R E P U B B L I C A I T A L I A N A. Consiglio di Stato. Sezione Seconda. Adunanza di Sezione del 17 dicembre 2014

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1 Consiglio di Stato, Sez. II, parere, n. 221 Materia: Valutazione caratteristica R E P U B B L I C A I T A L I A N A Consiglio di Stato Sezione Seconda Adunanza di Sezione del 17 dicembre 2014 NUMERO AFFARE 00279/2014 OGGETTO: Ministero della Difesa, Direzione Generale per il Personale Militare. Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, con istanza di sospensiva, proposto dal Brigadiere dei Carabinieri in s.p. -OMISSIS- per l'annullamento del decreto dirigenziale n. -OMISSIS- di rigetto del ricorso gerarchico relativo alla scheda valutativa -OMISSIS-, della stessa scheda valutativa e di ogni altro atto presupposto, connesso e/o consequenziale. LA SEZIONE Vista la relazione prot. n. M_D -OMISSIS-, con la quale il Ministero della Difesa chiede al Consiglio di Stato il prescritto parere sul ricorso straordinario in oggetto; Visto il parere interlocutorio del -OMISSIS-; Vista la nota prot. n. M_D -OMISSIS-, con la quale il Ministero della Difesa ottempera al predetto parere interlocutorio; Visto l'art. 52 D. Lgs n. 196, commi 1 e 2; Esaminati gli atti ed udito il relatore estensore, Consigliere Nicolò Pollari;

2 Premesso: Nei confronti del Brigadiere dei Carabinieri -OMISSIS- veniva redatta la scheda valutativa -OMISSIS-, che si concludeva con l'attribuzione della qualifica di "superiore alla media" e con il seguente giudizio complessivo finale: "Brigadiere dotato di buone qualità complessive. Serio, determinato, dotato di spirito d'iniziativa, nel periodo in esame ha talvolta operato con minore attenzione e riflessione, non evidenziando a pieno quelle qualità professionali che in passato gli sono state ampiamente riconosciute. E' stato più volte sensibilizzato a mantenere comportamenti adeguati al suo ruolo e risultati conformi alle sue capacità professionali. Si auspica un ritorno ai precedenti livelli di rendimento. Per questo periodo di valutazione i risultati forniti sono comunque soddisfacenti". In data -OMISSIS-, proponeva ricorso gerarchico avverso tale documento caratteristico, che veniva rigettato dall'amministrazione, perché infondato, con decreto dirigenziale n. -OMISSIS-. Pertanto, agisce oggi, in sede di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, con atto datato -OMISSIS-, chiedendo l'annullamento del decreto suddetto, della stessa scheda valutativa -OMISSIS-, nonché di ogni atto connesso, presupposto e consequenziale, con riserva di produrre e dedurre in sede istruttoria, oltre che di presentare motivi aggiunti. A mezzo del ricorso straordinario in oggetto il ricorrente deduce i seguenti motivi di diritto: 1. Violazione di legge: violazione dell'art. 97 Cost.; artt. 2 e 3 DPR 8 agosto 2002 n 213; manifesta incompetenza e/o incompatibilità del compilatore e del 2 revisore a redigere e sottoscrivere la scheda valutativa impugnata; eccesso di potere: violazione del giusto procedimento e manifesta irragionevolezza.

