Stato dell arte sulle celle a combustibile microbiche, risultati delle prove di laboratorio
|
|
- Federigo Caruso
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Stato dell arte sulle celle a combustibile microbiche, risultati delle prove di laboratorio Pierangela Cristiani Michela Tribuzio febbraio 2010 Area: Produzione di energia elettrica e protezione dell ambiente
2 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 1/67 Contratto Accordo di programma con il Ministero dello Sviluppo Economico per le attività di ricerca e sviluppo di interesse generale per il sistema elettrico nazionale. Piano Annuale di realizzazione Oggetto Stato dell arte sulle celle a combustibile microbiche, risultati delle prove di laboratorio Progetto Linea di Ricerca Deliverable Note Studi sulla produzione elettrica locale da biomasse e scarti Compatibilità ambientale dell utilizzo delle biomasse 12 PUBBLICATO (PAD ) La parziale riproduzione di questo documento è permessa solo con l'autorizzazione scritta di ERSE. N. pagine 67 N. pagine fuori testo Mod. RPRDS v. 04 Data 28/02/2010 Elaborato Elaborato Verificato Verificato ASV Pierangela Cristiani, Michela Tribuzio Cristiani Pierangela (ASV), Tribuzio Michela (ASV) AUT AUT ASV Valter Martinotti Martinotti Valter (ASV) VER Approvato ASV Ciceri Antonio Giovanni Negri (ASV), APP ASV Giovanni Ciceri Negri Antonio Nicola (ASV) APP ENEA Ricerca sul Sistema Elettrico S.p.A. via R. Rubattino, Milano - Italia Tel Fax Capitale sociale 1.100,000 Euro i.v. R.I. di Milano, C.F. e P.IVA , N. R.E.A ISO 9001 CH-32919
3 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 2/67 Indice SOMMARIO INTRODUZIONE BACKGROUND E STATO DELL ARTE Gli studi del ventesimo secolo Biosensori elettrochimici Batteri per la produzione di elettricità Altre applicazioni dell elettricità dai batteri Potenzialità di un impianto di depurazione Potenze prodotte PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DELLE PILE A COMBUSTIBILE Caratteristiche elettriche di una cella a combustibile CELLE A COMBUSTIBILE MICROBICHE (MFC) BIOCHIMICA DEL TRASFERIMENTO ENERGETICO Metabolismo ossidativo degli zuccheri Trasferimento energetico dal ciclo metabolico su elettrodi polarizzati STRUTTURA DI UNA MFC Materiali di costruzione delle MFC Materiali per l anodo Materiali per il catodo Membrane polimeriche CELLE ELETTROLITICHE MICROBICHE (MEC) MEC per la produzione di idrogeno Processi enzimatici di produzione di idrogeno Criticità Produzione bio-elettrolitica di metano TENSIONE GENERATA DALLE MFC Tensione/potenziale elettrico all anodo di una MFC Tensione/potenziale elettrico al catodo di una MFC Ossigeno Altri ossidanti Altri fattori RESISTENZE INTERNE AD UNA MFC Polarizzazione di attivazione degli elettrodi Resistenza ohmica Polarizzazione di concentrazione CALCOLO DELLA POTENZA GENERATA DA UNA MFC Normalizzazione delle densità di potenza Copyright 2010 by ERSE. All rights reserved - Activity code 1086/08
4 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 3/ Densità superficiale di potenza Densità volumetrica di potenza Potenza disponibile per un lavoro esterno EFFICIENZA ENERGETICA DI UNA MFC Efficienza coulombiana CURVE DI POLARIZZAZIONE E DI DENSITÀ DI POTENZA Modalità di esecuzione delle curve di polarizzazione MODELLAZIONE DI UNA MFC TRAMITE LA RESISTENZA INTERNA Misurazione della resistenza interna Metodo della pendenza della curva di polarizzazione Metodo basato sul picco di densità di potenza Spettroscopia dell impedenza elettrochimica (EIS) Metodo ad interruzione di corrente PROVE SPERIMENTALI Caratteristiche tecniche della prova preliminare Risultati delle prove preliminari Caratteristiche tecniche del secondo ciclo di prove Risultati del secondo ciclo di prove CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA Copyright 2010 by ERSE. All rights reserved - Activity code 1086/08
5 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 4/67 STORIA DELLE REVISIONI Numero Data Protocollo Lista delle modifiche e/o dei paragrafi modificati revisione 0 28/02/ Prima emissione SOMMARIO Il presente Rapporto è parte integrante della documentazione delle attività di Ricerca di Sistema previste dal Piano Annuale di Realizzazione 2009 nell ambito del progetto Studi sulla produzione elettrica locale da biomasse e scarti (Area Produzione di energia elettrica e protezione dell ambiente ) e ne costituisce il Deliverable n.12. Nella presente relazione è riportato un quadro complessivo delle ricerche in corso sulle celle a combustibile microbiche, con particolare riferimento alle potenzialità di impiego in campo ambientale ed energetico. I campi di applicazione più promettenti riguardano, oltre al trasferimento diretto di energia in elettricità, la sintesi di biocombustibili (quali idrogeno e metano) e lo sviluppo di biosensori. Sono riportati, inoltre, i primi dati relativi al funzionamento di una cella a combustibile microbica da laboratorio, semplice ed innovativa, messa a punto sulla base dello specifico know how pregresso sull argomento e tenendo conto delle soluzioni realizzative già riportate in bibliografia. Lo sviluppo del sistema da laboratorio è propedeutico alla realizzazione di impianti pilota per le future applicazioni industriali. La cella consiste in un comparto anodico di vetro da 500 ml, a cui è fissata la membrana elettrolitica, immerso in una soluzione salina o in terreno inumidito, costituenti il comparto catodico. Come materiale per gli elettrodi (anodo e catodo) è stato selezionato il tessuto di grafite ad alta superficie ed, in prospettiva, l acciaio inossidabile. La cella è stata validata in laboratorio per quanto riguarda le sue prestazioni e i materiali potenzialmente utilizzabili per gli elettrodi (fibra di carbonio, platino, acciaio inossidabile e di titanio), sia tramite misure dei parametri elettrochimici e chimico-fisici del sistema, sia tramite analisi chimiche e microbiologiche della soluzione nel comparto anodico. I risultati conseguiti offrono spunti critici rispetto a precedenti dati di bibliografia, pertanto necessitano di essere confermati ed integrati con successive sperimentazioni, già pianificate. Ringraziamenti Si ringrazia il Dott. Ing. Carlo Dallera (Università di Pavia, Dipartimento di Ingegneria Elettrica) per il prezioso contributo nella stesura dei capitoli relativi alla caratterizzazione elettrica dei sistemi e la Dott.ssa Maria Licitra (Università di Milano Bicocca, Dipartimento di Scienze ambientali e del Territorio) per l esecuzione delle analisi microbiologiche.
