Colpisce più frequentemente il sesso femminile (rapporto 3/1)soprattutto fino alla 5 decade, poi la forbice si riduce nettamente.

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Beatrice Napoli
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1 Casa di Cura Villa Tirrena Livorno, Via Montebello 102 Centralino info.villatirrena@suoreaddolorata.it Responsabile : Dr. Alessandro Mascitelli L insufficienza venosa cronica è una condizione clinica nella quale non è più garantito il normale ritorno del sangue venoso al cuore a causa del malfunzionamento delle vene degli arti inferiori. Questa situazione crea una stasi venosa e quindi un ipertensione venosa responsabile, in ultima analisi, di tutti i sintomi e complicanze. L insufficienza venosa cronica è una condizione clinica molto frequente, (si parla del 25/60% della popolazione) specie nei Paesi occidentali, con importanti ripercussioni socio economiche (perdite ore lavorative) e sulla qualità della vita. La familiarità è presente nell 85/95% dei soggetti portatori di varici (predisposizione.) Numerosi studi epidemiologici hanno correlato la presenza di varici (in soggetti predisposti ) con numero di gravidanze, terapie estro progestiniche, sedentarietà, professioni che richiedano posizione ortostatica prolungata, obesità, stipsi cronica, clima caldo, traumi, apparecchi gessati, trombofilie (alterazione della coagulazione), alterata deambulazione e mal appoggio plantare. Colpisce più frequentemente il sesso femminile (rapporto 3/1)soprattutto fino alla 5 decade, poi la forbice si riduce nettamente. I costi annuali per la gestione dell insufficien za venosa cronica sono stimati in Italia intorno ai 900 milioni di euro. Le varici sono una dilatazione con tortuosità delle vene superficiali dovute ad alterazione della parete e delle valvole, portanti ad un inversione patologica del flusso venoso ( reflusso ) Si parla di varici secondarie per quelle facenti seguito ad episodio trombotico venoso.

degli arti inferiori. Questa situazione crea una stasi venosa e quindi un ipertensione venosa responsabile, in ultima analisi, di tutti i sintomi e complicanze.

2 La sintomatologia più frequente della s. varicosa è caratterizzata da sensazione di gambe pesanti, gonfie, irrequiete, dolenti, con bruciore, parestesie, prurito e crampi notturni. La Commissione internazionale (American Venus Forum) nel 94 ha coniato una nuova classificazione internazionale CEAP che ben rende conto del progredire della malattia varicosa: Classe 1 /teleangiectasie ( capillari ); Classe 2 /varici; Classe 3/edema; Classe 4/pigmentazione, eczema, ipodermite; Classe 5/ulcere cicatrizzate; Classe 6 /ulcere attive. Le complicanze più gravi dell insufficienza venosa cronica sono le ulcere, le tromboflebiti superficiali e profonde che a loro volta possono dar luogo ad embolia polmonare (terza causa di morte in Italia) ed alla sindrome post trombotica. La prevenzione dell insufficienza venosa cronica degli arti inferiori interessa la maggior parte della popolazione e si basa sulla lotta contro i fattori di rischio. L esercizio fisico riduce la stasi e tonifica i vasi (da preferire passeggiate a passo svelto, nuoto in acque non troppo calde), si a massaggi linfodrenanti od a azione sul microcircolo effettuati da personale qualificato, evitare la stazione eretta prolungata, da evitare abbigliamenti comprimenti ( effetto laccio ), si a calzature con appoggio plantare corretto con tacco di circa 4 cm, evitare condizioni di obesità, il calore è sempre controindicato (evitare lunghe esposizioni al sole, saune, lampade UV ecc), cercare di evitare alcune posture (es. gambe accavallate ) e durante lunghi viaggi in aereo o in auto cercare di alzarsi al massimo ogni due ore e se possibile fare una breve passeggiata), evitare anche situazioni di disidratazione, da valutare sempre l utilità di utilizzo di calze, gambaletti o collant elastici preventivi (12 mm hg) e di alcuni farmaci classificati come Flebotropi.

/teleangiectasie ( capillari ); Classe 2 /varici; Classe 3/edema; Classe 4/pigmentazione, eczema, ipodermite; Classe 5/ulcere cicatrizzate; Classe 6 /ulcere attive.

3 Il Centro Flebologico della Casa di Cura Villa Tirrena di Livorno (Struttura Accreditata SSN - Regione Toscana), attualmente diretto dal Dr. Alessandro Mascitelli, frequentato da Pazienti residenti all interno della Regione ma anche provenienti da fuori, si è da sempre posto il compito di porre il Paziente, quale unico interlocutore, sempre informato, con terminologia e concetti comprensibili sulla sua patologia, la possibile evoluzione della stessa ed eventuali complicanze e quindi sulle opportune terapie mediche e/o chirurgiche che il suo specifico caso richiede, chiarendo sempre che l insufficienza venosa cronica è una malattia cronica ed evolutiva, la quale quindi avrà la necessità di essere monitorizzata nel tempo ed eventualmente nuovamente trattata. Il paziente che giunge al Centro Flebologico della Casa di Cura Villa Tirrena (sia tramite il SSN, che Privatamente) viene routinariamente sottoposto ad accurata anamnesi, seguita da un approfondito esame obbiettivo angiologico e quindi ad esame Ecocolordoppler degli arti inferiori per un corretto inquadramento patologico. le Sindromi Varicose e Teleangiectasiche ( capillari ) degli arti inferiori i Linfedemi cronici degli arti inferiori le Ulcere degli arti inferiori le Tromboflebiti Superficiali e Profonde degli arti inferiori Il Centro si occupa essenzialmente di patologie : le Sindromi Post Trombotiche. le problematiche Trombofiliche, (alterazioni della coagulazione del sangue in senso ipercoagulativo portanti a trombosi), Gli Interventi Chirurgici (eseguibili in regime di convenzione con lo SSN, o privatamente) sono offerti tramite una rigorosa gestione di ricovero programmato che attualmente ci consente un attesa non superiore ai tre mesi, con un canale riservato ai casi più urgenti. Tutti gli interventi (salvo casi eccezionali) sono in anestesia locale o loco-regionale ed in regime di Day Hospital.

