Lo strumento degli appalti verdi per la promozione del compost di qualità. Marco Glisoni, Enrico Degiorgis Arpa Piemonte
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1 Lo strumento degli appalti verdi per la promozione del compost di qualità Marco Glisoni, Enrico Degiorgis Arpa Piemonte
2 Decreto 8 maggio 2003, n. 203, Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno stesso. Materiale riciclato: un materiale realizzato utilizzando rifiuti derivanti dal post-consumo nei limiti in peso imposti dalle tecnologie impiegate per la produzione del materiale medesimo Il Repertorio del riciclaggio, tenuto e reso pubblico a cura dell Osservatorio dei Rifiuti, contiene: a) l elenco dei materiali riciclati b) l elenco dei manufatti e beni in materiale riciclato, indicante l offerta, la disponibilità e la congruità del prezzo
3 Ammendanti Circolari ministeriali 22 marzo e 23 novembre 2005 Materiale riciclato: materiale realizzato utilizzando rifiuti organic derivanti dalla raccolta differenziata (>70%) Elenco dei materiali riciclati all'interno del repertorio del Riciclaggio (non esaustivo): Ammendante compostato verde (Acv) così come classificato d legge n. 748/1984 e successive modificazioni Ammendante compostato misto (Acm) così come classificato d legge n. 748/1984 e successive modificazioni
4 Materiale riciclato e categorie di prodotti I seguenti prodotti realizzati utilizzando rifiuti organici derivanti dal postconsumo sono iscrivibili nel Repertorio del Riciclaggio: Ammendante per ricarichi di sostanza organica per parchi e giardini Ammendante per la cura di aree verdi ricreative e sportive Ammendante per la costruzione del verde urbano Ammendante per aiuole, aree spartitraffico Ammendante per particolari interventi paesaggistici (tetti verdi, barriere fonoassorbenti, ecc.)..(continua)
5 D.G.R. Piemonte 11 giugno 2007, n Individuazione dei destinatari insistenti sull area geografica regionale per l attuazione del Decreto 8 maggio 2003, n. 203
6 CODICE APPALTI 2006 Articolo 2 Principi Il principio di economicità può essere subordinato, entro i limiti in cui sia espressamente consentito dalle norme vigenti e dal presente Codice, ai criteri, previsti dal bando, ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela della salute e dell'ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile
7 CODICE APPALTI 2006 Articolo 40 Qualificazione per eseguire lavori pubblici Tra i requisiti di capacità tecnica e professionale il regolamento comprende, le misure di gestione ambientale
8 CODICE APPALTI 2006 Articolo 42 Capacità tecnica e professionale dei fornitori e dei prestatori di servizi f) indicazione, per gli appalti di servizi e unicamente nei casi appropriati, stabiliti dal regolamento, delle misure di gestione ambientale che l'operatore potrà applicare durante la realizzazione dell'appalto;
9 CODICE APPALTI 2006 Articolo 68 Specifiche tecniche possono utilizzare le specifiche dettagliate o, all'occorrenza, parti di queste, quali sono definite dalle ecoetichettature europee (multi)nazionali o da qualsiasi altra ecoetichettatura,
10 Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione Finanziaria 2007 art 1 comma 1126 Ai commi 1127, 1128 sono indicati tra le categorie merceologiche coinvolte: D) SERVIZI URBANI E AL TERRITORIO (GESTIONE DEL VERDE PUBBLICO, ARREDO URBANO )
11 CODICE APPALTI 2006 le amministrazioni aggiudicatrici possono precisare che i prodotti o servizi muniti di ecoetichettatura sono presunti conformi alle specifiche tecniche (ambientali) definite nel capitolato d'oneri; essi devono accettare qualsiasi altro mezzo di prova appropriato, quale una documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.
12 Art. 23 Le specifiche tecniche (continua). PURCHE esse siano appropriate alla definizione delle caratteristiche delle forniture o delle prestazioni oggetto dell'appalto; i requisiti per l'etichettatura siano elaborati sulla scorta di informazioni scientifiche, le ecoetichettature siano adottate mediante un processo al quale possano partecipare tutte le parti interessate, quali gli enti governativi, i consumatori, i produttori, i distributori e le organizzazioni ambientali; siano accessibili a tutte le parti interessate.