6 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 5/67 1 INTRODUZIONE L abilità dei batteri nel fermentare la sostanza organica in prodotti utili per l alimentazione umana è un fenomeno ampiamente sfruttato dalle civiltà più antiche, ben prima della scoperta dell esistenza dei batteri stessi. Solo negli ultimi secoli, tuttavia, a seguito del rapido sviluppo delle biotecnologie, è stato possibile studiare in dettaglio i processi microbici di degradazione e quindi utilizzarli in numerose nuove applicazioni, per la depurazione dei reflui, il trattamento di rifiuti e sostanze nocive, nella fabbricazione di nuovi prodotti per l industria chimica e farmaceutica, ecc.. La più recente, straordinaria scoperta relativa al metabolismo batterico riguarda la capacità di trasferire gli elettroni derivanti dai processi ossidativi della sostanza organica ad elettrodi metallici polarizzati anziché all ossigeno, effettuando una sorta di cortocircuito tra metallo e componente biologica. Questa scoperta ha suggerito la possibilità sfruttare i microrganismi per la produzione di energia elettrica tramite pile a combustibile definite microbiche. La nuova tipologia di cella a combustibile microbica o MFC (Microbial Fuel Cell) è di particolare interesse tecnologico poiché, in linea di principio, rende possibile il trasferimento dell energia chimica contenuta in qualsiasi forma di biomassa biodegradabile, ed in particolare nei rifiuti a matrice organica, in energia elettrica rinnovabile ad elevato rendimento, operando a bassa temperatura, in sistemi di semplice realizzazione e dal costo relativamente contenuto (Logan et al., 2006; Aelterman et al., 2008; Rabaey et al., 2005; Un aspetto di sostenibilità non trascurabile offerto dalla nuova tecnologia riguarda la prerogativa di utilizzare risorse marginali, riducendo i problemi dello smaltimento dei rifiuti e dei reflui organici (civili ed industriali), anche tossici, e quelli dell accumulo di scarti agro-alimentari. Biofilm Biosensori Monitoraggio biofilm Biorisanamento Valutazione rischio biologico Reflui Colture algali FORSU MFC Micro-generazione per strumenti Generazione Distribuita di energia elettrica Scarti agro industriali e altre biomasse marginali Mix soluzione Acqua MEC Biocombustibili Acqua depurata Emissione CO 2 = 0 Figura 1. Schema di possibili impieghi biotecnologici delle biomasse in sistemi elettrochimici microbici: MFC (celle a combustibile microbiche) e MEC (celle di elettrolisi microbiche). Da non sottovalutare è anche l opportunità di produrre biocarburanti (bio-idrogeno e bio-metano), in alternativa alla generazione di energia elettrica, associando la bio-elettrolisi microbica al trattamento dei rifiuti organici. Nello schema di Figura 1 sono sintetizzati i principali possibili impieghi a breve termine delle biomasse in sistemi bio-elettrochimici a fini energetici e ambientali. Attualmente, i sistemi bio-elettrochimici di cui è riportato uno schema generale in Figura 2, trovano una naturale, ma non esclusiva, collocazione in impianti industriali biotecnologici già operativi quali i depuratori, potendo contribuire in vario modo all ottimizzazione dei processi di depurazione oltre che alle esigenze energetiche dell impianto. Le sempre più numerose sperimentazioni in corso nel mondo, nei depuratori e con prototipi da laboratorio da alimentare con biomassa residuale, possono essere considerate la fase iniziale dello
7 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 6/67 sviluppo precompetitivo di micro-impianti autonomi di produzione energetica rinnovabile, da collocare, nel medio temine, soli o in associazione ad altre fonti rinnovabili distribuite, in siti non serviti dalla rete. Figura 2. Schema generale dei due principali sistemi bio-elettrochimici: sopra la linea tratteggiata è rappresentata una cella a combustibile microbica; sotto la linea tratteggiata è rappresentata una cella per l elettrolisi microbica (Verstraete et al., 2008). 2 BACKGROUND E STATO DELL ARTE Fenomeni elettrici indotti dagli organismi biologici sono noti già dai tempi di Galvani ed i primi lavori che hanno ipotizzato la possibilità di generare corrente elettrica dalla decomposizione microbica della sostanza organica risalgono ai primi anni del 1900 (Figura 3; Potter, 1912). Tuttavia, il modesto incremento di differenza di potenziale verificato nelle celle galvaniche da laboratorio, pari a 0,3-0,5V, impedì a quel tempo di intravedere la possibilità di ricavare un lavoro elettrico utile ai fini tecnologici. Pertanto, per tutto il secolo scorso, il mondo accademico/industriale non ha prestato attenzione alla possibilità di produrre energia con l ausilio dei batteri e ha riservato le risorse allo sviluppo industriale di tipologie energetiche in grado di garantire elevate potenze quali il nucleare e la combustione degli idrocarburi fossili. Per quanto riguarda le rinnovabili di bassa potenza, la ricerca tecnologica è stata indirizzata principalmente sullo sfruttamento del sole e del vento. Pur considerando l interesse crescente nel modo accademico e qualche illuminata ed isolata idea brevettuale risalente alla fine degli anni 60 (come nel caso del brevetto americano di Rorhback del 1966, Figura 4), nella seconda metà del Novecento gli effetti elettrici indotti dai batteri sono stati studiati dal punto di vista della corrosione metallica e per la realizzazione di biosensori più che per la produzione di energia elettrica. 2.1 Gli studi del ventesimo secolo L'idea delle celle a combustibile microbiche fu raccolta e studiata con sistematicità negli anni ottanta da Allen e Bennetto del King's College London: The metabolically active microorganisms, such as Proteus vulgaris and Anabaena variabillis immobilized in a biofuel cell could convert energy in their substrate (glucose for the former and light for the later) into electricity (Allen & Bennetto, 1993). Bennetto credette, forse per primo, nella pila microbica come un metodo possibile per la generazione di elettricità distribuita, di particolare interesse per i paesi emergenti, ed è sicuramente a lui che si deve in primis l interesse scientifico suscitato sull argomento verso la fine del secolo.
8 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 7/67 Figura 3. Esperimento di Potter (Botanico dell Università di Durham (UK)) condotto nel Uno dei primi in cui si dimostra la capacità di generare una forza elettromotrice da una coltura di lievito (Saccaromyces cerevisiae e batteri) in una cella galvanica contenente una soluzione di glucosio al 10% all anodo ed una stessa soluzione sterile al catodo. Le curve I, II e III sono relative all aggiunta, rispettivamente, di 5, 2,5 e 0,5 g di lievito a 100 g di soluzione anodica (Potter, 1912). 2.2 Biosensori elettrochimici Nello stesso periodo, e durante gli ultimi trenta anni del secolo in particolare, numerosi studi europei hanno investigato i meccanismi della corrosione microbiologica dei metalli, evidenziando diversi fenomeni elettrici indotti dai microrganismi ambientali che costituiscono il biofilm ed il biofouling negli impianti industriali (Characklis & Marshall, 1990; Hamilton, 2003), tra cui la dissoluzione del metallo all anodo dovuta all attività dei batteri solfatoriduttori (Beech, 2002) e la catalisi della riduzione dell ossigeno operata dai batteri aerobici su un catodo di acciaio inossidabile (Figura 5; Mollica & Trevis, 1976; Mollica, 1992; Scotto et al., 1985). Quest ultimo meccanismo è stato sfruttato dai corrosionisti per sviluppare sensori elettrochimici industriali di biofilm per ambienti acquatici, volti prevalentemente alla prevenzione della crescita del biofilm, e quindi degli effetti della corrosione microbiologica indotta dai batteri, e all ottimizzazione dei trattamenti antifouling negli impianti industriali (Figura 6, Figura 7; Cristiani, 2005). Solo recentemente, è stata sottolineata l opportunità di sfruttare il fenomeno della catalisi di riduzione dell ossigeno da parte dei batteri aerobici su metalli poco costosi come l acciaio inossidabile (biocatodo) per la sostituzione del platino nelle celle a combustibile (Dumas et al., 2007; Bergel & Feron, 2002). Nella Figura 7 è illustrata un applicazione industriale delle sonde elettrochimiche per il monitoraggio dei trattamenti anti-biofilm (clorazioni) nel circuito di raffreddamento di una centrale termoelettrica. Il monitoraggio, in questo caso, è finalizzato prevalentemente a prevenire la corrosione dei tubi del condensatore in lega di rame (leghe comunemente impiegate negli impianti operanti con acqua marina). Nell illustrazione dei tubi riportata nella figura Figura 7, è evidenziato come trattamenti di clorazione più o meno efficienti possano influire sulle condizioni della superficie di tubi del condensatore (Cristiani et al., 2008). La realizzazione di biosensori resta un campo tuttora molto promettente in cui valorizzare gli effetti bioelettrochimici indotti dai batteri e le sonde per il monitoraggio del biofilm nei circuiti industriali ne costituiscono solo un primo esempio (Cristiani, 2008). Da studi preliminari, analoghe sonde sono già risultate idonee per monitorare l attività microbica nei terreni e nei sedimenti (Cristiani et al., 2009). Sistemi microbici di produzione di piccole potenze elettriche potrebbero, pertanto, essere utilizzati come biosensori dell attività microbica in moltissimi ambienti naturali difficilmente raggiungibili dalla rete elettrica, come per esempio il fondo del mare e i terreni in profondità. Le applicazioni possono variare dagli studi ambientali al monitoraggio dell impatto ambientale di processi industriali controllati, come per esempio il sequestro geologico dei gas serra (Cristiani et al., 2009) oppure dell inquinamento accidentale in corpi idrici o nei terreni.
9 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 8/67 Figura 4. Brevetto USA di Gilson H. Rohrback (Ohio) dell agosto 1960 per la produzione di energia elettrica da batteri marini. Figura 5. A sinistra: curve di polarizzazione eseguite su acciaio inossidabile 21Cr-3Mo immerso in acqua di mare all inizio e dopo la colonizzazione del biofilm aerobico. A destra: trend del potenziale di corrosione durante l immersione e dopo aggiunta di un inibitore metabolico (sodio Azide) (Scotto et al., 1985).
