Valutazione dei rischi interferenziali e delle fasi lavorative

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2 Pag. 1 di 26 SOMMARIO Struttura del piano Sez Introduzione pag Anagrafica pag Relazione descrittiva dell appalto pag Valutazione dei rischi interferenziali e delle fasi lavorative pag Sicurezza generale pag Sicurezza di fase pag Procedure di Coordinamento della sicurezza pag Organizzazione delle emergenze pag Costi della sicurezza pag Modulistica di utilità pag. 0 Parte 1 Anagrafica dei cantieri Sez.1 Relazione descrittiva dell appalto 1.1 Ubicazione dei cantieri pag Committente e Responsabile del Procedimento pag Direzione Lavori pag Coordinamento della sicurezza in progettazione pag Coordinamento della sicurezza in esecuzione pag. 06 Sez Premessa pag Descrizione degli interventi oggetto dell appalto pag. 07 Valutazione dei rischi interferenziali e delle fasi lavorative Sicurezza generale Sicurezza di fase Sez Programma dei lavori pag Integrazioni e modifiche al programma dei lavori pag Individuazione delle interferenze pag Valutazione delle interferenze e dei rischi delle attività lavorative pag. 09 Sez Interventi preliminari pag Allestimento dell impianto cantiere pag Segnaletica stradale pag Segnaletica di sicurezza pag. 4 Sez. CR Impianto cantiere fasi A1 Allestimento e smontaggio area di cantiere pag. 6 A2 Allestimento e smontaggio area di cantiere all interno dei centri Acea pag. 66

3 Pag. 2 di 26 CR Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica fasi B1 Verifica preliminare ed attività in luoghi confinati (DPR 177/11) ispezione accesso e permanenza pag. 69 B2 Lavorazioni in ambienti a rischio atex pag. 80 B3 Lavorazioni su manufatti in amianto non rientranti in attività di bonifica/rimozione/ demolizioni pag. 89 B4 Bonifica ordigni bellici superficiali pag. 9 B Sorveglianza archeologica pag. 101 B6 Esecuzione di attività promiscue d indagine archeologica e di sondaggi tecnici di altra natura pag. 104 B7 Taglio della vegetazione, decespugliamento e taglio erba pag. 106 B8 Taglio rami pag. 108 B9 Bonifica con autospurgo e pompaggio acque meteoriche o perdite pag. 111 B10 Bonifica aree di lavoro dalla presenza di liquidi o sostanze biologiche pag. 113 B11 Pulizia derattizzazione e disinfestazione impianti pag. 11 B12 Trasporti e forniture pag. 117 B13 Sopralluogo in sito pag. 120 CR Opere elettromeccaniche fasi C1 Interventi all interno di camere interrate o profonde pag. 122 C2 Lavorazioni all interno di vasche profonde pag. 12 C3 Rimozione e installazione di componentistica elettromeccanica pag. 132 C4 Cunicoli di servizio pag. 13 CR Opere civili fasi D1 Demolizioni pag. 138 D2 Opere provvisionali pag. 143 D3 Scavi pag. 146 D4 Opere di contenimento pag. 11 D Opere in cemento armato pag. 1 D6 Opere in acciaio pag. 166 D7 Opere prefabbricate pag. 171 D8 Impermeabilizzazioni pag. 18 D9 Opere da lattoniere pag. 187 D10 Opere murarie pag. 189 D11 Opere da pittore pag. 194 D12 Opere da fabbro pag. 197 D13 Opere idrico/fognarie pag. 200 D14 Impianti tecnologici pag. 204 D1 Infissi pag. 208 D16 Sistemazione aree esterne pag. 210 CR Opere elettriche ed accessorie fasi E1 Collegamenti elettrici pag. 212 E2 Posa cavi elettrici pag. 21 E3 Installazione di quadri elettrici MT/BT pag. 221 E4 Elementi di impianto pag. 224 E Trasformatori MT/BT pag. 228 E6 Illuminazione pag. 233

4 Pag. 3 di 26 CR E7 Rimozioni impiantistiche pag. 23 Impianti di automazione e telecontrollo fasi F1 Telecontrollo pag. 238 Procedure di coordinamento della Sicurezza Organizzazione delle emergenze Costi della sicurezza Modulistica di utilità Sez Gestione e coordinamento della sicurezza pag Prima riunione di coordinamento pag Riunione di coordinamento ordinaria pag Riunione di coordinamento straordinaria pag Riunione di coordinamento Nuove Imprese pag Gestione dei subappalti pag Procedure di coordinamento pag Procedura di modifica del piano di sicurezza e coordinamento pag Procedura di modifica del piano operativo di sicurezza pag Obblighi del Committente pag Obblighi del datore di lavoro dell impresa affidataria pag Mancata osservazione di quanto predisposto per le misure generali di tutela pag. 244 Sez Presidi sanitari pag Gestione delle emergenze pag. 247 Sez Criteri di valutazione dei costi della sicurezza pag. 248 Sez Modulo di accettazione del PSC pag Modulo di accettazione del PSC e del POS pag Dichiarazione sull attuale consistenza della forza lavoro alle dipendenze dell impresa distinta per qualifica pag Dichiarazione sull attuale consistenza e dotazione di macchine, attrezz. e mezzi di lavoro, con indicazione della casa costruttrice, delle caratteristiche tec. e dell anno di cost. pag Dichiarazione di conformità di macchine e/o attrezzature pag Dichiarazione sul numero degli infortuni sul lavoro subiti da dipendenti corredata da copia conforme all originale del Registro infortuni aziendale pag Attività e lavorazioni che si intendono svolgere direttamente e quali affidare in subappalto od a lavoratori autonomi pag Comunicazioni imprese subappaltatrici e/o lavoratori autonomi pag Dichiarazione lavoratore autonomo pag Contenuti minimi POS e documentazione di cantiere pag. 28

5 Pag. 4 di 26 All.XV p.to STRUTTURA DEL PIANO Sez.0 Le presenti linee guida sono state redatte in conformità dell allegato XV punto del D.Lg.vo 81/2008 e si compongono di n. 10 capitoli, i cui contenuti sono di seguito riportati, e di n. 2 allegati (tavole grafiche DM 10 Luglio 2002 all.1 e schede di supporto all.2) Anagrafica dei cantieri All.XV p.to comma a) p.to1 b) Sez.1a,b Sono indicati oltre all ubicazione dei cantieri, l importo dei lavori, nominativo e compiti in materia di sicurezza e ruoli dei soggetti coinvolti. Relazione descrittiva dell opera All.XV p.to comma a) p.to 2-3 Sez.2 Contiene una descrizione degli interventi da realizzare nell esecuzione dell appalto, con indicazione delle aree geografiche che saranno oggetto dei lavori ed ogni altro elemento utile alla dettagliata individuazione per una corretta individuazione delle opere da eseguire. Valutazione dei rischi interferenziali e delle fasi lavorative All.XV p.to comma e) p.to 2.3.1, 2.3.2, Sez.3 Trattandosi di interventi non pretederminabili in ordine alla localizzazione, si riporta un elenco di possibili interferenze ambientali e lavorative, che saranno oggetto di accurata verifica e conseguente aggiornamento prima della consegna dei singoli atti di affidamento (ordinativi di lavoro), in ossequio a quanto previsto dall art.1 del Disciplinare Tecnico. Sicurezza generale All.XV p.to e Sez.4 Vengono esaminati i principali fattori di rischio generali che incidono sulla sicurezza generale dell appalto, riportando per ciascuno le misure di sicurezza da adottare per la loro eliminazione o riduzione a livello accettabile. La specifica trattazione è invece oggetto del capitolo successivo. Le tavole grafiche di supporto sono riportate nell allegato 1 al seguente piano. Sicurezza di fase All.XV p.to comma e) p.to Sez. Prevede l articolazione dell opera in fasi lavorative, suddividendole a loro volta, quando opportuno, in sottofasi successive. Ad integrazione di ciascuna scheda, si sono riportate le possibili interferenze con l ambiente circostante; mentre per i rischi generici si è fatto riferimento alle schede di supporto di cui al paragrafo 10, riportate nell allegato 2 del presente piano. Procedure di coordinamento della Sicurezza All.XV p.to comma g) p.to 2.3 Sez.6 Tratta delle procedure da attuare per la gestione del coordinamento della sicurezza in esecuzione. Individua tempi e modalità di convocazione delle riunioni di coordinamento, le modalità di presentazione e approvazione dei POS, l ingresso in cantiere di nuove imprese o lavoratori autonomi e le procedure di modifica del piano. Organizzazione delle emergenze All.XV p.to comma h) p.to 2.3 Sez.7 Descrive i presidi sanitari occorrenti, le modalità di gestione delle emergenze, i numeri telefonici delle emergenze, dei servizi di pronto intervento delle aziende erogatrici dei pubblici servizi, dei vigili del fuoco e delle forze di polizia.

6 Pag. di 26 Costi della sicurezza All.XV p.to comma l) p.to 2.3 Sez.8 Si sono valutati in misura analitica, in adempimento al disposto dell allegato XV, punto 4, del D.Lvo 81/08 e sm.i., i costi della sicurezza: a) degli apprestamenti previsti nel PSC; b) delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti; c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi; d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva; e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza; f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti; g) delle misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. Modulistica di utilità allegati Sez.9 Allo scopo di agevolare la gestione del PSC in fase esecutiva, si è ritenuto utile allegare una modulistica di utilità, per le attività più ricorrenti che il coordinatore della sicurezza in esecuzione è chiamato a svolgere. Nello specifico, è stata predisposta la seguente modulistica: 9.1 Modulo di accettazione del PSC; 9.2 Modulo di accettazione del PSC e del POS; 9.3 Dichiarazione sull attuale consistenza della forza lavoro alle dipendenze dell impresa distinta per qualifica; 9.4 Dichiarazione sull attuale consistenza e dotazione di macchine, attrezzature e mezzi di lavoro, con indicazione della casa costruttrice, delle caratteristiche tecniche e dell anno di costruzione; Dichiarazione di conformità di macchine e/o attrezzature; 9. Dichiarazione sul numero degli infortuni sul lavoro subiti da dipendenti corredata da copia conforme all originale del Registro infortuni aziendale; 9.6 Attività e lavorazioni che si intendono svolgere direttamente e quali affidare in subappalto od a lavoratori autonomi; 9.7 Comunicazioni imprese subappaltatrici e/o lavoratori autonomi; 9.8 Dichiarazione lavoratore autonomo; 9.9 Contenuti minimi POS e documentazione di cantiere.

7 Pag. 6 di 26 Anagrafica dei cantieri All.XV p.to comma a) p.to1 b) Sez Ubicazione dei cantieri Localizzazione: Comune di: Importo lavori: di cui oneri della sicurezza: Durata prevista: Numero massimo di lavoratori previsti in cantiere La localizzazione delle attività oggetto del presente Contratto fanno riferimento all art. 2 del Disciplinare Tecnico - Elab.1 Roma 1.2 Committente Committente: Acea Ato 2 S.p.A. Indirizzo: Piazzale Ostiense, 2 Città: Roma P.Iva e C.F 06/799 Resp. del Procedimento: Ing. Giorgio Martino Indirizzo: Piazzale Ostiense, 2 Città: Roma Telefono / Fax: 06/ Direttore dei lavori Nominativo: * Indirizzo: Città: Telefono / Fax: 1.4 Coordinamento della sicurezza in progettazione Nominativo: * Indirizzo: Piazzale Ostiense, 2 Città: Roma Telefono / Fax: 06/ Coordinamento della sicurezza in esecuzione Nominativo: * Indirizzo: Piazzale Ostiense, 2 Città: Roma Telefono / Fax: 06/799 *dopo l aggiudicazione della gara e la consegna dei lavori l anagrafica del presente documento verrà aggiornata con i nominativi delle figure responsabili.

8 Pag. 7 di 26 Relazione descrittiva dell appalto All.XV p.to comma a) p.to 2-3 Sez.2 Premessa 2.1 Le presenti linee guida sono state redatte in conformità dell allegato XV punto del D.Lg.vo 81/2008 e s.m.i., contenuti minimi dei Piani di Sicurezza e Coordinamento, e costituisce parte integrante del Contratto d appalto delle opere in oggetto. I contenuti delle presenti linee guida sono ispirati alle lavorazioni più frequenti per la tipologia di appalti similari. Descrizione degli interventi oggetto dell appalto 2.2 Il Contratto ha per oggetto l esecuzione, da parte dell impresa affidataria, delle prestazioni descritte in maggior dettaglio nell art 1 del Disciplinare Tecnico.

9 Pag. 8 di 26 Valutazione dei rischi interferenziali e delle fasi lavorative All.XV p.to comma e) p.to 2.3.1, 2.3.2, Sez.3 Programma dei lavori 3.1 La tipologia degli interventi in oggetto non consente una preventiva programmazione delle lavorazioni e pertanto lo sviluppo temporale degli interventi dovrà essere necessariamente elaborato in itinere e comunque prima dell inizio degli stessi. Il programma dei lavori dovrà essere preso a riferimento dalle imprese affidatarie per l organizzazione delle proprie attività lavorative e per gestire l eventuale rapporto con le imprese esecutrici e con i fornitori. Prima dell inizio effettivo dell attività di cantiere, le imprese affidatarie dovranno consegnare al CSE il proprio POS, cui dovrà essere esplicitato, attraverso un cronoprogramma (diagramma di Gantt), la tempistica di svolgimento delle attività. Il CSE verificherà quanto riportato nel POS, ed in caso di rispondenza ai contenuti minimi di cui all allegato XV p.to 3.2 del Decreto Legislativi 81/08 e s.m.i., e autorizzerà l inizio dei lavori. Integrazioni e modifiche al programma dei lavori 3.2 Ogni necessità di modifica del programma dei lavori deve essere comunicata al CSE prima dell inizio delle attività previste. Il CSE, nel caso in cui si appalesino situazioni di rischio e, per meglio tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, informerà la DL delle necessità di modificare la programma temporale; dei provvedimenti sarà data preliminarmente notizia agli appaltatori per consentire la presentazione di osservazioni e proposte. Nel caso in cui le modifiche al programma dei lavori introducano situazioni di rischio, non contemplate o comunque non riconducibili dal presente documento, sarà compito del coordinatore in fase di esecuzione procedere alla modifica e/o integrazione del PSC, secondo le modalità previste nel presente documento, al fine di mettere a conoscenza tutte le imprese coinvolte nell attività di cantiere. Le modifiche al programma dei lavori realizzate dal CSE costituiscono parte integrante del PSC. Individuazione delle interferenze 3.3 Limitatamente agli interventi che consentono una pianificazione temporale, ed utilizzando il cronoprogramma dei lavori, elaborato di volta in volta in relazione agli Ordinativi di Lavoro, saranno evidenziate le eventuali interferenze lavorative riscontrate; conseguentemente andranno individuate le relative misure di prevenzione e protezione per lo sfasamento temporale degli interventi, intendendo come tali quelle che si svolgono contemporaneamente nella medesima area di lavoro o in aree limitrofe (interferenze spaziali), che interessano lavoratori della medesima impresa o di altri soggetti. Non sono invece considerate interferenziali le attività che si svolgono contemporaneamente, ma in aree diverse del cantiere (interferenze temporali). Sarà buona norma organizzare le fasi lavorative tenendo conto del principio suesposto e pertanto, ove possibile, si provvederà a far eseguire le lavorazioni attuando una separazione organizzativa tra i soggetti operanti in cantiere, sia con lo sfasamento temporale (lavorazioni in tempi diversi) sia con uno sfasamento areale (lavorazioni contemporanee ma in aree diverse del cantiere). Operativamente, per ciascun intervento, sarà cura dell impresa affidataria o esecutrice, redigere un programma dei lavori dinamico, che preveda un puntuale aggiornamento in relazione all evolversi delle lavorazioni o al presentarsi di eventi imprevisti. Per gli interventi in cui non sia possibile attuare una programmazione, che, nel caso specifico sono tipici dell appalto in oggetto, le interferenze dovranno essere verificate dall impresa stessa e comunicate tempestivamente al CSE per i provvedimenti di competenza. Nel caso di specie, si identificano come rischi interferenziali quelli con il traffico veicolare e la viabilità ordinaria, le attività lavorative all interno di impianti, centri idrici, depuratori, depositi ed ogni altro luogo di lavoro dove possono svolgersi le attività oggetto del presente appalto. Costituisce altresì rischio interferenziale la presenza contemporanea di personale dell impresa affidataria, delle imprese appaltatrici e ai lavoratori autonomi eventualmente cooperanti, il personale incaricato di pubblico servizio (Polizia stradale,

10 Pag. 9 di 26 Forestale, personale VVFF, Acea, ecc.) e i terzi che a vario titolo possono intervenire presso il luoghi del committente interessati dai lavori. Le misure di sicurezza atte a gestire la natura delle suddette interferenze sono prevalentemente identificate nella delimitazione delle aree di lavoro secondo la normativa di riferimento e gli schemi che si allegano al seguente piano. Valutazione delle interferenze e dei rischi delle attività lavorative 3.4 Per la valutazione dei rischi del cantiere, si è fatto ricorso al materiale bibliografico allegato alla Guida per la Valutazione del Sistema Sicurezza sul Lavoro in Edilizia, edita dai CTP di Roma, Torino e Verona. Sono stati presi in considerazione n. 33 fattori di rischio, per ogni fattore di rischio è stato individuato un valore di rischio indicativo variabile da 1 a, al fine di valutare i rischi più rilevanti sia sotto il profilo della probabilità che sotto quello della gravità, premettendo che le variabili del cantiere non consentono di determinare un valore costante nel tempo. Per la magnitudo sono stati presi in considerazione tre possibili valori: basso medio alto. Il prodotto del rischio e della magnitudo, consente di identificare un codice cromatico evidenziato nell ultima colonna; inoltre nella colonna note/misure di prevenzione sono riportate indicazioni aggiuntive in riferimento alle lavorazioni in oggetto.

11 Pag. 10 di 26 A1 Impianto cantiere Allestimento e smontaggio area di cantiere N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns Rischio calcolato 3. Linee elettriche interrate interferenti 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Scivolamenti, cadute a livello 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 17. Cesoiamento, stritolamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Radiazioni non ionizzanti Rns 19. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 20. Fumi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Nebbie Rns 22. Getti, schizzi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 23. Cadute dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 24. Caduta materiale dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 26. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Vibrazioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 29. Calore, fiamme 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Freddo 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 31. Elettrici 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 32. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Chimico/Cancerogeni Rns 34. Biologici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 3. Atmosfere esplosive 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 36. Incendio 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 37. Ergonomia Rns 38. Psicosociale Rns 39. Campi magnetici Rns Valore minimo = 20 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 320 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 70 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

12 Pag. 11 di 26 A2 Impianto cantiere N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Allestimento e smontaggio area di cantiere all interno dei centri Acea Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns Rischio calcolato 3. Linee elettriche interrate interferenti 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Scivolamenti, cadute a livello 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 17. Cesoiamento, stritolamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Radiazioni non ionizzanti Rns 19. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 20. Fumi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Nebbie Rns 22. Getti, schizzi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 23. Cadute dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 24. Caduta materiale dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 26. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Vibrazioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 29. Calore, fiamme 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Freddo 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 31. Elettrici 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 32. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Chimico/Cancerogeni Rns 34. Biologici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 3. Atmosfere esplosive 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 36. Incendio 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 37. Ergonomia Rns 38. Psicosociale Rns 39. Campi magnetici Rns Valore minimo = 20 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 320 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 72 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

13 Pag. 12 di 26 B1 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Verifica preliminare ed attività in luoghi confinati (DPR 177/11) ispezione accesso e permanenza Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns Rischio calcolato 3. Linee elettriche interrate interferenti 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 4. Ambienti confinati (177/2011) 16 da verificare in fase di esecuzione ALTO. Condotte di gas interrate 4 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori 12 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 11. Infezioni da microrganismi 16 da verificare in fase di esecuzione ALTO 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 14. Annegamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 22. Nebbie 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 23. Getti, schizzi 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 24. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore Rns 30. Calore, fiamme 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 31. Freddo 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 32. Elettrici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 16 da verificare in fase di esecuzione ALTO 36. Atmosfere esplosive 8 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 37. Incendio 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 2 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 400 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 130 MODERATO Rischio alto ALTO

14 Pag. 13 di 26 B2 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Lavorazioni in ambienti a rischio atex N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns Rischio calcolato 4. Ambienti confinati (177/2011) 12 da verificare in fase di esecuzione MEDIO. Condotte di gas interrate 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 12 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 21. Fumi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto Rns 2. Caduta materiale dall alto Rns 26. Urti, impatti, colpi, compressioni Rns 27. Punture, tagli, abrasioni Rns 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore Rns 30. Calore, fiamme 16 da verificare in fase di esecuzione ALTO 31. Freddo Rns 32. Elettrici 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 33. Movimentazione manuale dei carichi Rns 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive 1 da verificare in fase di esecuzione ALTO 37. Incendio 1 da verificare in fase di esecuzione ALTO 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici 2 da verificare in fase di esecuzione Valore minimo = 11 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo =176 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 94 MEDIO Rischio alto ALTO

15 Pag. 14 di 26 B3 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Lavorazioni su manufatti in amianto non rientranti in attività di bonifica/rimozione/demolizioni Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd Rischio calcolato 1. Amianto 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 4. Ambienti confinati (177/2011) 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE. Condotte di gas interrate 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 14. Annegamento 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 16 da verificare in fase di esecuzione ALTO 21. Fumi 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 22. Nebbie 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Caduta materiale dall alto 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore Rns 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 24 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 384 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 70 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

16 Pag. 1 di 26 B4 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Bonifica ordigni bellici superficiali N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns Rischio calcolato 2. Linee elettriche aeree interferenti 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 3. Linee elettriche interrate interferenti 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 10. Allergeni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 12. Probabile presenza di ordigni bellici 16 da verificare in fase di esecuzione ALTO 13. Investimento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto Rns 2. Caduta materiale dall alto Rns 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 29. Rumore 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 22 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 32 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 1 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

17 Pag. 16 di 26 B Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Sorveglianza archeologica N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns Rischio calcolato 7. Gas, vapori 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici TRASCURABILE 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto Rns 2. Caduta materiale dall alto Rns 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 38. Ergonomia 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 14 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 224 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 40 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

18 Pag. 17 di 26 B6 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Esecuzione di attività promiscue di indagine archeologica e di sondaggi tecnici di altra natura Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 41. Amianto Rns 42. Linee elettriche aeree interferenti Rns 43. Linee elettriche interrate interferenti Rns 44. Ambienti confinati (177/2011) Rns 4. Condotte di gas interrate Rns 46. Condotte di gas esterne Rns Rischio calcolato 47. Gas, vapori 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 48. Catrame e fumo Rns 49. Oli minerali e derivati Rns 0. Allergeni TRASCURABILE 1. Infezioni da microrganismi Rns 2. Probabile presenza di ordigni bellici TRASCURABILE 3. Investimento Rns 4. Annegamento Rns. Immersioni Rns 6. Seppellimento, sprofondamento 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 7. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Cesoiamento, stritolamento Rns 9. Radiazioni non ionizzanti Rns 60. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 61. Fumi Rns 62. Nebbie Rns 63. Getti, schizzi Rns 64. Cadute dall alto Rns 6. Caduta materiale dall alto Rns 66. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 67. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 68. Vibrazioni Rns 69. Rumore 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 70. Calore, fiamme Rns 71. Freddo Rns 72. Elettrici 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 73. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 74. Chimico/Cancerogeni Rns 7. Biologici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 76. Atmosfere esplosive Rns 77. Incendio 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 78. Ergonomia 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 79. Psicosociale Rns 80. Campi magnetici Rns Valore minimo = 14 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 224 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 40 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

19 Pag. 18 di 26 B7 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Taglio vegetazione, decespugliamento e taglio erba N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns Rischio calcolato 9. Oli minerali e derivati 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 29. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 32. Elettrici 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 38. Ergonomia 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 39. Psicosociale Rns 40. Campi elettromagnetici Rns Valore minimo = 1 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 240 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 0 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

20 Pag. 19 di 26 B8 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Taglio rami N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns Rischio calcolato 2. Linee elettriche aeree interferenti 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 24. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 31. Freddo 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 38. Ergonomia 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 1 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 240 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 4 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

21 Pag. 20 di 26 B9 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Bonifica con autospurgo e pompaggio acque meteoriche o perdite Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns Rischio calcolato 4. Ambienti confinati (177/2011) 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre Rns 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 24. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 16 da verificare in fase di esecuzione ALTO 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 13 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 208 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 71 MODERATO Rischio alto ALTO

22 Pag. 21 di 26 B10 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Bonifica aree di lavoro dalla presenza di liquidi o sostanze biologiche Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns Rischio calcolato 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 24. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 10 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 160 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 42 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

23 Pag. 22 di 26 B11 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Pulizia, derattizzazione e disinfestazione impianti N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns Rischio calcolato 7. Gas, vapori 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 24. Cadute dall alto Rns 2. Caduta materiale dall alto Rns 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore Rns 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi elettromagnetici Rns Valore minimo = 10 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 160 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 36 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

24 Pag. 23 di 26 B12 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Trasporto e forniture N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns Rischio calcolato 2. Linee elettriche aeree interferenti 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto Rns 2. Caduta materiale dall alto 9 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 6 MODERATO 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 12 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 192 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 4 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

25 Pag. 24 di 26 B13 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Sopralluogo in sito N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns Rischio calcolato 10. Allergeni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Caduta materiale dall alto 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore Rns 30. Calore, fiamme 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 31. Freddo 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 32. Elettrici 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 33. Movimentazione manuale dei carichi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 37. Incendio 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi elettromagnetici Rns Valore minimo = 14 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 224 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 37 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

26 Pag. 2 di 26 C1 Opere elettromeccaniche Interventi all interno di camere interrate o profonde N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns Rischio calcolato 4. Ambienti confinati (177/2011) 16 da verificare in fase di esecuzione ALTO. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 8. Catrame e fumo 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 9. Oli minerali e derivati 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi 16 da verificare in fase di esecuzione ALTO 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 18. Cesoiamento, stritolamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 20. Polveri e fibre Rns 21. Fumi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 24. Cadute dall alto 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 29. Rumore 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 30. Calore, fiamme 31. Freddo Rns 32. Elettrici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 16 da verificare in fase di esecuzione ALTO 36. Atmosfere esplosive 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 21 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 336 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 137 MODERATO Rischio alto ALTO

27 Pag. 26 di 26 C2 Opere elettromeccaniche Lavorazioni all interno di vasche profonde N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns Rischio calcolato 4. Ambienti confinati (177/2011) 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 10. Allergeni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 18. Cesoiamento, stritolamento 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre Rns 21. Fumi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 29. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 31. Freddo Rns 32. Elettrici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 16 da verificare in fase di esecuzione ALTO 36. Atmosfere esplosive 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 37. Incendio 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 38. Ergonomia 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 20 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 320 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 99 MODERATO Rischio alto ALTO

28 Pag. 27 di 26 C3 Opere elettromeccaniche Rimozione di componentistica elettromeccanica Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Rischio calcolato N. Tipologia rischio Misure di prevenzione pxd 1. Amianto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 10. Allergeni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 20. Polveri e fibre Rns 21. Fumi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 29. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 31. Freddo Rns 32. Elettrici 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 37. Incendio Rns 38. Ergonomia 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 21 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 336 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 73 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

29 Pag. 28 di 26 C4 Opere elettromeccaniche Cunicoli di servizio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Rischio calcolato N. Tipologia rischio Misure di prevenzione pxd 1. Amianto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 4. Ambienti confinati (177/2011) 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO. Condotte di gas interrate 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 18. Cesoiamento, stritolamento 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 20. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Caduta materiale dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 36. Atmosfere esplosive 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 37. Incendio 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 22 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 32 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 106 MODERATO Rischio alto ALTO

30 Pag. 29 di 26 D1 Opere civili Demolizioni Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ N. Tipologia rischio Rischio calcolato Misure di prevenzione pxd 1. Amianto 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Linee elettriche aeree interferenti 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 3. Linee elettriche interrate interferenti 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 4. Ambienti confinati (177/2011) 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE. Condotte di gas interrate 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 17. Scivolamenti, cadute a livello Rns 18. Cesoiamento, stritolamento 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 20. Polveri e fibre 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 28. Vibrazioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 29. Rumore 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 38. Ergonomia 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 23 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 368 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 74 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

31 Pag. 30 di 26 D2 Opere civili Opere provvisionali N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns Rischio calcolato 2. Linee elettriche aeree interferenti 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre Rns 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore Rns 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 23 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 368 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 27 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

32 Pag. 31 di 26 D3 Opere di civili Scavi Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ N. Tipologia rischio Rischio calcolato Misure di prevenzione pxd 41. Amianto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 42. Linee elettriche aeree interferenti 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 43. Linee elettriche interrate interferenti 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 44. Ambienti confinati (177/2011) Rns 4. Condotte di gas interrate 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 46. Condotte di gas esterne Rns 47. Gas, vapori Rns 48. Catrame e fumo Rns 49. Oli minerali e derivati Rns 0. Allergeni Rns 1. Infezioni da microrganismi Rns 2. Probabile presenza di ordigni bellici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 3. Investimento Rns 4. Annegamento Rns. Immersioni Rns 6. Seppellimento, sprofondamento 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 7. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Cesoiamento, stritolamento Rns 9. Radiazioni non ionizzanti Rns 60. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 61. Fumi Rns 62. Nebbie Rns 63. Getti, schizzi Rns 64. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 6. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 66. Urti, impatti, colpi, compressioni 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 67. Punture, tagli, abrasioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 68. Vibrazioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 69. Rumore 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 70. Calore, fiamme Rns 71. Freddo Rns 72. Elettrici 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 73. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 74. Chimico/Cancerogeni Rns 7. Biologici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 76. Atmosfere esplosive Rns 77. Incendio Rns 78. Ergonomia Rns 79. Psicosociale Rns 80. Campi magnetici Rns Valore minimo = 17 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 271 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 61 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

33 Pag. 32 di 26 D4 Opere civili Opere di contenimento N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 41. Amianto Rns 42. Linee elettriche aeree interferenti Rns 43. Linee elettriche interrate interferenti Rns 44. Ambienti confinati (177/2011) Rns Rischio calcolato 4. Condotte di gas interrate 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 46. Condotte di gas esterne Rns 47. Gas, vapori Rns 48. Catrame e fumo Rns 49. Oli minerali e derivati Rns 0. Allergeni Rns 1. Infezioni da microrganismi Rns 2. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 3. Investimento Rns 4. Annegamento Rns. Immersioni Rns 6. Seppellimento, sprofondamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 7. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Cesoiamento, stritolamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 9. Radiazioni non ionizzanti Rns 60. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 61. Fumi Rns 62. Nebbie Rns 63. Getti, schizzi Rns 64. Cadute dall alto 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 6. Caduta materiale dall alto 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 66. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 67. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 68. Vibrazioni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 69. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 70. Calore, fiamme Rns 71. Freddo Rns 72. Elettrici Rns 73. Movimentazione manuale dei carichi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 74. Chimico/Cancerogeni Rns 7. Biologici Rns 76. Atmosfere esplosive Rns 77. Incendio Rns 78. Ergonomia Rns 79. Psicosociale Rns 80. Campi magnetici Rns Valore minimo = 12 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 192 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 49 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

34 Pag. 33 di 26 D Opere civili Opere in c.a. N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns Rischio calcolato 2. Linee elettriche aeree interferenti 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 6 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 24. Cadute dall alto 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 2. Caduta materiale dall alto 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 31. Freddo Rns 32. Elettrici 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 16 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 26 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 6 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

35 Pag. 34 di 26 D6 Opere civili Opere in ferro N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 41. Amianto Rns 42. Linee elettriche aeree interferenti Rns 43. Linee elettriche interrate interferenti Rns 44. Ambienti confinati (177/2011) Rns 4. Condotte di gas interrate Rns 46. Condotte di gas esterne Rns 47. Gas, vapori Rns 48. Catrame e fumo Rns Rischio calcolato 49. Oli minerali e derivati 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 0. Allergeni Rns 1. Infezioni da microrganismi Rns 2. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 3. Investimento Rns 4. Annegamento Rns. Immersioni Rns 6. Seppellimento, sprofondamento Rns 7. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Cesoiamento, stritolamento Rns 9. Radiazioni non ionizzanti 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 60. Polveri e fibre Rns 61. Fumi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 62. Nebbie Rns 63. Getti, schizzi Rns 64. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 6. Caduta materiale dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 66. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 67. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 68. Vibrazioni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 69. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 70. Calore, fiamme 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 71. Freddo Rns 72. Elettrici 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 73. Movimentazione manuale dei carichi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 74. Chimico/Cancerogeni Rns 7. Biologici Rns 76. Atmosfere esplosive Rns 77. Incendio 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 78. Ergonomia Rns 79. Psicosociale Rns 80. Campi magnetici Rns Valore minimo = 14 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 224 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase TRASCURABILE Rischio alto ALTO

36 Pag. 3 di 26 D7 Opere civili Opere prefabbricate N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns Rischio calcolato 3. Linee elettriche interrate interferenti 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello Rns 18. Cesoiamento, stritolamento 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre Rns 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 23 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 368 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase Rischio alto ALTO

37 Pag. 36 di 26 D8 Opere civili Impermeabilizzazioni N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns Rischio calcolato 8. Catrame e fumo 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre Rns 21. Fumi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 31. Freddo Rns 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 34. Chimico/Cancerogeni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 37. Incendio 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 13 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 268 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 64 MODERATO Rischio alto ALTO

38 Pag. 37 di 26 D9 Opere civili Opere da lattoniere N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello Rns Rischio calcolato 18. Cesoiamento, stritolamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 20. Polveri e fibre Rns 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 23 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 368 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 37 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

39 Pag. 38 di 26 D10 Opere civili Opere murarie N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 41. Amianto Rns 42. Linee elettriche aeree interferenti Rns 43. Linee elettriche interrate interferenti Rns 44. Ambienti confinati (177/2011) Rns Rischio calcolato 4. Condotte di gas interrate 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 46. Condotte di gas esterne Rns 47. Gas, vapori Rns 48. Catrame e fumo Rns 49. Oli minerali e derivati Rns 0. Allergeni Rns 1. Infezioni da microrganismi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 3. Investimento Rns 4. Annegamento Rns. Immersioni Rns 6. Seppellimento, sprofondamento 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 7. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Cesoiamento, stritolamento 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 9. Radiazioni non ionizzanti Rns 60. Polveri e fibre da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 61. Fumi Rns 62. Nebbie Rns 63. Getti, schizzi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 64. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 6. Caduta materiale dall alto 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 66. Urti, impatti, colpi, compressioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 67. Punture, tagli, abrasioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 68. Vibrazioni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 69. Rumore 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 70. Calore, fiamme Rns 71. Freddo Rns 72. Elettrici Rns 73. Movimentazione manuale dei carichi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 74. Chimico/Cancerogeni Rns 7. Biologici Rns 76. Atmosfere esplosive Rns 77. Incendio Rns 78. Ergonomia Rns 79. Psicosociale Rns 80. Campi magnetici Rns Valore minimo = 14 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 224 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 48 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

40 Pag. 39 di 26 D11 Opere civili Opere da pittore N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns Rischio calcolato 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Caduta materiale dall alto 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore Rns 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 7 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 112 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 20 Rischio alto ALTO

41 Pag. 40 di 26 D12 Opere civili Opere da fabbro N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns Rischio calcolato 9. Oli minerali e derivati 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 6 TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Polveri e fibre Rns 21. Fumi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Caduta materiale dall alto 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 28. Vibrazioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 29. Rumore 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 30. Calore, fiamme 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 31. Freddo Rns 32. Elettrici 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 14 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 224 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 8 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

42 Pag. 41 di 26 D13 Opere civili Opere idrico fognarie Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ N. Tipologia rischio Rischio calcolato Misure di prevenzione pxd 1. Amianto 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate 3 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 20. Polveri e fibre Rns 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Caduta materiale dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 23 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 368 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 44 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

43 Pag. 42 di 26 D14 Opere civili Impianti tecnologici Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ N. Tipologia rischio Rischio calcolato Misure di prevenzione pxd 41. Amianto 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 42. Linee elettriche aeree interferenti Rns 43. Linee elettriche interrate interferenti Rns 44. Ambienti confinati (177/2011) 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 4. Condotte di gas interrate 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 46. Condotte di gas esterne 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 47. Gas, vapori Rns 48. Catrame e fumo Rns 49. Oli minerali e derivati 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 0. Allergeni Rns 1. Infezioni da microrganismi Rns 2. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 3. Investimento Rns 4. Annegamento Rns. Immersioni Rns 6. Seppellimento, sprofondamento Rns 7. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Cesoiamento, stritolamento 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 9. Radiazioni non ionizzanti 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 60. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 61. Fumi Rns 62. Nebbie Rns 63. Getti, schizzi Rns 64. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 6. Caduta materiale dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 66. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 67. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 68. Vibrazioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 69. Rumore 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 70. Calore, fiamme 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 71. Freddo Rns 72. Elettrici 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 73. Movimentazione manuale dei carichi Chimico/Cancerogeni Rns 7. Biologici Rns 76. Atmosfere esplosive Rns 77. Incendio 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 78. Ergonomia Rns 79. Psicosociale Rns 80. Campi magnetici Rns Valore minimo = 19 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 304 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 71 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

44 Pag. 43 di 26 D1 Opere civili Infissi N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 81. Amianto Rns 82. Linee elettriche aeree interferenti Rns 83. Linee elettriche interrate interferenti Rns 84. Ambienti confinati (177/2011) Rns 8. Condotte di gas interrate Rns 86. Condotte di gas esterne Rns 87. Gas, vapori Rns 88. Catrame e fumo Rns 89. Oli minerali e derivati Rns 90. Allergeni Rns 91. Infezioni da microrganismi Rns 92. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 93. Investimento Rns 94. Annegamento Rns 9. Immersioni Rns 96. Seppellimento, sprofondamento Rns Rischio calcolato 97. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 98. Cesoiamento, stritolamento 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 99. Radiazioni non ionizzanti Rns 100. Polveri e fibre Rns 101. Fumi Rns 102. Nebbie Rns 103. Getti, schizzi Rns 104. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 10. Caduta materiale dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 106. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 107. Punture, tagli, abrasioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 108. Vibrazioni Rns 109. Rumore 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 110. Calore, fiamme Rns 111. Freddo Rns 112. Elettrici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 113. Movimentazione manuale dei carichi 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 114. Chimico/Cancerogeni Rns 11. Biologici Rns 116. Atmosfere esplosive Rns 117. Incendio Rns 118. Ergonomia Rns 119. Psicosociale Rns 120. Campi magnetici Rns Valore minimo = 09 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 144 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 36 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

45 Pag. 44 di 26 D16 Opere civili Sistemazione aree esterne N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns Rischio calcolato 3. Linee elettriche interrate interferenti 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto Rns 2. Caduta materiale dall alto Rns 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 11 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 176 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 29 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

46 Pag. 4 di 26 E1 Opere elettriche ed accessorie Collegamenti elettrici N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns Rischio calcolato 3. Linee elettriche interrate interferenti 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Caduta materiale dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 14 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 224 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 2 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

47 Pag. 46 di 26 E2 Opere elettriche ed accessorie Posa cavi elettrici N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 41. Amianto Rns 42. Linee elettriche aeree interferenti Rns Rischio calcolato 43. Linee elettriche interrate interferenti 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 44. Ambienti confinati (177/2011) Rns 4. Condotte di gas interrate 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 46. Condotte di gas esterne Rns 47. Gas, vapori Rns 48. Catrame e fumo Rns 49. Oli minerali e derivati Rns 0. Allergeni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 1. Infezioni da microrganismi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 3. Investimento Rns 4. Annegamento Rns. Immersioni Rns 6. Seppellimento, sprofondamento Rns 7. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Cesoiamento, stritolamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 9. Radiazioni non ionizzanti Rns 60. Polveri e fibre 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 61. Fumi Rns 62. Nebbie Rns 63. Getti, schizzi Rns 64. Cadute dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 6. Caduta materiale dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 66. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 67. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 68. Vibrazioni Rns 69. Rumore 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 70. Calore, fiamme Rns 71. Freddo Rns 72. Elettrici 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 73. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 74. Chimico/Cancerogeni Rns 7. Biologici Rns 76. Atmosfere esplosive Rns 77. Incendio Rns 78. Ergonomia Rns 79. Psicosociale Rns 80. Campi magnetici Rns Valore minimo = 14 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 224 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 2 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

48 Pag. 47 di 26 E3 Opere elettriche ed accessorie Installazione di quadri elettrici MT BT N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns Rischio calcolato 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore Rns 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici 9 da verificare in fase di esecuzione MEDIO 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi elettromagnetici Rns Valore minimo = 09 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 144 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 38 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

49 Pag. 48 di 26 E4 Opere elettriche ed accessorie Elementi di impianto N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 41. Amianto Rns 42. Linee elettriche aeree interferenti Rns 43. Linee elettriche interrate interferenti Rns 44. Ambienti confinati (177/2011) Rns 4. Condotte di gas interrate Rns 46. Condotte di gas esterne Rns 47. Gas, vapori Rns 48. Catrame e fumo Rns 49. Oli minerali e derivati Rns 0. Allergeni Rns 1. Infezioni da microrganismi Rns 2. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 3. Investimento Rns 4. Annegamento Rns. Immersioni Rns 6. Seppellimento, sprofondamento Rns Rischio calcolato 7. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 8. Cesoiamento, stritolamento Rns 9. Radiazioni non ionizzanti Rns 60. Polveri e fibre 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 61. Fumi Rns 62. Nebbie Rns 63. Getti, schizzi Rns 64. Cadute dall alto 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 6. Caduta materiale dall alto 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 66. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 67. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 68. Vibrazioni Rns 69. Rumore Rns 70. Calore, fiamme 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 71. Freddo Rns 72. Elettrici 9 MODERATO 73. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 74. Chimico/Cancerogeni Rns 7. Biologici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 76. Atmosfere esplosive Rns 77. Incendio 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 78. Ergonomia Rns 79. Psicosociale Rns 80. Campi elettromagnetici Rns Valore minimo = 11 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 176 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 37 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

50 Pag. 49 di 26 E Opere elettriche ed accessorie Trasformatori MT BT N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 81. Amianto Rns 82. Linee elettriche aeree interferenti Rns 83. Linee elettriche interrate interferenti Rns 84. Ambienti confinati (177/2011) Rns 8. Condotte di gas interrate Rns 86. Condotte di gas esterne Rns 87. Gas, vapori Rns 88. Catrame e fumo Rns Rischio calcolato 89. Oli minerali e derivati 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 90. Allergeni Rns 91. Infezioni da microrganismi Rns 92. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 93. Investimento Rns 94. Annegamento Rns 9. Immersioni Rns 96. Seppellimento, sprofondamento Rns 97. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 98. Cesoiamento, stritolamento 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 99. Radiazioni non ionizzanti Rns 100. Polveri e fibre Rns 101. Fumi Rns 102. Nebbie Rns 103. Getti, schizzi Rns 104. Cadute dall alto 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 10. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 106. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 107. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 108. Vibrazioni Rns 109. Rumore Rns 110. Calore, fiamme 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 111. Freddo Rns 112. Elettrici 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 113. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 114. Chimico/Cancerogeni Rns 11. Biologici Rns 116. Atmosfere esplosive Rns 117. Incendio 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 118. Ergonomia Rns 119. Psicosociale Rns 120. Campi elettromagnetici Rns Valore minimo = 09 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 144 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 36 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

51 Pag. 0 di 26 E6 Opere elettriche ed accessorie Illuminazione N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 81. Amianto Rns Rischio calcolato 82. Linee elettriche aeree interferenti 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 83. Linee elettriche interrate interferenti 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 84. Ambienti confinati (177/2011) Rns 8. Condotte di gas interrate Rns 86. Condotte di gas esterne Rns 87. Gas, vapori Rns 88. Catrame e fumo Rns 89. Oli minerali e derivati Rns 90. Allergeni Rns 91. Infezioni da microrganismi Rns 92. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 93. Investimento Rns 94. Annegamento Rns 9. Immersioni Rns 96. Seppellimento, sprofondamento Rns 97. Scivolamenti, cadute a livello 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 98. Cesoiamento, stritolamento Rns 99. Radiazioni non ionizzanti Rns 100. Polveri e fibre Rns 101. Fumi Rns 102. Nebbie Rns 103. Getti, schizzi Rns 104. Cadute dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 10. Caduta materiale dall alto 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 106. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 107. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 108. Vibrazioni Rns 109. Rumore Rns 110. Calore, fiamme Rns 111. Freddo Rns 112. Elettrici 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 113. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 114. Chimico/Cancerogeni Rns 11. Biologici Rns 116. Atmosfere esplosive Rns 117. Incendio 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 118. Ergonomia Rns 119. Psicosociale Rns 120. Campi magnetici Rns Valore minimo = 10 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 160 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 3 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

52 Pag. 1 di 26 E7 Opere elettriche ed accessorie Rimozioni Impiantistiche Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione N. Tipologia rischio Rischio calcolato pxd 1. Amianto 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 2. Caduta materiale dall alto 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici 6 da verificare in fase di esecuzione MODERATO 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi elettromagnetici Rns Valore minimo = 12 Rischio trascurabile TRASCURABILE * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda Rischio moderato MODERATO comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Valore massimo = 192 Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 42 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

53 Pag. 2 di 26 F1 Opere elettriche ed accessorie Telecontrollo N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns Rischio calcolato 11. Infezioni da microrganismi 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 1. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns 20. Polveri e fibre Rns 21. Fumi Rns 22. Nebbie Rns 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 2. Caduta materiale dall alto 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 2 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore Rns 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 1 da verificare in fase di esecuzione TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 3. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 07 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 112 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 11 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

54 Sicurezza generale All.XV p.to e Pag. 3 di 26 Sez.4 Interventi preliminari 4.1 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DI ORDINE GENERALE Nei siti presidiati, il personale delle imprese addette, potranno accedere agli impianti soltanto previa esibizione del tesserino aziendale munito di fotografia. Per i siti non presidiati, il cancello d ingresso dovrà essere mantenuto chiuso per tutta la durata delle attività. All interno degli impianti, nella viabilità interna, deve essere rispettata la velocità massima indicata dalla segnaletica fissa o mobile; particolare attenzione dovrà essere prestata in presenza di personale dell impianto. Il personale dell impresa a piedi non dovrà assolutamente transitare per l impianto/sito se non espressamente autorizzato ed in ogni caso deve percorrere la viabilità agli estremi della stessa ed attraversare solo dopo aver accertato l assenza del sopraggiungere di eventuali mezzi. Qualunque attività, il cui svolgimento non risulti rispondente ai requisiti minimi di sicurezza, dovrà essere immediatamente segnalata al Responsabile di impianto/sito, da chiunque accerti la violazione. Eventuali anomalie, infortuni, mancati incidenti dovranno essere segnalati dal preposto presente sul luogo di lavoro al Responsabile dell impianto. E fatto obbligo all impresa esecutrice di equipaggiare i mezzi di servizio con estintore e cassetta di primo soccorso o pacchetto di medicazione. Allestimento dell area di intervento 4.2 Allestimento area di lavoro e posizionamento mezzi L allestimento delle aree di lavoro sarà funzione del sito in cui verranno eseguiti gli interventi. Per l esecuzione delle lavorazioni all interno di depuratori, centri idrici, di siti aziendali adibiti ad uffici ed aree private, la recinzione dell'area di lavoro potrà essere eseguita con transenne metalliche, vincolate e rese solidali tra loro, al fine di avere caratteristiche di resistenza ed invalicabilità, per tutta la durata dei lavori, o con picchetti metallici e rete in plastica stampata. L accesso dei mezzi e del personale sarà gestito previo accordo tra le parti, in corrispondenza della analisi delle interferenze ambientali riportate nel presente documento. In relazione alle ingerenze con altre lavorazioni e/o preesistenze ambientali inoltre, dovrà essere posizionata specifica cartellonistica di sicurezza, in particolare i seguenti cartelli e segnali: divieto di accesso agli estranei ai lavori; avvertimento per la movimentazione di mezzi meccanici; avvertimento per la presenza di operai al lavoro. Per gli interventi su strada, dove è prevista la presenza di interferenze con il traffico veicolare o con passanti, le aree di lavoro mobili saranno delimitate a mezzo di recinzione tipo orsogrill o con transenne metalliche, stabilizzate alla base con contrappeso. Allo scopo di garantire l inviolabilità dell'area, gli elementi di recinzione saranno resi solidali tra loro a mezzo di morsetti di fissaggio. Gli elementi di stabilizzazione evidenziati con colori vivaci non dovranno sporgere dal filo esterno della delimitazione; inoltre sarà predisposta illuminazione in bassa tensione da installare sulla recinzione ed integrate con l apposizione di pittogrammi riportanti l'oggetto dell'appalto. Preliminarmente alle delimitazioni, l area di lavoro, oggetto dell intervento, sarà provvisoriamente segnalata con coni

55 Pag. 4 di 26 delineatori e cartellonistica specifica per la deviazione del traffico. La posa di detti elementi sarà effettuata da lavoratori equipaggiati con indumenti ad alta assistiti da moviere per la segnalazione e la deviazione del traffico veicolare. In caso di rischio di investimento per elevato volume di traffico, o eccessiva velocità dei veicoli, le aree di lavoro dovranno essere segregate da barriere realizzate con new jersey in plastica stabilizzate con sabbia o in cls. L accesso all area degli automezzi e delle macchine operatrici sarà garantito da parti mobili della segregazione. A distanza di sicurezza saranno sempre disposti cartelli segnaletici in conformità a quanto previsto dal vigente codice della strada e dal suo regolamento di attuazione. Al progredire dei lavori, se necessario, la delimitazione sarà spostata riutilizzando o integrando i materiali impiegati, trasportati mediante autocarro e movimentati a mano con le stesse prescrizioni di sicurezza impartite per il primo montaggio. Per l organizzazione dei lavori dovranno essere rispettati tutti gli articoli del Codice della Strada e del Regolamento di attuazione del Codice della Strada, nonché il Decreto Interministeriale di marzo L Impresa dovrà garantire le seguenti misure di sicurezza in ogni fase di esecuzione delle lavorazioni. 1. Segnalamento mediante l impiego di segnali e modalità previste dal Codice della strada. Il segnalamento deve essere adeguato alle velocità consentite ai veicoli, alle dimensioni della deviazione ed alle manovre da eseguire all altezza del cantiere, al tipo di strada e alle situazioni di traffico e locali. 2. La delimitazione e protezione delle attività pericolose. 3. La in qualsiasi condizione sia diurna sia notturna delle segnalazioni e degli apprestamenti delle zone di lavoro. 4. La protezione degli operatori attraverso l utilizzo di idonei indumenti ad alta. Le idonee segnalazioni per i veicoli operativi.. L idonea segnalazione dei cantieri mobili. 6. La regolamentazione della circolazione in prossimità delle zone dei lavori, in relazione alle dimensioni della carreggiata libera e delle condizioni presenti in loco durante l effettuazione delle attività. 7. Il ripristino delle sedi stradali e delle sue pertinenze occupate per l esecuzione dei lavori. Inoltre l impresa affidataria ed esecutrice dovrà provvedere alla periodica manutenzione delle predette delimitazioni e verificare l efficienza delle misure di sicurezza poste in opera durante i lavori, attraverso verifiche periodiche sul loro stato anche in fase di inattività dell area interessata alle opere. In aree di campagna e/o aree private le modalità di delimitazione dell area di cantiere, saranno funzione delle interferenze riscontrate. L area di lavoro, se entro fondo recintato, verrà delimitata in caso di passaggio di autoveicoli o persone. In caso contrario varrà la recinzione del fondo stesso, garantendo sempre la chiusura del cancello di accesso. Gli apprestamenti igienico assistenziali saranno in relazione al numero del personale impiegato, si potranno utilizzare servizi presenti nell area in cui si svolgono le lavorazioni, previo accordo con il Committente o sarà d obbligo l apposizione di almeno un water chimico. Dovrà altresì essere valutata la necessità di apporre ulteriori apprestamenti igienico assistenziali in riferimento all allegato XIII del d.lvo 81/08 e s.m.i.. Segnaletica stradale 4.3 L apposizione della segnaletica stradale dovrà essere conforme al DECRETO 10 luglio 2002 (Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo) in cui sono esplicitate le modalità di applicazione delle norme inerenti la segnaletica temporanea definita all'art. 21 del nuovo Codice della Strada e regolamentate dagli artt. da 30 a 43 del Regolamento di esecuzione e di attuazione dello stesso Codice. Segnaletica di sicurezza 4.4 Nelle aree oggetto dei lavori dovrà essere posizionata la segnaletica di sicurezza, conforme all allegato XXV D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.. Quando nei luoghi di lavoro risultano rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati con misure, metodi o sistemi di organizzazione dei lavori, il datore di lavoro deve fare ricorso alla segnaletica di sicurezza allo scopo di:

56 Pag. di 26 avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte; vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo; prescrivere determinati comportamenti necessari ai fini della sicurezza; fornire altre indicazioni in materia di prevenzione e sicurezza. In conseguenza di ciò, la segnaletica si suddivide in: segnaletica di divieto (segnaletica che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo); segnaletica di avvertimento (segnaletica che avverte di un rischio o pericolo); segnaletica di salvataggio (segnaletica che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza e ai mezzi di soccorso e di salvataggio); segnaletica d informazione (segnaletica che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate nelle tipologie precedenti). L uso dei cartelli permanenti è obbligatorio quando sia necessario segnalare un divieto, un avvertimento, un obbligo, per indicare i mezzi di salvataggio e di pronto soccorso, per indicare l ubicazione e per consentire l identificazione dei materiali e delle attrezzature antincendio. La segnaletica deve essere realizzata rispettando le forme e i colori indicati nella tabella contenuta nell allegato XXIV comma 4 punto 4.1 al D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.. ll numero e l ubicazione dei mezzi e dei dispositivi segnaletici da sistemare sarà funzione dell entità dei rischi, dei pericoli, o delle dimensioni o delle dimensioni dell area da coprire. I segnali dovranno essere ubicati all ingresso della zona di rischio generico ovvero nelle immediate vicinanze di un rischio specifico o dell oggetto che s intende segnalare e in un posto ben illuminato e facilmente accessibile e visibile, il segnale di sicurezza dovrà essere rimosso non appena sia terminato il rischio a cui lo stesso si riferisce.

57 Pag. 6 di 26 Sicurezza di fase All.XV p.to comma e) p.to Impianto cantiere Sez. EM Fase: Allestimento e smontaggio area di cantiere A 1 La sede operativa dell'impresa dovrà essere in grado di accogliere uomini, mezzi e materiali in maniera funzionale, nel rispetto della normativa sui luoghi di lavoro e, in particolare dell allegato XIII al D. L.vo 81/08 e s.m.i.- prescrizioni di sicurezza e salute per la logistica di cantiere; dovrà inoltre essere ubicata nell'ambito della provincia di Roma ed in buone condizioni d uso. Sarà a carico dell'impresa l'individuazione di un'area di cantiere adeguata alla tipologia dei lavori da eseguire e compatibilmente con questi, situata nelle immediate vicinanze della zona d'intervento. Nella scelta dell area da destinare all impianto cantiere, qualora si renda necessario reperire aree di dimensioni maggiori di quelle disponibili nelle immediate vicinanze o nel caso siano presenti problemi relativi ad interferenze con viabilità pedonali e/o carrabili preesistenti nella zona o ancora per far fronte ad ulteriori problematiche riscontrate in fase di cantierizzazione, si dovrà favorire l impiego di opportune aree limitrofe pubbliche e/o private situate in adiacenza all area di lavoro prevista. Recinzione area di cantiere fissa La recinzione dell'area di cantiere, di altezza non inferiore a mt. 2,00, dovrà presentare caratteristiche di resistenza ed invalicabilità, per tutta la durata dei lavori. La posa in opera della recinzione, che potrà essere costituita da struttura in legno e completata con pannelli in lamiera ondulata, avverrà posizionando i materiali per la sua costruzione lungo il perimetro dell'area individuata, al fine di ridurre al minimo la movimentazione manuale dei carichi. Potranno inoltre essere utilizzate, per la segregazione delle aree di intervento, transenne metalliche vincolate o stabilizzate alla base. Si ricorda che il cancello di accesso deve essere arretrato rispetto al bordo strada in modo di consentire la sosta dell'automezzo in manovra e distare dall incrocio almeno 12 mt. e prevedere un appropriata area di rispetto (invito) tale da poter assicurare la sosta temporanea degli automezzi prima del loro ingresso in cantiere. La delimitazione di cantiere dovrà essere mantenuta in perfetta efficienza per tutta la durata dei lavori. Sarà necessario livellare e stabilizzare l'intera area mediante materiale arido opportunamente rullato garantendo la consistenza e la stabilità del fondo per tutta la durata dei lavori, sia attraverso una costante manutenzione, sia provvedendo ad opportune ricariche con materiale arido. L accesso carrabile dovrà avere dimensioni tali da garantire l ingresso all automezzo di dimensioni maggiori di cui se ne prevede l uso e il suo posizionamento dovrà essere tale da risultare il meno invasivo sia per l ambiente circostante che per i lavoratori presenti all interno dell area di lavoro. Allo scopo di prevenire il rischio di investimento da parte delle macchine operatrici impiegate per la lavorazione, l area di sosta dei mezzi ed i percorsi sia pedonali che carrabili, dovranno essere provvisoriamente delimitati con picchetti metallici sormontati da capsule in plastica e rete in plastica stampata, o con altra modalità in grado di garantire la segregazione dei percorsi. Nel caso di cantiere su strada o all interno di impianti Acea, la delimitazione dell area d intervento potrà essere realizzata con picchetti in ferro, o attraverso l utilizzo di pannelli in rete elettrosaldata tipo Orsogrill posizionati a terra su supporti in

58 Pag. 7 di 26 calcestruzzo prefabbricati o mediante un altro sistema ritenuto idoneo ed efficiente da parte dell impresa esecutrice. La delimitazione dovrà assicurare l assoluta separazione tra l area di cantiere e il contesto esterno attiguo allo stesso nonché avere caratteristiche di invalicabilità per preservare il divieto d accesso da parte di persone non addette ai lavori. In merito alla realizzazione della presente fase, dovrà essere eseguito un sopralluogo preliminare da parte dell impresa esecutrice allo scopo di verificare lo stato delle aree in cui dovrà essere impiantato il cantiere e stabilire le conseguenti modalità di esecuzione. La misura adottata, oltre garantire una corretta pianificazione dell intervento, dovrà assicurare il massimo livello di sicurezza contro i rischi che il cantiere può importare o esportare. Ad integrazione dei rischi lavorativi riportati si rimanda alle nelle schede di supporto. Apprestamenti igienico assistenziali Per l'alloggiamento delle attrezzature e dei baraccamenti fissi di cantiere si dovranno realizzare opportuni basamenti, la cui tipologia sarà funzione della durata e della specificità dei lavori. In particolare per lavori di breve durata sarà possibile il collocamento dei baraccamenti su tavole o travicelli in legno, mentre per lavori di durata maggiore, la fondazione sarà realizzata in cls. Dopo l'allestimento della casseratura, eseguita mediante utensili a mano, il getto del cls avverrà direttamente tramite betoniera con spandimento mediante attrezzi a mano curando di distanziare opportunamente i lavoratori allo scopo di evitare colpi ed urti al corpo. L eventuale movimentazione e posa dei pannelli di rete elettrosaldata, posta a piè d'opera mediante autogrù, sarà eseguita manualmente da due lavoratori che impugneranno il pannello sui lati opposti. I lavoratori addetti saranno equipaggiati con guanti in crosta. La collocazione in opera dei prefabbricati avverrà con l ausilio di autogrù prelevando gli elementi da montare direttamente dall automezzo. La discesa e la collocazione del carico sarà guidata mediante funi guida, manovrate da due lavoratori posizionati a distanza di sicurezza. In quest ultimo caso, gli addetti alla movimentazione potranno avvicinarsi per gli spostamenti di precisione, soltanto quando il carico si troverà in prossimità della soletta di appoggio. Consistenza e dotazioni degli apprestamenti igienico assistenziali, saranno dimensionati sulla scorta della presenza massima contemporanea dei lavoratori desunta dal cronoprogramma, attribuendo una superfice di 1-1,2 mq /lavoratore. In particolare, e con riferimento all allegato XIII al D. L.vo 81/08 e s.m.i., dovrà essere allestito un locale spogliatoio arredato con armadietti a doppio scomparto e panche, locale refettorio con tavoli e sedie in numero sufficiente, servizi igienici costituiti da doccia, vaso alla turca e lavabi. I predetti servizi igienici saranno dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi; si procederà in oltre all allestimento di w.c. chimici a vuotatura periodica, dotati di lavabi. In tal caso dovrà essere preliminarmente garantita l orizzontalità del piano d appoggio al fine di assicurare la stabilità verticale dell elemento prefabbricato. L impianto idrico sarà alimentato mediante allaccio alla condotta esistente o con la predisposizione di serbatoi idrici di capacità adeguate alle esigenze di cantiere. In ogni caso, dovrà essere garantita quotidianamente, e nella misura occorrente, disponibilità di acqua sia per uso potabile che per il funzionamento dell impianto igienico sanitario. L eventuale locale destinato ad ufficio, sarà arredato con scrivania, sedia girevole, scaffalature, rispondenti ai principi di ergonomicità previsti dal D.Lg.vo 81/2008 e s.m.i.; all interno sarà inoltre custodito il pacchetto di medicazione, la cui presenza sarà evidenziata da segnaletica regolamentare collocata all esterno del baraccamento. Tutti i locali saranno sufficientemente illuminati e dotati di impianto di riscaldamento nella stagione invernale; gli stessi saranno mantenuti, per tutta la durata dei lavori in buone condizioni di pulizia. In prossimità degli apprestamenti sarà installato almeno un estintore di classe A, la cui posizione sarà indicata da segnaletica regolamentare. Sia all interno che all esterno dell area di cantiere dovrà essere predisposta idonea cartellonistica finalizzata a segnalare i

59 Pag. 8 di 26 comportamenti corretti da assumere per l esecuzione in sicurezza dei lavori, i rischi presenti, nonché le misure di sicurezza da adottare. La segnaletica dovrà risultare conforme alle indicazioni della normativa vigente. Quando necessario, l area di cantiere dovrà essere segnalata e ben illuminata nelle ore notturne mediante l utilizzo di lampade a batteria disposte sia lungo il confine esterno che all interno dell area di lavoro; le stesse lampade dovranno essere in quantità sufficiente per assicurare una corretta. Nel caso di lavorazioni da svolgersi in orario notturno o condizioni di scarsa, dovrà essere garantito un sufficiente livello di illuminamento delle aree di lavoro. Gli apparecchi illuminanti potranno essere installati sulla recinzione di cantiere o su supporti metallici (pali) di adeguata altezza, allo scopo di garantire una buona generale nel cantiere. I lavoratori addetti, allo scopo di segnalare la loro presenza, nelle aree di lavoro, dovranno indossare indumenti alta contenenti inserti in tessuto rifrangente. Nella fase di cantierizzazione, i lavoratori addetti all allestimento della delimitazione dell area, potranno essere assistiti da altri operatori (movieri) che provvederanno alla segnalazione temporanea del cantiere e alla gestione del traffico locale in prossimità della zona oggetto dei lavori. Qualora risulti necessario, in relazione alle particolari condizioni ambientali dell area interessata dall intervento, l impresa esecutrice provvederà all installazione di semafori mobili per la disciplina del traffico veicolare. Impianto carburanti L approvvigionamento del carburante per le macchine operatrici avverrà periodicamente da un distributore, in osservanza dell Accordo A.D.R. che prevede il trasporto in contenitori di capacità non superiore a 40 litri e di quantità complessiva non superiore a 1000 litri. I contenitori dovranno essere di tipo omologato con l indicazione del materiale trasportato (UN 1202 classe 3, ordine 31, lett. c). La cartellonistica di sicurezza da porre in opera, dovrà dare indicazioni sul divieto di fumare ed usare fiamme libere in prossimità di materiali infiammabili, indicazioni circa l uso di macchine ed attrezzature, il divieto di spegnere incendi con acqua in prossimità dei quadri elettrici, cartelli prescrittivi dell uso dei dpi previsti. Rete idrica Si provvederà all'alimentazione idrica per le esigenze del cantiere, derivando un'apposita linea dalla rete esistente, mediante tubazione interrata e coibentata fino alle singole utenze. Nei casi non sia presente la rete idrica, l approvvigionamento del cantiere dovrà essere garantito da apposito serbatoio di adeguata capacità. In ogni caso dovrà essere assicurata, in quantità sufficiente, la disponibilità di acqua tanto per uso potabile che che per il funzionamento dell impianto igienico sanitario. Impianto elettrico L'impianto di cantiere sarà alimentato normalmente da un punto di fornitura provvisorio ed avrà origine nel punto di allacciamento della linea di alimentazione del quadro generale di cantiere, quando l'energia è fornita direttamente in bassa tensione da un ente distributore, o con un gruppo elettrogeno o una cabina prefabbricata di trasformazione MT/BT negli altri casi. In ogni caso dovrà essere realizzato nel rispetto delle norme CEI vigenti sia relativamente ai prodotti realizzati (interruttori, contenitori, prese, spine, cavi etc.) che agli impianti realizzati (utilizzatori di cantiere etc.). La protezione contro i contatti diretti dovrà essere assicurata con una delle seguenti modalità: protezione mediante isolamento delle parti attive; protezione mediante involucri o barriere (rimovibili solo con l'uso di una chiave o di un attrezzo); protezione mediante ostacoli che impediscono l'avvicinamento non intenzionale con parti attive; protezione mediante sorgenti di energia SELV o PELV (tensione nominale inferiore o uguale a 0V ca e 120 cc). L'uso dell'interruttore differenziale con Idn non superiore a 30mA è riconosciuto come protezione addizionale (non quale unico mezzo) contro i contatti diretti in caso di insuccesso delle altre misure di protezione (la misura di protezione mediante allontanamento non è prevista nel cantiere). Le prese e spine dovranno essere conformi alla norma CEI 23-12/1 (IEC 309-1) e approvate da IMQ, il grado di protezione minimo dovrà risultare IP43. Le prese a spina dovranno essere protette da un

60 Pag. 9 di 26 interruttore differenziale da 30mA (max 6 prese per interruttore), secondo quanto prescritto dalla CEI 64-8/7. Le prese a spina dovranno essere protette da dispositivi differenziali di funzionamento non superiore a 30mA, o essere alimentate da circuiti SELV, o essere protette mediante separazione elettrica dei circuiti, con ciascuna presa a spina alimentata da un trasformatore separato (CEI 64-8/7). I cavi flessibili degli apparecchi utilizzatori (avvolgicavi e tavolette multiple) devono essere del tipo H07RN-F, oppure di tipo equivalente ai fini della resistenza all'acqua e all'abrasione. Tale cavo (armonizzato) ha una tensione nominale di 40/70V e un isolamento realizzato con gomma naturale o gomma sintetica (stirene, butadiene o policroroprene). Le condutture elettriche non dovranno passare attraverso luoghi di passaggio per veicoli o pedoni,o avere percorso aereo di altezza minima mt 4,70 nel caso di passaggio di autoveicoli o di mt 2,00 per il passaggio pedonale, oppure, se posate in terra, devono essere protette adeguatamente contro i danni meccanici. All'origine di ogni impianto deve essere previsto un quadro contenente i dispositivi di sezionamento, di comando e di protezione. Deve essere previsto un dispositivo per l'interruzione di emergenza dell'alimentazione per tutti gli utilizzatori per i quali è necessario interrompere tutti i conduttori attivi per eliminare il pericolo. I dispositivi di sezionamento dell'alimentazione devono poter essere bloccati nella posizione di aperto o mediante lucchetto o collocati all'interno di un involucro chiuso a chiave. Secondo la CEI 64-8/ gli interruttori automatici e differenziali rispettivamente a norma CEI 23-3 e CEI sono considerati sezionatori a tutti gli effetti. Per la protezione delle scariche atmosferiche, in base agli indici statistici di Quadro elettrico minimo IP 44 fulminazione del luogo geografico dove si realizza il cantiere e in base ai volumi delle masse metalliche presenti, il progettista dell'impianto dovrà stabilire se realizzare o meno la protezione contro le scariche atmosferiche che dovrà ottemperare alla norma CEI La valutazione può essere effettuata attraverso la procedura completa o attraverso la procedura semplificata applicabile alla maggioranza dei casi. Le strutture del cantiere quali baracche, depositi, uffici, ecc. generalmente possono essere classificate, ai fini della valutazione del rischio, come strutture ordinarie senza impianti interni sensibili. Se è prevedibile la presenza di persone in numero elevato o per un lungo periodo di tempo e la pavimentazione non può essere considerata isolante la valutazione del rischio deve essere svolta mediante la procedura completa. Pulsante di arresto In tutti gli altri casi la procedura di valutazione da impiegare potrà essere quella semplificata. Nel cantiere è obbligatorio realizzare un efficace impianto di terra la cui resistenza elettrica sia coordinata con gli apparecchi di protezione. Al fine di garantire una adeguata protezione dai contatti indiretti, per gli impianti TT, senza propria cabina di trasformazione dovrà essere realizzata la seguente condizione: Rt < 2 Volt /I Rt = Resistenza di terra in Ohm I = valore dell intensità di corrente di intervento in secondi del dispositivo di protezione Tutti i quadri per la distribuzione dell'elettricità nei cantieri edili devono essere conformi alle prescrizioni della norma Europea EN ed alla norma CEI 17-13/4 "APPARECCHIATURE ASSIEMATE PER CANTIERE (ASC) e devono risultare provvisti di dichiarazione di conformità secondo il memorandum n. 3 del CENELEC). La tensione nominale dei quadri considerati dalle predette norme non deve essere superiore a 1000V in c.a. e 100V in c.c. Ciascuna ASC deve essere corredata da una o più targhe, marcate in maniera durevole e sistemate in modo da essere visibili quando l'apparecchiatura è installata. Per motivi di sicurezza, qualunque sia il numero di quadri in cascata, si deve cercare di ottenere il massimo livello di selettività possibile delle protezioni. Ogni quadro ASC, indipendentemente dalla funzione svolta, dovrà avere: in entrata - un dispositivo di sezionamento con la possibilità di bloccarlo in posizione di aperto; - un dispositivo di protezione contro le sovracorrenti, non strettamente necessario se la protezione è assicurata da un dispositivo a monte; in uscita

61 Pag. 60 di 26 - uno o più circuiti singolarmente protetti contro le sovracorrenti e dotati di didpositivo differenziale per la protezione dai contatti indiretti Il quadro elettrico dovrà altresì rispondere alle seguenti prescrizioni normative: - essere adatto all'installazione anche in luoghi difficilmente accessibili conservando la posizione verticale; - essere dotato di mezzi idonei al sollevamento e al trasporto; - possedere morsetti di collegamento adatti a ripetuti allacciamenti; - possedere un grado di protezione minimo IP44 ad eccezione del pannello frontale interno che potrà avere un grado di protezione minimo IP21 quando è protetto da un portello che garantisca comunque un grado di protezione minimo verso l'esterno IP44; - avere i cavi in uscita dal quadro ad una distanza dal suolo sufficiente a garantire un corretto raggio di curvatura. Le particolari condizioni di lavoro impongono per le prese a spina impiegate nei cantieri alcuni requisiti specifici: - devono avere un grado di protezione minimo IP44 che deve essere garantito sia con la spina inserita sia con la spina disinserita; - un sufficiente grado di protezione agli urti; - devono essere di tipo industriale conformi alle norme EN (CEI-23-12); Gli avvolgicavo devono essere di tipo industriale conformi alla norma CEI EN con le seguenti caratteristiche minime: - devono essere protetti mediante protettore termico di corrente incorporato in modo da impedire il surriscaldamento sia a cavo avvolto sia a cavo svolto; - il cavo deve essere di tipo H07RN-F (o equivalente) con sezione non inferiore a 2, mm 2 se l'avvolgicavo è da 16 A, 6 mm 2 se è da 32 A e 16 mm 2 se è da 63 A. - devono indicare il nome o il marchio del costruttore, la tensione nominale, e la massima potenza prelevabile sia a cavo svolto sia avvolto. Oltre agli avvolgicavi possono esse utilizzati anche cavi prolungatori (prolunghe) che dovranno essere dotati di prese a spina di tipo industriale con grado di protezione minimo IP67. Il cavo dovrà avere le seguenti caratteristiche minime: - essere di tipo H07RN-F (o equivalente) con sezione non inferiore a 2, mm 2 per prolunghe con prese da 16 A, 6 mm 2 per prolunghe con prese da 32 A e 16 mm 2 per prolunghe con prese da 63 A. Gli impianti fissi devono avere le stesse caratteristiche dell'impianto di cantiere, avendo cura di installare i vari componenti in posizioni comode e protetti contro gli urti accidentali. Il grado di protezione dovrà essere almeno IP44 e si dovrà verificare che

62 Pag. 61 di 26 il posizionamento degli apparecchi di illuminazione non sia causa di abbagliamento. I cavi di alimentazione devono essere adatti alla posa mobile (H07RN-F o equivalenti). L'impianto elettrico di cantiere sarà realizzato con cavo protetto da apposito cavidotto interrato. Per gli impianti dovrà essere rilasciata dichiarazione di conformità da parte dell'installatore. La linea di distribuzione elettrica potrà avvenire con cavo ancorato alla recinzione o con percorso aereo. Smaltimento acque reflue Quando possibile, gli apprestamenti igienico assistenziali saranno allacciati alla rete fognante esistente; qualora quest'ultima fosse mancante, si dovrà provvedere alla realizzazione di una fossa di decantazione tipo IMHOF a tenuta interrata. Durante i lavori di scavo nessun lavoratore deve trovarsi nel raggio d'azione del mezzo ed il bordo dello scavo dovrà essere segnalato mediante rete di plastica stampata e picchetti metallici posta ad almeno 1.0 m dal bordo stesso. La movimentazione e posa della fossa di decantazione tipo IMHOF, sarà eseguita per mezzo di gru idraulica montata su autocarro con l'utilizzo di dispositivi omologati per la corretta imbracatura del carico. Per la posa della tubazione in PVC di collegamento alla fossa, la movimentazione avverrà manualmente. Il rinterro dei cavi sarà eseguito manualmente con il riutilizzo del materiale di scavo. Per i cantieri di breve durata o nei casi in cui non siano adottabili le soluzioni di cui sopra, si potranno installare wc chimici a vuotatura periodica. In questo caso dovrà essere preliminarmente assicurata la planarità del piano di posa al fine di garantire la stabilità verticale del prefabbricato. La collocazione in opera del manufatto sarà eseguita con l ausilio di autogrù prelevando l elemento da montare direttamente dall automezzo, che dovrà operare costantemente con gli stabilizzatori in estensione, utilizzando appositi ripartitori gravanti su terreno stabile. La discesa e la collocazione del carico sarà guidata mediante funi da almeno due lavoratori situati a distanza di sicurezza. Nessun lavoratore dovrà sostare nel raggio d azione dell apparecchio di sollevamento e sotto il carico sospeso. Per la rimozione delle attrezzature fisse si procederà con le stesse modalità adottate per il loro montaggio. La rimozione della loro fondazione verrà effettuata mediante pala meccanica con caricamento dei detriti su autocarro e trasporto a discarica pubblica autorizzata. Area per il deposito temporaneo dei rifiuti La normativa vigente (D.Lgs. 12/06) classifica i rifiuti in base alla loro origine in: Rifiuti urbani; Rifiuti speciali; mentre, in base alle caratteristiche di pericolosità in: Non pericolosi; Pericolosi. Tutti i rifiuti sono identificati da un codice a sei cifre. L'elenco dei codici identificativi (denominato CER 2002 e allegato alla parte quarta del D.lgs. 12/06) è articolato in 20 classi: ogni classe raggruppa rifiuti che derivano da uno stesso ciclo produttivo. Come speciali il decreto classifica i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione (Tab. 1). Sono pericolosi i rifiuti contrassegnati con l *. Tra questi troviamo i materiali isolanti contenente amianto che sono dunque classificabili come rifiuti pericolosi. Considerando che le terre e rocce da scavo non verranno utilizzate per rinterri, riempimenti, rimodellazioni e/o rilevati (art. 186 D.Lgs. 12/06), la loro gestione sarà trattata e disciplinata dalla parte quarta del D.Lgs. 12/06 e quindi come rifiuti, generalmente tramite smaltimento in discarica autorizzata, secondo le prescrizioni descritte di seguito. Le stesse non potranno essere accantonate bordo scavo ma dovranno essere caricate direttamente sul mezzo di trasporto. I rifiuti speciali devono essere smaltiti da parte del produttore in uno dei seguenti modi riportati in ordine di priorità: autosmaltimento dei rifiuti; conferimento dei rifiuti a terzi autorizzati ai sensi delle disposizioni contenute nel decreto Ronchi; conferimento dei rifiuti ai soggetti che gestiscono il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani, con i quali sia stata stipulata apposita convenzione; esportazione dei rifiuti. La pubblicazione del D.M. 17 dicembre 2009, previsto dall'art. 189, comma 3-bis, D. Lgs. 3 aprile 2006,n. 12, ha avviato il processo che porterà alla operatività del nuovo sistema telematico: il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI).

