Direzione Regionale Emilia Romagna Settore Servizi e Consulenza. Disciplina e adempimenti. Mirandola, 9 dicembre 2015
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- Clemente Boscolo
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1 Direzione Regionale Emilia Romagna Settore Servizi e Consulenza Disciplina e adempimenti Mirandola, 9 dicembre
2 Zone FrancheUrbane Zone Franche Urbane (ZFU) Aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita destinatariedi programmi di defiscalizzazione
3 Zone FrancheUrbaneEmilia L art. 12 del Decreto legge n. 78 ha istituito una zona franca urbana (ZFU) in Emilia Romagna, in relazione ai territori colpiti dall alluvione del (di cui al DL 4/2014) e nei Comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 (di cui al DL 74/2012), con zone rosse nei centri storici (Perimetrazione)
4 Soggetti beneficiari Requisiti soggettivi MICRO IMPRESE Raccomandazione della Commissione n. 2003/361/CE e del DM REDDITO LORDO 2014 inferiore a ,00 euro numero addetti inferiore o uguale a 5 Appartenere a determinati settori di attività individuati dai seguenti codici ATECO 2007 data di costituzione dell'impresa non successiva al 31 dicembre 2014
5 Soggetti beneficiari Requisiti oggettivi Esercizio dell attività nella ZFU Svolgere l attività all interno della zona franca urbana sede principale o un unità locale, come risultante dal certificato camerale, ubicata all interno della zona franca l impresa attiva alla data di presentazione dell istanza
6 Soggetti beneficiari Requisiti oggettivi Esercizio dell attività nella ZFU CONTABILITÀ SEPARATA SOGGETTI PLURISEDE PRO RATA DI DEDUCIBILITÀ per le spese e gli altri componenti negativi relativi a beni e servizi promiscui
7 Zone FrancheUrbane Soggetti esclusi IMPRESE ESCLUSE Imprese in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
8 Zone FrancheUrbane periodi d imposta Le esenzioni fiscali sono concesse per il periodo d imposta in corso al e per quello successivo (anni 2015 e 2016, per i soggetti con periodo d imposta coincidente con l anno solare)
9 Zone FrancheUrbane Esenzioni L attività d impresa svolta all interno delle Zone Franche Urbane è esente da: IRES/IRPEF IRAP Imposte municipali proprie Le agevolazioni fiscali sono fruibili nei limiti degli importi previsti per gli aiuti «de minimis» Regolamenti della Commissione europea n e 1408
10 Esenzione IRES/IRPEF Circolare n. 39 del Esenzione del reddito derivante dallo svolgimento dell attività svolta dall impresa nella ZFU fino a concorrenza, per ciascun periodo di imposta, dell importo di ,00 euro Il limite è maggiorato di 5.000,00 euro, ragguagliato ad anno, per ogni nuovo dipendente, residente nella ZFU, assunto con contratto a tempo indeterminato
11 Esenzione IRES/IRPEF Non rilevano plusvalenze, minusvalenze né sopravvenienze attive o passive DETERMINAZIONE REDDITO ESENTE Rilevanza integrale delle perdite generate nei periodi d esenzione Imputazione proporzionale delle spese e degli altri componenti negativi adibiti promiscuamente all esercizio dell attività nella ZFU e al di fuori di essa
12 Esenzione IRES/IRPEF Ai fini del riconoscimento delle detrazioni per carichi di famiglia ai sensi dell articolo 12, comma 2, del TUIR, rileva altresì il reddito determinato per l esenzione dalle imposte REDDITO ESENTE Ai fini dell applicazione degli articoli 12, comma 1, 13, 15 e 16 del TUIR, il reddito determinato per l esenzione dalle imposte è computato in aumento del reddito complessivo. Il reddito determinato per l esenzione dalle imposte concorre alla formazione della base imponibile dell addizionale regionale e comunale
13 Esenzione IRES/IRPEF Società trasparenti Esenzione si determina in capo ai soggetti a cui viene trasferito, pro quota, il reddito di impresa prodotto nella ZFU dalla società beneficiaria dell esenzione Nell istanza di accesso alle agevolazione da presentare al MISE occorre comunicare il codice fiscale dei soggetti beneficiari dell agevolazione
14 Esenzione IRAP Limite di ,00 per ciascun periodo d imposta DETERMINAZIONE VALORE DELLA PRODUZIONE NETTA ESENTE Non rilevano plusvalenze e minusvalenze Se l attività è svolta fuori dalla ZFU valgono i criteri dell art. 4 del d.lgs. 446/1997
15 Modalità di accesso e di fruizione delle agevolazioni