13 PIANO D AZIONE NAZIONALE SUGLI ACQUISTI SOSTENIBILI Legge Finanziaria 2007 (commi 126,1127,1128) Confronto con i ministeri dello Sviluppo Economico e dell Economia e Finanze e GDL per i criteri minimi del sottogruppo Ammendanti (Arpa Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, CIC, Regione Piemonte) Tavolo Stato-Regioni Decreto Interministeriale
14 CRITERI AMBIENTALI MINIMI Scopo del documento Prodotti interessati Requisiti dei CAM Gli impatti ambientali principali I criteri Consumo energetico Allungamento del ciclo di vita Quadro normativo Etichette energetiche ed eco-etichette di Tipo I Il mercato Il target nazionale Soggetti partecipanti alle fasi di definizione / consultazione Osservazioni e commenti raccolti dai soggetti interessati Possibili evoluzioni dei criteri Fonti utilizzate
15 OFFERTA : compost in Piemonte Produzione di circa t/anno di compost di qualità t/a: utilizzo diretto in pieno campo t/a: produzione di substrati Fonte: Bozza di rapporto ambientale della VAS della proposta di piano regionale dei rifiuti
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17 Promotori: CRITERI APE Provincia di Torino e Arpa Piemonte Enti aderenti al Protocollo APE: Comuni di Avigliana, Bardonecchia, Cesana T.se, Chieri, Chiomonte, Collegno, Grugliasco, Poirino, Torino Comunità Montana Bassa Val di Susa CCIAA di Torino Parco Nazionale del Gran Paradiso e Parco La Mandria ACEA Pinerolese e CIDIU Agenzia per l Energia, Consorzio Pracatinat, Environment Park, Cinemambiente, ITCG Galilei, Torino Internazionale, Consorzio Servizi Socio Assistenziali Chierese Collaborazione con Regione Piemonte e CIC
18 PRODOTTI A MARCHIO Ecolabel EC/799/2006 (2) MARCHIO CIC (19) consentito in AGRICOLTURA BIOLOGICA (69) MARCHIO REGIONE VENETO (3)
19 CRITERI APE - Applicabilità Dlgs 217/2006 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti ECOLABEL EUROPEO (Decisione 2006/799/CE) Criteri APE (specifiche tecniche di minima) Il Dlgs tratta in generale dei fertilizzanti. Rientrano nel campo di applicazione l Ammendante Compostato Verde ACV e l Ammendante Compostato Misto ACM (allegato 2 del DLgs 217/2006) Ammendanti del suolo : materiali da aggiungere al suolo in situ per conservarne o migliorarne le caratteristiche fisiche e che possono migliorarne le caratteristiche o l attività chimica e/o biologica. I criteri sono applicabili agli ammendanti del suolo, così come definiti all art. 2, comma 1, punto z) del decreto legislativo 217/2006 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti : materiali da aggiungere al suolo in situ, principalmente per conservarne o migliorarne le caratteristiche fisiche e/o chimiche e/o l attività biologica.
20 CRITERI APE - Rintracciabilità Dlgs 217/2006 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti ECOLABEL EUROPEO (Decisione 2006/799/CE) Criteri APE (specifiche tecniche di minima) Sono istituiti il registro dei fertilizzanti e il registro dei fabbricanti di fertilizzanti. Il fabbricante per garantire la tracciabilità dei concimi CE e degli altri fertilizzanti, conserva registrazione sull'origine dei concimi. Essa e' messa a disposizione degli Stati membri per fini ispettivi, fintantoche' il concime e' immesso sul mercato e per altri due anni dopo che il fabbricante ne ha cessato l'immissione sul mercato. L appaltatore deve fornire una documentazione che consenta la rintracciabilità del prodotto, intesa come la possibilità di ricostruire e seguire il percorso del prodotto attraverso tutte le fasi della produzione, trasformazione e distribuzione (L Ecolabel europeo e il Marchio del Consorzio Italiano Compostatori CIC possono costituire mezzo di prova per attestare la rispondenza a tale requisito).
