Progettazione efficace ed efficiente
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- Cristoforo Claudio Pappalardo
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1 Network, efficienza e managerialità nella gestione dell illuminazione pubblica Giornata n 02/2014 Il Illuminazione pubblica: Piani della Luce, Energia, Sostenibilità e un caso Pilota Lumière Venerdì 11 aprile 2014 Progettazione efficace ed efficiente ing. Anna Busolini Presidente Delegazione AIDI Triveneto
2 AIDI FONDATA A MILANO NEL 1959 E LA PRINCIPALE ASSOCIAZIONE ITALIANA NEL MONDO DELL ILLUMINAZIONE E un'associazione che da 50 anni opera nel mondo dell'illuminazione seguendo un ben precisa missione che è quella di promuovere e sostenere la cultura della luce, L AIDI, unica sotto quest'aspetto, annovera al suo interno tutte le componenti del mondo della luce: COSTRUTTORI DI APPARECCHI E LAMPADE PROGETTISTI LIGHTING DESIGNER MONDO ACCADEMICO PROPRIETARI E GESTORI DEGLI IMPIANTI INSTALLATORI CULTORI DELLA LUCE
3 Delegazioni territoriiali
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5 GUIDA AIDI (Associazione Italiana Di Illuminazione) PIANO REGOLATORE DELL ILLUMINAZIONE COMUNALE (PRIC) gennaio 1998 A) OBIETTIVI DA PERSEGUIRE: 1 - sicurezza per il traffico stradale veicolare al fine di evitare incidenti, perdita di informazioni sul tragitto e sull segnaletica in genere; perseguire le condizioni di sicurezza per il traffico stradale veicolare significa rispettar innanzitutto le norme dei codice della strada e le norme UNI; 2 - sicurezza fisica e psicologica delle persone; riducendo il numero di atti criminosi e soprattutto la paura che es possano accadere frequentemente; 3 - integrazione formale diurna e notturna degli impianti nel territorio comunale; 4 - qualità della vita sociale con l'incentivazione delle attività serali; 5 - migliore fruibilità degli spazi urbani secondo i criteri di destinazione urbanistica; 6 - illuminazione adeguata delle emergenze architettoniche e ambientali aumentando l'interesse verso le stesse co scelta opportuna dei colore, della direzione e dell'intensità della luce, in rapporto alle costruzioni circostanti; 7 - ottimizzazione dei costi esercizio e di manutenzione in relazione alle tipologie di impianto; 8 - risparmio energetico; miglioramento dell'efficienza globale di impianto mediante l'uso di sorgenti luminose apparecchi di illuminazione e dispositivo dei controllo dei flusso luminoso, finalizzati a un migliore rendimento, i relazione alle scelte adottate; 9 - contenimento dell'inquinamento luminoso atmosferico e stradale e dell'invasività della luce.
6 L.R. N. 17 del 7 agosto 2009 Nuove norme per il contenimento dell inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell illuminazione per esterni e per la tutela dell ambiente e della attività svolta dagli osservatori astronomici
7 Piano della luce: uno strumento strategico
8 La regia della luce sulla città: Il piano della luce di Hasselt, Belgio Convegno: L illuminazione nei progetti di riqualificazione e recupero urbano, tra lighting design e risparmio energetico. Obiettivi Analisi Spaziale Illuminazione esistente Conclusioni Concept globale Linee guida Priorità di interventi Metodologia Progetti
9 ALLEGATO A alla Dgr n del 29 dicembre 2011 LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEI PIANI DI ILLUMINAZIONE PER IL CONTENIMENTO DELL INQUINAMENTO LUMINOSO Bozza dell indice dei PICIL. Introduzione Finalità del PICIL Benefici ambientali ed economici Normativa tecnica di riferimento Inquadramento territoriale comunale Storia dell'illuminazione Integrazione con altri piani territoriali Aree con sviluppo omogeneo FASE ANALITICA Consumi di energia elettrica per l illuminazione pubblica Stato di fatto dell illuminazione del territorio Stato dell'illuminazione pubblica esistente La situazione dell illuminazione privata Conformità legislativa generale Sistema informativo territoriale dell illuminazione pubblica STATO DI FATTO
10 Classificazione illuminotecnica delle strade Metodologia Analisi della viabilità Classificazione degli ambiti urbani ed extraurbani FASE ANALITICA La pianificazione degli adeguamenti Impianti pubblici Gli impianti privati Le priorità d'intervento Monumenti e ambiti storico-paesaggistici FASE PROPOSITIVA La pianificazione dei nuovi impianti di illuminazione La progettazione L installazione La gestione Programma di manutenzione degli impianti Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria Analisi economica e risparmio energetico ALLEGATI Tra gli altri, cartografia in scala opportuna per meglio illustrare i contenuti esposti
