I temi prioritari del programma Europa per i Cittadini e l Anno Europeo del Volontariato

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1 I temi prioritari del programma Europa per i Cittadini e l Anno Europeo del Volontariato Dott.ssa Rita Sassu ECP Europe for Citizens Point Roma, 14 febbraio 2011

2 Il Programma Europa per i Cittadini Il Programma Europa per i Cittadini ha come scopo primario la promozione di una cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società civile nel processo di integrazione europea Esso è stato istituito dal Parlamento Europeo con la decisione 1904/2006/CE del 12 dicembre 2006 e copre il periodo compreso tra il 2007 e il 2013

3 Bilancio e obiettivi generali Il Programma dispone di un bilancio totale di 215 milioni di euro, da impiegare per il sostegno sotto forma di cofinanziamenti di progetti che mirino alla costruzione di un Europa più tangibile per i suoi cittadini, unita e arricchita dalla pluralità di culture che la compongono; allo sviluppo di un identità europea basata su valori, storia e cultura comuni; alla creazione di un senso di appartenenza all Unione Europea; allo scambio di esperienze fra cittadini di diverse aree geografiche, contribuendo così al dialogo interculturale e alla tolleranza reciproca, nel rispetto e nella promozione della diversità culturale e linguistica.

4 Responsabilità dell attuazione del Programma La Commissione Europea è responsabile dell attuazione del Programma ne stabilisce il bilancio, i temi prioritari e gli obiettivi; definisce i criteri di selezione dei progetti Il Programma è gestito dalla DG - Communication La Commissione si avvale dell Agenzia Esecutiva per l Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura (EACEA), responsabile dell attuazione della maggior parte delle Azioni L EACEA è responsabile anche degli ECPs Europe for Citizens Points, che si occupano di una diffusione mirata e capillare delle informazioni pratiche sull attuazione del programma

5 Compiti dell ECP Europe for Citizens Point Assicurare la diffusione del Programma Europa per i Cittadini Fornire informazioni ai cittadini, ai potenziali beneficiari dei finanziamenti Fornire aiuto ai candidati Garantire la cooperazione e lo scambio di informazioni con la Commissione Europea e la rete europea di ECP Conferenze; pubblicazioni; help-desk

6 Potenziali beneficiari Il Programma è rivolto alle entità attive nella promozione della cittadinanza europea attiva. Alcuni esempi: Municipalità Autorità regionali Organizzazioni non a scopo di lucro Gruppi di riflessione europei Centri di ricerca Ciascuna azione si rivolge ad un gruppo specifico di organizzazioni; i criteri di ammissibilità sono definiti per ciascuna misura/sottomisura.

7 Articolazione del Programma Azione 1 CITTADINI ATTIVI PER L EUROPA Misura 1. GEMELLAGGIO FRA CITTA Misura 1.1. Incontri fra cittadini nell ambito del gemellaggio fra città Misura 1.2. Reti di città gemellate Misura 2. PROGETTI DEI CITTADINI E MISURE DI SOSTEGNO Misura 2.1. Progetti dei cittadini Misura 2.2. Misure di sostegno Azione 2 SOCIETA CIVILE ATTIVA IN EUROPA Misura 1. Sostegno strutturale ai centri di ricerca sulle politiche europee Misura 2. Sostegno strutturale alle organizzazioni della società civile a livello europeo Misura 3. Sostegno a favore dei progetti promossi dalle organizzazioni della società civile Azione 3 INSIEME PER L EUROPA Azione 4 MEMORIA EUROPEA ATTIVA

8 Stati che partecipano al Programma I 27 paesi facenti parte dell Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Rep. Ceca, Rep. Slovacca, Slovenia, Romania, Spagna, Svezia, Ungheria) Croazia (dal 15 novembre 2007) Ex repubblica iugoslava di Macedonia (dal 19 marzo 2009) Albania (dal 28 aprile 2009)

9 Obiettivi specifici Favorire l incontro, finalizzato al confronto intersoggettivo e allo scambio di idee e di esperienze, tra persone provenienti da diverse aree geografiche dell Unione Europea, per imparare dalla storia e costruire il futuro; Promuovere conferenze, dibattiti, pubblicazioni, etc. incentrati su tematiche civili, sui valori condivisi, sulla storia e la cultura comuni; Rendere l UE più prossima e tangibile, promuovendone i risultati e preservando il passato; Contribuire al dialogo interculturale, in particolare mediante l interazione fra gli Stati membri dell Unione dei 15 e quelli che hanno aderito all Unione Europea nel 2004 e nel 2007, nonché con gli altri Stati partecipanti al Programma.