21 CRITERI APE - Ingredienti organici Dlgs 217/2006 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti ACV: prodotto ottenuto attraverso un processo di trasformazione e stabilizzazione controllato di rifiuti organici che possono essere costituiti da scarti di manutenzione del verde ornamentale residui delle colture, altri rifiuti di origine vegetale con esclusione di alghe e altre piante marine. ACM: prodotto ottenuto attraverso un processo di trasformazione e stabilizzazione controllato di rifiuti organici che possono essere costituiti dalla frazione organica degli RSU proveniente da raccolta differenziata, da rifiuti di origine animale compresi i liquami zootecnici, da rifiuti di attività agroindustriali e da lavorazione del legno e del tessile naturale non trattati, da reflui e fanghi, nonché dalle matrici previste per l ACV ECOLABEL EUROPEO (Decisione 2006/799/CE) Un prodotto è considerato idoneo per l assegnazione del marchio di qualità ecologica solo se non contiene torba e se la sostanza organica che contiene deriva dal trattamento e/o dal riutilizzo di rifiuti [definiti nella direttiva del Consiglio, del 15 luglio 1975, relativa ai rifiuti e nell allegato I della medesima]. I prodotti non devono contenere fanghi di depurazione. I fanghi (salvo quelli di depurazione) sono ammessi solo se rispondono ai criteri indicati nella Decisione 2006/799/CE (fanghi dal trattamento di frutta, verdura, cereali,, dalla raffinazione dello zucchero, dell industria lattierocasearia, dell industria dolciaria e della panificazione e della produzione di bevande). Criteri APE (specifiche tecniche di minima) Il prodotto non deve contenere torba e la sostanza organica che contiene deve derivare dal trattamento e/o dal riutilizzo di rifiuti (definiti nella direttiva 2006/12/CE del 5 aprile 2006 relativa ai rifiuti e nell allegato I della medesima).
22 CRITERI APE - Minerali Dlgs 217/2006 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti ECOLABEL EUROPEO (Decisione 2006/799/CE) I minerali non devono essere prelevati da siti di importanza comunitaria designati a norma della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, da aree della rete Natura 2000, costituite da zone di protezione speciale ai sensi della direttiva 79/409/CE, aree di cui alla direttiva 92/43/CEE, e soggette alle corrispettive disposizioni della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica. Criteri APE (specifiche tecniche di minima) I minerali non devono essere prelevati da: siti di importanza comunitaria designati a norma della direttiva 92/43/CEE del Consiglio sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della fauna e della flora selvatiche; aree della rete Natura 2000, costituite da zone di protezione speciale ai sensi della direttiva 79/409/CE del Consiglio concernente la conservazione degli uccelli selvatici, e aree di cui alla direttiva 92/43/CEE, o aree equivalenti situate al di fuori della Comunità europea soggette alle corrispettive disposizioni della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica.
23 CRITERI APE - Contaminanti fisici Dlgs 217/2006 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti ECOLABEL EUROPEO (Decisione 2006/799/CE) Criteri APE (specifiche tecniche di minima) Materiale plastico di diametro fino a 3.33 mm: < 0.45% s.s Materiale plastico di diametro maggiore di 3.33 mm e minore di 10 mm: < 0.05% s.s. Altri inerti di diametro fino a 3.33 mm: < 0.9% s.s. Altri inerti di diametro maggiore di 3.33 mm e minore di 10 mm: < 0.1% s.s. Materiali plastici ed inerti di diametro superiore a 10 mm: assenti Il contenuto di vetri, metalli e plastiche del prodotto finale (dimensione maglie > 2 mm) deve essere inferiore allo 0,5 % espresso sulla sostanza secca. Devono essere rispettati i seguenti valori limite: Materiale plastico di diametro 10 mm: < 0,5 % s.s. Materiale plastico di diametro 10 mm: assente Altri inerti (vetro, metalli) 10 mm: 1,0 % s.s. Altri inerti (vetro, metalli) 10 mm: assente
24 CRITERI APE - Sostanze pericolose ELEMENTO Dlgs 217/2006 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti ECOLABEL EUROPEO (Decisione 2006/799/CE) Criteri APE (specifiche tecniche di minima) Zinco - Zn < 500 mg/kg s.s. < 300 mg/kg s.s. < 500 mg/kg s.s. Rame - Cu < 230 (150) mg/kg s.s. < 100 mg/kg s.s. < 150 mg/kg s.s. Nichel Ni < 100 mg/kg s.s. < 50 mg/kg s.s. < 100 mg/kg s.s. Cadmio Cd < 1,5 mg/kg s.s. < 1 mg/kg s.s. < 1 mg/kg s.s. Piombo Pb < 140 mg/kg s.s. < 100 mg/kg s.s. < 100 mg/kg s.s. Mercurio Hg < 1,5 mg/kg s.s. < 1 mg/kg s.s. < 1 mg/kg s.s. Cromo Cr < 100 mg/kg s.s. < 150 mg/kg s.s Cromo VI < 0,5 mg/kg s.s. < 0,5 mg/kg s.s.