63 Pag. 62 di 26 Attrezzature, macchine ed impianti presenti in cantiere In cantiere dovranno essere utilizzate esclusivamente macchine e attrezzature conformi alle disposizioni normative vigenti. A tal fine, nella scelta e nell installazione saranno rispettate da parte dell impresa le norme di sicurezza vigenti e le norme di buona tecnica. Le verifiche dovranno essere compiute possibilmente prima dell invio in cantiere delle attrezzature. Le macchine e le attrezzature di cui è previsto l utilizzo all interno del cantiere sono evidenziate all interno delle diverse schede delle fasi lavorative e delle schede di supporto allegate. Adempimenti amministrativi comuni a tutti gli apparecchi di sollevamento L utente prima della messa in servizio di un apparecchio di sollevamento di portata superiore a 200 kg deve fare denuncia all INAIL competente per territorio per l omologazione dell impianto. Dopo l omologazione gli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg sono soggetti alle verifiche annuali da parte dell ASL PMP competente per territorio. I verbali di collaudo e di verifica periodica devono essere conservati per almeno 4 anni. Qualora l apparecchio venga trasferito in altro luogo, o cessi l esercizio, deve essere effettuata apposita comunicazione all ASL-PMP competente per territorio. Funi: le funi dell apparecchio di sollevamento e quelle utilizzate per l imbracatura dei carichi saranno sottoposte a verifica con periodicità trimestrale. L esito della verifica sarà appositamente annotato sul libretto dell apparecchio di sollevamento o su corrette schede a parte, con le osservazioni ed il nome del verificatore; la verifica delle funi, delle catene e delle brache verrà effettuata dal responsabile dei montaggi; la parte interna dell asola delle funi metalliche sarà provvista di redancia, per evitare il danneggiamento dell integrità della fune dovuto alle sollecitazioni; le estremità libere delle funi saranno provviste di impiombatura o morsettatura allo scopo d impedire lo scioglimento dei trefoli e dei fili elementari. Nel caso di attacco semplice a morsetti, questi saranno in numero non minore di tre e disposti con la parte ad U sul lato corto della fune; Ganci: i ganci per gli apparecchi di sollevamento saranno provvisti di dispositivi di chiusura dell imbocco e conformati per particolare profilo alla superficie interna o limitazione dell apertura d imbocco, in modo da impedire lo sganciamento delle funi, delle catene e degli altri organi di presa. Modalità dei controlli trimestrali delle funi Ogni tre mesi, o ad intervalli inferiori, secondo le condizioni delle funi, sarà accertato lo stato di conservazione delle stesse, registrando sulla scheda dell apparecchio di sollevamento l esito del controllo effettuato, o, se fune da imbraco o tiro, su apposito libretto. Le funi metalliche verranno sostituite quando presentino degradazioni o logoramento evidenti o in numero eccessivo di fili rotti. In caso di incertezze, saranno sostituite quando: si riscontra la rottura sul trefolo; si riscontra la rottura del 40 % dei fili costituenti il singolo trefolo; si riscontra la diminuzione del 20% della sezione utile del trefolo; il totale dei fili esterni visibili rotti sulla lunghezza di un passo (il passo è all incirca dalle 6 alle 8 volte il diametro della fune) risulta maggiore del 10% dei fili costituenti la fune per funi crociate, il 4% dei fili costituenti la fune per funi parallele; nel caso di diminuzione del 10% del diametro nominale della fune; in tutti gli altri casi in cui la fune risulta eccessivamente indebolita per la presenza contemporanea anche in minore misura dei difetti precedenti, o per altre palesi anomalie; per corrosione interna ed esterna; per degradazione, per cattiva manutenzione e conservazione; per presenza di strozzature, nodi di torsione, asole. Le funi di nuovo acquisto saranno accompagnate da un certificato di garanzia della ditta fornitrice, unitamente al certificato di collaudo della fune, rilasciato dalla casa costruttrice o da un laboratorio qualificato. Compiti dell agganciatore L agganciatore dovrà curare l imbracatura e l agganciamento del carico ed eventualmente la partenza e l arrivo di questo, per

64 Pag. 63 di 26 impedire che slitti od oscilli; inoltre dovrà verificare i ganci, le brache ed i vari pezzi per assicurarne l efficienza. Considerato che le basse temperature rendono fragile l acciaio, dovranno essere adottate le seguenti cautele: eseguire numerose manovre prima di sollevare i carichi massimi perché lo scorrimento dei cavi produce un riscaldamento; prima dell uso mantenere per qualche tempo, in ambiente caldo le brache, le catene e i cavi; asciugare le funi in acciaio bagnate con stracci ingrassati; ingrassare i cavi dopo l uso; L agganciatore ed il personale che lavora all imbracatura dovranno indossare: per proteggersi dai fili rotti; Scarpe di sicurezza; Casco. Documentazione per la sicurezza L impresa affidataria e le altre ditte che interverranno in cantiere dovranno produrre la documentazione, necessaria a comprovare la conformità normativa e lo stato di manutenzione delle attrezzature e macchine utilizzate. Dichiarazione rilasciata dal datore di lavoro per ogni attrezzature e/o macchina in cantiere attestante che: rispetta le prescrizioni del D.Lgs. 81/2008 s.m.i. per le macchine in possesso della marcatura CE; rispetta le prescrizioni di cui all Allegato V del D.Lgs. 81/2008 s.m.i. per le macchine costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamenti; tutti i dispositivi di sicurezza e di protezione sono perfettamente funzionanti. La dichiarazione di conformità dovrà essere prodotta per le seguenti attrezzature: mezzi di sollevamento (argani, paranchi, autogrù e similari); recipienti a pressione (motocompressori, autoclavi, ecc.); attrezzature per il taglio ossiacetilenico; seghe circolari a banco e similari; piattaforme elevatrici; carrelli elevatori; altre ad insindacabile giudizio del coordinatore in fase di esecuzione. Dichiarazione di conformità di macchine da cantiere che hanno subito da parte dell utilizzatore modifiche radicali o variazioni delle modalità di utilizzo o direttamente assemblate dall utilizzatore. Secondo quanto previsto dal D.Lgs. 17/2010, recepimento italiano della nuova Direttiva Macchine 2006/42/CE, se l utilizzatore apporta a macchine in possesso modifiche costruttive radicali non rientranti quindi né nella manutenzione né in quella straordinaria o se, lasciando inalterate le caratteristiche della macchina, ne modifica le modalità di utilizzo, in modo non previsto dal costruttore, si è in presenza, rispettivamente, di una nuova immissione sul mercato o di una nuova messa in servizio. Per individuare i casi in cui si è in presenza di una modifica sostanziale si rimanda alla definizione stabilita in sede CEOC di modifica sostanziale di una macchina che è individuata in: incremento del carico nominale o delle prestazioni; incremento della velocità nominale; incremento del braccio o comunque del momento ribaltante (in particolare per gli apparecchi di sollevamento); modifica dei dispositivi di sicurezza; modifica delle strutture principali; modifica dei meccanismi; modifica del circuito di comando. In tutti i casi suindicati l utilizzatore diventa praticamente il costruttore della macchina e deve rispettare quindi tutti gli obblighi previsti dal D.Lgs. 17/2010 e cioè: costituire il fascicolo tecnico previsto dall allegato V e rispettare gli adempimenti indicati nell allegato stesso ed in particolare predisporre il manuale di istruzione per l uso della macchina stessa;

65 Pag. 64 di 26 attestare, sotto la propria responsabilità, che la macchina modificata è conforme ai requisiti essenziali di sicurezza indicati nell allegato I mediante la stesura della dichiarazione di conformità CE; apporre sulla macchina la marcatura CE, secondo le indicazioni dell art.. Dovrà essere periodicamente redatto verbale di verifica dello stato di efficienza delle macchine, da redigersi ogni settimana a cura del responsabile di cantiere, che dovrà riportare: tipo e modello e marca dell attrezzatura; stato di efficienza dispositivi di sicurezza; stato di efficienza dei dispositivi di protezione; interventi effettuati. Smontaggio cantiere Preliminarmente dovranno essere disattivate le utenze elettriche ed idriche, se presenti. Per la rimozione dei baraccamenti si procederà con le stesse modalità adottate per il loro montaggio. La demolizione o rimozione del piano di posa dei baraccamenti stessi, sarà eseguita con l ausilio di mezzi meccanici e/o manualmente rispettando i limiti imposti dalla movimentazione manuale dei carichi. Il materiale di risulta sarà caricato su autocarro mediante pala meccanica e trasportato a discarica pubblica. Per l uscita dei mezzi dal cantiere valgono le medesime prescrizioni della fase già descritta, in ordine alla interferenza con il traffico veicolare. Per quanto attiene allo smontaggio della recinzione di cantiere dopo aver smantellato gli impianti tecnologici ad essi connessi (idrico ed elettrico) si procederà allo smontaggio degli elementi costituenti la recinzione medesima ed al carico su automezzo. Nell'esecuzione di questa fase, devono essere altresì rispettate le disposizioni contenute nelle schede di supporto, da intendersi come prescrizioni integrative al presente piano di sicurezza e coordinamento. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Corpetto ad alta Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Cuffie auricolari Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari

66 Pag. 6 di 26 Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

67 Pag. 66 di 26 Impianto cantiere EM Fase: Allestimento e smontaggio area di cantiere all interno di impianti Acea A 2 Per la delimitazione provvisoria delle aree si rimanda alle prescrizioni generali del precedente paragrafo. Dovranno essere adottate tutte le misure di mitigazione del rischio rumore e polveri, prevedendo eventualmente opportuni accorgimenti costruttivi e/o organizzativi come ad esempio l impiego di pannelli fonoassorbenti lungo il perimetro dell area di cantiere o il confinamento acustico dell area d intervento e l applicazione di teli antipolvere in fibra sintetica verde o gialla sui pannelli di recinzione. L impiego di apparecchi di sollevamento che comporti una traiettoria esterna all area di cantiere, dovrà essere ausiliato da operatore a terra che disciplini il passaggio di lavoratori, personale ACEA e/o veicoli al di sotto dei carichi sospesi. Già in fase di approntamento del cantiere dovrà essere verificata la possibilità di interferenza lavorativa di più attività nella medesima area o di aree confinanti, predisponendo opportune delimitazioni, camminamenti protetti, percorsi ed accessi separati ecc., tali da escludere o mitigare escludono la possibilità di interferenza. Nell impossibilità di attuare tali procedure, sarà necessario, in accordo con la direzione dei lavori ed il coordinatore della sicurezza in esecuzione (ove presente), definire strategie alternative di coordinamento. Per la lavorazioni da eseguire all interno degli impianti di ACEA, si dovrà svolgere, prima dell inizio del cantiere, una riunione di coordinamento per l individuazione delle aree che saranno occupate per l esecuzione dell intervento. Di detta riunione dovrà essere redatto processo verbale, controfirmato dal Direttore lavori, dal coordinatore della sicurezza in esecuzione e dal responsabile dell impianto. Particolare attenzione dovrà essere posta all interferenza con il traffico veicolare dei mezzi in ingresso ed uscita dagli impianti, con le attività lavorative oggetto dell intervento. A tal fine, in corrispondenza dell ara di lavoro, dovranno essere collocati cartelli segnaletici, riportanti i limiti di velocita da rispettare i sensi di percorrenza, segnalando, ove necessario, eventuali divieti di accesso o deviazioni da seguire. Qualora gli interventi siano realizzati in notturna e/o in caso di durata del cantiere superiore ad un giorno, sarà opportuno installare lungo la delimitazione dell area di lavoro, delle lampade alogene a batteria con segnale lampeggiante o in sincrono al fine di segnalare la presenza del cantiere. Le lampade dovranno essere mantenute sempre in efficienza prevedendo l effettuazione di controlli periodici finalizzati a garantire la perfetta funzionalità e la carica delle batterie. Nel caso risulti necessario l accesso al cantiere da parte dei dipendenti ACEA in servizio presso l impianto, per effettuare delle operazioni di controllo e verifica sull impianto stesso o sulle attrezzature, questi dovranno essere accompagnati dal preposto dell impresa esecutrice, il quale provvederà, preliminarmente al loro ingresso, alla sospensione temporanea delle lavorazioni interferenti con i controlli da eseguire. Cessata tale attività di controllo, il preposto provvederà a far riprendere il regolare svolgimento delle lavorazioni. Per la gestione dell interferenza sarà opportuna la convocazione di specifica una riunione di coordinamento tra il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, la direzione lavori, un rappresentante dell impresa esecutrice e il responsabile dell impianto. Anche in relazione alla gestione di tali attività, durante l esecuzione delle lavorazioni, dovrà essere costantemente presente un preposto dell impresa, con compiti di vigilanza sulla corretta applicazione delle procedere di sicurezza. In relazione al rischio biologico costantemente presente negli impianti di depurazione, dovuto alla presenza e al trattamento dei liquami, fanghi ed ulteriori reflui, preliminarmente all inizio dei lavori e alla consegna delle aree, il committente dovrà consegnare al responsabile dell impresa la documentazione necessaria relativa alla valutazione dei rischi specifici presenti nell area, al rischio biologico e alle norme comportamentali da tenere in caso di emergenza ed incendio. A tale proposito, ogni qual volta si renda necessario eseguire lavori in ambienti interessati dai processi di depurazione, preliminarmente all inizio delle suddette attività, il Committente procederà a bonificare gli ambienti dall eventuale presenza di residui e/o altre sostanze presenti in modo da consegnare le suddette aree prive dal rischio di presenza di sostanze reflue. Nel caso in cui gli ambienti in cui si dovrà intervenire qualora non dispongano di ventilazione naturale, dovranno essere adeguatamente aerate mediante la predisposizione di aperture, in quantità e dimensioni idonee, tali da rendere ben ventilate le aree di lavoro. Nel caso in cui

68 Pag. 67 di 26 non sia possibile attuare tale procedura, dovranno essere approntati opportuni mezzi di ventilazione/aspirazione forzata dell aria, muniti di tubazioni flessibili e/o rigide, che garantiscano un numero adeguato di ricambi d aria all interno delle aree. Gli operatori, prima di effettuare l accesso all interno delle aree, dovranno verificare, mediante l utilizzo di idonee apparecchiature ed attrezzature quali esposimetri ed altri rilevatori, l eventuale presenza di vapori e gas nocivi nonché l eventuale mancanza/carenza di ossigeno. I dispositivi dovranno essere dotati di allarme sia visivo che acustico in modo da avvisare i lavoratori in caso di pericolo. I suddetti strumenti dovranno essere forniti a ciascun lavoratore che accederà all interno delle unità. I lavoratori dovranno mantenere costantemente in funzione i rilevatori allo scopo di garantire il continuo monitoraggio dei parametri ambientali all interno dell area di lavoro. I lavoratori dovranno essere muniti di tutti i dispositivi di protezione individuale del caso quali: casco, guanti, mascherine, tute monouso e scarpe antinfortunistiche. Le misure di prevenzione saranno indirizzate ad evitare il rischio di potenziale esposizione e quindi di possibile infezione, sia tramite l uso degli appropriati dispositivi di protezione individuale (DPI) come mascherine, guanti, tute usa e getta con cappuccio, protezioni per gli occhi, sia con l adozione di idonei comportamenti di igiene personale, avvalendosi anche di apposita cartellonistica riportante la presenza di rischio biologico (allegato XLV D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) Per quanto riguarda i comportamenti di igiene personale mirati a minimizzare il rischio di contaminazione si evidenzia inoltre il divieto di consumare cibi all interno delle aree dell impianto ed il divieto di fumo. I lavoratori dovranno essere sottoposti a vaccinazione antitetanica e informati specificatamente sul rischio biologico dal Medico Competente, che dovrà essere immediatamente informato qualora insorgessero disturbi e/o patologie potenzialmente correlabili all attività svolta. Nei casi in cui non sia disponibile nelle vicinanze un area di cantiere attrezzata, si dovranno predisporre apprestamenti che potranno essere costituiti da una roulotte attrezzata per le esigenze delle maestranze (servizio igienico, pacchetto di medicazione, ecc.), o wc chimici e baraccamenti di cantiere. L'area potrà essere delimitata con rete in plastica stampata sostenuta da ferri tondi infissi nel terreno e con capsula in plastica alla sommità, recinzioni provvisorie mobili costituite da pannelli in rete elettrosaldata zincata sostenuti da basamento in cls, transenne metalliche con fascia rifrangente. La predetta area, dovrà essere segnalata nelle ore notturne mediante lampade a batteria, prevedendo parti mobili per l'accesso degli automezzi e delle macchine operatrici. I lavoratori addetti alla delimitazione dell area dovranno fare uso di indumenti ad alta ed essere assistiti da moviere che provvederà al segnalamento dei lavori ed alla deviazione del traffico veicolare. L energia elettrica sarà assicurata da gruppo elettrogeno. Durante le operazioni di rifornimento del carburante è vietato fumare ed utilizzare fiamme libere. Il gruppo elettrogeno dovrà essere del tipo silenziato per ridurre al minimo il rischio rumore e posizionato in modo che i fumi non investano l area di lavorazione. Ad integrazione dei rischi lavorativi riportati si rimanda alle schede di supporto e pertanto si potrà procedere all'esecuzione adottando le normali cautele previste per l'utilizzo delle macchine. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Tuta da lavoro monouso Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) Tuta ad alta CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore Corpetto ad alta Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta antivibrazione Pantaloni impermeabili protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche

69 Pag. 68 di 26 MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Maschera a filtri Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 polveri e fibre fastidiose FFP1 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Semimaschere per polveri e inerti Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

70 Pag. 69 di 26 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Verifica preliminare ed attività in luoghi confinati (DPR 177/11) ispezione accesso e permanenza B 1 Rischi specifici nell accesso a silos, vasche e fosse biologiche, collettori fognari, depuratori e serbatoi utilizzati per lo stoccaggio e il trasporto di sostanze pericolose - Concetto di ambiente confinato e rischi connessi Art. 66 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n Lavori in ambienti sospetti di inquinamento Per ambiente confinato si intende uno spazio circoscritto, caratterizzato da limitate aperture di accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole, in cui può verificarsi un evento che può portare ad un infortunio grave o mortale in presenza di agenti chimici pericolosi (ad esempio, gas, vapori, polveri). Ad esempio sono ambienti confinati: Serbatoi di stoccaggio Silos Recipienti di reazione Fogne Fosse biologiche Si possono inoltre considerare ambienti confinati altri ambienti che ad un primo esame potrebbero non apparire come confinati e che possono invece configurarsi come altrettanto insidiosi, come ad esempio: Camere con aperture in alto Vasche; Depuratori; Canalizzazioni varie; Camere non ventilate o scarsamente ventilate; I principali rischi associati alla presenza di agenti chimici aerodispersi pericolosi (ad esempio: gas, vapori, polveri) in ambienti confinati sono riconducibili ai seguenti fattori : RISCHIO DI ASFISSIA (mancanza di ossigeno) a causa di: permanenza prolungata o sovraffollamento con scarso ricambio di aria; reazioni chimiche (ad es. combustione con rilascio di anidride carbonica, di ammoniaca, di acido cianidrico, di acido solfidrico); RISCHIO DI AVVELENAMENTO per inalazione o per contatto epidermico: per gas, fumi o vapori velenosi (presenti ad esempio, in recipienti di stoccaggio o trasporto di gas) o che possono penetrare da ambienti circostanti (rilascio di monossido di carbonio) RISCHIO DI INCENDIO ED ESPLOSIONE in relazione alla presenza di: gas e vapori infiammabili (ad esempio, metano, acetilene, propano/butano, xilolo, benzene) liquidi infiammabili (ad esempio benzine e solventi idrocarburici) polveri disperse nell aria in alta concentrazione (farine nei silos, nerofumo, segatura); eccesso di ossigeno o di ossidanti (a causa di violenta ossidazione di sostanze grasse/oleose; nitrato di ammonio con paglia o trucioli di legno); macerazione e/o decomposizione di sostanze organiche con autoriscaldamento fino a raggiungere la propria temperatura di autoaccensione. Alcune delle condizioni possono già esistere in origine negli ambienti confinati, altre possono sopraggiungere durante l esecuzione dei lavori, a causa di:

71 Pag. 70 di 26 esecuzione di saldature; utilizzo di colle, solventi, prodotti per la pulizia; uso di macchine elettriche che producono inneschi; perdite da tubazioni presenti negli ambienti confinati o negli spazi limitrofi. Costituiscono elemento di amplificazione delle conseguenze dannose tutti i casi in cui gli accessi agli ambienti confinati sono particolarmente disagevoli, (passi d uomo, cunicoli o aperture molto piccole) poiché in tal caso la fuga o il soccorso d emergenza risultano molto difficili. Nella valutazione dei rischi occorre considerare che in un ambiente confinato, si può verificare una combinazione di rischi associati alla presenza di una o più agenti che possono avere più di un effetto. SOSTANZE ASFISSIANTI (carenza di ossigeno) L aria contiene una concentrazione di ossigeno pari a circa il 20.9 % del volume; al di sotto del 19. %, l aria viene considerata carente di ossigeno; percentuale al di sotto del 16% è pericolosa per l uomo. La riduzione della percentuale di ossigeno può essere causata da: incendio; reazione chimica (ad esempio, ossidazione); sostituzione dell ossigeno con altri gas; Aumentando i livelli di ossigeno, anche l infiammabilità dei materiali e dei gas aumenta, ad esempio con il 24% di ossigeno: i vestiti possono subire una combustione spontanea ed i grassi vegetali possono autoinfiammarsi. SOSTANZE TOSSICHE Il D.Lgs. 2/97 definisce tossiche (o molto tossiche ) le sostanze ed i preparati che, in caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, in piccole (piccolissime) quantità, possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche. Sono sostanze tossiche: - molti metalli; - idrocarburi. RISCHI ASSOCIATI A SOSTANZE ASFISSIANTI In presenza di sostanze asfissianti, si può verificare carenza di ossigeno. Ciò può avvenire: dove c è una reazione tra rifiuti e l ossigeno dell atmosfera; a seguito della reazione tra l acqua del terreno ed il calcare, con produzione di anidride carbonica, che va a sostituire l aria; nelle autobotti, e simili, come reazione delle sostanze contenute con l ossigeno presente all interno; all interno di serbatoi di acciaio e recipienti quando si ossidano (formazione di ruggine) nell uso di agenti estinguenti come l anidride carbonica o agenti alogenati (halon) in ambienti non aerati in presenza di solidi sfusi o in granuli che, accorpandosi a formare blocchi, possono improvvisamente collassare, soffocando le persone travolte. RISCHI ASSOCIATI A SOSTANZE TOSSICHE I rischi associati a sostanze tossiche possono essere rappresentati da: a) Gas, fumi o vapori velenosi Questo può accadere: nelle fogne, nelle bocche di accesso e nei pozzi di connessione alla rete;

72 Pag. 71 di 26 negli accessi ai serbatoi e nei recipienti con connessioni alle tubazioni; nelle combustioni in difetto d ossigeno (stufe catalitiche, bracieri); negli ambienti confinati dove si effettuano processi di saldatura; negli scavi e nei fossi contenenti terreno contaminato, come scarichi di rifiuti; nei vecchi gasometri; nei serbatoi dove sono presenti residui di sostanze tossiche; negli ambienti confinati quando nelle immediate vicinanze si producono fumi tossici che possono entrare negli stessi. b) Liquidi e solidi che possono rilasciare gas tossici Questo può accadere: quando liquidi e solidi vengono agitati o spostati (ad esempio acido cloridrico); quando si impiegano liquidi e solidi che emettono gas tossici in presenza di aria o vapori d acqua; in presenza di liquidi che possono improvvisamente riempire gli spazi provocando annegamenti o altri inconvenienti in base alle loro caratteristiche di tossicità o corrosività. RISCHIO DI INCENDIO O ESPLOSIONE Il rischio di incendio o esplosione può essere legato alla presenza di particolari gas o polveri, secondo quanto indicato nei paragrafi successivi: a) a causa della presenza di gas Questo può accadere: nelle vasche e nelle fosse biologiche, nei collettori fognari; nei depuratori, nei serbatoi utilizzati per lo stoccaggio dei liquami (presenza di biogas, che è una miscela di vari tipi di gas, prodotti dalla fermentazione batterica di rifiuti, vegetali, liquami di fognatura e zootecnici, materiale organico in decomposizione). Ai fini del rischio di infiammabilità/esplosione interessa la percentuale di metano (CH4), presente in quantità significativa, che può variare dal 0% all 80 %; nei silos e nei serbatoi, dove possono essere presenti gas che derivano da residui di materiale lasciato dopo lo svuotamento, o da residui di lavaggio; nell impiego in ambienti depressi di gas pesanti (densità maggiore di 0,8 rispetto all aria) e quindi ristagnanti, come il propano/butano (gpl), usato come propellente nell impiego di prodotti disinfettanti sotto forma di aerosol. b) a causa della presenza di polveri Questo può accadere in luoghi confinati come i silos, i serbatoi o i grandi contenitori di stoccaggio per polveri di varia natura: alimentare (farine, zuccheri, malto, amido); chimica (plastica, resine, detergenti, farmaceutica); metallurgica (alluminio, magnesio), per verniciare, proveniente da lavorazione del legno. In questi ambienti è possibile che rimangano, dopo lo svuotamento, strati residui di polvere che possono a loro volta diventare sorgenti di nubi pericolose. Queste ultime possono essere anche generate nelle operazioni di carico e scarico del materiale. Le disposizioni stabilite dalle Confined Spaces Regulations del 1997 stabiliscono di: evitare l ingresso negli spazi confinati, qualora sia possibile svolgere la stessa attività dall esterno; seguire delle procedure operative di sicurezza nel caso in cui non sia possibile evitare l accesso allo spazio confinato; prevedere adeguate soluzioni di emergenza, prima dell inizio dei lavori. MISURE PER EVITARE L ACCESSO AGLI SPAZI CONFINATI Per evitare l'accesso agli spazi confinati è necessario verificare se i lavori possano essere svolti in altro modo, valutare quindi se le attività pianificate siano effettivamente necessarie, o se è possibile invece:

73 Pag. 72 di 26 modificare lo spazio confinato in modo da non rendere necessario l'accesso a tale spazio, svolgendo le operazioni dall esterno, come ad esempio: eliminazione delle ostruzioni all interno dei silos eseguita a distanza tramite l uso di dispositivi teleguidati; operazioni di ispezione, campionatura e pulizia possono, svolte dall esterno con l uso di adeguati dispositivi e attrezzature; ispezione dei serbatoi tramite telecamere controllate a distanza. Procedure operative di sicurezza sul lavoro 1. VERIFICA DELLE DIMENSIONI DELL APERTURA DI ACCESSO Verificare che l'accesso sia abbastanza ampio da garantire ai lavoratori, di entrare ed uscire facilmente dall'area interessata e di permettere un accesso e un'uscita rapidi in caso di emergenza. Le dimensioni dell'apertura potrebbero determinare la scelta di respiratori di tipo airline piuttosto che o di autorespiratori, solitamente più ingombranti e quindi meno indicati all utilizzo in spazi angusti. 2. USO DI RESPIRATORI L'uso di respiratori si rende necessario nel caso in cui l'aria non possa essere resa respirabile a causa della presenza di gas, fumi o vapori, o a causa dell'assenza di ossigeno. Non tentare mai di migliorare l'aria dello spazio confinato introducendo ossigeno, in quanto potrebbe aumentare il rischio d'incendio o esplosione. 3. EFFICIENZA DELLA VENTILAZIONE In alcuni casi è possibile aumentare il numero delle aperture presenti nell'ambiente di lavoro così da migliorare l aerazione oppure è necessario l'uso di un sistema di ventilazione forzata. Questo diventa indispensabile nel caso in cui si faccia uso di bombole a gas o dispositivi alimentati a diesel, a causa dei pericoli derivanti dall'accumulo dei gas di scarico. Attenzione: il monossido di carbonio prodotto dai gas di scarico di motori a benzina è talmente pericoloso che l'utilizzo di tali dispositivi dovrebbe essere sempre vietato negli spazi confinati. 4. IL MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA Tale operazione potrebbe essere necessaria per verificare che l'aria non contenga vapori tossici o infiammabili e che quindi possa essere respirata. I controlli dovrebbero essere effettuati da un esperto con l'ausilio di un rilevatore di gas correttamente tarato. Se dalla valutazione dei rischi emerge che le condizioni dell'ambiente sono soggette a variazioni nel corso del tempo risulta necessario effettuare un monitoraggio costante dell'aria.. SISTEMI D'ILLUMINAZIONE E DISPOSITIVI SPECIALI Negli ambienti in cui l'atmosfera è potenzialmente infiammabile o esplosiva, è fondamentale usare dispositivi che non emettano scintille e sistemi d'illuminazione schermati. In alcuni tipi di spazi confinati (ad es. all'interno di cisterne in metallo), le misure di sicurezza per prevenire lo shock elettrico comprendono l'uso di dispositivi a bassissimo voltaggio (generalmente inferiore a 2 V) e, se necessario, l'impiego di dispositivi a corrente residua. 6. PREDISPOSIZIONE DELLE MISURE D'EMERGENZA Si tratta di approntare i dispositivi necessari, i corsi di formazione e le esercitazioni pratiche. 7. PREDISPOSIZIONE DELLE IMBRACATURE DI SICUREZZA I cavi di recupero che supportano le imbracature di sicurezza devono essere liberi di riavvolgersi all'esterno dello spazio confinato. 8. SISTEMA DI COMUNICAZIONE E necessario stabilire un adeguato sistema di comunicazione in modo da permettere ai lavoratori impegnati all'interno dell'ambiente confinato di tenersi in contatto con quelli all'esterno, e di lanciare l'allarme in caso di pericolo. Devono essere dettagliate le modalità di segnalazione dell'emergenza dall'interno dello spazio confinato a chi lavora all'esterno, così da permettere l'inizio delle operazioni di soccorso. Ad esempio non bisogna dimenticare di prendere in esame le notti e i turni

74 Pag. 73 di 26 di lavoro, nonché i periodi in cui l'area dei lavori resta chiusa, ad esempio durante le vacanze. Inoltre, è necessario valutare quale tipo di situazione (emergenza) potrebbe verificarsi, e in quale modo potrebbe essere dato l'allarme. 9. DISPOSITIVI DI SOCCORSO E RIANIMAZIONE La scelta dei dispositivi appropriati per il soccorso e la rianimazione dipende dal tipo di emergenza che potrebbe verificarsi. Nei luoghi di lavoro in cui è previsto l'uso di tali dispositivi da parte dei soccorritori, è fondamentale che essi siano preparati ad un loro corretto uso. 10. IL PIANO DI EMERGENZA La struttura del piano di emergenza dipenderà dalla natura dello spazio confinato, dal rischio identificato e dal tipo di soccorso da effettuare. In condizioni di emergenza, l obiettivo primario è quello di porre in salvo le persone presenti nell ambiente confinato e nelle eventuali altre zone interessate dall evento incidentale. Le misure necessarie a perseguire il suddetto obiettivo devono essere garantite durante tutta la durata dei lavori, in ogni situazione. Il piano di emergenza è redatto per lo specifico lavoro e deve riportare le misure da attuare in caso di incidente in ambienti confinati, si deve basare sulla valutazione del rischio, ed in particolare sull analisi dei possibili scenari e sulle scelte di prevenzione e protezione effettuate. Il piano di emergenza deve considerare tutte le imprese presenti e tutte le attività svolte, deve essere trasmesso, assieme ai relativi aggiornamenti a tutte le imprese operanti in cantiere e deve contenere: i riferimenti del luogo di lavoro ; nominativi dei responsabili della gestione delle emergenze e loro recapiti di emergenza; una sintesi della valutazione del rischio (analisi di rischio, misure di sicurezza adottate, responsabilità, procedure); le modalità di rilevazione dei contaminanti; le procedure da seguire da parte dei responsabili dell impresa e dei lavoratori; le procedure per chiamare i Vigili del Fuoco e il 118 e per fornire loro la necessaria assistenza sul luogo di lavoro. le planimetrie indicanti le vie di accesso, la geometria del luogo di lavoro, del materiale di soccorso, dei quadri elettrici, degli eventuali depositi di materiale combustibile, delle valvole di intercettazione, ecc. le modalità di informazione del personale sul Piano stesso; l eventuale periodicità delle esercitazioni di emergenza. Il piano di emergenza deve individuare una precisa gerarchia operativa per l emergenza e deve essere periodicamente aggiornato 11. IDONEITÀ DEGLI ADDETTI AL SOCCORSO Gli addetti al soccorso devono essere addestrati, essere in numero sufficiente ad eseguire l intervento di soccorso, pronto all occorrenza ed in grado di utilizzare gli equipaggiamenti in dotazione (ad esempio, autorespiratori, linee di vita, equipaggiamenti di rianimazione). 12. COMUNICAZIONI Devono essere definite le modalità con cui una situazione di emergenza deve essere comunicata dall interno dello spazio confinato all esterno nel più breve tempo possibile, in maniera tale da consentire l adozione rapida delle procedure di soccorso. 13. ARRESTO Può risultare necessario, prima di attivare il soccorso, pianificare le procedure per l arresto degli impianti collegati alla situazione di emergenza e quelli posti nelle immediate vicinanze. 14. LA SQUADRA DI SALVATAGGIO All esterno dell ambiente confinato deve essere disponibile, o comunque attivabile in tempi ristretti (minuti) una squadra di salvataggio. Tale squadra deve essere composta da lavoratori formati e addestrati allo scopo, già a conoscenza della situazione cui stanno per andare incontro, grazie al preventivo esame del Piano di emergenza. Tale squadra deve poter disporre delle necessarie attrezzature di soccorso, dagli autorespiratori ai verricelli per il recupero da pozzi.

75 Pag. 74 di COMPETENZE DEI SOCCORRITORI E necessario che i soccorritori siano adeguatamente preparati, sempre pronti e capaci di usare qualsiasi dispositivo di soccorso, come ad esempio respiratori, funi di salvataggio e attrezzature per l'estinzione di incendi. Anche i soccorritori devono provvedere alla propria sicurezza con una protezione adeguata al tipo di emergenza. Linee guida sulle modalità di esecuzione del lavoro in spazi confinati L esposizione al rischio va eliminata attraverso l esecuzione del lavoro tramite metodologie che evitino l accesso e l esecuzione dello stesso nell ambiente confinato. La pianificazione del lavoro, e/o il differente approccio, possono ridurre, infatti la necessità di lavorare negli spazi confinati. Ulteriore elemento di valutazione: è realmente necessario l accesso, o si potrebbe modificarlo in modo da non entrare nello spazio confinato, ad esempio effettuarlo all esterno, liberando i silos dai blocchi di solidi sfusi mediante di abbattitori comandati a distanza, vibratori o altro; effettuando le operazioni di ispezione, campionamento e pulizia dall esterno mediante idonee attrezzature o dispositivi; utilizzando videocamere manovrate a distanza per le attività di ispezione interne dei recipienti 1. Procedure di sicurezza Nelle attività lavorative ad elevato rischio per la sicurezza e salute dei lavoratori, l elaborazione di una procedura di sicurezza costituisce una fase importante e delicata per la pianificazione dei lavori in condizione di sicurezza per qualsiasi sistema produttivo. Una procedura di lavoro consiste nel: descrivere in modo ordinato le fasi di un lavoro, in ordine temporale e spaziale, in condizioni di sicurezza individuale e collettiva; stabilire, attraverso valutazioni di criticità del sistema e delle condizioni di lavoro, ciò che si deve e non si deve fare durante l attività lavorativa. 2. L elaborazione delle procedure di lavoro Si rammenta che le procedure rappresentano misure scritte di sicurezza, pertanto i destinatari di queste, acquisendole in modo formale (per presa visione), assumono la responsabilità della corretta loro applicazione, escludendo un utilizzo difforme o arbitrario: anche in questo caso, resta fermo il principio della responsabilità del datore di lavoro, in relazione sia al contenuto e alla struttura delle procedure che nella vigilanza della loro applicazione. Si riporta di seguito la traccia da seguire per l elaborazione di una procedura: a) individuazione del tipo di lavoro (meccanico, elettrico, edile, manutenzione, ecc.), con caratterizzazione del luogo di lavoro; b) individuazione delle persone, delle competenze e della specializzazione necessarie per eseguire il lavoro posto a procedura; c) scomposizione del lavoro nelle sue fasi e descrizione delle stesse in ordine cronologico; d) analisi ed individuazione dei pericoli e dei rischi che il lavoro comporta per ogni fase di lavoro; e) scelta dei mezzi personali e collettivi di protezione, della cartellonistica da adottare contro i pericoli evidenziati, ed individuazione delle attrezzature, delle macchine e delle modalità di lavoro per svolgere in sicurezza ogni singola fase; f) elaborazione finale di una Procedura di lavoro. Nel caso in esame, nella predisposizione della specifica procedura di lavoro occorrerà tener presenti le considerazioni di seguito riportate. Il preposto, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. Il preposto dovrà essere sempre presente durante tutte le fasi dell attività lavorativa. L autorizzazione al lavoro è uno strumento volto ad assicurare che tutti gli elementi del sistema sicurezza siano stati messi in atto prima che ai lavoratori venga permesso di entrare e/o lavorare in spazi confinati. L autorizzazione è altresì uno strumento di comunicazione tra il datore di lavoro, il preposto e i lavoratori. Elementi essenziali di un autorizzazione sono:

76 Pag. 7 di 26 la chiara identificazione della figura che autorizza particolare lavoro (con eventuali limiti di responsabilità) e quella che ha la responsabilità della messa in opera delle precauzioni (ad esempio, isolamento, controllo dell aria, piano di emergenza); l individuazione delle parti interessate all attività (committente, appaltatore); l addestramento e istruzioni in relazione al permesso; il monitoraggio e la verifica per assicurare che il sistema lavori in sicurezza, come predisposto. 3. Impiego di operatori idonei al tipo di lavoro E indispensabile impiegare lavoratori con sufficiente esperienza per quel tipo di attività da eseguire e verificare se hanno ricevuto adeguata informazione sui rischi correlati al particolare ambiente di lavoro, formazione specifica per ogni lavoratore in funzione della propria attività lavorativa ed addestramento. Se la valutazione del rischio evidenzia situazioni eccezionali relazione alla configurazione dello spazio confinato, si dovrà verificare l idoneità dei lavoratori ad operare in tale ambiente: per esempio, considerando fattori come la claustrofobia, l idoneità indossare gli autorespiratori, ecc. 4. Localizzazione ed estensione del rischio Deve essere valutata l estensione del rischio nello spazio e nel tempo; inoltre è necessario conoscere sia le concentrazioni degli agenti chimici pericolosi che presumibilmente possono essere presenti, che i valori limiti di esposizione consentita. La prima attività da effettuare è la stima dei rischi e l identificazione delle necessarie precauzioni (DPC e DPI) per ridurre e/o eliminare il rischio: questo dipenderà dalla natura dello spazio confinato, dei rischi associati e del tipo di lavoro da eseguire. Successivamente ci si accerta che il sistema sicuro di sia stato sviluppato e messo in pratica. Ciascuno dei lavoratori coinvolti nell attività deve essere adeguatamente addestrato e istruito, per sapere in caso di necessità, che cosa deve fare e come farlo in modo sicuro.. Isolamento dell ambiente confinato rispetto e procedure lavorative Sono di fondamentale importanza la compartimentazione ed il conseguente isolamento degli ambienti confinati insieme alla adeguata ventilazione,per garantire la salubrità dell aria e negare l accesso ad altri agenti inquinanti. Operazioni preliminari da eseguire: segregare l ambiente dove saranno svolte le lavorazioni: bloccaggio valvole, chiusura tubazioni, ecc. Tali operazioni dovranno essere segnalate mediante appositi cartelli. verificare che ogni tipo di isolamento sia efficace; isolare gli equipaggiamenti sia dal punto di vista elettrico che meccanico, nonché isolare fisicamente le tubazioni e gli spazi confinati da fumi, gas e vapori. verifica dell idoneità delle vie di accesso/uscita; Prima di disporre l entrata dei lavoratori all interno di ambienti confinati è opportuno controllare che le aperture di accesso abbiano dimensioni tali da permettere l ingresso e l uscita del lavoratore con tutto l equipaggiamento ed il recupero in condizioni di emergenza. Altri elementi da prendere in considerazione sono: a. ventilazione dell ambiente Verificare se è possibile aumentare il numero di aperture e migliorare pertanto la ventilazione. La ventilazione meccanica può risultare necessaria per assicurare una adeguata fornitura di aria fresca. Assicurarsi che non si possano sviluppare fumi da residui o simili, quando si eseguirà il lavoro. Nel caso in cui fosse stata rilevata un atmosfera caratterizzata dalla presenza di un basso tenore di ossigeno ovvero di gas pericolosi, prima di accedere nell ambiente confinato occorre procedere alla ventilazione omogenea di tutto il volume

77 Pag. 76 di 26 interessato. Detta ventilazione dovrà poi essere anche mantenuta in essere per tutta la durata dei lavori laddove necessario al mantenimento, all interno di detto arco temporale, delle condizioni atmosferiche idonee. Il buon funzionamento della ventilazione e lo stato di salubrità dell atmosfera dovranno essere garantiti attraverso l impiego di un equipaggiamento dedicato la cui efficienza dovrà essere verificata in forma continuativa durante l intera durata dell intervento: all atto della registrazione di eventuali problematiche si dovrà procedere alla immediata sospensione dei lavori ed alla conseguente evacuazione. Qualora la lavorazione in corso sia essa stessa generatrice di emissioni inquinanti (ad esempio fumi derivanti da operazioni di saldatura) si dovrà necessariamente provvedere all allestimento di un idoneo sistema di captazione. I sistemi di captazione e di aspirazione, contestuali ovvero dissociati, avranno entrambi lo scopo di garantire che la concentrazione delle sostanze inquinanti si attesti a valori comunque inferiori ai limiti di esposizione per i lavoratori. In ogni caso, la ventilazione non dovrà mai essere perseguita a mezzo della introduzione diretta di ossigeno per evitare di creare atmosfere sovraossigenate e, pertanto, potenzialmente pericolose). Le principali caratteristiche dei ventilatori da impiegare dovranno essere le seguenti: avere il motore elettrico antideflagrante; essere dotati di tubazione flessibile da calare nello spazio confinato; non ostruire, con il loro posizionamento, l apertura di accesso all A.S.I.C.; risultare posizionati in modo da avere la bocca d aspirazione (presa) rivolta verso zone sicuramente non contaminate. b. verifica dell aria contenuta nell ambiente confinato È necessario verificare che l aria sia libera da agenti chimici asfissianti, tossici ed infiammabili e che sia adatta alla respirazione, mediante idonea apparecchiatura adeguatamente calibrata. Qualora la valutazione del rischio evidenzi variabilità delle condizioni (o anche come ulteriore precauzione), è necessario predisporre un continuo monitoraggio dell aria. Per verificare l idoneità dell aria alla respirazione, è necessario procedere all identificazione del contaminante ed alla determinazione della sua concentrazione: identificazione del contaminante: è opportuno individuare, (con l ausilio di un esperto di indagini ambientali) il nome chimico e la forma fisica dell inquinante: polvere, nebbie di acqua o olio, gas o vapori; determinazione della concentrazione del contaminante mediante sistema di rilevazione, l ossigeno presente non dovrà mai essere inferiore al 20%. Se il tasso di ossigeno risulta inferiore a tale valore è opportuno effettuare un risanamento dell atmosfera dell ambiente di lavoro. Negli ambienti confinati. in cui è possibile la presenza di agenti chimici pericolosi, intossicazioni, incendi o esplosioni) è obbligatorio accertare l eventuale presenza del relativo rischio, mediante l impiego di idonea strumentazione e secondo le modalità di seguito riportate. Gli strumenti da impiegare per rilevare lo stato dell atmosfera in un ambiente confinato devono avere le seguenti caratteristiche: allarme acustico e visivo che segnali la condizione di pericolo (privo di tacitazione); possibilità di effettuare la rilevazione in continuo: ciò è fondamentale in ragione della possibile variabilità nel tempo delle condizioni originariamente rilevate;

78 Pag. 77 di 26 essere muniti di apposite sonde di campionamento a garanzia della possibilità di effettuazione delle misurazioni preliminari rimanendo al di fuori dell ambiente confinato; impossibilità di accesso diretto e pertanto di modifica dei parametri di rilevamento; non deve potersi auto tarare automaticamente all accensione ma deve chiedere quando effettuarla; essere soggetti a regolare manutenzione da parte di personale obbligatoriamente competente, in conformità a quanto previsto dalla casa costruttrice. L effettuazione delle misurazioni dovrà avvenire: sia prima dell accesso all A.S.I.C. sia durante le lavorazioni; le misure preliminari devono essere fatte rigorosamente dall esterno, senza impegnare l A.S.I.C.: la strumentazione deve pertanto risultare dotata di idonee sonde di campionamento; qualora l accesso all A.S.I.C. sia di tipo verticale, le misurazioni dovranno riguardare più punti lungo la verticale stessa in modo da poter verificare l atmosfera su vari livelli: alcuni gas, infatti, potrebbero, in ragione del loro peso di volume più o meno pesante di quello dell aria, accumularsi a quote differenti; Per poter eliminare o quanto meno ridurre al massimo grado possibile il rischio associato agli eventi temuti potenzialmente occorrenti in ambiente confinato è necessario procedere da un lato attraverso lo svolgimento di attività di prevenzione (abbattimento della probabilità di accadimento dell evento temuto ovvero della sua pericolosità) e, dall altro lato, attraverso lo svolgimento di attività di protezione (abbattimento dell entità del danno occorrente qualora l evento temuto effettivamente si manifesti). c. risanamento/bonifica atmosfera ambiente confinato Per tenere il tasso di ossigeno quanto più possibile prossimo al 20%, e diluire gli agenti contaminanti aerodispersi mantenendone la concentrazione ad un livello igienicamente accettabile, occorre utilizzare un impianto di ventilazione. Questa soluzione impiantistica prevede il prelievo di aria fresca all esterno e, tramite idoneo ventilatore, il suo invio nell ambiente di lavoro confinato mediante tubazione deformabile. Il posizionamento dell impianto di ventilazione deve tenere conto delle geometrie del luogo e delle potenziali sorgenti del contaminante in quanto l aria, dopo aver lambito il fondo, viene sospinta verso l uscita, attraversando l ambiente confinato, che si comporta come una vera e propria tubazione di riflusso. La portata dell aria deve essere dimensionata considerando che, a seconda della gravosità del lavoro svolto, un soggetto adulto consuma da 20 a 0 l/h di ossigeno e ne produce altrettanto di anidride carbonica. d. gestione dell eventuale presenza di agenti chimici pericolosi non eliminabili L atmosfera dell ambiente di lavoro dovrà essere monitorata per conoscere l efficienza dell impianto di ventilazione. Qualora il tasso di ossigeno risulti superiore al 20%, i lavoratori dovranno indossare i DPI respiratori previsti dalla valutazione dei rischi, relativa allo specifico lavoro e al luogo in cui viene svolto. Se il tasso di ossigeno risulta inferiore al 20%, i lavoratori devono essere dotati di DPI respiratori isolanti: autorespiratori alimentati ad aria compressa, dotati di sufficiente autonomia a svolgere le lavorazioni. e. utilizzo di autorespiratori Sono necessari se l aria all interno degli spazi confinati non è adatta alla respirazione a causa della presenza di gas, fumi o vapori o per la mancanza di ossigeno.

79 Pag. 78 di 26 L aria presente in spazi confinati non va depurata con ossigeno, in quanto questo può aumentare il rischio di incendio o di esplosione. Gli autorespiratori devono essere: protetti dagli urti e dall inquinamento ambientale; correttamente puliti e disinfettati; in dotazione individuale non personale; dotati di una bombola di riserva piena per ogni autorespiratore; con maschere ed erogatore di soccorso; custoditi e mantenuti secondo le indicazioni fornite dal fabbricante. L utilizzo di autorespiratori riguarda anche eventuali squadre di soccorso intervenute per emergenza chiaramente identificabili; f. utilizzo di altri DPI necessari Se necessario, il lavoratore dovrà essere dotato di idonei DPI di posizionamento, trattenuta, discesa, salita e di arresto caduta, incluse le linee di vita collocate intorno al punto di accesso degli spazi confinati. Dovrà inoltre essere dotato di eventuali altri tipi di DPI (ad esempio, per la protezione della cute). g. utilizzo di attrezzature di lavoro adeguate alla specifica situazione e di attrezzature speciali Per l esecuzione dei lavori, gli operatori dovranno essere dotati di adeguate attrezzature di lavoro. Dove ci possono essere potenziali atmosfere esplosive o infiammabili, è necessario impiegare attrezzi in grado di non produrre scintille e disporre di lampade opportunamente protette h. illuminazione Dovranno essere garantiti idonei sistemi o mezzi di illuminazione in relazione alle caratteristiche dell ambiente e alla tipologia di intervento da effettuare. Anche in questo caso, dove ci possono essere potenziali atmosfere esplosive o infiammabili, è necessario impiegare attrezzi in grado di non produrre scintille e disporre di lampade opportunamente protette. i. sistema di comunicazione È necessario predisporre un adeguato sistema di comunicazione tra il personale presente all interno e all esterno dell ambiente confinato per consentire una rapida chiamata in caso di emergenza. Apparecchiature telefoniche e radio eventualmente utilizzate non dovrebbero costituire causa di innesco dove c'è rischio di formazione di atmosfere esplosive. l. controllo e allarme È sempre necessaria la presenza di una persona all esterno dello spazio confinato che osservi e comunichi con i lavoratori presenti all interno, in modo di dare prontamente l allarme in caso di emergenza e attivare le procedure di soccorso. m. piani e procedure di emergenza l datore di lavoro dovrà garantire l approntamento di un piano specifico di emergenza contenente indicazioni riguardo le procedure di intervento, gli equipaggiamenti da adottare, la formazione, l addestramento e le esercitazioni da effettuare da parte delle squadre di soccorso e dei lavoratori. n. modalità di accesso all ambiente confinato Indossato il tipo di DPI respiratorio, i lavoratori accedono al luogo di lavoro utilizzando cinture di sicurezza e funi di adeguata lunghezza per garantire lo svolgimento del lavoro e un rapido recupero in condizioni di emergenza; in particolare un lavoratore deve sempre assistere dall esterno presso l apertura di accesso ed essere in grado di recuperare un lavoratore infortunato e/o colto da malore nel più breve tempo possibile e secondo quanto stabilito nelle procedure di emergenza.

80 Pag. 79 di 26 Nel caso in cui nell ambiente di lavoro non possa essere esclusa la formazione di un atmosfera esplosiva, le attrezzature di lavoro, gli impianti e il tipo di lavorazione eseguita devono escludere la formazione di fiamme e scintille e comunque di qualsiasi tipo di innesco. In ogni caso avranno carattere prioritario le prescrizioni procedure e modalità esecutive descritte nei documenti aziendali Acea. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Casco con visiera resistente arco elettrico CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) per saldatore contro le aggressioni chimiche SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto antivibrazione protezione dal calore Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Tuta da lavoro monouso Tuta ad alta Corpetto ad alta MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Maschera a filtri Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 polveri e fibre fastidiose FFP1 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Lavorazioni in ambienti a rischio atex B 2 Lavorazioni in ambiente ATEX Principi generali di prevenzione e protezione contro le esplosioni Un'esplosione si verifica quando sono presenti allo stesso momento e nello stesso luogo un'atmosfera esplosiva pericolosa e una fonte di innesco efficace. Se una di queste condizioni non è presente, non si verifica alcuna esplosione. Esiste un pericolo di esplosione quando si eseguono, ad esempio, le seguenti attività: estrazione, produzione, stoccaggio, trasporto, lavorazione, travaso e trasferimento di sostanze infiammabili suscettibili di formare un'atmosfera esplosiva.

81 Pag. 80 di 26 Valutazione del rischio Per garantire il livello di sicurezza richiesto per ogni singolo caso deve essere sempre effettuata una valutazione dei rischi comprendente i seguenti punti: individuazione dei pericoli di esplosione. In questo caso è opportuno conoscere i parametri di tecnica della sicurezza, i quali indicano se una determinata sostanza è infiammabile e in che misura; stima dei rischi: determinare il grado di probabilità che si formi un'atmosfera esplosiva e in quale misura; individuare la presenza di fonti di innesco suscettibili di innescare un'atmosfera esplosiva; individuare i possibili effetti di un'esplosione; valutazione dei rischi; riduzione dei rischi mediante una serie di misure. Al momento di pianificare le misure di protezione bisogna considerare le normali condizioni di funzionamento di un impianto, le fasi di avviamento e spegnimento, nonché eventuali anomalie tecniche e l'errore umano. Per poter valutare i rischi di esplosione relativamente ad un processo o ad un impianto tecnico è opportuno applicare un metodo sistematico di verifica. Con l'aggettivo «sistematico» vogliamo dire che si analizzano separatamente gli aspetti oggettivi e logici del sistema. Ciò significa che si considerano le fonti di pericolo esistenti che potrebbero formare una miscela esplosiva pericolosa e l'eventuale presenza di una fonte di innesco efficace. Nella pratica, nella maggior parte dei casi basta individuare e valutare in modo sistematico il rischio di esplosione ponendo una serie di domande specifiche (cfr. figura 1). Al momento di effettuare la valutazione dei rischi si deve presumere che sia sempre possibile l'innesco di un'atmosfera esplosiva pericolosa. La valutazione deve avvenire indipendentemente dal fatto che sia presente o meno una fonte di innesco. Misure di prevenzione contro le esplosioni (impedire un'esplosione) Le misure volte a prevenire le esplosioni, ossia ad impedire la formazione e ad evitare l'innesco di un'atmosfera esplosiva pericolosa, non possono essere scelte arbitrariamente. Le misure destinate ad impedire la formazione di un'atmosfera esplosive sono prioritarie a tutte le altre misure di protezione contro le esplosioni; idealmente è possibile evitare completamente la formazione di un'atmosfera esplosiva oppure ridurla al punto tale da renderla non pericolosa. Le misure volte ad evitare le fonti di innesco efficaci sono considerate solitamente misure accessorie e dovrebbero essere sempre applicate. Evitare le fonti di innesco, di per sé, non è una misura sufficientemente affidabile nella pratica per evitare un'esplosione. Per questo motivo occorre adottare anche altre misure di protezione. Le misure volte ad evitare le fonti di innesco efficaci possono non essere adottate solo nei casi in cui le misure volte ad impedire o a limitare la formazione di un'atmosfera esplosiva pericolosa siano: efficaci e sottoposte a monitoraggio (ad es. mediante controllori di flusso nelle condotte di ventilazione accoppiati a dispositivi che bloccano l'apporto di carburante). Misure costruttive di protezione Accanto alle misure di prevenzione volte ad impedire la formazione di un'atmosfera esplosiva e ad eliminare le fonti di innesco efficaci, è possibile raggiungere il grado di protezione voluto anche modificando la costruzione o l'equipaggiamento degli impianti.

82 Pag. 81 di 26 Vengono definite misure costruttive le misure volte a limitare gli effetti di un'esplosione fino a renderli irrilevanti. Combinare misure preventive e misure costruttive non soltanto può essere utile, ma nella pratica si rivela addirittura indispensabile. Le misure tecniche devono essere sempre accompagnate da misure organizzative e, se necessario, da misure costruttive. Misure di protezione contro le esplosioni secondo ATEX 9 e ATEX Per decidere quali siano le misure più adeguate occorre valutare il singolo caso e quindi elaborare un piano di protezione contro le esplosioni. Le misure di protezione contro le esplosioni devono essere sempre applicate: sulle attrezzature di lavoro sul posto di lavoro. Le attrezzature di lavoro da utilizzare nelle aree a rischio di esplosione devono soddisfare i requisiti imposti dalla Direttiva 98/37/CE) e la direttiva 94/9/CE «Apparecchi11 e sistemi di protezione12 destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva» (denominata ATEX 9). Tale direttiva stabilisce i requisiti con i quali un prodotto deve essere costruito allo scopo di aumentarne la sicurezza ed evitare gli ostacoli al commercio. Il fabbricante è responsabile dell'adempimento dei requisiti imposti dalla norma. Accanto alla dichiarazione di conformità, il fabbricante è tenuto a fornire le istruzioni per l'uso, contenenti tutte le informazioni necessarie per eseguire la messa in funzione e la manutenzione del prodotto: istruzioni relative al funzionamento normale, all'avviamento e allo spegnimento; istruzioni per la manutenzione regolare, nonché per l'apertura sicura delle apparecchiature e delle installazioni; istruzioni per la pulizia, nonché per la rimozione di polvere e modalità di lavoro sicure; istruzioni per la ricerca guasti e per le misure da adottare in questi casi; indicazioni sui rischi che richiedono l'adozione di misure, ad es. informazioni sulla possibile formazione di un'atmosfera esplosiva, onde evitare che il personale di servizio o altre persone possano provocare un innesco; indicazioni per la verifica di apparecchi e installazioni dopo l'applicazione delle misure di protezione. Il datore di lavoro è responsabile dell'attuazione delle misure di protezione contro le esplosioni sul luogo di lavoro). La Direttiva europea 1999/92/CE (ATEX 137) stabilisce i requisiti minimi da rispettare per migliorare la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori. Parametri di tecnica della sicurezza Per poter applicare le misure di protezione di cui sopra bisogna conoscere i parametri di tecnica della sicurezza delle sostanze infiammabili utilizzate. Le sostanze infiammabili devono essere classificate come sostanze suscettibili di formare un'atmosfera esplosiva, a meno che non si riesca a dimostrare che a contatto con l'aria non sono in grado di alimentare autonomamente un'esplosione. In caso di miscele di liquidi infiammabili non è possibile valutare il pericolo di esplosione tenendo conto soltanto dei parametri relativi ai singoli componenti. In questo caso bisogna considerare in primo luogo i componenti con basso punto di ebollizione (abbassamento del punto di infiammabilità). Per elaborare le singole misure di protezione occorre ogni volta conoscere i parametri rilevanti. Dispositivi di misura e regolazione Le misure di tipo preventivo e costruttivo descritte più avanti possono essere attuate oppure monitorate mediante una serie di dispositivi di misura e regolazione. Ciò significa che è possibile applicare le misure di regolazione dei processi per i tre principi fondamentali di prevenzione contro le esplosioni: evitare le atmosfere esplosive impedire le fonti di innesco efficaci contenere gli effetti di un'esplosione. L'affidabilità richiesta al sistema di controllo e regolazione è data dai risultati della stima dei rischi: essa dipende in particolar modo dalla probabilità che si formi un'atmosfera esplosiva pericolosa, dall'eventuale presenza di una fonte di innesco efficace e dalla gravità del danno. I dispositivi di misura e regolazione possono

83 Pag. 82 di 26 attivare un dispositivo di allarme e/o provocare il disinserimento automatico di un impianto o di una macchina oppure avviare altre funzioni di emergenza. Il tipo di dispositivo e il suo funzionamento, ad es. meccanismi «fail safe» oppure tecniche di ridondanza, nonché le misure derivanti dipendono dalla valutazione del rischio. Misure per i casi di emergenza Qualora un processo non si svolgesse come previsto, può rendersi necessaria l'applicazione di misure di protezione quali: il disinserimento di emergenza dell'intero impianto o di alcune sue parti; l'arresto del flusso di sostanze tra le diverse parti dell'impianto; la sommersione di parti dell'impianto con acqua oppure azoto. In determinati punti bisogna installare dei dispositivi di estinzione e raffreddamento in numero sufficiente, ad es. estintori portatili, cassette e colonne porta estintori, idranti interni oppure impianti di spegnimento fissi. Questi luoghi devono essere opportunamente segnalati. I dispositivi di estinzione e raffreddamento devono poter essere azionati facilmente anche in caso di incendio. Misure edili Con l'adozione di misure edili è possibile, da un lato, circoscrivere i pericoli di un'esplosione, dall'altro limitarne gli effetti sull'edificio. Esempi di misure costruttive per incrementare la sicurezza: creare una compartimentazione antincendio nei locali a rischio di esplosione; adottare misure di ritenuta affinché un'eventuale fuoriuscita di liquidi non possa invadere i locali adiacenti o le canalizzazioni; sigillare i passaggi per cavi, tubi, contenitori, ecc. in modo da impedire la propagazione di gas, liquidi, vapori o polveri infiammabili fuori dall'area a rischio di esplosione; dotare di sifoni le bocchette delle canalizzazioni (ad es. per il drenaggio del pavimento); separare le componenti dell'impianto a rischio, ad es. punti di rifornimento per liquidi infiammabili, locali pompe, stazioni di compressione da quelle meno a rischio, ad es. depositi; separare le componenti dell'impianto che emettono polveri, quali stazioni di insaccaggio, punti di carico/scarico sui nastri trasportatori, dalle parti chiuse dell'impianto, ad es. mediante pareti divisorie; sostituire le pareti ruvide con superfici lisce ed evitare le superfici orizzontali, ricettacolo di polveri; stabilire le distanze di sicurezza dagli edifici limitrofi; garantire l'evacuazione dei locali tramite le vie di fuga. Possibili effetti di un'esplosione Le fiamme che si sprigionano in un'atmosfera esplosiva possono raggiungere un volume dieci volte più grande di quello dell'atmosfera esplosiva prima della sua accensione. Se l'esplosione si propaga in una determinata direzione si possono formare delle fiamme lunghe. Un'esplosione può arrecare danni all'ambiente circostante, ad es. rilasciando o innescando a sua volta altre sostanze infiammabili o pericolose. In caso di esplosione è opportuno tenere conto di tutti i suoi possibili effetti: fiamme calore per irraggiamento onde d'urto proiezione di frammenti rilascio di sostanze pericolose. Gli effetti dipendono dai seguenti fattori: proprietà chimiche, tossicologiche e fisiche delle sostanze rilasciate e dei prodotti di combustione quantità e confinamento dell'atmosfera esplosiva pericolosa geometria dell'ambiente circostante resistenza degli impianti e degli edifici dispositivi di protezione individuale utilizzati dal personale esposto proprietà fisiche degli oggetti esposti.