10 Temi permanenti del Programma TEMI PRIORITARI PERMANENTI 1. Futuro dell UE e suoi valori di base 2. Cittadinanza europea attiva: partecipazione e democrazia 3. Dialogo interculturale 4. Benessere dei cittadini in Europa: occupazione, coesione sociale e sviluppo sostenibile 5. Impatto delle politiche comunitarie sulle società

11 Temi prioritari annuali 2011 I temi prioritari annuali previsti per il 2011 sono strettamente connessi agli attuali indirizzi politici dell Unione Europea. Si focalizzano pertanto sugli effetti dell entrata in vigore del Trattato di Lisbona, sulla conseguente introduzione dell Iniziativa dei Cittadini Europei e sulla Carta dei Diritti Fondamentali per il Altro aspetto che sarà particolarmente evidenziato è costituito della Strategia EU2020, volta a promuovere una crescita economica e sociale intelligente, sostenibile e inclusiva, coadiuvando il superamento dell attuale crisi economica tramite lo sviluppo di una società maggiormente inclusiva e di un economia verde.

12 Temi prioritari annuali 2011 S invitano coloro che intendono candidare proposte progettuali nell ambito del Programma Europa per i Cittadini nel corso del 2011 a tener presenti i seguenti temi prioritari annuali: Coinvolgere la società civile nel dibattito e nella riflessione sull Unione Europea e sugli effetti dell entrata in vigore del trattato di Lisbona; commemorazione della Festa d Europa del 9 maggio; Dare ai cittadini il potere di esercitare il loro nuovo diritto di Iniziativa, conferendo loro un ruolo più importante nella vita democratica dell Unione Europea; promuovere la partecipazione attraverso il volontariato, in connessione con il 2011: Anno Europeo del Volontariato ; garantire le pari opportunità in politica;

13 Temi prioritari annuali 2011 Mobilizzare gli enti attivi nel superamento delle barriere culturali nella riflessione sulla coesione sociale e sull innovazione sociale, coinvolgendoli nel 2011: Anno Europeo del Volontariato ; Analizzare l impatto e le conseguenze dell attuale situazione economica e la dimensione sociale della strategia EU2020; coinvolgere i cittadini e le organizzazioni della società civile, inclusi i volontari, nell elaborazione di soluzioni applicabili a livello locale ed europeo e nello scambio di esperienze su di esse;

14 Temi prioritari annuali 2011 Stimolare la presa di coscienza, la riflessione e lo scambio di punti di vista con i responsabili delle decisioni circa l importanza e le implicazioni delle politiche dell Unione Europea sulla vita quotidiana dei cittadini, con particolare riferimento al governo, ai cambiamenti climatici, all energia sostenibile e agli aspetti economici della strategia EU2020; costruire i risultati del 2010: Anno Europeo della lotta alla povertà e all esclusione sociale ; 2012: Anno Europeo dell Invecchiamento

15 Temi prioritari annuali 2011 Trattato di Lisbona: Conferimento di personalità giuridica all Unione Un ruolo rafforzato per il Parlamento europeo per quanto riguarda la legislazione, il bilancio dell UE e gli accordi internazionali Un maggiore coinvolgimento dei parlamenti nazionali Maggiore importanza ai cittadini: tramite l iniziativa dei cittadini, un gruppo di 1 mil. di persone può invitare la Commissione a presentare proposte Diritti fondamentali (dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, giustizia, cittadinanza) giuridicamente vincolanti Rafforzamento delle quattro libertà fondamentali (libera circolazione di merci, dei capitali, delle persone, dei servizi) Creazione di un alto rappresentante dell Unione per gli affari esteri

16 Temi prioritari annuali 2011 Strategia EU2020: intelligente, attraverso lo sviluppo delle conoscenze e dell'innovazione; sostenibile, basata su un'economia più verde, più efficiente nella gestione delle risorse e più competitiva; inclusiva, volta a promuovere l'occupazione, la coesione sociale e territoriale. portare al 75% il tasso di occupazione delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni; investire il 3% del prodotto interno lordo (PIL) in ricerca e sviluppo; ridurre le emissioni di carbonio del 20% (e al 30% se le condizioni lo permettono), aumentare del 20% la quota di energie rinnovabili (rispetto al complesso delle energie totali) e aumentare l'efficienza energetica del 20%; ridurre il tasso di abbandono scolastico a meno del 10% e portare al 40% il tasso dei giovani laureati; ridurre di 20 milioni il numero delle persone a rischio di povertà.