10 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 9/67 60 Signal [ua] Days Figura 6. Sonda elettrochimica BIOX per il monitoraggio dei trattamenti antifouling/biocidi nei circuiti di raffreddamento industriali. In alto a sinistra è riportato lo schema di funzionamento della sonda. In alto a destra, la correlazione tra segnale elettrico prodotto dalla sonda e numero di batteri che ricoprono la superficie dell elettrodo (Mollica & Cristiani, 2002). In basso è illustrato un grafico del segnale della sonda commerciale (nella foto) e un immagine realizzata al microscopio elettronico a scansione (SEM) della superficie dell elettrodo in acciaio inossidabile colonizzata da batteri, in corrispondenza di una quasi saturazione del segnale. Figura 7. Applicazione industriale delle sonde elettrochimiche BIOX per il monitoraggio dei trattamenti antifouling nel circuito di raffreddamento di una centrale termoelettrica, finalizzata a prevenire la corrosione dei tubi del condensatore in leghe di rame (riquadro in basso).
11 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 10/ Batteri per la produzione di elettricità La proprietà dei batteri di convertire il substrato (come il glucosio, l acetato e altri composti organici) in CO 2, protoni ed elettroni all anodo anaerobico di una MFC, senza l aggiunta di mediatori esterni, è stata dimostrata con certezza solo negli ultimi anni, in primis in laboratori negli Stati Uniti e in Europa (Logan et al., 2006; Aelterman et al., 2008) e a seguire anche in altri paesi quali Cina, Corea, Australia (Rabaey et al., 2005; Questa scoperta, in particolare, ha richiamato l attenzione degli studiosi in tutto il mondo, sia in quello industrializzato, sia nei paesi emergenti, più interessati ora rispetto al passato (anche grazie allo sviluppo delle biotecnologie) a trovare nuove vie per la produzione diretta di energia elettrica distribuita e rinnovabile, evitando onerosi processi tecnologici. Le esperienze condotte nel corso del recente progetto europeo EA-BIOFILM, dedicato all esplorazione dell elettroattività dei batteri ( hanno confermato che questo fenomeno è largamente diffuso tra i batteri viventi nei biofilm, in tutti gli ambienti naturali, includendo ogni tipo di acqua naturale conduttiva, il suolo (Cristiani et al., 2008) ed i sedimenti. In riferimento a quest ultimo aspetto, alcune istituzioni americane hanno già iniziato a sperimentare celle a combustibile microbiche da utilizzare nel fondo del mare per alimentare sensori remoti, utilizzando i batteri dei sedimenti marini, come illustrato in Figura 8 (De Schamphelaire et al., 2007). Figura 8. Schema del funzionamento di MFC applicata per alimentare elettricamente un sensore sul fondo del mare (De Schamphelaire et al., 2007). Con lo stesso obiettivo, e grazie ai recenti progressi dell elettronica, il cento di studi sul biofilm del Montana negli Stati Uniti (Shantaram, et al., 2005) ha recentemente riproposto un progetto ispirato al brevetto di Rohrback (Rohrback, 1960) per la produzione di energia biologica in acqua di mare. Il sistema, schematizzato in Figura 9, è costituito da un anodo sacrificale sterile di magnesio e un biocatodo sul quale operano batteri in grado di metabolizzare il manganese dalla forma ossidante, ma insolubile di MnO 2 (E = 1,23 V; E = 0,4 V a ph 7), a quella di MnOOH, più solubile e con un potere ossidante ancora maggiore, secondo la reazione: Mn 3+ (aq.) + e - Mn 2+ (aq.) + 2 H 2 O E = 1,51 V e quindi favorendo la sua dissoluzione a sale Mn 2+, stabile in soluzione.
12 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 11/67 Figura 9. Produzione di energia biologica per un sistema di telerilevamento in acqua di mare (Shantaram et al., 2005). In Europa, l idea di produrre energia da sedimenti anaerobici marini tramite una cella microbica con entrambi gli elettrodi colonizzati da batteri ed il catodo fluttuante nell acqua aerata sovrastante i sedimenti, è stata proposta dal team di Bergel del CNRS francese, il quale ha già allestito un piccolo impianto dimostrativo, in grado di alimentare una piccola elica, presso i laboratori del CNR di Genova (Figura 10; Dumas et al., 2007). Figura 10. Cella microbica dimostrativa sostenuta da batteri marini con entrambi gli elettrodi colonizzati, come da schema illustrato a destra, in grado di alimentare una piccola elica (in figura nell ovale bianco), L impianto è stato realizzato presso i laboratori del CNR di Genova, per conto del CNRS francese (Dumas et al., 2007). Lo stesso principio delle MFC è sfruttabile in qualsiasi terreno ricco d acqua per produrre energia da piantagioni acquatiche, come illustrato nello schema di Figura 11 (De Schamphelaire et al., in pubblicazione). Produrre energia microbica dalle piante viventi è l obiettivo di un progetto europeo dell FP7 recentemente approvato (
13 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 12/67 Figura 11. Schema di una cella a combustibile microbica realizzata in una piantagione di riso (De Schamphelaire et al., in pubblicazione). 2.4 Altre applicazioni dell elettricità dai batteri I nuovi, recentissimi, studi sulle celle a combustibile microbiche lasciano intravedere interessanti ricadute industriali, competitive con la produzione di energia, per la trasformazione delle biomasse in biocombustibili come idrogeno e metano (Logan & Cheng, 2007) tramite i sistemi di bio-elettrolisi applicati o accoppiati alle biotecnologie vegetali. La sperimentazione di metodologie e tecnologie per la coltura intensiva di organismi acquatici (microalghe marine in particolare) da associare alla produzione diretta di elettricità o di idrogeno tramite sistemi bio-elettrochimici si ritiene possa essere un opportunità di ricerca di particolare interesse nazionale, data la notevole estensione costiera del territorio italiano. La ricerca sulle colture intensive di microalghe è ancora agli inizi, ed è condotta a livello di laboratorio e/o in impianti pilota negli USA, in Giappone, in Corea e in poche altre parti del mondo, compresa l Italia, al fine di individuare e selezionare organismi ad alto rendimento di conversione della materia organica in combustibili o in altre sostanze utili all industria chimica e farmaceutica. L elemento di novità riguarderebbe la possibilità di produrre energia elettrica direttamente dalle colture, evitando trattamenti e il trasporto del materiale organico umido lontano dal punto di produzione, come illustrato nello schema in Figura 12 (De Schampelaire & Verstaete, 2009). Figura 12. Schema di MFC da acquacoltura di alghe (De Schampelaire & Verstaete, 2009).