11 SICUREZZA PER IL TRAFFICO STRADALE VEICOLARE SICUREZZA FISICA E PSICOLOGICA DELLE PERSONE FINALITA INTEGRAZIONE FORMALE DIURNA E NOTTURNA SICUREZZA DAL PUNTO DI VISTA ELETTRICO E ANTINFORTUNISTICO DEGLI IMPIANTI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA DEI CITTADINI
12 RISPARMIO ENERGETICO CALIBRARE L ILLUMINAZIONE A SECONDA DELLE DIVERSE FUNZIONI FINALITA OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI DI ESERCIZIO E MANUTENZIONE CONTENIMENTO DELL INQUINAMENTO LUMINOSO SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO
13 Leggi regionali
14 FASE di ANALISI ANALISI DELLE ESIGENZE E PECULIARITA DEL TERRITORIO CLASSIFICAZIONE ILLUMINOTECNICA DELLE STRADE ZONIZZAZIONE PER AREE OMOGENE DEL TERRITORIO RELAZIONE AL PRG/PAT E ALLE ESIGENZE DELLA COMMITENZA
15 Nella classificazione della nuova norma UNI 11248, i parametri di influenza, cioè i parametri in grado di influenzare la scelta della categoria illuminotecnica, sono scelti in modo da individuare la categoria con prestazioni massime per ciascun tipo di strada. La categoria illuminotecnica di ingresso così selezionata non può essere utilizzata direttamente nel progetto, ma deve essere sottoposta all analisi dei rischi obbligatoria. La variazione della categoria illuminotecnica in seguito all analisi dei rischi può essere solo di tipo sottrattivo ed è indicata come decremento da apportare al numero che appare nelle sigla della categoria di ingresso, ottenendo categorie con requisiti prestazionali inferiori (si veda il prospetto 2 della norma ).
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17 Documenti propedeutici per la classificazione stradale ai fini illuminotecnici Stradario, o almeno elenco delle strade, con evidenziazione delle strade private, meglio se fosse concepito come grafo con indicazioni geometriche delle larghezze e lunghezze Piano del traffico se disponibile, o studi effettuati sulla viabilità; in ogni caso sarebbe indispensabile la classificazione delle strade ai sensi del codice della strada, i limiti di velocità sulla rete viaria comunale, segnalazione di eventuali punti critici della viabilità; Delimitazione grafica del centro abitato Indicazione di eventuali strade sul territorio di proprietà e competenza non comunale, e indicazione delle convenzioni per la costruzione e la gestione e manutenzione degli impianti
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19 Nel caso di categorie illuminotecniche nelle cui sigla appare la lettera minuscola finale, si deve selezionare quella con uniformità più simile a quella di origine, facendo riferimento ai prospetti della UNI EN Il decremento totale della categoria di ingresso per l analisi dei rischi non può essere maggiore di 2.
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21 Alte potenze installate Impianti obsoleti Impianti non a norma Impianti poco efficie Busolini, Pedrotti TECNOLOGIE E SOLUZIONI PER IL RISPARMIO NELL I.P. Impianti poco sicuri
22 Individuazione interventi necessari ai sensi della L. R. 17/09
23 Perché puntare sull illuminazione pubblica per ridurre i consumi energetici nazionali? Fonte: Pubblicazione ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo sostenibile) : Soluzioni economico finanziarie per la riqualificazione della illuminazione pubblica Marzo 2011 pag. 41
24 Miglioramenti per impianti di IP SOSTITUZIONE SORGENTI LUMINOSE
25 Fonte: Pubblicazione ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo sostenibile) : Soluzioni economico finanziarie per la riqualificazione della illuminazione pubblica Marzo 2011 pag. 147
26 AUDIT? PROGETTO
27 Fonte: Pubblicazione ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo sostenibile) : LINEE GUIDA: I fondamentali per una gestione efficiente degli impianti di pubblica illuminazione Settembre 2012 pag. 156/159
28 4.3 L audit energetico: il modello Lumière La corretta valutazione dello stato di fatto di un impianto d illuminazione pubblica risulta indispensabile ai fini della progettazione di un intervento di riqualificazione energetica, la cui realizzazione possa garantire il conseguimento del miglior risultato possibile in termini di riduzione dei consumi di energia elettrica. La riqualificazione energetica dell impianto non ha niente a che vedere con la sua "messa a norma" che per Legge è obbligatoria, ma i due interventi possono essere integrati tra loro. Fonte: Pubblicazione ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo sostenibile) : LINEE GUIDA: I fondamentali per una gestione efficiente degli impianti di pubblica illuminazione Settembre 2012 pag. 155
