I CORSI D ACQUA PRINCIPALI
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- Ilaria Cecchini
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1 Dipartimento di Milano Sede di Parabiago I CORSI D ACQUA PRINCIPALI DELLA PROVINCIA DI M ILANO Classificazione e caratterizzazione biologica basata sui macroinvertebrati bentonici Monitoraggio
2 Genoni Pietro ARPA Lombardia Dipartimento di Milano Sede di Parabiago Via Spagliardi Parabiago MI Parabiago, maggio 2004
3 I NDICE Premessa... pag. 2 Introduzione... pag. 3 Metodi di indagine... pag. 4 Risultati... pag. 6 Fiume Adda - Cornate d Adda Torrente Bozzente - Lainate Fiume Lambro - Lesmo Fiume Lambro - Brugherio Fiume Lambro - Melegnano Torrente Lura - Lomazzo (CO) Torrente Lura - Rho Torrente La Molgora - Carnate Torrente La Molgora - Truccazzano Fiume Olona - Legnano Fiume Olona - Rho Torrente Seveso - Vertemate con Minoprio (CO) Torrente Seveso - Cantù (CO) Torrente Seveso - Lentate sul Seveso Torrente Seveso - Bresso Fiume Ticino - Cuggiono Fiume Ticino - Boffalora Sintesi dei risultati... pag.24 Conclusioni... pag.29 1
4 P REMESSA Le domande che più frequentemente chi si occupa di biomonitoraggio dei fiumi si sente rivolgere dalle persone che osservano incuriosite le attività di campionamento, sono del tipo: Si può fare il bagno?, oppure: L acqua si può bere?. La gestione delle acque interne, per gran parte del secolo scorso, è stata contraddistinta da un approccio che vedeva i fiumi come canali in cui l acqua era disponibile per qualunque utilizzo (irriguo, industriale, potabile, ) e come recettori dove poter riversare le acque reflue usate. Questa visione ha portato al graduale, spesso drammatico, peggioramento sia della qualità generale delle acque dolci, sia delle caratteristiche idrauliche e morfologiche degli ambienti fluviali (cementificazione degli argini, regimazioni idrauliche, sbarramenti, e così via). La presenza di sostanze inquinanti ha sempre più compromesso gli impieghi di questa risorsa, a partire da quelli più esigenti dal punto di vista qualitativo. Inoltre, il prelievo di grandi quantità di acqua per l agricoltura, per la produzione di energia o per altri usi industriali, ha spesso portato al prosciugamento degli alvei ed alla vera e propria scomparsa dei corsi d acqua. vegetazione acquatica, fauna ittica) rappresentano gli oggetti delle azioni di tutela e, allo stesso tempo, gli indicatori dello stato di salute dei corpi idrici. Si sta affermando, in ultima analisi, la consapevolezza che solo la tutela dell integrità ecologica dei fiumi potrà contemporaneamente garantire l utilizzo dell acqua in una logica di sostenibilità e di rinnovabilità di questa risorsa. Il segnale che questo cambiamento culturale sarà riuscito a coinvolgere l intera società potrà essere colto quando la domanda che i curiosi rivolgeranno ai biologi sarà diventata: Come sta il fiume?. L introduzione delle normative ambientali ha invertito, negli ultimi anni, la tendenza al degrado dei fiumi, come affermato nei più recenti rapporti dell Agenzia Europea dell Ambiente. In Italia il cammino del risanamento dei fiumi, avviato con la legge n. 319/76, che stabiliva per la prima volta i limiti di emissione allo scarico delle sostanze inquinanti, ha segnato un importante tappa con l approvazione del decreto legislativo n. 152/99. Questo decreto sposta l attenzione dagli scarichi ai corpi idrici, indicando per questi ultimi degli obiettivi di qualità ambientale da raggiungere in tempi stabiliti. Si tratta della medesima filosofia che ha ispirato la direttiva 2000/60/CE ancora da recepire la quale definisce lo stato ecologico dei corpi idrici ponendo al centro gli elementi di qualità biologica, supportati dagli elementi idromorfologici e chimico-fisici. Questo fondamentale passaggio concettuale porta a considerare i fiumi sempre più come ecosistemi, ossia sistemi viventi dotati di strutture e funzioni da recuperare e preservare al fine di garantire una gestione ambientale sostenibile. In tale contesto le comunità biologiche acquatiche (macroinvertebrati bentonici, 2