3 La valutazione contestata sarebbe stata determinata, secondo il ricorrente, da contrasti interpersonali con le autorità valutatrici, le quali avrebbero dovuto astenersi dall'esprimersi, per mancanza della necessaria obiettività di giudizio, per aver intentato un procedimento disciplinare (poi archiviato) a suo carico ed in ragione di "...procedimenti penali ad oggi tutt'ora pendenti innanzi alla -OMISSIS-, che vedono protagonisti i soggetti citati...". 2. Eccesso di potere: sviamento di potere, abnormità e manifesta ingiustizia del provvedimento; illogicità della motivazione: incongruenza motivazionale del decreto di rigetto in relazione alle asserite inadempienze contestate al Sottoufficiale e illogicità, incongruenza e manifesta irrazionalità della valutazione delle pregresse note caratteristiche. Il ricorrente lamenta l'immotivata flessione dei giudizi espressi, in contrasto con gli eccellenti giudizi conseguiti nelle precedenti note caratteristiche. La scheda valutativa e, conseguentemente, il decreto di rigetto del ricorso gerarchico, sostiene il ricorrente, non avrebbero tenuto nella dovuta considerazione 1'elevata qualità del servizio prestato e tutti i precedenti di carriera, testimoniati da attestati di riconoscimento morale. Il decreto di rigetto sarebbe stato emanato "senza procedere ad alcuna istruttoria formale" e difetterebbe completamente nella motivazione, non chiarendo quali siano stati i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che avrebbero portato alla dichiarazione d infondatezza del ricorso gerarchico. Il Ministero sostiene che il ricorso sia infondato. Preliminarmente il Ministero evidenzia che il decreto di rigetto del ricorso gerarchico è stato emanato sulla base di un'attenta attività istruttoria, che ha valutato tutte le censure avanzate dal ricorrente; pertanto, nella fattispecie in questione non si ravvisano profili di contraddittorietà o illogicità. Nello stesso

4 tempo, le valutazioni delle autorità superiori sono state effettuate con obiettività, imparzialità ed elevato senso di equità. Tutto ciò trova conferma, continua il Ministero, nelle relazioni esplicative prodotte dalle autorità valutatrici in sede di gravame gerarchico e confermate in occasione del ricorso straordinario odierno, ove viene evidenziato che il militare ha necessitato, nel periodo di riferimento del giudizio impugnato, di numerosi interventi sia scritti che orali. In particolare, il compilatore chiarisce che il procedimento penale innanzi alla - OMISSIS- cui si riferisce il ricorrente (peraltro conclusosi con l'archiviazione) è stato intentato dallo stesso, ed esclusivamente nei suoi confronti, successivamente alla data di notifica del documento caratteristico. Il Ministero sostiene che non è necessario che i giudizi complessivi espressi dal compilatore e dai revisori siano accompagnati da una motivazione particolarmente estesa e puntuale, poiché, per costante giurisprudenza, è sufficiente che essi si risolvano in indicazioni letterali e di sintesi volte ad escludere disarmonie nel loro iter logico essenziale. Inoltre, si sottolinea che i giudizi caratteristici, solo ove siano pesantemente sfavorevoli, devono essere motivati e convalidati da specifiche sanzioni disciplinari e che ogni valutazione caratteristica, così come ribadito in giurisprudenza, è del tutto autonoma da quelle che l'hanno preceduta, non potendo essere influenzata da quelle relative a periodi diversi, ciò comportando che non può essere precluso al superiore gerarchico un giudizio meno favorevole nei confronti dell'esaminando ove il rendimento, nel periodo oggetto di valutazione, non sia ritenuto adeguato allo standard di qualità precedentemente raggiunto. Puntualizza che le autorità valutatrici hanno fondato i propri giudizi su elementi oggettivi e sulla diretta conoscenza del valutando nel periodo di riferimento del documento, con una discrezionalità che è a loro riconosciuta rispetto a precedenti