17 La decisione del Consiglio del 27 novembre 2009 designa il 2011 come l Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva e dedica quindi l anno 2011 al volontariato, tramite l adozione della proposta della Commissione europea del 3 giugno 2009 e il parere del Parlamento europeo del 26 novembre 2009.

18 Il contesto giuridico della decisione del Consiglio è rappresentato dal trattato di Lisbona, che individua nella cittadinanza attiva europea un elemento fondamentale per il processo di integrazione europea. In tale ottica, il volontariato rappresenta una dimensione fondamentale della partecipazione attiva dei cittadini nella costruzione di un Europa più democratica, fondata sulla solidarietà e su una società inclusiva e non discriminatoria.

19 Volontariato: Libera scelta Libera motivazione Libera volontà Mancanza di interesse per il guadagno finanziario

20 Azioni di volontariato: possono essere intraprese spontaneamente da una singola persona possono essere eseguite, per esempio, nel contesto di una associazione di volontariato, di una organizzazione senza scopo di lucro, ecc. Il volontariato non sostituisce né rimpiazza il lavoro pagato e professionale, ma favorisce lo sviluppo di una società democratica e reca beneficio sia ai volontari che alla comunità.

21 Il 5 dicembre (Giornata Internazionale Volontariato) 2007, un alleanza (non ancora formalmente costituita) delle principali reti di ONG europee attive nel campo del volontariato si è riunita presso gli uffici CEV per iniziare a lavorare su una strategia volta a dichiarare il 2011 come Anno Europeo del Volontariato. A seguito dell incontro, un documento di sintesi è stato presentato il 13 febbraio 2008 durante una riunione del Gruppo di Interesse sul Volontariato al Parlamento europeo, alla quale hanno partecipato i rappresentanti dell allora presidenza slovena e della presidenza francese che le sarebbe succeduta.

22 Il 9 aprile 2008, cinque membri del Parlamento europeo hanno presentato una Dichiarazione scritta circa la possibile proclamazione del 2011 come l Anno europeo del Volontariato. Dal momento che la Dichiarazione è stata firmata da 454 membri del Parlamento europeo entro la scadenza, fissata al 15 luglio 2008, il Parlamento Europeo considerando che 100 milioni di cittadini europei sono coinvolti in attività di volontariato, che, secondo l Eurobarometro, 3 europei su 10 affermano di essere attivi in questo settore e, infine, che il settore del volontariato svolge un ruolo essenziale nella crescita economica e nell inclusione sociale ha adottato la Dichiarazione scritta sulla proclamazione del 2011 Anno europeo del volontariato. Inoltre, a seguito dell adozione della Dichiarazione, si è tenuta una conferenza stampa il 16 luglio.

23 Il 3 giugno 2009 la Commissione europea ha presentato la Proposta di Decisione del Consiglio relativa all Anno Europeo del Volontariato. La proposta mira a : sensibilizzare l opinione pubblica sulla rilevanza del volontariato rimuovere gli attuali ostacoli che i volontari e le organizzazioni di volontariato incontrano ancora oggi, soprattutto in termini di riconoscimento.

24 Quattro principali obiettivi: creare un ambiente più favorevole al volontariato; potenziare il ruolo delle organizzazioni di volontariato, promuovendo la cooperazione tra le organizzazioni che sono attive in questo campo, così come con gli altri settori in tutta Europa; riconoscere e premiare le attività di volontariato evidenziare il valore del volontariato, con particolare attenzione al suo contributo alla coesione e all inclusione sociale alla creazione di capitale sociale allo sviluppo della cittadinanza attiva all aumento del prodotto interno lordo, ecc.

25 Questi obiettivi saranno conseguiti, nel 2011, attraverso la realizzazione di: Eventi Pubblicazioni Studi Discussioni Miranti a beneficiare i volontari e le organizzazioni di volontariato in tutta Europa (che saranno messe in grado di conoscere e condividere esempi di buone prassi), le autorità pubbliche, i soggetti commerciali e cittadini comuni.

26 Il 6 agosto 2009 è iniziato il concorso per la creazione di un logo e uno slogan (concorso Let s (s)logo ) per l Anno Europeo del Volontariato, dando così, per la prima volta, ai cittadini la possibilità di plasmare l'identità visiva di un Anno europeo. Il logo ufficiale (che ha l immagine candidata n. 463 come base) e lo slogan (Volunteer! Make the difference!) sono stati selezionati dalla Commissione Europea il 31 marzo Successivamente sono stati graficamente e linguisticamente adeguati; la versione definitiva è stata presentata al pubblico l 11 agosto 2010.