84 Pag. 83 di 26 È possibile effettuare una stima dei probabili danni a persone o cose solo caso per caso. Misure volte ad evitare o limitare la formazione di un'atmosfera esplosiva pericolosa La formazione di un'atmosfera esplosiva pericolosa dipende dai seguenti fattori: presenza di una sostanza infiammabile; grado di dispersione della sostanza infiammabile (in caso di nebbie e polveri si può formare un'atmosfera esplosiva, a patto che la dimensione delle goccioline o delle particelle sia inferiore a 0, mm; per natura le sostanze presenti sotto forma di gas o vapori raggiungono già un grado di dispersione sufficiente); concentrazione della sostanza infiammabile nell'aria entro i limiti superiore e inferiore di esplosione; presenza di una quantità sufficiente di atmosfera esplosiva tale da provocare danni a persone o cose in caso di esplosione. Se si prevede la formazione di un'atmosfera esplosiva pericolosa è possibile adottare una serie di misure il cui scopo è impedire o per lo meno limitare l'atmosfera esplosiva: sostituzione di liquidi facilmente infiammabili24 o di gas e polveri infiammabili con altri incapaci di formare un'atmosfera esplosiva; limitazione delle concentrazioni all'interno delle installazioni, in modo che la concentrazione delle sostanze infiammabili sia mantenuta al di fuori dell'intervallo di esplosività; inertizzazione delle installazioni, in modo che il tenore di ossigeno sia inferiore al valore critico; riduzione della pressione per minimizzare il pericolo di esplosione e quindi evitare l'esplosione, oppure per ridurre la pressione massima di esplosione; utilizzo di sistemi confinati per impedire che l'atmosfera esplosiva pericolosa possa manifestarsi all'esterno delle installazioni; misure di ventilazione volte ad evitare o a limitare la formazione di un'atmosfera esplosiva; monitoraggio delle concentrazioni attorno alle installazioni mediante impianti di rilevazione gas che, in caso di necessità, attivano automaticamente ulteriori misure di protezione; evitare l'accumulo di polveri per impedire la formazione di un'atmosfera esplosiva provocata da una nube di polveri che si solleva e si disperde nell'aria. Sostituzione Spesso è possibile sostituire una sostanza infiammabile con un'altra incapace di formare un'atmosfera esplosiva. Le sostanze sostitutive più adeguate sono: soluzioni acquose; idrocarburi alogenati ininfiammabili; solventi o miscele con punto di infiammabilità superiore a 30 C; cariche minerali ininfiammabili; materiale meno polveroso e a granulometria grossa (però bisogna considerare l'eventualità di un'abrasione); preparati pastosi o abbattimento delle polveri con acqua, in modo da impedire la loro sospensione nell'aria. Misure di ventilazione Applicando delle misure di ventilazione è possibile limitare l'atmosfera esplosiva nelle immediate vicinanze di impianti, installazioni e simili e quindi circoscrivere la zona a rischio di esplosione. Per poter progettare un impianto di ventilazione efficiente occorre tenere conto in primo luogo della potenza massima e della frequenza della fonte, nonché delle proprietà di gas, liquidi oppure polveri infiammabili. La ventilazione può essere di due tipi: naturale artificiale (ventilazione del locale oppure aspirazione alla fonte). Un impianto di ventilazione artificiale si rivela indispensabile:

85 Pag. 84 di 26 in caso di lavorazione e manipolazione di sostanze infiammabili suscettibili di formare un'atmosfera esplosiva in un sistema aperto; in caso di stoccaggio di liquidi infiammabili con punto di infiammabilità inferiore a 30 C e di gas infiammabili più pesanti dell'aria nel sottosuolo. La ventilazione artificiale è indispensabile per garantire un flusso d'aria maggiore e continuo e una maggiore precisione nel convogliamento dell'aria rispetto alla ventilazione naturale. Le misure di ventilazione adottate per tutelare la salute dei lavoratori spesso soddisfano anche le condizioni necessarie alla prevenzione delle esplosioni. I vapori dei liquidi infiammabili e i gas più pesanti dell'aria devono essere aspirati dal punto di fuoriuscita e/o a livello del pavimento. I gas più leggeri dell'aria (ad es. idrogeno e metano) devono essere evacuati dal locale mediante bocchette di scarico poste a livello del soffitto. L'aspirazione con un ventilatore di estrazione è preferibile rispetto all'immissione d'aria. Infatti, solo in questo modo è possibile evacuare senza pericolo l'aria viziata. Il corretto dimensionamento dell'impianto di ventilazione (ossia bilanciando i flussi d'aria immessa ed aspirata) deve impedire che un'eventuale atmosfera esplosiva possa estendersi ai settori limitrofi non esposti al rischio di esplosione, ad es. mediante una leggera depressione. Se l'aria viene aspirata da una zona a rischio di esplosione per mezzo di ventilatori, bisogna adottare particolari misure di protezione contro il pericolo di innesco in base alle zone in cui si trovano i ventilatori. Misure volte ad impedire l'innesco di un'atmosfera esplosiva pericolosa In linea generale, è impossibile impedire del tutto la formazione di un'atmosfera esplosiva. Per questo motivo bisogna adottare una serie di misure volte ad impedire l'innesco di un'atmosfera esplosiva pericolosa. Per poter valutare la portata di tali misure bisogna considerare la probabilità che si formi un'atmosfera esplosiva. Un'atmosfera esplosiva può formarsi nelle seguenti condizioni: in presenza di gas infiammabili in presenza di liquidi infiammabili con punto di infiammabilità inferiore a 30 C riscaldati oltre il loro punto di infiammabilità nebulizzati in presenza di polveri infiammabili con granulometria inferiore a 0, mm. Un'atmosfera esplosiva può formarsi nelle seguenti condizioni: in presenza di gas infiammabili in presenza di liquidi infiammabili con punto di infiammabilità inferiore a 30 C riscaldati oltre il loro punto di infiammabilità nebulizzati in presenza di polveri infiammabili con granulometria inferiore a 0, mm. Evitare le fonti d'innesco Nelle zone a rischio di esplosione vanno innanzi tutto evitate e allontanate le fonti d'innesco. Se ciò non è possibile, è necessario adottare delle misure che le rendano inefficaci o che riducano la probabilità che si attivino. Fonti d'innesco e misure di protezione Tra le numerose fonti d'innesco, le seguenti sono per esperienza rilevanti: fiamme superfici calde apparecchiature elettriche elettricità statica scintille di origine meccanica fulmini reazioni chimiche Gli apparecchi non elettrici devono osservare le norme europee vigenti36 «Apparecchi non elettrici per atmosfere potenzialmente esplosive», da EN a EN

86 Pag. 8 di 26 Fiamme Anche le fiamme di piccolissima dimensione e le perle di saldatura che si formano durante la saldatura e il taglio sono considerate tra le fonti di innesco più efficaci. Nei lavori che producono scintille bisogna fare particolare attenzione alle scintille (a seconda dell'altezza dei posti di lavoro e della pressione dell'ossigeno nel cannello da taglio). Le fiamme possono essere causate anche da braci. Braci Le braci possono formarsi in depositi di polvere a causa di perle di saldatura, scintille durante la lavorazione meccanica o superfici calde. Nelle aree in cui può accumularsi la polvere devono essere adottate misure volte ad evitare la formazione di braci,per esempio: rimuovendo i depositi di polvere prima di iniziare lavori che producono scintille; umidificando le superfici; utilizzando rilevatori di scintille e impianti di spegnimento. Superfici calde Oltre a superfici calde facilmente individuabili come radiatori, essicatoi e serpentine di riscaldamento, anche i processi meccanici (per es. freni su mezzi per il trasporto interno e centrifughe, parti calde dovute a lubrificazione insufficiente) e la lavorazione con asportazione di truciolo possono riscaldare le superfici in modo pericoloso. Apparecchiature elettriche Nelle apparecchiature elettriche le fonti d'innesco possono essere scintille elettriche, superfici calde, archi elettrici e correnti di fuga. La bassa tensione (ad es. inferiore a 0 V) offre solo protezione dalle scosse elettriche, ma non rappresenta in alcun caso una protezione dalle esplosioni. Elettricità statica I processi di separazione portano alla formazione di elettricità statica. Le scariche (scariche disruptive, effetti corona, effluvi, scariche a pennacchio e scariche da cono di accumulo di materiale) possono generarsi, ad esempio, nei seguenti casi: travaso, trasporto, mescolamento, nebulizzazione per es. di idrocarburi alifatici e aromatici, di etere; passaggio con suole isolanti su un pavimento non conduttore, ad esempio rivestito di materiale sintetico; travaso, spostamento e scivolamento di polveri; flusso di sostanze in sospensione o di gas contaminati da particelle solide o goccioline; srotolamento di fogli di materie sintetiche o carta. Nelle zone a rischio di esplosione vanno adottate, per esempio, le seguenti misure di protezione: evitare materiali e oggetti a bassa conducibilità elettrica; unire e collegare a terra tutte le parti conducibili; utilizzare contenitori in metallo durante il travaso di liquidi facilmente infiammabili ; migliorare la conducibilità elettrica dei liquidi con l'aggiunta di additivi speciali; mantenere la velocità di flusso al di sotto di 1 m/s; utilizzare pavimenti conduttivi (resistenza di dispersione inferiore a 108 Ω) e indossare calzature con resistenza di dispersione inferiore a 108 Ω, per es. durante il travaso di liquidi facilmente infiammabili. Scintille di origine meccanica Si tratta di scintille che possono generarsi durante i seguenti processi: attrito urto abrasione, ad es. levigatura. Alcune parti, che hanno una temperatura elevata a causa dell'energia utilizzata durante il processo di separazione, possono essere separate dai materiali solidi. Se le particelle (scintille) sono composte da sostanze ossidabili, per es. ferro o acciaio, possono subire un processo di ossidazione e raggiungere di conseguenza temperature ancora più elevate.

87 Pag. 86 di 26 Particolari misure tecniche o organizzative: le scintille per attrito o urto possono essere evitate efficacemente con combinazioni adeguate di materiali (per es. metalli non ferrosi o leggeri, acciaio inossidabile); le scintille per abrasione possono essere evitate, per esempio, raffreddando ad acqua il punto di abrasione. Reazioni chimiche Le reazioni chimiche che generano calore (reazioni esotermiche) possono causare il riscaldamento dei materiali che diventano così fonti di innesco. Questo autoriscaldamento è possibile se la velocità di generazione è superiore alla dissipazione del calore verso l'esterno. Se la dissipazione del calore è ostacolata o se la temperatura è aumentata (per es. nello stoccaggio), la velocità di reazione può aumentare al punto tale da raggiungere le condizioni necessarie per l'accensione. Misure di protezione contro le esplosioni secondo la direttiva 1999/92/CE Art. ATEX 137 Al fine di salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori, e secondo i principi fondamentali della valutazione dei rischi e quelli della prevenzione e protezione contro le esplosioni, il datore di lavoro prende i provvedimenti necessari affinché: dove possono svilupparsi atmosfere esplosive in quantità tale da mettere in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori o di altri, gli ambienti di lavoro siano strutturati in modo da permettere di svolgere il lavoro in condizioni di sicurezza; negli ambienti di lavoro in cui possono svilupparsi atmosfere esplosive in quantità tale da mettere in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori, sia garantito un adeguato controllo durante la presenza dei lavoratori, in funzione della valutazione del rischio, mediate l'utilizzo di mezzi tecnici adeguati. Prescrizioni minime Fughe o sprigionamenti, intenzionali o non, di gas, nebbie o polveri combustibili che possono dar luogo a esplosioni sono opportunamente sviati o rimossi verso un luogo sicuro o, se ciò non fosse realizzabile, rinchiusi in modo sicuro o resi adeguatamente sicuri con altri metodi. Qualora l'atmosfera esplosiva contenga più tipi di gas, vapori, nebbie o polveri infiammabili o combustibili, le misure di protezione devono essere programmate per il massimo pericolo possibile. Per la prevenzione dei rischi di ignizione si tiene conto anche delle scariche elettrostatiche che provengono dai lavoratori o dall'ambiente di lavoro come elementi portatori di carica o generatori di carica. I lavoratori sono equipaggiati di adeguati indumenti di lavoro fabbricati con materiali che non producono scariche elettrostatiche che possano causare l'ignizione di atmosfere esplosive. Impianti, attrezzature, sistemi di protezione e tutti i loro dispositivi di collegamento sono posti in servizio soltanto se dal documento sulla protezione contro le esplosioni risulti che possono essere utilizzati senza rischio in un'atmosfera esplosiva. Si devono prendere tutte le misure necessarie per garantire che il posto di lavoro, le attrezzature di lavoro e i loro dispositivi di collegamento a disposizione dei lavoratori, nonché la struttura del luogo di lavoro siano stati progettati, costruiti, montati, installati, mantenuti in servizio e fatti funzionare in modo tale da ridurre al minimo i rischi di esplosione e, se questa dovesse verificarsi, si possa controllarne o ridurne al minimo la propagazione all'interno del luogo di lavoro e/o dell'attrezzatura. Per detti luoghi di lavoro si adottano le misure necessarie per ridurre al minimo i rischi rappresentati per i lavoratori dalle conseguenze fisiche di un'esplosione. Se del caso, i lavoratori sono avvertiti con dispositivi ottici e/o acustici e allontanati prima che si verifichino le condizioni per un'esplosione. Ove stabilito dal documento sulla protezione contro le esplosioni, sono forniti e mantenuti in servizio dispositivi di fuga per garantire che in caso di pericolo i lavoratori possano allontanarsi rapidamente e in modo sicuro dai luoghi esposti. Prima che vengano messi in funzione luoghi di lavoro con aree in cui possano formarsi atmosfere esplosive, è verificata la sicurezza dell'intero impianto per quanto riguarda le esplosioni. Tutte le condizioni necessarie a garantire protezione contro le

88 Pag. 87 di 26 esplosioni sono mantenute. Dell'esecuzione della verifica sono incaricate persone che, per la loro esperienza e/o formazione professionale, siano competenti nel campo della protezione contro le esplosioni. Qualora risulti necessario dalla valutazione del rischio: se un'interruzione dell'alimentazione può dar luogo ad una estensione del pericolo, gli apparecchi e sistemi di protezione devono poter essere mantenuti in condizioni sicure di funzionamento indipendentemente dal resto dell'impianto in caso di interruzione dell'alimentazione; gli apparecchi e sistemi di protezione a funzionamento automatico che si discostano dalle condizioni di funzionamento previste devono poter essere disinseriti manualmente, purché ciò non comprometta la sicurezza. Questo tipo di interventi deve essere eseguito solo da personale qualificato; in caso di arresto di emergenza, l'energia accumulata deve essere dissipata nel modo più rapido e sicuro possibile o isolata in modo da non costituire più una fonte di pericolo. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Corpetto ad alta Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti Cuffie auricolari Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

89 Pag. 88 di 26 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Lavorazioni su manufatti in amianto non rientranti in attività di bonifica/rimozione/demolizioni B 3 La lettera circolare del 2/01/2011 Con riferimento all art. 249 comma 2 del D.Lgs. 81/08 e smi., per la definizione di ESEDI (Esposizioni Sporadiche e di Debole Intensità), la Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, ha stabilito che per definire le ESEDI era necessario sia stabilire i parametri di sporadicità dell attività svolta sulla base della frequenza degli interventi compiuti sia i parametri entro cui i livelli di esposizione inalatoria del singolo lavoratore potessero essere definiti di debole intensità. Le attività ESEDI vengono identificate nelle attività che vengono effettuate: per un massimo di 60 ore l anno per non più di 4 ore per singolo intervento per non più di 2 interventi al mese Inoltre il livello massimo di esposizione a fibre di amianto è fissato a 10 F/L calcolate rispetto ad un periodo di riferimento di otto ore, la durata dell intervento si intende comprensiva del tempo per la pulizia del sito, la messa in sicurezza dei rifiuti e la decontaminazione dell operatore. Si richiede inoltre che non siano esposti più di tre addetti contemporaneamente e, se non possibile, che il numero degli addetti destinati all intervento sia il più ridotto possibile. All allegato 1 alla lettera circolare del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali riporta a titolo indicativo e non esaustivo un primo elenco di attività che possono rientrare nelle categorie ESEDI. Tra queste si distinguono quattro categorie di attività: 1) Brevi attività non continuative di manutenzione durante le quali il lavoro viene effettuato solo su materiali non friabili. Ad es.: Interventi di emergenza per rottura, su condotte idriche solo finalizzati al ripristino del flusso e che non necessitino l impiego di attrezzature da taglio con asportazione di truciolo; 2) Rimozione senza deterioramento di materiali non degradati in cui le fibre di amianto sono fermamente legate a una matrice. Ad es.: Rimozione di vasche e cassoni per l acqua, qualora questi manufatti possano essere rimossi dalla loro sede senza dover ricorrere a rotture degli stessi, rimozione di guarnizioni contenenti amianto; 3) Incapsulamento e confinamento di materiali contenenti amianto che si trovano in buono stato: Ad es.: Interventi su MCA non friabile in buono stato di conservazione; 4) Sorveglianza e controllo dell aria e prelievo dei campioni ai fini dell individuazione della presenza di amianto in un determinato materiale. Ad es.: Campionamento ed analisi di campioni aerei o massivi e attività di sopralluogo per accertare lo stato di conservazione dei manufatti installati. Da quanto suesposto emerge che le attività ESEDI sopra riportate possono essere svolte anche da meccanici, idraulici, lattonieri, elettricisti, muratori ed operatori che si trovino nelle condizioni di svolgere attività con materiali contenenti amianto (MCA) come previsto dall art. 249 comma 2 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e che abbiano ricevuto una formazione sufficiente ed adeguata. In ogni caso, durante l effettuazione delle attività ESEDI, dovrà essere assicurato il rispetto sia delle misure igieniche sia dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), delle vie respiratorie, che dovranno avere un fattore di protezione operativo non inferiore a 30. Attività a carico della Committente a) Attività a carico della Direzione Lavori Prima di iniziare qualsiasi tipologia di intervento, dovrà essere identificata la natura del materiale del manufatto su cui effettuare la manutenzione; in caso di presenza di amianto si dovrà informare l impresa esecutrice sia sulla natura del materiale sia sulla tipologia di intervento da eseguire, in particolare sulla natura friabile o meno dell amianto e la durata presumibile dell intervento. A tal fine dovrà essere effettuato un sopralluogo conoscitivo dei luoghi da parte sia della direzione lavori sia dell impresa affidataria per la verifica dello stato di fatto e delle modalità di esecuzione dell intervento di

90 Pag. 89 di 26 manutenzione. La stessa informativa dovrà essere inviata al CSE. Nel caso in cui i lavoratori non si trovassero nelle condizioni di esposizione all amianto sporadica e debole (ESEDI) il Responsabile dei lavori dovrà procedere all aggiornamento della notifica preliminare. b) Attività a carico dell Impresa affidataria Le informazione di cui al paragrafo a) saranno utilizzate dal Datore di lavoro dell impresa affidataria per: - Verificare se è necessario aggiornare la propria valutazione dei rischi aziendale; - Valutare l idoneità o meno della squadra che dovrà effettuare le lavorazioni, (ESEDI); - Redigere il POS specifico per il singolo intervento. c) Ipotesi 1 L intervento è inferiore alle quattro (4) ore, il materiale non è friabile, non necessitano interventi di tipo invasivo (tipo il taglio del manufatto o parti di esso). Sono comprese in questa ipotesi anche le rimozioni di guarnizioni contenente amianto. L impresa affidataria, a seguito della propria valutazione dei rischi e della propria organizzazione aziendale (sarà cura del datore di lavoro verificare che il personale ha già effettuato più di due interventi al mese o se abbia eseguito lavorazioni su materiali contenenti amianto friabili, ecc), dichiarerà, allegando prove documentali, se i lavoratori assegnati a tale tipo di intervento sono esposti o meno ad esposizioni sporadiche e/o deboli (ESEDI). In questo caso, l impresa trasmetterà le proprie valutazioni, da allegare al POS in merito allo specifico intervento, ad alla Committente ed al CSE per apposita verifica, allegando un estratto della propria valutazione da cui risulti evidente se rientrano i lavoratori sono soggetti ad esposizioni sporadiche o meno. Nel caso non lo fossero al POS dovrà essere allegato la formazione specifica dei lavoratori, il verbale controfirmato dal lavoratore sulla consegna dei DPI e la relativa idoneità alla mansione tra cui dovrà essere riportato il rischio amianto. Il POS specifico per il singolo intervento completo degli allegati e dello stralcio del valutazione del rischio aziendale sull amianto dovrà essere trasmesso alla Committente ed al CSE per apposita verifica. d) Ipotesi 2 Nel caso in cui le ore necessarie all intervento fossero superiori alle quattro (4) ore e/o la natura del materiale fosse friabile e/o la tecnica da utilizzare nell intervento di manutenzione sul manufatto è di tipo invasivo, non si è in condizioni di Esposizioni sporadiche pertanto non potranno essere messe in atto le semplificazioni previste per l ESEDI, pertanto il personale incaricato per l intervento dovrà essere appositamente formato, dotato dei necessari DPI ed avere la relativa idoneità sanitaria in relazione anche al rischio amianto. L impresa procedendo all aggiornamento del POS per lo specifico intervento, allegherà allo stesso la formazione specifica dei lavoratori, il verbale controfirmato dal lavoratore sulla consegna dei DPI e la relativa idoneità alla mansione tra cui dovrà essere riportato il rischio amianto. Anche in questo caso, l impresa dovrà trasmette le proprie valutazioni, da intendersi come aggiornamento del POS in merito allo specifico intervento, alla Committente ed al CSE per apposita verifica. Misure di Prevenzione e Protezione per attività ESEDI Misure igieniche Fermo restando quanto previsto dall articolo 249, comma 2, per tutte le attività sia ESEDI sia che possono comportare, per i lavoratori, un esposizione ad amianto, quali manutenzioni, rimozione dell amianto o dei materiali contenenti amianto, smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti, nonché bonifica delle aree interessate, il datore di lavoro adotta le misure appropriate affinché i luoghi in cui si svolgono tali attività siano chiaramente delimitati e contrassegnati da appositi cartelli, risultino accessibili esclusivamente ai lavoratori che vi debbano accedere a motivo del loro lavoro o della loro funzione, sia presente il divieto di fumare. Si dovrà inoltre verificare che:

91 Pag. 90 di 26 siano predisposte aree speciali che consentano ai lavoratori di mangiare e bere senza rischio di contaminazione da polvere di amianto; siano messi a disposizione dei lavoratori adeguati indumenti di lavoro o adeguati dispositivi di protezione individuale; detti indumenti di lavoro o protettivi restino all interno dell impresa. Essi possono essere trasportati all esterno solo per il lavaggio in lavanderie attrezzate per questo tipo di operazioni, in contenitori chiusi, qualora l impresa stessa non vi provveda o in caso di utilizzazione di indumenti monouso per lo smaltimento secondo le vigenti disposizioni; gli indumenti di lavoro o protettivi siano riposti in un luogo separato da quello destinato agli abiti i lavoratori possano disporre di impianti sanitari adeguati, provvisti di docce, in caso di operazioni in ambienti polverosi; l equipaggiamento protettivo sia custodito in locali a tale scopo destinati e controllato e pulito dopo ogni utilizzazione: siano prese misure per riparare o sostituire l equipaggiamento difettoso o deteriorato prima di ogni utilizzazione. Dispositivi di Protezione Individuale Dispositivi di Protezione Individuale delle vie respiratorie, dovranno avere un fattore di protezione operativo non inferiore a 30 F/L., risultare provvisti di marchiatura CE -dichiarazione di conformità CE- nota informativa redatta in modo preciso, comprensibile nella lingua italiana e contenente tra l altro l indicazione del modello di DPI, delle Norme EN applicate, la marcatura CE. Formazione dei lavoratori Le attività lavorative soggette ad ESEDI, possono essere svolte esclusivamente da personale appositamente informato e formato in relazione all attività da svolgere, in conformità all art. 37 del Dlgs 81/08 e s.m.i. Il contenuto della formazione dovrà risultare facilmente comprensibile per i lavoratori e consentire loro di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie in materia di prevenzione e di sicurezza, in particolare per quanto riguarda: le proprietà dell amianto e i suoi effetti sulla salute, incluso l effetto sinergico del tabagismo; i tipi di prodotti o materiali che possono contenere amianto; le operazioni che possono comportare un esposizione all amianto e l importanza dei controlli preventivi per ridurre al minimo tale esposizione; le procedure di lavoro sicure, i controlli e le attrezzature di protezione; la funzione, la scelta, la selezione, i limiti e la corretta utilizzazione dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie; le procedure di emergenza; le procedure di decontaminazione; l eliminazione dei rifiuti; la necessità della sorveglianza medica. Attività lavorative con rischio di esposizione ad amianto, escluse rimozione e demolizione, con obbligo di notifica [art. 20] Il datore di lavoro presenta una notifica all'organo di vigilanza competente per territorio prima dell'inizio dei lavori (almeno due giorni prima) non rientranti nei casi di cui all art. 249 co. 2, a condizione che non siano di rimozione o demolizione di materiali contenenti amianto. A titolo indicativo l obbligo di notifica può essere individuato fra le seguenti attività: manutenzione di impianti, macchine o apparecchi coibentati con materiali contenenti amianto; smaltimento e trattamento di rifiuti contenenti amianto, nonché bonifica delle aree interessate; interventi di semplice raccolta e allontanamento di materiali contenenti amianto in matrice compatta, per l avvio alla discarica. La notifica comprende la descrizione sintetica dei seguenti elementi: ubicazione del cantiere; tipi e quantitativi di amianto manipolati; attività e procedimenti applicati; numero di lavoratori interessati; data di inizio dei lavori e relativa durata; misure adottate per limitare l'esposizione dei lavoratori all'amianto.

92 Pag. 91 di 26 Sorveglianza Sanitaria I lavoratori addetti alle opere di manutenzione, rimozione dell'amianto o dei materiali contenenti amianto, smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti, nonché bonifica delle aree interessate cui all'articolo 246, prima di essere adibiti allo svolgimento dei suddetti lavori e periodicamente, almeno una volta ogni tre anni, o con periodicità fissata dal medico competente, sono sottoposti ad un controllo sanitario volto a verificare la possibilità di indossare dispositivi di protezione respiratoria durante il lavoro. Prescrizioni specifiche in relazione al possibile rischio di contatto con tubazioni o materiali contenenti amianto In considerazione della possibile presenza di tubazioni/manufatti in cemento amianto nel terreno, oppure di guarnizioni contenenti amianto presenti nelle apparecchiature, si dovrà procedere con le seguenti modalità 1. Predisposizione dell area cantiere Disporre cartelli e segnali stradali come da istruzioni aziendali; Delimitare l area di cantiere mediante efficace segregazione, segnalando il rischio amianto con apposito cartello monitore; Allontanare dall area cantiere tutte le persone non autorizzate. 2. Esecuzione dello scavo e messa allo scoperto della tubazione L impresa affidataria/esecutrice dello scavo avrà cura di verificare la rispondenza delle informazioni riguardanti la profondità della condotta; Interrompere le operazioni di scavo con macchina operatrice in prossimità della quota presunta di posa condotta; Mettere allo scoperto la tubazione oggetto dell intervento mediante attrezzi manuali (badili, vanghe, cazzuole, etc.), da parte del personale aziendale abilitato; Verificare la stabilità delle pareti dello scavo ed, eventualmente, provvedere all armatura dello stesso; Predisporre, se necessaria, pompa di aggottamento per l acqua presente sul fondo dello scavo Introdurre nello scavo tutta l attrezzatura necessaria per eseguire la rimozione; Predisporre a bordo scavo sacchi e teli in polietilene per imballare e confezionare i rifiuti di cemento-amianto; Indossare i DPI prescritti avendo cura di vestire la tuta sopra gli stivali e sopra i guanti; la maschera semifacciale filtrante va indossata sopra il cappuccio della tuta; Allontanare dal cantiere le persone non autorizzate ad intervenire sul cemento-amianto. 3. Attività di rimozione dei materiali contenente amianto Predisporre di sacchi e teli in polietilene per imballare e confezionare i rifiuti di cemento-amianto; Indossare i DPI prescritti avendo cura di vestire la tuta sopra gli stivali e sopra i guanti, la maschera semifacciale filtrante va indossata sopra il cappuccio della tuta; Allontanare dal cantiere le persone non autorizzate ad intervenire sul cemento-amianto. Per le lavorazioni in compresenza di amianto, sono prescritti i seguenti DPI: Tuta in tyvek Stivali Occhiali Maschera semifacciale FP3 Elmetto Se nelle operazioni di movimentazione di tubi o spezzoni di tubo o di manufatti contenenti amianto, è necessario l intervento della macchina operatrice, si dovrà avere cura che durante il sollevamento non avvenga dispersione di materiale. Tutte le operazioni su componenti in cemento-amianto saranno eseguite in condizioni di umidità con la superficie costantemente bagnata. Le operazioni di pulitura, raschiatura, taglio e sagomatura, dovranno essere eseguite esclusivamente con impiego di attrezzi manuali, secondo la seguente procedura: Liberazione della tubazione dal materiale residuo;

93 Pag. 92 di 26 Pulizia della tubazione e della zona di taglio evitando accuratamente abrasioni delle superfici; Predisposizione di un telo di polietilene al di sotto della zona di lavoro per raccogliere eventuali schegge o sfridi in cemento-amianto. Per la bonifica dell area e la chiusura dell area d intervento sono state individuate le seguenti prescrizioni operative: Trattamento con sostanza incapsulante dei punti di rottura; Introduzione nel sacco Rifiuti Pericolosi o imballaggio con teli in polietilene i rifiuti prodotti (residui e sfridi); Lavaggio con acqua degli attrezzi e DPI utilizzati, con recupero dell acqua impiegata e successivo smaltimento; Verifica dell integrità e della tenuta dei sacchi ed imballi; Svestitura della tuta in tyvek avendo cura di arrotolarla verso l esterno e continuando ad indossare la maschera FP3 che dovrà essere rimossa per ultima; Introduzione dei DPI monouso impiegati nel sacco Rifiuti pericolosi contenente i rifiuti di cemento-amianto; Chiusura e sigillatura con nastro adesivo del sacco Rifiuti pericolosi ; Etichettatura dei sacchi e degli imballi con etichette adesive a ed R ; Movimentazione e carico dei sacchi e degli imballi sull automezzo diretto al centro di smaltimento più vicino. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Tuta da lavoro monouso Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) Tuta ad alta CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore Corpetto ad alta Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta antivibrazione Pantaloni impermeabili protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Maschera a filtri Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 polveri e fibre fastidiose FFP1 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Cuffie auricolari polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Cuffie antirumore da elmetto Semimaschere per polveri e inerti Tappi auricolari Autorespiratori (ventilazione assistita) IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

94 Pag. 93 di 26 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Bonifica superficiale degli ordigni bellici B 4 Campo di applicazione Con il termine "Bonifica da Ordigni Bellici" si intendono tutte le attività finalizzate alla ricerca, disinnesco e/o rimozione di ordigni bellici di qualsiasi natura dalle aree interessate dai lavori di costruzione oggetto del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento. Per ordigni bellici, si intendono: mine, bombe, proiettili, ordigni esplosivi, masse ferrose e residuati bellici di qualsiasi natura. In relazione alla mancata comunicazione da parte del committente circa la precedente bonifica dell area oggetto dell intervento, il coordinatore della sicurezza in progettazione, ai sensi della legge 177/2012, a seguito della valutazione del rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici inesplosi rinvenibili durante le lavorazioni di scavo, ritiene necessaria la predetta attività di bonifica con le modalità di seguito riportate. La bonifica superficiale è stata prevista preliminarmente per tutte le attività di scavo. Oneri generali La "Bonifica da Ordigni Bellici", è da intendersi tassativamente propedeutica a qualsiasi altra attività lavorativa, compresi i saggi e le attività di rilievi archeologici, e dovrà essere eseguita secondo le prescrizioni del progetto e le eventuali prescrizioni della Direzione Genio Militare territorialmente competente,. Prima dell'inizio dei lavori di bonifica, quindi, l'impresa, per il tramite della DL, dovrà richiedere le necessarie autorizzazioni e prescrizioni alla Direzione Generale Militare competente. La documentazione da sottoporre alla Direzione Generale Militare dovrà comprendere: la planimetria delle zone da bonificare; la data di inizio e la data di fine lavori prevista; l'elenco del personale tecnico specializzato B.C.M. (dirigenti tecnici, assistenti tecnici, rastrellatori, operai qualificati); una copia dei brevetti, non scaduti, rilasciati dall'amministrazione Militare, attestanti l'idoneità di tutto il personale specializzato in riferimento alla qualifica per la quale dovrà essere impiegato; l'elenco del personale ausiliario. Almeno due giorni lavorativi prima dell'inizio delle attività, l'appaltatore dovrà comunicare all'amministrazione Militare: l effettiva data di inizio lavori e la loro durata; l'elenco nominativo del personale che sarà effettivamente impiegato; tale elenco dovrà fare riferimento al documento di qualifica (brevetti). l'elenco del materiale e delle attrezzature di cui è previsto l'utilizzo. Durante il corso dei lavori, ed alla fine degli stessi, l'impresa dovrà comunicare/consegnare all'amministrazione Militare il nominativo del dirigente tecnico B.C.M. designato dall'impresa esecutrice, che dovrà presenziare alla consegna dei lavori ed al rilascio delle prescrizioni da parte dell'amministrazione Militare e controllare la regolarità dell'esecuzione. Il coordinamento continuativo delle attività dovrà essere affidato ad un assistente tecnico B.C.M. che dovrà essere presente nell'area di lavoro durante l'intero orario lavorativo di ciascuna giornata e che avrà la responsabilità della custodia e della regolare compilazione dei documenti di cantiere. Giornalmente all'inizio dell'attività lavorativa, l Impresa consegnerà alla Direzione Lavori l'elenco nominativo, con qualifica, del personale effettivamente presente ed operante in cantiere. Per una certa e completa identificazione degli operai che saranno impiegati nei lavori, la Direzione Lavori potrà richiedere l'esibizione della carta di identità personale degli addetti ai lavori. Le zone da bonificare dovranno essere opportunamente recintate e segnalate; sarà cura dell'impresa richiedere l'intervento delle autorità preposte per i provvedimenti da adottare per la disciplina del transito nelle zone interessate dai lavori di bonifica. Tutti i residuati bellici, di qualsiasi natura, rinvenuti appartengono e dovranno essere consegnati alla Amministrazione Militare. Nel caso di lavori da eseguire su alveo di fiume o comunque in presenza d'acqua, l Impresa dovrà adeguare le attrezzature di ricerca e di servizio alla particolare tipologia dei luoghi. Tutto il materiale proveniente dal taglio della vegetazione ed il materiale di risulta proveniente da scavi, trovanti, etc., dovrà essere trasportato a rifiuto in una discarica autorizzata che se non già prevista in progetto, dovrà indicata dall l Impresa, che dovrà anche ottenerne la disponibilità, e approvata dalla DL.

95 Pag. 94 di 26 A conclusione dei lavori, l Impresa dovrà fornire all'amministrazione Militare competente: l'elenco degli ordigni rinvenuti nel corso dei lavori; la planimetria indicante le zone bonificate; la "Dichiarazione a Garanzia" di avvenuta bonifica. L Impresa, alla fine dei lavori dovrà rilasciare alla DL e al Coordinatore per la Sicurezza in esecuzione (CSE) i certificati di collaudo e le attestazioni indicanti la corretta esecuzione dei lavori di Bonifica dopo averli richiesti a propria cura e spese alle autorità militari competenti. Prescrizioni di sicurezza I lavori dovranno essere eseguiti con tutte le prescrizioni intese ad evitare danni alle persone ed alle cose, osservando, a tale scopo, le particolari norme tecniche specificate dall'amministrazione Militare competente, nonché le vigenti prescrizioni di Pubblica Sicurezza per il maneggio l'uso, il trasporto e la conservazione degli esplosivi, ed in particolare gli articoli 46 e 2 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza ed il relativo regolamento esecutivo del 18 Giugno 1931 n. 773 e leggi successive. L Impresa, prima dell inizio dei lavori, dovrà dare evidenza di aver ottemperato a quanto prescritto dalle leggi vigenti. La constatazione di quanto attuato e l autorizzazione all inizio lavori non esonera l Appaltatore dalla propria responsabilità sull andamento dei lavori. In considerazione del fatto che i suddetti lavori di bonifica tendono a tutelare la pubblica incolumità e la sicurezza della circolazione dei treni, i lavori stessi saranno eseguiti in conformità della Circolare numero 300/46 del 24 Novembre 192 del Ministero degli Interni. L Impresa è tenuta ad assicurare il necessario servizio di pronto soccorso agli operai per il caso di incidenti per scoppio di ordigni esplosivi, predisponendo un servizio di primo soccorso sempre presente durante le ore di lavoro, e materiali sanitari sufficienti per un primo intervento d'urgenza, nonché i mezzi per il trasporto dei feriti in un ospedale vicino, prestabilito in seguito a precisi accordi intervenuti fra l Impresa e le locali Autorità. Copia dei sopracitati accordi dovrà essere inviata, per informazione, alla Direzione Lavori prima dell'inizio delle attività unitamente alla dislocazione sulle aree da bonificare dei posti di Pronto Soccorso all'uopo predisposti. DEFINIZIONI Per i termini tecnici, utilizzati nelle presenti prescrizioni di sicurezza, si riportano di seguito le relative definizioni: ORDIGNI BELLICI: si intendono, salvo eccezioni esplicitamente indicate: mine, bombe, proiettili od altri ordigni esplosivi in genere, nonché masse ferrose e residuati bellici di qualsiasi natura. LAVORI DI BONIFICA: si intende l'insieme di tutte le azioni da intraprendere per l'eliminazione, mediante asportazione ed allontanamento, oppure la neutralizzazione, mediante brillamento, di tutti gli ordigni bellici dalla zona di bonifica. ZONA DI BONIFICA: si definisce la porzione di territorio topografico in cui sia accertata o presunta la presenza di ordigni bellici e la cui estensione sia planimetrica che nel sottosuolo è definita in accordo con le competenti Autorità Militari. Le fasi di lavoro da svolgere per effettuare la bonifica sono le seguenti: rimozione della vegetazione; esplorazione del terreno; scavo per il recupero degli ordigni bellici; rimozione degli ordigni bellici. RIMOZIONE DELLA VEGETAZIONE Ove necessario, prima di procedere alla ricerca degli ordigni bellici, si dovrà procedere alla rimozione della vegetazione. Il taglio della vegetazione dovrà essere eseguito in tutte quelle zone ove la presenza della stessa ostacoli l uso dell'apparecchio cercamine e sarà effettuato da operai qualificati B.C.M. sotto il controllo di un rastrellatore. Nel tagliare la vegetazione non dovranno essere esercitate pressioni sul terreno da bonificare e dovranno essere rispettate tutte le eventuali piante di alto fusto e tutte le "matricine" da lasciare in zona, salvo diverse disposizioni. Il materiale di risulta verrà accatastato in zona già bonificata e successivamente trasportato a rifiuto.

96 Pag. 9 di 26 ESPLORAZIONE DEL TERRENO La ricerca degli ordigni bellici dovrà essere effettuata con l'impiego di idonei apparecchi cercamine. Il terreno da esplorare dovrà essere convenientemente frazionata in modo da avere la massima garanzia di completezza dell'esplorazione. Le modalità di ricerca dovranno essere conformi alle prescrizioni in materia emanate dalla Amministrazione Militare e dovranno essere concordate con l'autorità territorialmente competente. L'attività di ricerca sarà suddivisa nelle seguenti tre fasi: 1. esplorazione del piano soggetto a bonifica, nella sua consistenza al momento della esecuzione dei lavori, con cercamine selettivo fino ad almeno cm 30 di profondità tipo S.C.R. 62; 2. esplorazione del piano soggetto a bonifica con cercamine tipo Forster per la ricerca e localizzazione di masse ferrose fino alla profondità di almeno cm 100; 3. esplorazione e localizzazione in profondità eseguita per strati successivi, non superiore a 1 metro, previa bonifica dello strato da sbancare, o mediante esecuzioni di perforazioni verticali con l impiego di apposito apparecchio di ricerca. La ricerca con cercamine selettivo fino a 30 cm dovrà essere Rastrellatore B.C.M. eseguito solo se specificatamente richiesta dall'amministrazione Militare; in caso contrario l'esplorazione sarà iniziata con il cercamine tipo Forster. La ricerca in profondità dovrà essere eseguita quando richiesta dai documenti di progetto e/o dall'amministrazione Militare. La ricerca in profondità dovrà essere eseguita in stretto accordo alle modalità prescritte dall'amministrazione Cercamine Militare ed in ogni caso potrà avere inizio soltanto dopo che le tipo Forster masse ferrose localizzate con le precedenti fasi siano state rimosse. Tutte le masse ferrose localizzate nel corso dell'esplorazione, ove non fossero subito rimosse, dovranno essere identificate in sito mediante idonee ed evidenti segnalazioni ed essere riportate su una planimetria indicando le coordinate planimetriche e la profondità rispetto al piano di campagna. Tale planimetria sarà utilizzata per la successiva fase di recupero. SCAVO PER IL RECUPERO DEGLI ORDIGNI BELLICI Gli scavi finalizzati al recupero delle masse ferrose individuate con le fasi di ricerca superficiale dovranno essere effettuati esclusivamente a mano con precauzione ed attrezzature adeguate alla particolarità ed ai rischi della operazione. Tutti gli scavi dovranno essere effettuati sotto la sorveglianza di un assistente tecnico B.C.M. o di un rastrellatore B.C.M.. Ove necessario l Impresa dovrà provvedere a sbadacciare od armare le pareti degli scavi e dovrà altresì provvedere all'aggottamento e/o regolamentazione delle acque meteoriche o di falda. Tutte le aree scavate, al termine della bonifica, dovranno essere convenientemente rinterrate, con materiale proveniente dagli scavi o di fornitura dell' l Impresa, per ripristinare il preesistente stato dei luoghi. COLLAUDO Il collaudo dei lavori di bonifica, verrà eseguito secondo le modalità prescritte dall'amministrazione Militare. Resta inteso che al collaudo tecnico procederà l'amministrazione Militare, dietro richiesta dell Appaltatore, che è tenuto ad informare la DL dell avvenuta richiesta, entro un mese dalla data di ultimazione dei lavori. ATTIVITA CONTROLLO Qualifica del personale e dei mezzi Personale

97 Pag. 96 di 26 Si dovrà accertare che il personale adibito a mansioni che implichino particolari specializzazioni, sia in possesso delle relative patenti o brevetti di specializzazione, riconosciuti dalla legge e/o dall'amministrazione Militare, non scaduti. Mezzi di trasporto Si dovrà accertare che tutti i mezzi adibiti al trasporto di ordigni esplosivi siano dotati di relativo e regolare permesso e coperti da adeguate assicurazioni. Attrezzature Si dovrà accertare che le apparecchiature di rilevamento di masse metalliche, siano dei tipi di seguito elencati: - Cercamine selettivo di tipo S.C.R. 62 o similare, per esplorazione fino a 30 cm di profondità; - Cercamine tipo Forster per esplorazione fino a 100 cm. di profondità. Controlli in corso d'esecuzione delle bonifiche Notifiche ed autorizzazioni Prima dell inizio dei lavori, deve essere verificato che la richiesta di autorizzazione sia stata inoltrata alla Direzione Genio Militare territorialmente competente e che la richiesta stessa contenga tutti gli elementi indicati in precedenza Attività preliminari Per poter iniziare i lavori è necessario verificare che : sia stato elaborato un programma riportante tutte le verifiche che saranno effettuate in accordo a quanto indicato nei punti che precedono e prescritto dalle Autorità Militari; sia stata verificata l'esistenza dell'autorizzazione da parte della Amministrazione Militare Competente; sia stato designato e notificato alla Direzione lavori il Dirigente Tecnico B.C.M. e che lo stesso sia presente all'atto della consegna dei lavori e al rilascio delle prescrizioni la comunicazione all'amministrazione Militare sia avvenuta con almeno 2 giorni di anticipo rispetto alla data di inizio dei lavori. nella zona di bonifica sia stata sospesa ogni altra attività lavorativa di qualsiasi genere, e che sia stata completamente evacuata da persone e mezzi; sia stata eseguita la recinzione della zona di bonifica; le aree di stoccaggio provvisorio di ordigni bellici rinvenuti e trasportati siano ubicate in zone sicure e costantemente presidiate da personale qualificato. Verifiche in corso d'opera Controlli generali Giornalmente e per tutta la durata dei lavori si dovrà accertare che sia stato designato e sia continuativamente presente in cantiere, durante tutto l'arco della giornata lavorativa un assistente tecnico B.C.M., in qualità di coordinatore delle attività. Esplorazione del terreno In questa fase si dovrà procedere all ispezione della zona di bonifica per accertare che sia stata opportunamente frazionata. Tutte le masse ferrose localizzate, ove non fossero rimosse, dovranno essere identificate in sito mediante idonee ed evidenti segnalazioni e riportate su una planimetria indicando le coordinate planimetriche e la profondità rispetto al piano di campagna; tale eventuale planimetria sarà utilizzata per la successiva fase di recupero. La bonifica di ogni strato dovrà essere certificata dal Dirigente Tecnico e annotata sulla predisposta documentazione. Nel caso di rinvenimento di masse ferrose si accerterà che la posizione di queste sia correttamente indicate sulla carta topografica e sul terreno con evidenti ed inconfondibili segnali. Scavo per il recupero di ordigni bellici Si dovrà accertare che per gli scavi da eseguire con l'impiego di mezzi meccanici, sia disponibile la preventiva autorizzazione delle Autorità Militari. Rimozione degli ordigni bellici In questa fase si dovrà controllare che: il riconoscimento degli ordigni bellici rinvenuti, effettuato da parte di un tecnico B.C.M.; sia certificato da un suo rapporto di riconoscimento firmato; nel caso di rinvenimento di ordigni bellici avvenga la comunicazione tempestiva, per mezzo di lettere di notifica, all'amministrazione Militare ai Carabinieri ed alla Direzione Lavori.

98 Pag. 97 di 26 Tutte le masse ferrose e gli ordigni bellici localizzati dovranno essere messi a nudo con le opportune cautele e, se perfettamente noti e non pericolosi, dovranno essere rimossi ed accantonati in area sicura adottando tutti i provvedimenti di cautela previsti dalla norma. Nel caso si effettui il brillamento in loco degli ordigni rinvenuti, e tale operazione sia eseguita, ove autorizzato dall'amministrazione Militare dai tecnici B.C.M. dell'impresa, si dovrà accertare che: esista la delega a procedere da parte delle Autorità Militari competenti per zona; il personale predisposto al brillamento sia tutto provvisto di autorizzazione e sia quello prescritto dalle Autorità Militari; ad operazioni di brillamento terminate sia certificata l'avvenuta distruzione o comunque la neutralizzazione dell'ordigno bellico da parte del Dirigente tecnico B.C.M. La certificazione della distruzione sarà fatta comunque, anche se il brillamento è stato eseguito a cura delle Autorità Militari e sarà annotato sulla relativa documentazione. Termine dei lavori di bonifica Si controllerà che sia avvenuta la trasmissione dei seguenti documenti all'amministrazione Militare e contestualmente alla Direzione Lavori: la data di fine lavori; la planimetria indicante le zone bonificate; l'elenco degli ordigni rinvenuti; la dichiarazione di completamento delle operazioni di bonifica ( Dichiarazione di Garanzia ), firmata dal Dirigente Tecnico che ha diretto i lavori e dal legale rappresentante dell'impresa esecutrice. Collaudo finale della bonifica L'avvenuto collaudo da parte dell'amministrazione Militare, sarà trasmesso al Direttore dei Lavori e al Coordinatore per la Sicurezza in Esecuzione. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Corpetto ad alta contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti Cuffie auricolari Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari

99 Pag. 98 di 26 IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

100 Pag. 99 di 26 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Sorveglianza archeologica B Norme comportamentali Gli addetti alla sorveglianza archeologica dovranno essere preventivamente informati sui rischi presenti nell area di cantiere e sulle prescrizioni di sicurezza per la loro limitazione o riduzione; dovranno indossare i prescritti dpi ed uniformarsi alla disciplina di cantiere. Le attività di scavo archeologico dovranno essere preventivamente concordate con il preposto che darà disposizioni ai lavoratori per la loro esecuzione in sicurezza. Non potranno essere eseguiti scavi al di fuori dai confini assegnati ; ogni variazione dovrà essere concordata con il Responsabile ai Lavori e con i Funzionari delle Soprintendenza Archeologica. Ispezioni di cavità sotterranee L ispezione delle cavità sotterranee dovrà essere preceduta da una verifica della stabilità della coltre di ricoprimento, della presenza al suo interno di gas o sostanze tossiche che possano compromettere la salute dei lavoratori. Andranno pertanto attentamente valutate: la geometria ipogea (profondità, larghezze ed altezze delle cavità), le condizioni litostratigrafiche e idrogeologiche, le caratteristiche geotecniche dei terreni contenenti cavità (pareti del cavo), l entità dei fenomeni evolutivi di alterazione della calotta e dei piedritti della cavità. A questi elementi devono essere aggiunti vari fenomeni aleatori e di complessa valutazione che possono localmente peggiorare le condizioni di stabilità, quali eventuali perdite della rete fognaria o vibrazioni indotte da traffico. A tal fine, prima della discesa delle maestranze nella cavità, si provvederà ove necessario, alla indagine televisiva in foro, per la definizione della tipologia dell ipogeo ed il suo andamento plano-altimetrico. Successivamente si procederà, con l impiego di idonea strumentazione alla verifica dell idoneità dell aria, soltanto allora si potrà accedere alla cavità mediante scale a mano o con l impiego di sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi. I lavoratori dovranno avere una formazione specifica per l utilizzo dell attrezzatura e dovrà in ogni caso essere garantita la presenza di altri lavoratori all esterno, attrezzati e formati per le procedure di salvataggio. La stabilità delle volte o delle pareti dovrà essere garantita ove necessario, mediante il puntellamento con tavolato ed elementi di contrasto; i lavoratori dovranno fare costantemente uso del casco di protezione; l area di intervento sarà convenientemente illuminata con apparecchiatura alimentata in bassissima tensione. Scavi a sezione obbligata Lo scavo sarà eseguito con escavatore idraulico, pala meccanica multifunzione (terna) o miniescavatore, in funzione sia della profondità e della presenza di ostacoli fissi o linee elettriche aeree interferenti, verificando che sia comunque rispettata una distanza minima dai cavi, in funzione della tensione di esercizio e, comunque non inferiore alla distanza DA9 della norma CEI nonchè all. IX D.L.vo 81/08 e s.m.i.. Durante le operazioni di escavazione e di carico su autocarro del materiale estratto, nessun lavoratore dovrà sostare nel raggio di azione del mezzo, né l autista potrà permanere all interno della cabina dell autocarro. Contro il rischio di caduta all interno dello scavo dovranno essere realizzate protezioni continue, mediante parapetto regolamentare su ambo i lati. La discesa nello scavo, dovrà avvenire esclusivamente con l uso di scala a mano vincolata in sommità e sporgente almeno mt 1,00 dal piano di sbarco. La distanza tra le scale, che durante la lavorazione non dovranno mai essere rimosse, dovrà risultare minore di mt 20,00. In prossimità della discesa all interno dello scavo, si provvederà all interruzione del parapetto regolamentare, formando un percorso convergente verso il punto di discesa.

101 Pag. 100 di 26 Per l attraversamento dello scavo, se necessario, dovranno essere utilizzate apposite passerelle munite di parapetto su ambo i lati e di larghezza pari a cm 60 se adibite al passaggio dei soli lavoratori e cm 120 se utilizzate anche per il trasporto dei materiali. Per garantire il passaggio di mezzi d opera o di soccorso, in caso lo scavo interferisca con punti di passaggio, potranno essere posate apposite plotte metalliche con l impiego di escavatore omologato come apparecchio di sollevamento o autogrù. In ogni caso dovranno essere garantiti gli accessi pedonali alle singole proprietà. In presenza di linee elettriche in tensione interferenti, lo scavo dovrà avvenire avendo cura che il braccio della macchina operatrice non si avvicini a distanza inferiore alla DA9, così come riportato dalla norma CEI e della tabella di cui all allegato IX D.L.vo 81/08 e s.m.i.. A seconda delle circostanze potranno essere utilizzate macchine operatrici di limitato sbraccio, o in alternativa si dovrà provvedere alla schermatura con tavolato dei conduttori in tensione. All interno dell area interdetta, le operazioni di scavo potranno essere eseguite esclusivamente in modalità manuale o con l impiego di macchine operatrici il cui sbraccio massimo risulti compatibile con la distanza da osservare per la linea elettrica aerea. A protezione delle pareti dello scavo, per profondità superiori a mt 1,0 e comunque ogni volta che la natura del terreno ne imponga la necessità, si dovranno disporre armature di contenimento costituite da pannelli metallici o sbadacciature lignee a cassa chiusa o a cassa aperta, sporgenti almeno 30 cm dal piano stradale ed estese fino al fondo dello scavo. La movimentazione degli elementi di protezione dello scavo, avverrà con l ausilio di apparecchio di sollevamento o escavatore omologato, con prelievo del carico direttamente dall autocarro o da area di deposito lungo lo scavo. Nelle operazioni di carico nessun lavoratore dovrà trovarsi nel raggio di azione della macchina operatrice. La movimentazione dei materiali per il montaggio dell armatura di protezione dello scavo, in presenza di linee elettriche in tensione interferenti, eseguita mediante apparecchio di sollevamento o escavatore omologato, dovrà avvenire avendo cura che il braccio della macchina operatrice non si avvicini a distanza inferiore alla DA9, così come riportato dalla norma CEI e della tabella di cui all allegato IX D.L.vo 81/08 e s.m.i.. Durante la posa delle armature nessun lavoratore dovrà trovarsi all interno dello scavo in posizione non protetta dalle armature stesse, né in prossimità dei fronti dello scavo, che andranno comunque profilati secondo l angolo di natural declivio indicato nella relazione geologica. In presenza di acqua di falda all interno dello scavo, la discesa dei lavoratori al suo interno dovrà essere preceduta dall aggottamento delle acque a mezzo di pompa idrica. Nel caso di lavorazioni eseguite durante le ore notturne, queste saranno ausiliate da gruppo elettrogeno con fari, avendo cura di disporre i proiettori in posizione tale da non produrre abbagliamenti. Negli scavi a sezione aperta l inclinazione delle pareti di scavo sarà eseguita secondo quanto previsto dalla relazione geologica di progetto. I bordi degli scavi dovranno essere protetti mediante rete di plastica stampata di altezza mt e picchetti metallici posti a distanza non inferiore a mt. 1.0 dal bordo dello scavo stesso. La discesa all interno dello scavo avverrà mediante passerella o percorso pedonale ricavato sulla parete di scavo aventi pendenza non superiore al 0%.In caso di forti precipitazioni atmosferiche, la discesa all interno dello scavo dovrà essere preceduta dalla verifica dell originaria inclinazione e stabilità delle pareti dello scavo stesso. Scavi a sezione aperta Per la protezione dal rischio di caduta all interno dello scavo, dovranno essere realizzate delimitazioni continue costituite da picchetti metallici e rete in plastica stampata posta ad almeno mt 1,0 dal bordo dello scavo stesso. La discesa all interno dello scavo potrà avvenire mediante: - passerella regolamentare, di larghezza cm. 0.60, se adibita soltanto al passaggio dei lavoratori e cm. 120,00 se adibita anche al passaggio di materiali con pendenza massima del 0%, - scala metallica dotata di parapetto su ambo i lati e inclinazione non superiore a 3,

102 Pag. 101 di 26 - gradini ricavati nel terreno e protetti verso il vuoto da parapetto regolamentare. La delimitazione degli scavi sarà interrotta in prossimità delle discese alle quali si accederà mediante un percorso protetto. La profilatura delle pareti di scavo dovrà rispettare il valore massimo dell angolo di natural declivio indicato nella relazione geologica. In alternativa, e compatibilmente con la natura dei terreni interessati, potranno essere realizzati gradonature di mt. 1,0 h x 1,0 l mt.. Dopo ogni evento atmosferico, prima della ripresa delle lavorazioni, dovrà essere verificata la stabilità delle pareti di scavo ed il mantenimento del previsto angolo di riposo, provvedendo, ove necessario, alla rimozione del materiale eccedente. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Corpetto ad alta contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti Cuffie auricolari Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

103 Pag. 102 di 26 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Esecuzione di attività promiscue d indagine archeologica e di sondaggi tecnici di altra natura B 6 Per le singole attività valgono le prescrizioni di cui alla fase B, mentre lo svolgimento contemporaneo di diversa attività richiede specifiche procedure di coordinamento. L eventuale compresenza di soggetti appartenenti a diversi datori di lavoro o lavoratori autonomi, e quindi la sovrapposizione di strutture organizzative, costituisce condizione necessaria ma non sufficiente per l instaurarsi di interferenze lavorative. Per quanto possibile, si dovrà prevedere uno sfasamento temporale delle lavorazioni verificando, prima della riconsegna dell area che siano state eliminate tutte le fonti di pericolo riconducibili alla precedente lavorazione, lasciando il sito in condizioni di sicurezza. Tale condizione dovrà essere verificata attraverso la gestione contestuale di un verbale di riconsegna dall impresa uscente,ed uno di presa in carico dall impresa subentrante. Nel caso di utilizzo di attrezzature o apprestamenti di uso comune, l impresa subentrante verificherà la rispondenza normativa di quanto ricevuto, restando l unica responsabile del loro uso e manutenzione. Quando l interferenza si presenti di tipo areale, cioè con più imprese operanti nel medesimo sito con sovrapposizioni spaziali, sarà necessario convocare una riunione di coordinamento, alla presenza di tutti gli interessati e del referente ACEA, e sulla base del cronoprogramma dei lavori, redigere una specifica procedura di coordinamento che disciplini tempi e metodi delle lavorazioni interferenti. Il documento dovrà contenere i nomi dei datori di lavoro e dei preposti di ciascuna impresa, le attività svolte, l intervallo temporale di interferenza, le specifiche procedure operative di mitigazione dell interferenza stessa. Nel caso di sorveglianza archeologica nei lavori di scavo, non essendo realizzabile la segregazione fisica tra le due attività, l esecuzione dell intervento sarà così disciplinata: il personale dell impresa addetta alla sorveglianza archeologica o suo lavoratore autonomo, saranno preventivamente informati e formati dei rischi della fase lavorativa ed equipaggiati con i dpi rischisti per i rischi specifici; nel rispetto della loro autonomia professionale, l archeologo dovrà uniformarsi alle procedure di sicurezza prescritte nel PSC e nel POS dell impresa affidataria o esecutrice; la discesa all interno dello scavo per lo svolgimento dell attività, dovrà avvenire sempre previo consenso del preposto dell impresa, utilizzando gli apprestamenti ed i dpi previsti per la lavorazione; tutte richieste di intervento (messa a nudo di reperti a macchina o manualmente, pulizia di aree, puntellamenti o sbadacciature, ecc.) devono essere avanzate al preposto che provvederà ad impartire l ordine al lavoratore addetto; tutto il personale presente in cantiere, anche per brevi periodi, dovrà essere dotato degli stessi DPI previsti per le maestranze operative.

104 Pag. 103 di 26 DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Corpetto ad alta contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti Cuffie auricolari Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

105 Pag. 104 di 26 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Taglio della vegetazione, decespugliamento e taglio erba B 7 Preliminarmente l inizio dei lavori verrà verificata la presenza di recinzione dell area, ove non presente l intera superficie interessata dai lavori sarà delimitata con transenne metalliche, vincolate tra loro e stabilizzate a terra allo scopo di garantire l inaccessibilità del sito, oppure installando picchetti metallici e rete in plastica stampata. L accesso all interno avverrà a mezzo di porzione mobile ricavata nella recinzione stessa. In caso l area del cantiere non sia data in esclusiva all impresa affidataria, questa concorrerà alla realizzazione della recinzione temporanea di cantiere in rispetto delle indicazioni della Direzione Lavori. Prima di eseguire qualunque tipo di intervento, tutte le superfici interessate dal cantiere dovranno, essere ripulite da materiali estranei (macerie, plastica, vetro, materiale metallico, liquidi inquinanti, etc.), dalle piante infestanti (tramite taglio basso e raccolta dei residui) e dagli arbusti, facendo attenzione a non danneggiare eventuali altre piante vicine da conservare. L eventuale rimozione di alberi, di alto fusto e non, dovrà essere espressamente autorizzata dalla Direzione Lavori. I materiali di risulta dovranno essere allontanati e portati a discarica autorizzata o in altre aree attrezzate. Durante la fase lavorativa i lavoratori dovranno indossare oltre ai consueti DPI dati in dotazione, maschere facciali per la proiezione di schegge, guanti antitaglio e guanti antivibrazione durante l utilizzo di attrezzature elettriche. Durante la fase di scarico degli elementi di recinzione saranno osservate le prescrizioni relative alla movimentazione manuale dei carichi, rispettando il limite massimo di movimentazione manuale dei carichi. Successivamente se richiesto potrà essere eseguita l attività di estirpatura o scarificatura, attività spesso preliminari ad attività di scavo o realizzazione delle pista di cantiere. La lavorazione avverrà con mezzi meccanici per una profondità di cm. Le prescrizioni potrebbero prevedere la possibilità di accoppiamento di più file di strumenti di taglio per ridurre il numero dei passaggi. Tale opportunità deve essere verificata alla luce della compatibilità tra accessori e macchina operatrice, che dovrà risultare chiaramente dal libretto d uso e manutenzione a corredo della macchina. Non sarà assolutamente possibile utilizzare attrezzature con modifiche artigianali o in difformità dall omologazione. La successiva fase di estrazione del materiale di risulta, di varia natura, sarà eseguita con macchina operatrice dotata di benna selezionatrice che consenta in passaggio del terreno trattenendo i rifiuti. Durante le pause tecniche per le necessarie verifiche del materiale rinvenuto, la macchina operatrice dovrà trovarsi con il motore spento e la benna a terra. I lavoratori addetti alla separazione e accatastamento del materiale di risulta in area definita del cantiere, saranno equipaggiati con mascherine monouso antipolvere; nel caso di rinvenimento di sostanze di diversa natura, i DPI dovranno essere mirati all agente materiale in grado di produrre danno. Nelle aree più acclivi, la scarificazione dovrà essere preceduta da una accurata verifica dell area, che garantisca, in ogni condizione d impiego, la stabilità della macchina operatrice. L attività potrebbe essere completata dalla fase di erpicatura, eseguita in successione cronologica con quella precedente, con lo scopo di asportare i rifiuti di minore dimensione. Per l impiego delle macchine operatrici e dei loro accessori, vale quanto detto precedentemente. La lavorazione non sarà eseguita nelle aree acclivi. L intervento di rifinitura manuale del terreno potrà essere eseguito mediante rastrellatura allo scopo di ultimare la raccolta di ogni tipo di rifiuto. Per il successivo livellamento delle superfici, sarà eseguito un passaggio di erpice a maglie coadiuvato da rullatura accoppiata. Il conduttore del mezzo d opera dovrà possedere specifico addestramento all uso della macchina, in conformità a quanto disposto dal D. L.vo 81/08 e s.m.i. Il materiale di risulta sarà accantonato, in attesa del conferimento a discarica, in apposite aree segnalate e delimitate, quindi, con l utilizzo di apparecchio di sollevamento sarà depositato in cassoni scarrabili per il successivo avvio a discarica. Anche la bonifica vegetazionale sarà eseguita con l impiego di mezzi meccanici. Nell area interessata all intervento, i lavoratori addetti dovranno essere opportunamente distanziati allo scopo di evitare contatti accidentali con attrezzature e mezzi d opera. I lavoratori saranno opportunamente addestrati all uso sia dei mezzi meccanici sia delle attrezzature di lavoro. A proposito del possibile utilizzo di prodotti chimici, il datore di lavoro dovrà eseguire specifica valutazione del rischio,

106 Pag. 10 di 26 indicando i prodotti utilizzati, i conseguenti rischi per la salute, le schede tossicologiche e le misure di sicurezza da adottare in caso di emergenza. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Corpetto ad alta Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

107 Pag. 106 di 26 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Taglio rami B 8 Se necessario e su indicazione delle Direzione Lavori, potrà essere eseguita la potatura di alberature o contenute recisioni di rami e tronchi. L intervento consiste essenzialmente nel taglio di contenimento di alberi interferenti con gli impianti della rete di distribuzione. Bisognerà altresì verificare che i rami da tagliare si trovino a distanza di sicurezza dalla linea elettrica in tensione; in caso contrario prima dell intervento bisognerà provvedere alla messa fuori servizio temporanea dell impianto. Le attrezzature utilizzate consisteranno in attrezzature da taglio manuali ed a scoppio (motoseghe). I rischi connessi all utilizzazione di tali macchine sono principalmente: contatto con la catena in movimento; rottura della catena; contraccolpo (impuntatura) per eccesso d attrito o taglio mal eseguito; proiezione di materiali inerti (schegge o parti della corteccia, o parti della macchina) contro l operatore; cadute dall alto dell operatore e della motosega; scivolate e inciampate dell operatore; contatto traumatico con parti del fusto, o con rami in tensione improvvisamente liberati; contatto con il tubo di scarico o altre parti surriscaldate; elettrico per contatto con parti ad alta tensione; incendio ed esplosione; esposizione a rumore eccessivo; esposizione a vibrazioni; contatto o inalazione di fluidi, gas, vapori e polveri; disergonomia per posizioni scomode. I rischi sopra esposti, potranno essere ridotti con la verifica che le macchine siano dotate degli opportuni requisiti di sicurezza previsti dalla normativa, con l accertamento documentale dell avvenuto addestramento delle maestranze al corretto impiego della macchina e con l uso dell equipaggiamento di protezione personale. Di dovranno altresì tenere in considerazione le condizioni atmosferiche durante l intervento, evitando di lavorare in caso di pioggia, vento forte o neve. Inoltre si dovrà sempre: evitare il taglio di rametti sottili e di cespugli (più rametti in una volta), poi ché i rametti possono essere afferrati dalla catena e causare lesioni fermare la catena agendo sul pulsante del freno, usare sempre un abbigliamento protettivo idoneo spegnere il motore prima di trasferirsi da un luogo all altro; trasportare la motosega mantenendo la lama e la catena in posizione posteriore, in caso di spostamenti lunghi usare il coprilama; non abbandonare mai la motosega con il motore in moto e bloccare sempre la catena con il freno della catena; fare particolare attenzione ai rami o ai fusti in tensione.

