San Vito al Tagliamento 24 Febbraio 2015
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- Umberto Pappalardo
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1 San Vito al Tagliamento 24 Febbraio 2015
2 R. Sisto
3 Il distretto (LR. 17/14) art Il distretto costituisce il livello privilegiato per coinvolgere in modo strutturato i cittadini, anche mediante le organizzazioni dei rappresentati, con la finalità di aumentare la consapevolezza, la responsabilità e il controllo della salute individuale e della comunità, mediante: a) la condivisione del profilo epidemiologico di salute della comunità; b) la partecipazione alla programmazione e al monitoraggio dei percorsi assistenziali delle patologie prevalenti; c) la valutazione dei risultati in tema di esito e di processo dei percorsi assistenziali. 3
4 Il distretto (LR. 17/15) art Il distretto è l'articolazione dell'azienda per l'assistenza sanitaria preposto ad assicurare una risposta unitaria, coordinata e continua ai bisogni della comunità. A tal fine persegue l'integrazione tra i diversi servizi sanitari, sociosanitari nonchè con i Servizi sociali dei Comuni ( ) 4
5 Il distretto (LR. 17/14) Articolo 21 - Assistenza domiciliare 4. Le tipologie di assistenza domiciliare sono le seguenti: a) cure domiciliari prestazionali, prestazioni sanitarie occasionali o a ciclo programmato, comprese le visite programmate del medico di medicina generale o pediatra di libera scelta; b) cure domiciliari integrate, con presa in carico dei problemi di salute complessivi; c) cure domiciliari di elevata intensità e palliative per malati terminali, caratterizzate da una risposta intensiva a bisogni di elevata complessità, erogata da un'equipe in possesso di specifiche competenze, di cui fa parte il medico di medicina generale e il medico distrettuale; d) assistenza domiciliare integrata con i servizi sociali. 5
6 Art. 39 (Reti di patologia) reti professionali che integrano l'attività ospedaliera per acuti e post acuti con l'attività distrettuale e/o integrano le diverse attività territoriali distrettuali, sovra distrettuali o sovra aziendali, con l'obiettivo di assicurare la continuità assistenziale e definire modalità di presa in carico e trattamento dei pazienti su tutto il territorio regionale, facendo partecipare attivamente anche i rappresentanti di cittadini o pazienti, per favorire una umanizzazione dei percorsi dell'assistenza e una modalità organizzativa dei servizi coerente con i loro bisogni di assistenza. Le reti di patologia assicurano il costante confronto tra i professionisti che operano nel Servizio sanitario regionale e svolgono i seguenti compiti ( ) assicurano la continuità assistenziale tramite raccordi professionali fra le strutture presenti nel territorio della regione 6
7 Il distretto (LR. 17/14) I Servizi di Continuità Assistenziale Il concetto di rete 7
8 Risorse territoriali disponibili A.D. Infermieristica e Riabilitativa MMG Servizio Assistenza Domiciliare (SAD) VOLONTARIATO Hospice Centro Diurno RSA Case di Riposo Ospedali di Rete Lungodegenti Telesoccorso telecontrollo 8
9 RETE INSIEME DI PERSONE O COSE IL CUI COLLEGAMENTO CONSENTE DI SVOLGERE COMPITI di Collaborazione Cooperazione osservazione 9
10 Risorse territoriali in RETE RSA FT Vicinato mmg Hospice cdr soggiorni Famiglia Tele soccorso ad sad C. diurno Ospedale Volontariato 10
11 La RETE Funziona quando RAPPORTI INTERPERSONALI SI COMPLETANO OGNI INTERVENTO E VISTO IN FORMA INTEGRATA CON ALTRI SOGGETTI OGNI PROFESSIONISTA SI RENDE DISPONIBILE A.. L APPROCCIO VALUTATIVO E MULTIDIMENSIONALE SI LAVORA SU PROGETTI E NON SU IMPROVVISAZIONE 11
12 ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA sistema integrato di interventi domiciliari medici, infermieristici, riabilitativi e socio tutelare piani di lavoro personalizzati e dinamiche di lavoro transdisciplinari, destinata a tutte le persone con bisognicomplessi, al fine di offrire prestazioni e servizi socio-sanitari, anche altamente specialistici, senza dover allontanare l assistito dal suo domicilio e prevenendo l evoluzione della disabilità. L ADI è basata sulla centralità dell utente e ha come obiettivo la massima integrazione degli interventi richiesti, erogati con la maggior appropriatezza possibile. 12