14 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 13/67 Un ulteriore ed importante potenziale applicazione delle pile microbiche e dei sistemi elettrochimici riguarda il bio-risanamento di terreni e acque contaminate da inquinanti tossici. A tale proposito molti studi sono svolti utilizzando colonie pure di Shewanella oneidensis. Questo organismo è un protobatterio gram-negativo, anaerobico facoltativo che in condizioni anaerobiche è in grado di ridurre numerosi acccettori di elettroni anche potenzialmente tossici, tra cui ferro uranio, manganese, zolfo e nitrati. Grazie al suo metabolismo molto versatile, Shewanella è in grado di metabolizzare e fissare nel terreno i metalli tossici, quali l uranio, rendendoli insolubili in acqua, oltre ad essere potenzialmente un ottimo vettore di elettroni all anodo di una pila microbica. Queste caratteristiche rendono di particolare interesse la sperimentazione di sistemi elettrochimici in grado di accelerare ed ottimizzare la bonifica di aree industriali. Per quanto riguarda lo sviluppo di macchine industriali, un riferimento speciale meritano le sperimentazioni di robot alimentati con MFC in corso presso l istituto di robotica dell Università di Bristol. Accoppiando in serie (o parallelo) un numero rilevante di celle (da 8 a centinaia, come illustrato in Figura 13), sono stati realizzati dei dispositivi alimentati con insetti e rifiuti, in grado di muoversi autonomamente e compiere semplici operazioni, come dirigersi nella direzione della luce (Ieropoulos, 2005). Figura 13. Robot sperimentali dell Università di Bristol alimentati con MFC. A sinistra: EcoBot III, con 48 celle alimentate da insetti catturati nell ambiente. In alto, EcoBot I in grado di spostarsi in direzione della luce, alimentato da 8 celle con inoculo di fango attivo. In basso a destra: sperimentazione di un numero elevato di piccole celle collegate in serie (Ieropoulos, 2008). Nonostante siano numerose le potenziali applicazioni dei sistemi elettrochimici (incluse quelle spaziali e mediche) già oggetto di prove sperimentali o in certi casi solo ipotizzate, l obiettivo industriale maggiormente perseguito sul breve termine rimane la messa a punto di un prototipo in grado di produrre
15 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 14/67 energia elettrica sufficiente a rendere autonomo un impianto di trattamento di reflui urbani o industriali (Figura 15). 2.5 Potenzialità di un impianto di depurazione Gli stessi batteri operanti nei depuratori ed in particolare i ceppi responsabili della fermentazione anaerobica della sostanza organica che alimentano gli impianti di produzione di biogas possono essere utilizzati all anodo della MFC per degradare la sostanza organica a CO 2, protoni ed elettroni, evitando la sintesi del metano. In alternativa, con i sistemi di bio-elettrolisi complementari alle MFC, i batteri metanogeni possono essere indotti a produrre metano con rendimenti superiori a quelli del processo naturale della fermentazione anaerobica. Più in generale, ottimizzando i processi tradizionali di fermentazione e combinandoli con quelli elettrochimici è possibile ottenere un chiaro beneficio sia in termini energetici sia per la stabilizzazione e depurazione degli effluenti. La rimozione del carico organico (COD) e degli acidi grassi volatili dai reflui assieme all efficienza energetica sono gli aspetti maggiormente perseguiti con le sperimentazioni in corso, tuttavia, dallo sfruttamento dei meccanismi bio-elettrochimici potranno derivare anche altri vantaggi, in termini di ottimizzazione del processo, di nuovi sistemi di monitoraggio dei trattamenti convenzionali e di nuovi trattamenti dedicati all abbattimento di singoli inquinanti, oltre che dalla produzione di biocombustibili. La potenzialità energetica della materia organica disciolta nei reflui è sufficiente per sopperire, in linea teorica, a più del fabbisogno di energia che il normale processo di depurazione richiede. Nel caso esemplificativo di un depuratore municipale asservito a una città di mila abitanti, considerando le seguenti condizioni medie: consumo di acqua pro capite di 300 L/giorno, contenuto di carico organico di 400 mg/l di COD (domanda chimica di ossigeno), contenuto energetico di 15 kj/g COD. La potenza teorica P t, in questo caso è calcolabile pari a 2 MW: P t = 0,4 g/l COD 300 l/giorno 10 5 persone 15 kj/g COD s/giorno 2000 kw superiore alle potenze richieste dall impianto, solitamente al di sotto di 1000 kw. Nel caso di un refluo industriale da deiezioni animali o da scarti di produzione agro-industriale, la portata di biomassa è superiore e l energia ricavabile può essere dell ordine di qualche kw/m 3 /giorno. 2.6 Potenze prodotte Negli ultimi cinque anni, i progetti sperimentali di MFC negli impianti di trattamento dell acqua reflua si stanno moltiplicando, tuttavia, allo stato dell arte, le potenzialità delle celle a combustibile chimiche continuano ad essere di un ordine di grandezza superiore, nonostante fosse già stata avanzata l ipotesi di superare il divario nel 2008 (Figura 14; Bullen et al., 2006). Bisogna considerare, infatti, che il dispendio energetico nei batteri è ottimizzato ed i processi in gioco sono complessi, variabili e difficilmente cumulabili allo scopo di raggiungere grandi numeri, in termini di produzione energetica. Le potenze ottenute con i prototipi in scala da laboratorio (Tabella 1) sono al momento per lo più pari a pochi watt, variando da 55W/m 3 in un reattore di un litro (Ter Heijne et al., 2007) fino a 1010 W/m 3 e 1550 W/m 3 (Fan et al., 2007) in reattori molto più piccoli, usando acetato come substrato e in ottimali e costanti condizioni di ph. Sulla base di questi presupposti, non è ancora possibile estrapolare numeri attendibili in riferimento a potenzialità reali ed efficienze di impianti su scala industriale. Tuttavia, la possibilità di poter ricavare una potenza di 1kW/m 3 da un acqua reflua con
16 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 15/67 un carico organico (COD) di 1 10 kg/m3 al giorno guida attualmente la sfida tecnologica dello scale-up delle MFC (Rabaey & Verstraete, 2005). In prossimità di tale traguardo si colloca un prototipo di impianto di depurazione realizzato in Australia presso l Università di Queensland (Figura 15, Rabaey et al., 2005). Figura 14. Stima delle potenze di produzione di energia elettrica rinnovabile da diversi tipi di tecnologie, dati 2006 (Bullen et al., 2006). Figura 15. Impianto pilota di celle a combustibile microbiche a Foster s Brewery, Australia. La MFC è costituita da dodici moduli tubulari dell altezza di tre metri, con il catodo all aria, ha un volume complessivo di circa 1 m3 ed è già in grado di erogare 1kW trattando 20kg di COD da refluo al giorno. (Rabaey et al., 2005).
17 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 16/67 Tabella 1: Potenze ottenute con i primi prototipi da laboratorio Tipo di reattore substrato Densità Potenza Potenza per volume Riferimento (mw/m 2 ) (mw/m 3 ) Due camere Percolato di 3987 discarica 2060 You et al., 2006 Camera singola Rifiuti zootecnici 261 Min et al., 2005 Camera singola Reflui municipali 103 You et al., Reflui di ospedale Rabaey et al., 2005 Camera singola Peptone 269 Heilmann & Logan, 2006 Camera singola Glucosio Cheng et al., 2006a - Rifiuti municipali Rabaey et al., 2005 Camera singola Glucosio 480 Cheng et al., 2006a Due camere Acetato 860 Heijne et al., 2006 Due camere Glucosio 5850 Rosenbaum et al., 2006 Due camere Acetato 1030 Jong et al., 2006 Due camere Glucosio, glutammato Moon et al., 2006 In flusso Saccarosio He et al., PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DELLE PILE A COMBUSTIBILE Nelle pile (o celle) a combustibile (fuel cells) la reazione chimica della combustione (ossido-riduzione tra i combustibili e l ossigeno) avviene senza il contatto diretto del combustibile con il comburente (l ossigeno), confinati in due comparti elettrochimici (rispettivamente, comparto anodico e comparto catodico) fisicamente separati da un setto elettrolitico semipermeabile agli ioni. Gli elettroni che il combustibile perde con la ionizzazione possono passare al comburente nel comparto catodico solo attraverso il conduttore che collega gli elettrodi metallici posti nei rispettivi comparti. Il flusso di elettroni dall anodo al catodo è controbilanciato da un equivalente flusso di ioni positivi (H + ) dall anodo al catodo attraverso l elettrolita: una membrana semipermeabile utilizzabile a bassa temperatura (PEM: Proton Exchange Membrane) o i policarbonati fusi (per le pile ad alta temperatura). Le reazioni procedono bilanciate all anodo e al catodo fino ad esaurimento di uno dei reagenti. Operando in questo modo è possibile convertire direttamente, per via elettrochimica, l energia libera della reazione in elettricità, evitando la conversione termodinamica (generazione di calore in caldaia, conversione dell energia termica in energia meccanica con il lavoro della turbina e conversione dell energia meccanica in energia elettrica con il lavoro dell alternatore) ed evitando la dispersione nell ambiente del calore prodotto nel ciclo termodinamico (per la condensazione del vapore). Semireazione sull anodo: 2H 2 = 4H + + 4e- Semireazione sul catodo: O 2 + 4H + + 4e - = 2H 2 O Figura 16. Schema di funzionamento di una cella a combustibile a idrogeno.