108 Pag. 107 di 26 Nel caso in cui si debbano segare rami o simili situati ad un altezza superiore a quella delle spalle, è consigliabile usare una piattaforma (cestello elevatore) collegata ad un braccio idraulico di sollevamento con i comandi rispondenti ai requisiti di legge. Le operazioni di selvicoltura con motosega al di sopra del piano di campagna devono essere effettuate esclusivamente da personale specializzato del settore, già addestrato in tecnica di arrampicamento e che conosca le relative norme di sicurezza e le misure supplementari da adottare, come l uso di cinghie di sicurezza (imbracature), uncini, corde, ganci di sicurezza ed altri sistemi anticaduta da utilizzarsi sia per la persona e sia per la motosega. Quando tali operazioni devono effettuarsi con l ausilio di corde ed imbracature, gli operatori non devono mai lavorare da soli e deve essere sempre presente un operatore a terra, formato sulle procedure per il soccorso di emergenza. In ogni caso, la motosega deve sempre essere fissata sull imbracatura dell operatore, allacciando una corda di sicurezza al foro di fissaggio dell utensile. Gli operatori devono cercare di assumere una posizione sicura e stabile quando operano con la motosega a livello dei fianchi per tagli di sezioni orizzontali,o a livello del plesso solare per tagli di sezioni verticali. Per ottenere una posizione sicura occorre utilizzare sistemi di ancoraggio con funi e ganci applicati in modo da permettere all operatore l uso delle due mani per impugnare la motosega. Per i controlli da effettuare sulle attrezzature si rimanda a quanto riportato sui libretti di manutenzione. Per la protezione dai rischi residui presenti nell uso delle motoseghe è d obbligo effettuare da parte del datore di lavoro, una idonea scelta dei dispositivi di protezione personali acquisendo informazioni sulle attività e le fasi di lavorazione, sulle caratteristiche delle motoseghe impiegate, sulle modalità degli incidenti accaduti e la gravità dei relativi danni subiti. In generale i dispositivi di protezione da usare sono: pantaloni con imbottitura antitaglio per la protezione delle gambe, giacca colorata per assicurare la dell operatore, ghette resistenti al taglio e calzature con suola antiscivolo, punta antischiacciamento e protezione antitaglio, rispettivamente per la protezione della parte inferiore della gamba e per la protezione dei piedi, guanti antitaglio e, eventualmente antivibranti rispettivamente per la protezione delle mani e lo smorzamento delle vibrazioni al sistema manobraccio ; casco con visiera per la protezione della testa, cuffia insonorizzante per la protezione dell udito. Nel caso di utilizzo di autocestello (PLE), particolare attenzione andrà posta nel posizionamento stabile degli stabilizzatori ed eventualmente dei ripartitori, nella verifica dell abaco delle portate in relazione allo sbraccio e alla presenza di ostacoli fissi o linee elettriche non Un (Kv) Distanza (mt) < 1 3 protette. 1 < Un < 30 3, In quest ultimo caso, le distanze minime da osservare, in funzione della tensione 30 < Un < 132 nominale, sono quelle di cui all allegato IX al D.L. vo 81/08 e s.m.i. e delle > distanze riportate dalla norma CEI Qualora non siano rispettabili le distanze sopra riportate, è d obbligo richiedere il fuori servizio dell impianto interferente.

109 Pag. 108 di 26 I lavorati operanti sul cestello dovranno essere equipaggiati con imbracatura di sicurezza vincolata al fondo della navicella ed indossare casco di sicurezza con sottogola e indumenti protettivi. L area sottostante quella interessata dovrà risultare segregata; in caso di intervento su strada, dovranno essere allestite la segnaletica stradale e le deviazioni di traffico in conformità alle norme del codice della strada. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Dispositivi tipo retrattile. Corpetto ad alta Cuffie auricolari Assorbitori di energia Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tappi auricolari Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Connettori Cordini Gru manuale

110 Pag. 109 di 26 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Bonifica con autospurgo e pompaggio acque meteoriche o perdite B 9 L attività prevede l intervento da parte di personale specializzato, con impiego di attrezzature specifiche per l esecuzione di lavorazioni quali l aggottamento delle acque meteoriche all interno di manufatti interrati o all interno di gallerie di servizi. Per la fase di ispezione dei predetti manufatti si dovrà rispettare la seguente procedura: per garantire il ricambio dell aria all interno delle gallerie si dovrà provvedere a sollevare i chiusini dei pozzetti a monte e a valle di quello su cui si effettua l intervento, e nel caso in cui la qualità dell aria non sia ottimale, si dovrà procedere alla ventilazione del cunicolo per mezzo di un insufflatore che dovrà rimanere in funzione per tutto il tempo in cui gli operai rimarranno nel pozzetto; prima di scendere all interno del manufatto interrato si dovrà effettuare la misurazione della qualità dell aria mediante l uso del rilevatore gas/ossigeno che deve essere maneggiato seguendo scrupolosamente le indicazioni riportate sul libretto di istruzioni dell apparecchio. Preventivamente all esecuzione delle misurazioni nel pozzetto, dovrà essere eseguito un test di prova del funzionamento del rilevatore al fine di assicurare la validità dei risultati delle misurazioni e l efficienza dello strumento. Successivamente alla rilevazione, dovrà essere predisposto sull imbocco del chiusino di accesso alla camera o alla galleria, un treppiede tipo Tracpode dotato di un dispositivo anticaduta tipo Blocfor per consentire la sicura discesa dell operatore all interno del pozzetto. L addetto incaricato all ispezione, prima di effettuare l ingresso attraverso il passo d uomo, dovrà indossare un imbracatura di sicurezza vincolata al treppiede. Il cavalletto dovrà essere munito di un arganello per il sollevamento delle persone da utilizzare anche per il caso in basso di attrezzi o materiali occorrenti all esecuzione dei lavori. Onde evitare la caduta accidentale di materiali o apparecchiature all interno del pozzetto, si dovrà delimitare l area prossima al chiusino mediante la predisposizione di transenne mobili con applicati parti rifrangenti. Per tutta la durata della permanenza del lavoratore all interno del pozzetto, un altro lavoratore in superficie dovrà rimanere sempre in contatto con il primo, pronto ad intervenire in caso di necessità. La discesa all interno della camera o della galleria dovrà avvenire per mezzo delle pedarole presenti, oppure con una scala munita di dispositivi antisdrucciolo, fissata in corrispondenza del piano campagna e sporgente dallo stesso per almeno 1,00 m. Prima di eseguire le operazioni di ispezione, sarà necessario provvedere al pompaggio dei liquami presenti sul fondo, mediante tubazione flessibile collegata ad autospurgo presente all esterno del manufatto. L imbocco della camera o della galleria dovrà risultare protetto con parapetto regolamentare. Nel caso di lavorazioni su strada, dovranno inoltre essere rispettate tutte le prescrizioni del codice della strada in materia di segnaletica e distanze di sicurezza. Nel caso si renda necessaria la video ispezione della galleria, l operatore interessato dovrà rimanere all interno del pozzetto il tempo strettamente necessario per disporre all interno del cunicolo, e a recuperare a fine ispezione, la telecamera professionale stagna telecomandata dalla strumentazione posta in superficie. L operatore in questo caso è collocato all esterno del pozzetto in corrispondenza del piano campagna in prossimità dell automezzo. Al termine della fase, prima di abbandonare l area di cantiere, i lavoratori dovranno eseguire la pulizia dell area circostante il pozzetto mediante getti d acqua corrente e rimuovere l eventuale presenza di fanghi o materiale di risulta. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Casco con visiera resistente arco elettrico CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti GUANTI

111 Pag. 110 di 26 monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico antitaglio Tuta da lavoro monouso protezione termica(freddo) Tuta ad alta per saldatore Corpetto ad alta contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta antivibrazione Pantaloni impermeabili MASCHERE Mascherina monouso per polveri Maschera a filtri polveri e fibre fastidiose FFP1 polveri fini e fumi nocivi FFP2S polveri fini tossiche e nocive FFP3S polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

112 Pag. 111 di 26 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Bonifica aree di lavoro dalla presenza di liquidi o sostanze biologiche B 10 Nel caso si debba attuare una bonifica del posto di lavoro con cospicua presenza di liquidi organici, le attività dovranno essere immediatamente sospese e richiesto l intervento di personale qualificato.. Durante tale attività in relazione sono stati individuati i seguenti fattori di rischio: movimentazione manuale dei carichi per le attività di scavo condotte manualmente; infezione da microrganismi per possibile contatto con fluidi contaminati; punture di insetti, topi, ecc.; Movimentazione manuale dei carichi In ordine alla movimentazione manuale dei carichi durante le operazioni di scavo, sarà cura del datore di lavoro fornire adeguati informazioni sulla corretta postura da assumere e la preventiva verifica dell integrità degli attrezzi manuali. Infezione da microrganismi Per l infezione da microrganismi, batteri e funghi, i lavoratori saranno equipaggiati con tuta monouso con cappuccio, guanti, occhiali protettivi, maschere per la protezione delle vie respiratorie. In ambiente di lavoro vanno usati abiti da lavoro a manica lunga. In caso di possibile contaminazione delle mani usare guanti protettivi in polietilene da lavoro.in caso di possibile contaminazione delle mucose usare visiera protettiva o, se questa non è disponibile, proteggere gli occhi con occhiali protettivi e contemporaneamente la bocca ed il naso con filtrante facciale o mascherina. Non è consentito mangiare, bere, fumare nell ambiente di lavoro. E consigliabile lavarsi sempre le mani quando ci si tolgono i guanti, quando si esce dal lavoro, prima di andare a mensa o al bar (NON in abiti da lavoro!!), quando ci si è sporcati le mani, dopo aver utilizzato i servizi igienici, in caso di contatto accidentale con liquidi biologici Punture di insetti Insetti come api, vespe e calabroni iniettano un veleno che può provocare reazioni locali o generali, talora anche molto gravi. Una puntura o morsicatura di insetti provoca dolore, prurito, arrossamento e gonfiore della zona di penetrazione del veleno. Le punture di zanzara possono provocare talora la formazione di bolle ripiene di liquido, che permangono per alcuni giorni e, dopo la rottura, possono infettarsi. Altri comuni insetti, come zanzare, zecche, cimici, mosche, pulci, acari e pidocchi, possono pungere o mordere la pelle iniettando una saliva irritante. Quando possibile si procederà ad una preventiva bonifica dell area mediante disinfestazione; durante tale fase non sarà possibile svolgere alcuna attività lavorativa. Si dovrà disporre nelle immediate vicinanze di cassetta di primo soccorso contenente specifici prodotti contro la puntura di insetti, disinfettanti e antinfiammatori. I lavoratori dovranno indossare abiti con maniche lunghe e pantaloni lunghi, che coprano la maggior parte del corpo, applicare sulla pelle esposta durante il giorno prodotti repellenti per gli insetti ripetendo l'applicazione in caso di sudorazione intensa ogni 2-3 ore. I repellenti per gli insetti e gli insetticidi a base di piretroidi possono essere spruzzati direttamente sugli abiti. In caso di puntura di insetti : se è presente il pungiglione questo va estratto con attenzione. In caso di morso di zecca queste non vanno staccate a viva forza perché il rostro dell'insetto, spezzandosi, rimane nei tessuti e può provocare infezioni; lavare la zona punta e disinfettarla; applicare un impacco con acqua fredda o ghiaccio per rallentare l'assorbimento del veleno ed alleviare il dolore; il prurito e la reazione infiammatoria possono essere controllati con una crema a base di idrocortisone (presente nella cassetta di primo soccorso) e da impiegare secondo le istruzioni; nel caso di lavoratori ipersensibili al veleno di imenotteri (api, vespe e calabroni) presentarsi al più vicino posto di pronto soccorso; in caso lavoratore con allergia alle punture degli insetti conclamata, è utilizzabile un autoiniettore di epinefrina (una penna caricata di adrenalina autoiniettabile, che rappresenta un farmaco salvavita portatile). L addetto al primo soccorso dovrà essere specificamente formato sul corretto utilizzo correttamente in condizioni di emergenza.

113 Elaborato Pag. 112 di 26 DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso Casco di protezione con sottogola Casco con visiera resistente arco elettrico CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Tuta da lavoro monouso Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) Tuta ad alta per saldatore Corpetto ad alta contro le aggressioni chimiche SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta antivibrazione Pantaloni impermeabili protezione dal calore Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche MASCHERE Mascherina monouso per polveri Maschera a filtri polveri e fibre fastidiose FFP1 polveri fini e fumi nocivi FFP2S polveri fini tossiche e nocive FFP3S polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL Semimaschere per polveri e inerti Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura Cintura di di sicurezza sicurezza con bretelle e cosciali Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

114 Pag. 113 di 26 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Pulizia derattizzazione e disinfestazione impianti B 11 In presenza di guano o di escrementi di ratti o di altri animali, all interno di spazi in cui dovranno essere eseguite le lavorazioni, le attività dovranno essere necessariamente precedute interventi di disinfestazione, bonifica e derattizzazione da parte di impresa specializzata. Nel caso la bonifica del posto di lavoro riguardi una cospicua presenza di materiale organico, le attività dovranno essere immediatamente sospese e richiesto l intervento di personale qualificato ( AMA o altre imprese specializzate). Dovrà comunque essere effettuata la valutazione di ulteriori rischi, come la presenza di ambienti confinati, rischi elettrici, presenza di acque di ristagno o altro. La disinfestazione e derattizzazione potrà avvenire anche in fasi successive, distanziate di circa 7/10 gg. La misura potrebbe essere necessaria al fine di garantire l eliminazione di eventuali larve presenti. L esecuzione potrà avvenire a mezzo di lancia con irrorazione con prodotti disinfestanti o con la semina di prodotti in polvere. I lavoratori dovranno essere necessariamente dotati dei DPI di base oltre alle tute monouso, guanti antitaglio e mascherine facciali. Il personale dovrà verificare costantemente la stabilità dei degli accessi e delle scale, provvedendo in caso contrario, ad apporre ulteriore opera provvisionale. E fatto divieto ai lavoratori addetti eseguire operazioni che non sono di loro competenza ad esclusione di quelle per cui sono stati incaricati. Le lavorazioni saranno eseguite sempre da una squadra di addetti con un numero mai inferiore a due unità e sotto la sorveglianza di un preposto. La misura si rende necessaria al fine di consentire, in caso di infortunio o di malore, di attuare le procedure di soccorso. Per contenere gli effetti dell emissione dei vapori nebulizzati durante l irrorazione nei locali interni o negli spazi, deve essere garantito, laddove possibile, un sufficiente ricambio di aria. In caso di impossibilità, carenza o assenza di areazione naturale, sarà necessario realizzare un sistema di ventilazione forzata mediante l uso di insufflatore. Nell eventualità di totale mancanza di ossigeno, i lavoratori potranno accedere all area soltanto con l impiego di autorespiratori, all utilizzo dei quali dovranno essere appositamente addestrati. E d obbligo del Datore di lavoro dell impresa esecutrice rendere edotti i lavoratori dei prodotti chimici utilizzati e sulle conseguenze in caso di inalazione e contatto. Le schede di sicurezza dovranno pertanto essere custodite in cantiere. Durante la disinfestazione dovranno essere sospese le lavorazioni in corso, che potranno riprendere solo ad intervento concluso. Qualora la rimozione delle carcasse esponga il lavoratore al contatto con parti attive degli impianti, per l esecuzione delle attività è d obbligo richiederne il fuori servizio. Completato l intervento, l area non sarà accessibile prima di 24 ore dall ultimo getto a spruzzo; tale condizione di inaccessibilità sarà attuata realizzando una efficace segregazione. Terminate le operazioni di disinfestazione, si procederà all eliminazione dei rifiuti di scarto. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto antivibrazione protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Tronchetti isolanti

115 Elaborato Pag. 114 di 26 INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Tuta da lavoro monouso Tuta ad alta Corpetto ad alta Bretelle ad alta Pantaloni impermeabili Abbigliamento fuoco e calore Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Maschera a filtri Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 polveri e fibre fastidiose FFP1 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura Cintura di di sicurezza sicurezza con bretelle e cosciali Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Semimaschere per polveri e inerti Tappi auricolari Autorespiratori (ventilazione assistita) Connettori Cordini Gru manuale

116 Pag. 11 di 26 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Trasporti e forniture B 12 Prima dell accesso in cantiere dei mezzi per l approvvigionamento o smaltimento dei materiali, andranno sempre verificati gli accessi ed i percorsi chex utilizzeranno i mezzi d opera, ed effettuata l informativa preliminare in rispetto dell Articolo 26 Dlgs 81/08 e s.m.i. commi 1 e 2, della circolare N. 4/2007 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, nonchè, se riferita a forniture di cls, la "Procedura per la fornitura di calcestruzzo in cantiere" di cls, della Commissione Consultiva Permanente sulla salute e sicurezza sul lavoro del 19/01/2011. La procedura dovrà essere rispettata soprattutto negli impianti di proprietà della Committenza, previo riconoscimento del personale in entrata. La misura si rende necessaria anche per valutare l eventuale sospensione di attività lavorative in prossimità o in contemporanea tra altre imprese e/o lavoratori autonomi, che possano interferire con le manovre di ingresso/uscita dell'automezzo dall area di lavoro. Le attività che prevedono il sollevamento con carico e scarico di materiali, attrezzature dai mezzi di trasporto, dovranno essere precedute dalla verifica del mezzo di sollevamento, degli accessori e della formazione del personale coinvolto nelle operazioni di approvvigionamento, in conformità all accordo Conferenza Stato Regioni del ; dovrà inoltre essere preventivamente valutata la capacità portante delle strutture orizzontali. Gli apparecchi di sollevamento, dovranno essere sottoposti a verifica periodica, in forza dell'art. 71 comma 11 del D.lgs e smi, in funzione delle diverse tipologie di apparecchi, con la frequenza riportata nell allegato VII del medesimo decreto. Nelle operazioni di sollevamento e trasporto è inoltre necessario: utilizzare mezzi appropriati alla natura, alla forma, al volume del carico e alle condizioni di impiego; verificare l efficienza dei mezzi, in particolare delle corde, delle funi metalliche, delle catene (verifica da eseguire trimestralmente), dei ganci e segnalare le eventuali anomalie; rispettare la portata dei mezzi facendo attenzione, in particolare, quando questa varia con il variare delle condizioni d uso; controllare che il percorso dei mezzi e del carico sia sgombro da qualsiasi intralcio; controllare che il posto di manovra consenta una perfetta di tutta la zona di azione del mezzo; qualora ciò non fosse possibile, si deve predisporre un servizio di segnalazione da parte di altro operatore eventualmente contatto radio con il conduttore del mezzo; curare la corretta imbracatura dei carichi, impedendo lo scorrimento delle funi sia sul carico che sul gancio ed evitando strisciamenti delle stesse su spigoli vivi, piegamenti con piccolo raggio di curvatura e torsioni multiple impiegando ove necessario specifici accessori per evitare concentrazioni di tensione sulle imbracature ; assicurarsi delle stabilità del mezzo e del suo carico; quando il mezzo di sollevamento richiede l uso degli stabilizzatori, che il terreno non sia cedevole, onde evitare il ribaltamento del mezzo stesso durante il sollevamento, mettere tavole o traversine in legno di adeguata resistenza sotto i piedi degli stabilizzatori per aumentare e regolarizzare la superficie di appoggio;

117 Pag. 116 di 26 porre i ganci in posizione baricentrica e non effettuare tiri inclinati per evitare oscillazioni pericolose al momento del distacco del carico dal piano di appoggio, effettuando il sollevamento con gradualità; alzare il carico, inizialmente solo quanto basta per provare se è equilibrato, e, successivamente, procedere nel sollevamento a velocità regolare fino all altezza necessaria per poter passare con sicurezza sopra tutti gli ostacoli che possono trovarsi lungo il percorso non far intervenire i fine corsa per bloccare lo spostamento dei ponti gru o l innalzamento dei carichi. L intervento dei fine corsa è previsto solo in caso d emergenza; non sostare o transitare sotto carichi sospesi e nelle zone che potrebbero essere esposte alla caduta degli stessi, anche quando non vengano eseguiti movimenti di traslazione; posare lentamente il carico su appoggi di adeguata resistenza e assicurarsi che lo stesso non possa rovesciarsi dopo aver allentato le imbracature; togliere le eventuali imbracature dal gancio e farlo risalire ad un altezza tale da escludere il pericolo di urtarlo. Per il corretto impiego dei mezzi meccanici è inoltre necessario: non aumentare i contrappesi predisposti dal costruttore allo scopo di ottenere una maggiore prestazione, per non provocare sollecitazioni pericolose nella struttura e nei singoli organi del mezzo; non utilizzare i mezzi di sollevamento per il trasporto di persone. Per gli apparecchi si sollevamento come le autogrù, è necessario: curare la stabilità del mezzo piazzandolo su terreno non cedevole, con pendenza limitata e non in prossimità di cigli di scavi; frenare l autogrù e bloccare le ruote con le calzatoie; inserire il blocco del cambio; mettere in opera gli stabilizzatori scaricando le sospensioni dell autogrù, ma senza sollevare le ruote da terra. Durante l uso dell autogrù è d obbligo collocarsi con tutte le parti del mezzo e del carico, a distanza di sicurezza dai conduttori di linee elettriche aeree salvo che queste non siano state protette adeguatamente in modo da evitare pericolosi avvicinamenti o contatti accidentali. Al termine del lavoro è necessario: far rientrare completamente il braccio della gru; sollevare gli stabilizzatori, farli rientrare e bloccarli in posizione raccolta. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico antitaglio Tuta da lavoro monouso protezione termica(freddo) Tuta ad alta per saldatore Corpetto ad alta contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta antivibrazione Pantaloni impermeabili protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche

118 Pag. 117 di 26 MASCHERE Mascherina monouso per polveri Maschera a filtri polveri e fibre fastidiose FFP1 polveri fini e fumi nocivi FFP2S polveri fini tossiche e nocive FFP3S polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL Semimaschere per polveri e inerti Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

119 Pag. 118 di 26 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica EM Fase: Sopralluogo in sito B 13 Ogni qual volta si renda necessario eseguire degli interventi di manutenzione, di rispristino o quant altro che richieda per il regolare funzionamento degli impianti, è indispensabile che l attività sia preceduta da una fase conoscitiva dei rischi e dei luoghi presso cui si dovranno eseguire i lavori. I sopralluoghi potranno essere eseguiti all interno di edifici civili, impianti o di locali tecnici della Committenza, oppure in ambienti esterni, in campagna o in città. L esecuzione di sopralluoghi su impianti o sulle aree sono indispensabili sia per la programmazione in sicurezza degli interventi, sia per l eventuale progettazione esecutiva degli stessi; possono inoltre essere finalizzati alla attività di raccolta dei dati impiantistici della rete stessa, inclusa la rilevazione della presenza di anomalie sugli impianti della Committenza. Il sopralluogo, integra inoltre l eventuale rilevazione di misure necessaria in fase di contraddittorio per la definizione dei lavori eseguiti e per il loro successivo collaudo. L attività pertanto potrebbe richiedere l effettuazione di misure e prove sugli impianti, finalizzate alla verifica dello stato degli stessi. In esito a tale attività, l impresa esecutrice riceverà le informazioni prescrizioni di sicurezza per non effettuare eventuali manovre che possano essere produrre di situazioni di rischio. I sopralluoghi dovranno avvenire sempre alla presenza contestuale del personale dell impresa esecutrice e del Committente, se eseguiti all interno di locali tecnologici di proprietà di quest ultima. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto antivibrazione protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Tronchetti isolanti INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Tuta da lavoro monouso Tuta ad alta Corpetto ad alta MASCHERE Mascherina monouso per polveri Maschera a filtri polveri e fibre fastidiose FFP1 polveri fini e fumi nocivi FFP2S Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti Cuffie auricolari Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari

120 Pag. 119 di 26 IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

121 Pag. 120 di 26 Opere elettromeccaniche EM Fase: Interventi all interno di camere interrate o profonde C 1 Preliminarmente a ogni attività lavorativa all interno di vasche o camere profonde, è indispensabile che l attività sia preceduta da una fase conoscitiva dei rischi e dei luoghi presso cui si dovranno eseguire i lavori. I sopralluoghi potranno essere eseguiti all interno di edifici civili, impianti o di locali tecnici della Committenza, oppure in ambienti esterni, in campagna o in città. In esito a tale attività, l impresa esecutrice riceverà le informazioni prescrizioni di sicurezza per non eseguire eventuali manovre che possano essere produrre di situazioni di rischio. I sopralluoghi dovranno avvenire sempre alla presenza contestuale del personale dell impresa esecutrice e del Committente, se eseguiti all interno di locali tecnologici di proprietà di quest ultima. In esito a tali accertamenti, andranno pianificate le attività, ivi comprese quelle da svolgere in emergenza e per il recupero di eventuali infortunati, propedeutiche all intervento e quelle di riconsegna al termine delle operazioni. Si procederà quindi alla segregazione dell area di cantiere con transenne metalliche o recinzione tipo orsogrill, prevedendo un varco mobile per l accesso delle maestranze. All interno dell area segregata potranno accedere i mezzi d opera dell impresa per lo scarico dei materiali entro area definita e segnalata con picchetti metallici e rete segnaletica in plastica,. Per gli apprestamenti igienico assistenziali, dovrà essere messo a disposizione dei lavoratori un wc chimico a vuotatura periodica dotato di lavabo; per interventi di durata superiore a gg, dovranno essere allestiti anche spogliatoi con funzione di ricovero in caso di pioggia. L accesso alla camera potrà avvenire attraverso passo d uomo, plotte metalliche o in cls rimovibili. Nel caso di chiusino in ghisa la sua rimozione dovrà avvenire utilizzando specifica attrezzatura alza-chiusini, con divieto tassativo all utilizzo di attrezzi manuali (picconi o altri sistemi artigianali), nel caso di plotte metalliche o in cls, previa verifica dell integrità dei punti di vincolo, andranno utilizzati gli appositi anelli presenti sulla copertura. Prima di procedere alla rimozione, perimetralmente all area da scoprire andrà posizionato parapetto regolamentare, dotato di varco mobile in prossimità del punto di discesa. Prima della discesa dei lavoratori all interno della camera, dovranno essere eseguite accurate indagini strumentali in ordine alla presenza di inquinanti, atmosfere atex, scarsa quantità di ossigeno, ed ogni altro elemento che possa costituire pericolo per l incolumità del lavoratore. Sarà buona norma ripetere la misura in tempi diversi, provvedendo, ove necessario, all attuazione di misure specifiche per il miglioramento della qualità dell aria. Nel caso di valori insufficienti della quantità di ossigeno andranno applicate misure di ventilazione naturale o artificiale per garantire un flusso d'aria maggiore e continuo e una maggiore precisione. Le misure di ventilazione adottate per tutelare la salute dei lavoratori soddisfano anche le condizioni necessarie alla prevenzione delle esplosioni. I vapori dei liquidi infiammabili e i gas più pesanti dell'aria devono essere aspirati dal punto di fuoriuscita e/o a livello del pavimento. I gas più leggeri dell'aria (ad es. idrogeno e metano) devono essere evacuati dal locale mediante bocchette di scarico poste a livello del soffitto. L'aspirazione con un ventilatore di estrazione è preferibile rispetto all'immissione d'aria. Infatti, solo in questo modo è possibile evacuare senza pericolo l'aria viziata. La camera dovrà essere stata precedentemente svuotata dei reflui e igienizzata. Terminatele operazioni preliminari sarà possibile far accedere il lavoratore all interno, equipaggiandolo con tuta monouso, stivali, guanti in lattica di gomma, casco da minatore (con luce integrata), imbracatura di sicurezza con attacco nucale, lampada a batteria. I lavoratori dovranno essere addestrati all uso di autorespiratori a circuito aperto, a norma UNI EN 137, che dovranno essere costantemente disponibili. Sull imbocco del passo d uomo sarà posizionato sistema di recupero a treppiede, da impiegare sia in ausilio alla discesa e risalita, sia come dispositivo di emergenza. Per tutta la durata dell intervento il preposto, informato e formato alla gestione delle emergenze, dovrà trovarsi all esterno della camera; un terzo lavoratore dovrà trovarsi al piede della scala, in contatto visivo con l altro lavoratore all interno della camera.

122 Pag. 121 di 26 La scala utilizzata per la discesa dovrà essere del tipo UNI EN 131, vincolata in sommità e sporgente dal piano di arrivo in quantità sufficiente. Il calo dei materiali e delle attrezzature all interno del manufatto, potrà essere eseguito manualmente o con l impiego di apparecchio di sollevamento, verificando che nessuno si trovi sotto il carico sospeso durante la discesa. In condizioni di scarsa o difficoltà di comunicazione, dovranno essere utilizzati apparecchi ricetrasmittenti, tra il preposto e i lavoratori all interno della camera addetti a ricevere il carico. Il montaggio di opere provvisionali all interno della camera dovrà essere eseguito da lavoratori qualificati ad operare in quota e con esperienza triennale in ambienti confinati. Per tutte le disposizioni specifiche in ambienti atex o luoghi confinati si rimanda alle lavorazioni B2 e B3 del presente piano. Per le lavorazioni in vasche profonde, valgono le medesime prescrizioni di carattere preliminare in ordine alla pulizia e igienizzazione degli ambienti, alle verifiche strumentali alla qualità dell aria e alle dotazioni di sicurezza. L accesso al fondo vasca potrà avvenire dall esterno utilizzando specifiche opere provvisionali. Nel caso di accesso alla quota del piano di campagna, dovranno essere preliminarmente installati parapetti regolamentari contro il rischio di caduta dall alto; in corrispondenza dell area di discesa, ove ciò non fosse possibile, andrà installata linea vita, ancorata a parti stabili, per consentire al lavoratore, equipaggiato con imbracatura di sicurezza, di vincolare la fune di trattenuta. Per la discesa all interno della vasca, si potrà utilizzare scala mano vincolata in sommità; in elazione alla durata e complessità dell intervento, potranno essere installate opere provvisionali quali ponteggi metallici fissi o ponti mobili su ruote, questi ultimi soltanto nel caso di accertata planarità del piano di appoggio. Per il calo dei materiali e delle attrezzature a fondo vasca potrà essere utilizzato apparecchio di sollevamento su autocarro. Per tutta la durata dei lavori, dovrà essere installato a bordo vasca apparecchio di sollevamento (elevatore a bandiera o a cavalletto), di adeguata portata, deputato al recupero di eventuali infortunati con barella in materiale plastico dotata di cinture di traino e sollevamento. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso Casco di protezione con sottogola Casco con visiera resistente arco elettrico CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto antitaglio protezione termica(freddo) per saldatore contro le aggressioni chimiche antivibrazione protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Tuta da lavoro monouso Tuta ad alta Corpetto ad alta Bretelle ad alta Pantaloni impermeabili Abbigliamento fuoco e calore Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche MASCHERE Mascherina monouso per polveri Maschera a filtri polveri e fibre fastidiose FFP1 polveri fini e fumi nocivi FFP2S polveri fini tossiche e nocive FFP3S polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL Semimaschere per polveri e inerti Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL GREMBIULE INSERTI-CUFFIE

123 Pag. 122 di 26 Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cuffie auricolari Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

124 Pag. 123 di 26 Opere elettromeccaniche EM Fase: Lavorazioni all interno di vasche profonde C 2 Gli interventi in oggetto possono essere eseguiti in vasche di: - Sghiaiatura; - Grigliatura media - Grigliatura fine; - Sollevamento; - Dissabbiatura aerata; - Disoleatura; - Pioggia; - Denitrificazione; - Ossidazione-Nitrificazione; - Sedimentazione; - Pre o post ispessimento; - Ambienti similari che presentino i medesimi fattori di rischio. Gli interventi di manutenzione elettromeccanica possono essere eseguiti sia a bordo vasca che in profondità, in relazione all intervento da realizzare. Le vasche profonde inoltre possono essere del tipo Coperte o Scoperte. Interventi a fondo vasca Gli interventi che prevedono l accesso al fondo dovranno essere preceduti dallo svuotamento della vasca, rimozione di depositi e successivi interventi di sanificazione, e saranno eseguiti dall esercizio che gestisce il funzionamento. Solo al termine della verifica della corretta pulizia e della qualità dell aria, sarà possibile fare accedere i lavoratori al fondo vasca con l impiego di: - opere provvisionali (ponteggi metallici o torri scala); - scale a rampe o scale a mano vincolate in sommità, previa attuazione delle procedure di sicurezza preliminari (verifica qualità dell aria, assenza di inquinanti, modalità di intervento in emergenza e per recupero di infortunati). Prima della discesa dei lavoratori al fondo vasca, si dovrà verificare, con l impiego di idonea strumentazione tarata, la qualità dell aria e l assenza di inquinati. Nel caso di vasche di notevole estensione, dove le condizioni ambientali possono variare sensibilmente tra punto di misurazione ed area di intervento, i lavoratori dovranno essere equipaggiati con rilevatori di tipo portatile che dovranno risultare costantemente in funzione. Per ogni altra disposizione, si rimanda a quanto prescritto nel paragrafo B1 del presente piano. In relazione alla geometria dell area di intervento, potrà essere installato ponteggio metallico, utilizzabile sia per l esecuzione delle lavorazioni sia per consentire l accesso al posto di lavoro. In caso di montaggio di ponteggi metallici, eseguiti con modalità diverse dagli schemi tipo approvati, l impresa dovrà redigere oltre al piano di montaggio uso e smontaggio dei ponteggi (PIMUS) nel rispetto dei contenuti minimi stabiliti dall allegato XXII del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., anche il progetto a firma di ingegnere o architetto abilitati, con il calcolo di resistenza e stabilità eseguito secondo le istruzioni approvate nell autorizzazione ministeriale e l elaborato grafico esecutivo. Tale obbligo si estende alla realizzazione di opere provvisionali complesse. Le lavorazioni potranno avere inizio solo dopo la verifica da parte del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione, se nominato o al Responsabile dei Lavori, degli avvenuti adempimenti. Le fasi di montaggio del ponteggio dovranno essere eseguite segregando l area interessata al montaggio al fine di tenere lontani i non addetti ai lavori e sotto l assistenza continuativa di un preposto. Dopo il primo livello di impalcato tutte le fasi di montaggio dovranno essere effettuate da parte degli addetti mediante l utilizzo di imbracatura e del dispositivo anticaduta con recupero automatico della fune che deve essere agganciata su

125 Pag. 124 di 26 strutture ad elevata capacita di resistenza e di trattenuta. Le operazioni di montaggio del ponteggio dovranno essere eseguite con un minimo di tre lavoratori. Progressivamente al montaggio dovranno essere predisposti gli ancoraggi secondo lo schema previsto dal progetto esecutivo e dal libretto di autorizzazione ministeriale. La tenuta degli ancoraggi agli sforzi previsti e risultanti dal calcolo, dovrà essere garantita mediante la realizzazione e certificazione di prove a strappo (per ancoraggi a tassello) mediante l utilizzo di estrattori omologati. Nel caso di esito negativo delle suddette verifiche o qualora la rispondenza non risulti efficace secondo quanto previsto dalle relazioni di calcolo, si dovranno incrementare gli ancoraggi esistenti. Non sarà possibile apportare modifiche all opera provvisionale senza l aggiornamento del PIMUS e del progetto; a tale proposito il preposto avrà il compito di ispezionare periodicamente l opera provvisionale al fine di verificare eventuali modifiche, manomissioni o danneggiamenti. Per l installazione e l uso di altre opere provvisionali di modesta entità quali: trabattelli, ponti su ruote, ponti su cavalletti, scale di vario tipo ecc., si dovranno applicare, nelle fasi di montaggio e smontaggio, le disposizioni previste dalla casa costruttrice riportate nel libretto di uso e manutenzione delle attrezzature. Prima del montaggio, i lavoratori, sotto la supervisione del preposto, dovranno verificare l integrità dei componenti delle opere provvisionali e l esatto numero degli elementi, provvedendo a scartare quelli danneggiati o mal funzionanti. In alternativa all impiego di opere provvisionali, la discesa potrà avvenire utilizzando scala a rampe, che sarà movimentata a mezzo di apparecchio di sollevamento, oppure impiegando scala a mano vincolata in sommità. In quest ultimo caso, dovranno essere adottate le opportune cautele per la discesa/risalita in sicurezza del lavoratore, mediante l impiego di dispositivi anticaduta. Una volta seguito all accesso al fondo vasca, si dovranno verificare eventuali perdite da canali limitrofi o dalle paratie. In tal caso e nell impossibilità di provvedere all interruzione del flusso idrico, dovranno essere installate ture di contenimento realizzate con sacchi in pvc e sabbia o con cordoli il cls. Soltanto al termine di tutti gli interventi propedeutici, si potrà dare corso alle lavorazioni. La manutenzione di carroponti nei sedimentatori primari e secondari può essere eseguita sia dall interno che da bordo vasca. Nel primo caso, per la discesa al fondo vasca, valgono le medesime prescrizioni, fatte le prioritarie verifiche della qualità dell aria, oltre alle procedure di recupero dell infortunato e all apprestamento di apparecchio di sollevamento fisso o mobile e la disponibilità di barella omologata. Nel secondo caso, si procederà al montaggio all esterno di opera provvisionale perimetrale, che potrà essere fissa o mobile, la prima realizzata con ponteggio metallico (tubi e giunti o multidirezionale), oppure con struttura reticolare posata a sbalzo dal bordo vasca. In ambedue i casi, è richiesto specifico progetto a firma di tecnico abilitato. In alternativa, accertata la regolarità del piano di posa, sarà possibile utilizzare ponte mobile su ruote del tipo autostabile (UNI EN 1004), verificando il corretto montaggio. In ogni caso, il lavoratore non potrà abbandonare il piano di lavoro del ponte mobile. Nelle vasche di forma rettangolare, dotate di camminamenti praticabili, l accesso dei lavoratori sarà subordinato alla posa in opera di linea vita alla quale sarà vincolata la fune di trattenuta della cintura di sicurezza. Nello specifico, le lavorazioni che riguardano la manutenzione generale dei carroponti, interessano i componenti come: - il raschiafango monobraccio (sedimentatori circolari) - il va e vieni (sedimentatori rettangolari), - i motoriduttori - i profili di stramazzo di tipo Thompson. La fase di adeguamento dei carroponti comprende invece le seguenti sottofasi: - smontaggio e sostituzione delle ruote (motrice, folle e antisbandamento); - smontaggio e sostituzione delle lame raschia fondo; - montaggio e sostituzione delle bavette e bandelle di gomma della lame raschia fondo; - smontaggio e sostituzione dell intera struttura metallica di collegamento tra il carroponte e la lama di fondo; - sverniciatura e verniciatura della struttura metallica; - smontaggio e sostituzione ralla;

126 Pag. 12 di 26 - revisione della bulloneria e di altri dispositivi relativi al carroponte; - smontaggio e sostituzione del gruppo riduttore comprensivo di motore elettrico, ruote motrice e folle. Tutte le lavorazioni da eseguire all interno delle vasche di sedimentazione con presenza di liquami, dovranno avvenire a sito preliminarmente bonificato e igienizzato, con le modalità sopra riportate. Le stesse aree dovranno essere consegnate all impresa esecutrice tramite apposito verbale sottoscritto da parte della direzione lavori, dai responsabili dell impianto e dai rappresentanti dell impresa esecutrice. Lo smontaggio e la successiva posa in opera dei singoli elementi riportati nelle sottofasi potrà avvenire mediante l utilizzo di un cestello a braccio telescopico o mediante l utilizzo di opere provvisionali (ponteggi a telai prefabbricati e/o a tubo e giunto, trabattelli ecc.), da posizionare all interno delle stesse vasche. Nel caso di vasca rettangolare l accesso e l uscita dalla vasca degli addetti, potrà essere ausiliata da scala metallica prefabbricata dotata di rampe e pianerottoli (torre scala) o da una unica rampa; il tutto in funzione della grandezza del manufatto. Potrà essere utilizzata piattaforma sviluppabile, di tipo a pantografo, da impiegare come sistema di recupero di eventuali infortunati. Nel caso della vasca circolare l accesso al fondo dovrà avvenire mediante una scala in ferro opportunamente dimensionata e progettata in modo da consentire l accesso e l uscita anche in condizioni di emergenza. La scala sarà fissata sia alla base che in sommità in modo da evitare scorrimenti sul piano di appoggio inclinato. In corrispondenza del punto di sbarco posto in sommità della scala si dovranno prolungare, su ambedue i lati, i parapetti lungo il bordo della vasca. Lo spostamento ed il posizionamento della piattaforma elevabile e delle opere provvisionali necessarie per l esecuzione delle lavorazioni, dall esterno verso l interno della vasca, dovrà avvenire per mezzo di autogru o di autocarro munito di braccio idraulico di portata adeguata al carico da movimentare, anche in relazione allo sbraccio. Il mezzo dovrà essere posizionato in prossimità della vasca, su superficie piana e di resistenza idonea al peso del mezzo. Durante la movimentazione del carico, gli addetti non dovranno sostare e/o camminare al di sotto del raggio d azione dell apparecchio di sollevamento. L operatore del mezzo si disporrà in modo da avere la massima visuale disponibile dell area di intervento. Durante le fasi di movimentazione, gli operatori guideranno il carico mediante funi guida in modo da evitare pericolose oscillazioni e movimenti bruschi. Le aree di lavoro, ricadenti all interno del raggio d azione del mezzo di sollevamento, sia esterne che interne alla vasca, dovranno essere opportunamente delimitate mediante l utilizzo di picchetti in ferro e rete di plastica arancione stampata o mediante nastro segnaletico a strisce trasversali bianco/rosse. La medesima procedura di lavoro dovrà essere adottata nella fasi di rimozione ed allontanamento delle attrezzature dall interno della vasca verso l esterno. Le operazioni di smontaggio e sostituzione delle apparecchiature, dei dispositivi e di tutti gli elementi necessari riportati nelle sottofasi dovranno essere eseguite mediante l utilizzo di attrezzature, utensili elettrici e/o manuali quali: trapano, martello, avvitatore, pinze ecc.. L operatore, equipaggiato con casco, guanti, scarpe antinfortunistiche ed imbracature di sicurezza, nel caso di utilizzo della piattaforma sviluppabile, dovrà imbracato con la cintura di sicurezza e vincolato con cordino di trattenuta alla struttura metallica (parapetto) della piattaforma sviluppabile. Nel caso di utilizzo di opere provvisionali, queste dovranno essere realizzate secondo lo schema riportato nel libretto ministeriali. Interventi a bordo vasca Per poter procedere allo smontaggio e alla successiva sostituzione delle ruote del carroponte potrà essere utilizzata autogru telescopica, di portata compatibile con il peso del carroponte da sollevare; il sollevamento dovrà avvenire in misura sufficiente ad eseguire lo smontaggio delle ruote esistenti ed il posizionamento di quelle nuove. In alternativa potranno essere utilizzati martinetti idraulici comandati da apposita centralina che garantisca il mantenimento dell orizzontalità del carico. Le lavorazioni di sostituzione le nuove ruote avverranno, operando da piattaforma sviluppabile e con l operatore imbracato e vincolato alla struttura metallica della PLE, e utilizzando utensili manuali e/o elettrici come trapano, avvitatore, saldatrice

127 Pag. 126 di 26 ecc. I lavoratori saranno dotati di casco, maschere, guanti e scarpe antinfortunistiche e imbracature di sicurezza. Installate le nuove ruote si procederà all abbassamento del carroponte fino alla posa sul piano di scorrimento. Ultimata la sostituzione, i i lavoratori addetti, operanti dalla piattaforma o da opera provvisionale, potranno procedere allo svincolo dell imbracatura del carroponte. Nel caso di impiego di martinetti idraulici, completata la sostituzione delle nuove ruote,si potrà procedere all abbassamento della struttura metallica, diminuendo gradualmente la pressione idraulica, in modo che il carroponte torni nella posizione originaria senza brusche movimentazioni. La sottofase finale che consiste nella revisione della bulloneria e di altri dispositivi relativi al carroponte, sarà eseguita mediante ispezione visiva e con l utilizzo di idonee apparecchiature, impiegando piattaforma sviluppabile, dalla quale opererà il lavoratore. Nel caso di utilizzo di opere provvisionali fisse (ponteggi), la struttura dovrà essere dotata anche di parapetto interno, nel caso di distanza dalla parete superiore a 20 cm. Al termine delle operazioni, si dovrà verificare il corretto funzionamento del carroponte, con i lavoratori in posizione protetta e lontani dalle parti in movimento. Negli interventi di sostituzione/riparazione di elementi malfunzionanti, valgono le medesime prescrizioni di sicurezza della fase precedente. Per la sostituzione dei motoriduttori si provvederà preliminarmente a rimuovere le passerelle in lamiera striata o in grigliato keller, poste come camminamento del carroponte, allo scopo di avere accesso agli elementi da sostituire. L ingresso all interno della struttura del carroponte, dove risulta alloggiato il motoriduttore, dovrà avvenire con i lavoratori equipaggiati con cintura di sicurezza collegata a cordino in acciaio (linea vita), vincolata agli esistenti parapetti metallici presenti sul camminamento o sulla struttura del carroponte. La fune di trattenuta avrà lunghezza max mt 1,00; sarà compito dell impresa esecutrice dimensionare il cordino utilizzato e verificare l idoneità dei parapetti metallici a sopportare gli sforzi a cui saranno sottoposti. Per tutti gli interventi a bordo vasca, ove non sia presente il parapetto fisso in dotazione all opera, dovranno essere allestite linee vita. Per l accesso ai motoriduttori, il lavoratore dovrà avere spazio sufficiente per procedere all operazione di sbullonamento degli elementi da rimuovere; in tale posizione, l operatore dovrà risultare vincolato alla fune di sicurezza ancorata ai parapetti metallici esterni o alla struttura del carroponte. Gli elementi da rimuovere saranno poi imbracati mediante funi metalliche o fasce tessili, sollevati a mezzo autogru e depositati sul pianale dell autocarro, in caso di allontanamento dall area di cantiere, o stoccati nell area di deposito dei materiali, presente in cantiere. Durante la fase di sollevamento e movimentazione dei carichi nessun addetto dovrà sostare nel raggio d azione del braccio dell autogru. Subito dopo la rimozione degli elementi, dovrà essere ripristinato il camminamento, ricollocando le lamiere striate o i grigliati keller, allo scopo di non lasciare spazi aperti lungo la viabilità del carroponte, quindi si potrà procedere alla posa e al montaggio delle parti da sostituire. Anche per tale fase valgono le modalità e prescrizioni di sicurezza descritte per la fase di smontaggio. In particolare l autocarro che trasporterà i nuovi motoriduttori si dovrà avvicinare quanto più possibile all area di posa, mentre un addetto provvederà ad imbracare i carichi (uno per ogni movimentazione) sul pianale dell autocarro. Nella fase successiva il gruista solleverà il carico e lo posizionerà nell area di ricevimento; quindi l addetto alla posa, vincolato con cordino di sicurezza ai parapetti metallici sul camminamento del carroponte, guiderà il carico il carico fino a trovare l esatta posizione finale per lo stazionamento. Solo con il carico in prossimità dell apertura della passerella, l addetto si avvicinerà ed entrerà all interno della struttura del carroponte per depositarlo nel punto stabilito. Le attività di smontaggio e successiva posa in opera dei motoriduttori dovrà essere eseguita mediante l utilizzo di apparecchiature elettriche ed utensili manuali. Tutte le attrezzature impiegate dovranno essere conformi alla normativa vigente, a norma CE, ed essere utilizzate secondo quanto riportato nei libretti di uso e manutenzione predisposti dalla casa costruttrice. Tutti i lavoratori dovranno indossare casco, guanti, scarpe

128 Pag. 127 di 26 antinfortunistiche, tute, otoprotettori e, qualora previste, imbracature di sicurezza. A completamento dell operazione di posa in opera dei motoriduttori si provvederà a ricollocare le lamiere striate, o i grigliati keller, presenti sul camminamento del carroponte. Durante la lavorazione dovrà essere costantemente presente il preposto, che vigilerà sulla corretta applicazione delle prescrizioni di sicurezza. Per la sostituzione dei profili tipo Thompson, sulle vasche di sedimentazione rettangolari, le lavorazioni dovranno essere effettuate mediante l utilizzo delle piattaforme sviluppabili poste all interno delle stesse vasche. Per l approvvigionamento dei materiali e delle attrezzature, le modalità organizzative, le procedure di lavoro e le relative misure di sicurezza, si rimanda a quanto prescritto in precedenza. Per la rimozione dei profili di stramazzo sulle vasche di sedimentazione circolari, le lavorazioni dovranno avvenire con gli addetti posizionati all interno del canale; l accesso all interno dello stesso potrà avvenire mediante l utilizzo delle opere provvisionali montate a ridosso del cordolo del canale, che dovranno essere costituite da almeno due campate di ponteggio, costituito da telai prefabbricati od elementi a tubo e giunto, o mediante l utilizzo di apposite scale metalliche a ripiani e gradini. L accesso sul fondo della vasca dovrà avvenire sempre mediante l utilizzo di una scala metallica, per la cui configurazione e movimentazione si rimanda alle prescrizioni già impartite. Prima dell accesso all interno del canale di stramazzo, dovrà essere predisposta linea vita, costituita da un cordino di acciaio di adeguata resistenza posto in tensione, vincolato a parti stabili esistenti lungo il perimetro della vasca (parapetti) o collegata ai montanti delle opere provvisionali di accesso predisposte a ridosso del canale. A tale linea vita l operatore dovrà collegare la propria imbracatura di sicurezza con dispositivo tipo retrattile ( Blocfor ) o mediante cintura di sicurezza con cordino di trattenuta. Relativamente allo smontaggio ed alla sostituzione delle lamiere dei profili Thompson, si dovranno adoperare utensili manuali quali: cacciaviti, pinze, martelli ecc.. L approvvigionamento delle lamiere dovrà essere effettuato manualmente dall area di stoccaggio sino a fondo della vasca, a ridosso delle opere provvisionali di accesso al canale. Il tiro in alto delle lamiere sarà eseguito con un carrucola manuale, dotata di dispositivo di arresto automatico o, in caso di altezza maggiore di mt, attraverso l installazione di un elevatore elettrico. Entrambi i sistemi saranno posizionati su un elemento a bandiera girevole che consentirà l avvicinamento del carico al piano di lavoro, evitando così la rimozione degli elementi del parapetto. Durante il tiro in alto del materiali e la posa in opera degli stessi sul canale, la zona sottostante all opera provvisionale e all area di intervento dovrà essere interdetta con transenne metalliche stabilizzate alla base. I lavoratori saranno essere equipaggiati con i dispositivi di protezione individuale della precedente fase. Per tutta la durata delle lavorazioni, dovrà essere costantemente presente il preposto, che vigilerà sulla corretta applicazione delle misure di sicurezza previste nei piani. Per il ripristino delle vie di corsa dei carriponte dei sedimentatori, le vasche dovranno essere svuotate e sanificate al fine di eliminare tanto il rischio di annegamento e quello biologico. L area di lavoro sarà consegnata all impresa con le modalità descritte nelle precedenti fasi lavorative. Preliminarmente all esecuzione dei lavori, l area prossima alle vasche dovrà essere delimitata in modo da impedire l accesso all area di cantiere da parte di personale non autorizzato. Sulla delimitazione dovranno essere installata cartellonistica indicante la presenza temporanea dei lavori, il rispetto delle misure di sicurezza e il divieto d accesso da parte di personale non autorizzato. Al fine di contenere l emissione di polveri prodotte dalle demolizioni, sulla recinzione dell area di intervento andranno installati teli in nylon verdi a maglia fitta. Prima di iniziare le lavorazioni, gli addetti provvederanno ad installare lungo tutto il bordo della vasca una linea vita di alla quale collegare la fune di trattenuta dell imbracatura di sicurezza, che non dovrà consentire cadute libere superiori a 1.0 mt dal piano di calpestio. All attrezzatura anticaduta dovrà essere applicato il dispositivo retrattile. La linea vita dovrà essere installata all esterno della vasca ed in adiacenza al parapetto metallico o in muratura presente sul perimetro della stessa. Il cordino sarà vincolato ai montanti, costituiti da singoli elementi a tubo da ponteggio, posti ad un interasse max.00 mt. Ciascun montante dovrà sia essere infisso nel terreno ad adeguata profondità, sia ancorato al parapetto esistente mediante morsetti, fasce, perni o golfari. Il fissaggio dei montanti dovrà garantire la resistenza allo strappo in caso di caduta dell operatore. Ultimata la posa del cordino di sicurezza, i lavoratori potranno ora accedere all interno della vasca, predisponendo scala metallica, opportunamente dimensionata e progettata, che dovrà essere fissata sia alla base che in sommità in per evitare

129 Pag. 128 di 26 scorrimenti sul piano di appoggio inclinato. I lavoratori operanti sul bordo interno della vasca, dovranno risultare vincolati alla linea vita, mediante cordino di sicurezza. La demolizione del cordolo in cls della vasca, potrà essere eseguita mediante l utilizzo di attrezzature manuali o elettroutensili, quali martelli demolitori elettrici o pneumatici. Gli interventi saranno realizzati per tratti non superiori a.00 mt ; l esecuzione avverrà stabilendo una turnazione dei lavoratori per diminuire il livello di esposizione individuale al rumore ed alle vibrazioni. Durante le fasi di demolizione, si procederà ad inumidire i materiali in modo da ridurre la produzione di polveri; completata la fase di demolizione, i lavoratori rimuoveranno tutti i materiali di risulta presenti sia sul bordo esterno della vasca che sul fondo della stessa. I prodotti di demolizione presenti lungo il perimetro saranno rimossi da lavoratori vincolati con cintura di sicurezza collegata alla linea vita, mentre quelli presenti sul fondo saranno raccolti scendendo all interno della vasca utilizzando la scala. In corrispondenza del punto di sbarco, posto in sommità della scala, si estenderanno i parapetti lungo il bordo della vasca, su ambedue i lati per una lunghezza pari a 3.00 mt. Tali protezioni dovranno garantire la resistenza in caso di caduta accidentale dell operatore temporaneamente non vincolato alla linea vita di sicurezza in occasione della salita o della discesa. La rimozione, il carico e l allontanamento dei materiali di risulta dovrà essere effettuato utilizzando attrezzature manuali quali: badili, secchi, carriole. I lavoratori, in fase di carico e trasporto dei materiali, non dovranno mai superare i limiti di movimentazione manuale dei carichi pari a 2 kg per ciascun addetto, utilizzando più lavoratori in caso di superamento del predetto limite. Qualora il caricamento e l allontanamento dei materiali di risulta richieda un impegno prolungato, dovrà essere stabilita una turnazione tra i lavoratori ; in ogni caso si dovrà privilegiare il trasporto con mezzi meccanici. L allontanamento del materiale dovrà avvenire utilizzando cassoni autoribaltanti che saranno calati a fondo vasca da apparecchio di sollevamento. Prima di procedere al sollevamento, gli operatori dovranno collegare funi guida sugli appositi al cassone in modo da orientare il carico durante le fasi di movimentazione, avendo cura di evitare pericolose oscillazioni. L area ricadente all interno del raggio d azione del mezzo di sollevamento dovrà essere temporaneamente interdetta allo stazionamento e/o al passaggio anche involontario da parte degli addetti ai lavori. A tale proposito dovranno essere predisposte delle delimitazioni temporanee realizzate mediante l utilizzo di picchetti in ferro e rete di plastica arancione, o attraverso l impiego di transenne metalliche stabilizzate alla base. I materiali saranno depositati all interno del cassone dell autocarro e avviati a discarica. Nelle fasi di movimentazione nessun addetto dovrà sostare al di sotto del carico sospeso; potrà avvicinarsi allo stesso solamente quando il carico si trovi in prossimità del piano di appoggio per condurlo nell esatta posizione finale. Si procederà quindi allo sgancio delle funi guida e allo scarico dei materiali nel cassone dell autocarro. Terminata la pulizia dell area, i lavoratori potranno procedere al ripristino del cordolo della vasca. La lavorazione sarà essere effettuata con attrezzature manuali. L intervento prevede l applicazione, sulle superfici precedentemente rimosse, di specifici prodotti indicati dalla committenza. L impresa esecutrice dovrà fornire, prima dell inizio dei lavori, la scheda di sicurezza del materiale impiegato, nella quale saranno riportati i rischi a cui sono esposti i lavoratori e le relative misure di prevenzione e protezione che gli stessi dovranno adottare durante l uso del prodotto. Durante la fase di ripristino, gli addetti dovranno essere continuamente vincolati alla linea vita mediante imbracatura di sicurezza e fune di trattenuta. Il ripristino sarà eseguito per tratti, con le stesse modalità indicate in precedenza per la fase di demolizione. In particolare la lunghezza dei tratti di intervento non dovrà essere superiore a,00 mt. Prima di eseguire il ripristino i lavoratori provvederanno ad installare una sponda laterale in legno con la funzione di contenimento del materiale da posare, posta sul lato interno del cordolo e fissata alla struttura della vasca, che consentirà agli addetti una migliore esecuzione del lavoro secondo la regola d arte. Il posizionamento della sponda dovrà essere effettuato, come già specificato in precedenza, con gli operatori imbracati e vincolati alla linea vita di sicurezza

130 Pag. 129 di 26 (vedi foto sotto riportata). Ad intervento ultimato, i lavoratori procederanno a rimuovere tutti i materiali presenti nell area di cantiere comprese le opere provvisionali,ripulendo l area e riconsegnandola alla committenza nelle medesime condizioni antecedenti l inizio dei lavori. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso Casco di protezione con sottogola Casco con visiera resistente arco elettrico CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto antitaglio protezione termica(freddo) per saldatore contro le aggressioni chimiche antivibrazione protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Tuta da lavoro monouso Tuta ad alta Corpetto ad alta Bretelle ad alta Pantaloni impermeabili Abbigliamento fuoco e calore Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche MASCHERE Mascherina monouso per polveri Maschera a filtri polveri e fibre fastidiose FFP1 polveri fini e fumi nocivi FFP2S polveri fini tossiche e nocive FFP3S polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL Semimaschere per polveri e inerti Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Cuffie auricolari filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

131 Pag. 130 di 26 Opere elettromeccaniche EM Fase: Rimozione e installazione di componentistica elettromeccanica C 3 Rinnovo / potenziamento apparecchiature elettromeccaniche (compressori d aria, pompe, centrifughe e dispositivi vari) Le attività lavorative delle presente fase dovranno avvenire all interno delle aree degli impianti della committenza ACEA. Prima di eseguire qualsiasi lavorazione occorrerà provvedere a disalimentare l energia elettrica per evitare contatti accidentali con parti attive. Per il montaggio delle apparecchiature elettromeccaniche, tutti gli interventi necessari dovranno essere realizzati in regime di fuori servizio temporaneo dell unita d intervento. Prima di effettuare i collegamenti necessari, l unita d intervento dovrà essere disattivata provvedendo ad apporre cartellonistica indicante il DIVIETO DI TOCCARE L IMPIANTO - LAVORI IN CORSO. Il fuori servizio temporaneo andrà concordato con i responsabili dell attività servita dall impianto e con la direzione lavori. Il preposto dell impresa dovrà coordinare le attività affinché i lavoratori impegnati siano informati sulle modalità di esecuzione dei lavori. Terminata la fase di montaggio, il preposto informerà i dirigenti dell attività affinché provvedano a riattivare l unita d intervento. I lavori di montaggio dovranno essere effettuati esclusivamente con l impianto fuori tensione. Tale procedura dovrà essere verbalizzata con le modalità descritte nelle fasi precedenti. Le operazioni di montaggio dei vari macchinari dovranno essere realizzate manualmente, sia a terra che in quota, utilizzando opere provvisionali quali trabattelli, ponti su cavalletti, ponteggi a telai prefabbricati e/o ad elementi a tubo e giunto. Non è consentito accatastare sugli impalcati materiali oltre a quelli strettamente necessari per la fase lavorativa; l accesso ai piani di lavoro, per le lavorazioni in quota, dovrà avvenire utilizzando scale a mano e/o doppie. Gli interventi saranno eseguiti con l impiego di utensili manuali e/o dispositivi elettrici quali: trapani, avvitatori, chiavi, smerigliatrici ecc.. I lavoratori addetti dovranno essere equipaggiati con guanti, caso, scarpe antinfortunistiche, mascherine, otoprotettori e visiere ecc.. La posa delle apparecchiature elettromeccaniche da installare sarà effettuata mediante l impiego di autogru, utilizzando le procedure di sicurezza già descritte nell utilizzo del mezzo. Le aree all interno del raggio d azione del mezzo di sollevamento dovranno essere interdette allo stazionamento e/o al passaggio dei lavoratori, mediante la predisposizione di una delimitazione temporanea costituita da picchetti in ferro e rete di plastica arancione o mediante transenne metalliche vincolate e stabilizzate alla base. Nel caso di installazione in quota delle apparecchiature elettromeccaniche, queste dovranno rimanere imbracate ed in sospensione per tutta la fase di montaggio, fino al fissaggio definitivo. Nel caso di posa di apparecchiature elettromeccaniche di notevoli dimensioni, all interno di fabbricati e/o manufatti all uopo dedicati, per i quali non risulti possibile l impiego di apparecchi di sollevamento, si dovranno utilizzare apposite attrezzature di trasporto e movimentazione, quali carrelli trasportatori o elevatori a forche. Le attrezzature impiegate per la movimentazione, il sollevamento e le fasi di smontaggio e montaggio dovranno essere marcate CE ed impiegate nel rispetto delle indicazioni riportate nei libretti di uso e manutenzione predisposti dalla casa costruttrice. Nel caso di montaggio di apparecchiature di modesti pesi e dimensioni, si potrà procedere alla movimentazione manuale, nei limiti imposti dalla movimentazione manuale dei carichi. Nel caso di operazioni di saldatura del tipo a elettrodo rivestito o ossiacetilenica, l uso dell attrezzatura dovrà essere riservato esclusivamente al personale incaricato e adeguatamente qualificato essendo riconosciuta, la saldatura, come un attività specialistica. Si dovrà evitare, per quanto possibile, la saldatura di pezzi verniciati o sporchi di olio; nell impossibilità si dovrà fare ricorso ad aspirazioni localizzate, fornendo al lavoratore respiratore personale del tipo per vapori tossici e nocivi.

132 Pag. 131 di 26 Durante le fasi di saldatura elettrica, dovranno essere impiegati cavi di sezione adeguata alla tensione impiegata; in particolare si dovrà verificare l integrità dell isolamento dei cavi, delle pinze porta elettrodi e la funzionalità delle ganasce. La saldatrice non dovrà essere usata senza che sia stata opportunamente collegata all impianto di messa a terra. Le operazioni di saldatura dovranno essere effettuate esclusivamente in ambienti ben aerati ricorrendo, nel caso di ambienti chiusi o scarsa ventilazione all impiego di cappe di aspirazione ed impianto di estrazione per garantire l allontanamento dei fumi e gas prodotti dalla saldatura o un numero adeguato di ricambi d aria dell ambiente. Prima dell inizio delle operazioni di saldatura, occorrerà verificare che la lavorazione non costituisca fonte di rischio per altri lavoratori presenti nello stesso ambiente, provvedendo in tal caso, in funzione della tipologia lavorativa e del contesto operativo, a posizionare idonei schermi di protezione. Nelle immediate vicinanze facilmente accessibile e ben segnalato. I lavoratori addetti alle operazioni di saldatura, in aggiunta ai dispositivi di protezione individuale in dotazione, dovranno essere provvisti di specifico abbigliamento antifiamma. Preventivamente all inizio delle operazioni e a lavori ultimati, dovranno essere opportunamente segnalate eventuali parti calde degli elementi metallici al fine di evitare che altri lavoratori si procurino ustioni. Durante le fasi di saldatura a gas, dovranno essere ancorate efficacemente al muro le bombole di gas combustibile e ossigeno o tenute ben legate nell apposito carrello, mantenute in posizione verticale, e con le valvole protette da apposito cappellotto. Gli utilizzatori dovranno accertarsi che siano presenti le valvole di sicurezza sulle derivazioni dalle bombole di gas combustibile al cannello, le quali, insieme ai riduttori, non dovranno essere toccate mani o stracci sporchi di olio e grassi. Dovranno inoltre essere controllate l efficienza dei manometri, dei riduttori e delle valvole utilizzando acqua saponata e non ricorrendo a fiamme. I rubinetti e le valvole dovranno essere aperti a mano mediante l utilizzo di apposita chiave ed evitando di eseguire forzature con attrezzi non idonei. Gli utilizzatori dovranno accertarsi che i tubi flessibili siano ben collegati ai riduttori per mezzo di fascette metalliche o mediante altri dispositivi che evitino lo sfilamento, che siano integri e nei termini di validità. L accensione del cannello dovrà avvenire mediante l utilizzo di fiamma fissa o con l uso di appositi accenditori; dovranno altresì provvedere ad interrompere il flusso dei gas ogni volta che il lavoro venga sospeso. Per brevi interruzioni dell attività lavorativa si potrà mantenere accesa la fiamma in modalità ridotta. Gli operatori dovranno effettuare l estinzione chiudendo prima la valvola del gas combustibile utilizzato (acetilene, idrogeno, ecc.) e poi quelle dell ossigeno e riportare a zero i manometri. Qualora l apparecchiatura di saldatura non presenti le dotazioni minime necessarie o presenti delle anomalie particolari, i lavoratori dovranno astenersi dal loro utilizzo e segnalare le problematiche riscontrate al preposto; quest ultimo provvederà affinché le attrezzature vengano immediatamente sostituite e/o riparate in modo da ristabilire le condizioni di sicurezza necessarie per il loro impiego. Si ribadiscono inoltre una serie di misure di sicurezza da adottare per la saldatura di tipo a gas, già riportate nei paragrafi della saldatura di tipo elettrico. Relativamente al montaggio di apparecchiature mediante imbullonatura e/o applicazione e fissaggio di elementi di sostegno (staffe, fischer ecc.), i lavoratori dovranno utilizzare idonei utensili manuali e/o chiavi speciali tali da serrare adeguatamente i bulloni e garantire cosi un appropriata resistenza della struttura. In questa fase dovrà essere prestata particolare attenzione al pericoli di schiacciamento degli arti. A tale proposito, i lavoratori dovranno indossare i dispositivi di protezione individuale del caso e provvedendo, qualora necessario, alla realizzazione di adeguato puntellamento e/o fissaggio dei vari elementi della struttura in modo da prevenire eventuali cedimenti e/o crolli improvvisi. Nel caso di utilizzo dei fischer ed eventuali resine o elementi di fissaggio, l impresa dovrà allegare al piano operativo di sicurezza, la scheda dei prodotti e/o delle sostanze utilizzate, al fine di poter valutare gli eventuali rischi presenti o derivanti da interferenze dovute all uso contemporaneo in cantiere di altri prodotti o dall esecuzione di altre lavorazioni. Prima dell inizio dei lavori, le attrezzature utilizzate, dovranno essere controllate dai lavoratori al fine di verificarne il perfetto funzionamento. Qualora fossero riscontrati problemi, guasti o malfunzionamenti, gli addetti provvederanno a sospendere temporaneamente le attività e a darne comunicazione al preposto, che verificherà la necessità di effettuare degli interventi di manutenzione e/o revisione sulle apparecchiature o, eventualmente, a procedere con la sostituzione delle stesse. Durante tutta la durata delle lavorazioni dovrà essere costantemente presente il preposto, che vigilerà sulla corretta applicazione delle misure di sicurezza previste.

133 Pag. 132 di 26 DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso Casco di protezione con sottogola Casco con visiera resistente arco elettrico CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) per saldatore contro le aggressioni chimiche SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto antivibrazione protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Tuta da lavoro monouso Tuta ad alta Corpetto ad alta Bretelle ad alta Pantaloni impermeabili Abbigliamento fuoco e calore Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche MASCHERE Mascherina monouso per polveri Maschera a filtri polveri e fibre fastidiose FFP1 polveri fini e fumi nocivi FFP2S polveri fini tossiche e nocive FFP3S polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL Semimaschere per polveri e inerti Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Cuffie auricolari filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

134 Pag. 133 di 26 Opere elettromeccaniche EM Fase: Cunicoli di servizio C 4 Prima di procedere all accesso all interno di cunicoli di servizio, dovrà essere svolta una preliminare attività finalizzata alla esatta individuazione del percorso della canalizzazione, alla sua profondità, allo studio di interferenze con il traffico veicolare (ove presenti) o con altri sottoservizi. Tale attività sarà preceduta dalla verifica documentale della degli elaborati tecnica da acquisire preliminarmente; per interventi all interno dei siti ACEA, questa fase sarà eseguita in collaborazione con il personale della committenza che abbia conoscenza dello stato dei luoghi oggetto delle operazioni. Ultimate le attività preliminari si procederà alla messa a giorno della copertura del cunicolo, manualmente o con mezzi meccanici; in quest ultimo caso, nessuno lavoratore dovrà trovarsi nel raggio d azione della macchina operatrice. A tal fine, l area d intervento sarà preventivamente delimitata con transenne metalliche o picchetti metallici sormontati di capsule in plastica e rete segnaletica plastificata di altezza non minore di mt 1,00. Si procederà quindi alla rimozione del chiusino di accesso con apposita attrezzatura di sollevamento, installando subito dopo cancelletto di protezione contro il rischio di caduta dall alto. Nel casi di cunicoli prefabbricati in c.a, dotati di plotta di copertura pure in c.a.,il sollevamento andrà eseguito utilizzando gli appositi anelli presenti sull estradosso dell elemento di copertura. Verificata l integrità dei punti di vincolo, si potrà procedere al sollevamento della plotta utilizzando apparecchio di sollevamento o escavatore omologato come tale. Durante tale fase i lavoratori dovranno trovarsi a distanza di sicurezza e fuori dal raggio di azione della macchina operatrice; deposta a terra la plotta, si procederà all installazione delle protezioni contro il rischio di caduta dall alto. Lo stoccaggio delle plotte rimosse avverrà lungo il perimetro del cunicolo, avendo cura di posizionare stabilmente gli elementi sul terreno, con divieto di sovrapposizione di più di due elementi. Ai fini di una corretta organizzazione della lavorazione, sarà necessario predisporre in prossimità della testata del cunicolo, un area recintata per la collocazione delle attrezzature di lavoro ( gruppo elettrogeno, carrelli movimentatori, etc.). Prima dell accesso dei lavoratori al cunicolo, si procederà alla ventilazione naturale del cunicolo, sollevando il chiusino o la plotta a monta e valle dell area di intervento, integrando la misura, quando necessario, con l utilizzo di insufflatori d aria. Successivamente dovranno essere eseguite le misurazioni strumentali per la verifica della qualità dell aria, l assenza i inquinanti e di atmosfere esplosive; soltanto a seguito dell esito negativo degli accertamenti, sarà consentito l accesso dei lavoratori all interno del cunicolo. Eventuali operazioni di bonifica ambientale, come derattizzazioni e disinfezioni andranno eseguite preliminarmente all esecuzione dell intervento. Per ulteriori prescrizioni si rimanda al paragrafo B1 del presente piano. La discesa all interno del cunicolo sarà assicurata mediante scala a mano UNI EN 131, vincolata alla sommità e sporgente almeno mt 1,00 dal piano di campagna; il lavoratore sarà equipaggiato con cintura di sicurezza dotata di cosciali e attacco nucale per l eventuale recupero in caso di infortunio. La discesa sarà ausiliata da treppiede di sicurezza ad altezza regolabile, conforme alla norma UNI EN 79 classe B; in fase dell intervento un lavoratore informato e formato sulle procedure da attuare in caso di emergenza. Nel caso di utilizzo di scala a mano verticale fissa (pedarola), si dovrà preventivamente verificare l integrità e lo stato d uso degli elementi metallici; in caso di incertezza dovrà essere impiegata scala a mano vincolata. Prima di addentrarsi nel cunicolo, il lavoratore verificherà l assenza di acqua, di ostacoli fissi, di cavi elettrici interferenti, riferendo immediatamente al preposto le eventuali condizioni ostative all esecuzione dell intervento o gli interventi da realizzare per la messa in sicurezza. Il lavoratore sarà equipaggiato con tuta monouso, casco con luce a batteria, eventualmente stivali. Dovranno essere disponibili all esterno estintore omologato e autorespiratore ad aria compressa a norma UNI EN 137. Effettuata la discesa del primo lavoratore, un secondo operatore si posizionerà al piede della scala, mantenendo il contatto visivo sia con l operatore all interno del cunicolo che con quello costantemente posizionato all esterno; nel caso che per l esecuzione dell intervento sia necessario l intervento di 2 lavoratori, la squadra dovrà risultare composta da n. 4 elementi, di cui uno in corrispondenza del punto di discesa ed uno posizionato all esterno.