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30 Il percorso individuato e proposto ai fini dell efficientamento energetico del settore, che parte dall acquisizione di una maggiore competenza dei pubblici amministratori, è stato suddiviso in diverse tappe fondamentali e preferibilmente non evitabili quali: - l acquisizione della proprietà degli impianti da parte dell amministrazione comunale riscatto di rete -; - la messa a norma degli impianti e la redazione del Piano Regolatore dell Illuminazione Comunale, PRIC; - la realizzazione di un audit energetico in grado di consentire una progettazione dell intervento di riqualificazione dell impianto valida ma soprattutto garante del miglior risultato, in termini di efficienza energetica, possibilmente conseguibile; - lo sviluppo del progetto preliminare su base audit; - la redazione di una bando di gara - la realizzazione del progetto di riqualificazione e poi verifica dei risultati conseguiti; - la supervisione sulla gestione e manutenzione degli impianti. Fonte: Pubblicazione ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo sostenibile) : LINEE GUIDA: I fondamentali per una gestione efficiente degli impianti di pubblica illuminazione Settembre 2012 pag. 34
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36 corpo tipo lampada potenza lampada compreso alimentatore passo altezza distanza dal limite carreggiata della sorgente Luminanza media (cd/m2) rispetto alla normativa (0,5) U0 Uniformità trasversale rispetto alla normativa (0,35) Ul Uniformità longitudinale rispetto alla normativa (0,4) via tipo strada cat illuminotecnica di progetto proposta carreggiata marciapiede dx pista ciclabile dx marciapiede sx pista ciclabile sx corpo tipo lampada potenza lampada passo altezza distanza dal limite carreggiata della sorgente GLOBI su palina via Piantadello locale urbana me5 5 1,5 0 globo opalino con frangiluce sap dx -1 Risparmio potenza globo opalino con frangiluce sap sx - 1 0,21 < < 0,23 < < 0,25 < < 0% AEC Armonia LED sx 0 0,8 OK > 0,27 < < 0,27 < < 20% Philips City Street LED sx 0 0,83 OK > 0,41 OK 0,33 < 31% Philips City Street CPO sx 0 0,49 < = 0,49 OK 0,41 OK 36% EWO modulo LED LED sx 0 0,83 OK > 0,37 OK 0,26 < < 24%
37 via tipo strada cat illuminotecnica di progetto proposta carreggiata marciapiede dx pista ciclabile dx marciapiede sx pista ciclabile sx corpo tipo lampada potenza lampada passo altezza distanza dal limite carreggiata della sorgente stato di fatto via XXV Aprile locale urbana me fivep universo con coppa sap sx 0
38 corpo tipo lampada potenza lampada compreso alimentatore passo altezza distanza dal limite carreggiata della sorgente Luminanza media (cd/m2) rispetto alla normativa (0,5) U0 Uniformità trasversale rispetto alla normativa (0,35) Ul Uniformità longitudinale rispetto alla normativa (0,4) Risparmio potenza fivep universo con coppa sap sx 0 0,46 < = 0,29 < 0,28 < < 0% Philips Iridium sap sx 0 0,65 OK 0,34 < = 0,23 < < 0% AEC LEDin LED sx 0 0,5 OK 0,45 OK 0,45 OK 28% Philips Iridium 2 CPO sx 0 0,51 OK 0,49 OK 0,58 OK 36% Philips Iridium 2 CPO sx 0 0,78 OK 0.44 OK 0.32 < = 16% Philips Iridium 2 LED sx 0 0,59 OK 0,52 OK 0,56 OK 33%
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41 Individuazione planimetrica interventi sugli impianti
42 INDIVIDUAZIONE INTERVENTI e RAZIONALIZZAZIONE IMPIANTI
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44 PER RENDERE EFFICIENTI GLI IMPIANTI, OCCORRE: Conoscenza degli impianti e dei luoghi Avere le idee chiare su cosa si vuole e quali i sono i vincoli normativi Necessità di redigere un progetto Ottimizzare sorgente e apparecchio alle singole impiantistiche ai sensi della normativa tecnica I materiali e le apparecchiature non sono tutte uguali e occorre cercare la soluzione più adatta a seconda delle applicazioni situazioni Ottimizzare gli impianti significa anche intervenire sulle situazioni impiantistiche più critiche perché anche la manutenzione costa al pari dell energia, e può vanificare l intervento di efficientamento
45 Il Piano della Luce da informazioni su e indica come sono gli impianti come dovrebbero essere e quanto costa adeguarli, Progetto ma non solo dal punto di vista del risparmio energetico, ma anche della sicurezza elettrica, della sicurezza stradale, dell inserimento urbanistico, della valorizzazione del tessuto urbano, della fruizione degli spazi pubblici,. Il comune è così in grado di sapere cosa ha, ma anche cosa vuole per i suoi impianti IP
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