5 I NTRODUZIONE Il presente rapporto contiene i risultati del monitoraggio biologico dei principali corsi d acqua della provincia di Milano, realizzato nel triennio Esso fa seguito a due precedenti rapporti dell ARPA Lombardia, sede di Parabiago, inerenti le caratteristiche qualitative dei corsi d acqua: I corsi d acqua delle Groane. Caratteristiche chimiche, microbiologiche e di tossicità acuta alla vita acquatica. Ottobre dicembre (Luglio 2000) e Monitoraggio dei corsi d acqua del nord-ovest della provincia di Milano. Qualità chimica, biologica, microbiologica e stato ecologico (Ottobre 2001). Le indagini biologiche, che hanno riguardato anche tre stazioni nella provincia di Como, sono state tutte condotte dal personale del Dipartimento Provinciale di Milano, Sede di Parabiago. Lo scopo del rapporto è di descrivere la condizione biologica dei nostri fiumi, nonché la sua tendenza evolutiva nel breve periodo, attraverso l analisi della comunità dei macroinvertebrati bentonici, un gruppo di organismi ampiamente utilizzato nelle indagini biologiche. Perché il monitoraggio biologico? Nel formulare la definizione di stato ecologico dei corpi idrici superficiali, il decreto legislativo n. 152/99 afferma che lo stato degli elementi biotici dell ecosistema deve essere comunque considerato prioritario rispetto agli altri elementi di caratterizzazione. Il monitoraggio biologico presenta diverse prerogative che lo rendono particolarmente utile 1 : le comunità biologiche riflettono l integrità ecologica complessiva (chimica, fisica e biologica); le comunità biologiche integrano gli effetti di differenti cause di stress fornendo una misura aggregata del loro impatto; le comunità biologiche integrano nel tempo le cause di stress fornendo una misura ecologica di condizioni ambientali mutevoli; 1 Barbour M.T., Gerristen J., Snyder B.D., Stribling J.B., Rapid Bioassessment Protocols for use in streams and wadeable rivers: periphyton, benthic macroinvertebrates and fish. Second edition. EPA 841- B U.S. Environmental Protection Agency; Office of Water; Washington, D.C. il monitoraggio biologico può essere relativamente economico, in particolare se confrontato con i costi per la determinazione delle sostanze tossiche; una buona condizione delle comunità biologiche coinvolge direttamente l opinione pubblica in quanto indicatrice di un ambiente privo di inquinamento; quando non esistono criteri per la definizione di impatti specifici (es. impatti da sorgenti non puntiformi), le comunità biologiche possono essere l unico mezzo pratico di valutazione. I macroinvertebrati bentonici I macroinvertebrati bentonici sono organismi (larve e adulti di insetti, crostacei, molluschi, platelminti, anellidi, ) facilmente visibili ed osservabili ad occhio nudo, che vivono almeno una parte della loro vita in relazione ai substrati sommersi di tutti i corpi idrici. Sono particolarmente adatti all impiego nel biomonitoraggio, dati la limitata mobilità, il lungo ciclo vitale, la presenza di gruppi con differente sensibilità alle cause di alterazione, la relativa facilità di campionamento e di identificazione, i molteplici ruoli nella rete trofica, l ampia diffusione nei corsi d acqua. Il metodo di analisi basato sui macroinvertebrati bentonici che si è affermato in Italia ed è stato introdotto quale parametro di base per i corsi d acqua nel decreto legislativo n. 152/99 è l Indice Biotico Esteso (IBE). In futuro, l impegno degli enti di ricerca e di controllo ambientale dovrà essere rivolto anche alle altre biocenosi acquatiche (fitoplancton, macrofite e fitobentos, fauna ittica) indicate dalla direttiva 2000/60/CE 2, e per le quali attualmente non esistono metodi di analisi consolidati a livello nazionale. 2 Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l azione comunitaria in materia di acque. Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee del 22/12/00, L
6 M ETODI DI INDAGINE Ambienti studiati Nel corso del triennio sono stati condotti 151 campionamenti di macroinvertebrati bentonici e sono state eseguite 143 determinazioni di IBE, di cui 30 in provincia di Como. I corsi d acqua interessati sono stati 8 in provincia di Milano (14 stazioni) e 2 in provincia di Como (3 stazioni). L elenco degli ambienti indagati e delle loro principali caratteristiche è riportato in tabella 1; le stazioni di campionamento in provincia di Milano sono rappresentate ed elencate nella pagina successiva. L Indice Biotico Esteso (IBE) Le analisi sul biota sono state eseguite secondo il metodo dell IBE 1. Si tratta di un analisi di base 1 APAT, IRSA-CNR, Metodi Analitici per le acque. Volume terzo, Sezione 9000 Indicatori biologici. APAT Manuali e Linee Guida 29/2003, Roma, 1153 pp. Tabella 1 Corsi d acqua oggetto d indagine e relative caratteristiche. obbligatoria per la classificazione dei corsi d acqua prevista dalla normativa nazionale. I campionamenti di macroinvertebrati sono stati eseguiti mediante retino immanicato a maglie standard ed hanno riguardato tutti i microhabitat presenti lungo un transetto trasversale rispetto all alveo in ciascuna stazione. Ulteriori campionamenti manuali diretti (a vista) sono stati condotti al fine di confermare la presenza di organismi non catturati col retino o rinvenuti in basso numero (possibile trasporto da monte). In campo sono avvenuti lo smistamento ed una prima