16 Modalità di fruizione delle agevolazioni Le agevolazioni sono fruite mediante riduzione dei versamenti in F24 Il mod. F24 deve essere presentato anche se dal quadro RN risulti un imposta a credito oppure un imposta a debito inferiore a quella del rigo RS184 colonna 2 L imposta da versare relativa al reddito prodotto nella ZFU deve risultare dalla dichiarazione dei redditi Va indicato il codice tributo della ZFU Va riportato l anno di riferimento dell agevolazione
17 Modalità di fruizione delle agevolazioni Le compensazioni effettuate a scomputo delle imposte dirette, dell IRAP e dell Imposta municipale propria rappresentano una modalità tecnica finalizzata a garantire la fruizione delle agevolazioni fiscali entro il limite delle risorse stanziate (Ris. n. 36 del 3 aprile 2015) COMPENSAZIONE VERTICALE (imposta da imposta)
18 Modalità di fruizione dell agevolazione Non soggiace all obbligo del visto di conformità LA COMPENSAZIONE ZFU Non soggiace al divieto di compensazione in presenza di ruoli scaduti Non è soggetta al limite di ,00 euro previsto per i crediti di natura agevolativaindicati nel quadro RU Non è soggetta al limite generale di compensazioni annuali di euro
19 Modalità di fruizione dell agevolazione Il contribuente beneficiario deve trasmettere all Agenzia il versamento agevolato esclusivamente in via telematica utilizzando i servizi Entratel o Fisconline Per ciascun F24 ricevuto, l Agenzia delle Entrate verifica che l importo dell agevolazione utilizzato non superi l ammontare del beneficio complessivamente accordato all impresa Se l agevolazione utilizzata supera quella effettivamente concessa, l F24 verrà scartato ed il pagamento si considera non effettuato
20 Modalità di fruizione dell agevolazione REDDITO ESENTE Il prospetto per la determinazione del reddito esente è contenuto all interno del quadro RS del Modello Unico VALORE DELLA PRODUZIONE ESENTE Il prospetto per la determinazione del valore della produzione esente è contenuto nel quadro IS Modello IRAP
21 Quadro RS Unico SC Se positivo Società che produce in proprio il reddito esente Se positiva Sommadelle colonne 5 Importo da versare con il mod. F24 utilizzando in compensazione le risorse attribuite dal MISE
22 Quadro RS Unico SC Se positivo Società trasparente o consolidata C.F. soggetto partecipato Società socia di soggetto trasparente
23 Leperditenon possono abbattere il reddito esente Quadro RN Unico SC La deduzione va determinata tenendo contodelredditocomplessivoal netto di quello esente Le deduzioni Start-up e ACE non possono ridurre il reddito esente Le detrazioni non possono eccedere l imposta sul redditononesente Va indicatoilmaggioretrailreddito esente e la seguente differenza: RN6, col.2 (RN6,col. 3+RN6,col.4)
24 Quadro RN Unico SC I crediti non possono eccedere l imposta sul reddito non esente (RN17- RS184, colonna 2)
25 Quadro RS Unico SP I redditi esenti di col. 5 dei righi da RS130 a RS133 vanno indicati nelle col. 1, 2 e 3 del rigo RS134 in base al quadro (RF, RG o RH) nel quale sono ricompresi Le perdite di col. 4, 5, 6 e 7 corrispondono alla differenza dei redditi esenti (col. 1, 2 e 3) con i redditi ordinariamente determinati neirispettivi quadri (RF,RGeRH)
26 Quadro IS Modello Irap Il valore della produzione netta esente non può essere superiore a quello determinato nella ZFU applicando le regole ordinarie
27 ESEMPIO Reddito d impresa di 9.000, di cui: prodotto nella ZFU, determinato secondo le regole ordinarie del TUIR (il reddito determinato secondo le regole del D.M. attuativo è pari, invece, a in quanto il contribuente ha realizzato una minusvalenza deducibile di 2.000) 1.000prodottoaldifuoridellaZFU Inoltre il contribuente vanta: creditid impostasuifondicomunid investimentoper 300 detrazioniper creditidaquadroruper Eccedenzarisultantedallaprecedentedichiarazioneper 500 Accontiversatiutilizzandol agevolazione 1.000
28 ESEMPIO Compilazione quadro RS
29 ESEMPIO Compilazione quadro RN (1) 2.750
30 ESEMPIO Compilazione quadro RN (2) (3)
31 ESEMPIO Modello F24 (2) Quadro RX
32 ZonaFrancaUrbana Emilia Normativa e prassi riferimento Decreto legge n. 78 Legge 27 dicembre 2006 n. 296 Decreto del MISE del 10 aprile 2013 Circolare MISE n del 30 settembre 2013 Circolare Agenzia Entrate n. 39 del 24 dicembre 2013 Risoluzione Agenzia Entrate n. 36 del 3 aprile 2015 Circolare MISE n del 24 novembre 2015
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