18 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 17/67 Per iniziare il processo è necessario fornire all anodo l energia di attivazione sufficiente ad allentare i forti legami nelle molecole del combustibile inducendone la ionizzazione. Questa energia è relativamente bassa nell idrogeno molecolare rispetto a tutti gli altri combustibili, motivo per cui quest ultimo risulta essere il combustibile più adatto per le fuel cells, soprattutto per quelle che operano a bassa temperatura. Dal metano e dagli altri idrocarburi è possibile ottenere idrogeno mediante un idoneo pretrattamento di reforming a temperature relativamente elevate, agendo con vapor d acqua, CO 2 o basse concentrazioni di ossigeno, catalizzatori, ecc., in modo da favorire la formazione di composti organici più semplici di quelli di partenza, e idrogeno. Nel caso del metano, operando a C su un catalizzatore di Nichel si ottiene il syngas (miscela di CO e H 2 ). L idrogeno prodotto dal reforming deve subire un processo di purificazione prima di essere utilizzato come combustibile nelle fuel cells in quanto gli elettrodi delle celle sono in grado di adsorbire molte delle impurezze che, fissandosi sulla superficie metallica, ostacolano il corretto flusso di elettroni fino a bloccare interamente il processo. Gli studi in corso più avanzati sono volti a rendere utilizzabile su vasta scala anche metanolo e bioetanolo (prodotto dalla fermentazione alcolica di biomassa glucidica) evitando il reforming (Ionnides & Neophytides, 2000). Questi ultimi, che presentano energie di ionizzazione inferiori a quelle del metano, sono già impiegati, a bassa concentrazione, in alcuni casi specifici di micro-utenze (pile per computer, batterie). Altri studi stanno investigando, inoltre, la possibilità di utilizzare semplici molecole disponibili da processi industriali, come il dimetil-ossalato, il butano ed il glicole etilenico (Peled et al., 2001). Gli altri composti organici più complessi non sono al momento presi in considerazione poiché presentano lo svantaggio di richiedere un elevata energia di ionizzazione per la scissione dei numerosi legami carbonio-carbonio. Quest aspetto rende energeticamente sfavorita la reazione elettrochimica sull anodo di una cella a combustibile. Le differenti tipologie di celle si distinguono per la natura dell elettrolita e per la temperatura di funzionamento, come illustrato nella Tabella 2. Tabella 2 Caratteristiche dei principali tipi di celle a combustibile chimiche e loro applicazioni. Tipo di cella PEM FC (con Membrana polimerica protonica solida, adatta al trasporto) DMFC metanolo DEFC etanolo DFAFC acido formico AFC ammoniaca STFC Sodio tetraborato AFC Alcalina (usa catalizzatore non prezioso) Temperatura di esercizio C Elettrolita Stato della tecnologia Applicazioni membrana Sistemi 1-250kW Generatori portatili, polimerica Costi elevati dei materiali Usi residenziali, protonica solida (membrane e catalizzatori) Trasporto Elevata sensibilità al CO (10 ppm max.) Idrossido di potassio liquido (sensibile a CO 2, pertanto richiede la purificazione del gas) Sistemi 5-80 kw Potenza elettrica kw PAFC Acido fosforico Acido fosforico Impianti dimostrativi fino a 1,1 MW MCFC carbonati fusi Carbonato di litio e Impianti dimostrativi fino a ( reforming del potassio 2 MW combustibile) SOFC ossidi solidi ( reforming del combustibile) Ossido di zirconio drogato Stack 25 kw impianto 220 kw Applicazioni spaziali, Generatori portatili, Trasporto Cogenerazione, Potenza distribuita Cogenerazione, Potenza distribuita Cogenerazione, Potenza distribuita
19 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 18/67 Nelle celle che operano a media-elevata temperatura, l energia di attivazione necessaria a scindere i legami C-C è disponibile, ma al momento, il processo tecnologicamente validato riguarda solo le SOFC- SOFT (Solid Oxide Fuel Cell) operanti a temperature superiori a 600 C. In questi casi, il problema principale è dato dalle prestazioni dei materiali che devono operare a temperature molto elevate (Siddle et al., 2003). Al catodo, la reazione di scarica dell ossigeno è catalizzata da metalli nobili, quali il platino o leghe di rutenio o palladio, ma la disponibilità di ossigeno e la lenta diffusione di questo nel velo d acqua che ricopre l elettrodo può diventare uno dei fattori limitanti più importanti di tutta la reazione. 3.1 Caratteristiche elettriche di una cella a combustibile Il massimo lavoro utile elettrico (L ut ) ricavabile da una cella a combustibile è derivabile dalla seguente espressione: dove n è il numero di moli equivalenti di elettroni coinvolti nella reazione globale, F è la costante di Faraday (96487 C/moli), E rev è la forza elettromotrice della cella (f.e.m.) e G è la variazione di energia libera di Gibbs, caratteristica per ogni reazione chimica e negativa nel caso in cui la reazione è spontanea. L enegia libera di Gibbs varia al variare della temperatura e della pressione operativa della cella, pertanto questi parametri influenzano conseguentemente il valore di f.e.m. della cella. La f.e.m. o E 0 rappresenta il valore teorico della tensione massima ottenibile dalla cella in assenza di carico (ossia quando nella cella circola una corrente nulla). Nel corso del funzionamento reale della cella, quando è presente una circolazione di corrente, insorgono dei fenomeni di polarizzazione sugli elettrodi che inducono una diminuzione dell energia elettrica ottenibile, pertanto la cella presenta una tensione reale, anche a circuito aperto, minore di E rev. Con l aumentare della densità di corrente la tensione di cella continua a scendere seguendo una curva caratteristica tipica, funzione dei diversi contributi resistivi presenti nel sistema. Nel caso di una cella a combustibile ad idrogeno, la f.e.m. corrisponde a 1,229 V. La tensione (E) generata ai capi della cella è anche funzione delle concentrazioni dei reattivi e delle pressioni a cui il sistema opera secondo la legge di Nernst, in cui E rev viene solitamente denominata E 0 : Dove R è la costante universale dei gas (è la costante universale dei gas, 8, J K -1 mol -1 ), T la temperatura a ox e a red sono le attività chimiche della specie, rispettivamente, ossidante e riducente. Per soluzioni diluite, la relazione si può esprimere attraverso le concentrazioni delle specie ossidanti [ox] e riducenti [red] nel seguente modo: Anche a parità di reattivi, ogni tipo di cella si caratterizza, a seconda della propria composizione e struttura, di determinati andamenti della tensione in funzione della densità di corrente. 4 CELLE A COMBUSTIBILE MICROBICHE (MFC) Le celle a combustibile microbiche differiscono dalle altre pile a combustibile poiché presentano l elettrodo anodico o entrambi gli elettrodi colonizzati da microrganismi viventi (Figura 2). In una cella a combustibile microbica i batteri crescono su uno o entrambi gli elettrodi formando un biofilm in grado di catalizzare le reazioni elettrochimiche e il passaggio di elettroni dal comparto anodico a quello catodico (Bond et al., 2002).
20 Rapporto ASV Ambiente e Sviluppo Sostenibile Pag. 19/67 Nel comparto anodico, alimentato con un flusso continuo o intermittente di biomassa e in assenza di ossigeno, crescono e si sviluppano i batteri in grado di svolgere la degradazione totale delle sostanze organiche in CO 2, idrogenoioni H + ed elettroni e. Le colonie di batteri anaerobici s insediano e ricoprono l elettrodo anodico (bioanodo), costituendo il biofilm all interno del quale si compiono le reazioni di scissione delle molecole complesse. Molti studi sono oggi dedicati a chiarire i diversi meccanismi di trasferimento degli elettroni prodotti dal metabolismo batterico all anodo, la maggior parte dei quali non sono ancora conosciuti con certezza. Gli studi sui biofilm anodici suggeriscono che non esiste un unica combinazione di batteri o un unico ceppo in grado di costituire una comunità microbica ottimale dal punto di vista della conduzione elettrica. Pertanto, il biofilm in crescita sugli anodi, costituiti da complesse comunità di batteri, possono utilizzare diversi meccanismi di trasferimento elettronico. Allo stato dell arte, è stato dimostrato il trasferimento degli elettroni nei modi seguenti, schematizzati in Figura 17: direttamente per contatto tra l elettrodo e speciali estrusioni della membrana cellulare aventi proprietà di semiconduttore ( nanowires ), tramite enzimi elettrotrasportatori presenti sulla membrana cellulare (citocromi) o rilasciati nella zona extracellulare, tramite la produzione di altri mediatori riducenti rilasciati in soluzione (come rosso neutrale/rosso di toluene, antrachinone-2-6-disulfonato, flavine e fenazine (Wang et al., 2010). tramite la produzione sulla membrana di biopolimeri conduttivi. All anodo di una MFC il metabolismo del glucosio, quale tipico esempio, produce stechiometricamente 6 molecole di CO 2, 24 ioni H + e 24 elettroni, come illustrato in Figura 17. Al catodo (aerobico) avviene la semi-reazione di scarica dell ossigeno bilanciata in funzione del combustibile (nel caso del glucosio si producono 12 molecole di acqua: 6O H e 12H 2 O). Reazioni all anodo dovute al metabolismo microbico anaerobico: glucosio: C 6 H 12 O 6 + 6H 2 O 6CO H e metanolo: CH 3 OH + H 2 O CO 2 + 6H + + 6eetanolo: C 2 H 5 OH + 3H 2 O 2CO H e- Figura 17. Schema di una MFC con catodo sterile. All anodo sono schematizzati tre meccanismi possibili per il trasferimento di elettroni all elettrodo: per passaggio diretto, tramite mediatori (MED) o producendo sostanze che reagiscono con l elettrodo. Reazione al catodo (favorita dal metabolismo batterico aerobico): no 2 + 4nH + + 4ne 2nH 2 O
Helena Curtis N. Sue Barnes
Helena Curtis N. Sue Barnes LA RESPIRAZIONE CELLULARE INDICE Demolizione del glucosio Glicolisi Fermentazione lattica Fermentazione alcolica Respirazione cellulare Ciclo di Krebs Catena di trasporto degli
Dettagli... corso di chimica elettrochimica 1
... corso di chimica elettrochimica 1 CONTENUTI reazioni elettrochimiche pile e celle elettrolitiche potenziale d elettrodo e forza elettromotrice equazione di Nernst elettrolisi leggi di Faraday batterie
DettagliSISTEMI ELETTROCHIMICI
Università degli studi di Palermo SISTEMI ELETTROCHIMICI Dott. Ing. Serena Randazzo Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica e Meccanica OUTLINE 1) Introduzione sui sistemi elettrochimici
DettagliCelle a combustibile Fuel cells (FC)
Celle a combustibile Fuel cells (FC) Celle a combustibile Sono dispositivi di conversione elettrochimica ad alto rendimento energetico. Esse trasformano in potenza elettrica l energia chimica contenuta
DettagliBioelettricitàmicrobica
Bioelettricitàmicrobica Anna Benedetti e Melania Migliore Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazione tra Pianta e Suolo CRA-RPS Roma, 29
DettagliSISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).
SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione
DettagliCONVERSIONE TERMOCHIMICA
CONVERSIONE TERMOCHIMICA PIROLISI La pirolisi si può svolgere secondo diverse modalità: Carbonizzazione a temperature tra 300 C e 500 C Pirolisi convenzionale a temperature inferiori a 600 C Fast pirolisi
DettagliRespirazione cellulare
Respirazione cellulare L equazione generale della respirazione C 6 H 12 O 6 + 6 O 2! 6 CO 2 + 6 H 2 O + 36 ATP 1 molec zucchero 6 molec ossigeno 6 molec anidride carbonica 6 molec acqua + = + + 36 molecole
Dettagli6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione
DettagliELETTROCHIMICA APPLICATA: LE CELLE A COMBUSTIBILE AD IDROGENO
ELETTROCHIMICA APPLICATA: LE CELLE A COMBUSTIBILE AD IDROGENO CHIMICA MATERIALI ED ENERGIA Ordine dei Chimici di Brescia Alessandro Francesconi 25 novembre 2011 QUESTIONE ENERGIA in 10 anni POPOLAZIONE
DettagliCapitolo 4 FUEL CELLS
Capitolo 4 FUEL CELLS 4.1 LA TECNOLOGIA Il funzionamento di una cella o pila a combustibile può essere così schematizzato: Il combustibile gassoso (ad esempio H2), è inviato all anodo (elettrodo negativo,
DettagliTali fluidi, utilizzati in prossimità del punto di produzione, o trasportati a distanza, possono essere utilizzati per diversi impieghi:
LA COGENERAZIONE TERMICA ED ELETTRICA 1. Introduzione 2. Turbine a Gas 3. Turbine a vapore a ciclo combinato 4. Motori alternativi 5. Confronto tra le diverse soluzioni 6. Benefici ambientali 7. Vantaggi
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliPer lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica.
1 Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica. A2A Calore & Servizi, società del gruppo A2A attiva nella gestione del teleriscaldamento nelle città di Milano, Brescia
DettagliUniversità degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria
Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Tecnologie di Chimica Applicata LA CORROSIONE Nei terreni
DettagliIMMAGAZZINARE ENERGIA: GLI ACCUMULATORI ELETTROCHIMICI Prof. Nerino Penazzi
IMMAGAZZINARE ENERGIA: GLI ACCUMULATORI ELETTROCHIMICI Prof. Nerino Penazzi Di cosa parleremo questa sera: Cos è un accumulatore di energia elettrica Pile e altro Comportamento di un buon accumulatore
DettagliMicrobiologia delle acque reflue & Depurazione delle acque
Microbiologia delle acque reflue & Depurazione delle acque 1 Acque reflue - acque di scolo di origine domestica o industriale che non possono essere smaltite in laghi o torrenti senza una preventiva depurazione
DettagliMetabolismo: Introduzione
Metabolismo: Introduzione METABOLISMO Insieme delle reazioni chimiche coordinate e integrate che hanno luogo in tutte le cellule C A T A B O L I S M O Ossidazioni esoergoniche Alimenti: Carboidrati Lipidi
DettagliEnergia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA
LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico
DettagliSTABILIMENTO DI TARANTO. Febbraio 2007. Allegato D10
STABILIMENTO DI TARANTO Febbraio 2007 Analisi energetica dello Stabilimento Siderurgico ILVA di Taranto Lo stabilimento siderurgico di Taranto consuma, nel suo assetto attuale, c.a. 181.000 Tj/anno in
DettagliIDROGENO IN PRATICA. del gruppo degli allievi del Volta. Laboratorio di chimica I.T. I. Volta
IDROGENO IN PRATICA Pratiche di laboratorio su iniziative del gruppo degli allievi del Volta Laboratorio di chimica I.T. I. Volta da: L Isola Misteriosa Giulio Verne 1874 Senza il carbone non ci sarebbero
DettagliINTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca
INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria
DettagliMarianna Villano, Federico Aulenta *, Mauro Majone. Dipartimento di Chimica Sapienza Università di Roma * IRSA-CNR
Celle di elettrolisi microbica Evidenze a scala di laboratorio e potenziali applicazioni per la depurazione di acque reflue con minima produzione di fanghi e con recupero di energia Marianna Villano, Federico
DettagliLavori intelligenti per il risparmio energetico
Città di San Donà di Piave Assessorato all Ambiente SPORTELLO ENERGIA Lavori intelligenti per il risparmio energetico SOLARE TERMICO Un impianto a collettori solari (anche detto a pannelli solari termici
DettagliSEMINARIO RIS-TEC SERVIZIO OSSERVATORIO SULLE TECNOLOGIE UTILIZZO CO 2. Ing. Giovanni Pino Responsabile Settore Innovazione Tecnologica
SEMINARIO RIS-TEC SERVIZIO OSSERVATORIO SULLE TECNOLOGIE UTILIZZO CO 2 Ing. Giovanni Pino Responsabile Settore Innovazione Tecnologica CO 2 Prodotta nella combustione di combustibili fossili (carbone,
DettagliTUTELA ED UTILIZZO DELLE RISORSE IDRICHE IN AMBITO PRODUTTIVO : GESTIONE DI UN REFLUO INDUSTRIALE Verona, 22 Ottobre 2009 Relatore: dott.ssa Bacuzzi Lorena ... CHI SIAMO opera nel settore della depurazione
DettagliI criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA
I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice
DettagliFORUM BIOEDILIZIA E RISPARMIO ENERGETICO ING. LUCIANO ACETI
FORUM BIOEDILIZIA E RISPARMIO ENERGETICO ING. LUCIANO ACETI Salone del Collegio Saronno 16 marzo 2013 IL SOGNO DI COSTRUIRE DIVERSAMENTE DALLA L. 373/1976 ALLA L. REG. DGR 8745/2008 ATTUALMENTE IN LOMBARDIA
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliDIPARTIMENTO DI SCIENZE INTEGRATE CHIMICA FISICA SCIENZE DELLA TERRA - BIOLOGIA
IISS A. De Pace Lecce A.S. 2012-2013 DIPARTIMENTO DI SCIENZE INTEGRATE FISICA SCIENZE DELLA TERRA - BIOLOGIA PIANI DI STUDIO DELLE DISCIPLINE SECONDO ANNO Piano di studi della disciplina DESCRIZIONE Lo
DettagliSENSORI E TRASDUTTORI
SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo
DettagliBIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007
Biologia generale Massolo Alessandro massolo@unifi.it; Tel. 347-9403330 BIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007 Facoltà di Psicologia Tecniche di Psicologia Generale e Sperimentale Alessandro Massolo Dip.