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29 La decisione del Consiglio relativa all Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva (2011), è datata al 27 novembre La decisione riconosce il ruolo svolto dalle attività di volontariato nella promozione della cittadinanza attiva, della coesione sociale, della partecipazione civica, della democrazia e dell integrazione europea e di conseguenza l importanza di sostenerle così come di garantire lo scambio di buone pratiche a livello locale, regionale, nazionale e comunitario.

30 L obiettivo generale dell Anno europeo è: «incoraggiare e sostenere in particolare attraverso lo scambio di esperienze e buone pratiche gli sforzi della Comunità, degli Stati membri, delle autorità locali e regionali per creare le condizioni favorevoli al volontariato nell Unione Europea (UE) e per aumentare la visibilità delle attività di volontariato nell UE».

31 Gli obiettivi specifici dell Anno Europeo sono quelli già indicati dalla Proposta della Commissione europea, riguardanti la creazione di un ambiente adeguato e appropriato per il volontariato, che consenta alle persone di svolgere attività di volontariato, la cui qualità deve essere migliorata attraverso il potenziamento delle organizzazioni coinvolte nel volontariato, incoraggiando la creazione di reti, le sinergie e la cooperazione tra queste e gli altri settori, nel contesto europeo. Inoltre, i politici, le istituzioni pubbliche, le organizzazioni della società civile, gli enti di istruzione formale e non formale, i datori di lavoro dovrebbero riconoscere le attività di volontariato e le abilità, le competenze e le competenze acquisite attraverso esse.

32 L obiettivo generale è quello di aumentare la consapevolezza generale del valore del volontariato come espressione di cittadinanza attiva, che contribuisce al superamento di problemi comuni a tutti gli Stati membri. Gli obiettivi dell Anno Europeo saranno raggiunti attraverso una serie di iniziative che si svolgeranno a livello locale, regionale, nazionale ed europeo e che includeranno: eventi, per esempio conferenze o seminari finalizzati a promuovere il volontariato, a stimolare i cittadini a impegnarsi in attività di volontariato, nonché a celebrare i volontari e le organizzazioni di volontariato; studi e ricerche sul volontariato e la diffusione dei loro risultati; scambio di esperienze e buone prassi a diversi livelli; campagne di informazione e di promozione per diffondere i messaggi chiave.

33 Il bilancio per l attuazione dell Anno Europeo dispone di euro e coprirà il periodo dall 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2011; comprende, inter alia, le sovvenzioni per gli Enti Nazionali di Coordinamento, le sovvenzioni per i flagship projects, i contratti per la campagna di comunicazione e di contratti per la valutazione. Altri finanziamenti comunitari per progetti specifici legati al volontariato possono essere concesso attraverso programmi comunitari esistenti, a partire da Europa per i cittadini (uno dei temi prioritari di questo Programma annuale è appunto l Anno Europeo del Volontariato).

34 La Commissione europea metterà concretamente in atto l Anno Europeo a livello comunitario e gli Organismi di Coordinamento Nazionale la recepiranno a livello nazionale. La cooperazione con e tra gli Stati membri sarà garantita dalla creazione, già attuata entro il 28 febbraio 2010, di Organismi Nazionali di Coordinamento in ciascuno degli Stati membri. Questi si occupano di: Elaborare il programma nazionale per l Anno Europeo Collaborare con una vasta gamma di parti interessate (le organizzazioni della società civile, le Agenzie Nazionali / Punti di Contatto dei pertinenti programmi comunitari, come per esempio l ECP Europe for Citizens Point Italy, etc.) Partecipare a incontri formali organizzati dalla Commissione allo scopo di scambiare informazioni a livello europeo e di porre in essere l Anno Europeo a livello nazionale.

35 La Commissione indirà anche riunioni con i rappresentanti delle organizzazioni europee attive nel volontariato. La Commissione può inoltre cooperare con le pertinenti organizzazioni internazionali, come le Nazioni Unite (che nel 2011 celebrerà il decimo anniversario dell Anno del Volontariato delle Nazioni Unite) e il Consiglio d Europa.

36 Prima della fine del 2012, la Commissione europea presenterà una relazione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni sui risultati e sull attuazione dell Anno europeo delle attività di Volontariato che promuovono la cittadinanza attiva.