135 Pag. 134 di 26 Il calo dei materiali, delle attrezzature o della componentistica all interno, potrà essere eseguito, in relazione alle dimensioni ed ai pesi, sia manualmente che con apparecchio di sollevamento montato su autocarro. Durante la fase di discesa del carico nessun lavoratore dovrà trovarsi sotto il carico sospeso; i lavoratori presenti nel cunicolo sosteranno in posizione protetta e potranno procedere allo sganciamento soltanto con il carico a terra, dopo averlo direzionato con funi guida. Per la movimentazione e collocazione in opera dei tratti di tubazione, si farà uso di autocarro dotato di gru idraulica, l imbracatura sarà eseguita con fasce tessili aventi angolo al vertice mai superiore a 60 ; nel caso di elementi di lunghezza rilevante saranno utilizzati appositi bilancieri dotati di marcatura CE. L area di lavoro dovrà risultare convenientemente illuminata da lampada alimentate in bassissima tensione. Per l eventuale posa di staffe metalliche di sostegno, saranno utilizzati utensili a mano e apparecchi elettrici a doppio isolamento, equipaggiando il lavoratore con dispositivi antirumore ed occhiali protettivi contro la proiezione di schegge. Le operazioni di saldatura dovranno avvenire con l uso di maschere filtranti a carboni attivi, avendo cura di controllare periodicamente l efficacia del filtro e provvedendo alla sua sostituzione. Ultimato l intervento, si procederà al ripristino della copertura, ricollocando gli elementi nella posizione originaria. Nel caso di interferenza con il traffico veicolare, oltre alle delimitazioni fisse e la prescritta segnaletica di sicurezza, le lavorazioni dovranno essere assistite da moviere, equipaggiato con indumenti ad alta, che disciplinerà eventuali deviazioni della viabilità. In presenza di guano o di escrementi di ratti o di altri animali, all interno di spazi in cui dovranno essere eseguite le lavorazioni, le attività dovranno essere necessariamente precedute interventi di disinfestazione, bonifica e derattizzazione da parte di impresa specializzata. Dovrà comunque essere effettuata la valutazione di ulteriori rischi, come la presenza di ambienti confinati, rischi elettrici, presenza di acque di ristagno o altro. La disinfestazione e derattizzazione potranno essere eseguite anche a mezzo di lancia con irrorazione con prodotti disinfestanti o con la semina di prodotti in polvere. I lavoratori dovranno essere necessariamente dotati dei DPI di base oltre alle tute monouso, guanti antitaglio e mascherine facciali. Il personale dovrà verificare costantemente la stabilità dei degli accessi e delle scale, provvedendo in caso contrario, ad apporre ulteriore opera provvisionale. Le lavorazioni saranno eseguite sempre da una squadra di addetti con un numero mai inferiore a due unità e sotto la sorveglianza di un preposto. La misura si rende necessaria al fine di consentire, in caso di infortunio o di malore, di attuare le procedure di soccorso. Per contenere gli effetti dell emissione dei vapori nebulizzati durante l irrorazione nei locali interni o negli spazi, deve essere garantito, laddove possibile, un sufficiente ricambio di aria. In caso d impossibilità, mancanza o assenza di areazione naturale, sarà necessario realizzare un sistema di ventilazione forzata mediante l uso di insufflatore. Nell eventualità di totale mancanza di ossigeno, i lavoratori potranno accedere all area soltanto con l impiego di autorespiratori, all utilizzo dei quali dovranno essere appositamente addestrati. E obbligo del Datore di lavoro dell impresa esecutrice rendere edotti i lavoratori dei prodotti chimici utilizzati e sulle conseguenze in caso d inalazione e contatto. Le schede di sicurezza dovranno pertanto essere custodite in cantiere. Durante la disinfestazione dovranno essere sospese le lavorazioni in corso, che potranno riprendere solo ad intervento concluso. Completato l intervento, l area non sarà accessibile prima di 24 ore dall ultimo getto a spruzzo; tale condizione di inaccessibilità sarà attuata realizzando una efficace segregazione.

136 Pag. 13 di 26 DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Casco con visiera resistente arco elettrico CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Tuta da lavoro monouso Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) Tuta ad alta per saldatore Corpetto ad alta MASCHERE Mascherina monouso per polveri Maschera a filtri polveri e fibre fastidiose FFP1 polveri fini e fumi nocivi FFP2S contro le aggressioni chimiche SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Cuffie auricolari filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

137 Pag. 136 di 26 Opere civili EM Fase: Demolizioni D 1 Elementi strutturali in cemento armato, prefabbricati o in acciaio, anche all interno di vasche Preliminarmente alle operazioni di demolizione, è fatto obbligo di procedere alla verifica delle condizioni di conservazione e di stabilità delle varie strutture da demolire. In relazione al risultato di tale verifica, dovranno essere eseguite le opere di rafforzamento e/o di puntellamento previste ad evitare che, durante la demolizione, si verifichino crolli intempestivi della struttura. In caso di intervento di demolizione entro vasche interrate è d obbligo far precedere la fase lavorativa dalla disinfezione dei luoghi oggetto dei lavori oltre che eseguire l attività in rispetto del DPR 177/2011. Prima dell inizio delle operazioni, in caso di presenza d impiantistica di qualsivoglia tipo, il preposto dovrà richiedere la disattivazione o chiusura di tutti gli impianti e, qualora risulti necessario, dovrà avvalersi di personale qualificato e/o specializzato. Di tale attività, propedeutica ad ogni altra lavorazione, dovrà essere acquisita prova documentale dell avvenuta effettuazione. I lavori di demolizione dovranno procedere con cautela e con ordine dall'alto verso il basso e dovranno essere condotti in maniera da non pregiudicare la stabilità delle strutture portanti o di collegamento e di quelle eventualmente adiacenti, ricorrendo al loro preventivo puntellamento. Le predette lavorazioni dovranno essere eseguite sotto la diretta sorveglianza di un preposto nominato dall impresa esecutrice, con esperienza specifica nel settore. La successione delle lavorazioni previste per il singolo caso, dovrà risultare da apposito programma contenuto nel POS dell impresa esecutrice, il quale dovrà essere tenuto a disposizione dell organo di vigilanza. Il puntellamento, qualora necessario, dovrà essere effettuato con elementi lignei a perdere o mediante l utilizzo puntelli metallici estensibili e dovrà riguardare l intera struttura o parte di essa. Nel caso di opere provvisionali complesse, dovrà essere redatto specifico progetto a firma di tecnico abilitato, comprensivo di disegni esecutivi e dalle relazioni di calcolo; l intera documentazione dovrà essere allegata al POS. Prima dell'inizio di lavori di demolizione si dovrà provvedere inoltre a delimitare sia l area circostante, mediante transenne rese solidali e stabilizzate oppure a mezzo di recinzione tipo orsogrill, installando, ove necessario, rete antipolvere in nylon fissata ai pannelli grigliati. All interno di tale area dovrà essere interdetto il passaggio e lo stazionamento del personale non direttamente interessato ala lavorazione. Per l esecuzione di demolizioni di piccole dimensioni, si potrà potranno utilizzare attrezzature manuali quali: martello demolitore elettrico o pneumatico, seghe a filo diamantato, pinze e cesoie idrauliche, troncatrici manuali, spaccaroccia chimici, meccanici o a sparo, mazza e punta ecc.

138 Pag. 137 di 26 Nel caso di lavoarzioni in quota, che espongano il lavoratore al rischio di caduta dal alto, ove non sia possibie utilizzare opere provvisionali, l addetto alla demolizione dovrà essere equipaggiato con cintura di sicurezza e coordino di tipo retrattile vincolato ad un punto stabile della struttura portante esistente. Qualora si preveda la demolizione di strutture complesse collegate tra loro, si dovrà preventivamente effettuare l isolamento della struttura da demolire, utilizzando specifiche attrezzature, quali macchine taglia giunti. Le demolizioni di elementi di altezza fino a mt, potranno essere eseguite per ribaltamento o per trazione; in quest ultimo caso, la macchina operatrice ed i lavoratori addetti, dovranno posizionarsi ad una distanza non minore di una volta e mezza l elemento da demolire. Per le demolizioni eseguite con l utilizzo di un escavatore munito di pinza idraulica, la macchina dovrà posizionarsi a distanza di sicurezza, che tenga conto della possibile traiettoria dei detriti; per evitare la propagazione della polvere nell ambiente, le macerie saranno irrorate con getti d acqua o con nebulizzatori. Si provvederà quindi affinché il materiale sia caricato su automezzo e avviato in discarica autorizzata. Durante tale fase, l autista dovrà rimanere fuori dalla cabina del mezzo e del raggio di azione della macchina caricatrice, potrà risalire soltanto quando le operazioni di carico risultino completate. Prima di procedere al trasporto si dovrà provvedere alla copertura del cassone dell automezzo con il telo in dotazione sull autocarro. Tale precauzione è finalizzata a prevenire l eventuale caduta materiale al difuori del cassone. Gli autocarri, dovranno procedere con il trasporto seguendo la predisposta viabilità. Nel caso di accessi disagevoli (in curva, con scarsa, ecc.), gli automezzi saranno ausiliati nella manovra da moviere, che provvederà a far interrompere temporaneamente le attività interferenti e ad allontanare le maestranze eventualmente presenti lungo le piste del cantiere. Lo stesso moviere, fornirà ausilio anche per l immissione dei mezzi sulla viabilità pubblica, provvedendo, ove necessario, al segnalamento e all interruzione temporanea del traffico veicolare e/o pedonale. Demolizioni elementi architettonici (pareti, infissi, opere in cartongesso ecc.) La demolizione di paramenti murari in laterizio, all interno di locali, dovrà essere effettuata utilizzando opere provvisionali quali ponti su ruote o su cavalletti. Prima dell inizio delle operazioni, in caso di presenza di impiantistica di qualsivoglia tipo, il preposto dovrà provvedere alla disattivazione o chiusura di tutti gli impianti e, qualora risulti necessario, dovrà avvalersi di personale qualificato e/o specializzato. La demolizione dovrà essere effettuata delimitando preliminarmente l area di lavoro interessate dalle operazioni di demolizione. Inoltre si dovrà provvedere a sospendere tutte le lavorazioni in esecuzione nell area oggetto di demolizione. I locali dovranno essere opportunamente areati in modo naturale e qualora ciò non sia possibile, si dovrà provvedere a installare nei predetti locali idonei mezzi di ventilazione o aspirazione tali da assicurare un volume sufficiente di ricambi d aria in funzione della dimensione degli ambienti. I materiali di risulta dalle demolizioni non dovranno essere accumulati in quantità eccessive,pertanto si dovrà procedere al loro sistematico allontanamento dall area di lavoro mediante l utilizzo di carriole o altre attrezzature per il trasporto. Nella movimentazione manuale dei carichi si dovrà tener conto dei principi ergonomici e ridurre al minimo lo sforzo tenendo delle dimensioni degli elementi da movimentare, dell afferrabilità del carico, della ripetitività dei movimenti, ecc. In particolare

139 Pag. 138 di 26 qualora le demolizioni producano una notevole quantità di macerie, si dovrà provvedere all impiego di maestranze e attrezzature in numero sufficiente per il loro allontanamento. Durante le demolizioni si dovrà provvedere ad inumidire le macerie prodotte allo scopo di abbattere l emissione delle polveri. A tale proposito si ribadisce l importanza di aerare i locali dove si effettueranno le demolizioni. Gli ambienti dovranno essere ben illuminati in modo da assicurare una buona luminosità delle aree di lavoro. In caso non sia possibile garantire una luminosità naturale durante le ore diurne, si dovrà provvedere ad installare nei locali opportune lampade alogene, in quantità e con caratteristiche tali da consentire un ottimale per gli addetti ai lavori. Le lampade potranno essere poggiate a terra o su appositi supporti metallici, in modo da non interferire con i passaggi o con l esecuzione dei lavori. E collocate in posizione tale da non produrre abbagliamento. I corrugati posti a terra dovranno essere protetti mediante tavoloni metallici e segnalati mediante nastri di colore bianco/rosso e/o giallo/nero. Per eseguire le demolizioni, gli addetti dovranno utilizzare esclusivamente apparecchiature manuali alimentate elettricamente o a scoppio. Prima del loro utilizzo, gli operatori dovranno verificare che le attrezzature non presentino guasti, danni o malfunzionamenti meccanici. Per l energia elettrica dovranno effettuare il collegamento delle apparecchiature al quadro di cantiere o sottoquadro presente mediante l utilizzo di prese protette. In alternativa dovranno munirsi di gruppi elettrogeni portatili. Tale metodologia dovrà essere applicata anche in occasione di demolizioni di pavimentazioni e/o massetti di sottofondo. Per le pareti esterne, i lavoratori dovranno impiegare opportune opere provvisionali costituite da telai prefabbricati di ponteggio o impalcature realizzate con elementi in tubi e giunti. Tali opere dovranno essere montate a ridosso delle facciate a non più di 20 cm dalle stesse. Nelle demolizioni si provvederà a ridurre tale distanza mediante il montaggio di elementi a sbalzo in tubi e giunti (stocchetti), in modo che il materiale di risulta dalle demolizioni rimanga in corrispondenza del piano di lavoro utilizzato dagli addetti, evitando la caduta di materiale verso gli impalcati sottostanti. A seconda dell importanza dell opera provvisionale da predisporre, in particolare qualora essa risulti superiore a 20,00 m di altezza e nei casi in cui nella relazione di calcolo non siano disponibili le specifiche configurazioni strutturali utilizzate con i relativi schemi di impiego nonché le altre opere provvisionali, costituite da elementi metallici o non, oppure di notevole importanza e complessità in rapporto alle loro dimensioni ed ai sovraccarichi, dovranno essere erette in base ad un progetto, che dovrà essere redatto e firmato da un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all esercizio della professione. Il progetto dovrà comprendere: il calcolo di resistenza e stabilità eseguito secondo le istruzioni approvate nell autorizzazione ministeriale e il disegno esecutivo. Il ponteggio dovrà essere sempre montato nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e in conformità alle normative di buona tecnica previste per tale attività. L opera provvisionale non dovrà subire modifiche durante l esecuzione dei lavori, pertanto ogni impresa si attiverà affinché non vengano eseguite manomissioni o rimozioni anche parziali di elementi facenti parte del ponteggio. A tale proposito il preposto incaricato nel cantiere, dovrà periodicamente eseguire delle ispezioni sull opera provvisionale al fine di verificare eventuali modifiche o manipolazioni nonché eventuali danneggiamenti subiti dall opera provvisionale nel corso dei lavori. Pertanto a seguito di tali controlli, qualora risulti necessario, il preposto interverrà affinché siano eseguiti gli opportuni interventi di ripristino alla condizione autorizzata. L allontanamento dei materiali di risulta dalle demolizioni dovrà essere eseguito, qualora risulti possibile, dall interno dei locali o come di consueto mediante l utilizzo degli appositi convogliatori di macerie montati sulle opere provvisionali. A tale proposito si specifica che i convogliatori dovranno essere agganciati costantemente all opera provvisionale nella ragione di almeno un ancoraggio ogni 10 tubi a prescindere dall utilizzo o meno del tubo con la tramoggia. Inoltre si dovrà provvedere a mettere sotto tensione le catene di aggancio di ogni tubo in modo da distribuire il peso in modo omogeneo. Nel montaggio si dovrà evitare la realizzazione di curve, e qualora fosse comunque necessario inclinare la colonna di scarico, essa dovrà essere inclinata in modo graduale e le catene dovranno essere regolate in modo da risultare sempre intensione. Particolare attenzione dovrà essere riportata nel convogliare all interno delle colonne, macerie di dimensioni superiore al diametro dei tubi. In tale condizione ci si espone al rischio di caduta dell intera colonna dovuto alla rottura delle catene per l eccessivo peso dei materiali intasati nel convogliatore. Infine si fa presente che per lunghezze superiori a 10 m, dovranno essere impiegati opportuni elementi speciali, applicati ad intervalli regolari lungo la colonna di scarico, finalizzati al rallentamento della caduta dei materiali di demolizione.

140 Pag. 139 di 26 L area circostante all elemento terminale della colonna di scarico, che dovrà trovarsi ad una altezza non maggiore di mt 2,00 dal terreno, sarà essere interdetta ai lavoratori. Si dovrà provvedere ad allontanare costantemente le macerie accumulate mediante l utilizzo di autocarri e, in caso di utilizzo di scarrabili, procedere con il loro regolare svuotamento. Nei casi di utilizzo dei cassoni scarrabili, durante il trasporto a discarica dei materiali, il preposto provvederà ad avvertire le maestranze di sospendere temporaneamente lo scarico delle macerie e a interdire l area sottostante alla colonna. Terminato il posizionamento del cassone sarà cura del preposto dare comunicazione ai lavoratori del ripristino totale delle attività. In caso di rimozione di pareti eseguite in pannelli (lastre) di cartongesso, si dovrà provvedere alla rimozione preliminare delle stesse mediante l impiego di utensili manuali, quali mazza e punta, e successivamente alla asportazione delle guide metalliche. Le guide dovranno essere rimosse mediante l utilizzo di cesoie elettriche tali da consentire una sicura separazione delle stesse dai telai. I materiali dovranno essere ridotti in più parti in modo da consentire una maggiore manovrabilità ed un più agevole allontanamento nelle aree temporanee di stoccaggio predisposte. Nei casi in cui si debba procedere alla rimozione di controsoffitti esistenti in pannelli, si dovrà procedere al preventivo smontaggio e allontanamento degli stessi. Gli addetti dovranno operare sulle opere provvisionali predisposte quali: ponti su ruote o su cavalletti, trabattelli ecc. In caso di altezze maggiori, si potranno utilizzare piattaforme pantografate o telescopiche tali da consentire il raggiungimento delle altezze di servizio. In ogni caso, le aree interessate dovranno essere interdette ai non addetti ai lavori e, in caso di impiego di piattaforme aeree, le aree sottostanti dovranno essere ulteriormente delimitate onde evitare l involontario stazionamento e/o passaggio al di sotto dei mezzi in esercizio o sotto i carichi sospesi. I pannelli dovranno essere rimossi in quantità modeste, provvedendo al loro costante allontanamento dall area di lavoro, che potrà essere effettuato mediante l impiego di carriole o manualmente da parte dai lavoratori. Completata la rimozione dei pannelli dell intera superficie controsoffittata, gli addetti potranno procedere con lo smontaggio della struttura portante in ferro/alluminio con le modalità e metodologie analoghe a quelle indicate per le pareti divisorie. In entrambi i casi, i lavoratori dovranno osservare particolari cautele laddove risulti presente, all interno della parete o del controsoffitto, l impiantistica esistente elettrica o di altro tipo (idrica/termica ecc.). In tali casi, dovranno sospendere temporaneamente le lavorazioni far presente al preposto la circostanza, il quale provvederà immediatamente alla disattivazione o chiusura degli impianti ed alla successiva rimozione degli stessi a cura di personale qualificato. Terminata tale fase, i lavoratori potranno riprendere con le ordinarie operazioni di demolizione. Ultimata la fase lavorativa, gli addetti provvederanno a ripristinare le condizioni di sicurezza dei i locali, allontanando ogni materiale rimosso presente negli ambienti. Le aree di cantiere dovranno risultare sgombre e preparate per la successiva fase lavorativa prevista. Le fasi di demolizione dovranno essere controllate ed eseguite sempre sotto la presenza continuativa di un preposto, il quale dovrà essere a conoscenza delle fasi esecutive previste e pianificate per la realizzazione delle attività di demolizione. Nei casi in cui si presentino circostanze impreviste nella programmazione delle lavorazioni, il preposto dovrà immediatamente sospendere le attività e coordinarsi con la direzione lavori e il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, i quali provvederanno, di comune accordo con l impresa, a predisporre quanto necessario per la ripresa dei lavori. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico antitaglio Tuta da lavoro monouso protezione termica(freddo) Tuta ad alta per saldatore Corpetto ad alta contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta antivibrazione Pantaloni impermeabili protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche

141 Pag. 140 di 26 MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Maschera a filtri Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 polveri e fibre fastidiose FFP1 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Semimaschere per polveri e inerti Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

142 Pag. 141 di 26 Opere civili EM Fase: Opere provvisionali D 2 Montaggio e smontaggio ponteggi Il ponteggio dovrà essere predisposto per tutte le attività di manutenzione che richiedano di operare in quota, previste e indicate nel corso dell appalto da parte del committente. Il ponteggio, a seconda delle attività per cui dovrà essere installato, rimarrà in uso fino al completamento delle strutture e/o delle opere preordinate. A seconda dell importanza dell opera provvisionale da allestire, qualora essa risulti di altezza superiore a mt o nei casi di difformità dagli schemi tipo approvati contenuti nell autorizzazione ministeriale all impiego, o ancora quando si tratta di opere provvisionali, costituite da elementi metallici o non, di notevole importanza e complessità in rapporto alle dimensioni ed ai sovraccarichi, dovrà essere redatto specifico progetto, a firma di un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all esercizio della professione. In ogni caso dovrà essere redatto, a cura del montatore, il Piano di Montaggio Uso e Smontaggio (PIMUS) secondo le previsioni dell allegato XXII del D. L.vo 81/08 e s.m.i. Il progetto dovrà comprendere: il calcolo di resistenza e stabilità eseguito secondo le istruzioni approvate nell autorizzazione ministeriale e il disegno esecutivo. Dal predetto progetto dovrà risultare quanto occorre per definire il ponteggio nei riguardi dei carichi, delle sollecitazioni e dell esecuzione. Le fasi di montaggio del ponteggio dovranno essere effettuate segregando l area interessata al fine di tenere lontani i non addetti ai lavori e sotto l assistenza costante di un preposto. Le operazioni di scarico degli elementi, collocati all interno di apposite rastrelliere, dovranno essere effettuate con l ausilio di un autocarro munito di braccio idraulico, in totale assenza di vento e di oscillazioni, sarà buona norma evitare che il carico transiti al di sopra dei lavoratori addetti alle operazioni montaggio. Questi ultimi, con l ausilio di funi guida, direzioneranno il carico fino all area di stoccaggio, avvicinandosi soltanto per gli spostamenti di precisione, con il carico in prossimità del suolo. Relativamente alle fasi di montaggio saranno dapprima collocate in opera le basette, poi dovranno essere inseriti i montanti e in sequenza si agganceranno i vari elementi, verificando la loro corretta connessione al fine di garantire una perfetta stabilità globale dell opera provvisionale. Dopo il primo impalcato tutte le fasi di montaggio dovranno essere effettuate da parte degli addetti utilizzando imbracatura di sicurezza e dispositivo anticaduta con recupero automatico della fune, che deve essere agganciata a strutture ad elevata capacità di resistenza e di trattenuta. Le operazioni di montaggio del ponteggio dovranno essere eseguite con un minimo di tre lavoratori. Qualora, in relazione alle ridotte le dimensioni degli spazi antistanti il ponteggio, in alternativa all impiego della mantovana parasassi, dovrà essere prevista una delimitazione dell area sottostante, di larghezza pari alla proiezione in pianta della mantovana (1,0 mt), realizzata con l impiego di picchetti metallici protetti in sommità da capsule in plastica e rete in plastica arancione. L interdizione dell area, intesa come misura sostitutiva della mantovana parasassi, avrà lo scopo di impedire il passaggio o la sosta da parte degli addetti al di sotto dell opera provvisionale e quindi dell esposizione al rischio di caduta dall alto di materiali o utensili. Il

143 Pag. 142 di 26 ponteggio dovrà essere sempre montato nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e in conformità alle normative di buona tecnica previste per tale attività. L opera provvisionale non dovrà subire modifiche non autorizzate durante l esecuzione dei lavori, pertanto ogni impresa si attiverà affinché non vengano eseguite manomissioni o rimozioni anche parziali di elementi del ponteggio. A tale proposito il preposto incaricato nel cantiere, dovrà periodicamente eseguire delle ispezioni dell opera provvisionale al fine di verificare eventuali modifiche, manomissioni o danneggiamenti subiti, che possano compromettere la sicurezza dell opera provvisionale. Se in esito a tali verifiche emergessero situazioni di difformità rispetto al progetto o al PIMUS, il preposto interverrà affinché siano eseguiti gli opportuni interventi di ripristino. Montaggio e smontaggio montacarichi di cantiere A seconda delle attività previste all interno del cantiere, qualora le caratteristiche intrinseche dell area e delle strutture esistenti ne favoriscano l utilizzo, in alternativa al montaggio dei ponteggi, si potrà installare montacarichi di cantiere o piattaforma elevatrice. Il montacarichi, a seconda delle attività per cui dovrà essere montato, rimarrà in uso fino al completamento delle strutture e/o delle opere preordinate dal committente; potrà essere utilizzato esclusivamente nel rispetto delle indicazioni previste nel libretto di autorizzazione e d uso e soltanto da personale all uopo addestrato.. La posa in opera dovrà essere eseguita rispettando quanto indicato nelle istruzioni di montaggio fornite dal costruttore. Preliminarmente all inizio delle lavorazioni di montaggio si dovrà effettuare la preparazione della base d appoggio del montacarichi, che dovrà presentare caratteristiche di planarità al fine di garantire la perfetta verticalità del traliccio e quindi lo scorrimento del montacarichi. Il montaggio dei singoli tralicci di scorrimento della piattaforma avverrà progressivamente all innalzamento della stessa; per ogni traliccio installato, il cestello potrà proseguire la salita fino al punto di installazione di quello successivo. Con tale procedura iterativa, è possibile eseguire il completo montaggio della piattaforma fino all altezza prevista, rispettando comunque i limiti dimensionali imposti dal costruttore. L area sottostante e circostante al cestello dovrà essere delimitata al fine di interdire il passaggio anche involontario da parte dei lavoratori e dei non addetti ai lavori. Lungo la delimitazione dovranno essere predisposte varchi mobili per accedere all area interdetta e quindi alla piattaforma; l accesso alla rea sarà possibile solamente con la piattaforma a terra e in posizione di attesa. In ordine alla delimitazione, al fine di interdire una sufficiente area al di sotto del cestello, si dovrà considerare almeno la proiezione in pianta del montacarichi nonché un ulteriore area di rispetto al fine di assicurare che l eventuale caduta di materiale dall alto ricada entro i confini predisposti a terra. I materiali dovranno essere approvvigionati mediante l utilizzo di carriole o movimentatori: in ogni caso, si dovrà verificare che i materiali trasportati non sporgano dal cestello o possano entrare in contatto con i tralicci o altri ostacoli fissi. Il montacarichi, se omologato al trasporto di persone, potrà essere utilizzato anche per l accesso in quota degli addetti ai lavori, prevedendo, in corrispondenza dello sbarco, varco mobile sbloccabile soltanto con il montacarichi al piano; saranno comunque installati, perimetralmente alla navicella, i parapetti regolamentari forniti dal fabbricante. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO CALZATURE

144 Pag. 143 di 26 Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Dispositivi tipo retrattile. Corpetto ad alta Cuffie auricolari Assorbitori di energia contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tappi auricolari Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Connettori Cordini Gru manuale

145 Pag. 144 di 26 Opere civili EM Fase: Scavi D 3 Scavi a sezione obbligata Prima di dare corso alle operazioni di scavo, andranno consultate le tavole delle interferenze con i sottoservizi, linee aeree telefoniche ed elettriche; in particolare, nel caso di strade con presenza di linee elettriche in tensione interferenti con il tracciato, lo scavo dovrà avvenire avendo cura che il braccio della macchina operatrice non si avvicini a meno di 3 mt dai cavi, Distanza osservando, in conformità all allegato IX al D.L.vo 81/08 e s.m.i. le seguenti distanze Un (kv) minima (mt) minima, funzioni delle tensioni nominali di esercizio:a seconda delle circostanze < 1 3 potranno essere utilizzate macchine operatrici di limitato sbraccio, o in alternativa si dovrà provvedere alla schermatura con tavolato dei conduttori in tensione. 1 < Un < 30 3, Per linee elettriche interferenti ortogonali al tracciato, accertata la distanza tra il piano 30 < Un < 32 di campagna ed il punto più basso della catenaria, si dovranno disporre opportune interdizioni sul tracciato, posizionate a distanza tale che con la massima estensione >132 7 del braccio dell escavatore, risulti comunque assicurata la distanza di mt 3 dai conduttori in tensione. All interno dell area interdetta, le operazioni di scavo potranno essere eseguite esclusivamente in modalità manuale o con l impiego di macchine operatrici il cui sbraccio massimo risulti compatibile con la distanza da osservare per la linea elettrica aerea. Per le lavorazioni di scavo all interno di aree urbanizzate, l impresa esecutrice dovrà preventivamente consultare le planimetrie dei tracciati dei servizi interrati, o integrare ove necessario, anche a mezzo di saggi in situ, le indagini per la ricerca dei sottoservizi. Allo scopo, oltre all apertura di cavi di indagine, potranno essere eseguite specifiche ricerche a mezzo di rilevatori o georadar. I sottoservizi rinvenuti dovranno essere messi in luce mediante scavo manuale ed immediatamente segnalati e protetti mediante impalcati lignei o piastre metalliche. Particolare attenzione, in relazione alla natura vulcanica dei terreni attraversati, dovrà essere posta durante lo scavo, alle possibili emanazioni di anidride carbonica o idrogeno solforato, la cui presenza dovrà essere individuata a mezzo di specifici rilevatori portatili da fornire al personale addetto. In caso di intersezione o ravvicinato parallelismo con la rete gas, prima della discesa dei lavoratori all interno dello scavo dovrà essere verificata l eventuale presenza di gas; pertanto, nel caso predetto, i lavoratori dovranno essere equipaggiati rilevatori di gas indossabili sia alla cintura che fissati con clip alla tuta da lavoro. L apparecchiatura dovrà essere dotata di un doppio segnale di allarme, acustico ed a vibrazione interna e risultare conforme alla direttiva 89/336/CEE relativa alla compatibilità elettromagnetica. Si dovrà in ogni caso rispettare il divieto di fumare e di usare fiamme libere. Il taglio dell asfalto sarà eseguito mediante macchina tagliasfalto, prelevandola direttamente da autocarro a mezzo di braccio idraulico o con l utilizzo di apposito pianale. Durante le operazioni di sollevamento nessun lavoratore dovrà trovarsi nel raggio di azione dell apparecchio di sollevamento e sostare sotto il carico

146 Pag. 14 di 26 sospeso. Nella fase di taglio nessun lavoratore dovrà trovarsi lungo il tracciato della macchina, sia anteriormente per il rischio di investimento, sia posteriormente per la possibile proiezione di schegge. Nelle operazioni di rifornimento del carburante è fatto divieto di fumare ed utilizzare fiamme libere. Il lavoratore addetto alla macchina tagliasfalto e quelli operanti nelle immediate vicinanze, dovranno fare uso di otoprotettori e maschere per la protezione delle vie respiratorie. Lo smaltimento dei materiali di risulta avverrà presso discariche autorizzate al ricevimento dei materiali bituminosi. Lo scavo a sezione obbligata sarà eseguito con l impiego di escavatore ed autocarro per l allontanamento del materiale di risulta, che sarà conferito a discarica. Nel caso di ridotte dimensioni delle sede stradale, potrà essere necessario, durante la rotazione del braccio dell escavatore, l intervento di moviere equipaggiato con indumenti ad alta, per la temporanea sospensione del traffico veicolare e/o pedonale. Preliminarmente allo scavo, l area di intervento sarà delimitata mediante picchetti metallici sormontati da capsule in plastica e rete segnaletica di colore arancio o recinzioni mobili del tipo orsogrill o similari. Per l attraversamento dello scavo, se necessario, dovranno essere utilizzate apposite passerelle munite di parapetto su ambo i lati e di larghezza pari a cm 60 se adibite al passaggio dei soli lavoratori e cm 120 se utilizzate anche per il trasporto dei materiali. Per larghezze di scavo di maggiore entità, o per garantire il passaggio di mezzi d opera o di soccorso, potranno essere posate apposite plotte metalliche con l impiego di escavatore omologato come apparecchio di sollevamento o autogrù. In ogni caso dovranno essere gli accessi pedonali alle singole proprietà. bordi degli scavi dovranno essere protetti mediante rete di plastica stampata di altezza mt e picchetti metallici posti a distanza non inferiore a mt. 1.0 dal bordo dello scavo stesso. Per gli scavi a sezione aperta, la discesa all interno avverrà mediante passerella o percorso pedonale ricavato sulla parete di scavo La protezione contro la caduta all interno dello scavo, sarà invece realizzata con parapetti a tubi e giunti posizionati sulla parte del blindo scavo sporgente dal piano di campagna o, in alternativa, con parapetti del tipo prefabbricato vincolati con morsetti sulla parte superiore del blindo scavo. Detta protezione, potrà essere omessa soltanto nel caso l area risulti non accessibile ai lavoratori. La segregazione dell area di lavoro, potrà inoltre essere realizzata con transenne metalliche vincolate al terreno a mezzo di picchetti metallici ed opportunamente stabilizzate e rese solidali, tali da fornire comunque una resistenza sul corrente superiore pari a 100 kg/ml. Nei tratti su strada, nel caso non sia possibile effettuare il ripristino provvisorio in giornata, sarà necessario durante le ore notturne, dotare la delimitazione delle aree di lavoro, di lampade di segnalazione alimentate a batteria, disposte sull esterno della recinzione. Durante il carico del materiale di scavo sul cassone dell autocarro, l autista dovrà sostare fuori della cabina del mezzo e del raggio d azione dell escavatore. Il conduttore della macchina operatrice dovrà essere in possesso di specifico addestramento all uso della macchina; lo stesso, durante le operazioni di scavo dovrà operare costantemente con la cabina chiusa oppure fare uso di otoprotettori e maschera antipolvere. Progressivamente alla realizzazione dello scavo, per profondità superiori a 1.0 mt, dovranno essere posizionati dei pannelli metallici di armatura a protezione da eventuali frane o cedimenti delle pareti laterali dello scavo. I pannelli dovranno sporgere dal piano di campagna almeno di 30 cm e dovranno essere estesi fino al fondo dello scavo. Durante la posa delle armature nessun lavoratore dovrà trovarsi all interno dello scavo in posizione non protetta dalle armature stesse, ne in prossimità dei fronti dello scavo, che andranno comunque profilati secondo l angolo di natural declivio del terreno come riportato nella relazione geologica. Negli interventi di riparazione, prima di accedere sul fondo della scavo, ove necessario, si procederà alla bonifica dello stesso eliminando i liquami e i residui esistenti. Tale lavorazione dovrà essere realizzata mediante installazione di pompa di aggottamento che preleverà i liquami dal fondo scavo e li farà defluire in un pozzetto posizionato a valle del tratto

147 Pag. 146 di 26 interessato dai lavori. La bonifica del fondo dello scavo, dovrà essere completata mediante l esecuzione di un getto di uno strato di calcestruzzo magro fino ad arrivare alla quota di posa della nuova tubazione. La discesa nello scavo, dovrà avvenire esclusivamente con l uso di scala a mano vincolata in sommità e sporgente almeno 1.00 m dal piano di sbarco. La distanza tra le scale, che durante la lavorazione non dovranno mai essere rimosse, dovrà risultare minore di m. In prossimità della discesa all interno dello scavo, si provvederà all interruzione del parapetto regolamentare, predisponendo un cancelletto mobile e formando un percorso convergente verso il punto di discesa ove è allestita la scala. Per lunghi tratti di scavo, qualora sia necessario effettuare degli attraversamenti intermedi dello stesso, dovranno essere utilizzate apposite passerelle, munite di parapetto regolamentare su ambo i lati, di larghezza pari a 60 cm se adibite al passaggio dei soli lavoratori e 120 cm se utilizzate anche per il trasporto dei materiale mediante carriole o altro sistema idoneo. Qualora risulti necessario garantire il passaggio dimezzi d opera o di soccorso, dovranno essere posate apposite plotte metalliche carrabili ai lati dello scavo, mediante l impiego di un autocarro dotato di braccio idraulico o di un autogrù. In corrispondenza di accessi esistenti ad uffici, abitazioni, fabbricati ecc., essi dovranno essere sempre garantiti provvedendo alla realizzazione di passerelle pedonali e/o carrabili a seconda del tipo di accesso esistente eseguite secondo le modalità precedentemente indicate. Durante le attività di scavo non dovrà essere realizzato alcun deposito anche temporanea di materiale in prossimità dello stesso. Il materiale di risulta dagli scavi dovrà essere allontanato dal cantiere o stoccato temporaneamente nelle aree predisposte per il successivo rinterro. Le aree temporanee di stoccaggio dovranno essere ubicate in aree distanti dalla zona operativa di lavoro in modo tale da non interferire con le operazioni di cantiere. In caso di mancato riutilizzo, il terreno di scavo dovrà essere immediatamente caricato su autocarri e trasportato a discarica autorizzata. Durante il carico del cassone, l autista dovrà rimanere all esterno del mezzo e potrà accedere all interno della cabina solamente quando le operazioni di carico risultino completate. Prima di procedere con il trasporto si dovrà provvedere alla copertura del cassone mediante la predisposizione del telo in dotazione sull autocarro. Tale precauzione è finalizzata a prevenire l eventuale caduta materiale al di fuori del cassone. Gli autocarri, dovranno procedere con il trasporto seguendo la viabilità carrabile predisposta in cantiere. In particolare dovranno essere scortati al di fuori dello stesso da un addetto a terra, il quale provvederà preventivamente a far interrompere le attività ed allontanare le eventuali maestranze presenti lungo le piste del cantiere. Nella realizzazione di scavi a sezione aperta, l inclinazione delle pareti sarà eseguita secondo quanto previsto dalla relazione geologica di progetto. La discesa all interno dello scavo avverrà mediante passerella o percorso pedonale ricavato sulla parete di scavo aventi pendenza non superiore al 0%. In caso di forti precipitazioni atmosferiche, la discesa all interno dello scavo dovrà essere preceduta dalla verifica dell originaria inclinazione e stabilità delle pareti dello scavo. Relativamente alla delimitazione dello scavo si rimanda a quanto riportato a proposito degli scavi a sezione obbligata. Scavi di sbancamento La scavo di sbancamento dovrà essere eseguito fino al raggiungimento della quota di profondità prevista dagli elaborati di progetto o indicata dalla committenza. Posizionati i picchetti di riferimento dello scavo da realizzare, dovrà essere predisposta, ad una distanza almeno pari a 1.0 mt dal ciglio dello stesso una delimitazione di altezza minima di 1.00 mt costituita da picchetti metallici, protetti in sommità da capsule in plastica, con rete stampata di colore arancio. La delimitazione, realizzabile attraverso anche altri sistemi ritenuti idonei dall impresa ma di pari efficacia, dovrà segnalare la presenza del pericolo e impedire l accesso all area in cui è presente il rischio di caduta dello scavo..prima di eseguire le operazioni di sterro si dovrà verificare la stabilità del terreno, tenendo conto delle condizioni climatiche che possono averne alterato le caratteristiche di base. Le pareti del fronte d attacco dovranno essere profilate con una inclinazione, in relazione alla natura del terreno, tale da impedire eventuali franamenti dello stesso. Tuttavia è opportuno far eseguire una indagine

148 Pag. 147 di 26 geotecnica al fine di individuare l angolo di natural declivio del terreno oppure, in alternativa, si dovrà procedere alla realizzazione di gradoni successivi aventi un altezza massima non superiore a 1,0 Mt. Le operazioni di scavo dovranno essere eseguite mediante l impiego di un escavatore, di dimensioni adeguate all entità del lavoro da svolgere, e di un autocarro per il carico e trasporto del materiale scavato a discarica qualora non se ne preveda il riutilizzo in cantiere. Il materiale dovrà essere allontanato e depositato nelle aree di stoccaggio temporaneo predisposte in cantiere o trasportato direttamente nelle discariche autorizzate. Le operazioni di scavo e raccolta del materiale dovranno essere eseguite in assenza di personale nel raggio di azione delle macchine operatrici, che dovranno essere manovrate in modo da evitare pericolose pendenze trasversali che ne possano provocare il ribaltamento. Gli addetti alla lavorazione, coordinati dal preposto in cantiere, dovranno accertarsi prima dell inizio delle operazioni di scavo che non ci siano persone o materiali in prossimità del ciglio del fronte di attacco. Ai lavoratori dovrà essere fatto esplicito divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco durante lo svolgimento delle operazioni di sterro. Il personale di verifica delle quote potrà accedere all interno dello scavo per le operazioni di controllo, esclusivamente con i mezzi in posizione di riposo ad attività temporaneamente bloccate; in ogni caso prima di accedere all interno dello scavo, il personale tecnico dovrà essere autorizzato dall escavatorista coordinato con il preposto in cantiere. Le piste di accesso all interno dello scavo dovranno presentare adeguata pendenza, larghezza e stabilità. In particolare la rampa dovrà essere realizzata con pendenza e larghezza compatibile con la potenza e dimensione dei mezzi impiegati, inoltre la larghezza dovrà essere aumentata di almeno 140 cm (70 per lato) al fine di garantire il passaggio dei lavoratori. Il percorso pedonale su ambo i lati, di confine con i mezzi di cantiere e prospiciente verso il vuoto, qualora siano riscontrate altezze superiori a 2.00 mt, dovrà essere protetto mediante la predisposizione di un parapetto regolamentare che garantisca: la stabilità, la trattenuta in caso di eventuale caduta e la segnalazione del camminamento pedonale. La pendenza delle pareti laterali della rampa, dovrà risultare sempre inferiore all angolo di natural declivio del terreno o nei limiti massimi riportati nella relazione geologica. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Corpetto ad alta contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti Cuffie auricolari Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari

149 Pag. 148 di 26 IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

150 Pag. 149 di 26 Opere civili EM Fase: Opere di contenimento D 4 Esecuzione di micropali Preliminarmente si procederà mediante picchetti metallici e rete segnaletica in plastica alla delimitazione dell area di intervento, procedendo successivamente all eventuale spianamento e regolarizzazione del terreno allo scopo di garantire la planarità del piano di lavoro delle macchine operatrici. Questa prima fase di livellamento superficiale sarà eseguita con mini pala cingolata, il terreno asportato sarà caricato su autocarro e conferito a discarica. Durante le operazioni livellamento del terreno, nessun lavoratore dovrà trovarsi nel raggio di azione delle macchine operatrici. Si procederà quindi alla realizzazione dei micropali, costituiti da tubi in acciaio che, preventivamente imbracati con fasce tessili, saranno prelevati direttamente da autocarro equipaggiato con gru idraulica e depositati nell area di impiego. Il collocamento in opera sarà eseguito dalla stessa macchina utilizzata per la perforazione e l iniezione del foro. I lavoratori dovranno essere adeguatamente formati in merito alle modalità di sollevamento e devono ricevere istruzioni per effettuare lo spostamento di carichi superiori a 30 kg in squadra (2 o più persone) a seconda dell entità dei carichi e delle situazioni. Prima di iniziare i lavori di scavo, la sonda deve essere posizionata su un piano orizzontale, verificando, dopo alcuni metri di perforazione, il controllo della orizzontalità. La zona di lavoro dell aiuto perforatore deve risultare protetta da contatti con parti mobili o ostacoli fissi garantendo sempre un sufficiente franco di sicurezza. Tutte le manovre devono essere eseguite ad aste ferme (tramite dispositivi di blocco) e l abbigliamento da lavoro non deve presentare parti svolazzanti, fibbie, sciarpe, ecc. La sonda deve essere provvista di segnalatori acustici luminosi di manovra che devono permanere in funzione durante l esercizio della sonda. Le aste devono poggiare su cavalletti, in modo che non possano cadere o scivolare. Gli addetti devono essere equipaggiati e fare uso di caschi, scarpe di sicurezza, guanti. I posti di lavoro e le superfici accessibili delle macchine (sonda) devono essere mantenuti puliti da fango, olio o grasso. A lavori ultimati l area deve essere ripulita e si deve provvedere a segnalare o proteggere le eventuali parti emergenti dei pali (cavalletti metallici e segregazioni con rete). Tutti i motori a combustione interna devono essere provvisti di silenziatori e carter di contenimento del rumore. Il cesoiamento e lo stritolamento di parti del corpo tra elementi mobili di macchine e elementi fissi delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Periodicamente si deve provvedere alla verifica del serraggio dei giunti, bulloni, spine e quant altro soggetto ad essere allentato durante l uso. Le operazioni manuali di collegamento e rimozione delle aste devono avvenire a macchina ferma. Il sincronismo delle operazioni manuali e meccaniche deve essere garantito dalla loro direzione da parte dell aiuto-perforatore (sottomacchina), in contatto diretto con l operatore (sondatore). Lo spostamento delle attrezzature deve essere eseguito dall operatore dal posto di manovra in accordo con l aiutante a terra che deve accompagnare le manovre ed accertarsi che nella zona non stazioni nessun mezzo e nessun altro operatore. Gli accertamenti preliminari alle operazioni di spostamento e quelle di installazione devono sempre essere dirette e verificate da un preposto. Durante gli spostamenti si deve sempre abbassare il braccio di perforazione (mast). La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo sforzo fisico del

151 Pag. 10 di 26 personale addetto. In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l attività di movimentazione manuale deve essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di formazione ed informazione e di accertamento delle condizioni di salute degli addetti (valutare la possibilità della sorveglianza sanitaria specifica). Durante l utilizzo della miscela di iniezione i lavoratori addetti alla miscelazione, ai getti ed alla manutenzione e pulizia delle macchine ed impianti devono essere equipaggiati e fare uso dei DPI (guanti, occhiali, indumenti protettivi,stivali). Relativamente all impiego di oli minerali e derivati,deve essere evitata la formazione di aerosol vietando l utilizzo a pressione di tali prodotti. Durante le operazioni di perforazione e recupero delle aste devono essere adottate misure di sicurezza che comprendono le seguenti istruzioni: la zona di lavoro deve essere segnalata con idonei cartelli e delimitata con barriere, anche mobili per impedire l accesso ai non addetti ai lavori; la fase di perforazione deve prevedere la presenza, in prossimità della sonda, del sondatore, addetto alle specifiche manovre di perforazione e di almeno un sottomacchina, addetto alle operazioni di movimentazione delle aste; lo spostamento della perforatrice da un punto di perforazione al successivo viene eseguito dal sondatore utilizzando l apposita pedana posta in corrispondenza dei comandi di traslazione, in accordo con il sottomacchina che deve guidare da terra le operazioni; il sondatore avrà cura di posizionare la consolle di comando del sistema di perforazione in posizione tale da poter mantenere sempre sotto controllo visivo la parte anteriore della perforatrice ed in particolare le parti in movimento (rotazione delle aste e scorrimento della testa di rotazione). Qualora con la semplice rotazione del braccio articolato porta consolle non sia garantita tale visuale, si dovrà obbligatoriamente staccare la consolle di comando posizionandola su un supporto separato (comandi a distanza); ultimata la perforazione si procederà al recupero delle aste sollevando la batteria per un altezza pari alla lunghezza di ogni singola asta. La batteria verrà bloccata mediante l apposita morsa idraulica della perforatrice ed il sondatore procederà allo svitamento del filetto di attacco della testa rotante; il sottomacchina non dovrà sostare in prossimità delle parti in movimento; in caso di utilizzo di aria compressa, la linea di alimentazione non dovrà mai essere interessata dal transito di qualsiasi tipo di automezzo; Durante le operazioni di confezionamento, iniezione della miscela cementizia ed eventuale tesatura dei capi di armatura, devono essere adottate le seguenti prescrizioni: l area di confezionamento della miscela cementizia dovrà risultare completamente recintata e non interessata dal traffico dei mezzi di cantiere; le centrali di confezionamento devono risultare dotate di tutti i sistemi di sicurezza, compresi sistemi di arresto di emergenza e di fermo macchina per consentire le operazioni di pulizia o riparazione delle stesse; per i getti a pressione, i flessibili, i giunti, i rubinetti e le valvole di sicurezza devono essere controllati preventivamente e periodicamente dal punto di vista dell usura e scartati quando denunciano un deterioramento in atto ed un impiego molto prolungato; prima di qualsiasi intervento di manutenzione e riparazione è necessario: fermare la pompa,scaricare la pressione e chiedere autorizzazione al preposto responsabile. In caso di cedimento del terreno sotto un cingolo della sonda di perforazione deve essere immediatamente sospesa l attività, evacuata la zona circostante e si deve procedere al consolidamento del terreno di appoggio dei cingoli e degli stabilizzatori, ripristinando l orizzontalità e la stabilità del mezzo prima di riprendere i lavori. Successivamente sarà realizzata la trave di collegamento in testata alla palificata. La lavorazione potrà essere proceduta alla regolarizzazione in testata dei micropali con escavatore equipaggiato con martello demolitore. Durante la fase lavorativa, nessun lavoratore dovrà trovarsi nelle immediate vicinanze dell area di lavoro al fine di evitare di essere colpiti da proiezione di schegge. Successivamente si provvederà alla posa delle armature metalliche, alla casseratura ed al getto delle trave di collegamento. Esecuzione di gabbionate metalliche I gabbioni metallici sono opere utilizzate nella realizzazione di pareti di sostegno in ambito di consolidamento di versante, stradale, ferroviario, idraulico ed architettonico.i gabbioni sono strutture scatolari realizzate in rete metallica a doppia torsione, tessuta con filo di ferro rivestito in lega di zinco-alluminio per assicurare un protezione a lunga durabilità. Le strutture scatolari dovranno essere eseguite in cantiere con pietrame di idonee caratteristiche e pezzatura secondo quanto

152 Pag. 11 di 26 indicato nei disegni esecutivi di progetto. Gli inerti dovranno essere posati in modo tale da garantire il raggiungimento delle corrette caratteristiche di peso, porosità e forma della struttura. Infatti i muri in gabbioni, oltre ad agire come strutture di sostegno a gravità, si caratterizzano per una elevata funzione di drenaggio delle acque. Nella loro realizzazione si dovrà tenere conto di eseguire opportune opere accessorie di raccolta e smaltimento delle acque raccolte.i lavoratori dovranno provvedere a delimitare l area di cantiere e quella prossima alla scarpata, impedendo l accesso al personale non autorizzato. La delimitazione interna al cantiere dovrà essere mantenuta in efficienza e dovrà essere posta ad opportuna distanza dal ciglio della scarpata, allo scopo di impedire l avvicinamento incidentale degli addetti. A tale proposito il preposto dovrà effettuare periodici controlli al fine di assicurare la costante integrità delle delimitazioni predisposte. Successivamente i lavoratori eseguiranno lo scavo fino alla quota di posa dei gabbioni metallici, avendo cura di che le macchine operatrici non si avvicinino troppo al ciglio della scarpata, per evitare che franamenti del terreno possano produrre ribaltamento dei mezzi. A tal fine la delimitazione segregazione dovrà risultare ben visibile agli operatori dei mezzi meccanici. La scelta della tipologia di mezzo idoneo da impiegare nelcantiere dovrà essere effettuata in funzione della quantità e della tipologia di lavoro da svolgere, ed al contesto ambientale in cui si andrà ad operare. Nell area di cantiere si dovrà procedere alla realizzazione di aree di stoccaggio separate per la sistemazione delle gabbie metalliche e del pietrame indispensabili per la realizzazione delle gabbionate in opera. I lavoratori dovranno procedere, ultimato lo scavo, ad eseguire il corretto posizionamento delle gabbie in modo tale da consentire un regolare posizionamento dei ciottoli al loro interno. La discesa nella scarpata e/o scavo, dovrà essere eseguita mediante l uso di regolamentari passerelle in legno dotate di parapetti e gradini oppure, ove ciò non fosse possibile, mediante l utilizzo di imbracature di sicurezza vincolate a parti stabili di o con l utilizzo di idonee opere provvisionali. Gli addetti dovranno essere collegati ai punti di vincolo mediante un cordino di sicurezza munito di assorbitore di energia o con sistema anticaduta retrattile omologato. Si procederà quindi alla preparazione del piano di posa delle gabbionate metalliche, mediante stesura e livellatura di cls magro; il getto sarà eseguito mediante autobetonpompa o con autobetoniera e siviera sospesa ad apparecchio di sollevamento. I lavoratori operanti a fondo scavo, dovranno avvicinarsi al carico soltanto in prossimità del suolo, l apertura del secchione dovrà avvenire con gradualità allo scopo di evitare pericolosi contraccolpi od oscillazioni. I lavoratori addetti dovranno fare uso di attrezzi manuali per lo spandimento del cls,stivali impermeabili antinfortunistici, guanti e occhiali protettivi. Allo scopo di evitare contatti accidentali degli attrezzi a mano con gli arti inferiori, i lavoratori addetti allo spandimento del cls saranno opportunamente distanziati. La posa delle gabbionate sarà eseguita prelevando direttamente il pacco dei gabbioni dal pianale dell autocarro, con sollevamento e movimentazione mediante autogru in dotazione al mezzo, con le modalità descritte nei precedenti paragrafi per analoghe operazioni. L apertura del gabbione avverrà appoggiando l elemento sul predisposto magrone; si dovrà aver cura che i gabbioni siano disposti uno accanto all altro in modo che gli

153 Pag. 12 di 26 spigoli combacino perfettamente. Il riempimento dei gabbioni con materiale lapideo, di dimensioni non inferiori a quelle della maglia, sarà eseguito manualmente procedendo come segue: riempimento a strati di mm 300 partendo dalla fila di gabbioni di testata riempita in precedenza; assestamento del materiale per garantire un buon addensamento; al termine di ogni strato (circa 30 cm) esecuzione dei tiranti metallici ; ultimato il riempimento chiusura dei coperchi con le legature metalliche. I lavoratori addetti al montaggio dovranno fare costantemente uso di guanti e casco di protezione, la movimentazione dei materiali lapidei sarà eseguita con l impiego di macchine operatrici, limitando la movimentazione manuale dei carichi al solo riempimento delle gabbionate e nei limiti di 30 kg pro capite. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Corpetto ad alta Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

154 Pag. 13 di 26 Opere civili EM Fase: Opere in cemento armato D Getto del magrone Nei casi in cui il magrone viene gettato con funzione di sottofondazione di un opera, all interno di uno scavo gli automezzi adibiti all esecuzione del getto accederanno allo scavo mediante apposite rampe di accesso di larghezza tale da consentire il transito dell automezzo di maggiori dimensioni trasversali, costituite da solida carreggiata e pendenze adeguata alle potenze dei mezzi destinati a percorrerle. I mezzi si sposteranno all interno del cantiere con l ausilio di un addetto a terra che li scorterà dall ingresso sino all area di lavoro; analoga procedura sarà adottata per i mezzi in uscita. La fase operativa del getto del magrone avverrà mediante autobetoniera che sarà gestita mediante comandi a distanza da un operatore, che prima di procedere al getto verificherà che nessun lavoratore si trovi nelle vicinanze della canala di scarico dell autobetoniera; compiuta la verifica il manovratore dell autobetoniera darà corso alla fase di getto del magrone, non prima di segnalato l inizio delle operazioni con i prescritti avvisatori acustici e luminosi. Le porzioni mobili dell autobetoniera dovranno essere saldamente impugnate dal lavoratore addetto al getto che dovrà posizionarsi in modo stabile e sicuro, evitando azioni che comportano la perdita di equilibrio, quali afferrare la canala di scarico ad altezza superiore a quella del corpo. Al procedere delle operazioni di getto, i lavoratori posizionati all interno dello scavo procederanno al livellamento del cls, mediante l utilizzo di utensili manuali, quali dame ecc., in modo da distendere omogeneamente il magrone sino al limite dei casseri preliminarmente allestiti a contenimento del magrone stesso. Durante la fase di livellamento i lavoratori indosseranno i dispositivi di protezione individuale quali guanti, casco, indumenti protettivi, occhiali con protezione laterale e stivali di sicurezza. Sarà inoltre predisposto, sempre precedentemente al getto, tavolato di ripartizione poggiante sui ferri di armatura; da tale posizione opereranno gli addetti al livellamento del cls, allo scopo di evitare accidentali incastri degli arti inferiori nelle maglie metalliche. Gli addetti al livellamento del magrone dovranno operare in posizione stabile e sicura, evitando di conservare per un tempo prolungato, una postura curva. Esecuzione fondazioni Per la realizzazione delle fondazioni si procederà innanzitutto alla fase di predisposizione dell armatura e successivamente a quella di getto del calcestruzzo. Le prescrizioni di seguito riportate fanno riferimento a fondazioni superficiali o dirette., per le quali si prevedono le seguenti sottofasi lavorative: predisposizione delle casseforme a contenimento del calcestruzzo; posa armature metalliche ; getto cls; disarmo, ad eliminazione della carpenteria lignea e/o metallica di sostegno della struttura. Tutti i materiali necessari alla lavorazione (legno, ferri, cemento ecc.) saranno lavorati nelle relative postazioni fisse ubicate in cantiere e saranno poi movimentati e trasportati dalla zona di lavorazione / stoccaggio ad una zona di stoccaggio temporanea prossima all area di esecuzione delle fondazioni, mediante la gru di cantiere o autogrù. Il materiale trasferito con la gru o autogrù al luogo di lavorazione, avverrà eseguendo le operazioni di avvicinamento avendo costantemente visione diretta del carico ed in totale assenza di oscillazioni e nessun addetto o lavoratore dovrà sostare e/o transitare al di sotto del raggio d azione del mezzo in funzione. Il carico dovrà essere ben imbracato e legato al gancio di tenuta del mezzo di trasporto;l a movimentazione della gru sarà comandata da operatore dotato di ampia visuale, formato e addestrato all uso dell apparecchio di sollevamento. L avvicinamento degli addetti al ricevimento del carico, potrà avvenire con quest ultimo in prossimità del suolo ; solo allora gli addetti che potranno liberare il carico dal gancio della gru, posandolo nell area destinata allo stoccaggio temporaneo.

155 Pag. 14 di 26 L eventuale ulteriore spostamento del carico dall area di sganciamento dalla gru sino a quella di lavorazione e posa, avverrà mediante l ausilio di carrelli movimentatori di idonea capacità e tali da impedire che i lavoratori siano esposti uno sforzo fisico eccedente il limite di movimentazione manuale dei carichi. La posa dell armatura avverrà mediante sia manualmente che con l utilizzo di accessori di sollevamento, indossando i dispositivi di protezione individuali, quali guanti, casco, scarpe antinfortunistiche, richiesti per la lavorazione. Nell area di predisposizione e assemblaggio delle gabbie di armatura, allo scopo di evitare interferenze lavorative, dovranno essere presenti soltanto gli addetti alla fase lavorativa. Le casseforme lignee, da predisporre successivamente al montaggio delle armature, saranno lavorate e tagliate su misura mediante l utilizzo di sega circolare, motoseghe o attrezzi manuali; in questa fase, i lavoratori addetti all uso delle attrezzature, dovranno costantemente verificare il buono stato d uso delle stesse, comunicando al preposto eventuali malfunzionamenti o danneggiamenti. In particolare, prima di ogni utilizzo, si dovrà verificare la mobilità della cuffia di protezione della sega circolare, che dovrà esporre la lama nella misura strettamente necessaria al taglio del pezzo. Le attrezzature da lavoro dovranno essere utilizzate secondo le prescrizioni stabilite dalla casa produttrice e secondo le vigenti normative. Durante la fase del getto del calcestruzzo, che avverrà mediante autobetoniera o altri sistemi di approvvigionamento, occorrerà posizionare la tubazione flessibile tubo o la canala di scarico in modo che il loro spostamento non possa colpire i lavoratori; le attrezzature devono essere saldamente trattenute dall operatore, che dovrà posizionarsi in modo stabile e sicuro, evitando interventi che possano esporre a perdita dell equilibrio. Sarà opportuno segnalare con dispositivi acustici l inizio dell operazione di getto del cls e utilizzare la pompa rispettando scrupolosamente le prescrizioni normative in materia di sicurezza e le indicazioni riportate nel libretto d uso predisposto dal costruttore. Il disarmo, sarà eseguito dopo l avvenuta maturazione del cls e comunque dovrà essere sempre autorizzato dal Direttore del Lavori; tale fase dovrà avvenire con la massima cautela e gradualità evitando di creare pericolosi accumuli di elementi di sostegno; il materiale rimosso, sarà trasportato in specifico settore del cantiere destinato allo stoccaggio, lasciando l area di lavoro libera e praticabile. La movimentazione dei materiali avverrà manualmente, avendo cura di rispettare il limite pro capite di movimentazione manuale dei carichi; preventivamente a questa fase, si provvederà, per le tavole inchiodate, la rimozione dei chiodi sporgenti, allo scopo di evitare tagli o ferite alle mani, fermo restando l obbligo dei lavoratori di indossare guanti protettivi. Per l esecuzione del disarmo della fondazione si utilizzeranno normali utensili manuali indossando opportuni dispositivi di protezione individuale come casco, guanti e scarpe antinfortunistiche. Strutture in elevazione pilastri L esecuzione dei pilastri prevede le seguenti fasi lavorative: collocazione in opera armature metalliche; allestimento delle casserature di contenimento del calcestruzzo; gettocls, a completamento della struttura; disarmo, ed rimozione della carpenteria lignea e/o metallica di sostegno della struttura. Tutti i materiali necessari alla lavorazione (legno, ferri, cemento ecc.) saranno lavorati nelle relative postazioni fisse ubicate in cantiere e saranno poi movimentati e trasportati dalla zona di lavorazione / stoccaggio ad una zona di stoccaggio temporanea prossima all area di esecuzione delle strutture in elevazione, mediante la gru di cantiere o autogrù. Il materiale trasferito con la gru o autogrù al luogo di lavorazione, avverrà eseguendo le operazioni di avvicinamento, avendo costantemente visione diretta del carico ed in totale assenza di oscillazioni; nessun addetto o lavoratore dovrà sostare e/o transitare al di sotto del raggio d azione del mezzo in funzione. Il carico dovrà essere ben imbracato e legato al gancio di tenuta del mezzo di trasporto ;l a movimentazione della gru sarà comandata da operatore dotato di ampia visuale, formato e addestrato all uso dell apparecchio di sollevamento. L avvicinamento degli addetti al ricevimento del carico, potrà avvenire con quest ultimo in prossimità del suolo ; solo allora gli addetti che potranno liberare il carico dal gancio della gru, posandolo nell area destinata allo stoccaggio temporaneo.

156 Pag. 1 di 26 L eventuale ulteriore spostamento del carico dall area di sganciamento dalla gru sino a quella di lavorazione e posa, avverrà mediante l ausilio di carrelli movimentatori di idonea capacità e tali da impedire che i lavoratori siano esposti uno sforzo fisico eccedente il limite di movimentazione manuale dei carichi. Per la posa delle armature metalliche delle strutture in elevazione, saranno utilizzate si adopereranno opere provvisionali mobili, quali trabattelli, ponti su ruote ecc. che dovranno essere montate come da prescrizioni riportate nel libretto di autorizzazione ministeriale. Le casseforme, da porre in opera successivamente alla collocazione in opera dell armatura,saranno lavorate e tagliate su misura mediante l utilizzo di sega circolare o utensili manuali; gli utilizzatori dovranno fare uso di guanti, occhiali protettivi e/o visiere, scarpe antinfortunistiche e casco. I lavoratori addetti all uso delle attrezzature, dovranno costantemente verificare il buono stato d uso delle stesse, comunicando al preposto eventuali malfunzionamenti o danneggiamenti. In particolare, prima di ogni utilizzo, si dovrà verificare la mobilità della cuffia di protezione della sega circolare, che dovrà esporre la lama nella misura strettamente necessaria al taglio del pezzo. Durante la fase del getto del calcestruzzo, che avverrà mediante autobetoniera o altri sistemi di approvvigionamento, occorrerà posizionare la tubazione flessibile tubo o la canala di scarico in modo che il loro spostamento non possa colpire i lavoratori; le attrezzature devono essere saldamente trattenute dall operatore, che dovrà posizionarsi in modo stabile e sicuro, evitando interventi che possano esporre a perdita dell equilibrio; per evitare che la tubazione flessibile della pompa del cls spinga l operatore fuori dal ponte mobile su ruote, esponendolo al rischio di caduta dall alto, l addetto al getto dovrà indossare cintura di sicurezza e cordino di trattenuta vincolato a parti stabili. Sarà opportuno segnalare con dispositivi acustici l inizio dell operazione di getto del cls e utilizzare la pompa rispettando scrupolosamente le prescrizioni normative in materia di sicurezza e le indicazioni riportate nel libretto d uso predisposto dal costruttore. La vibrazione del calcestruzzo dovrà essere effettuata facendo turnare i lavoratori allo scopo di ridurre il livello di esposizione individuale alle vibrazioni; gli stessi lavoratori dovranno essere equipaggiati con dispositivi di protezione dell udito. Il disarmo, sarà eseguito dopo l avvenuta maturazione del cls e comunque dovrà essere sempre autorizzato dal Direttore del Lavori; tale fase dovrà avvenire con la massima cautela e gradualità evitando di creare pericolosi accumuli di elementi di sostegno; il materiale rimosso, sarà trasportato in specifico settore del cantiere destinato allo stoccaggio, lasciando l area di lavoro libera e praticabile. La movimentazione dei materiali avverrà manualmente, avendo cura di rispettare il limite pro capite di movimentazione manuale dei carichi; preventivamente a questa fase, si provvederà, per le tavole inchiodate, la rimozione dei chiodi sporgenti, allo scopo di evitare tagli o ferite alle mani, fermo restando l obbligo dei lavoratori di indossare guanti protettivi. Per l esecuzione del disarmo della fondazione si utilizzeranno normali utensili manuali indossando opportuni dispositivi di protezione individuale come casco, guanti e scarpe antinfortunistiche. Durante tutta la fase di esecuzione dei pilastri occorrerà interdire l area di lavorazione impedendo che il passaggio o la sosta dei lavoratori non addetti, che si troverebbero esposti al rischio di caduta dall alto di utensili o materiali. Strutture in elevazione solai Procedura di montaggio dei travetti e delle pignatte dal basso La tecnica adottata per il montaggio del banchinaggio discontinuo dal basso, ritenuta più sicura, prevede l utilizzo di trabattelli e/o ponti su cavalletti regolamentari. Operativamente si procederà con il posizionamento dei puntelli delle armature delle travi perimetrali e dei rompitratta, regolandone le altezze mediante le staffe di fissaggio. Per consentire una maggiore speditezza del montaggio dei puntelli e per garantirne un adeguata stabilità sono stati utilizzati treppiedi amovibili. Di seguito, saranno inserite le travi dei rompitratta nelle teste di disarmo dei puntelli, mediante forche di montaggio con livellamento dell orditura mediante la regolazione dell altezza dei puntelli. Il montaggio sarà effettuato con l uso di forche dal piano inferiore e, solo per il fissaggio di tavole di contrasto trasversale dei rompitratta, tramite l uso di trabattelli. Per la fase di montaggio di travetti e pignatte si posizioneranno due trabattelli parallelamente tra loro, a distanza reciproca di circa 1 m, in modo da consentire ai due addetti di movimentare congiuntamente i travetti (fig. 1).