DettagliDISTILLAZIONE: PREMESSE
DISTILLAZIONE: PREMESSE PROCESSO DI ELEZIONE NELLA PREPARAZIONE DI ACQUA PER PREPARAZIONI INIETTABILI PROCESSO GENERALMENTE APPLICATO COME STADIO FINALE DI PURIFICAZIONE AD UN ACQUA GIA TRATTATA IL TIPO
DettagliLe principali tipologie di biomassa utilizzabili per la produzione di energia sono:
PascaleCave e Costruzioni S.r.l. Biomassa -Biogas Biomassa La Biomassa utilizzabile ai fini energetici consiste in tutti quei materiali organici che possono essere utilizzati direttamente come combustibili
DettagliL H 2 O nelle cellule vegetali e
L H 2 O nelle cellule vegetali e il suo trasporto nella pianta H 2 O 0.96 Å H O 105 H 2s 2 2p 4 tendenza all ibridizzazione sp 3 H δ+ O δ- δ+ 1.75 Å H legame idrogeno O δ- H H δ+ δ+ energia del legame
DettagliBIO-DESOLF DESOLFORATORE BIOLOGICO PER BIOGAS
BIO-DESOLF DESOLFORATORE BIOLOGICO PER BIOGAS BIO-DESOLF DESOLFORATORE BIOLOGICO PER BIOGAS RELAZIONE TECNICA BIO-DESOLF ECOCHIMICA 1 di 14 ECOCHIMICA SYSTEM s.r.l. - 36051 CREAZZO (VI) - Via Zambon 23
DettagliVisione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ
Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Che cos è la corrente elettrica? Nei conduttori metallici la corrente è un flusso di elettroni. L intensità della corrente è il rapporto tra la quantità
DettagliConfronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 447 Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA
L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso
DettagliFUNZIONI DEI MITOCONDRI
FUNZIONI DEI MITOCONDRI La funzione principale dei mitocondri è di compiere le trasformazioni energetiche indispensabili per le funzioni cellulari. Metabolismo energetico: insieme delle reazioni chimiche
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it
LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.
DettagliCorrente elettrica. Esempio LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA. Cos è la corrente elettrica? Definizione di intensità di corrente elettrica
Corrente elettrica LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA Cos è la corrente elettrica? La corrente elettrica è un flusso di elettroni che si spostano dentro un conduttore dal polo negativo verso il polo positivo
DettagliLe ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione
Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione Edgardo Curcio Presidente AIEE Roma, 26 ottobre 2010 Nell ambito di uno studio condotto per Assoelettrica lo scorso
DettagliIL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.
IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale
DettagliPROSPETTIVE DELLE TECNOLOGIE ENERGETICHE MONDIALI 2050 (WETO-H2) MESSAGGI FONDAMENTALI
PROSPETTIVE DELLE TECNOLOGIE ENERGETICHE MONDIALI 2050 (WETO-H2) MESSAGGI FONDAMENTALI Lo studio WETO-H2 ha elaborato una proiezione di riferimento del sistema energetico mondiale e due scenari di variazione,
DettagliGiovanni Di Bonaventura, Ph.D., B.Sc. Università di Chieti-Pescara
Giovanni Di Bonaventura, Ph.D., B.Sc. Università di Chieti-Pescara Richieste metaboliche: elementi essenziali In generale, i batteri per la loro crescita hanno bisogno di elementi essenziali. In particolare
DettagliChilowattora (kwh) Unità di misura dell energia elettrica. Un chilowattora è l energia consumata in un ora da un apparecchio utilizzatore da 1 kw.
Acquirente unico (AU) Acquirente Unico è la società per azioni del gruppo Gestore dei Servizi Energetici GSE Spa, alla quale è affidato per legge il ruolo di garante della fornitura di energia elettrica
DettagliLa fotosintesi: energia dal Sole
La fotosintesi: energia dal Sole Gli organismi fotosintetici usano la luce del Sole, l acqua del suolo e il CO 2 dell atmosfera per produrre composti organici e liberare O 2 grazie alla fotosintesi. Sadava
DettagliProf. Maria Nicola GADALETA
Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Biotecnologie Biochimiche DISPENSA
DettagliOpenLab presenta: Biotecnologie e risorse rinnovabili: un approccio innovativo alla risoluzione di un problema globale
OpenLab presenta: Biotecnologie e risorse rinnovabili: un approccio innovativo alla risoluzione di un problema globale Le Biotecnologie Sono l'integrazione delle scienze naturali, di organismi e cellule
DettagliIL TRASFORMATORE Prof. S. Giannitto Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Il trasformatore
DettagliIl Metabolismo Energetico 1. Bilancio Quantitativo tra Apporto di Energia e Dispendio Energetico
Il Metabolismo Energetico 1. Bilancio Quantitativo tra Apporto di Energia e Dispendio Energetico Prof. Carlo Capelli Fisiologia Facoltà di Scienze Motorie, Università degli Studi Verona Obiettivi Energia
DettagliTrasformazioni materia
REAZIONI CHIMICHE Trasformazioni materia Trasformazioni fisiche (reversibili) Trasformazioni chimiche (irreversibili) È una trasformazione che non produce nuove sostanze È una trasformazione che produce
DettagliEcolezione: La fotosintesi artificiale. A cura di : Roberto Meneghetti e Alex Mazzon classe 2 A IPAA Corazzin-ISISS Cerletti
Ecolezione: La fotosintesi artificiale A cura di : Roberto Meneghetti e Alex Mazzon classe 2 A IPAA Corazzin-ISISS Cerletti Definizione La fotosintesi artificiale è un processo chimico che riproduce il
DettagliCONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità
CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL ENERGIA ENERGIA Prof.Luigi Bruzzi Università di Bologna
DettagliCome funziona una centrale a ciclo combinato? Aggiungere l immagine sotto e fare un mix dei due testi di spiegazione del funzionamento
LA TECNOLOGIA DEL CICLO COMBINATO A GAS NATURALE La maggiore quantità di energia elettrica generata da Edison è prodotta da 28 centrali termoelettriche. Edison sviluppa, progetta e costruisce interamente,
DettagliClassificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)
Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e
Dettagli352&(662',&20%867,21(
352&(662',&20%867,21( Il calore utilizzato come fonte energetica convertibile in lavoro nella maggior parte dei casi, è prodotto dalla combustione di sostanze (es. carbone, metano, gasolio) chiamate combustibili.
DettagliCorrenti e circuiti a corrente continua. La corrente elettrica
Correnti e circuiti a corrente continua La corrente elettrica Corrente elettrica: carica che fluisce attraverso la sezione di un conduttore in una unità di tempo Q t Q lim t 0 t ntensità di corrente media
DettagliUna soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti.
Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti. Solvente (componente presente in maggior quantità) SOLUZIONE Soluti
DettagliMESSA A PUNTO DI UN PROGRAMMA DI ANALISI DEI DATI STORICI DI FUNZIONAMENTO DI UNA CENTRALE TERMOELETTRICA DI COGENERAZIONE. (riassunto) Luca Bianchini
MESSA A PUNTO DI UN PROGRAMMA DI ANALISI DEI DATI STORICI DI FUNZIONAMENTO DI UNA CENTRALE TERMOELETTRICA DI COGENERAZIONE (riassunto) Luca Bianchini SOMMARIO In questo lavoro di tesi presento un applicazione
DettagliIl progetto H 2 ydrogem: verso un futuro a zero emissioni. Ancona, 27 settembre 2013
Il progetto H 2 ydrogem: verso un futuro a zero emissioni Ancona, 27 settembre 2013 GiacominiS.p.A. : La storia Giacomini S.p.A., fondata nel 1951, è leader nella produzione di componenti per riscaldamento
DettagliIl ruolo delle bio-energie nell'uso sostenibile delle fonti energetiche rinnovabili (FER)
Il ruolo delle bio-energie nell'uso sostenibile delle fonti energetiche rinnovabili (FER) Maurizio Gualtieri ENEA UTTS 0161-483370 Informazioni: eventienea_ispra@enea.it 14 maggio 2014 - ISPRA Sommario
DettagliCORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2
COENTE ELETTICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V isolati tra loro V > V 1 V V 1 Li colleghiamo mediante un conduttore Fase transitoria: sotto
DettagliPROSEGUI LA LETTURA!
