Città di Lecce REGOLAMENTO SULLA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE LITI FISCALI PENDENTI RELATIVE AI TRIBUTI COMUNALI

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1 Città di Lecce REGOLAMENTO SULLA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE LITI FISCALI PENDENTI RELATIVE AI TRIBUTI COMUNALI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 55 del 30 agosto 2017

2 REGOLAMENTO SULLA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE LITI FISCALI PENDENTI RELATIVE AI TRIBUTI COMUNALI Articolo 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità e le procedure per avvalersi della definizione agevolata delle controversie attribuite alla giurisdizione tributaria, relative ai tributi comunali, in attuazione dell'articolo 1l del Decreto Legge 50/2017 e nel rispetto dell'articolo 52 del Decreto Legislativo 446/ Per tutto quanto non regolamentato restano applicabili le disposizioni recate dall'articolo 11 del Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito in Legge n. 96/2017. Articolo 2 Ambito di applicazione l. Le disposizioni contenute nel presente regolamento si applicano a tutte le controversie relative ai tributi comunali (quali ICI, IMU, TARSU, TARES, TARI, TOSAP, ICP, ecc.) il cui ricorso sia stato notificato al Comune di Lecce entro il 24 aprile 2017 e la relativa controversia tributaria sia pendente avanti il competente giudice tributario, in ogni stato e grado del giudizio compreso quello in Cassazione o anche a seguito di rinvio. Articolo 3 Modalità di definizione 1. Le controversie tributarie oggetto del presente regolamento possono essere definite, su richiesta del soggetto che ha proposto l'atto introduttivo del giudizio o di chi vi è subentrato o ne ha la legittimazione, col pagamento di tutti gli importi di cui all'atto impugnato che hanno formato oggetto di contestazione in primo grado e degli interessi da ritardata iscrizione a ruolo calcolati fino al sessantesimo giorno successivo alla notifica dell'atto, escluse le sanzioni collegate al tributo e gli interessi di mora. Per il calcolo degli interessi sino al sessantesimo giorno successivo alla notifica dell' atto, occorre fare riferimento al tasso di interesse legale in vigore al momento della notifica di ciascun atto, secondo quanto previsto dal Regolamento delle Entrate Tributarie del Comune di Lecce.

3 2. In caso di controversia relativa esclusivamente agli interessi di mora o alle sanzioni non collegate ai tributi, per la definizione è dovuto il quaranta per cento degli importi in contestazione. In caso di controversia relativa esclusivamente alle sanzioni collegate ai tributi cui si riferiscono, per la definizione non è dovuto alcun importo qualora il rapporto relativo ai tributi sia stato definito anche con modalità diverse dalla presente definizione. 3. Sono definibili le controversie per le quali alla data di presentazione della domanda di cui al comma l il processo non si sia concluso con pronuncia definitiva. Articolo 4 Termine e modalità di presentazione delle domande 1. La domanda di definizione agevolata della controversia di cui all' articolo 2, deve essere presentata entro il 30 settembre Il contribuente deve presentare una distinta domanda, esente da bollo, per ogni singolo atto impugnato, anche in caso di ricorsi cumulativi e di riunioni processuali di più ricorsi, utilizzando il modello messo a disposizione dal Comune. 3. La domanda può essere inviata alternativamente tramite raccomandata A/R o tramite PEC (Posta elettronica certificata) all'indirizzo contenziosotributario@pec.comune.lecce.it o, ancora, consegnata a mano all Ufficio Protocollo del Comune di Lecce sito alla Via Rubichi n. 16. Articolo 5 Perfezionamento della definizione agevolata 1. La definizione si perfeziona con la presentazione dell'istanza e con il pagamento della rata unica (da versare entro il 30 settembre 2017) o con il pagamento di tutti gli importi dovuti in forma rateale (massimo n. tre rate) secondo quanto previsto dal successivo art. 6 del presente Regolamento. 2. Qualora non ci siano importi da versare, la definizione si perfeziona con la sola presentazione della domanda. Articolo 6 Modalità di versamento 1. Il contribuente deve effettuare un separato versamento per ciascun singolo atto impugnato. Nel caso di ricorsi cumulativi e di riunioni processuali di più ricorsi, i relativi versamenti e le relative istanze devono essere sempre distinti. 2. Non è ammesso il pagamento rateale se gli importi dovuti non superano 2.000,00 (duemila). 3. I termini per il pagamento degli importi dovuti ai sensi del presente articolo sono i seguenti:

4 a) La scadenza della rata unica o della prima rata, di importo pari al quaranta per cento del totale delle somme dovute, è fissata al 30 settembre 2017; b) Per le rate successive alla prima - per gli importi maggiori di 2.000,00 (duemila) - il contribuente deve attenersi ai seguenti ulteriori criteri: la scadenza della seconda rata, pari all'ulteriore quaranta per cento delle somme dovute, è fissata al 30 novembre 2017; la scadenza della terza rata, pari all'ulteriore venti per cento delle somme dovute, è fissata al 30 giugno Dagli importi dovuti ai sensi del presente articolo si scomputano quelli già versati per effetto delle disposizioni vigenti in materia di riscossione in pendenza di giudizio nonché quelli dovuti per la definizione agevolata di cui all'articolo 6 del Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla Legge 1 dicembre 2016, n All'importo calcolato ai sensi dell art. 3 il contribuente dovrà sommare le eventuali spese di lite riscosse sulla base della sentenza non definitiva. 6. Gli importi dovuti. di cui ai precedenti commi, sono liquidati direttamente dal contribuente. 7. Al versamento degli importi dovuti di cui al precedente comma si applicano le disposizioni di cui all'articolo l5-ter del Decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973 e di cui all articolo 8 del Decreto Legislativo n. 218 del La definizione non dà comunque luogo alla restituzione delle somme già versate ancorché eccedenti rispetto a quanto dovuto per la definizione. 9. Con successiva determinazione dirigenziale saranno approvate le modalità di pagamento degli importi dovuti, nonché le altre disposizioni esplicative del presente Regolamento. Articolo 7 Effetti della definizione agevolata l. Gli effetti della definizione agevolata e perfezionata come previsto dal presente Regolamento, prevalgono su quelli delle eventuali pronunce giurisdizionali non passate in giudicato prima dell'entrata in vigore dell 'articolo 11 del Decreto Legge 50/2017, convertito in Legge n. 96/ Le controversie definibili non sono sospese, salvo che il contribuente faccia apposita richiesta al giudice, dichiarando di volersi avvalere delle disposizioni di cui all'articolo 11 del Decreto Legge 50/2017 e del presente Regolamento. In tal caso il processo è sospeso fino al 10 ottobre Se entro tale data il contribuente avrà depositato copia della domanda di definizione e del versamento degli importi dovuti o della prima rata, il processo resta sospeso fino al 31 dicembre Per le controversie definibili sono sospesi per sei mesi i termini di impugnazione, anche incidentale, delle pronunce giurisdizionali e di riassunzione che scadono nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore del presente Regolamento fino al 30 settembre 2017.

5 1. Il Articolo 8 Diniego della definizione agevolata 1. L'eventuale diniego della definizione verrà notificato entro il 31 luglio 2018 con le modalità previste per la notificazione degli atti processuali. Il diniego è impugnabile entro sessanta giorni dinanzi all'organo giurisdizionale presso il quale pende la lite. 2. Nel caso in cui la definizione della lite è richiesta in pendenza del termine per impugnare, la pronuncia giurisdizionale può essere impugnata unitamente al diniego della definizione entro sessanta giorni dalla notifica di quest'ultimo. Articolo 9 Disposizioni conclusive 1. Il processo si estingue in mancanza di istanza di trattazione presentata entro il 31 dicembre 2018 dalla parte che ne ha interesse. L'impugnazione della pronuncia giurisdizionale e del diniego, qualora la controversia risulti non definibile, valgono anche come istanza di trattazione. Le spese del processo estinto restano a carico della parte che le ha anticipate. 2. La definizione perfezionata dal coobbligato giova in favore degli altri. Articolo 10 Entrata in vigore presente Regolamento entra in vigore lo stesso giorno della sua approvazione.