157 Pag. 16 di 26 L altezza del trabattello sarà regolata a circa 1,70 m da terra in modo da permettere una migliore posizione ergonomica agli operatori, garantendo un franco di circa 1,20m tra i piedi dell operatore ed il piano del solaio da allestire. La sequenza di montaggio sarà la seguente: a) l addetto alla gru consegnerà dall alto due travetti per volta agli operatori su trabattello, i quali li posizioneranno ad una distanza reciproca utile alla successiva collocazione delle pignatte (fig. 2); b) l operatore a terra passerà una alla volta ai due addetti le pignatte che saranno posizionate, per file parallele, tra i due travetti (fig. 3 e 4); c) una volta posizionate due file di pignatte, i due operatori che stazionano sul trabattello, scenderanno a terra per ricollocarlo nell area immediatamente adiacente a quella precedente; d) le operazioni procederanno in questa maniera, fino al posizionamento della penultima fila di pignatte e travetti; c) e) l ultima fila di pignatte sarà posizionata dall alto, operando dal ponteggio perimetrale o, nell eventualità che avvenga dal solaio incompleto, adoperando idonei D.P.I. anticaduta. Va sottolineato che, per evitare possibili infortuni dovuti al ribaltamento dei ponti su ruote durante il loro spostamento, gli operatori dovranno discendere dallo stesso prima di spostarlo e successivamente devono procedere a bloccare nuovamente le ruote prima di risalirci. Per compiere le operazioni sopra descritte è possibile utilizzare al posto dei trabattelli ponti su cavalletti regolamentari (fig. ). Questa soluzione riduce il numero degli spostamenti dei ponti, ma richiede un maggior impegno per movimentarli. Un ulteriore vantaggio dell utilizzo dei ponti su cavalletti è la velocizzazione delle lavorazioni attraverso la possibilità di realizzare un temporaneo deposito di pignatte lungo l impalcato stesso, evitando i singoli passaggi di pignatte tra gli operatori a terra e quelli in quota. In relazione al rischio legato l uso del trabattello, il quale dovendo avere dimensioni contenute per l uso specifico, richiede una maggiore attenzione da parte degli operatori, al fine di evitare oscillazioni pericolose/o ribaltamenti. A tale proposito risulta opportuno, ove possibile, di dotare comunque il trabattello di parapetto regolamentare di altezza pari a 1,00 m. anche ad altezze inferiori ai 2,00 m. da terra. Sperimentazione del solaio a travetti o a pannelli/lastre realizzato con l uso di reti di sicurezza Procedura d installazione della rete di sicurezza

158 Pag. 17 di 26 Le reti di sicurezza da utilizzare, saranno conformi alle specifiche della norma tecnica UNI EN ed installate nel rispetto della norma UNI EN (fig 6). La sequenza di montaggio della rete di sicurezza sarà la seguente: a) tre operai monteranno le casserature delle travi e dei cordoli dal basso con l uso di forche di fissaggio; b) tre operai fisseranno sulla superficie interna di ognuno dei pilastri su due lati opposti del solaio da realizzare, ad un altezza prossima alla sommità del pilastro, tasselli ad espansione del tipo a golfare Ø 23 mm 12X10, aventi caratteristiche tecniche di tenuta conformi alla norma UNI EN :2003 (6kN per punti di ancoraggio) (fig. 7); c) due operai applicheranno ai tasselli una fune in fibra tessile sintetica (fig. 8). La fune è indispensabile per ricondurre a meno di 2,0 metri, distanza sempre ampiamente superata dagli interassi dei pilastri degli ordinari solai, la distanza di ancoraggio della rete di sicurezza, così come richiesto dalla norma UNI EN ; d) la rete di sicurezza sarà agganciata per il mezzo della propria corda perimetrale alla fune utilizzando moschettoni in acciaio, con punti di ancoraggio ad una distanza di circa 1,30 m (fig. 9 e 10); e) due operai monteranno i puntelli che sostengono il rompitratta centrale, facendo passare al di sopra la rete di sicurezza. La soluzione adottata risulta essere efficace e praticabile e non richiede particolari studi e progettazione; sotto il profilo realizzativo richiede il montaggio dei rompitratta centrali solo dopo il montaggio delle reti di sicurezza, mentre secondo l aspetto prevenzionale deve essere categoricamente vietato l accesso al piano inferiore, provvedendo ad applicare opportune delimitazioni/sbarramenti e segnali. Solaio a travetti e a lastre o pannelli prefabbricati con l uso di d.p.i.anticaduta con linea di ancoraggio Descrizione della procedura d installazione del sistema anticaduta Posizionamento della linea di ancoraggio flessibile La linea di ancoraggio flessibile, conforme alla norma UNI EN 79/02 e certificata CE, sarà costituita da (tabella 1):

159 Pag. 18 di boccola in polietilene speciale ad alta densità (HDPE) di spessore 2,mm, marcata CE, con spinotto metallico Ø 8 mm, da annegare nel calcestruzzo fresco per il successivo ancoraggio a baionetta dell asta terminale o intermedia della linea di ancoraggio; 2. aste terminali o intermedie di altezza utile di circa 1 metro, realizzate con tubolare in acciaio zincato Ø 4 mm, con terminale inferiore conformato in modo da consentire l ancoraggio a baionetta nella boccola in polietilene preventivamente annegata nel calcestruzzo e estremità superiore ruotabile a 360 per permettere il corretto allineamento della linea di ancoraggio; 3. fune tessile sintetica ad alta resistenza ed elevato modulo elastico, Ø 8 mm, con carico di rottura 2, kn. La sequenza di montaggio del sistema anticaduta sarà la seguente: a) un lavoratore, prima della presa del calcestruzzo, annegherà in ciascuno dei pilastri altrettante boccole in polietilene, per l ancoraggio delle aste, secondo le istruzioni del produttore (fig. 11); b) tre lavoratori monteranno le casserature delle travi e dei cordoli dal basso con l uso di forche di fissaggio; c) due addetti, a calcestruzzo maturato, inseriranno nelle boccole le aste (fig. 12) con innesto a baionetta; d) due operai tenderanno la fune tessile orizzontale, fissandola secondo le istruzioni del produttore alla bitta delle aste terminali, operando nel seguente modo (fig. 13): 1. assicurare il capo corda della fune sulla bitta della prima asta terminale; 2. far passare la fune sintetica attraverso la carrucola predisposta sul punto alla sommità dell asta terminale; 3. fissare l altro capo corda, dopo avere eseguito la pretensione manuale della fune, all ultima asta terminale come descritto al primo punto. 4. mettere in tensione la fune fissandola alla bitta e tirandola manualmente con la forza che può esercitare il braccio, ma senza minimamente recuperare la tensione quando successivamente la fune si allenta per la viscosità del materiale. La protezione dalla caduta dall alto verso l interno dei solai tramite sistemi anticaduta, pur non rispondendo completamente alle specifiche richieste dalla normativa tecnica di riferimento per carenza del tirante d aria, in quanto lo spazio sotto i piedi dell operatore caduto non è di almeno 1 metro, offrono sufficienti garanzie; infatti la soluzione con ancoraggio della fune tessile della linea di ancoraggio non direttamente alla bitta dell asta, ma al pilastro con tassello ad anello, consente di ottenere un margine di sicurezza (2 centimetri sotto i piedi) comunque apprezzabile. Solaio a pannelli o lastre prefabbricate con l uso di d.p.i. anticaduta agganciati direttamente ai pannelli o alle lastre. Procedura di posa del solaio a lastre/pannelli prefabbricati con l uso del cordino di posizionamento La sequenza di montaggio del solaio sarà la seguente: a) tre operai monteranno le casserature delle travi e dei cordoli dal basso con l uso di forche di fissaggio; b) due operai saliranno sul ponteggio indossando l imbracatura e sistemeranno il cordino di posizionamento di lunghezza regolabile sull anello dorsale dell imbracatura (fig. 14).

160 Pag. 19 di 26 Successivamente collegheranno, con gli opportuni connettori, il cordino di trattenuta al montante del ponteggio perimetrale sul quale stazionano, scegliendo quelli idonei anche nelle successive operazioni di aggancio e sgancio dei pannelli/lastre (fig. 1). Facendo ciò gli operatori hanno la massima cura nel: - scegliere un punto sicuro d ancoraggio al ponteggio; - scegliere un punto d ancoraggio al ponteggio in modo che il cordino di trattenuta possa sempre lavorare orizzontalmente rispetto al punto d ancoraggio dorsale; - verificare attentamente che la lunghezza del cordino di trattenuta sia tale da impedire il superamento del punto di caduta dal solaio; c) i due operatori in quota riceveranno la lastra/pannello dall alto tramite l ausilio di una gru, e procederanno alla guida a distanza del pannello o lastra, avvicinandosi al pannello solo in prossimità dell appoggio (fig. 16); d) successivamente, sganceranno i cordini dai montati del ponteggio, regoleranno nuovamente la lunghezza dei cordini e li collegheranno agli inserti già presenti nel pannello solaio o al traliccio della lastra solaio, in modo da impedire la caduta dall alto, e procederanno alla posa in sequenza degli elementi dal secondo all ultimo. Il sistema descritto risulta efficace in quanto impedisce la caduta dall alto ma limita fortemente la libertà dei movimenti da parte degli operatori addetti alla posa dei pannelli/lastre. È possibile, in alternativa, adoperare, in luogo del cordino di posizionamento, un cordino ad assorbimento di energia della lunghezza di svolgimento massima di 2 metri, conforme alla normativa EN360/2002, qualora la distanza del punto di ancoraggio sia tale da garantire il tirante d aria necessario all utilizzo (si presume almeno 4 metri dal bordo con pericolo di caduta dall alto). Solaio realizzato su tavolato continuo descrizione Procedura di montaggio del tavolato La tecnica adottata per il montaggio del banchinaggio continuo dal basso, ritenuta più sicura, prevede l utilizzo di trabattelli e/o ponti su cavalletti regolamentari. Il banchinaggio continuo deve essere montato sulla base di un progetto esecutivo. Dal piano del solaio di base si darà inizio al posizionamento dei puntelli, regolandone le altezze mediante le staffe di fissaggio, utilizzando treppiedi amovibili per aumentare la speditezza del montaggio ed avere l immediata stabilità del puntello. Di seguito, saranno inserite le travi di orditura primaria nelle teste di disarmo dei puntelli mediante forche di montaggio. Dopo aver livellato le travi di orditura primaria, regolando l altezza dei puntelli, si procederà al posizionamento delle travi dell orditura secondaria. Il montaggio sarà effettuato con l uso di forche dal piano inferiore e tramite l uso di ponti su ruote. Per il montaggio dell intavolato (banchinaggio continuo) si posizioneranno i due trabattelli specifici parallelamente tra loro, a distanza reciproca di circa 1,00 m., in modo da consentire ai due addetti di poter movimentare insieme ogni singolo pannello in legno. I trabattelli saranno disposti nella direzione dell orditura del solaio, in modo che gli operatori potessero porre in opera i pannelli del banchinaggio trasversalmente alle travi di orditura secondaria. L altezza del trabattello sarà regolata affinché si possano eseguire le operazioni di presa dal basso del pannello e di posa in quota nelle migliori condizioni ergonomiche possibili. La sequenza di montaggio dell intavolato sarà la seguente: a) il montaggio dei puntelli e dell orditura primaria avverrà dal basso con l uso di apposite forche ed eventualmente con ponti su cavalletti (fig. 17); b) l orditura secondaria sarà montata dal basso con l uso di ponti su ruote da parte di due operatori (fig. 18); c) il tavolato sarà montato nel seguente modo: - l operatore a terra passerà un pannello per volta ad uno degli addetti su trabattello(fig. 19); - l operatore che riceverà il pannello sul trabattello, lo porterà in quota facendolo passare sopra il livello di carpenteria delle travi e dei rompitratta; - entrambi gli operatori su trabattelli collaboreranno al posizionamento finale del pannello e provvedendo ad inchiodarlo; - l operazione si ripeterà per la posa di un secondo pannello; - successivamente gli operatori scendono dai trabattelli, li spostano nella zona adiacente a quella precedente, in modo da operare sempre al di sotto dell area da banchinare; - le operazioni continueranno in modo analogo fino alla collocazione della penultima tavola di banchinaggio;

161 Pag. 160 di 26 - l ultimo pannello sarà posizionato dall alto, operando dal ponteggio perimetrale o, nell eventualità che avvenga dal banchinaggio incompleto, adoperando idonei D.P.I. anticaduta (fig. 20). Per evitare possibili infortuni dovuti al ribaltamento dei ponti su ruote durante il loro spostamento, gli operatori dovranno discendere dagli stessi prima dello spostamento e, successivamente, dovranno procedere a bloccare nuovamente le ruote prima della risalita. Per ridurre il rischio natura ergonomica dovuto alle difficoltà di movimentazione dei pannelli è consigliabile, sia per l operatore a terra che soprattutto per quello in quota, manovrare i pannelli con una presa in corrispondenza della mezzeria, in modo da ridurre gli sbilanciamenti dei pannelli che possono influire sull ergonomia dell operatore. Per quanto riguarda l utilizzo e il montaggio dei ponti su cavalletti si rimanda alle prescrizioni del D. Lgs. 81/08, allegato XVIII, punto Strutture in elevazione coperture Le coperture sono le strutture terminali di un opera in c.a. Esse saranno realizzate mediante la posa di un banchinaggio idoneo alla forma della copertura stabilita dal progetto esecutivo, di travetti e pignatte dalpiano sottostante il solaio di copertura da eseguire.il banchinaggio del solaio di coperture avverrà ponendo i puntelli e i morali nelle zone interne del solaio stesso. L assito del solaio dovrà essere posizionato da parte degli addetti mediante l uso di opere provvisionali del tipo: ponte su cavalletti, ponte su ruote, scala doppia o a castello, montati secondo le disposizioni presenti nei libretti d uso degli stessi. Qualora il solaio si trovi nella zona esterna al fabbricato, i carpentieri opereranno dal ponteggio a telai prefabbricati e/o a tubi e giunti posizionato a ridosso della struttura in c.a.i ponteggi dovranno essere montati come in conformità alle indicazioni riportate nell autorizzazione ministeriale all impiego, in caso di difformità dagli schemi tipo approvati, dovrà essere redatto specifico progetto, a firma ingegnere o architetto abilitato. La disposizione dei ponteggi non potrà essere modificata senza il preventivo consenso del preposto, che provvederà inoltre a far modificare il PIMUS e, ove presente, il progetto, affinchè sia garantita la rispondenza tra gli elaborati grafici ed il reale stato dell opera provvisionale che dovrà comunque essere sempre mantenuta in efficienza attraverso verifiche periodiche da parte degli utilizzatori. Tutti i materiali necessari alla lavorazione (elementi prefabbricati, pignatte, rompitratte, puntelli ecc.)saranno approvvigionati nell area operativa mediante gru di cantiere o autogrù. Il materiale trasferito con la gru al piano di lavorazione, avverrà eseguendo le operazioni di avvicinamento senza mai perdere di vista il arico ed in totale assenza di oscillazioni. Prima dell esecuzione dei solai occorrerà disporre ordinatamente il materiale e le attrezzature strettamente necessarie sul piano di lavoro senza provocare ingombro nelle aree delle lavorazioni; i materiali non dovranno inoltre essere depositati in quantità eccessive sul piano di lavoro in modo da evitare crolli, cedimenti e/o scivolamenti dello stesso. Solo quando il carico sarà prossimo al piano di posa allora l operatore si avvicinerà per staccare il carico, ben imbracato e legato al gancio, dalla gru. Il manovratore della gru, durante la movimentazione dei carichi, dovrà evitare di far passare questi al disopra dei lavoratori presenti in cantiere. La posa in opera dei travetti prefabbricati e delle pignatte sarà effettuata, da parte degli addetti, al di sopra del solaio da eseguire utilizzando come camminamento il banchinaggio delle travi di sostegno del solaio. Per impiegare tale metodo,

162 Pag. 161 di 26 dovranno essere predisposti, in fase di esecuzione dei pilastri dell ultimo livello, dei tubi in plastica annegati nel calcestruzzo, ad idonea profondità e di appropriato diametro, tale da consentire la trattenuta in caso di caduta. Alle predisposizioni dovranno essere posizionati, mediante l uso di opere provvisionali quali: trabattelli, ponti su ruote, ponti su cavalletti ecc., dei piantoni che dovranno essere saldamente ancorati ai pilastri da cui fuoriusciranno per circa 1.00 mt. Inseriti i piantoni, utilizzando semprele opere provvisionali summenzionate, dovranno essere predisposte le linee vita di ancoraggio alle quali verranno vincolate le funi di trattenuta collegate alle imbracature degli addetti ai lavori. L altezza della linea di ancoraggio e la lunghezza della fune di trattenuta (cordino) devono impedire cadute superiori a 1.0 mt. Predisposte le linee vita, gli addetti ai lavori accederanno, mediante scale a castello, alla quota di banchinaggio della trave. In posizione sicura vincoleranno le proprie funi di trattenuta, collegate all imbracature di sicurezza indossate, alla linee di ancoraggio fissate ai piantoni. I lavoratori, cosi facendo, potranno ora operare in totale sicurezza dalla parte sovrastante del solaio procedendo gradualmente con la posa in opera dei travetti, delle pignatte, dei ferri di integrazione dei travetti ecc. Gli operai eseguiranno le lavorazioni direttamente dal solaio di copertura e dovranno risultare protetti dal rischio di caduta dall alto mediante la predisposizione lungo il perimetro del fabbricato, a non più di 20 cm dal bordo dei solai e/o dalla facciata esterna dell edificio, di un ponteggio a telai prefabbricati e/o a tubi e giunti. Tale opera provvisionale, dovrà sormontare, per un altezza pari a 1.20 mt, l estradosso dell ultimo solaio (copertura) al fine di assumerne una funzione di parapetto. Per quanto riguarda l utilizzo e il montaggio dei ponti su cavalletti si dovranno considerare tutte le prescrizioni stabilite dal D. Lgs. 81/08, allegato XVIII, punto Risanamento e recupero di opere in calcestruzzo La lavorazione, per attività in quota, avverrà con l ausilio di opere provvisionali qualiponteggi metallici di facciata a telai prefabbricati e/o a tubi e giunti. I ponteggi dovranno essere montati come in conformità alle indicazioni riportatenell autorizzazione ministeriale all impiego, in caso di difformità dagli schemi tipo approvati, dovrà essere redatto specifico progetto, a firma ingegnere o architetto abilitato. La disposizione dei ponteggi non potrà essere modificata senza il preventivo consenso del preposto, che provvederà inoltre a far modificare il PIMUS e, ove presente, il progetto, affinchè sia garantita la rispondenza tra gli elaborati grafici ed il reale stato dell opera provvisionale che dovrà comunque essere sempre mantenuta in efficienza attraverso verifiche periodiche da parte degli utilizzatori. A protezione dell a caduta di materiale dall alto alla base del ponteggio dovrà essere installata mantovana parasassi, in alternativa, dovrà essere disposta efficace segregazione dell area, posizionata ad una distanza di almeno 1,0 mt dal ponteggio, che impedisca la sosta ed il transito dei lavoratori. Tutto il materiale necessario alle lavorazioni come calcestruzzo, leganti ecc. sarà approvvigionato mediante apparecchio di sollevamento fissato al ponteggio; l area sottostante, adibita al sollevamento/ricevimento dei carichi dovrà risultare segregata ed accessibile soltanto al lavoratore addetto. L apparecchio di sollevamento sarà comandato da altro lavoratore operante dal ponteggio che, prima del sollevamento del carico, verificherà la corretta imbracatura ed il bilanciamento del carico. Prima del sollevamento, operatore a terra si allontanerà dal carico, mentre quello addetto al ricevimento in quota eviterà di sporgersi, tirando il carico stesso all interno del ponteggio. Qualora al piano di ricevimento dei materiali non possa essere installato parapetto regolamentare, il lavoratore dovrà indossare cintura di sicurezza vincolata a parti stabili. La lavorazione sarà eseguita con utensili manuali, con il lavoratore in posizione stabile, evitando una postura curva per un tempo prolungato; in ogni caso andranno indossati elmetto, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali protettivi. Per l esecuzione delle lavorazioni non dovranno essere realizzati depositi eccessivi di materiali, pertanto l approvvigionamento dei materiali alle aree di lavoro dovrà avvenire in rapporto all impiego giornaliero previsto, così da evitare sovraccarichi dei piani di lavoro e garantire un franco libero, sui piani di lavoro, non inferiore a cm 60. In relazione alla tipologia ed all estensione dell intervento, per lavori puntuali sarà possibile utilizzare, in alternativa al ponteggio metallico, un cestello elevatore sviluppabile, in cui il lavoratore addetto sarà vincolato al fondo della navicella con cordino di trattenuta. L area sottostante la lavorazione dovrà essere idoneamente delimitata per impedire che altri lavoratori possano essere colpiti dalla caduta di utensili o materiali. La delimitazione potrà essere costituita da picchetti metallici infissi nel terreno e collegati da una rete stampata arancione; dovrà essere ben segnalata e mantenuta in efficienza per tutta la durata delle lavorazioni. La porzione picchetti metallici dovrà risultare protetta da capsule in plastica contro il rischio di infilzamento.

163 Pag. 162 di 26 Il lavoratore operante dalla piattaforma sviluppabile, prima di iniziare l attività lavorativa dovrà accertarsi della stabilità del piano di posa dell attrezzatura e che non siano presenti altri lavoratori nell area sottostante. L approvvigionamento dei materiali strettamente necessari alla lavorazione, potrà avvenire trasportandoli nella cabina del mezzo, rispettando i complessivi limiti di portata dello stesso, compreso il peso del lavoratore. Gli eventuali prodotti da adottare per il risanamento delle facciate ammalorate e fatiscenti dovranno essere forniti delle schede tecniche e di rischio; i lavoratori che potrebbero venire a contatto con prodotti potenzialmente tossici o nocivi, dovranno indossare i prescritti dispositivi individuali riportati nelle schede tecniche del prodotto. Per i materiali in grado di sviluppare vapori tossici, dovranno essere utilizzate maschere protettive a filtri ed indumenti protettivi che evitino il contatto con i prodotti potenzialmente nocivi o tossici. Sarà buona norma che gli ambienti di lavoro siano essere ben areati, e che le sostanze utilizzate siano mantenute il più lontano possibile dalle vie respiratorie, evitando problemi di inalazione indesiderata. Per gli interventi di risanamento da eseguirsi a modesta altezza da terra, potranno essere adoperate opere provvisionali di minore importanza, quali tra battelli e ponti su ruote, utilizzando comunque gli stessi dpi. I materiali utilizzati per l intervento, saranno movimentati manualmente con l uso di carriole, prelevandoli dai punti di stoccaggio presenti nel cantiere. La fase finale prevedrà la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, raccogliendo il materiale di risulta in appositi contenitori per essere trasferito nelle zone di stoccaggio dei rifiuti predisposte nell area di cantiere. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Corpetto ad alta contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

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165 Pag. 164 di 26 Opere civili EM Fase: Opere in acciaio D 6 Tale lavorazione può essere ricondotta alle seguenti fasi: Allestimento e smontaggio impianto di cantiere Scarico materiale in cantiere Montaggio elementi verticali Montaggio copertura Montaggio orditura di travi secondarie e copertura Montaggio pannelli di tamponamento Allestimento e smontaggio impianto di cantiere L area di cantiere sarà provvisoriamente delimitata con recinzione mobile del tipo Orsogrill,. Sarà predisposta una porzione mobile della recinzione stessa per consentire l accesso all area dei mezzi d opera e delle macchine operatrici. In alternativa potranno essere utilizzati picchetti metallici e rete segnaletica in plastica di altezza non inferiore a mt. 2,00 in grado di garantire l invalicabilità dell area. In ogni caso dovrà essere installata segnaletica di sicurezza indicante il divieto di accesso agli estranei alle lavorazioni e l uscita dei mezzi dall area di intervento. Per gli apprestamenti igienico assistenziali, ove non sia possibile fruire di locali della stazione appaltante all interno degli impianti, dovranno essere allestiti almeno un locale spogliatoio di dimensioni ed wc chimico dotato di lavabo. Scarico materiale in cantiere Preliminarmente all accesso in cantiere del mezzo adibito al trasporto dei pannelli di tamponatura, andrà verificata la compatibilità del tracciato viario, l eventuale presenza di ostacoli fissi o attività interferenti. L accesso all area di cantiere dei mezzi, oltre ad essere preventivamente concordato con il capo cantiere, dovrà avvenire rispettando scrupolosamente le prescrizioni del piano e nell area all uopo predisposta per lo stoccaggio materiali. Lo scarico sarà eseguito mediante gru idraulica in dotazione all autocarro, avendo cura di porre preventivamente gli stabilizzatori in estensione, ricorrendo, ove necessario, anche all impiego di ripartitori. Tutto il personale non direttamente interessato alle lavorazioni dovrà trovarsi a distanza di sicurezza e fuori dal raggio d azione dell apparecchio di sollevamento. Accertato l avvenuto allontanamento dei lavoratori non addetti, si potrà dare corso alla imbracatura dei pilastri ed alla loro movimentazione. A tal fine sarà posizionata sulla sponda dell autocarro, scala a mano vincolata in sommità o trattenuta al piede da altro lavoratore; l operatore addetto alla imbracatura, operando dalla scala, provvederà all aggancio dell elemento da scaricare. Ove sia necessario accedere alla parte superiore del carico, ad altezza da terra superiore a mt. 2,00, il lavoratore dovrà essere equipaggiato con cintura di sicurezza dotata di dissipatore di energia e vincolata a parti stabili. Nel caso di impiego di bilancieri metallici, questi dovranno essere del tipo omologato e con marcatura CEE; è tollerato, per uso esclusivo dell impresa, bilanciere realizzato in officina, accompagnato da relazione di calcolo, che ne attesti la portata. Dovrà essere altresì allegata perizia tecnica illustrativa delle modalità di impiego dell attrezzatura, corredata di informazioni in ordine alle modalità e periodicità degli interventi manutentivi. La relazione dovrà essere firmata da tecnico abilitato. Prima del sollevamento, saranno vincolate all estremità del carico, funi guida per la sua successiva movimentazione. Accertato che nessun lavoratore si trovi sotto il carico sospeso, si procederà al sollevamento ed alla traslazione del carico. Le operazioni dovranno essere sospese in caso di pioggia o a velocità > di 40 km/h. Il manovratore della gru, farà sostare il carico sospeso sulla verticale dell area di stoccaggio; i lavoratori addetti, operando da posiziona protetta, lo movimenteranno mediante funi guida, curandone la discesa. Soltanto con il materiale in prossimità del terreno, i lavoratori addetti potranno avvicinarsi per gli spostamenti di precisione. Per lo scarico degli elementi di carpenteria metallica, saranno adottati analoghe procedure, vincolando gli elementi mediante catene. Sia le fasce tessili che le catene metalliche, dovranno essere dotate di specifica certificazione.

166 Pag. 16 di 26 Montaggio elementi verticali Il prelievo degli elementi metallici verticali ( pilastri) avverrà dall area di stoccaggio utilizzando apparecchio di sollevamento autocarrato. L imbracatura dei pilastri dovrà essere eseguita con le seguenti modalità: utilizzo di specifiche pinze omologate che vincoleranno il pilastro, verificando la verticalità del carico a sollevamento avvenuto; applicazione mediante saldatura di elementi metallici, occhiellati, ai quali agganciare le catene. Per il sollevamento e la collocazione sulle predisposte piastre, valgono le prescrizioni di cui alla fase precedente. Particolare attenzione andrà fatta nella costante verifica delle verticalità degli elementi da fissare; in ogni caso dovranno rimanere agganciati all apparecchio di sollevamento, fino al completo serraggio di tutti i bulloni delle piastre di fondazione. Ultimato il fissaggio, si provvederà a liberare il carico dell apparecchio di sollevamento. L operazione sarà eseguita da lavoratore operante da cestello idraulico e vincolato alla navicella mediante cintura di sicurezza. Successivamente l operatore della gru, in costante contatto radio con quello del cestello, provvederà a ritrarre il braccio dell apparecchio di sollevamento. A questo punto, sempre operando dal cestello, si procederà alla rimozione degli elementi metallici precedentemente installati per il corretto sollevamento, utilizzando flessibile per il taglio delle armature metalliche. Durante tutta l operazione nessun lavoratore dovrà trovarsi sotto il carico sospeso. La sequenza delle lavorazioni, a titolo esemplificativo, dovrà rispettare il seguente ordine: montaggio del 1 elemento verticale montaggio del 2 elemento verticale montaggio contrasti tra 1 e 2 elemento montaggio 3 elemento verticale montaggio contrasti tra 2 e 3 elemento ecc. La sequenza descritta, deve essere scrupolosamente rispettata al fine di evitare il montaggio di un singolo elemento ( ad eccezione del primo) senza la relativa controventatura che assicuri la stabilità in corso di montaggio. La posa in opera delle controventature orizzontali e diagonali, avverrà con modalità analoghe, procedendo nell ordine dal basso all alto. Le movimentazioni degli elementi, previa imbracatura anche con fasce tessili, dovrà assicurare la orizzontalità degli elementi traslati e la posizione baricentrica dei vincoli. Nel caso di elementi di grandi dimensioni i punti di vincolo saranno indicati dal progettista nei disegni esecutivi. Il fissaggio degli elementi orizzontali o diagonali ai pilastri, avverrà sempre con l impiego di cestello idraulico ed apparecchio di sollevamento. Il coordinamento tra le due macchine, sarà disciplinato da preposto a terra, in posiziona tale che risulti visibile ad ambedue gli operatori. Le operazioni dovranno essere sospese in caso di pioggia o a velocità > di 40 km/h. Montaggio copertura Preliminarmente sarà eseguito il montaggio a terra delle porzioni di capriata. La movimentazione dei singoli pezzi sarà eseguita mediante apparecchio di sollevamento e serraggio dei bulloni a mezzo di chiave dinamometrica. Ultimato il montaggio si procederà all imbracatura della mezza capriata utilizzando i punti di vincolo indicati dal progettista. Per l impiego di bilancieri, valgono le prescrizioni riportate nei paragrafi precedenti. La collocazione delle capriate sui pilastri sarà eseguita utilizzando cestelli idraulici, dove saranno posizionati i lavoratori addetti al fissaggio degli elementi di copertura. In particolare, il lavoratore sul cestello dovrà operare in costante contatto radio con il manovratore della gru, assistendolo nella fase di discesa della capriata sui pilastri. Soltanto con la capriata in prossimità dell appoggio, il cestello potrà avvicinarsi al carico per gli spostamenti di precisione ed il successivo fissaggio.

167 Pag. 166 di 26 La sequenza di montaggio avrà inizio dall esterno dell intero perimetro del capannone, che sarà segregato con rete segnaletica in plastica in modo da impedire l accesso all interno dell area di montaggio. Il coordinamento tra il gruista e l operatore del cestello sarà gestito da preposto ubicato in posizione tale da essere visibile da ambedue. Le operazioni dovranno essere sospese in caso di pioggia o a velocità > di 40 km/h. Montaggio orditura di travi secondarie e copertura Il montaggio dell orditura secondaria e delle lastre di copertura, sarà eseguita dall interno del capannone mediante cestello telescopico o altro sistema ( ponte mobile su ruote o carrello elevatore sviluppabile). Per tutta la durata della lavorazione sarà mantenuta la segregazione dell area interna del capannone. L accesso in copertura sarà consentito esclusivamente per la sigillatura delle lastre, previo montaggio di elementi metallici verticali ancorati alla struttura e cordino di acciaio tensionato. I lavoratori addetti, equipaggiati con cintura di sicurezza dotata di pretensionatore accederanno alla copertura dal cestello, previo aggancio del moschettone al cordino di sicurezza. La discesa dalla copertura avverrà con le medesime modalità; il lavoratore potrà sganciare il moschettone dal cordino pretensionato soltanto al rientro sul cestello. Montaggio pannelli di tamponamento Il montaggio dei pannelli di tamponamento avverrà prelevando il carico dall area di stoccaggio. Per una sua corretta imbracatura sarà realizzata apposita attrezzatura, costituita di profilato metallico a П, con predisposta foratura, da posizionarsi sulla testa dei pannelli, che saranno preforati in corrispondenza delle asole presenti sull attrezzatura. Il vincolo del pannello all attrezzatura sarà garantito da perni metallici di adeguata tensione dotati di dispositivo antisfilamento. L attrezzatura di sollevamento dovrà rispondere ad uno specifico progetto e relazione di calcolo a firma di tecnico abilitato. Lo stesso dovrà indicare a quale distanza del bordo superiore del pannello realizzare la foratura, verificando analiticamente l idoneità statica di tutto il sistema. In alternativa è consentito l uso di pinze movimentatrici omologate. Il carico così vincolato potrà essere sollevato, sempre in posizione rigorosamente verticale, a mezzo di apparecchio di sollevamento e posizionato in aderenza agli elementi di collegamento orizzontali. Il fissaggio sarà eseguito da lavoratore operante sul cestello utilizzando viti autofilettanti in numero minimo di 3 per ml.

168 Pag. 167 di 26 Per tutta la durata del fissaggio, il pannello resterà sospeso all apparecchio di sollevamento; soltanto dopo il fissaggio sugli elementi orizzontali, l operatore sul cestello provvederà a rimuovere i perni di sostegno del pannello liberando l attrezzatura. Allo scopo di evitare pericolose interferenze tra le macchine operatrici, il lavoratore sul cestello provvederà a ritrarre il braccio e a riportare a terra la navicella, soltanto allora l operatore dell autogru potrà procedere al sollevamento e al recupero del bilanciere. Gestione interferenze gru di cantiere Nel caso di utilizzo di più apparecchi di sollevamento, con raggi di azione interferenti, preliminarmente alle lavorazioni sarà necessario indire una di coordinamento tra il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, e i due operatori gruisti, incaricati delle manovre. Nel corso dell incontro, saranno affrontate le problematiche relative alla gestione dell interferenza, e le corrette modalità di gestione e le modalità di sollevamento dei carichi. Gli operatori dovranno essere in possesso di specifica qualificazione ed idoneità alla mansione, in conformità a quanto statuito dalla Conferenza Stato Regioni, nell accordo del Nel caso che le gru siano posizionate a distanza ravvicinata, inferiore alla somma delle lunghezze dei rispettivi bracci, dovranno essere adottate almeno le seguenti misure di sicurezza: i bracci delle gru devono risultare sfalsati in modo da evitare ogni possibile collisione contatto, tenendo conto delle massime oscillazioni e garantendo un ragionevole franco di sicurezza; la distanza minima fra le gru deve essere tale da evitare comunque l interferenza delle funi e dei carichi della gru più alta con la controfreccia della gru più bassa, pertanto tale distanza deve sempre essere superiore alla somma tra la lunghezza del braccio, della gru ad altezza maggiore, e la lunghezza della controfreccia, di quella ad altezza inferiore; i manovratori delle gru devono poter comunicare fra loro, mediante segnalazioni gestuali, luminose o via radio, per segnalare le manovre che si accingono a compiere; le fasi di movimentazione dei carichi devono essere programmate in modo da eliminare la contemporaneità delle manovre nelle zone d interferenza; ai manovratori devono essere date precise informazioni ed istruzioni, in forma scritta, sulle zone d interferenza, sulle priorità delle manovre, sulle modalità di comunicazione e sul posizionamento del mezzo, ivi compreso braccio e carico, sia nelle fasi di riposo sia nelle pause di lavoro. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti

169 Pag. 168 di 26 GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Dispositivi tipo retrattile. Corpetto ad alta Cuffie auricolari Assorbitori di energia contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tappi auricolari Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Connettori Cordini Gru manuale

170 Pag. 169 di 26 Opere civili EM Fase: Opere prefabbricate D 7 Si sono esaminate le seguenti fasi lavorative, individuando per ciascuna di esse le prescrizioni di sicurezza per il montaggio. Montaggio pilastri con attacchi meccanici alle fondazioni in opera previa getto integrativo di completamento La procedura definisce le modalità di sicurezza per il montaggio dei pilastri, ed ha lo scopo di ridurre annullare o ridurre a livello accettabile il rischio di urto, schiacciamento e caduta dall alto degli operatori. Il campo di applicazione della procedura riguarda il montaggio dei pilastri prefabbricati collegati con attacchi flangiati alle fondazioni in opera,previo getto integrativo di completamento La responsabilità del controllo dell applicabilità della procedura e della corretta esecuzione in sicurezza nel cantiere è affidata alle seguenti figure : controllo: Capo Squadra montaggio (da ora in poi indicato come CS) esecuzione: CS Disposizioni primarie per il CS: utilizzo degli attacchi (ancoranti/chiodi) predisposti sui pilastri, impiego delle cinture di sicurezza con doppia fune di vincolo Dispositivi di protezione individuali obbligatori: Abbigliamento adeguato alla stagione lavorativa (isolante per operatori esposti al freddo ed all umidità) Copricapo (elmetto) antiurto e anticaduta Scarpe dielettriche, antiscivolo, con puntale metallico e lamine antiforo protezione delle mani da punture, tagli e abrasioni Tappi/Cuffie per la protezione dell apparato uditivo (secondo le indicazioni riportate nella valutazione del rumore) Occhiali, visiere o schermi per la protezione degli occhi da schegge o da materiali corrosivi e comunque dannosi Sistema anticaduta per operazioni in quota = Cintura, cosciali e bretelle, + Fune di trattenuta che non consenta una caduta maggiore di 1,m Maschere a filtro per polveri, nebbie, vapori e fumi eventualmente presenti nell aria. Dispositivi di protezione collettiva: parapetti, passerelle e paracinta sui vuoti, pulizia del cantiere, segnaletica di sicurezza (segnali di divieto, segnali di avvertimento, segnali di prescrizione, segnali di salvataggio, segnali per materiali antincendio, legenda colori distintivi per bombole e tubazioni, modalità di comportamento in caso di incendio), in generale tutte le opere che sono destinate all incolumità collettiva (mezzi di estinzione incendi, segnalazioni acustiche, segnalazioni visive, ecc...) Individuazione delle lavorazioni previste per la messa in opera dei pilastri prefabbricati: a. verifica allineamenti b. aree di stoccaggio e prescrizioni per lo stoccaggio dei manufatti in cantiere c. scarico e movimentazione per lo stoccaggio dei manufatti in cantiere d. montaggio pilastri e. getto integrativo di inghisaggio. Tutte le lavorazioni individuate (e sopra elencate) vengono di seguito assoggettate: a procedura di esecuzione/controllo in sicurezza, a disposizioni finali di validità generale, a cui dovranno attenersi sia il CS sia per gli operatori di cantiere. a. verifica allineamenti : Per poter effettuare il posizionamento dei pilastri occorre che il CS esegua una serie di operazioni di controllo:

171 Pag. 170 di 26 sul tracciamento dei fili di riferimento, sui tirafondi di attesa fuoriuscenti dalle fondazioni (atti alla realizzazione dell attacco meccanico fra pilastri prefabbricati e fondazioni in opera), sulla presenza di recinzioni/parapetti ovunque vi sia il rischio di cadute nel vuoto. In particolare sarà cura del CS eseguire: 1. una verifica della squadra tra le varie file attraverso il tracciamento di due linee, parallele agli assi degli alloggiamenti e ortogonali tra di loro. Per il posizionamento dei fili in corrispondenza dell esterno pilastro, per le due file esterne principali ortogonali, si consiglia di tenere 1cm di scostamento. I fili ottenuti potranno essere utilizzati anche per il posizionamento dei pannelli di tamponamento, 2. che i tirafondi di attesa fuoriuscenti dalla fondazione siano quelli indicati nelle tavole architettoniche (correlate alla relazione di calcolo). b. Aree di stoccaggio e prescrizioni per lo stoccaggio dei manufatti prefabbricati in cantiere Sarà cura del CS verificare che le aree destinate allo stoccaggio dei manufatti risultino adeguatamente distinte dalle zone di lavoro e collocate in modo da non costituire intralcio ai mezzi ed agli addetti ai lavori. Sarà assolutamente vietato creare aree di stoccaggio sul bordo di uno scavo. Sarà cura del CS verificare: l idonea compattezza del terreno di transito anche in funzione del tipo di automezzo, della tipologia e del peso dei manufatti da scaricare; che il terreno su cui verranno stoccati i pilastri sia piano e ben costipato presentando idonee caratteristiche portanti, che solo eccezionalmente i pilastri vengano stoccati in cantiere in file sovrapposte con un massimo di due Tra pilastro e terreno e tra pilastro e pilastro dovranno essere interposti molari in legno posti a distanza dalle estremità come da successivo dettaglio, avendo l accortezza di porre i distanziatori sempre in corrispondenza di quelli sottostanti in modo da evitare indesiderati stati di sollecitazione nei manufatti. Lo stoccaggio del manufatto pilastro è da prevedersi su molari in legno posti a distanza variabile dalla testa a secondo della lunghezza dell elemento. A titolo di esempio: con lunghezze pilastro L < 8m il valore di sbalzo H dovrà essere compreso tra 1m e 1.m, con lunghezze pilastro 8m <L < 12m il valore di sbalzo H dovrà essere compreso tra 1.30 m e 1.8m, con lunghezze pilastro L > 12m il valore di sbalzo H dovrà essere compreso tra 2m e 2.0m. Il CS dovrà accertarsi che i molari in legno siano di buona fattura e di legno stagionato in modo da scongiurare cedimenti indesiderati che possano provocare cadute accidentali dei manufatti.onde evitare ribaltamenti accidentali i pilastri dovranno essere legati a due a due tra di loro in fase transitoria con legatura in prossimità del punto di appoggio. Sarà cura del CS verificare che il deposito dei manufatti in pile sia sempre effettuato in modo razionale e tale da evitare crolli e cedimenti pericolosi, così come sarà cura del CS far rispettare il divieto di camminare sugli elementi accatastati. Il CS, in fase di stoccaggio dei pilastri, dovrà porre particolare accortezza nell ottenimento della corretta posizione dei tubi di sollevamento che dovranno sempre trovarsi sulle facce del pilastro perpendicolari al terreno. 3 Scarico e movimentazione per lo stoccaggio dei manufatti prefabbricati in cantiere Per dare inizio alla fase di scarico dei manufatti il CS dovrà verificare: per la/le gru che siano perfettamente funzionanti tutti i dispositivi di fine corsa e che sia garantita la stabilità del mezzo durante la fase di sollevamento, applicando quant altro previsto dalla specifica procedura di utilizzo gru; sia presente la necessaria segnaletica di sicurezza di cantiere (comprensiva dei codice dei segnali per la manovra delle gru riportati nella procedura di utilizzo gru);

172 Pag. 171 di 26 che il gruppo di sollevamento adottato (composto da: funi, tiranti, campanelle, ganci, chiodi, ecc ) abbia portata superiore a quella data dal peso dell elemento da sollevare (indicato nel cartellino del manufatto) incrementato dei coefficienti di sicurezza indotti dall inclinazione delle funi/catene e dalle fasi di movimentazione attuate in cantiere, che il personale operante in cantiere sia a debita distanza dalla zona di lavoro in modo da evitare urti o schiacciamenti in caso di sganciamento accidentale del pezzo, l integrità degli elementi costituenti il gruppo di sollevamento e l idoneità dello stesso alle esigenze del cantiere ed allo specifico manufatto; il tutto secondo le prescrizioni normative vigenti e verificando quanto previsto dalle specifiche procedure (procedura funi e catene, procedura ganci/golfari/bilancie), in particolare verificando: che gli elementi costituenti il sistema di sollevamento riportino indicazioni sulle portate, la corretta chiusura delle sicurezze negli organi di presa (ganci, maniglioni, ecc ), lo stato di usura delle funi/catene di sollevamento. Ogni logoramento o difetto rilevato dagli operatori negli elementi di sollevamento dovrà essere subito comunicato al CS per le disposizioni del caso, che le operazioni di movimentazione avvengano secondo le disposizioni impartite dalla procedura movimentazione dei carichi, avendo particolare cura di evitare che il carico in movimento transiti sopra personale di cantiere o postazioni di lavoro fisse, che la movimentazione del pilastro non avvenga in condizioni di vento superiore ai 0Km/h o in concomitanza di eventi meteorici intensi, che il pilastro sia guidato impiegando fune guida trattenuta da un operatore posto a distanza di sicurezza dal manufatto in movimento, che durante la fase di movimentazione l area a terra interessata in proiezione dal brandeggio dei manufatti sia delimitata da barriere che ne precludano l accesso, le aree di stoccaggio dei manufatti risultino adeguatamente distinte dalle zone di lavoro e collocate in modo da non costituire intralcio ai mezzi ed agli addetti ai lavori, che gli operatori indossino i dispositivi di protezione individuale necessari ad eliminare il rischio residuo, secondo quanto previsto dalla specifica procedura D.P.I. Durante la fase di scarico del pilastro dai mezzi di trasporto, il manufatto verrà in generale movimentato attraverso l utilizzo di un gruppo di sollevamento con n.2 punti di presa sul pilastro. Tale gruppo di sollevamento sarà costituito da: n 2 funi principali, ognuna dotata di: - di campanella per l attacco al gancio della gru, - di gancio con linguetta di sicurezza per l attacco dei tiranti a catena, n 2 tiranti a catena, ognuno dotato: - di campanella per l attacco al gancio della fune e di riduttori della lunghezza,, - di gancio con linguetta di sicurezza per l attacco ai maniglioni di sollevamento; n 4 maniglioni di sollevamento bloccati sui chiodi DEHA; n 4 chiodi DEHA annegati in stabilimento nel getto del manufatto. La lunghezza delle funi/tiranti dovrà essere complessivamente non inferiore a 0.7xL in modo di avere sempre una inclinazione dei tiranti con il manufatto non inferiore a 4 (dove con L si indica la distanza tra i due punti di presa del manufatto); infatti, tiri obliqui o con angoli inferiori a quelli prescritti possono compromettere l integrità dei ganci o degli ancoranti e la stabilità dei manufatti. Ogni pilastro potrà essere movimentato solo con il descritto gruppo di sollevamento a n 2 punti di presa; di conseguenza non è ammessa movimentazione con altri sistemi ed il CS sarà di questo garante. 4 Montaggio elementi

173 Pag. 172 di 26 Per procedere al montaggio del pilastro, il manufatto stoccato in cantiere deve essere ribaltato di 90 al fine di assumere la corretta posizione verticale (vedere Fig.6). Per consentire l operazione descritta, nel manufatto pilastro vengono predisposti, in fase di getto nello stabilimento di produzione, due tubi di sollevamento. In cantiere di montaggio, nella fase di pre-ribaltamento dovranno essere introdotti nei tubi di sollevamento appositi perni di sollevamento. Dovranno essere impiegati piatti e coppiglie di sicurezza per il collegamento del perni (inseriti nei tubi dei pilastri) alle funi di sollevamento predisposte su bilancino. Nel caso in cui gli operatori dovessero effettuare le suddette operazioni su pilastri stoccati in pile, sarà cura del CS verificare che gli operatori utilizzino scale a mano applicando quanto previsto dalla specifica procedura scale a mano. Per passare dalla fase di stoccaggio alla fase di ribaltamento in verticale del pilastro il CS dovrà verificare: per la/le gru che siano perfettamente funzionanti tutti i dispositivi di fine corsa e che sia garantita la stabilità del mezzo durante la fase di ribaltamento ed inghisaggio, applicando quant altro previsto dalla specifica procedura utilizzo gru; sia presente la necessaria segnaletica di sicurezza di cantiere (comprensiva dei codice dei segnali per la manovra delle gru riportati nella procedura utilizzo gru); che il gruppo di movimentazione adottato (composto da: funi, tiranti, campanelle, ganci, perni, bilancino, ecc ) abbia portata superiore a quella data dal peso dell elemento (indicato nel cartellino del manufatto) incrementato dei coefficienti di sicurezza indotti dall inclinazione delle funi/catene e dalle fasi di movimentazione attuate in cantiere; che il personale operante in cantiere sia a debita distanza dalla zona di lavoro in modo da evitare urti o schiacciamenti in caso di sganciamento accidentale del pezzo; l integrità degli elementi costituenti il gruppo di movimentazione e l idoneità dello stesso alle esigenze del cantiere ed allo specifico manufatto; il tutto secondo le prescrizioni normative vigenti e verificando quanto previsto dalle specifiche procedure (procedura funi e catene, procedura ganci/golfari/bilancie), in particolare verificando: che gli elementi costituenti il sistema di movimentazione riportino indicazioni sulle portate; che i perni utilizzati per il sollevamento siano quelli previsti da progetto; la corretta chiusura delle sicurezze negli organi di presa (ganci, maniglioni, piatti, coppiglie, ecc )ed in in particolare che la movimentazione dei pilastri non avvenga senza la coppiglia di bloccaggio inserita nel perno di sollevamento, lo stato di usura delle funi/catene di sollevamento. Ogni logoramento o difetto rilevato dagli operatori negli elementi di sollevamento dovrà essere subito comunicato al CS per le disposizioni del caso, che l operazione di ribaltamento del pilastro venga eseguita con gru dotata di apposito bilancino di sollevamento; che le operazioni di movimentazione avvengano secondo le disposizioni impartite dalla procedura movimentazione dei carichi, avendo particolare cura di evitare che il carico in movimento transiti sopra personale di cantiere o postazioni di lavoro fisse, che la movimentazione del pilastro non avvenga in condizioni di vento superiore ai 0Km/h o in concomitanza di eventi meteorici intensi; che l operazione di posa in verticale del pilastro avvenga in maniera graduale e senza bruschi oscillazioni; che il pilastro sia guidato impiegando fune guida trattenuta da un operatore posto a distanza di sicurezza dal manufatto in movimento, che l area a terra interessata in proiezione dal brandeggio del pilastro sia delimitata da barriere che ne precludano l accesso, che gli operatori indossino i dispositivi di protezione individuale necessari ad eliminare il rischio residuo, secondo quanto previsto dalla specifica procedura D.P.I. Sarà cura del CS verificare che:

174 Pag. 173 di 26 le funi predisposte su bilancino ed inserite nei perni di sollevamento esercitino la loro azione (atta al ribaltamento/movimentazione) in prossimità della superficie esterna del pilastro, evitando quindi punti di applicazione diversi che potrebbero causare l ottenimento di non previste sollecitazioni flessionali sui perni; le funi di sollevamento del bilancino siano libere da impedimenti che possano causare brusche oscillazioni del pilastro durante la fase di sollevamento; la rotazione del pilastro intorno ai perni di sollevamento possa avvenire senza impedimenti in modo da scongiurare brusche oscillazioni del pezzo con conseguente sollecitazioni addizionali rispetto a quelle previste per i dispositivi di sollevamento adottati. Tutte le fasi di movimentazione del manufatto saranno dirette dal CS il quale dovrà, una volta eseguita la verticalizzazione del pilastro ed il posizionamento dello stesso, impartire le direttive agli operatori necessarie per il procedere delle fasi operative: fissaggio provvisorio dell elemento, verifica della messa in piombo (verticalità) del manufatto, inghisaggio con cls. Sarà cura del CS impartire le direttive atte ad evitare schiacciamenti degli arti dovuti: alle possibili oscillazioni del pilastro, gli operatori non introducano gli arti (superiori e/o inferiori) nello spazio tra pilastro e armatura di attesa. Resa stabile la colonna previa bullonatura gli operatori procederanno, su indicazioni dl CS, a sganciare il pilastro dal bilancino togliendo la coppiglia dei perni di sollevamento e sfilando i perni stessi dal pilastro attraverso l uso della corda di sgancio. La coppiglia di bloccaggio potrà essere sfilata: da terra utilizzando una fune di sfilamento (vedere Fig.10), in quota da operatore dotato di scala a mano tenuta al piede da altro operatore (per pilastri bassi con H<=8m, vedere Fig.10); in questo caso il CS dovrà, al fine di scongiurare cadute dall alto, verificare che venga eseguito quanto indicato nella procedura scala a mano e sarà cura del CS verificare che le scale a mano vengano utilizzate solo per quote non superiori agli 8m, in quota da operatore dotato di cestello (per pilastri alti con H>8m, vedere Fig.10); in questo caso il CS dovrà, al fine di scongiurare cadute dall alto, verificare che venga eseguito quanto indicato nella procedura utilizzo cestelli. Sarà cura del CS verificare che nella fase di sfilamento dei perni dal pilastro non vi sia personale in vicinanza del manufatto e che l esecutore dell operazione sia dotato di casco di protezione secondo quanto indicato nella procedura D.P.I. Il CS dovrà verificare che le scale a mano siano impiegate solo per gli elementi stoccati a terra e per l accesso a quote fino ad un max di 8m dal piano pavimento finito. Come indicato al comma 3 dell Art. 113-Scale del D.lgs. 9 aprile 2008 n 81 la prescrizione per i limiti di impiego delle scale a mano da posizionare in opera è 8m con le seguenti prescrizioni aggiuntive: disposizione di dispositivo di trattenuta nella posizione superiore; aggetto di 1m oltre la quota di sbarco in presenza di piano di sbarco; disposizione di tirante intermedio nel caso in cui la lunghezza di dette scale superi i 4m, scala trattenuta al piede da altro operatore.

175 Pag. 174 di 26 Sfilando i perni anche le funi del bilancino saranno sganciate e la colonna rimarrà libera.il CS dovrà verificare che le scale a mano siano impiegate solo per gli elementi stoccati a terra e per l accesso a quote fino ad un max di 8m dal piano pavimento finito. Come indicato al comma n 3 dell Articolo 113-Scale del D.lgs. 9 aprile 2008 n 81 la prescrizione per i limiti di impiego delle scale a mano da posizionare in opera è 8m con le seguenti prescrizioni aggiuntive: disposizione di dispositivo di trattenuta nella posizione superiore, aggetto di 1m oltre la quota di sbarco in presenza di piano di sbarco, disposizione di tirante intermedio nel caso in cui la lunghezza di dette scale superi i 4m, scala trattenuta al piede da altro operatore. Sfilando i perni anche le funi del bilancino saranno sganciate e la colonna rimarrà libera. Terminato il montaggio della colonna il CS provvederà alla piombatura della stessa. Eventuali correzioni alla piombatura della colonna saranno eseguite, sotto supervisione del CS, agendo sui dadi di serraggio. Sarà cura del CS impartire le direttive atte ad evitare schiacciamenti degli arti come precedentemente indicato. Sarà cura del CS verificare a questo punto la tolleranza sulla verticalità dei pilastri, da ritenersi accettabile se <=0.1% dell altezza del pilastro e comunque inferiore a 2cm (vedere Fig.12) Verificata la tolleranza sulla verticalità il CS potrà procedere al serraggio finale dei bulloni e quindi al getto integrativo di inghisaggio Getto integrativo Terminata la piombatura del pilastro, previa autorizzazione del CS, gli operatori procederanno: al serraggio definitivo dei bulloni applicando la necessaria coppia di serraggio previa impiego di apposita chiave dinamometrica con scala graduata, alla casseratura e quindi al getto integrativo di calcestruzzo nell interspazio creatosi fra pilastro e dima di fondazione. Sarà cura del CS verificare che questa operazione sia sempre eseguita da operatori dotati di guanti ed occhiali di protezione, secondo quanto previsto dalla specifica procedura D.P.I. Dopo il getto integrativo e con le tempistiche attuative indicate dal CS gli operatori provvederanno a rimuovere le casserature dalla base dei pilastri. Montaggio travi reggisolaio e travi di copertura di orditura primaria La procedura definisce le modalità di sicurezza per il montaggio delle travi di impalcato e di copertura e ha lo scopo di eliminare o ridurre il rischio di urto, schiacciamento e caduta degli operatori e trova :applicazione per il montaggio delle travi prefabbricate di impalcato e di copertura La responsabilità del controllo dell applicabilità della procedura e della corretta esecuzione in sicurezza nel cantiere è affidata alle seguenti figure : controllo: Capo Squadra montaggio (indicato come CS)

176 Pag. 17 di 26 esecuzione: CS Disposizioni primarie per il CS: utilizzo degli attacchi (ancoranti/chiodi) predisposti sulle travi, impiego delle cinture di sicurezza con doppia fune di vincolo. montaggio linee vita sulle travi di banchina perimetrali e centrali montaggio in quota di funi di delimitazione area di lavoro (protetta da rete) Dispositivi di protezione individuali obbligatori: abbigliamento adeguato alla stagione lavorativa (isolante per operatori esposti al freddo ed all umidità) copricapo (elmetto) antiurto e anticaduta scarpe dielettriche, antiscivolo, con puntale metallico e lamine antiforo guanti per la protezione delle mani da punture, tagli e abrasioni tappi/cuffie per la protezione dell apparato uditivo (secondo le indicazioni riportate nella valutazione del rumore) occhiali, visiere o schermi per la protezione degli occhi da schegge o da materiali corrosivi e comunque dannosi sistema anticaduta per operazioni in quota = Cinture di sicurezza con bretelle + Fune di trattenuta che non consenta una caduta maggiore di 1,m maschere a filtro per polveri, nebbie, vapori e fumi eventualmente presenti nell aria. Dispositivi di protezione collettiva: parapetti, passerelle e paracinta sui vuoti, pulizia del cantiere, segnaletica di sicurezza (segnali di divieto, segnali di avvertimento, segnali di prescrizione, segnali di salvataggio, segnali per materiali antincendio, legenda colori distintivi per bombole e tubazioni, modalità di comportamento in caso di incendio), in generale tutte le opere che sono destinate all incolumità collettiva (mezzi di estinzione incendi, segnalazioni acustiche, segnalazioni visive, ecc...) Individuazione delle lavorazioni previste per la messa in opera dei pilastri prefabbricati: aree di stoccaggio e prescrizioni per lo stoccaggio dei manufatti in cantiere scarico e movimentazione per lo stoccaggio dei manufatti in cantiere montaggio protezioni sulle travi a terra. montaggio travi. Tutte le lavorazioni individuate (e sopra elencate) vengono di seguito assoggettate: a procedura di esecuzione/controllo in sicurezza, a disposizioni finali di validità generale, a cui dovranno attenersi sia il CS sia per gli operatori di cantiere. Aree di stoccaggio e prescrizioni per lo stoccaggio dei manufatti prefabbricati in cantiere Sarà cura del CS verificare che le aree destinate allo stoccaggio dei manufatti risultino adeguatamente distinte dalle zone di lavoro e collocate in modo da non costituire intralcio ai mezzi ed agli addetti ai lavori. Sarà assolutamente vietato creare aree di stoccaggio sul bordo di uno scavo. Sarà cura del CS verificare: l idonea compattezza del terreno di transito anche in funzione del tipo di automezzo, della tipologia e del peso dei manufatti da scaricare; che il terreno su cui verranno stoccati i manufatti sia piano e ben costipato presentando idonee caratteristiche portanti, Tra manufatto e terreno e tra manufatto e manufatto dovranno essere interposti molari in legno posti a distanza dalle estremità come da successivo dettaglio, avendo l accortezza di porre i distanziatori sempre in corrispondenza di quelli sottostanti in modo da evitare indesiderati stati di sollecitazione nei manufatti. Il CS dovrà accertarsi che i molari in legno siano di buona fattura e di legno stagionato in modo da scongiurare cedimenti indesiderati che possano provocare cadute accidentali dei manufatti. Onde evitare ribaltamenti accidentali i manufatti dovranno essere legati tra di loro in fase transitoria con legatura in prossimità del punto di appoggio. Sarà cura del CS verificare che il deposito dei manufatti in pile sia sempre effettuato in modo razionale e tale da evitare crolli e cedimenti pericolosi, così come sarà cura del CS far rispettare il divieto di camminare sugli elementi accatastati.

177 Pag. 176 di 26 Scarico e movimentazione per lo stoccaggio dei manufatti prefabbricati in cantiere Per dare inizio alla fase di scarico dei manufatti il CS dovrà verificare: per la/le gru che siano perfettamente funzionanti tutti i dispositivi di fine corsa e che sia garantita la stabilità del mezzo durante la fase di sollevamento/movimentazione, applicando quant altro previsto dalla specifica procedura utilizzo gru, sia presente la necessaria segnaletica di sicurezza di cantiere (comprensiva dei codice dei segnali per la manovra delle gru riportati nella procedura utilizzo gru), che il gruppo di sollevamento adottato abbia portata superiore a quella data dal peso dell elemento da sollevare (indicato nel cartellino del manufatto) incrementato dei coefficienti di sicurezza indotti dall inclinazione delle funi/catene e dalle fasi di movimentazione attuate in cantiere, che il personale operante in cantiere sia a debita distanza dalla zona di lavoro in modo da evitare urti o schiacciamenti in caso di sganciamento accidentale del pezzo, l integrità degli elementi costituenti il gruppo di sollevamento e l idoneità dello stesso alle esigenze del cantiere ed allo specifico manufatto; il tutto secondo le prescrizioni normative vigenti e verificando quanto previsto dalle specifiche procedure (procedura funi e catene, procedura ganci/golfari/bilancie), in particolare verificando: che gli elementi costituenti il sistema di sollevamento riportino indicazioni sulle portate, la corretta chiusura delle sicurezze negli organi di presa (ganci, maniglioni, ecc ), lo stato di usura delle funi/catene di sollevamento. Ogni logoramento o difetto rilevato dagli operatori negli elementi di sollevamento dovrà essere subito comunicato al CS per le disposizioni del caso, che le operazioni di movimentazione avvengano secondo le disposizioni impartite dalla procedura movimentazione dei carichi, avendo particolare cura di evitare che il carico in movimento transiti sopra personale di cantiere o postazioni di lavoro fisse, che la movimentazione del manufatto non avvenga in condizioni di vento superiore ai 0Km/h o in concomitanza di eventi meteorici intensi, che il manufatto sia guidato impiegando fune guida trattenuta da un operatore posto a distanza di sicurezza dal manufatto in movimento, che durante la fase di movimentazione l area a terra interessata in proiezione dal brandeggio dei manufatti sia delimitata da barriere che ne precludano l accesso, le aree di stoccaggio dei manufatti risultino adeguatamente distinte dalle zone di lavoro e collocate in modo da non costituire intralcio ai mezzi ed agli addetti ai lavori, che gli operatori indossino i dispositivi di protezione individuale necessari ad eliminare il rischio residuo, secondo quanto previsto dalla specifica procedura D.P.I.