PROGETTO HySyONE LABORATORIO DELL'IDROGENO Il 5 febbraio 2005 è stato inaugurato all'itis "G.C.FACCIO" di Vercelli l'impianto didattico HySyONE, realizzato con la collaborazione di HySyLAB e del Politecnico
DettagliCORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA
CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:
DettagliCOS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA
COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,
DettagliEnergia e Fonti Rinnovabili. Un esempio di risparmio energetico: la produzione distribuita di energia elettrica
Energia e Fonti Rinnovabili Almo Collegio Borromeo, Pavia, a.a. 2009-2010 corso riconosciuto dall Università degli Studi di Pavia Un esempio di risparmio energetico: la produzione distribuita di energia
DettagliALTRE MODALITA DI PRODUZIONE DI ENERGIA
Scheda 6 «Agricoltura e Agroenergie» ALTRE MODALITA GREEN JOBS Formazione e Orientamento LA COMPONENTE TERMICA DELL ENERGIA Dopo avere esaminato con quali biomasse si può produrre energia rinnovabile è
DettagliAcidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica)
Acidi e basi Per capire che cosa sono un acido e una base dal punto di vista chimico, bisogna riferirsi ad alcune proprietà chimiche dell'acqua. L'acqua, sia solida (ghiaccio), liquida o gassosa (vapore
DettagliNUOVE ENERGIE nella Scuola 4 DICEMBRE, 2012
NUOVE ENERGIE nella Scuola 4 DICEMBRE, 2012 ISTITUTO L.PIRELLI - ROMA EMISSIONE DI NEUTRONI LENTI DA PLASMA IN CELLA ELETTROLITICA DOMENICO CIRILLO PRESUPPOSTI IN QUESTA PRESENTAZIONE SI ILLUSTRANO EVIDENZE
DettagliLa corrente elettrica
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Fondo Sociale Europeo "Competenze per lo Sviluppo" Obiettivo C-Azione C1: Dall esperienza alla legge: la Fisica in Laboratorio La corrente elettrica Sommario 1) Corrente elettrica
DettagliChimica. Ingegneria Meccanica, Elettrica e Civile Simulazione d'esame
Viene qui riportata la prova scritta di simulazione dell'esame di Chimica (per meccanici, elettrici e civili) proposta agli studenti alla fine di ogni tutoraggio di Chimica. Si allega inoltre un estratto
DettagliUPGRADE DI DIGESTORI ANAEROBICI PER LA STABILIZZAZIONE DI FANGHI DI DEPURAZIONE E ALTRE MATRICI ORGANICHE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE CHIMICHE SPIN-OFF Risa S. r. l. AMGA-NET ricerche UPGRADE DI DIGESTORI ANAEROBICI PER LA STABILIZZAZIONE DI FANGHI DI DEPURAZIONE E
DettagliBiogas Leachate Recovery. Progetto Life+ 2009
S.p.A. www.gaia.at.it Biogas Leachate Recovery Progetto Life+ 2009 PROGETTO BIOLEAR : costruzione, coltivazione, chiusura e recupero ambientale della discarica Progetto BioLeaR: idea, obiettivi e risultati
DettagliIMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A.
IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d Ingegneria dell Università degli Studi di Cagliari
Dettaglihttp://sds.coniliguria.it 1
Aspetti metabolici dell esercizio fisico Genova 22 gennaio 2011 A cura di Attilio TRAVERSO http://sds.coniliguria.it 1 L allenamento produce modificazioni fisiologiche (adattamenti) in quasi tutti i sistemi
Dettagli6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000
pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma
DettagliLE ENERGIE RINNOVABILI
LE ENERGIE RINNOVABILI La definizione di energia rinnovabile è spesso legata al termine ecologia. Infatti vengono spesso erroneamente definite come energie che rispettano l ambiente. Ci sono diversi tipi
DettagliCaratteristiche peculiari IV
Caratteristiche peculiari IV Vantaggi combustione esterna: separazione fra il circuito percorso dal combustibile e dai prodotti di combustione e quello percorso dal fluido di lavoro del ciclo: si possono
DettagliGenova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE
Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono
DettagliV= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.
LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro
DettagliIl ruolo delle pompe di calore nel futuro contesto energetico. Ennio Macchi Dipartimento di Energetica - Politecnico di Milano
Il ruolo delle pompe di calore nel futuro contesto energetico Dipartimento di Energetica - Politecnico di Milano Il quesito cui cercherò di rispondere 2 La pompa di calore utilizza energia elettrica per
DettagliMISURE DI POTERE CALORIFICO E COMPOSIZIONE
MISURE DI POTERE CALORIFICO E COMPOSIZIONE Potere calorifico dei combustibili: bomba calorimetrica e calorimetro di Junkers Composizione: gascromatografia Composizione dei gas combusti: o Sonda λ o Strumenti
DettagliRELAZIONE DI SINTESI
Progetto Sergan INTERREG III A SARDEGNA / CORSICA / TOSCANA Progetto SERGAN Reti locali del gas RELAZIONE DI SINTESI Studio sulle reti locali del gas Domanda prevedibile di gas nei prossimi dieci anni
DettagliDa dove prendono energia le cellule animali?
Da dove prendono energia le cellule animali? La cellula trae energia dai legami chimici contenuti nelle molecole nutritive Probabilmente le più importanti sono gli zuccheri, che le piante sintetizzano
DettagliIdea Progetto FLAHY. First Laboratory in Alps for Hydrogen. Ing. Giovanni Pino -Dr. Francesco Geri-Ing. Solaria Venga-Ing.
Idea Progetto FLAHY First Laboratory in Alps for Hydrogen Ing. Giovanni Pino -Dr. Francesco Geri-Ing. Solaria Venga-Ing. Riccardo Marceca APAT Settore Innovazione Tecnologica 1 FLAHY: First Laboratory
DettagliCELLULE EUCARIOTICHE
CELLULE EUCARIOTICHE Le cellule eucariotiche sono di maggiori dimensioni, rispetto a quelle procariotiche (almeno 10 volte più grandi) Oltre a: membrana plasmatica, citoplasma, DNA e ribosomi (comuni a
DettagliTecnologia e Tradizione nella produzione del vino
Scuola secondaria di 1 grado A. Moro Mesagne Tecnologia e Tradizione nella produzione del vino BRINDISI DOC Vino rosso a denominazione di origine controllata prodotto nella zona di Mesagne e Brindisi A
DettagliQuadro dei consumi energetici
Quadro dei consumi energetici La situazione nazionale Il quadro dei consumi energetici nazionali degli ultimi anni delinea una sostanziale stazionarietà per quanto riguarda il settore industriale e una
DettagliRIDURRE I COSTI ENERGETICI!
Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo
DettagliCALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE
CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE Appunti a cura dell Ing. Stefano Usai Tutore del corso di ELETTROTECNICA per meccanici e chimici A. A. 2001/ 2002 e 2002/2003 Calcolo elettrico delle linee elettriche
DettagliCecilia Caretti WORKSHOP: BEST PRACTICE PER LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE E LA TUTELA DELL AMBIENTE MARINO: IL CONTRIBUTO DEI PROGETTI LIFE
WORKSHOP: BEST PRACTICE PER LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE E LA TUTELA DELL AMBIENTE MARINO: IL CONTRIBUTO DEI PROGETTI LIFE 20 OTTOBRE 2015 PADIGLIONE EXPO VENEZIA, SALA CONFERENZE VIA GALILEO FERRARIS,
DettagliAlto livello igienico
La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche
DettagliProgetto macchina con tetto fotovoltaico
ITIS A.PACINOTTI Via Montaione 15 Progetto macchina con tetto fotovoltaico Classe 2 C Informatica Docente referente: Prof.ssa Leccesi Progetto: Educarsi al futuro Premessa Motivazione per la partecipazione
DettagliEnergia dalla depurazione delle acque: a Collegno primo impianto industriale in Europa
Energia dalla depurazione delle acque: a Collegno primo impianto industriale in Europa Primo sistema in Europa di taglia industriale per trasformare il processo di depurazione in risorsa, grazie ad una
DettagliSintesi dei risultati di prova sui rilevatori di tensione a distanza e a contatto.
Sintesi dei risultati di prova sui rilevatori di tensione a distanza e a contatto. novembre 2006 Progetto RdS Trasmissione e distribuzione Rapporto TTD Tecnologie T&D Approvato Pag. 1/22 Committente Ministero
DettagliDISCIPLINA CHIMICA ORGANICA E LABORATORIO A.S. 2013-2014
DISCIPLINA CHIMICA ORGANICA E LABORATORIO A.S. 2013-2014 Personale dei docenti Loredana Decarlo Mascaro Salvatore per la classe V CH. Serale 1) PREREQUISITI Conoscenza dei gruppi funzionali e dei modelli
DettagliEuropa stanziamento iniziale di 470 milioni L'obiettivo è chiaro: lanciare in commercio le automobili a idrogeno nel decennio 2010-2020
Europa Il Parlamento europeo ha approvato una proposta di regolamento che istituisce a Bruxelles, con uno stanziamento iniziale di 470 milioni di euro, un'impresa comune per sostenere la ricerca volta
Dettagli