classificazione degli organismi al livello tassonomico richiesto dal metodo (famiglia o genere); un sottocampione di organismi è stato fissato in alcool etilico 75% per la successiva conferma tassonomica in laboratorio. Per ciascuna stazione si è infine proceduto alla compilazione dell elenco definitivo dei taxa rinvenuti ed al calcolo del valore di IBE e della corrispondente classe di qualità (tabella 2). Ambiente Lunghezza Numero Periodo dati Ordine Recapito finale (km) stazioni biologici Fiume ADDA 313 II Fiume Po Torrente BOZZENTE 37,4 IV Fiume Olona Fiume LAMBRO 144 II Fiume Po Torrente LURA 46,2 IV Fiume Olona 1 (1) Torrente MOLGORA 28 IV Canale Muzza Fiume OLONA 71 III Fiume Lambro Fiume SEVESO 52 III Canale Martesana 2 (2) Fiume TICINO 248 II Fiume Po (1) Una stazione in provincia di Como (dati ). (2) Due stazioni in provincia di Como (dati ). Tabella 2 Conversione dei valori di IBE in classi di qualità e rispettivi giudizi. Valore Classi di di IBE (1) Giudizio qualità I Ambiente non inquinato o comunque non alterato in modo sensibile 8-9 II Ambiente con moderati sintomi di inquinamento o di alterazione 6-7 III Ambiente inquinato o comunque alterato 4-5 IV Ambiente molto inquinato o comunque molto alterato V Ambiente eccezionalmente inquinato o alterato (1) L IBE può assumere valori intermedi nelle situazioni di transizione tra due valori interi (es. 9/10 o 10/9). 4
7 Lura I corsi d acqua principali della provincia di Milano La rete di monitoraggio dei corsi d acqua naturali ed artificiali della provincia di Milano. Nella figura, con il simbolo pieno ( ) sono indicati i punti in cui viene eseguito il monitoraggio biologico con i macroinvertebrati bentonici. Bozzente Seveso Adda Ticino Corsi naturali Corsi artificiali Canale Villoresi Stazione di monitoraggio IBE Olona Canale Scolmatore Nord-Ovest Naviglio Grande Naviglio Pavese Lambro Roggia Vettabbia Lambro Meridionale Naviglio Martesana Cavo Redefossi Canale Villoresi Molgora Canale Muzza Ambiente Stazione Origine del Dati corso d acqua IBE Fiume Adda Cornate d Adda Naturale + Torrente La Molgora Carnate Naturale + Torrente La Molgora Truccazzano Naturale + Fiume Lambro Lesmo Naturale + Fiume Lambro Brugherio Naturale + Fiume Lambro Melegnano Naturale + Fiume Olona Legnano Naturale + Fiume Olona Rho Naturale + Torrente Bozzente Lainate Naturale + Torrente Lura Rho Naturale + Torrente Seveso Lentate sul Seveso Naturale + Torrente Seveso Bresso Naturale + Cavo Redefossi S. Donato Milanese Naturale - Roggia Vettabbia Milano Naturale - Fiume Ticino Cuggiono Naturale + Fiume Ticino Boffalora Naturale + Canale Scolmatore Nord-Ovest Abbiategrasso Artificiale - Naviglio Grande Gaggiano Artificiale - Canale Villoresi Cassano d Adda Artificiale - Naviglio Pavese Casarile Artificiale - Canale Martesana Milano Artificiale - Colatore Addetta Vizzolo Predabissi Artificiale - 5
8 R ISULTATI Nel seguito sono presentati i risultati delle indagini in forma di schede riferite ad ogni singolo punto di campionamento. Le schede riportano una carta con l ubicazione geografica del punto di campionamento, i dati generali della stazione e le caratteristiche ambientali rilevate in occasione dell ultimo sopralluogo effettuato. I dati biologici sono riassunti in due grafici. Nel primo grafico sono riportati il numero di unità sistematiche complessivamente rinvenute (ricchezza tassonomica totale) ed il numero di unità sistematiche di efemerotteri, plecotteri e tricotteri (ricchezza tassonomica EPT), tre ordini di insetti il cui stadio larvale è particolarmente sensibile alle alterazioni dell ambiente acquatico. Nel secondo grafico sono riportati i valori di IBE calcolati in base alla composizione delle comunità campionate. Lo stato biologico è il valore di IBE calcolato come media dei valori ottenuti nel periodo La tendenza dello stato biologico è stata ricavata confrontando i valori medi di IBE del 2003 con quelli dell anno precedente. Il risultato è stato visualizzato mediante simboli assegnati secondo i seguenti criteri: Miglioramento del valore medio di IBE con variazione del giudizio di qualità. Miglioramento del valore medio di IBE senza variazione del giudizio di qualità. Valore medio di IBE invariato. Peggioramento del valore medio di IBE senza variazione del giudizio di qualità. Peggioramento del valore medio di IBE con variazione del giudizio di qualità. Il miglioramento od il peggioramento dello stato biologico è determinato da una differenza tra i due valori medi di IBE superiore a 1. Oltre alle schede relative alla provincia di Milano, sono riportati i dati riferiti alle tre stazioni monitorate in provincia di Como (torrente Lura e fiume Seveso). 6
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