178 Pag. 177 di 26 Come mostrato in figura, durante la fase di scarico del manufatto dai mezzi di trasporto, il manufatto verrà in generale movimentato attraverso l utilizzo di un gruppo di sollevamento con n 2 punti di presa. Sono ammessi due tipi di sollevamento: A) con tiranti a due bracci, B) con bilancino. A seconda del peso della trave si possono avere 2 o 4 chiodi per il sollevamento. La lunghezza delle funi/tiranti dovrà essere complessivamente non inferiore a 0.7xL in modo di avere sempre una inclinazione dei tiranti con il manufatto non inferiore a 4 (dove con L si indica la distanza tra i due punti di presa del manufatto); infatti, tiri obliqui o con angoli inferiori a quelli prescritti possono compromettere l integrità dei ganci o degli ancoranti e la stabilità dei manufatti. Ogni manufatto potrà essere movimentato solo con il descritto gruppo di sollevamento a n 2 punti di presa; di conseguenza non è ammessa movimentazione con altri sistemi ed il CS sarà di questo garante. Montaggio protezioni sulle travi a terra Ogni trave, sia di copertura che reggisolaio, prima di essere montate, devono necessariamente essere munite a terra dell obbligatorio dispositivo anticaduta, costituito da paletti in tubolare in acciaio alti circa 1.00 m con o senza carrucola da inserire nelle apposite sedi predisposte in fase di getto del manufatto nello stabilimento di produzione. I paletti dovranno essere collegati da un cavo di 6 mm. Montaggio travi reggisolaio e travi di copertura Per passare dalla fase di stoccaggio alla fase di montaggio delle travi il CS dovrà verificare che per la/le gru che siano perfettamente funzionanti tutti i dispositivi di fine corsa e che sia garantita la stabilità del mezzo durante la fase di montaggio, applicando quant altro previsto dalla specifica procedura utilizzo gru, sia presente la necessaria segnaletica di sicurezza di cantiere (comprensiva dei codice dei segnali per la manovra delle gru riportati nella procedura utilizzo gru), che il gruppo di movimentazione adottato abbia portata superiore a quella data dal peso dell elemento (indicato nel cartellino del manufatto) incrementato dei coefficienti di sicurezza indotti dall inclinazione delle funi/catene e dalle fasi di movimentazione attuate in cantiere, che il personale operante in cantiere sia a debita distanza dalla zona di lavoro in modo da evitare urti o schiacciamenti in caso di sganciamento accidentale del pezzo, l integrità degli elementi costituenti il gruppo di movimentazione e l idoneità dello stesso alle esigenze del cantiere ed allo specifico manufatto; il tutto secondo le prescrizioni normative vigenti e verificando quantoprevisto dalle specifiche procedure (procedura funi e catene, procedura ganci/golfari/bilance), in particolare verificando: che gli elementi costituenti il sistema di movimentazione riportino indicazioni sulle portate, che i perni utilizzati per il sollevamento siano quelli previsti da progetto, la corretta chiusura delle sicurezze negli organi di presa (ganci, maniglioni, piatti, coppiglie, ecc ); in particolare che la movimentazione dei pilastri non avvenga senza la coppiglia di bloccaggio inserita nel perno di sollevamento, lo stato di usura delle funi/catene di sollevamento, che le operazioni di movimentazione avvengano secondo le disposizioni impartite dalla procedura movimentazione dei carichi, avendo particolare cura di evitare che il carico in movimento transiti sopra personale di cantiere o postazioni di lavoro fisse; che la movimentazione del manufatto non avvenga in condizioni di vento superiore ai 0Km/h o in concomitanza di eventi meteorici intensi; che il manufatto sia guidato impiegando fune guida trattenuta da un operatore posto a distanza di sicurezza dal manufatto in movimento, che l area a terra interessata in proiezione dal brandeggio del pilastro sia delimitata da barriere che ne precludano l accesso;

179 Pag. 178 di 26 che gli operatori indossino i dispositivi di protezione individuale necessari ad eliminare il rischio residuo, secondo quanto previsto dalla specifica procedura D.P.I. Nel passaggio da una fune di sicurezza all altra il CS dovrà verificare che l operatore slacci la fune di vincolo assicurata all elemento che sta per lasciare solo dopo essersi accertato che l altra fune di vincolo sia opportunamente fissata al sistema di trattenuta del nuovo elemento. Il CS dovrà verificare che il Passaggio dell operatore da una trave all altra avvenga sempre impiegando due funi come mostrato in figura. Montaggio solaio alveolare Scopo della procedura è l eliminazione o riduzione del rischio di urto, schiacciamento e caduta degli operatori, per il montaggio delle lastre da solaio alveolare costituenti l impalcato intermedio La responsabilità del controllo dell applicabilità della procedura e della corretta esecuzione in sicurezza nel cantiere è affidata alle seguenti figure : controllo: Capo Squadra montaggio (indicato come CS) esecuzione: CS Disposizioni primarie per il CS: utilizzo degli attacchi predisposti sulle lastre impiego delle cinture di sicurezza con doppia fune di vincolo. Dispositivi di protezione individuali obbligatori: abbigliamento adeguato alla stagione lavorativa (isolante per operatori esposti al freddo ed all umidità) copricapo (elmetto) antiurto e anticaduta scarpe dielettriche, antiscivolo, con puntale metallico e lamine antiforo guanti per la protezione delle mani da punture, tagli e abrasioni tappi/cuffie per la protezione dell apparato uditivo (secondo le indicazioni riportate nella valutazione del rumore) occhiali, visiere o schermi per la protezione degli occhi da schegge o da materiali corrosivi e comunque dannosi sistema anticaduta per operazioni in quota =Cintura, cosciali e bretelle, + Fune di trattenuta che non consenta una caduta maggiore di 1,m maschere a filtro per polveri, nebbie, vapori e fumi eventualmente presenti nell aria. Dispositivi di protezione collettiva: parapetti, passerelle e paracinta sui vuoti, pulizia del cantiere, segnaletica di sicurezza (segnali di divieto, segnali di avvertimento, segnali di prescrizione, segnali di salvataggio, segnali per materiali antincendio, legenda colori distintivi per bombole e tubazioni, modalità di comportamento in caso di incendio), in generale tutte le opere che sono destinate all incolumità collettiva (mezzi di estinzione incendi, segnalazioni acustiche, segnalazioni visive, ecc...) Individuazione delle lavorazioni previste per la messa in opera dei pilastri prefabbricati:

180 Pag. 179 di 26 aree di stoccaggio e prescrizioni per lo stoccaggio dei manufatti in cantiere scarico e movimentazione per lo stoccaggio/montaggio dei manufatti in cantiere. Tutte le lavorazioni individuate (e sopra elencate) vengono di seguito assoggettate: a procedura di esecuzione/controllo in sicurezza, a disposizioni finali di validità generale, a cui dovranno attenersi sia il CS sia per gli operatori di cantiere. Aree di stoccaggio e prescrizioni per lo stoccaggio dei manufatti prefabbricati in cantiere Sarà cura del CS verificare che le aree destinate allo stoccaggio dei manufatti risultino adeguatamente distinte dalle zone di lavoro e collocate in modo da non costituire intralcio ai mezzi ed agli addetti ai lavori. Sarà assolutamente vietato creare aree di stoccaggio sul bordo di uno scavo. Sarà cura del CS verificare: l idonea compattezza del terreno di transito anche in funzione del tipo di automezzo, della tipologia e del peso dei manufatti da scaricare; che il terreno su cui verranno stoccati i manufatti sia piano e ben costipato presentando idonee caratteristiche portanti, Tra manufatto e terreno e tra manufatto e manufatto dovranno essere interposti molari in legno posti a distanza dalle estremità come da successivo dettaglio, avendo l accortezza di porre i distanziatori sempre in corrispondenza di quelli sottostanti in modo da evitare indesiderati stati di sollecitazione nei manufatti. Il CS dovrà accertarsi che i molari in legno siano di buona fattura e di legno stagionato in modo da scongiurare cedimenti indesiderati che possano provocare cadute accidentali dei manufatti. Onde evitare ribaltamenti accidentali i manufatti dovranno essere legati tra di loro in fase transitoria con legatura in prossimità del punto di appoggio. Sarà cura del CS verificare che il deposito dei manufatti in pile sia sempre effettuato in modo razionale e tale da evitare crolli e cedimenti pericolosi, così come sarà cura del CS far rispettare il divieto di camminare sugli elementi accatastati. Scarico e movimentazione per lo stoccaggio/montaggio dei manufatti prefabbricati in cantiere Per dare inizio alla fase di scarico dei manufatti il CS dovrà verificare: per la/le gru che siano perfettamente funzionanti tutti i dispositivi di fine corsa e che sia garantita la stabilità del mezzo durante la fase di sollevamento/movimentazione, applicando quant altro previsto dalla specifica procedura utilizzo gru, sia presente la necessaria segnaletica di sicurezza di cantiere (comprensiva dei codice dei segnali per la manovra delle gru riportati nella procedura utilizzo gru), che il gruppo di sollevamento adottato abbia portata superiore a quella data dal peso dell elemento da sollevare (indicato nel cartellino del manufatto) incrementato dei coefficienti di sicurezza indotti dall inclinazione delle funi/catene e dalle fasi di movimentazione attuate in cantiere, che il personale operante in cantiere sia a debita distanza dalla zona di lavoro in modo da evitare urti o schiacciamenti in caso di sganciamento accidentale del pezzo, l integrità degli elementi costituenti il gruppo di sollevamento e l idoneità dello stesso alle esigenze del cantiere ed allo specifico manufatto; il tutto secondo le prescrizioni normative vigenti e verificando quanto previsto dalle specifiche procedure (procedura funi e catene, procedura ganci/golfari/bilancie), in particolare verificando: che gli elementi costituenti il sistema di sollevamento riportino indicazioni sulle portate, la corretta chiusura delle sicurezze negli organi di presa (ganci, maniglioni, ecc ), lo stato di usura delle funi/catene di sollevamento. Ogni logoramento o difetto rilevato dagli operatori negli elementi di sollevamento dovrà essere subito comunicato al CS per le disposizioni del caso, che le operazioni di movimentazione avvengano secondo le disposizioni impartite dalla procedura movimentazione dei carichi, avendo particolare cura di evitare che il carico in movimento transiti sopra personale di cantiere o postazioni di lavoro fisse, che la movimentazione del manufatto non avvenga in condizioni di vento superiore ai 0Km/h o in concomitanza di eventi meteorici intensi,

181 Pag. 180 di 26 che il manufatto sia guidato impiegando fune guida trattenuta da un operatore posto a distanza di sicurezza dal manufatto in movimento, che durante la fase di movimentazione l area a terra interessata in proiezione dal brandeggio dei manufatti sia delimitata da barriere che ne precludano l accesso le aree di stoccaggio dei manufatti risultino adeguatamente distinte dalle zone di lavoro e collocate in modo da non costituire intralcio ai mezzi ed agli addetti ai lavori, che gli operatori indossino i dispositivi di protezione individuale necessari ad eliminare il rischio residuo, secondo quanto previsto dalla specifica procedura D.P.I. Per il sollevamento e la movimentazione di ogni singola lastra si utilizzeranno le seguenti attrezzature: Le funi o catene tipo A vengono agganciate a N due pali di 30. Tali pali dovranno essere recuperati nel limite del possibile, e riutilizzati per le lastre successive. Ogni componente del tirante (cavo, campanella, gancio) deve avere portata superiore al peso del manufatto da sollevare. Fune tipo A B Descrizione N 2 funi per lato UNI R180 L 2.00 oppure N 2 coppie di catene. N 2 fini UNI R180 L b N.B. Le funi di sicurezza devono essere sganciate solo con la lastra alla distanza di 10 cm. sopra l appoggio Per il montaggio del solaio prefabbricato il CS dovrà verificare che: C N 1 fune di sicurezza per lato UNI R180 L 4mt con moschettone e grilli di fissaggio (portata min Kg.) la posa in opera dei solai avvenga con due operatori in quota, uno per ciascuna estremità, posizionati sull estradosso delle travi ed assicurati alla fune di sicurezza che si trova alle loro spalle; gli operatori in quota stazionino ad una distanza di sicurezza che garantisca la loro incolumità da eventuali manovre errate. Il CS dovrà verificare che l operazione di posa in opera del pezzo sia eseguita con cautela senza brusche oscillazioni o urti con la struttura esistente. Non è consentita l operazione di montaggio in presenza di venti superiori ai 0 Km/h o in concomitanza di precipitazioni meteoriche violente. Prima della posa in quota del pezzo il CS dovrà accertarsi che siano state

182 Pag. 181 di 26 montate le linee vita sulle travi di banchina di appoggio del manufatto e che l area di lavoro sia stata ben delimitata dal cavo trasversale teso tra le linee vita delle travi stesse. L operazione di montaggio dell elemento dovrà essere diretta dal CS montaggio secondo le indicazioni impartite nella procedura di montaggio dell elemento. Il manufatto verrà posto in quota evitando oscillazioni violente e gli urti contro la struttura operando una guida del pezzo attraverso la fune di guida secondo le disposizioni sopra impartite. Posizionato il pezzo in quota il CS si accerterà prima di sganciare i dispositivi di sollevamento che il pezzo sia correttamente poggiato sulle travi di banchina (vedi procedura di montaggio). L operazione di posa in quota dell elemento viene svolta da due operatori posti rispettivamente sulle due travi di banchina laterali e saldamente vincolati con la fune di vincolo della cintura di sicurezza alle linee vita montate sulle travi di banchina. Lo sgancio del pezzo, una volta fissato, dovrà essere svolto dagli operatori saldamente vincolati con fune di vincolo della cintura alla trave di banchina laterale. Ogni operazione in quota dovrà essere eseguita con cinture di sicurezza con funi di vincolo sempre allacciate alle linee vita o alla fune di sicurezza dell elemento. E assolutamente vietato camminare sull estradosso del solaio. Nel caso non fosse possibile raggiungere il palo di sollevamento per lo sgancio dell elemento con la normale fune di vincolo l operatore dovrà utilizzare la fune di vincolo ad avvolgimento con dispositivo di bloccaggio a strappo. Se anche con tale sistema non è possibile operare allo sganciamento del solaio il CS dovrà provvedere a far disporre sui pali una fune di sgancio prima di iniziare il sollevamento, in modo che a pezzo montato si possa procedere direttamente da terra allo sfilamento dei pali di sollevamento.terminata la posa del manufatto gli operatori provvederanno a portare avanti il cavo trasversale di delimitazione del campo di lavoro, facendo in modo che l area di lavoro del solaio sia sempre delimitata verso la caduta nel vuoto dal cavo di delimitazione dell area di lavoro. Il CS dovrà accertarsi che ogni singolo operatore che opera sulle strutture per la posa in opera del solaio sia dotato di doppia fune di vincolo in modo da poter passare da trave a trave sempre con almeno una fune di vincolo allacciata ad una linea vita o ad una fune posta sull elemento. Il CS dovrà sempre verificare che nel passaggio da una fune di sicurezza all altra l operatore abbia l accortezza di slacciare la fune di vincolo assicurata all elemento che sta per lasciare solo dopo essersi accertato che l altra fune di vincolo sia opportunamente fissata al sistema di trattenuta del nuovo elemento. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio protezione termica(freddo) Tuta ad alta per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S Corpetto ad alta Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL

183 Pag. 182 di 26 GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

184 Pag. 183 di 26 Opere civili EM Fase: Impermeabilizzazioni D 8 Posa in opera di manti impermeabili Le impermeabilizzazioni potranno essere eseguite tanto su strutture di nuova realizzazione come solai di copertura, a falde inclinate o piane, quanto su costruzioni esistenti per le quali si prevedono degli interventi di manutenzione o riparazione. I lavoratori dovranno eseguire le operazioni posizionati direttamente sul calpestio struttura interessata; nel caso in cui sia presente un rischio di caduta dall alto, come in occasione di lavori da eseguire su coperture, dovranno essere previste opportune protezioni continue lungo tutto il bordo della copertura. Queste potranno essere realizzate mediante l installazione, a non più di 20 cm dal bordo del solaio e/o della facciata esterna del fabbricato, di ponteggio a telai prefabbricati e/o a tubi e giunti. L opera provvisionale dovrà superare l estradosso dell ultimo solaio (copertura) per un altezza di almeno 1.20 mt, affinché possa assolvere funzione di parapetto a protezione contro la caduta dall alto. In alternativa al montaggio dell opera provvisionale, potranno essere installati idonei parapetti prefabbricati vincolati alla struttura esistente mediante morsetti o tasselli, o strutture realizzate in tubi e giunti vincolate al fabbricato. Per tali soluzioni occorrerà fornire la certificazione e/o l omologazione del prodotto utilizzato o la relazione tecnica di calcolo della struttura installata; particolare attenzione dovrà essere posta nella verifica del corretto interasse dei montanti, che con i correnti lignei in dotazione all opera provvisionale, dovrà garantire la resistenza del parapetto, ad uno sforzo pari a 100 kg/ml, applicato sul corrente superiore. Ove non sia possibile la realizzazione di alcuna delle soluzioni indicate, si dovrà provvedere ad elaborare, in accordo con le imprese esecutrici, una specifica metodologia di lavoro in grado di garantire il medesimo grado di sicurezza contro il rischio di caduta dall alto. Soltanto come soluzione ultima, e nell impossibilità di adottare misure di protezione collettive, potranno essere utilizzati di imbracature di sicurezza e dispositivi di anticaduta retrattili, vincolati a strutture esistenti di adeguata resistenza. Le bobine di guaina, in attesa del successivo impiego, potranno essere temporaneamente depositate, sempre in posizione verticale, sui solai di copertura o sulla struttura interessata; lo stoccaggio temporaneo non dovrà essere limitato alla quantità di prodotto di uso giornaliero, evitando quantità eccessive o posizionamento instabile dei carichi. Il tiro in alto dei materiali potrà essere effettuato utilizzando elevatore elettrico, fissato ai montanti del ponteggio, previo rinforzo della struttura (come minimo raddoppio dei montanti).; in alternativa potranno essere previsti montacarichi di cantiere, autocarri equipaggiati con braccio idraulico o carrucole semplici, queste ultime entro l altezza di mt,00. Durante la fase di approvvigionamento del materiale, i lavoratori addetti alla posa della guaina dovranno temporaneamente sospendere le attività fino al definitivo stoccaggi delle bobine nel deposito temporaneo individuato all interno dell area di lavoro; sarà cura del preposto dell impresa esecutrice, coordinare tale attività, verificando che i lavoratori interrompano le lavorazioni in esecuzione e non sostino sotto il carico sospeso. Al termine della fase di approvvigionamento, i lavoratori addetti potranno riprendere l attività di posa. L uso della fiamma libera, se incustodita, può costituire pericolo di incendio; sarà opportuno,per tutta la durata della lavorazione, tenere a disposizione nelle immediate vicinanze dell area di intervento, estintori di tipo omologato. Per lo posa della guaina devono essere utilizzati idonei indumenti protettivi; per quanto possibile occorrerà evitare la posa in locali chiusi e/o privi di adeguata ventilazione. L applicazione del prodotto in interni, deve avvenire garantendo adeguate condizioni di ventilazione dei locali. In caso di ambienti confinati con ventilazione insufficiente, sarà necessario proteggere i lavoratori con dispositivi di protezione delle vie respiratorie, tipo maschere con filtro AP (per protezione da vapori organici, polveri e fumi, verniciatura a spruzzo, grado di protezione P3). Le attrezzature, i mezzi adoperati e le apparecchiature di cantiere, dovranno essere utilizzate secondo quanto stabilito dai costruttori e quanto indicato dai libretti di uso e/o autorizzazione degli stessi. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e)

185 Pag. 184 di 26 CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Dispositivi tipo retrattile. Corpetto ad alta Cuffie auricolari Assorbitori di energia contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tappi auricolari Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Connettori Cordini Gru manuale

186 Pag. 18 di 26 Opere civili EM Fase: Opere da lattoniere D 9 Montaggio e smontaggio canali di gronda e discendenti Le opere da lattoniere quali discendenti, gronde e pluviali devono essere applicati e ancorati alla struttura cementizia. L ancoraggio deve avvenire in modo stabile, procedendo all installazione dall alto verso il basso, utilizzando, per i lavori in quota, ponteggi metallici fissi, ponti mobili su ruote o scale doppie nel caso di interventi di modesta entità, limitata altezza e breve durata. Per il montaggio dei ponteggi, fino al completo allestimento dell opera provvisionale, i lavoratori addetti al montaggio delle opere da lattoniere, dovranno fare uso di cintura si sicurezza, con dispositivo di trattenuta, vincolato a parti stabili. Ove il ponteggio metallico fisso risulti allestito in difformità degli schemi tipo contenuti nella autorizzazione ministeriale all impiego, dovrà essere redatto specifico progetto a firma di tecnico abilitato; in ogni caso andrà redatto il PIMUS, ed il montaggio dovrà essere eseguito da personale che sia stato formato per lavori in quota, in conformità all allegato XXI del D. L.vo 81/08 e s.m.i. La lavorazione di montaggio / smontaggio delle opere da lattoniere, sarà eseguita con l impiego lavori di utensili manuali ed alimentati elettricamente, quali troncatrici, martelli, flessibili, trapani, e per il cui utilizzo in sicurezza si rimanda alle schede allegate. I lavoratori addetti dovranno indosseranno i prescritti DPI; il piano di lavoro da quale opereranno dovrà risultare stabile e sicuro in ogni condizione lavorativa. Si dovrà proteggere l area sottostante a quella di lavoro, per prevenire infortuni causati da caduta di materiale dall alto; a tal fine saranno installate mantovane parasassi da installare sui ponteggi utilizzati per le lavorazioni in quota, nel caso detta soluzione non sia realizzabile, si provvederà alla segregazione dell area sottostante, mediante transenne metalliche, recinzione tipo orsogrill, o altro sistema che garantisca l invalicabilità della delimitazione, che dovrà essere mantenuta in efficienza per tutta la durata dei lavori. Relativamente al sollevamento fino al piano di posa del materiale, questo sarà imbracato con funi in acciaio, catene o fasce tessili, e sollevato utilizzando gru fissa di cantiere o autogrù, con prelievo direttamente dalle aree di stoccaggio temporaneo dei materiali all uopo predisposte nell area di cantiere. Per la fase di smontaggio delle medesime opere, si procederà in modo inverso, ossia imbracando il materiale da rimuovere con le stesse modalità, e depositandolo al piede del ponteggio, ovvero in altra area di stoccaggio dei rifiuti prevista nella logistica di cantiere. Prima di procedere al sollevamento del carico, dovrà essere verificata la stabilità e la corretta imbracatura; l agganciatore del carico dovrà allontanarsi prima dell inizio delle manovre di sollevamento. Le operazioni di sollevamento dovranno essere compiute dal manovratore, evitando bruschi movimenti, senza oscillazioni e in assenza di lavoratori sotto il carico sospeso e nel raggio di azione dell apparecchio di sollevamento. Gli addetti al ricevimento, potranno avvicinarsi al carico in discesa solamente quando esso si trovi in prossimità del piano di appoggio. Nel caso si preveda di effettuare un deposito provvisorio all ultimo piano, si dovrà disporre ordinatamente il materiale in perfetta stabilità senza sovraccaricare la struttura di appoggio. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti

187 Pag. 186 di 26 monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Dispositivi tipo retrattile. Corpetto ad alta Cuffie auricolari Assorbitori di energia contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tappi auricolari Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Connettori Cordini Gru manuale

188 Pag. 187 di 26 Opere civili EM Fase: Opere murarie D 10 Tamponature esterne Per la realizzazione delle opere murarie in elevazione si impiegheranno, ponteggi metallici di facciata a telai prefabbricati e/o a tubi e giunti, prevedendo, in caso di altezza modeste o limitati spazi per la posa dell opera provvisionale, l impiego di ponti mobili su ruote, che saranno comunque montate in conformità alle prescrizioni contenute nel libretto d uso e manutenzione. Nel caso dei ponteggi metallici fissi, dovrà essere verificata la rispondenza del montaggio agli schemi tipo contenuti nella autorizzazione ministeriale ; in caso di difformità o altezze superiori a mt 20, dovrà essere redatto specifico progetto a firma di ingegnere o architetto abilitato. In ogni caso, dovrà essere redatto il PIMUS. Il ponteggio metallico fisso, o altra opera provvisionale, dovranno essere sempre mantenuti in efficienza mediante verifica periodica da parte dei preposti all uopo nominati allo scopo dalle imprese esecutrici. Tutto il materiale utilizzato per l esecuzione delle murature esterne (mattoni, cemento e quant altro di utile) saranno approvvigionati nell area di lavoro sulla scorta del consumo giornaliero, evitando di costituire eccessivi depositi di materiali gravanti sugli impalcati dei ponteggi. L approvvigionamento in quota dei suddetti materiali, avverrà mediante apparecchio di sollevamento fissato al ponteggio; in questo caso, si dovrà provvedere quantomeno al raddoppio del montante; il lavoratore terra provvederà al caricamento contenitore rispettando i limiti di portata e fornendo il consenso al sollevamento,a mezzo di comunicazione gestuale, procedendo nel contempo, a collocarsi in posizione protetta. Il lavoratore presente al piano di ricevimento potrà quindi dare corso al sollevamento ; con il carico in prossimità dell impalcato, lo stesso lavoratore provvederà ad avvicinarlo, avendo cura di non sporgersi oltre il parapetto. Nel caso fosse necessaria la rimozione delle protezioni contro il rischio di caduta dall alto, l addetto al ricevimento dovrà indossare cintura di sicurezza vincolata a parti stabili. Il piano di lavoro dovrà essere lasciato sempre pulito, provvedendo all allontanamento del materiale di risulta dalle lavorazioni, che sarà successivamente calato in basso e depositato nelle apposite aree di stoccaggio dei rifiuti dislocate in cantiere. La costruzione delle tamponature esterne sarà eseguita impiegando utensili manuali, con i lavoratori in posizione stabile ed evitando una postura non ergonomica. Le apparecchiature e le attrezzature impiegate per l esecuzione delle murature esterne dovranno essere utilizzate in conformità alle indicazioni riportate nel libretto d uso. Tamponature interne Le divisioni interne in muratura verranno realizzate mediante l ausilio di opere provvisionali modeste, quali ponti su cavalletti e ponti mobili su ruote, che dovranno essere montante e realizzate prendendo in considerazione sia il peso del lavoratore che quello dei materiali, comunque limitato all uso quotidiano. I ponti su cavalletti dovranno essere conformi a quanto previsto nell allegato XVIII, punto , del D. Lgs. 81/08 e ss.mm.ii. Tutto il materiale utilizzato per l esecuzione delle murature esterne (mattoni, cemento e quant altro di utile) saranno approvvigionati nell area di lavoro sulla scorta del consumo giornaliero, evitando di costituire eccessivi depositi di materiali gravanti sugli impalcati dei ponteggi. Il piano di lavoro dovrà essere lasciato sempre pulito, provvedendo all allontanamento del materiale di risulta dalle lavorazioni, che sarà successivamente calato in basso e depositato nelle apposite aree di stoccaggio dei rifiuti dislocate in cantiere. La costruzione delle tramezzature sarà eseguita impiegando utensili manuali, con i lavoratori in posizione stabile ed evitando una postura non ergonomica. Le apparecchiature e le attrezzature impiegate per l esecuzione delle murature interne dovranno essere utilizzate in conformità alle indicazioni riportate nel libretto d uso. Tracce e fori passanti

189 Pag. 188 di 26 La lavorazione sarà eseguita il contenimento di tubazioni, cavi, ed altri dispositivi vari impiantistici all interno della muratura..le porzioni di muratura che dovranno essere demolite, per l alloggiamento dei corrugati e delle tubazioni degli impianti tecnologici, avverranno mediante l uso di apparecchiature alimentate elettricamente, quali scanalatrici, martelli demolitori elettrici, oppure attrezzi manuali, come mazza e scalpello. Durante l esecuzione delle demolizioni all interno dei singoli ambienti non dovranno essere presenti altri lavoratori oltre quelli impegnati nell apertura delle tracce; per le lavorazioni in quota saranno utilizzate opere provvisionali di ridotte dimensioni, come ponti su cavalletti e, soltanto per lavori puntuali,di breve durata e basso livello di rischio, scale doppie. I ponti su cavalletti dovranno essere conformi ai requisiti riportati nell allegato XVIII, punto del D. Lgs. 81/08 e ss.mm.ii.. Le porzioni da demolire dovranno essere costantemente bagnate al fine di limitare la produzione di polveri nell ambiente, provvedendo, in ogni caso, a garantire una sufficiente ventilazione naturale; ove ciò non fosse possibile sarà necessario provvedere al ricambio d aria mediante un aspiratore / aeratore che consenta l allontanamento delle polveri. I lavoratori addetti dovranno indossare opportuni dispositivi di protezione individuale quali guanti, casco, scarpe antinfortunistiche e mascherine monouso per la protezione delle vie respiratorie. Per la realizzazione di fori passanti, in murature di notevoli dimensioni, sarà necessario prevedere il puntellamento del vano mediante l utilizzo di profilati in ferro o altri sistemi di protezione. Le postazioni lavorative degli interventi di demolizione, dovranno essere mantenute pulite, il materiale di risulta non dovrà essere accumulato in quantità eccessive, e quotidianamente raccolto in appositi contenitori per essere successivamente avviato a discarica autorizzata.eseguite le tracce secondo i percorsi riportati negli elaborati progettuali degli impianti tecnologici, si procederà al posizionamento delle tubazioni, delle canaline e delle scatole da incasso. L installazione avrà termine con il fissaggio dei corrugati ed il successivo rinzaffo di malta. Tamponature in cartongesso Per la realizzazione delle pareti in cartongesso, gli addetti ai lavori utilizzeranno attrezzature elettriche, quali trapani, avvitatori ecc. o manuali, impiegando ponti mobili su ruote per l esecuzione dei lavori in elevazione. I trabattelli che dovranno essere provvisti di marcatura CE e montati secondo le vigenti disposizioni legislative e le indicazioni del fabbricante. Le lastre di cartongesso saranno essere approvvigionate nell area di lavoro limitatamente all impiego giornaliero e senza occupare le aree di passaggio; la spostamento delle lastre avverrà mediante l uso di transpallets o carrelli movimentatori, limitando al massimo la movimentazione manuale dei carichi. Le aree di lavoro dovranno essere mantenute pulite e sgombre da ogni residuo di lavorazione. Per il taglio dei pannelli dovranno essere utilizzati esclusivamente taglierini di sicurezza con lama retrattile. Le guide metalliche costituenti la struttura della tramezzature dovranno essere preparate e lavorate a terra; i lavoratori addetti al montaggio dovranno essere equipaggiati con idonei dispositivi di protezione individuali adeguati ai rischi della fase lavorativa, ed in particolare con casco, guanti, scarpe antinfortunistiche e guanti antitaglio. Esecuzione intonaci L esecuzione di intonaci, sia come opera di risanamento che come nuova lavorazione, dovrà avvenire, per le opere interne, mediante l utilizzo di opere provvisionali modeste, quali ponti su cavalletti e ponti mobili su ruote, che dovranno essere montante e realizzate prendendo in considerazione sia il peso del lavoratore che quello dei materiali, comunque limitato all uso quotidiano. I ponti su cavalletti dovranno essere conformi a quanto previsto nell allegato XVIII, punto , del D. Lgs. 81/08 e ss.mm.ii. Per la realizzazione di intonaci su esterni si impiegheranno, ponteggi metallici di facciata a telai prefabbricati e/o a tubi e giunti, prevedendo, in caso di altezza modeste o limitati spazi per la posa dell opera provvisionale, l impiego di ponti mobili su ruote, che saranno comunque montate in conformità alle prescrizioni contenute nel libretto d uso e manutenzione. Nel caso dei ponteggi metallici fissi, dovrà essere verificata la rispondenza del montaggio agli schemi tipo contenuti nella autorizzazione ministeriale ; in caso di difformità o altezze superiori a mt 20, dovrà essere redatto specifico progetto a firma di ingegnere o architetto abilitato. In ogni caso, dovrà essere redatto il PIMUS.

190 Pag. 189 di 26 Il ponteggio metallico fisso, o altra opera provvisionale, dovranno essere sempre mantenuti in efficienza mediante verifica periodica da parte dei preposti all uopo nominati allo scopo dalle imprese esecutrici. Tutto il materiale utilizzato per l esecuzione delle murature esterne (mattoni, cemento e quant altro di utile) saranno approvvigionati nell area di lavoro sulla scorta del consumo giornaliero, evitando di costituire eccessivi depositi di materiali gravanti sugli impalcati dei ponteggi. L approvvigionamento in quota dei suddetti materiali, avverrà mediante apparecchio di sollevamento fissato al ponteggio; in questo caso, si dovrà provvedere quantomeno al raddoppio del montante; il lavoratore terra provvederà al caricamento contenitore rispettando i limiti di portata e fornendo il consenso al sollevamento,a mezzo di comunicazione gestuale, procedendo nel contempo, a collocarsi in posizione protetta. Il lavoratore presente al piano di ricevimento potrà quindi dare corso al sollevamento ; con il carico in prossimità dell impalcato, lo stesso lavoratore provvederà ad avvicinarlo, avendo cura di non sporgersi oltre il parapetto. Nel caso fosse necessaria la rimozione delle protezioni contro il rischio di caduta dall alto, l addetto al ricevimento dovrà indossare cintura di sicurezza vincolata a parti stabili. Il piano di lavoro dovrà essere lasciato sempre pulito, provvedendo all allontanamento del materiale di risulta dalle lavorazioni, che sarà successivamente calato in basso e depositato nelle apposite aree di stoccaggio dei rifiuti dislocate in cantiere. La costruzione delle tamponature esterne sarà eseguita impiegando utensili manuali, con i lavoratori in posizione stabile ed evitando una postura non ergonomica. Le apparecchiature e le attrezzature impiegate per l esecuzione delle murature esterne dovranno essere utilizzate in conformità alle indicazioni riportate nel libretto d uso. Manutenzione e risanamento facciate e murature Pertanto la manutenzione e il risanamento delle facciate si utilizzeranno opere provvisionali con le modalità ampiamente descritte nelle fasi precedenti. A protezione dell eventuale caduta di materiale dall alto, su tutto il ponteggio perimetrale dovrà essere installata la mantovana parasassi; in alternativa si predisporrà una interdizione collocata ad una distanza di almeno 1, m dalla base del ponteggio, che impedisca l accesso all area. Tutto il materiale necessario alle lavorazioni come calcestruzzo, leganti ecc. sarà approvvigionato mediante apparecchio di sollevamento fissato al ponteggio, con le modalità riportate nelle fasi che precedono. I lavoratori addetti dovranno essere muniti di opportuni dispositivi di protezione individuale, quali: elmetto, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali protettivi e maschere di protezione delle vie respiratorie. Nel caso di utilizzo di prodotti chimici potenzialmente tossici, dovranno essere messe a disposizione dei lavoratori le schede di rischio delle sostanze utilizzate, che dovranno essere costantemente conservate in cantiere. Sull utilizzo in sicurezza dei prodotti, il datore di lavoro svolgerà specifica azione formativa. In ogni caso, non dovranno essere realizzati accumuli eccessivi di materiali per l esecuzione delle lavorazioni, pertanto l approvvigionamento dei materiali nelle aree di lavoro dovrà avvenire in relazione all impiego giornaliero previsto, così da evitare sovraccarichi dei piani di lavoro e lasciare comunque libero un franco di cm 60. Se il contesto ambientale lo consente, e per lavorazioni puntuali, potranno essere utilizzati, in luogo dei ponteggi fissi, un cestello elevatore sviluppabile, in cui l operatore dovrà risultare vincolato con dispositivi di trattenuta al fondo del cestello. L area sottostante la lavorazione dovrà essere idoneamente segregata; questa potrà essere costituita dovrà da picchetti in ferro infissi nel terreno e collegati da una rete segnaletica di colore arancio, che dovrà essere mantenuta in efficienza per tutta la durata dei lavori. Prima dell utilizzo della macchina, l operatore verificherà che nessuno si trovi al di sotto dell attrezzatura; i materiali necessari alla lavorazione saranno stoccati nel cestello elevatore assieme al lavoratore, avendo cura di verificare il rispetto dei limiti di portata previsti dal libretto di uso del mezzo. Gli eventuali prodotti da adottare per il risanamento delle facciate ammalorate e fatiscenti dovranno essere dotati di tutte le certificazioni e schede tecniche e dovranno essere forniti e commercializzati da aziende che dovranno comprovare di operare in regime di sistema qualità secondo le normative ISO 9000 ed essere sottoposti alla preventiva accettazione da parte della Direzione dei Lavori. Pertanto i lavoratori a contatto con tali prodotti chimici dovranno indossare opportuni

191 Pag. 190 di 26 dispositivi individuali come mascherine protettive e dovranno lavorare il prodotto in ambienti aperti o ben aerati, rimanendo con il viso il più lontano possibile dalla sostanza, evitando problemi di inalazione e respirazione indesiderata; essi indosseranno altresì indumenti protettivi per evitare possibili rischi di contatti con materiale potenzialmente allergizzante o nocivo. Posa pavimenti e rivestimenti murari L esecuzione del massetto avverrà mediante utilizzo idonea tubazione flessibile collegata a macchina miscelatrice o, con modalità manuali, trasportando il cls mediante scarriolamento. Nel primo caso, la pressione del gruppo di pompaggio dovrà essere mantenuta ad un livello correttamente basso, rispettando scrupolosamente le istruzioni riportate nel libretto d uso del costruttore, e verificando che il percorso della tubazione flessibile non sia soggetto a danneggiamenti o schiacciamenti che posono generare pericolose sovrappressioni. Durante le operazioni di getto, gli addetti ai lavori dovranno evitare posizioni che possano comportare la perdita dell equilibrio; dovranno inoltre indossare i dispostivi di protezione individuale ed utilizzare idonee attrezzature per la stesura e il livellamento del massetto. Ultimata la maturazione del massetto di sottofondo, si procederà alla posa della pavimentazione e dei rivestimenti, mediante l utilizzo di collante, la cui preparazione dovrà avvenire entro appositi contenitori, utilizzando agitatori a frusta alimentati elettricamente. I materiali da posare dovranno essere trasferiti dalla zona di stoccaggio all area di posa mediante la gru di cantiere o autogrù, il carico potrà essere avvicinato solamente quando si trovi in prossimità del piano di calpestio, avendo cura che la movimentazione si verifichi in assenza di oscillazioni. Nessun lavoratore dovrà sostare e/o transitare sotto al carico sospeso. Il successivo trasferimento nelle aree di lavoro avverrà mediante l impiego di carrelli movimentatori, e depositato senza provocare ingombro nelle vie di transito. La posa avverrà mediante l utilizzo di utensili di uso comune; le attrezzature di taglio delle pavimentazioni, dovranno essere utilizzate secondo le prescrizioni indicate nel libretto d uso e l operatore addetto al taglio dovrà fare uso di occhiali protettivi contro l eventuale proiezione di schegge; nel caso di attrezzature rumorose, i lavoratori dovranno utilizzare idonei otoprotettori. Nel caso di posa di pavimenti in gomma, forniti in bobine, si dovrà avere cura di stoccarle in posizione stabile, e comunque tale da impedirne il ribaltamento accidentale. La posa in opera avverrà con l utilizzo di un cannello riscaldatore alimentato da bombola a gas. Nell area operativa dovrà essere disponibile almeno un estintore omologato per interrompere eventuali principi d incendio. Durante la posa della pavimentazione in gomma, in considerazione della produzione e la dispersione di fumi nell ambiente di lavoro, sarà buona norma provvedere alla ventilazione dei locali naturalmente o, ove ciò non fosse possibile, mediante sistemi di ventilazione meccanica, in modo tale da garantire un sufficiente numero di ricambi d aria nei locali interessati. I luoghi di lavoro dovranno essere puliti al termine di ogni giornata lavorativa; il materiale di risulta non dovrà essere accumulato in quantità eccessive, e periodicamente raccolto in appositi contenitori per essere successivamente depositato nei cassoni di raccolta dei rifiuti o nelle zone indicate. Montaggio controsoffitti Per la posa in opera dei controsoffitti saranno impiegati utensili alimentati elettricamente o a batteria, come avvitatori e trapani, nonché di uso manuale. Per l esecuzione dei lavori di fissaggio delle lastre modulari in quota si dovranno utilizzare trabattelli del tipo UNI EN 1004; gli addetti ai lavori dovranno essere dotati di dispositivi di protezione individuale quali: casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali protettivi ecc. Le strutture metalliche di sostegno dei pannelli dovranno essere lavorate e preparate a terra, solo al loro completamento saranno sollevate sul piano di lavoro per essere fissate sull intradosso del solaio. I materiali che saranno sollevati sul piano di lavoro dovranno essere solo in quantità sufficiente all impiego giornaliero, senza sovraccaricare l impalcato dell opera provvisionale. Per la movimentazione dei materiali dall area di stoccaggio a quella di impiego, si rimanda alle prescrizioni delle fasi precedenti. Durante la fase di fissaggio, sarà necessario che un addetto trattenga il pannello mentre un altro provvederà al fissaggio; la lavorazione sarà ausiliata da lavoratore a terra che coadiuverà gli interventi di montaggio. Nei locali in cui sarà eseguita

192 Pag. 191 di 26 la posa in opera dei controsoffitti non si dovranno svolgere in contemporanea altre lavorazioni, allo scopo di evitare interferenze operative; l operatore a terra dovrà impedire il passaggio di altri lavoratori al di sotto dell area di intervento. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Corpetto ad alta contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

193 Pag. 192 di 26 Opere civili EM Fase: Opere da pittore D 11 Rasature e tinteggiature Le operazioni di rasatura e tinteggiatura degli edifici, dovranno essere realizzate mediante l utilizzo di ponteggi metallici a telai prefabbricati e/o a tubi e giunti, mentre per modeste altezze potranno essere utilizzati trabattelli e ponti su cavalletti. Per il montaggio dei ponteggi, fino al completo allestimento dell opera provvisionale, i lavoratori addetti all allestimento, dovranno fare uso di cintura si sicurezza, con dispositivo di trattenuta, vincolato a parti stabili. Ove il ponteggio metallico fisso risulti allestito in difformità degli schemi tipo contenuti nella autorizzazione ministeriale all impiego, dovrà essere redatto specifico progetto a firma di tecnico abilitato; in ogni caso andrà redatto il PIMUS, ed il montaggio dovrà essere eseguito da personale che sia stato formato per lavori in quota, in conformità all allegato XXI del D. L.vo 81/08 e s.m.i. Si dovrà proteggere l area sottostante a quella di lavoro, per prevenire infortuni causati da caduta di materiale dall alto; a tal fine saranno installate mantovane parasassi da installare sui ponteggi utilizzati per le lavorazioni in quota, nel caso detta soluzione non sia realizzabile, si provvederà alla segregazione dell area sottostante, mediante transenne metalliche, recinzione tipo orsogrill, o altro sistema che garantisca l invalicabilità della delimitazione, che dovrà essere mantenuta in efficienza per tutta la durata dei lavori. Ogni modifica dell opera provvisionale dovrà essere concordata con il preposto che provvederà a far eseguire, preventivamente, le opportune modifiche al PIMUS e ove presente, al progetto ; si dovrà inoltre, attraverso controlli periodici, verificare periodicamente l efficienza del ponteggio. Sui piani di lavoro delle opere provvisionali, non dovranno mai essere realizzati accumuli eccessivi di materiale per l esecuzione delle lavorazioni, e pertanto l approvvigionamento dovrà avvenire in relazione al previsto utilizzo giornaliero, prevedendo comunque un passaggio di larghezza mai inferiore a cm 60. Sui ponteggi, allo scopo di ridurre la dispersione delle polveri prodotte dalle lavorazioni verso l esterno del cantiere, potranno essere installati teli antipolvere fissati ai montanti. In questo caso, la conseguente amplificazione degli sforzi di trazione sugli ancoraggi, impone il progetto dell opera provvisionale. Nelle opere interne, durante le rasature, in relazione alla produzione e dispersione di polveri nell ambiente di lavoro, dovrà essere sempre garantita un adeguata aerazione naturale degli ambienti di lavoro, accompagnata da una costante bagnatura dei pavimenti, per l abbattimento delle polveri. Nei locali interni dovrà essere sempre garantita un buon livello di illuminamento delle aree di lavorazione, mediante lampade alogene sospese a soffitto o posate su treppiede; analoga misura andrà disposta anche in caso di scarsa durante l orario diurno. Le lampade dovranno essere posizionate in modo da non produrre abbagliamento, ne rischio di ustioni per contatto accidentale. Tinteggiature e verniciature di strutture metalliche

194 Pag. 193 di 26 Le strutture metalliche da tinteggiare potranno essere relative ad opere già esistenti, di cui si prevede manutenzione ordinaria, oppure opere in cui si prevede la totale sostituzione di interi elementi e/o parte di essi. Nel primo caso si dovrà operare da opportune opere provvisionali ( ponteggi metallici fissi, ponti su ruote, ecc.) poste all esterno dei fabbricati o delle strutture interessate dalle operazioni; per il montaggio e l utilizzo in sicurezza dei ponteggi rimanda alle prescrizioni del paragrafo D2. Per le operazioni propedeutiche, come la preparazione delle superfici con spazzola metallica, i lavoratori dovranno fare uso di mascherina antipolvere monouso; prima dell uso di prodotti specifici come convertitori di ruggine o similari, il datore di lavoro dovranno provvederà affinché i lavoratori siano correttamente informati sulla natura del prodotto sulla sua eventuale tossicità e sulle modalità di utilizzo in sicurezza. Le schede tecniche del prodotto dovranno essere costantemente disponibili in cantiere. Eventuali interventi di saldatura, necessari per ridare continuità agli elementi metallici danneggiati o ossidati, saranno eseguiti con saldatrice elettrica, provvedendo alla protezione dei lavoratori addetti, con grembiule e guanti in cuoio e maschera facciale. I fumi di saldatura, se il locale non presenta sufficienti caratteristiche di ventilazione, saranno allontanati dall area di lavoro, mediante cappa di aspirazione e tubazione flessibile collegata all esterno. Nei casi in cui sia prevista la sostituzione di elementi o di parte di essi, i lavoratori dovranno provvedere preventivamente a stoccare gli elementi metallici in apposite aree di lavoro predisposte all interno del cantiere. La movimentazione delle opere in ferro dovrà essere eseguita tenendo conto delle dimensioni di ogni singolo elemento di cui si prevede il montaggio. Nella movimentazione manuale dei materiali, non dovranno mai essere superati i limiti di movimentazione manuale dei carichi previsti per singolo lavoratore, in relazione alle dimensioni, peso, afferrabilità ed ingombro del carico. Nel caso di elementi da movimentare di notevole dimensioni e peso, si dovrà procedere, ove possibile, alla divisione dell elemento in più parti o alla movimentazione dello stesso attraverso l uso di opportuni accessori di sollevamento. Per le operazioni di preparazione e tinteggiatura secondo quanto indicato dalla committenza o previsto dal Disciplinare Tecnico, i lavoratori provvederanno alla realizzazione di opportuni cavalletti o di basi d appoggio dove saranno depositati gli elementi da trattare; i piani d appoggio dovranno risultare stabili ed in grado di sostenere, in totale sicurezza, le opere metalliche da tinteggiare. Durante la fase di movimentazione del materiale, si dovranno temporaneamente sospendere le attività a terra; ultimato il calo dei materiali nelle apposite aree di stoccaggio previste, i lavoratori potranno riprendere le attività interrotte. Tale dovrà essere coordinata dal preposto nominato dall impresa. Terminati il trattamento preliminare e la successiva fase di verniciatura, i lavoratori potranno proseguire con la posa in opera degli elementi. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri antitaglio Tuta da lavoro monouso polveri e fibre protezione termica(freddo) Tuta ad alta per saldatore polveri fini e fumi Corpetto ad alta contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta polveri fini tossiche antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione

195 Pag. 194 di 26 Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 fastidiose FFP1 nocivi FFP2S e nocive FFP3S nebbie a tossicità elevata FFP3SL filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

196 Pag. 19 di 26 Opere civili EM Fase: Opere da fabbro D 12 Montaggio elementi in ferro (ringhiere, recinzioni, pedane, strutture di protezione, infissi ecc.) La posa ed il montaggio di scale, ringhiere, corrimano ed altre opere in ferro, se eseguite in quota, dovranno essere realizzate utilizzando opere provvisionali fisse o mobili. La scelta della tipologia di opera da impiegare sarà effettuata in relazione alla lavorazione da svolgere, alla quantità di materiale da porre in opera ed al contesto ambientale in cui si dovrà operare. Gli elementi metallici potranno essere messi in opera mediante imbullonatura, saldatura o attraverso la predisposizione di appositi tasselli, previa perforazioni sulle murature o sulle strutture in c.a. o fissati mediante iniezione di resine epossidiche. La posa in opera di opere in ferro dovrà essere eseguita tenendo conto delle dimensioni di ogni singolo elemento di cui si prevede il montaggio. Nella movimentazione manuale dei materiali, non dovranno mai essere superati i limiti di movimentazione manuale dei carichi previsti per singolo lavoratore, in relazione alle dimensioni, peso, afferrabilità ed ingombro del carico. Nel caso di elementi da movimentare di notevole dimensioni e peso, si dovrà procedere, ove possibile, alla divisione dell elemento in più parti o alla movimentazione dello stesso attraverso l uso di opportuni accessori di sollevamento. I mezzi utilizzati dovranno essere omologati alla movimentazione dei carichi e risultare idonei in relazione al peso e alle dimensioni del materiale da movimentare. Le fasi di stoccaggio e collocazione in opera degli elementi, dovranno essere eseguite sotto la supervisione del preposto che verificherà la corretta esecuzione dell imbracatura, l idoneità e l integrità delle funi, cinghie, catene, ganci e della complessiva funzionalità degli apparecchi di sollevamento. La posa in opera degli elementi in ferro di grandi dimensioni dovrà essere eseguita mediante l impiego di funi guida vincolate al carico, attraverso le quali i lavoratori direzioneranno il carico nell area interessata. E fatto divieto di avvicinarsi al carico durante le operazioni di movimentazione, i lavoratori potranno avvicinarsi soltanto quando si trovi in prossimità del terreno. Nessun operatore, durante la fase di movimentazione, dovrà trovarsi sotto il carico sospeso; il preposto dovrà vigilare sulla corretta applicazione della procedura. Saldatura elementi in ferro Le tipologie di saldatura più ricorrenti all interno di un cantiere sono quella del tipo a elettrodo rivestito o ossiacetilenica. L utilizzo di ogni apparecchiatura per la realizzazione delle opere di saldatura dovrà essere riservato esclusivamente al personale incaricato e adeguatamente qualificato essendo riconosciuta, la saldatura, come un attività specialistica. Ciascuna attrezzatura dovrà essere utilizzata secondo le indicazioni fornite dal fabbricante. Durante le fasi di saldatura elettrica, dovranno essere impiegati cavi di saldatura adeguati alla tensione utilizzata; in particolare bisognerà accertarsi che i cavi siano integri e adeguatamente isolati, che le pinze porta elettrodi siano opportunamente isolate e le ganasce non siano difettose. La saldatrice non dovrà essere usata senza che sia stata opportunamente collegata all impianto di messa a terra. Le operazioni di saldatura dovranno essere effettuate esclusivamente in ambienti ben aerati e qualora risulti necessario, ad esempio per lavorazioni da eseguirsi in spazi confinati, occorrerà impiegare un idoneo impianto di aspirazione o ventilazione dell aria, tale da garantire l allontanamento dei fumi e gas prodotti dalla saldatura ed un numero adeguato di ricambi d aria dell ambiente. Prima dell inizio delle operazioni di saldatura, occorrerà accertarsi che tale lavorazione non sia fonte di rischio per eventuale personale estraneo al cantiere o per altri lavoratori occupati all interno dello stesso. A tale proposito, qualora risulti necessario, in funzione del tipo di lavoro da svolgere e dal contesto ambientale interessato, si dovrà provvedere a posizionare idonei schermi di protezione. Sarà inoltre necessario dotare la postazione lavorativa di un estintore omologato, che dovrà essere posizionato nelle immediate vicinanze dell area di lavoro, facilmente accessibile e ben segnalato. I lavoratori impegnati nelle operazioni di saldatura, in aggiunta ai dispositivi di protezione individuale in dotazione, dovranno essere provvisti di specifico abbigliamento antifiamma. Preventivamente all inizio delle operazioni e a lavori ultimati, dovranno essere opportunamente segnalate eventuali parti calde degli elementi metallici al fine di evitare che altri lavoratori entrino in contatto con parti metalliche ad alta temperatura. Nell impiego della di saldatura a gas, bombole di ossigeno ed acetilene,

197 Pag. 196 di 26 dovranno essere vincolate in posizione verticale nell apposito carrello, che dovrà essere utilizzato per il trasporto e la movimentazione delle bombole, avendo cura di coprire le valvole con l apposito cappellotto di protezione. Prima dell uso, gli utilizzatori dovranno accertarsi che siano presenti le valvole di sicurezza sulle derivazioni dalle bombole al cannello, con l accortezza di non essere toccarle con le mani o stracci sporchi di olio e grassi. I lavoratori dovranno inoltre controllare l efficienza dei manometri, dei riduttori e delle valvole. I rubinetti e le valvole dovranno essere aperti a mano mediante l utilizzo di apposita chiave evitando forzature con attrezzi non idonei. Gli utilizzatori dovranno accertarsi che i tubi flessibili siano ben collegati ai riduttori per mezzo di fascette metalliche o mediante altri dispositivi che evitino lo sfilamento e che siano ben integri e nei termini di validità. I lavoratori dovranno provvedere ad accendere il cannello mediante l utilizzo di fiamma fissa o attraverso l impiego di accenditori appositi; dovranno altresì provvedere ad interrompere il flusso dei gas ogni volta che il lavoro venga sospeso. Si specifica che per brevi interruzioni si potrà mantenere accesa la fiamma in modalità ridotta, provvedendo all estinzione e chiudendo prima la valvola del gas combustibile utilizzato (acetilene, idrogeno, ecc.) e poi quella dell ossigeno, riportando a zero i manometri. Qualora l apparecchiatura di saldatura non presenti le dotazioni minime necessarie, gli operatori dovranno astenersi dal loro utilizzo e comunicare le problematiche al preposto in cantiere, che provvederà all allontanamento, o allo sostituzione o riparazione delle attrezzature, in modo ristabilire le condizioni di sicurezza necessarie per il loro impiego. Anche per le saldatura a gas, valgono le medesime misure di sicurezza prescritte per la saldatura di tipo elettrico; in particolare si dovrà dotare l area di lavoro di un estintore, che dovrà risultare posizionato nelle immediate vicinanze ed essere facilmente accessibile e ben segnalato. Durante le operazioni di saldatura dovrà essere garantito un sufficiente ricambio d aria; qualora siano effettuate in ambienti scarsamente areati, saranno necessario impiegare specifica attrezzatura per l evacuazione dei fumi di saldatura, mediante cappa aspirante collegata a tubazione flessibile che recapiterà all esterno. Prima dell inizio delle operazioni di saldatura, occorrerà accertarsi che tale lavorazione non produca rischi per altri lavoratori occupati nella stessa area; in tal caso, in relazione alla tipologia lavorativa ed al contesto ambientale, dovranno essere adottate opportune misure protettive (es. schermi di protezione, segregazione dell area, ecc.). I lavoratori interessati alle operazioni di saldatura, in aggiunta ai dispositivi di protezione individuale in dotazione, dovranno essere provvisti di specifico abbigliamento antifiamma. Preventivamente all inizio delle operazioni e a lavori ultimati, dovranno essere opportunamente segnalate eventuali parti calde degli elementi metallici al fine di evitare che i lavoratori possano accidentalmente entrare in contatto con parti metalliche ad alta temperatura. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio protezione termica(freddo) Tuta ad alta per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S Corpetto ad alta Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita)

198 Pag. 197 di 26 Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

199 Pag. 198 di 26 Opere civili EM Fase: Opere idrico/fognarie D 13 Manutenzione condotte fognarie Nel caso di lavorazioni di scavo all interno di areeurbanizzate, dovranno essere consultate le planimetrie dei tracciati dei servizi interrati, ricorrendo, ove necessario, anche all esecuzione di saggi nel sito. L area interessata dallo scavo dovrà essere delimitata lungo tutto il bordo, mediante delimitazione posta ad opportuna distanza dallo stesso costituita da parapetto eseguito con picchetti in ferro, protetti in sommità da capsule in plastica rigida, e rete segnaletica stampata di colore arancio. Prima dell inizio dello scavo, si dovrà accertare che le operazioni non compromettano la stabilità di eventuali manufatti od opere limitrofe esistenti. La protezione dello scavo, da eseguire in caso di profondità superiori a 1.0 m, dovrà essere realizzata mediante la posa in opera di pannelli metallici o sbadacciature in legno; si dovrà altresì provvedere alla profilatura del fronte di scavo, secondo l angolo di natural declivio del terreno riportato nella relazione geologica. Le operazioni di carico del terreno avverranno con l utilizzo di un escavatore di adeguate dimensione in relazione alla profondità dello scavo da realizzare. Durante le operazioni di scavo nessun lavoratore dovrà sostare nel raggio d azione del mezzo;la discesa all interno dello scavo dovrà avvenire esclusivamente con l uso di una scala a mano vincolata alla sommità e sporgente in quantità sufficiente dal piano campagna. La protezionecontro il rischio di caduta all interno dello scavo sarà realizzata mediante parapettoregolamentare fissato sul bordo superiore del blindo scavo, in corrispondenza della scala, detta protezione risulterà sostituita con varco mobile. Nel caso di lavorazioni eseguite su strada, le operazioni di scavo dovranno essere condotte occupando preferibilmente metà carreggiata e provvedendo alla deviazione del traffico locale secondo quanto indicato dal vigente codice della strada. Le lavorazioni previste, dovranno essere svolte sempre sotto la diretta sorveglianza di un preposto. L automezzo della squadra adibita alla manutenzione, dovrà avere costantemente disponibilità di pannelli metallici di protezione dello scavo, nonché, in caso di discesa all interno di manufatti, della dotazione minima per operare in ambienti confinati e cioè rilevatore di gas multifunzione, treppiede, cinture di sicurezza da recupero e lampade a batteria di tipo stagno. Prima di eseguire le operazioni sulla condotta interessata, si procederà a ripristinare la continuità idraulica, realizzando un bypass di collegamento. Operativamente si provvederà al posizionamento, nel pozzetto a monte, di un pallone pressostatico che impedisca il deflusso delle acque reflue ; successivamente dovrà essere disposta una pompa sommersa che aspiri i liquami

200 Pag. 199 di 26 scaricandoli nel pozzetto posto a valle del tratto di tubazione oggetto dell intervento. Si provvederà poi al taglio della condotta con l impiego di attrezzature manuali o mezzi meccanici. Nessun lavoratore potrà accedere al fondo scavo se non in posizione protetta; eseguito il taglio, la condotta sarà imbracata mediante l utilizzo di fasce tessili e/o funi e trasportata fuori dallo scavo vincolata al gancio dell escavatore, nel caso di macchina omologata come apparecchio di sollevamento, altrimenti con l impiego di braccio idraulico montato su autocarro. Completata l imbracatura del carico, i lavoratori usciranno dallo scavo e seguiranno movimentazione della condotta in posizione protetta,al di fuori dal raggio d azione dell apparecchio di sollevamento. Il tratto di condotta rimosso sarà depositato nell area temporanea di stoccaggio dei rifiuti o caricato direttamente sull autocarro per il trasporto in discarica. Non è consentito, neppure per brevi periodi, il deposito dei materiali in prossimità del ciglio dello scavo. Si procederà quindi alla posa del nuovo tratto di tubazione, utilizzando la stessa metodologia impiegata per la rimozione. Dopo aver eseguito il posizionamento della condotta, i lavoratori potranno accedere al fondo dello scavo per eseguire le opere di collegamento e di tra le tubazioni o tra le stesse e il pozzetto di allaccio. Completata la posa della nuova condotta, sarà eseguito il rinterro utilizzando betonabile o altro materiale indicato nel Disicplinare Tecnico. Per l esecuzione di tale fase lavorativa, saranno utilizzati autobetoniera ed attrezzi manuali, avendo cura di mantenere il parapetto di protezione fino al termine delle operazioni. Manutenzione condotte idriche Nel caso di lavorazioni di scavo all interno di aree urbanizzate, dovranno essere consultate le planimetrie dei tracciati dei servizi interrati, ricorrendo, ove necessario, anche all esecuzione di saggi nel sito. L area interessata dallo scavo dovrà essere delimitata lungo tutto il bordo, mediante delimitazione posta ad opportuna distanza dallo stesso costituita da parapetto eseguito con picchetti in ferro, protetti in sommità da capsule in plastica rigida, e rete segnaletica stampata di colore arancio. Prima dell inizio dello scavo, si dovrà accertare che le operazioni non compromettano la stabilità di eventuali manufatti od opere limitrofe esistenti. La protezione dello scavo, da eseguire in caso di profondità superiori a 1.0 m, dovrà essere realizzata mediante la posa in opera di pannelli metallici o sbadacciature in legno; si dovrà altresì provvedere alla profilatura del fronte di scavo, secondo l angolo di natural declivio del terreno riportato nella relazione geologica.qualora sia possibile effettuare lo scavo a sezione aperta, le pareti dello

201 Pag. 200 di 26 scavo dovranno anch esse essere profilate secondo l angolo di natural declivio; in alternativa, potranno essere realizzati gradoni di altezza pari a 1.00 mt e profondità pari a 1.0 m di. Qualora si presenti la necessità di realizzare gradoni aventi dimensioni maggiori il rapporto tra l altezza e la larghezza dello scavo dovrà risultare pari a 2/3 (h,l). Individuata la condotta oggetto di riparazione o manutenzione, si dovrà procedere alla bonifica del fondo dello scavo mediante l installazione di pompe per l aggottamento delle acque presenti al suo interno. Preliminarmente, si dovrà provvedere al blocco del flusso della condotta mediante la chiusura della valvola d intercettazione più vicina situata a monte del tratto di condotta interessato. Le pompe dovranno essere in quantità sufficiente e collegate mediante tubazione flessibile al pozzetto più vicino posto all interno dell area di cantiere delimitata. I lavoratori provvederanno alla discesa all interno dello scavo utilizzando passerelle dotate di gradini e parapetti regolamentari o mediante l uso di scale a mano. I lavoratori, operanti dall interno dello scavo, provvederanno alla riparazione delle parti deteriorate della tubazione al fine di ripristinare la piena efficienza della condotta idrica; nel caso sia necessario procedere alla sua sostituzione, i lavoratori eseguiranno il taglio della tubazione utilizzando opportune attrezzature quali troncatrici, cesoie idrauliche, ecc. Nessun lavoratore potrà accedere al fondo scavo se non in posizione protetta; eseguito il taglio, la condotta sarà imbracata mediante l utilizzo di fasce tessili e/o funi e trasportata fuori dallo scavo vincolata al gancio dell escavatore, nel caso di macchina omologata come apparecchio di sollevamento, altrimenti con l impiego di braccio idraulico montato su autocarro. Completata l imbracatura del carico, i lavoratori usciranno dallo scavo e seguiranno movimentazione della condotta in posizione protetta, al di fuori dal raggio d azione dell apparecchio di sollevamento. Il tratto di condotta rimosso sarà depositato nell area temporanea di stoccaggio dei rifiuti o caricato direttamente sull autocarro per il trasporto in discarica. Non è consentito, neppure per brevi periodi, il deposito dei materiali in prossimità del ciglio dello scavo. Si procederà quindi alla posa del nuovo tratto di tubazione, utilizzando la stessa metodologia impiegata per la rimozione. Ultimato l allontanamento della condotta, si procederà con la posa in opera del nuovo tratto di tubazione utilizzando la medesima metodologia impiegata per la rimozione. Dopo aver eseguito il posizionamento della condotta, gli addetti ai lavori potranno accedere sul fondo dello scavo per effettuare le opere di collegamento e di rifinitura tra le tubazioni o tra le stesse e il pozzetto di raccordo. Completata la posa in opera del tratto di condotta, si procederà al collaudo mediante l apertura della valvola d intercettazione e il conseguente ripristino del flusso idrico. Ultimate le verifiche sulla linea, sarà effettuato il rinterro dello scavo mediante l impiego di betonabile o altro materiale specificato nel Disciplinare Tecnico. Per l esecuzione di tale fase lavorativa, saranno utilizzati autobetoniera ed attrezzi manuali, avendo cura di mantenere il parapetto di protezione fino al termine delle operazioni. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e)

202 Pag. 201 di 26 CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Casco con visiera resistente arco elettrico CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Tuta da lavoro monouso Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) Tuta ad alta per saldatore Corpetto ad alta MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Maschera a filtri Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 polveri e fibre fastidiose FFP1 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

203 Pag. 202 di 26 Opere civili EM Fase: Impianti tecnologici D 14 Idrico sanitari / termici e gas L attività prevedere la realizzazione di nuovi impianti in locali indicati dalla committenza o la manutenzione degli stessi. La tipologia di intervento più comune di cui si prevede l esecuzione sarà comunque di modesta entità. I lavoratori dovranno eseguire la posa della rete di distribuzione dell acqua secondo gli schemi indicati dal progetto esecutivo. Nel caso di opere di manutenzione o di rimozione di impianti esistenti, i lavoratori prima dell inizio delle operazioni,dovranno provvedere, a monte dell area di intervento, alla chiusura dell impianto, mettendolo fuori servizio. Successivamente si procederà allo lo svuotamento delle rete di distribuzione e quindi alla rimozione. Sarà necessario, in corrispondenza del contatore dell impianto o nel punto di chiusura dello stesso, apporre cartello monitore indicante il VIETATO AZIONARE L IMPIANTO CAUSA LAVORI IN CORSO, al fine di evitare che gli addetti possano, anche involontariamente riattivare, l erogazione del servizio durante le operazioni di rimozione. L impianto esistente dovrà essere rimosso impiegando attrezzature manuali, meccaniche o pneumatiche, realizzando scassi nella muratura o tracce a parete e/o a pavimento. I lavoratori addetti dovranno indossare dpi delle vie respiratorio contro il rischio di inalazione polveri; in ogni caso sarà buona norma innaffiare periodicamente le maceri, prima della loro trasporto alle aree di stoccaggio. Durante le fasi di demolizione, l area sarà efficacemente interdetta, allo scopo di evitare interferenze gli addetti alla demolizione e gli impiantisti; nel caso se ne presenti la necessità, si dovrà provvedere a segnalare a terra le tubazioni mediante l apposizione di nastri di colore bianco/rosso e/o giallo/nero; nei punti di attraversamento si provvederà alla protezione delle tubazioni mediante la posa in opera di tavoloni in legno, dossi in plastica rigida o rinfianco in calcestruzzo leggero. Per la posa delle tubazioni e delle reti di distribuzione interne ai locali, gli addetti potranno impiegare utensili elettrici portatili quali tagliatubi, filettatrici, trapani, flessibili, saldatrici nonché opere provvisionali come scale e trabattelli per la realizzazione dei lavori in quota. Sia le attrezzature da lavoro che le opere provvisionali, dovranno essere impiegate in conformità quanto indicato ai libretti d uso ed alle autorizzazioni ministeriali all impiego; in ogni caso, sarà cura prima del preposto e poi del lavoratore, verificarne il corretto funzionamento e lo stato d uso e manutentivo. I lavoratori dovranno segnalare immediatamente al preposto in cantiere, eventuali le problematiche riscontrate a carico delle attrezzature, che provvederà alla sostituzione di quelle difettose o danneggiate. Completata la posa delle tubazioni dell impianto, si procederà con quella delle apparecchiature igieniche, che sarà eseguita previa movimentazione manuale, o assistita da carrelli movimentatori. I lavoratori addetti dovranno movimentare manualmente i carichi entro i limiti previsti dalla vigente normativa; in caso di superamento, la movimentazione dovrà essere eseguita simultaneamente da più soggetti. Nel caso di impiego di apparecchi di sollevamento con di braccio idraulico, prima del sollevamento i materiali dovranno essere efficacemente imbracati, utilizzando funi, catene o fasce tessili, oltre a ganci dotati di dispositivi di autochiusura. Durante il sollevamento e la movimentazione, nessun lavoratore dovrà trovarsi al di sotto dei carichi sospesi e nel raggio d azione del mezzo; i lavoratori potranno avvicinarsi al carico soltanto quando esso si troverà in prossimità del piano di deposito. L attività di movimentazione dei materiali dall area di stoccaggio alla zona operativa, dovrà avvenire sotto la costante sorveglianza del preposto. Condizionamento L attività prevedere la realizzazione di nuovi impianti o la manutenzione di quelli esistenti, in locali indicati dalla committenza. I lavoratori eseguiranno la posa delle canalizzazioni e/o il montaggio delle apparecchiature di trattamento dell aria secondo gli schemi indicati dal progetto esecutivo. Nel caso di opere di manutenzione o di rimozione di impianti esistenti, i lavoratori prima dell inizio delle operazioni dovranno provvedere ad effettuare la chiusura a monte dell impianto, in modo da isolarlo e metterlo fuori servizio. Successivamente si procederà allo smontaggio dei canali, previa seziona tura degli elementi allo scopo di agevolare il loro calo in basso e la successiva movimentazione a terra. Sarà necessario, in corrispondenza del contatore dell impianto o nel punto di chiusura dello stesso, apporre cartello monitore indicante il VIETATO AZIONARE L IMPIANTO

204 Pag. 203 di 26 CAUSA LAVORI IN CORSO, al fine di evitare che gli addetti possano, anche involontariamente riattivare, l erogazione del servizio durante le operazioni di rimozione. L impianto esistente dovrà essere rimosso impiegando attrezzature manuali, meccaniche o pneumatiche, ove necessario, prima di tale intervento si procederà alla sanificazione delle canalizzazioni con prodotti igienizzanti; l attività dovrà essere eseguito da personale opportunamente qualificato e/o specializzato. La movimentazione manuale delle canalizzazioni rimosse, dovrà essere eseguita entro il limite di movimentazione manuale dei carichi; i lavoratori addetti dovranno fare costantemente uso del casco protettivo e di guanti contro le aggressioni meccaniche. Durante le fasi di demolizione, l area sottostante dovrà risultare interdetta per evitare l accidentale caduta dall alto delle canalizzazioni; gli elementi rimossi saranno avviati alle aree di stoccaggio dei materiali da smaltire movimentandoli con transpallets o cassoni con ruote omologati. In caso di necessità si dovrà provvedere a segnalare le canalizzazioni o eventuali sporgenze, mediante l apposizione di nastri di colore bianco/rosso e/o giallo/nero. Terminate le opere di demolizione, si potrà procedere alla posa delle nuove canalizzazioni, utilizzando ponti mobili su ruote o ponti su cavalletti, avendo cura, di verificare che il piano di lavoro non sia posizionato a più di mt 2,00 da terra; gli addetti potranno impiegare utensili elettrici portatili quali tagliatubi, filettatrici, trapani, flessibili, saldatrici. Sia le attrezzature da lavoro che le opere provvisionali, dovranno essere impiegate in conformità quanto indicato ai libretti d uso ed alle autorizzazioni ministeriali all impiego; in ogni caso, sarà cura del preposto prima e del lavoratore poi, verificarne il corretto funzionamento e lo stato d uso e manutentivo. I lavoratori dovranno segnalare immediatamente al preposto in cantiere, eventuali le problematiche riscontrate a carico delle attrezzature, che provvederà alla sostituzione di quelle difettose o danneggiate. Negli ambienti interessati dalla posa dei nuovi impianti, non dovranno essere in corso lavorazioni che possano risultare interferenti. Sarà cura del preposto verificare la predetta condizione ed effettuare un opportuna pianificazione delle attività. Terminata la posa delle canalizzazioni, si procederà alla posa in opera degli apparecchi e delle macchine di trattamento dell aria ; per la loro movimentazione la saranno utilizzati carrelli movimentatori e sollevatori. I lavoratori addetti dovranno movimentare manualmente i carichi entro i limiti previsti dalla vigente normativa; in caso di superamento, la movimentazione dovrà essere eseguita simultaneamente da più soggetti. Nel caso di impiego di apparecchi di sollevamento con di braccio idraulico, prima del sollevamento i materiali dovranno essere efficacemente imbracati, utilizzando funi, catene o fasce tessili, oltre a ganci dotati di dispositivi di autochiusura. Durante il sollevamento e la movimentazione, nessun lavoratore dovrà trovarsi al di sotto dei carichi sospesi e nel raggio d azione del mezzo; i lavoratori potranno avvicinarsi al carico soltanto quando esso si troverà in prossimità del piano di deposito. L attività di movimentazione dei materiali dall area di stoccaggio alla zona operativa, dovrà avvenire sotto la costante sorveglianza del preposto. Elettrici (quadri, corpi illuminanti, messa a terra ecc.) Gli impianti elettrici da realizzare, potranno essere relativi al riordino e/o nuova distribuzione interna di locali, manutenzione di impianti esterni esistenti o esecuzione di nuovi impianti di modeste dimensioni. In particolare gli interventi potranno riguardare l esecuzione di impianti elettrici, telefonici, trasmissione dati, messa a terra o collocazione in opera di apparecchiature elettriche o di rilevazione. Nel caso di opere di manutenzione o di rimozione di impianti esistenti, i lavoratori prima dell inizio delle operazioni dovranno provvedere ad effettuare la disattivazione a monte dell impianto, in modo da isolarlo e renderlo fuori servizio. Successivamente si potrà dare corso alla rimozione dei corrugati, utilizzando utensili sia manuali che meccanici, per l esecuzione di tracce a parete e/o a pavimento. I lavoratori addetti dovranno indossare dpi delle vie respiratorio contro il rischio di inalazione polveri; in ogni caso sarà buona norma innaffiare periodicamente le maceri, prima della loro trasporto alle aree di stoccaggio. Durante le fasi di demolizione, l area sarà efficacemente interdetta, allo scopo di evitare interferenze gli addetti alla demolizione e gli impiantisti; nel caso se ne presenti la necessità, si dovrà provvedere a segnalare a terra le tracce mediante l apposizione di nastri di colore bianco/rosso e/o giallo/nero; nei punti di attraversamento si provvederà alla protezione delle tubazioni mediante la posa in opera di tavoloni in legno, dossi in plastica rigida o rinfianco in calcestruzzo leggero. Terminate le opere di demolizione, i lavoratori potranno provvedere ad effettuare la rimozione dell impiantistica esistente fino al quadro elettrico generale. Per la posa in opera delle componenti degli impianti, i lavoratori potranno utilizzare utensili elettrici e manuali, quali trapani, avvitatori, perforatori nonché opere provvisionali come scale e trabattelli per la realizzazione delle

205 Pag. 204 di 26 opere in altezza. Sia le attrezzature da lavoro che le opere provvisionali, dovranno essere impiegate in conformità quanto indicato ai libretti d uso ed alle autorizzazioni ministeriali all impiego; in ogni caso, sarà cura del preposto prima e del lavoratore poi, verificarne il corretto funzionamento e lo stato d uso e manutentivo. I lavoratori dovranno segnalare immediatamente al preposto in cantiere, eventuali le problematiche riscontrate a carico delle attrezzature, che provvederà alla sostituzione di quelle difettose o danneggiate Nel caso in cui dovesse essere effettuato il collegamento all impianto esistente, tutti gli interventi necessari dovranno essere realizzati previo temporaneo fuori servizio dell impianto generale. Sul quadro generale andrà installato cartello monitore indicante il VIETATO AZIONARE L IMPIANTO CAUSA LAVORI IN CORSO, al fine di evitare che gli addetti possano, anche involontariamente riattivare, l erogazione di energia durante i lavori. Eseguito il collegamento il preposto procederà ad informare i dirigenti dell attività affinché provvedano a riattivare l impianto generale. La messa fuori servizio dell impianto, dovrà avvenire con specifica procedura, concordata tra il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, il dirigente dell attività servita ed il responsabile dell impresa esecutrice. direzione lavori.della predetta procedura sarà redatto processo verbale che conterrà le modalità esecutive, i tempi di fuori servizio necessari, le relative figure preposte all esecuzione dell attività di coordinamento ; il documento sarà firmato da tutti i convenuti. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto antivibrazione protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Corpetto ad alta Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti Cuffie auricolari Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari

206 Pag. 20 di 26 IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Assorbitori di energia Dispositivi di discesa Connettori Cordini Gru manuale

207 Pag. 206 di 26 Opere civili EM Fase: Infissi D 1 Montaggio e/o revisione di infissi esterni ed interni Le operazioni relative alla posa in opera degli infissi esterni potranno essere realizzate mediante l utilizzo di ponteggi a telai prefabbricati e/o tubi e giunti posti all esterno dei fabbricati e/o impianti interessati, mentre per gli infissi interni, saranno sufficienti opere provvisionali di modeste dimensioni quali trabattelli, ponti su cavalletti, scale doppie ecc. Nel caso di interventi di sola manutenzione destinati alla revisione degli infissi, le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente dall interno degli ambienti dei singoli edifici e, quando ciò non sia possibile, mediante l utilizzo di piattaforme aeree articolate o pantografate, sollevatori telescopici o con autocarrimuniti di cestelli. Le opere provvisionali, utilizzate per i lavori in quota, dovranno essere montate in conformità all autorizzazione ministeriale all impiego. Per il montaggio dei ponteggi, fino al completo allestimento dell opera provvisionale, i lavoratori addetti all allestimento, dovranno fare uso di cintura si sicurezza, con dispositivo di trattenuta, vincolato a parti stabili. Ove il ponteggio metallico fisso risulti allestito in difformità degli schemi tipo contenuti nella autorizzazione ministeriale all impiego, dovrà essere redatto specifico progetto a firma di tecnico abilitato; in ogni caso andrà redatto il PIMUS, ed il montaggio dovrà essere eseguito da personale che sia stato formato per lavori in quota, in conformità all allegato XXI del D. L.vo 81/08 e s.m.i. Si dovrà proteggere l area sottostante a quella di lavoro, per prevenire infortuni causati da caduta di materiale dall alto; a tal fine saranno installate mantovane parasassi da installare sui ponteggi utilizzati per le lavorazioni in quota, nel caso detta soluzione non sia realizzabile, si provvederà alla segregazione dell area sottostante, mediante transenne metalliche, recinzione tipo orsogrill, o altro sistema che garantisca l invalicabilità della delimitazione, che dovrà essere mantenuta in efficienza per tutta la durata dei lavori. Ogni modifica dell opera provvisionale dovrà essere concordata con il preposto che provvederà a far eseguire, preventivamente, le opportune modifiche al PIMUS e ove presente, al progetto ; si dovrà inoltre, attraverso controlli periodici, verificare periodicamente l efficienza del ponteggio. Sui piani di lavoro delle opere provvisionali, non dovranno mai essere realizzati accumuli eccessivi di materiale per l esecuzione delle lavorazioni, e pertanto l approvvigionamento dovrà avvenire in relazione al previsto utilizzo giornaliero, prevedendo comunque un passaggio di larghezza mai inferiore a cm 60. L approvvigionamento dei materiali avverrà mediante apparecchio di sollevamento fissato ai montanti del ponteggio; i lavoratori dovranno essere addestrati all utilizzo dell attrezzatura, ed eseguire una corretta movimentazione avendo l accortezza di non superare i limiti di portata, evitando bruschi sollevamenti e repentine discese del carico. Il luogo di lavoro interno e/o esterno dovrà essere lasciato sempre pulito, evitando l eccessivo accumulo di materiale di risulta dalle lavorazioni. Raggiunte modeste quantità di materiale si dovrà procedere allo spostamento e successivo deposito nelle apposite aree di stoccaggio dislocate nel cantiere. Per il ontaggio saranno utilizzati sia utensili manuali che attrezzature alimentate elettricamente, quali trapani, flex, avvitatori, ecc., per il cui utilizzo in sicurezza si rimanda alle schede di supporto allegate. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi Occhiali e schermi per saldatori CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali Tronchetti isolanti

208 Pag. 207 di 26 GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Dispositivi tipo retrattile. Corpetto ad alta Cuffie auricolari Assorbitori di energia contro le aggressioni chimiche Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa protezione dal calore protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tappi auricolari Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Connettori Cordini Gru manuale

209 Pag. 208 di 26 Opere civili EM Fase: Sistemazione aree esterne D 16 Viabilita pedonale e carrabile Preliminarmente si dovrà procedere alla preparazione del sottofondo con idoneo materiale e secondo le prescrizioni della committenza e della tipologia di pavimentazione da posare. I materiali saranno trasportati dalla zona di deposito all interno del cantiere all area di lavoro, utilizzando la viabilità interna ed i percorsi all uopo predisposti. I mezzi impiegati per il trasporto, dovranno evitare di effettuare manovre brusche o transitare esclusivamente delle aree autorizzate. L accesso dei mezzi all interno del cantiere, avverrà sotto la sorveglianza di un preposto, li scorterà lungo fino all area individuata per lo scarico dei materiali; in ogni caso, i conduttori dei mezzi, saranno preventivamente resi edotti prima dell accesso delle procedure di sicurezza previste. Sarà cura del preposto far predisporre la viabilità, di dimensioni compatibili per le dimensioni dei mezzi,, facendo allontanare tutti i lavoratori eventualmente presenti lungo le aree di transito e in corrispondenza di quelle individuate per lo scarico. La preparazione delle superfici di posa sarà eseguita mediante l usosia di attrezzature manuali, quali costipatori, posa cigli, compattatori, che di attrezzature meccanizzate, quali pale caricatrici, rulli compressori, mini escavatori ecc.. Nel caso di produzione di polveri o proiezione di schegge dai materiali di lavorazione, dovrà essere installata delimitazione costituita da reti antipolvere lungo il perimetro dell area, provvedendo, nel contempo, alla bagnatura del terreno. Sistemazioni a verde Si procederà preliminarmente alla preparazione del sottofondo con l utilizzo di materiali conformi alle prescrizioni contrattuali ed alla prevista tipologia di semina e/o piantumazione. Per la preparazione del piano di posa saranno impiegate specifiche attrezzature manuali, nel caso si intervenga su aree di modeste dimensioni o, adeguati mezzi d opera allo scopo di limitare l utilizzo prolungato di attrezzature. Nella movimentazione dei materiali dovrà essere posta particolare attenzione alle fasi di accesso, scarico, e spostamento; gli automezzi in ingresso nel cantiere, dovranno essere assistiti da operatore a terra che provvederà a scortarli fino all area d intervento, utilizzando i previsti percorsi. Il preposto gestirà organizzativamente l attività, impartendo ai lavoratori le opportune indicazioni per garantire il rispetto delle procedure di sicurezza per la regolarità dell esecuzione dei lavori. A tal fine provvederà a far allontanare preventivamente i lavoratori presenti nel raggio di azione dell automezzo e dell apparecchio di sollevamento, fino a quando non saranno terminate le operazioni di scarico. Terminata la preparazione del piano di posa, si provvederà alla semina o alla piantumazione, l utilizzando esclusivamente attrezzature ed utensili manuali. Nel caso di messa a dimora di alberi di medio fusto, si procederà allo svaso, con l utilizzo di trivelle manuali od applicate su mezzi meccanici di ridotte dimensioni (miniescavatori ecc.); le aree interessate saranno delimitate e segnalate con transenne movibili o altri sistemi idonei a segregare l area di lavoro. Per la collocazione in opera delle specie arboree, saranno utilizzati automezzi equipaggiati con gru idraulica o escavatori omologati come apparecchi di sollevamento. L elemento da posizionare sarà imbracato in posizione baricentrica mediante fasce tessili disposte a cappio; la movimentazione sarà ausiliata da funi guida, manovrate da lavoratori operanti da posizione protetta che guideranno il carico fino allo scavo predisposto. Gli stessi lavoratori potranno avvicinarsi al carico, solamente quando sarà giunto in prossimità del suolo; la specie arborea dovrà rimanere sospesa all apparecchio di sollevamento fino al completo rinterro. Ove necessario, saranno elementi di sostegno che garantiscano la stabilità della pianta fino al suo completo attecchimento. Smobilizzo area di cantiere Ultimate le lavorazioni, l impresa procederà al ripristino dell area ante operam o secondo quanto previsto dagli elaborati progettuali. Per lo smobilizzo del cantiere dovranno essere applicate tutte le procedure di sicurezza prese in considerazione per l installazione degli impianti di cantiere e per la delimitazione dell area di lavoro. Particolare attenzione deve essere posta

210 Pag. 209 di 26 nella fase di restituzione delle area; ultimato il cantiere, l impresa dovrà redigere verbale di riconsegna delle aree, in cui sia esplicitata la regolare e corretta esecuzione dei lavori ed il ripristino delle aree, trasmettendolo al committente e per conoscenza al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Maschera a filtri Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 Tuta da lavoro monouso polveri e fibre fastidiose FFP1 Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, Tuta ad alta CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Corpetto ad alta Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

211 Pag. 210 di 26 Opere elettriche ed accessorie EM Fase: Collegamenti elettrici E 1 La lavorazione può prevedere la realizzazione completa di armadi per l installazione dei quadri elettrici ed il montaggio di tutte le apparecchiature riguardanti il funzionamento generale degli impianti da servire. Le attività lavorative dovranno essere eseguite all interno di aree ricadenti negli impianti ACEA e saranno realizzate prevalentemente all interno di edifici/manufatti in cui sono presenti macchinari ed attrezzature funzionali alla gestione degli impianti. Per le lavorazioni in quota o per attività che espongono gli addetti al rischio di caduta dall alto, i lavoratori dovranno operare utilizzando opportune opere provvisionali quali: trabattelli, ponti su cavalletti, ponti su ruote e, ove il caso lo richieda, ponteggi a telai prefabbricati e/o a tubi e giunti. Relativamente all utilizzo delle opere provvisionali, i lavoratori dovranno fare riferimento a quanto riportato all interno dei libretti di uso e manutenzione predisposti dal costruttore. In merito alle misure di sicurezza da attuare nell utilizzo delle opere provvisionali si rimanda a quanto descritte nella fase D2. La posa in opera degli elementi (lastre, sportelli, telai, ecc.), composti da materiali e componenti diversi a seconda dell intervento quali: metallo, acciaio e vetroresina, dovrà essere effettuata mediante l utilizzo di attrezzature e utensili di tipo manuale. Gli elementi metallici potranno essere messi in opera mediante imbullonatura e/o attraverso la predisposizione di appositi tasselli (fischer), inseriti per mezzo di perforazioni eseguite a parete o soffitto. Nella posa delle opere in ferro, si dovrà tener conto delle dimensioni e del peso di ogni singolo elemento di cui si prevede il montaggio. Le lavorazioni procederanno rimuovendo tutti i materiali e le apparecchiature eventualmente presenti nell area di intervento come previsto dalla D.L.. Qualora necessario, si procederà ad effettuare l asportazione di alcuni materiali di rivestimento presenti e/o delle relative strutture di appoggio (intelaiature). I materiali di risulta dalle demolizioni saranno essere allontanati e depositati presso le aree di stoccaggio dei rifiuti o direttamente caricate sugli autocarri per il successivo conferimento a discarica. La movimentazione dei materiali potrà essere effettuata manualmente o con l utilizzo di mezzi meccanici. Nella fase di movimentazione degli elementi, dovrà essere rispettato il limite di movimentazione manuale dei carichi pari a 2 kg per ciascun lavoratore; nel caso di materiali particolarmente pesanti e/o di dimensioni rilevanti ed si opererà movimentando il carico con due o più addetti, privilegiando comunque la movimentazione assistita con carrelli o mezzi meccanici. Le aree di lavoro dovranno essere mantenute libere e sgombre dalla presenza di materiali e/o attrezzature, gli eventuali rifiuti prodotti dalle rimozioni dovranno essere costantemente allontanati in modo da non intralciare il passaggio nelle suddette aree. I locali dovranno essere opportunamente areati in modo naturale e, ove ciò non sia possibile, un sufficiente ricambio d aria sarà garantito da idonei sistemi di ventilazione o aspirazione. Gli ambienti di lavoro dovranno essere adeguatamente illuminati, quando sia possibile garantire la luce naturale, si provvederà ad installare nei locali opportune lampade alogene, in quantità e con caratteristiche tali da consentire un buona per gli addetti ai lavori. Le lampade potranno essere poggiate a terra o su appositi supporti metallici, in modo da non interferire con i passaggi o con l esecuzione dei lavori. La realizzazione dei quadri prevede il montaggio dei singoli apparati (morsetti, interruttori, pulsanti, contatori, variatori, spie ecc.) all interno della struttura portante dell armadio. Le singole opere potranno essere realizzate ed assemblate direttamente nelle aree di cantiere o approvvigionate già complete di tutti gli attacchi e dei servizi necessari secondo quanto specificato dalla direzione lavori. In quest ultimo caso, l approvvigionamento ed il posizionamento in cantiere dovrà essere effettuato mediante l utilizzo di specifici mezzi meccanici quali autocarri con braccio idraulico e/o carrelli trasportatori (trans-pallet). I mezzi impiegati dovranno essere omologati alla movimentazione dei carichi e risultare idonei in relazione al peso e alle dimensioni del materiale da movimentare. Le fasi di stoccaggio, movimentazione e montaggio dei materiali, dovranno essere eseguite sotto la supervisione del preposto che verificherà la corretta applicazione delle procedure di imbracatura, l integrità di funi, cinghie, catene, ganci e degli altri accessori di sollevamento.

212 Pag. 211 di 26 Per il montaggio e allestimento dei quadri potranno essere utilizzate attrezzature e/o utensili quali: trapani, avvitatori, tenaglie, pinze ecc., che dovranno essere impiegati seguendo le indicazioni riportate nei libretti di uso e manutenzione predisposti dal costruttore e conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Prima del loro utilizzo, il preposto presente verificherà che le attrezzature non presentino danni, guasti e/o parti deteriorate che possano compromettere il loro utilizzo in sicurezza. Con l impiego delle stesse attrezzature saranno realizzati i sezionamenti degli impianti (distribuzione utenze base, per avviamento di elettropompe con galleggianti ecc.)., provvedendo alla preliminare delimitazione dell area di intervento ed alla eventuale gestione delle interferenze presenti con le attività in corso di esecuzione da parte del personale dell impianto. Per tali attività, da realizzare in quota, potranno essere eseguite con l utilizzo di opere provvisionali fisse o mobili (trabattelli, ponteggi, scale ecc.). I collegamenti tra la sorgente elettrica principale ed i vari sezionamenti dovranno avvenire mediante posa di cavi elettrici, interrati e/o esternamente in quota o in piano. Terminato l allestimento della singola opera secondo quanto previsto dall appalto e dalle specifiche tecniche dettate dalla direzione lavori, si dovrà procedere all allaccio per la messa in esercizio finale dell impianto. Per effettuare il collegamento finale all impianto esistente, tutti gli interventi necessari dovranno essere realizzati mediante la predisposizione di un fuori servizio temporaneo dell impianto generale. I lavori di collegamento dovranno essere effettuati esclusivamente con l impianto fuori tensione. Pertanto, prima di effettuare i collegamenti necessari, l impianto generale dovrà essere disattivato provvedendo inoltre ad apporre una idonea segnaletica indicante il DIVIETO DI TOCCARE L IMPIANTO - LAVORI IN CORSO. Il fuori servizio temporaneo dovrà essere concordato con i responsabili dell attività servita dall impianto e con la direzione lavori. Terminata la fase di collegamento, il preposto informerà i responsabili dell attività affinché provvedano alla riattivazione dell impianto. Tale procedura d intervento dovrà risultare da processo verbale a firma della direzione lavori, del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e dal responsabile dell attività servita, e del responsabile dell impresa esecutrice. Nella procedura saranno essere riportate le modalità esecutive, i tempi di fuori servizio necessari, e le figure preposte all esecuzione dell attività di coordinamento nel cantiere. Nel caso installazione di quadri nelle vicinanze di cavi elettrici per i quali non sia possibile procedere ad un fuori servizio temporaneo, le lavorazioni sul quadro (sul quale non c è tensione) potranno essere eseguite anche in presenza di cavi in tensione, purché si provveda a posizionare ostacoli rigidi che impediscano l avvicinamento degli addetti ai lavori alle parti attive (art. 117 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.). Il posizionamento degli ostacoli dovrà essere effettuata da parte di personale esperto (PES) adeguatamente formato ed informato sull impianto su cui opererà. Si dovrà inoltre verificare che qualsiasi attrezzatura e/o macchinario, apparecchio di sollevamento e lavoratori, si trovi a distanza di sicurezza dalla parte attiva come previsto, in conformità all all.ix del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. In ogni caso, prima di procedere alle attività lavorative previste sul quadro, il preposto (PES) dovrà sempre verificare l effettiva assenza di tensione tramite l utilizzo di strumenti di misura idonei ed omologati (rilevatori di tensione) e realizzare la messa a terra ed in corto circuito dell impianto sul posto di lavoro. Ulteriori collegamenti di messa a terra dovranno essere previsti nei casi in cui vi siano parallelismi o interferenze con altri impianti elettrici. A fine lavori il preposto, prima della riconsegna dell area di lavoro alla committenza, verificherà, a mezzo di apposita ispezione, che la parte di impianto oggetto dell intervento sia libera da personale, attrezzature e macchinari, provvedendo ad informare tutto il personale, che l impianto sarà rimesso in tensione. In ultimo, prima della riconsegna dell area alla committenza e la rimozione dei dispositivi di messa a terra, si procederà alla redazione del verbale di riconsegna. Tutti gli addetti che opereranno per i lavori di posa di cavi elettrici ed impianti elettrici in genere, a prescindere dal tipo di tensione e se in funzione o meno, dovranno essere dotati di adeguata formazione specifica, come persona esperta (PES). E inoltre previsto l impiego di personale formato come PAV (persona avvertita) solo nel caso in cui lo stesso sia accompagnato e supervisionato nelle lavorazioni da addetti esperti. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e)

213 Pag. 212 di 26 CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Casco con visiera resistente arco elettrico CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Tuta da lavoro monouso Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) Tuta ad alta per saldatore Corpetto ad alta MASCHERE Mascherina monouso per polveri Maschera a filtri polveri e fibre fastidiose FFP1 polveri fini e fumi nocivi FFP2S Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

214 Pag. 213 di 26 Opere elettriche ed accessorie EM Fase: Posa cavi elettrici E 2 Le lavorazioni di posa ed infilaggio dei cavi e delle tubazioni potranno avvenire sia all interno di scavi a sezione obbligata (interrati) e sia esternamente fuori terra sul piano o in quota anche a ridosso di manufatti esistenti. La tradizionale posa in trincea consiste nell ubicare i cavidotti all interno di scavi a sezione obbligata precedentemente realizzati, per le cui modalità organizzative e le relative misure di sicurezza si riportano le prescrizioni che seguono. L esecuzione di scavi a sezione obbligata, finalizzati alla posa di canalizzazioni o cavi elettrici, sarà eseguito mediante l utilizzo di escavatore idraulico, pala meccanica multifunzione (terna) o miniescavatore. Lungo tutto il bordo dello scavo, ad idonea distanza dal ciglio dello stesso( almeno 1.0 mt), sarà posizionata delimitazione costituita da picchetti in ferro protetti in sommità da capsule in plastica rigida e rete di plastica arancione stampata o in alternativa con transenne metalliche mobili, in modo da impedire la caduta degli addetti ai lavori all interno dello scavo. Prima delle operazioni di scavo si dovrà verificare che il braccio della macchina operatrice mantenga una distanza minima da linee elettriche aeree interferenti pari a mt 3,00 e comunque quella stabilita dall All. IX del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. in funzione della tensione nominale. In caso di valori inferiori a quelli indicati dalla norma, si dovranno prevedere opportune barriere mediante l installazione di elementi metallici e/o lignei, quali portali, sbarramenti, ostacoli ecc. o mediante la schermatura per mezzo di tavolati metallici o lignei dei conduttori in tensione o, in alternativa, utilizzando mezzi di ridotte dimensioni. Progressivamente alla realizzazione dello scavo, qualora lo stesso superi la profondità di mt 1,0 o quando la natura del terreno lo richieda, dovranno essere posizionati pannelli metallici di armatura a protezione dal rischio seppellimento. I pannelli dovranno sporgere di 30 cm piano campagna e poggiare sul fondo dello scavo. Durante la posa delle armature nessun lavoratore dovrà trovarsi all interno dello scavo in posizione non protetta; i fronti di scavo andranno comunque profilati l angolo di natural declivio del terreno. Prima di accedere al fondo scavo, ove necessario, si procederà alla preliminare bonifica eliminando i liquami e i residui esistenti. Tale lavorazione dovrà essere realizzata installando una pompa di aggottamento che preleverà i liquami dal fondo dello scavo e li farà defluire in un pozzetto posizionato all interno dell area di cantiere. La discesa nello scavo, dovrà avvenire esclusivamente con l uso di scala a mano vincolata in sommità e sporgente almeno 1.00 m dal piano di sbarco. Qualora sia necessario effettuare degli attraversamenti dello scavo, saranno utilizzate apposite passerelle, munite di parapetto regolamentare su ambo i lati, di larghezza non inferiore a 60 cm se adibite al passaggio dei soli lavoratori e 120 cm se utilizzate anche per il passaggio dei materiali. Per il passaggio dei mezzi d opera, le passerelle saranno sostituite da plotte metalliche carrabili, posizionate mediante autocarro dotato di braccio idraulico o autogru. Il materiale di risulta dagli scavi dovrà essere allontanato dal cantiere o stoccato temporaneamente nelle aree predisposte in attesa del successivo riutilizzo. Per gli scavi a sezione aperta l inclinazione delle pareti di scavo sarà eseguita rispettando l angolo di natural declivio. Ad ultimazione dei lavori di posa delle tubazioni/cavidotti della rete elettrica si provvederà al rinterro del cavo e alla stesura del conglomerato bituminoso precedentemente asportato. Il materiale sarà trasportato in cantiere mediante autocarro che provvederà poi a rilasciarlo dal cassone ribaltabile, verificando che nessun lavoratore si trovi in prossimità del retro del mezzo. Durante le operazioni di ripristino del manto bituminoso, i lavoratori indosseranno specifici dispositivi di protezione individuale quali mascherine e occhiali protettivi, oltre a stivali e indumenti del tipo uso e getta per evitare il contatto del bitume con l epidermide. La movimentazione dei manufatti prefabbricati potrà avvenire mediante escavatore omologato al sollevamento, o mediante autocarro con braccio idraulico. Durante la movimentazione e collocazione in opera dei manufatti, nessun lavoratore dovrà trovarsi nel raggio di azione della macchina operatrice o sotto il carico sospeso, la cui discesa sarà agevolata dall uso di funi guida impugnate da lavoratori collocati a distanza di sicurezza.

215 Pag. 214 di 26 Il collegamento dei vari tratti di tubazione, e tutti gli allacci alle varie cabine elettriche e punti di sezionamento, dovrà avvenire manualmente all interno dello scavo, con l utilizzo di dispositivi di protezione individuale idonei, come scarpe antinfortunistiche, guanti, mascherine, indumenti protettivi e visiere o occhiali protettivi. Per le lavorazioni in quota, ubicate all esterno si utilizzeranno idonee opere provvisionali come trabattelli, ponteggi o scale omologate oppure, qualora necessario, cestelli con braccio telescopico. In quest ultimo caso, gli utilizzatori, durante l esecuzione dei lavori, dovranno essere muniti di imbracatura di sicurezza vincolata alla struttura metallica del cestello Durante tutti gli allacci dei cavidotti alle cabine elettriche degli impianti esistenti o di nuova esecuzione, risulterà opportuno lavorare fuori tensione oppure eseguire gli allacci in punti distanti rispetto a quelli in tensione, installando opportuni sistemi di protezione, come ostacoli rigidi che ne impediscono l avvicinamento alla parte attiva come previsto dall art. 117 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Tutti gli addetti che opereranno per i lavori di posa dovranno essere dotati di attestato di formazione come persona esperta (PES). Per la posa in opera dei cavi e/o delle tubazioni di protezione degli stessi, a ridosso di fabbricati e/o manufatti esistenti, si potranno adottare le stesse misure di sicurezza previste per le lavorazioni in quota sopra indicate. In particolare per la posa in opera delle strutture di sostegno delle tubazioni di protezione, si dovranno impiegare apparecchiature elettriche ed utensili di tipo manuale. Tutte le attrezzature dovranno essere utilizzate secondo le specifiche tecniche riportate all interno dei libretti di uso e manutenzione predisposti dalla casa costruttrice. L infilaggio dei cavi elettrici dovrà essere effettuato una volta terminata la posa in opera della struttura di protezione con l impiego delle medesime opere provvisionali. Nel caso fosse necessario provvedere allo smontaggio delle tubazioni e alla rimozione dei cavi esistenti, il calo in basso del materiale dovrà avvenire previa idonea imbracatura costituita da fasce, funi e/o catene, avendo cura di mantenere sospeso il carico in sospensione fino al disgaggio definitivo. Tutte le fasi di smontaggio dovranno essere supervisionate da parte del preposto dell impresa, costantemente presente in cantiere per tutta la durata delle operazioni. Preliminarmente all inizio delle attività, si dovrà provvedere all esecuzione di un fuori servizio temporaneo dell impianto, concordandolo con la direzione lavori e il responsabile dell impianto stesso. Il preposto dell impresa coordinerà le attività verificando che i lavoratori addetti siano stati resi edotti sulle modalità di esecuzione dei lavori. Terminata la fase di rimozione dei cavi e delle tubazioni di protezione esistenti, il preposto informerà il personale ACEA per la riattivazione dell impianto. I lavori di rimozione e smontaggio dovranno essere effettuati esclusivamente con l impianto fuori tensione. Tale procedura d intervento dovrà essere verbalizzata e concordata con la direzione lavori, il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, il responsabile dell impianto e quello dell impresa esecutrice. Nella procedura dovranno essere riportate modalità esecutive, i tempi di fuori servizio necessari e figure preposte all attività di coordinamento nel cantiere. Tutte le lavorazioni da eseguire all interno di vasche, manufatti e/o locali interessati dalla presenza di liquami, acque reflue ecc. dovranno avvenire a sito preliminarmente bonificato e pulito. Le stesse aree dovranno essere consegnate all impresa esecutrice tramite apposito verbale sottoscritto da parte della direzione lavori, dai responsabili dell impianto e dal rappresentante dell impresa esecutrice. Prescrizioni di carattere generale: Prima dell accesso dei mezzi all area di cantiere, il preposto verificherà i percorsi dei mezzi d opera, la stabilità del piano di transito, l assenza di ostacoli fissi (edifici, alberature, ecc.), la delimitazione dell area di intervento, la possibilità di accesso e manovra delle macchine e attrezzature da utilizzare, l eventuale presenza di linee elettriche aeree non protette interferenti con le lavorazioni. In particolare, sarà compito del preposto verificare che : vengano utilizzati esclusivamente mezzi d opera conformi alla normativa vigente; le vie di transito siano libere e compatibili con il peso e l ingombro del mezzo fornire al conduttore le informazioni necessarie alle attività da svolgere. che siano rispettate le prescrizioni fornite dalle autorità locali in ragione della regolamentazione della circolazione stradale e delle caratteristiche del sito (presenza di scuole, ospedali, ecc.). i mezzi d opera, durante l impiego, utilizzino il girofaro ed il segnalatore acustico della retromarcia;

216 Pag. 21 di 26 i conduttori dei mezzi siano stati sottoposti ad addestramento secondo quanto previsto dall accordo Stato regioni del ,; dopo l uso, i mezzi siano ricollocati in posizione stabile ed in modo da non ostacolare la viabilità, con il braccio meccanico a terra e privi della chiave di avviamento; il manovratore della macchina operatrice osservi le indicazioni del costruttore ed esegua la prevista attività manutentiva; all atto della posa dei cavi nessun lavoratore si presente nel raggio d azione della macchina. Non sono ammesse lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi. E' vietato depositare materiali sul ciglio dello scavo. Per ulteriori prescrizioni in merito all impiego di macchine operatrici e di movimento terra, si rimanda alla fase D3 del presente piano. L eventuale discesa del lavoratore all interno dello scavo, per profondità isuperiori a mt 1,0 potrà avvenire esclusivamente dopo l avvenuto posizionamento di sbadacciatura lignea; per profondità inferiori, la posa della struttura di contenimento è comunque subordinata alla verifica della stabilità e consistenza delle pareti di scavo. La discesa all interno dello scavo, potrà avvenire soltanto con il lavoratore in posizione protetta all interno delle protezioni, utilizzando scala a mano vincolata in sommità e sporgente almeno mt 1,00 dal piano di sbarco.in prossimità della discesa all interno dello scavo, si provvederà all interruzione del parapetto regolamentare, formando un percorso convergente verso il punto di discesa. In presenza di acqua di falda all interno dello scavo, la discesa dei lavoratori al suo interno dovrà essere preceduta dall aggottamento delle acque a mezzo di pompa idrica. Nel caso di lavorazioni eseguite durante le ore notturne, queste saranno ausiliate da gruppo elettrogeno con fari, avendo cura di disporre i proiettori in posizione tale da non produrre abbagliamenti. Per la posa dei conduttori entro tubazioni in pvc, queste saranno calate assemblate fuori dallo scavo e successivamente calate all interno mediante apparecchi di sollevamento. Particolare cura sarà posta nella corretta imbracatura delle tubazioni rigide in corrugato o delle bobine, che saranno vincolate in posizione baricentrica mediante fasce tubolari tessili, catene o specifici accessori di sollevamento provvisti di marcatura CE, con angolo al vertice non maggiori di 60. L utilizzo di accessori di sollevamento (collari, bilancieri, ecc.) è subordinato alla compatibilità con le macchine operatrici impiegate, alla verifica della marcatura CE e all addestramento del personale all uso dell attrezzatura. Dovranno essere sempre disponibili in cantiere plotte metalliche che consentano, in caso di emergenza, l attraversamento sulle sezioni di scavo dei veicoli di soccorso. In relazione all impiego di argani con pilota, dovrà essere preventivamente redatta una valutazione del rumore secondo i criteri stabiliti dall art. 190 del D. Lgs 81/08 e successive modifiche e integrazioni, riportando la fonte documentale a cui si è fatto riferimento, e vengano opportunamente programmate le lavorazioni rumorose. Devono essere forniti ai lavoratori esposti, che operano nell'area, i DPI necessari (cuffie, tappi auricolari) e conformi alla normativa vigente, provvedendo inoltre alla informazione sul loro corretto utilizzo. Il datore di lavoro provvederà all informazione sui rischi derivanti dalla esposizione al rumore e la necessità di indossare i D.P.I. Intorno all'area di azione dell'argano e di passaggio dei cavi, tubazioni, ecc., da installare, deve essere realizzata idonea area di rispetto. L operatività dei mezzi e delle attrezzature motorizzate o automatizzate deve essere sempre segnalata. Non sono ammesse lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi. In cunicolo esistente scoperto Predisposizione dell area. La discesa all interno del cunicolo sarà assicurata mediante scala a mano, con sbarco verso il lato opposto a quello stradale, con percorso protetto lateralmente da parapetti, al fine di rendere inaccessibile l area individuata tra l interdizione in rete plastificata ed il bordo del cunicolo.

217 Pag. 216 di 26 La scala stessa dovrà essere vincolata alla sommità e sporgere almeno mt 1,00 dal piano di campagna. Al fine di consentire l attraversamento del cunicolo in sicurezza, si disporrà passerella di collegamento, di larghezza non inferiore a mt 1,20 dotata di parapetti su ambo i lati. Posa cavi. La posa delle rastrelliere portacavi e delle staffe metalliche di sostegno sarà eseguita con l impiego di attrezzi a mano e apparecchi elettrici a doppio isolamento. Per la movimentazione e collocazione in opera dei cavi, sarà eseguita manualmente, ricorrendo, ove necessario, all impiego di apposita attrezzatura posizionata all esterno del cunicolo. I lavoratori addetti alla posa potranno disporsi all interno del cunicolo, soltanto in posizione protetta e tale non risulti interferente con l infilaggio e tiro del cavo. In cunicolo esistente coperto Predisposizione dell area. Allo scopo di rendere possibile il calo ed il posizionamento dei cavi all interno del cunicolo, evitando la rimozione dell intera copertura, è prevista la rimozione parziale delle plotte per una lunghezza funzionale alle dimensioni ed alla potenza delle attrezzature utilizzate per la posa. La rimozione delle singole plotte, dopo la scarifica del manto bituminoso del marciapiede, avverrà con le seguenti modalità: rimozione della prima plotta non prima di aver disposto interdizione mobile in tubo e giunto in prossimità di quella successiva; imbracatura della seconda plotta eseguita da lavoratori posti in posizione di sicurezza dietro la segregazione. Prima della rimozione della seconda plotta, spostamento della segregazione in prossimità della terza ed a seguire fino alla messa in luce della porzione di cunicolo necessaria. Lo stoccaggio delle plotte rimosse avverrà lungo il perimetro del cunicolo, avendo cura di posizionare stabilmente gli elementi sul terreno, con divieto di sovrapposizione di più di due elementi; la loro movimentazione avverrà mediante autogrù, utilizzando i punti di vincolo predisposti dal prefabbricatore, con divieto per i lavoratori di sostare nel raggio di azione del mezzo e sotto il carico sospeso. Ai fini di una corretta organizzazione della lavorazione, sarà necessario predisporre in prossimità della testata del cunicolo, un area recintata per la collocazione delle attrezzature di lavoro ( gruppo elettrogeno, carrelli movimentatori, etc.). Analoga area dovrà essere predisposta in corrispondenza del chiusino della camera di arrivo, al fine di poter collocare le attrezzature di lavoro necessarie alla trazione dei cavi elettrici da posare.

218 Pag. 217 di 26 Per evitare l eventuale l interferenza con il traffico veicolare, le aree dovranno essere interdette con recinzione in rete di plastica stampata, h = mt 1,00, sostenuta da picchetti metallici infissi nel terreno e delimitazione con pannelli tipo orsogrill; sarà inoltre predisposta idonea illuminazione notturna lungo il fronte di lavoro. Al progredire dei lavori, il cantiere verrà spostato in avanzamento riutilizzando o integrando i materiali impiegati. Prima della discesa all interno del cunicolo dovrà essere verificata con strumentazione tarata la qualità dell aria, secondo le procedure descritte al capitolo B1 del presente piano, relativamente alla Verifica preliminare ed attività in luoghi confinati (DPR 177/11). La discesa sarà assicurata mediante scala a mano, con sbarco verso la testata (marciapiede), con percorso protetto lateralmente da parapetti, al fine di rendere inaccessibile l area individuata tra l interdizione in rete plastificata ed il bordo del cunicolo. La scala stessa dovrà essere vincolata alla sommità e sporgere almeno mt 1,00 dal piano servito. Nel caso in cui, a seguito delle misurazioni la qualità dell aria risulti ancora insufficiente, si disporrà all interno della camera di arrivo del cunicolo, idoneo insufflatore d aria, con presa esterna lontana da sorgenti inquinanti. Sarà inoltre necessario disporre di impianto di illuminazione con corpi illuminanti alimentati in bassissima tensione. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali Casco di protezione con sottogola Casco con visiera resistente arco elettrico CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Tuta da lavoro monouso Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) Tuta ad alta per saldatore Corpetto ad alta MASCHERE Mascherina monouso per polveri Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Maschera a filtri Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 polveri e fibre fastidiose FFP1 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, polveri fini e fumi nocivi FFP2S filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

219 Pag. 218 di 26 Opere elettriche ed accessorie EM Fase: Installazione di quadri elettrici MT e BT E 3 Nelle fasi preparatorie è sempre necessario, come riportato in altre attività lavorative, prevedere prima dell inizio delle lavorazioni l allestimento dell area di cantiere e l apposizione della cartellonistica stradale, al fine di segnalare l eventuale presenza dei lavoratori su strada, in conformità agli schemi di traffico di cui al DM , così come riportato nel capitolo Sicurezza Generale. Nel caso in cui gli interventi dovessero eseguirsi su linee aeree posizionate su tratti in campagna, dovranno realizzarsi le piste di cantiere per il raggiungimento dei mezzi necessari. Per il lavori eseguiti in quota, si rimanda alla fase identificata con D2. La presente attività consiste nell installare, all interno di apposite nicchie realizzate a muro, delle apparecchiature di sezionamento, protezione e manovra per la rete elettrica BT. Tali attività vengono eseguite sempre con impianto precedentemente posto fuori servizio ed in sicurezza. Trattandosi di interventi su apparecchiatura non particolarmente ingombranti e pesanti verranno utilizzati unicamente attrezzi manuali quali trapano avvitatore, ecc.. L unica accortezza da adottare nella installazione di tali apparati riguarda il rispetto delle prescrizioni del costruttore. Si dovrà pertanto porre particolare attenzione alla forza impressa per il serraggio dei conduttori delle diverse sezioni, al fine di evitare l insorgenza di punti caldi. Allo scopo di evitare che la poca forza di serraggio e la conseguente nascita di resistenze di contatto con perdite energetiche concentrate con possibili fonti di guasto, possano provocare danni all apparecchiatura per una eccessiva forza torcente applicata, per la posa in opera dovrà essere utilizzata una chiave dinamometrica conforme alle note tecniche fornite dal costruttore. Manovre di sezionatori I sezionatori non devono mai essere manovrati sotto carico, ad eccezione degli interruttori di manovra-sezionatori (detti anche sezionatori sotto carico) appositamente previsti per tale scopo. Per i sezionatori su palo, la manovra degli stessi deve essere eseguita indossando i guanti isolanti, il vestiario di protezione contro l arco elettrico e il casco isolante con visiera. Inoltre, è necessario l uso di fioretti isolanti (ove il comando non sia rinviato ad altezza d uomo), pedane o tappeti o tronchetti isolanti al fine di evitare pericoli da proiezione di materiali incandescenti, contatti con parti in tensione o interessate da correnti di dispersione/guasto verso terra ed archi elettrici. Il comando di un sezionatore o di un interruttore di manovra-sezionatore deve essere lasciato in posizione tale da impedire manovre accidentali, bloccandolo, ove possibile. La presenza del cartello LAVORI IN CORSO NON EFFETTUARE MANOVRE impone il divieto di qualsiasi manovra. Installazione quadri elettrici L installazione dei quadri elettrici in Mt/BT, eseguita all interno di armadi, avviene posizionando e fissando a pavimento l armadio in vetroresina già cablato ed assemblato con le necessarie apparecchiature elettriche costituenti l assieme. L attività tecnica, una volta eseguito il fissaggio e posizionamento a terra, è costituita dalla sola connessione della dorsale di alimentazione generale e dalla successiva attestazione delle singole partenze del quadro elettrico. Tutte le attività sopra descritte vanno effettuate con impianto elettrico fuori servizio e posto in sicurezza. Prescrizioni per lavori fuori tensione Per intervenire su un installazione elettrica occorre aver disalimentato e posto in sicurezza l impianto elettrico, attuando in successione le seguenti misure: mettere fuori tensione i circuiti elettrici interessati dal lavoro, tramite apertura delle

220 Pag. 219 di 26 relative apparecchiature (interruttori o interruttori di manovra - sezionatori); separare visibilmente detti circuiti da tutti i punti di possibile alimentazione, tramite gli appositi sezionatori (per i circuiti BT la separazione può essere effettuata anche in modo non visibile, con i normali interruttori automatici); assicurarsi contro la richiusura degli organi di manovra interessati e apporre su di essi il cartello lavori in corso - non effettuare manovre ; verificare sul posto di lavoro, per le installazioni MT e BT, l assenza di tensione, tramite appositi dispositivi (ciò è necessario per proteggersi da eventuali errori di manovra o di individuazione, nonché dal mancato funzionamento degli apparecchi di separazione) eseguire la messa a terra e in corto circuito delle installazioni interessate dal lavoro, tramite appositi dispositivi. Tale operazione va effettuata in particolare, sul posto di lavoro (fatte salve le precisazioni successive per le linee BT e in cavo) e in posizione da questo visibile. Per le linee in cavo la messa a terra e in corto circuito può essere eseguita nei punti di sezionamento anche distanti dal posto di lavoro, con apposizione di idonea cartellonistica con su scritto lavori in corso - non effettuare manovre. La messa a terra e in corto circuito dell impianto o componente su cui si sta lavorando è necessaria per proteggersi da eventuali ritorni di tensione dovute a manovre errate o accidentali, a scariche atmosferiche o a induzioni da parte di altre installazioni elettriche, ecc. realizzare condizioni di equipotenzialità tra le parti delle installazioni che possono portarsi a potenziale diverso in seguito di tensioni che si possono originare per le cause indicate in precedenza o per tensioni di terra trasferite da altre installazioni elettriche; non rimettere in tensione i circuiti sui quali si è intervenuto se non dopo che il preposto della squadra che ha eseguito i lavori ha dato avviso che questi sono ultimati che i lavoratori sono stati allontanati e che le messe a terra ed in corto circuito sono state tolte o che comunque non sia stato riconsegnato l impianto mediante la modulistica di consegna impianto ove previsto. Porre particolare attenzione nell individuare e sezionare eventuali utenze di bassa tensione Attive quali gruppi di continuità, sistemi ad energia solare ecc. Una volta eseguite le manovre di messa in sicurezza dell impianto si procederà agevolmente distaccando e sezionando il gruppo di misura presente per procedere quindi alla installazione del nuovo. Particolare attenzione deve essere posta nei confronti del sito in cui ci si può trovare ad operare, generalmente non nella disponibilità della committenza, valutandone preventivamente all intervento l eventuale presenza di rischi aggiuntivi valutabili esclusivamente in fase di esecuzione dell opera. La lavorazione verrà eseguita con l impiego di attrezzi manuali, opere provvisionali o scale avendo cura di verificare l equipotenzialità di masse o masse estranee. Per le modalità di accesso in quota si rimanda alla fase lavorativa D2. Inoltre, non è consentito l'accesso nelle aree di lavoro se non dopo la consegna dell'impianto. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Casco con visiera resistente arco elettrico CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Tuta da lavoro monouso Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) Tuta ad alta per saldatore Corpetto ad alta Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta antivibrazione Pantaloni impermeabili protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche

221 Pag. 220 di 26 MASCHERE Mascherina monouso per polveri Maschera a filtri polveri e fibre fastidiose FFP1 polveri fini e fumi nocivi FFP2S polveri fini tossiche e nocive FFP3S polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL Semimaschere per polveri e inerti Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

222 Pag. 221 di 26 Opere elettriche ed accessorie EM Fase: Elementi di impianto E 4 Gli interventi di manutenzione o sostituzione su apparecchiature elettromeccaniche dovranno essere preceduti dalla Consegna impianto per lavori elettrici fuori tensione; ogni infatti qualvolta si debba intervenire su impianti elettrici di proprietà ACEA, salvo casi definiti dal Committente, gli stessi saranno individuati e messi fuori servizio dalle squadre di ACEA stessa. Queste provvederanno a: disalimentare e porre fuori servizio gli impianti elettrici; affidare l'impianto alla ditta esecutrice mediante la firma del documento di consegna impianto ; apporre nelle cabine adiacenti i cartelli monitori atti ad evitare errate manovre di messa in servizio. L'impianto dovrà essere impegnato esclusivamente dal personale della Ditta addetta alle opere elettromeccaniche commissionate. Non sono ammesse lavorazioni contemporanee tra diverse imprese, lavoratori autonomi e maestranze della Committente. Inoltre, non è consentito l'accesso nelle aree di lavoro se non dopo la consegna dell'impianto. Procedure di sicurezza: attenersi scrupolosamente alle prescrizioni fornite dal fabbricante. delimitare i posti di impiego dell apparecchiatura. allontanare dal posto i materiali combustibili. Al termine dei lavori: dovranno essere integralmente applicate le procedure riportate nelle disposizioni all'uopo predisposte dal Committente per l esecuzione di attività lavorative su installazioni elettriche di bassa e media tensione in esercizio e in prossimità delle stesse; verificate la corretta esecuzione del lavoro e la possibilità di mettere in servizio l'impianto senza pericoli per persone e cose. Per l ingresso e l uscita dal cantiere dei mezzi di trasporto e degli apparecchi di sollevamento, valgono le prescrizioni di carattere generale impartite per le precedenti fasi lavorative e in particolare nella fase B11. Gli impianti elettrici da realizzare, secondo quanto indicato dalla committenza, sono relativi alla fornitura e posa in opera di illuminazioni interne/esterne, di gruppi prese, di torrette di segnalazione ottiche e sonora ed altri dispositivi vari oltre alla possibilità di effettuare altre attività quali: riordino e/o nuova distribuzione interna delle illuminazioni, piccola manutenzione agli impianti esistenti con eventuali sostituzioni di elementi ed apparecchiature. Per le opere di manutenzione e di rimozione agli impianti esistenti, prima dell inizio delle operazioni, il responsabile dell impianto dovrà provvedere a mettere fuori tensione l impianto elettrico su cui si dovranno eseguire i lavori, in modo da isolarlo e renderlo fuori servizio. Successivamente i lavoratori dell impresa esecutrice, procederanno con le demolizioni e le operazioni di smontaggio necessarie per la rimozione dei corrugati, se necessario. L impianto esistente sarà utilizzando attrezzature sia manuali che meccaniche, che consentano l esecuzione di tracce a parete e/o a pavimento o, nei casi in cui sia previsto, la totale demolizione delle finiture presenti. Durante le fasi di demolizione, gli impiantisti non dovranno operare nell area di intervento al fine di evitare interferenze tra le lavorazioni. Ultimate le demolizioni, sarà possibile alla rimozione dell impiantistica esistente fino al punto di installazione del quadro elettrico generale. Per la posa in opera delle componenti degli impianti, gli addetti utilizzeranno utensili elettrici e manuali, quali trapani, avvitatori, perforatori e, per le lavorazioni in quota, scale a mano o ponti mobili su ruote. Le attrezzature dovranno essere utilizzate secondo quanto indicato nei libretti di uso e omologazione del fabbricante, avendo cura di verificare il corretto funzionamento. Per effettuare il collegamento finale all impianto esistente, tutti gli interventi necessari dovranno essere realizzati mediante la predisposizione di un fuori servizio temporaneo dell impianto generale. I lavori di collegamento dovranno essere effettuati esclusivamente con l impianto fuori tensione. Pertanto, prima di effettuare i collegamenti necessari, l impianto generale dovrà

223 Pag. 222 di 26 essere disattivato provvedendo inoltre ad apporre una idonea segnaletica indicante il DIVIETO DI TOCCARE L IMPIANTO - LAVORI IN CORSO. Il fuori servizio temporaneo dovrà essere concordato con i responsabili dell attività servita dall impianto e con la direzione lavori. Terminata la fase di collegamento, il preposto informerà i responsabili dell attività affinché provvedano alla riattivazione dell impianto. Tale procedura d intervento dovrà risultare da processo verbale a firma della direzione lavori, del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e dal responsabile dell attività servita, e del responsabile dell impresa esecutrice. Nella procedura saranno essere riportate le modalità esecutive, i tempi di fuori servizio necessari, e le figure preposte all esecuzione dell attività di coordinamento nel cantiere. Nel caso installazione di quadri nelle vicinanze di cavi elettrici per i quali non sia possibile procedere ad un fuori servizio temporaneo, le lavorazioni sul quadro (sul quale non c è tensione) potranno essere eseguite anche in presenza di cavi in tensione, purché si provveda a posizionare ostacoli rigidi che impediscano l avvicinamento degli addetti ai lavori alle parti attive (art. 117 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.). Il posizionamento degli ostacoli dovrà essere effettuata da parte di personale esperto (PES) adeguatamente formato ed informato sull impianto su cui opererà. Si dovrà inoltre verificare che qualsiasi attrezzatura e/o macchinario, apparecchio di sollevamento e lavoratori, si trovi a distanza di sicurezza dalla parte attiva come previsto, in conformità all all.ix del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. In ogni caso, prima di procedere alle attività lavorative previste sul quadro, il preposto (PES) dovrà sempre verificare l effettiva assenza di tensione tramite l utilizzo di strumenti di misura idonei ed omologati (rilevatori di tensione) e realizzare la messa a terra ed in corto circuito dell impianto sul posto di lavoro. Ulteriori collegamenti di messa a terra dovranno essere previsti nei casi in cui vi siano parallelismi o interferenze con altri impianti elettrici. A fine lavori il preposto, prima della riconsegna dell area di lavoro alla committenza, verificherà, a mezzo di apposita ispezione, che la parte di impianto oggetto dell intervento sia libera da personale, attrezzature e macchinari, provvedendo ad informare tutto il personale, che l impianto sarà rimesso in tensione. In ultimo, prima della riconsegna dell area alla committenza e la rimozione dei dispositivi di messa a terra, si procederà alla redazione del verbale di riconsegna. Tutti gli addetti che opereranno per i lavori di posa di cavi elettrici ed impianti elettrici in genere, a prescindere dal tipo di tensione e se in funzione o meno, dovranno essere dotati di adeguata formazione specifica, come persona esperta (PES). E inoltre previsto l impiego di personale formato come PAV (persona avvertita) solo nel caso in cui lo stesso sia accompagnato e supervisionato nelle lavorazioni da addetti esperti. Di seguito sono riportate delle misure generali di tutela e protezione dai contatti diretti e indiretti con le linee elettriche in tensione. La protezione contro i contatti diretti consiste nelle misure intese a proteggere le persone contro i pericoli dal contatto con una parte attiva in tensione, ad esempio un conduttore scoperto. Per parte attiva si intende un conduttore o parte conduttrice in tensione nel servizio ordinario, compreso il conduttore di neutro, ma escluso, per convenzione, il conduttore PEN. Sono previste misure di protezione: totale [isolamento totale, involucri o barriere (gradi IP)]; parziale mediante ostacoli o mediante allontanamento o (impedire l'accessibilità simultanea di parti a tensione diversa); addizionale, con l'adozione di interruttori differenziali con corrente differenziale nominale d'intervento Id 30mA : a secondo se il contatto stabilisce una dispersione a terra Id/2 o Id l'intervento è probabile ovvero sicuro. E prevista la possibilità di effettuare lavori su parti in tensione eseguiti da personale addestrato. La protezione contro i contatti indiretti consiste nel prendere le misure intese a proteggere le persone contro i pericoli risultanti dal contatto con parti conduttrici che possono andare in tensione in caso di cedimento dell'isolamento principale. Il contatto indiretto si realizza quando una persona viene in contatto con una massa, che e andata in tensione a causa di un guasto, ad esempio l involucro esterno di un apparecchio. Per massa si intende una parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto. Una parte conduttrice che può andare in tensione solo perché e in contatto con una massa non e da considerare una massa. Quale sistema di protezione contro i contatti

224 Pag. 223 di 26 indiretti con interruzione automatica dell'alimentazione e prevista la messa a terra degli apparecchi elettrici (classe 1) e dell'impianto. E prevista tra le misure di protezione senza interruzione automatica dell'alimentazione del circuito, l'adozione di componenti con doppio isolamento (classe II) o con alimentazione con separazione elettrica (tramite trasformatore d'isolamento). Quale sistema di protezione combinata da contatti diretti ed indiretti e prevista la protezione mediante bassissima tensione di sicurezza (SELV) (apparecchi di classe III) o di protezione (PELV) o mediante bassissima tensione funzionale (FELV). Un componente o apparecchio elettrico si definisce: di classe 0 e I se e provvisto di isolamento funzionale ed e rispettivamente senza o con dispositivo di messa a terra; di classe II e III se non necessita di messa a terra in quanto rispettivamente dotato di doppio isolamento (funzionale e supplementare) o e alimentato a bassissima tensione di sicurezza (< 0 V). Tutti gli addetti che opereranno per i lavori di posa di cavi elettrici ed impianti elettrici dovranno essere dotati di formazione specifica, come persona esperta (PES). E inoltre previsto l impiego di personale formato come PAV (persona avvertita) solo nel caso in cui lo stesso sia accompagnato e supervisionato nelle lavorazioni da addetti esperti. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Tuta da lavoro monouso Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) Tuta ad alta CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore Corpetto ad alta MASCHERE Mascherina monouso per polveri Maschera a filtri polveri e fibre fastidiose FFP1 polveri fini e fumi nocivi FFP2S Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S antivibrazione Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti IMBRACATURE Imbracatura di sicurezza con bretelle e cosciali Cintura di sicurezza Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. Dispositivi tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. Dispositivi tipo retrattile. Cuffie auricolari Assorbitori di energia Cuffie antirumore da elmetto Dispositivi di discesa Tappi auricolari Connettori Cordini Gru manuale

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226 Pag. 22 di 26 Opere elettriche ed accessorie EM Fase: Trasformatori MT/BT E Le attività di posa, sostituzione scomparti e trasformatori dovranno essere sempre preceduti dalla consegna impianto per lavori elettrici fuori tensione da parte del personale ACEA con l individuazione e la consegna dell'impianto oggetto dell'intervento alla Ditta esecutrice. Infatti, ogni qualvolta si debba intervenire su impianti elettrici di proprietà ACEA, salvo casi definiti dal Committente, gli stessi saranno individuati e messi fuori servizio dalle squadre di ACEA che provvederanno a: disalimentare e porre fuori servizio gli impianti elettrici; affidare l'impianto alla ditta esecutrice mediante la firma del documento di consegna impianto; apporre nelle cabine adiacenti i cartelli monitori atti ad evitare errate manovre di messa in servizio.; L'impianto dovrà essere impegnato esclusivamente dal personale della Ditta addetta alle opere elettromeccaniche commissionate. Non sono ammesse lavorazioni contemporanee tra diverse imprese, lavoratori autonomi e maestranze della Committente, e non è consentito l'accesso nelle aree di lavoro, da parte di personale estraneo ai lavori, se non dopo la consegna dell'impianto. Per l ingresso e l uscita dal cantiere dei mezzi di trasporto e degli apparecchi di sollevamento, valgono le prescrizioni di carattere generale impartite per le precedenti fasi lavorative e in particolare nella fase B12. Eventuali attività interferenti dovranno essere gestite in fase di esecuzione al fine di interrompere le lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi, che possano interferire con le manovre d ingresso/uscita dell'automezzo dal cantiere. Si rammenta la necessità di verificare sempre gli accessori di sollevamento, sia per lo stato manutentivo, sia per la portata che dovrà risultare adeguata ai carichi da movimentare, nonché le verifiche previste nella scheda macchine per gli apparecchi di sollevamento. Dal punto di vista operativo, sarà inoltre necessario controllare: la consistenza del piano di posa degli stabilizzatori controllando che gli stessi siano completamente estesi e bloccati; l utilizzo dell'autogrù nei limiti dell abaco delle portate, indicante i carichi max in funzione dell'inclinazione ed estensione del braccio; il funzionamento dei dispositivi di segnalazione e avvertimento, acustici e luminosi, nonché d'illuminazione del campo di manovra; l utilizzo dell'autogrù per sollevare e trasportare carichi esclusivamente in tiri verticali; che sia garantito uno spazio sufficiente per il passaggio pedonale intorno alla macchina (cm 70); che il carico sia correttamente imbracato e rispondente ai limiti di portata previsti, l'equilibratura del carico prima del sollevamento; la corretta chiusura del gancio e la sua integrità. Durante l uso, andranno adottate le seguenti prescrizioni di sicurezza: utilizzo del moviere, equipaggiato con indumenti ad alta, per ausiliare siano manovre difficili o ritenute pericolose per il personale presente in cantiere; posizionamento a distanza di sicurezza dall'autogrù dell operatore che dirige le manovre di carico e scarico dei materiali; verificare che in condizione di max estensione, il braccio del mezzo ed il relativo carico movimentato, mezzo mantengano in ogni situazione una distanza minima di 3 metri dalle linee elettriche aeree non protette, procedendo in caso al loro isolamento. effettuare le manovre di partenza e arresto con gradualità, evitare strappi e ondeggiamenti del carico; non sostare sotto i carichi sospesi; accompagnare il carico fuori dalle zone di interferenza con ostacoli fissi;

227 Pag. 226 di 26 verificare che durante le manovre di sollevamento e trasporto la parte inferiore del carico si trovi sempre ad un'altezza di almeno 2 metri dal suolo; non abbandonare il posto di manovra durante l'utilizzo dell'autogrù, sospendere le operazioni in caso di pioggia, vento forte o condizioni di scarsa ; effettuare la manutenzione ordinaria dell'autogrù come indicato nel libretto di uso e manutenzione; L area di lavoro dovrà risultare interdetta, impedendo ai lavoratori la sosta ed il transito nel raggio d azione del mezzo o sotto i carichi sospesi. Esecutivamente, la lavorazione dovrà essere eseguita unicamente dal personale della Ditta incaricata, con la prescrizione che, anche in caso di brevi interruzioni della lavorazione, l area sia presidiata da un addetto/preposto, allo scopo di fine di evitare possibili interferenze durante tutte le fasi di installazione e connessione degli scomparti /trasformatori. La bonifica di eventuali tracce di olio nell'area di giacenza del trasformatore dovranno essere eseguite sempre dal personale abilitato al trattamento di sostanze chimiche nocive, e soltanto tali soggetti potranno rimanere all'interno del locale cabina. I lavoratori addetti alla bonifica, dovranno utilizzare specifici dpi a difesa del rischio chimico. Al termine dei lavori: dovranno essere integralmente applicate le procedure, riportate nelle disposizioni all'uopo predisposte dal Committente, per l esecuzione di attività lavorative su installazioni elettriche di bassa e media tensione in esercizio e in prossimità delle stesse; dovrà essere verificata la corretta esecuzione del lavoro e la possibilità di mettere in servizio l'impianto senza pericoli per persone e cose. Una volta restituite le installazioni, è fatto assoluto divieto di accedere a chiunque e per qualunque ragione alla nuova linea che, da quel momento, sarà da considerare comunque in tensione. Per il recupero dei trasformatori contenenti PCB, valgono le indicazioni per l accesso sopra riportate. Prima dell accesso in cantiere dell'autogrù o di altri apparecchi di sollevamento per la rimozione del trasformatore, dovrà essere sempre effettuata la consegna dell impianto per lavori elettrici fuori tensione da parte del personale ACEA con l individuazione e la consegna dell'impianto oggetto dell'intervento alla Ditta esecutrice, come riportate nella fasi lavorative precedenti. Anche per l ingresso e l uscita dal cantiere dei mezzi di trasporto e degli apparecchi di sollevamento, valgono le prescrizioni di carattere generale impartite per le precedenti fasi lavorative e in particolare nella fase B12.

228 Pag. 227 di 26 Eventuali attività interferenti dovranno essere gestite sempre in fase di esecuzione al fine di interrompere le lavorazioni contemporanee tra diverse imprese e/o lavoratori autonomi, che possano interferire con le manovre di ingresso/uscita dell'automezzo dal cantiere. Durante le fasi di imbracatura del trasformatore è consentita la permanenza all'interno della cabina elettrica o nello spazio presso cui si esegue la posa, al solo personale addetto alla smaltimento delle apparecchiature contenenti PCB. Dovranno inoltre essere costantemente verificate le preesistenze in situ, e che il braccio dell apparecchio di sollevamento non interferisca con le apparecchiature collocate in prossimità. Trattandosi di componenti contenenti olii PCB (Policlorobifenili), composto chimico costituito da miscele di idrocarburi aromatici clorurati, e presentando caratteristiche di nocività e tossicità, è d obbligo la verifica di eventuali perdite dai trasformatori rimossi, al fine di contenere l'eventuale contaminazione. L esposizione accidentale al PCB, sia nell ambiente che sulla persona ha conseguenze gravi per la presenza nel prodotto sostanza di diossine. I PCB, classificati come sostanze probabilmente cancerogene per l uomo, producono numerosi e svariati effetti avversi anche negli animali, tra cui la tossicità per il sistema riproduttivo, l immunotossicità e cancerogenicità. Il personale addetto, oltre a verificare eventuali sversamenti, durante le operazioni di sostituzione, dovrà indossare i DPI resistenti alle sostanze chimiche. Eventuali perdite di liquido isolante dovranno invece essere prevenuti con l apposizione di teli impermeabili per contenere l assorbimento nel terreno. In caso di stoccaggio temporaneo, la posa del trasformatore dovrà essere preceduta dalla valutazione dei rischi di sversamento e dall individuazione delle conseguenti misure di sicurezza da adottare. E consigliabile effettuare lo stoccaggio del rifiuto al coperto o all interno di contenitori o su teli impermeabili, al fine di evitare che il fluido possa defluire all esterno o che le acque meteoriche dilavino le aree di stoccaggio contaminate a causa di sversamenti accidentali, anche pregressi. In caso in cui nell impianto sia presente una zona di stoccaggio dei rifiuti, è necessario verificare che : siano definite adeguate procedure di stoccaggio nel caso in cui i mezzi di trasporto dei rifiuti debbano essere parcheggiati nel sito durante la notte o in giorni festivi, qualora l insediamento non sia presidiato in tali periodi; le aree di stoccaggio siano ubicate lontano da corsi d acqua o da altre aree sensibili; tutte le aree di stoccaggio siano dotate di un opportuno sistema di copertura; le aree di stoccaggio siano adeguatamente protette, mediante apposito sistema di canalizzazione, dalle acque meteoriche esterne; sia previsto un adeguato sistema di raccolta ed allontanamento delle acque meteoriche, con pozzetti di raccolta muniti di separatori per oli e vasca di raccolta delle acque di prima pioggia; le aree di stoccaggio siano chiaramente identificate e munite di cartellonistica ben visibile indicante le quantità, i codici, lo stato fisico e le caratteristiche di pericolosità dei rifiuti stoccati nonché le norme di comportamento per la manipolazione dei medesimi e per il contenimento dei rischi per la salute dell uomo e per l ambiente; sia definita in modo chiaro la massima capacità di stoccaggio dell insediamento, che non deve mai essere superata, e devono essere specificati i metodi utilizzati per calcolare il volume di stoccaggio raggiunto, rispetto al volume massimo ammissibile;

229 Pag. 228 di 26 sia assicurato che le infrastrutture di drenaggio delle aree di stoccaggio siano dimensionate in modo tale da poter contenere ogni possibile versamento di materiale contaminato e che rifiuti con caratteristiche fra loro incompatibili non vengano in contatto gli uni con gli altri, anche in caso di perdite accidentali; sia prevista la presenza di sostanze adsorbenti, appositamente stoccate nella zona adibita ai servizi dell impianto, da utilizzare in caso di perdite accidentali di liquidi dalle aree di conferimento e stoccaggio; sia inoltre garantita la presenza di detersivi- sgrassanti. Prima dello smaltimento del trasformatore, delle parti componenti o del materiale contaminato, occorrerà verificare che la procedura da adottare avvenga nel rispetto della normativa sui rifiuti. Nel caso in cui la lavorazione preveda la manutenzione del trasformatore come: scarico completo della massa di olio isolante e stivaggio in contenitori idonei, apertura della macchina e controllo di avvolgimenti, connessione ed ammaraggi, pulizia accurata della parte attiva e lavaggio interno della cassa, fornitura e sostituzione delle guarnizioni degli isolatori AT e BT e fornitura e sostituzione della guarnizione del coperchio, fornitura eventuale olio di rabbocco, sostituzione dell'olio con lavaggio del trasformatore con olio nuovo pretrattato, sarà necessario, nel rispetto delle prescrizioni riportate nei paragrafi precedenti, verificare l assenza di contatto accidentale degli olii con il personale e con l ambiente, con particolare riguardo ai serbatoi utilizzati per lo scarico degli oli esausti. Durante tutte e fasi di bonifica dell'area di giacenza del trasformatore, eseguite da soggetti abilitati al trattamento di sostanze chimiche nocive, soltanto il personale addetto a tale mansione potrà rimanere all'interno del locale cabina o in prossimità deli luoghi in cui si esegue l intervento. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso INDUMENTI Tuta o completo da lavoro Casco di protezione con sottogola Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Casco con visiera resistente arco elettrico Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio per saldatore Scarpe di sicurezza resistenti al calore contro le aggressioni chimiche Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto antivibrazione protezione dal calore Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione Indumenti protettivi resistenti all arco elettrico Tuta da lavoro monouso Tuta ad alta Corpetto ad alta MASCHERE Mascherina monouso per polveri Maschera a filtri polveri e fibre fastidiose FFP1 polveri fini e fumi nocivi FFP2S Bretelle ad alta polveri fini tossiche e nocive FFP3S Pantaloni impermeabili polveri fini, fumi e nebbie a tossicità elevata FFP3SL Abbigliamento fuoco e calore Semimaschere per polveri e inerti Tronchetti isolanti Indumenti protettivi sostanze chimiche/biologiche Autorespiratori (ventilazione assistita) Facciale filtrante per polveri di att. di demolizio. in presenza di lana di roccia e/o materiali coibenti FFP2 Facciale filtrante monouso per fibre di amianto, fibre di lana di roccia FFP3 filtro combinato A1 B1 E1 K1 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie, filtro combinato A2 B2 E2 K2 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie filtro combinato A3 B3 E3 K3 per vapori, gas,aerosol, fumi, nebbie polveri fini, particolato in base acqua, fumi e nebbie nocive FFP2SL GREMBIULE INSERTI-CUFFIE Grembiule per saldatore Inserti auricolari e/o ad archetti Cuffie auricolari Cuffie antirumore da elmetto Tappi auricolari IMBRACATURE Imbracatura Cintura di Dispositivi Dispositivi Dispositivi Assorbitori di Dispositivi di Connettori Cordini Gru manuale

230 Pag. 229 di 26 di sicurezza con bretelle e cosciali sicurezza tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio rigida. tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio flessibile. tipo retrattile. energia discesa

231 Pag. 230 di 26 Opere elettriche ed accessorie EM Fase: Illuminazione E 6 Nei casi in cui i lavori si svolgano nei pressi della sede stradale, gli operatori devono segnalare la zona di lavoro in accordo con quanto prescritto nelle tavole del disciplinare DM , a seconda del tipo di strada. E comunque necessario valutare di volta in volta le condizioni ambientali del cantiere, in rapporto alla tipologia stradale, alla densità di traffico, alle condizioni di (es. lavori in curva) ed alla possibilità di interferenze con pedoni, in modo da applicare la configurazione di segnalazione più adeguata, o alle preesistenze degli impianti Acea presso cui si svolgono le lavorazioni. Durante la posa della segnaletica e delle delimitazioni, l'operatore indosserà indumenti ad alta, secondo la tipologia di strada e del traffico sarà coadiuvato da un moviere che lo precederà nel senso di marcia permettendo il corretto posizionamento dei segnali; l occupazione dell area verrà segnalata e nel caso di aperture protetta a mezzo barriere; eventuali ulteriori protezioni saranno valutate in base alle specificità del luogo. Preliminarmente l inizio dei lavori l area d intervento sarà delimitata con transenne metalliche, vincolate tra loro e stabilizzate a terra allo scopo di garantire l inaccessibilità del sito, oppure apponendo picchetti metallici e rete in plastica stampata. L accesso all interno avverrà a mezzo di porzione mobile della recinzione. Per la verifica dei sostegni d illuminazione pubblica, saranno utilizzate piattaforme di lavoro sviluppabili (PLE) per l accesso in quota dei lavoratori addetti all intervento. Prima dell utilizzo della PLE si dovrà accuratamente verificare: l assenza di linee elettriche aeree a distanza minore di quanto stabilito dall allegato IX al D. L.vo 81/08 e s.m.i. ; l estensione degli stabilizzatori e la stabilità e consistenza del loro piano di posa, ricorrendo, ove necessario, all impiego di idonei ripartitori; l addestramento dell operatore all uso del mezzo. Le operazioni di verniciatura, se necessarie, saranno eseguite con le medesime modalità di accesso in quota. Il trattamento preliminare delle parti metalliche per l asportazione della precedente verniciatura sarà eseguito con l impiego di spazzole metalliche o sverniciatori chimici. Nel primo caso il lavoratore dovrà indossare mascherina monouso per la protezione delle vie respiratorie contro il rischio polveri, nel secondo caso, oltre alla protezione dell epidermide con tuta e guanti, dovranno essere consultate le schede di sicurezza del prodotto. DPI DA UTILIZZARE: All.XV D.lgs 81/08 p.to lettera e) CASCO Casco di protezione Casco di protezione con sottogola Casco con visiera resistente arco elettrico CALZATURE Scarpe con suola antiperforazione e puntale in acciaio Scarpe di sicurezza resistenti al calore Stivali con suola antiperforazione e puntale in acciaio Gambali alti alla coscia per interven. di emergenza Tronchetti isolanti OCCHIALI Occhiali a stanghette e ripari laterali GUANTI monouso Occhiali per la prot. da polveri, spruzzi e liquidi contro le aggressioni meccaniche Occhiali per la protezione da spruzzi antitaglio Occhiali e schermi per saldatori protezione termica(freddo) per saldatore contro le aggressioni chimiche SCHERMI FACCIALI Schermi facciali Visiera/semimasc per saldatura here per la prot. del volto antivibrazione protezione dal calore Maschere pieno facciali protezione da elettrocuzione

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