire la tossiemia gravidica Nell allevamento con ricorrenti problemi di tossiemia gravidica è opportuno fare un periodico controllo delle urine per la ricerca dei corpi chetonici ( un loro aumento è una spia di possibile tossiemia gravidica)

12 segue Messa in asciutta corretta il periodo migliore per la messa in asciutta è tra il 2 e il 3 mese di gestazione se necessario trattamento endomammario Controllo delle parassitosi nel periodo peripartale c è un aumento della escrezione delle uova dei parassiti ( strategia di sopravvivenza del parassita ); pertanto il periodo migliore per un trattamento antiparassitario è nelle 2-3 settimane precedenti il parto, con un vermifugo ad ampio spettro (n.b. = levamisolo e albendazolo sono sospetti agenti abortigeni)

13 segue Prevenzione degli aborti * cause non infettive: carenze nutrizionali, malformazioni congenite, stress, piante tossiche, medicinali veterinari, ecc.) * cause infettive : aborto precoce : toxoplasmosi aborto tardivo : chlamydiosi, febbre Q, brucellosi, campylobatteriosi, leptospirosi, listeriosi, salmonellosi, yersiniosi, micoplasmosi, blue tongue, BDV, CHV, tick-borne fever, akabane virus, toxoplasmosi, anaplasmosi, sarcocistosi

14 segue non introdurre nuovi animali nel gregge durante il periodo di gravidanza, compresi i maschi isolare i soggetti che abortiscono e disinfettare a fondo il box o la zona dove è avvenuto l aborto addestrare gli allevatori a raccogliere e conservare in modo corretto i prodotti dell aborto per il loro successivo invio al laboratorio di analisi addestrare gli allevatori a distruggere in modo corretto tutti i prodotti dell aborto non utilizzati per le indagini di laboratorio predisporre e applicare piani vaccinali e scadenziari rigorosi nei confronti delle principali patologie a carattere abortigeno

15 SCHEMA DEGLI INTERVENTI PROFILATTICI NELLE GIOVANI CAPRE DA RIPRODUZIONE E NELLE CAPRE IN ASCIUTTA 1 mese prima dell accoppiamento : vaccinazione antitetanica, vaccinazione contro chlamydiosi, supplemento di selenio + vit. E per 2 settimane 1-2 mesi prima del parto : vaccinazione contro le clostridiosi, vaccinazione contro la chlamydiosi, supplemento con selenio + vit. E per 2 settimane 2-3 settimane prima del parto : trattamento vermifugo 2-3 giorni dopo il parto : supplemento con selenio + vit. E o con multivitaminico + carnitina + fosforo per 3-4 giorni

16 MANAGEMENT DELLE CAPRE IN LATTAZIONE PROBLEMI SANITARI MASTITI LINFOADENITE CASEOSA ARTRITE E MASTITE DA CAEV PARATUBERCOLOSI ( loss weight in soggetti con infezione subclinica) INFESTAZIONI PARASSITARIE FEBBRE DA LATTE (ipocalcemia, tetania postpartum)

17 RELAZIONE TRA AMBIENTE E PROBLEMI PARASSITARI CONCENTRAZIONE DEGLI ANIMALI : in genere all aumento della concentrazione di animali aumenta la possibilità di trasmissione di parassiti INTRODUZIONE DI NUOVI ANIMALI:quando viene introdotto nel gregge un nuovo animale c è la possibilità che venga introdotta una nuova specie di parassita e, se il gregge non è mai stato esposto a tale parassita, si assiste ad un aumento della patogenicità del parassita stesso

18 segue IGIENE: la frequenza della pulizia dell allevamento ha un significativo effetto sul carico parassitario ambientale, poichè riduce l habitat favorevole allo sviluppo dei parassiti STATO SANITARIO : lo stress di qualsiasi tipo può diminuire la resistenza ai parassiti così come ad ogni altro patogeno. Lo stress può essere legato a carenze alimentari, caldo o freddo eccessivi, malattie intercorrenti,svezzamento, trasporti e a molti altri eventi: in tali evenienze la capacità dell animale di contrastare la patogenicità del parassita si riduce. D altro canto è dimostrato che un supplemento proteico nell alimentazione aiuta l animale a limitare la fecondità del parassita

19 segue CLIMA: le condizioni climatiche di una determinata zona influenzano la presenza delle diverse specie di parassiti; alcuni parassiti presentano un ciclo vitale che si regola con il clima delle regioni in cui vivono: nelle regioni temperate ci sono parassiti che possono entrare in letargo nel periodo dell anno in cui le condizioni climatiche sono sfavorevoli (cosiddetto overwintering e oversummering ) ECOLOGIA : l habitat ecologico è di vitale importanza per molti parassiti. Ad esempio alcuni insetti richiedono uno specifico ambiente per la deposizione delle uova così come i parassiti che necessitano di un ospite intermedio nel loro ciclo vitale non possono riprodursi in quelle aree che impediscono la presenza dell ospite intermedio.

20 segue ESPOSIZIONE AD ANIMALI SELVATICI E INSETTI CONTAMINAZIONE DEI MANGIMI E DEI FORAGGI SISTEMA DI ALLEVAMENTO drylot (paddock senza vegetazione) confinamento aperto (tettoia aperta da un lato su recinti con o senza vegetazione) in box (individuali o di gruppo) al pascolo libero a rotazione dei pascoli a confinamento chiuso (allevamento classico)

21 MANAGEMENT PRATICO delle capre in lattazione Le procedure sanitarie preventive comprendono: implementazione e rispetto di protocolli vaccinali procedure di controllo dei parassiti procedure di controllo dei problemi podali elaborazione di protocolli alimentari controlli funzionali quali-quantitativi delle produzioni

22 MANAGEMENT DEI MASCHI RIPRODUTTORI Problemi sanitari Le malattie specifiche del becco sono poche: Urolitiasi ostruttiva Rottura traumatica delle corna Dermatite batterica da urinazione

23 SCHEMA DEGLI INTERVENTI PROFILATTICI SUI MASCHI RIPRODUTTORI 1) ogni tre mesi: supplemento di selenio + vit. E per 7 giorni 2) ogni tre/sei mesi: trattamento vermifugo e/ o anticoccidico (secondo esito esame feci) 3) ogni sei mesi: richiamo vaccinale antitetanico 4) un mese prima dell inizio della stagione di monta : vaccinazione contro clostridiosi e chlamydiosi

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