13 ASSISTENZA DOMICILIARE SEMPLICE E una tipologia assistenziale costituita da prestazioni la cui natura è a prevalenza infermieristica e sociotutelare fornite in risposta a differenti e spesso isolate necessitàigienico-sanitarie, domestiche e socio-economiche per soggetti con ridotte capacitàdi autosufficienza, prevenendo l insorgenza della disabilità. 13
14 Obiettivi dell ADI assicurare la permanenza della persona nel proprio ambiente migliorare la qualità delle cure con piani assistenziali personalizzati evitare dove possibile il ricovero in istituti assistenziali o strutture ospedaliere permettere di effettuare dimissioni tempestive dalle strutture sanitarie, assicurando la continuità delle cure e delle terapie ancora necessarie 14
15 GLI ATTORI COINVOLTI UTENTE MMG INFERMIERE SPECIALISTI SOCIALE FAMIGLIA VOLONTARI 15
16 visione olistica (del malato) maggiore sensibilità e attenzione al rapporto operatore-paziente che considera gli aspetti sociali, relazionali ed abitativi (Condizioni) determinanti nella vita e nel destino della persona 16
17 L assistenza è un Arte e una Scienza; e se deve essere realizzata come un Arte richiede una devozione totale e se deve essere realizzata come una Scienza richiede una dura preparazione, come per qualunque opera di pittore e di scultore, con la differenza che non si ha a che fare con una tela o un gelido marmo ma con il Corpo Umano F. Nightingale,
18 Il Movimento per le cure palliative Irlanda (fine IX sec.) Italia (Hospice L.39/99) nel 1999 dalla Commissione istituita dal Ministero della Sanità italiano, "sono la cura attiva, globale e multidisciplinare dei pazienti la cui malattia non risponde più ai trattamenti specifici. Fondamentale è il controllo del dolore e degli altri sintomi, e dei problemi psicologici, sociali e spirituali. L obiettivo delle cure palliative è il raggiungimento della migliore qualità di vita per i pazienti e le loro famiglie. La peculiarità, perciò, della medicina palliativa è il nuovo approccio culturale al problema della morte, considerata non più come l antagonista da combattere ma accettata a priori come evento inevitabile. 18
19 Valori e significati della morte la morte oggi un nuovo modo di affrontare la malattia parlare all ammalato la famiglia 19
20 La Morte oggi La malattia, la morte, il dolore chiedono che ci si interroghi, chiedono di essere capiti e chiedono anche che si esercitino quelle attitudini, un tempo tipicamente umane, della compassione e della tenerezza, dell ascolto e dell accoglienza, della condivisione.. La sapienza ci dice che sono sempre due i modi di fare le cose: uno in armonia con le leggi del creato, e uno contro 20
21 La Morte oggi fatto sanitario evento privato Perdita del significato trascendentale (sfondo religioso) medicalizzazione del morire (Approccio riduzionistico) negazione della morte malattia e la normalità (non servono) giudizi di valore e (sono) indipendenti dal vissuto del malato. recuperare il senso profondo della medicina come scienza ed arte per la salute psicofisica dell essere umano 21
22 nuovo modo di affrontare la malattia Curare, qualità della vita, impatto della malattia, controllo dei sintomi.. Esperienza soggettiva (vissuti di sofferenza, dolore, stanchezza, le paure, gli aspetti psicologici e relazionali Dura prova anche per i i familiari: al dramma della sofferenza e della perdita di una persona si aggiungono molteplici problemi affettivi e personali, di comunicazione, organizzativi e di gestione. 22
23 Parlare all ammalato Comunicazione: questione complessa Dire o non dire? Informare o non informare? impostazione etica aperta e dinamica 23
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