25 CRITERI APE - Sostanza organica, salute e sicurezza ELEMENTO Dlgs 217/2006 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti ECOLABEL EUROPEO (Decisione 2006/799/CE) Criteri APE (specifiche tecniche di minima) Sostanza organica C organico minimo 25% (30% per ACV) C umico e fulvico sul secco minimo 7% (2.5% per ACV) C/N massimo: 25 (50 per ACV) 25% in peso 20% in peso di sostanza secca 35% in peso di sostanza secca Salmonella Assente in 25 g di campione tal quale, dopo rivivificazione Assente in 25 g Assenti in 25 g t.q. Uova di elminti Assenti in 1,5 g Assenti in 1,5 g E.Coli < MPN/g < MPN/g
26 CRITERI APE - Stabilità Dlgs 217/2006 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti ECOLABEL EUROPEO (Decisione 2006/799/CE) Tra le informazioni allegate al prodotto è richiesta una prova di stabilità/maturazione (deve essere specificata la prova effettuata ed i relativi risultati) Criteri APE (specifiche tecniche di minima) Deve essere garantita la stabilità/maturazione dell ammendante (specificando il metodo di prova e i relativi risultati). A titolo di esempio sono ammessi come metodi di prova l'indice di Respirazione Statico IRS (valutato secondo il metodo stabilito dalla norma UNI 10780, sostanzialmente equivalente al metodo IPLA Regione Piemonte 1998) o l'indice di Respirazione Dinamico IRD.
27 MINIMI CRITERI NAZIONALI PRINCIPIO DI GRADUALITA (% E FASI TEMPORALI) IN RAGIONE DELLA DISOMOGENEA DISTRIBUZIONE DEGLI IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO SUL TERRITORIO NAZIONALE
28 PREZZI /t in funzione di diversi fattori: provenienza costi di trasporto settore d'impiego qualità compost quantitativi commercializzati prodotto confezionato o sfuso, ecc Prezzo del tradizionale terriccio ( /t) Fonti: CIC, Prezzario Regione Piemonte
29 AMMENDANTE IN ITALIA t/anno - CIC 2006 Destinazione Ammendante Compostato (anno 2005) 34% 4% 62% Pieno campo Terricci hobby Paesaggist ica
30 Il compostaggio in Piemonte FANGHI 24% Scarti trattati in Piemonte (anno 2005) ALTRO 4% FORSU 36% t/y VERDE 36%
31 Il compostaggio in Piemonte
32 PREZZI Esempio AMIAT 15,50 /t per compost sfuso, franco impianto a clienti pubblici o privati 7,75 /t per compost sfuso, franco impianto a Comune di Torino (e altri per quantitativi > 1000 t/anno)
33 STIMA DOMANDA APE Gli aderenti al Protocollo APE potrebbero utilizzare almeno t/anno di compost per ammendanti e substrati del suolo per la gestione del verde pubblico Dati di riferimento: Comune di Torino 300 t/a di substrati e 100 t/a ammendanti utilizzati nel ,3 kg/ab. anno
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