sempre informato, con terminologia e concetti comprensibili sulla sua patologia, la possibile evoluzione della stessa ed eventuali complicanze e quindi sulle opportune terapie mediche e/o chirurgiche

4 VARICI : attenendoci alle più recenti linee guida internazionali e forti della esperienza personale (oltre 4000 interventi eseguiti fino ad ora) optiamo sempre per un trattamento chirurgico più conservativo possibile: Crossectomia della Grande o della Piccola Safena associato ad eventuale worming in area di competenza della vena in oggetto o a scleroterapia delle varici residue, Stripping corto della Safena interna, (raramente lungo, ove non è possibile fare altrimenti) La crossectomia comporta un solo piccolo taglio all inguine,(o dietro al ginocchio per la Piccola Safena) lo stripping corto va dall inguine al ginocchio, il lungo dall inguine al malleolo interno del piede Una piccola quota di interventi sulle varici degli arti inferiori è possibile farla con il Laser con Sonda Endovasale (la Safena da trattare non deve però essere eccessivamente tortuosa o dilatata ).L esperienza personale mi porta a dire che non ci sono poi cosi tanti vantaggi del Laser nei confronti di una corretta chirurgia tradizionale come quella soft effettuata nel nostro Centro, che porta il Paziente ad una vita pressoché normale già in seconda giornata ( portando un bendaggio elastico per 6 giorni, quindi calza elastica per 20 gag). ULCERE ARTI INFERIORI : la chirurgia di tale patologia viene riservata deontologicamente per gli alti costi alle cosiddette lesioni ulcerose resistenti alle comuni terapie. Consiste essenzialmente nell eseguire in anestesia per contatto o locale una toilette della lesione in oggetto seguita dall applicazione di sostituto dermico (attualmente usiamo quello di derivazione suina).quest ultimo fa da supporto ai fibroblasti autoctoni del paziente trattato con il risultato di ridurre i tempi di guarigione e non ultimo di diminuire rapidamente il grado di dolore (generalmente severo in queste patologie). Dimesso nella giornata il paziente è immediatamente in grado di compiere tutti gli atti quotidiani della vita. Curare un ulcera degli arti inferiori è una metodica al limite tra scienza ed arte. Uno scrupoloso esame obbiettivo flebo logico e generale ed un esame Ecocolordoppler sono indispensabili per inquadrare correttamente la lesione ulcerosa di quel paziente da trattare (arteriopatica, flebopatica, mista, diabetica, vasculitica ecc ). Ogni ulcera necessita della propria particolare medicazione.

corto della Safena interna, (raramente lungo, ove non è possibile fare altrimenti) La crossectomia comporta un solo piccolo taglio all inguine,(o dietro al ginocchio per la Piccola Safena) lo

5 BENDAGGI : il bendaggio elastico è un atto terapeutico, specifico e di competenza dello specialista Flebologo (come la prescrizione di una calza terapeutica) indispensabile in alcune patologie vascolari quali le Tromboflebiti superficiali e profende degli arti inferiori, la Sindrome post trombotica scompensata, il Flebolinfedema ed il Linfedema cronico degli arti inferiori, le Lesioni Ulcerose ad eziopatogenesi flebopatica, profilassi in gravidanze a rischio trombotico, profilassi antitrombotica peri e post operatoria di soggetti a rischio. Il Centro Flebologico della Casa di Cura Villa Tirrena è in grado di offrire in regime libero professionale trattamenti Scleroterapici delle Varici e delle Teleangiectasie ( Capillari ) degli arti inferiori, Medicazioni Topiche cosiddette Avanzate delle Lesioni Ulcerose degli arti inferiori, Bendaggi Elastici Compressivi, montati a regola d arte, indispensabili per alcune Patologie degli arti inferiori. SCLEROTERAPIA : metodica considerata assieme alla chirurgia il gold standard per la terapia delle varici e delle teleangiectasie degli arti inferiori.l iniezione del farmaco sclerosante (attualmente si usano per lo più schiume o saponi ) provoca tramite prima irritazione della parete varicosa e successivamente invasione del lume da parte di cellule denominate fibroblasti, la completa obliterazione della varice stessa. Tutto questo al pari della chirurgia ( in cui viene eliminato fisicamente il vaso ) elimina il problema del reflusso a sua volta causa dell insufficienza venosa cronica. Il paziente non necessita poi di alcuna particolare precauzione. Dr. Alessandro Mascitelli

Ulcerose ad eziopatogenesi flebopatica, profilassi in gravidanze a rischio trombotico, profilassi antitrombotica peri e post operatoria di soggetti a rischio.

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