37 Il 5 luglio 2010, è stato istituito il Segretariato dell Alleanza EYV 2011, presso l ufficio del CEV Centro Europeo di Volontariato. Esso è incaricato dell attuazione pratica del programma di lavoro dell Alleanza EVY 2011 e servirà da Punto di Contatto per le questioni interne ed esterne relative all Anno Europeo.

38 Il lancio mediatico dell Anno Europeo del Volontariato ha avuto luogo a Bruxelles, il 2 dicembre In questa occasione, è stato presentato il sito ufficiale per l Anno Europeo del Volontariato, e le attività principali che si svolgeranno a livello comunitario: le cinque conferenze di alta visibilità il relay EYV2011 (campagna di comunicazione): 27 Relay Reporters seguiranno il lavoro di 54 organizzazioni di volontariato e produrranno materiale audio, video e scritto da trasmettere ai media il Tour EVY.

39 Durante il 2011, cinque conferenze ad alto impatto avranno luogo nelle città europee con l obiettivo di riunire soggetti attivi nel mondo del volontariato (per creare reti, per condividere esperienze e conoscenze, per discutere su temi rilevanti e problemi comuni e per migliorare la qualità delle attività di volontariato), come anche gli enti attivi nel lavoro e gli organi governativi, al fine di: definire le rispettive competenze e responsabilità nel campo del volontariato cooperare nella costruzione di un adeguata infrastruttura per promuovere i volontari e le attività di volontariato che può prevedere, ad esempio, la creazione di un quadro giuridico in grado di riconoscere formalmente il volontariato, senza comprometterne l autonomia.

40 La prima conferenza ha coinciso con il lancio mediatico dell'anno europeo, che, come si è precedentemente visto, ha avuto luogo a Bruxelles il 2 dicembre 2010; il secondo evento, dedicato al riconoscimento del volontariato, si è tenuto a Budapest, a gennaio del 2011; il terzo, organizzato a Bruxelles in maggio, si occuperà dei risultati conseguiti dai volontari, che sono i veri eroi l'anno; la quarta, realizzata ad Atene, riguarderà la qualità del volontariato la quinta, incentrata sulla necessità della creazione di un adeguato quadro giuridico per il volontariato, si svolgerà a Varsavia.

41 L Anno Europeo del Volontariato prevede un Tour della durata di un anno e che si muove da uno Stato membro all altro ogni tappa del Tour si svolge in una diversa capitale europea e dura circa dieci giorni.

42 Il tour contribuisce a promuovere il volontariato, a diffonderne la conoscenza tra il pubblico e a stimolare i cittadini ad intraprendere attività di volontariato; contestualmente, rappresenta una grande occasione per i volontari di incontrarsi, scambiare esperienze e buone pratiche, per discutere di problemi comuni, per rendere le loro attività ed esigenze note ai responsabili politici. Ogni tappa del Tour sarà seguita dal succitato Relay Team, composto da 27 volontari europei (uno per Stato membro) con esperienza nel campo del giornalismo, i quali condivideranno storie ed esperienze con i volontari che vivono in altri Stati membri e realizzeranno prodotti audiovisivi e articoli da diffondere attraverso i media e il web.

43 Il tour è iniziato a Bruxelles, in un grande padiglione costruito per l occasione in Place d Espagne / Spanjeplein e che ha ospitato un programma di 10 giorni incentrato sul volontariato. Il Tour si svolge nelle seguenti capitali e date: Budapest dall 8 Gennaio Vienna dal 24 Gennaio Lisbona dal 3 Febbraio Lussemburgo dal 16 Febbraio Madrid dal 28 Febbraio Atene dal 17 Marzo Nicosia dal 29 Marzo Parigi dal 14 Aprile Tallinn dal 30 Aprile Bucarest dal 9 Maggio Lubiana dal 20 Maggio Londra dal 1 Giugno Vilnius dal 20 Giugno Roma da 1 Luglio Copenhagen dal 28 Luglio Stoccolma dall 8 Augusto Dublino dal 22 Augusto Varsavia dal 1 Settembre Helsinki dal 15 Settembre Riga dal 26 Settembre Berlino dal 7 Ottobre Amsterdam dal 21 Ottobre Praga dal 2 Novembre Bratislava - dal 14 Novembre Sofia dal 21 Novembre Valletta dal 28 Novembre

44 Indirizzi Dott.ssa Rita Sassu ECP Europe for Citizens Point Italy Ministero per i Beni e le Attività Culturali Via dell Umiltà Roma Tel antennadelcittadino@beniculturali.it

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