5 giudizi, non sussistendo, tra l'altro, alcun obbligo di astensione dal giudizio, ma una mera facoltà squisitamente discrezionale dell'autorità valutatrice, alla quale sola spetta insindacabilmente il giudizio relativo alla sussistenza o meno degli elementi necessari per formulare la valutazione. Con parere interlocutorio del -OMISSIS- è stato chiesto al Ministero di trasmettere la propria relazione e ogni scritto difensivo dell'amministrazione al ricorrente, con assegnazione di un congruo termine per replicare. Il ricorrente, rispettivamente in data -OMISSIS-, è stato portato a conoscenza della relazione ministeriale e delle relazioni esplicative delle autorità valutatrici (- OMISSIS-), ed è stato reso edotto della facoltà di presentare motivi aggiunti e/o memorie difensive entro il termine di 30 giorni decorrente dall'avvenuto accesso alla suddetta documentazione. Il Ministero, con nota del -OMISSIS-, e pertanto prima che spirasse il termine assegnato, comunica a questo Consiglio di Stato che il ricorrente non avrebbe fatto pervenire atti di replica nel termine assegnatogli. Nello stesso tempo, il Ministero non si avvede della circostanza che il ricorrente aveva già presentato delle "memorie alle controdeduzioni della scala gerarchica", che lo stesso Ministero ha inviato, solo per conoscenza, a questo Consiglio di Stato in data -OMISSIS- ossia immediatamente dopo l'emissione del parere interlocutorio. Le articolate memorie, datate -OMISSIS-, nelle quali il ricorrente afferma di aver preso visione delle controdeduzioni del compilatore e dei revisori, descrivono una serie di eventi, per lo più relativi al periodo successivo rispetto a quello cui si riferisce la scheda valutativa impugnata, che proverebbero l'elevato grado di conflittualità con la propria gerarchia, nonché le rilevanti vessazioni cui sarebbe stato soggetto. Il ricorrente, a sostegno delle proprie doglianze, ha allegato - OMISSIS- che, tuttavia, il Ministero non ha provveduto a depositare.

6 Tra questi spicca documentazione che vedrebbe il coinvolgimento del ricorrente e dei superiori gerarchici in procedimenti penali sempre riguardanti i rapporti tra i medesimi, una sentenza del -OMISSIS-, che avrebbe annullato altra documentazione caratteristica in ragione dell'asserita conflittualità, -OMISSIS- Considerato: Appare di tutta evidenza che l'istruttoria condotta dal Ministero sia del tutto carente. Si ritiene, pertanto, necessario che il Ministero istruisca nuovamente il ricorso, procedendo a relazionare in modo dettagliato sull'intera vicenda, esprimendo il proprio avviso in merito alle singole censure dedotte dal ricorrente in tutti gli atti prodotti, alle repliche interposte dall'arma dei Carabinieri, e alle eventuali ed ulteriori memorie prodotte dal ricorrente. L'Amministrazione avrà cura anche di relazionare, ove possibile, in ordine agli esiti dei procedimenti penali. Dovranno, altresì, essere depositati gli allegati alle memorie datate -OMISSIS-. Con riferimento specifico alle predette registrazioni, il Ministero dovrà riferire quali conseguenze l'amministrazione di appartenenza e i diretti interessati abbiano inteso trarne. Dovrà, quindi, valutare se depositarle, tenendo conto dei possibili connessi rilievi ai fini penali e/o disciplinari, anche in ragione dei procedimenti eventualmente pendenti a latere. L'eventuale trasmissione non dovrà riguardare il supporto multimediale, ma la trascrizione delle medesime comunicazioni e dovrà essere accompagnata da una dettagliata analisi e dagli opportuni elementi di valutazione. Ciò appare necessario anche in ragione del fatto che, per la natura del ricorso straordinario, non sono ammessi in questa sede accertamenti tecnici. La relazione integrativa, così redatta e sottoscritta dal Ministro, dovrà essere notificata al ricorrente, previa assegnazione, a quest'ultimo, di un congruo termine per replicare. Il Ministero procederà, quindi, ad istruttoria ultimata, ad inviare a

7 questo Consiglio di Stato la relazione ed ogni ulteriore atto ad essa allegato e/o connesso. P.Q.M. sospende l emissione del richiesto parere sul ricorso straordinario, anche ai fini della sospensiva, in attesa degli adempimenti assegnati in motivazione al Ministero competente. Ritenuto che sussistano i presupposti di cui all'art. 52, comma 1 D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, a tutela dei diritti o della dignità della parte interessata, per procedere all'oscuramento delle generalità e degli altri dati identificativi di parti o di persone comunque citate nel provvedimento, manda alla Segreteria di procedere all'annotazione di cui ai commi 1 e 2 della medesima disposizione, nei termini indicati.