8-9 O SSERVATORI O COMUNICAZIONE&CULTURA. Editoriale. Approfondimenti. Dossier. Comunicazioni sociali. Progetto culturale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "8-9 O SSERVATORI O COMUNICAZIONE&CULTURA. Editoriale. Approfondimenti. Dossier. Comunicazioni sociali. Progetto culturale"

Transcript

1 8-9 O SSERVATORI O 2001 COMUNICAZIONE&CULTURA Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali Circ.ne Aurelia, Roma Tel Fax ucs@chiesacattolica.it Servizio nazionale per il progetto culturale Circ.ne Aurelia, Roma Tel Fax cultura@chiesacattolica.it Editoriale Approfondimenti Dossier Comunicazioni sociali Progetto culturale Novità dai media cattolici Economia dei media I fatti del mese sulla stampa Segnalazioni multimediali Appuntamenti e segnalazioni La famiglia soggetto sociale Luisa Santolini pag. 2 Offerta di informazione e uso dei media nelle famiglie italiane. Il rapporto Censis-Ucsi Emilio Rossi pag. 4 La famiglia soggetto sociale: radici, sfide e progetti a cura del Servizio nazionale per il progetto culturale... pag. 6 Seminaristi a Lipari per imparare le nuove tecnologie pag. 13 Vallo della Lucania: operatori pastorali a convegno sulla comunicazione Venezia: il Patriarca con i giornalisti e collaboratori dei media diocesani Cantiere aperto pag. 15 Laboratorio pag. 16 Beni culturali pag. 18 A Sat 2000 cultura e poesia pag. 21 Radio: in leggera flessione ascolti e raccolta pubblicitaria pag. 22 Microsoft: smembramento evitato Tele+ e Stream si fondono Nuovo quotidiano on line per Varese A Giffoni l annuale appuntamento del cinema per ragazzi In crescita il mercato home video Gli Orientamenti pastorali della Cei pag. 24 Il vertice dei G8 Educare è comunicare. Note di sociologia dell educazione pag. 29 Le parole della Rete. Il dizionario di Internet Dizionario enciclopedico del Medioevo Navigando nella rete pag. 30 La famiglia soggetto sociale: radici, sfide e progetti Roma, Ottobre pag. 32

2 1. EDITORIALE L a famiglia soggetto sociale di LUISA SANTOLINI* Nelle nostre diocesi, nelle nostre comunità e associazioni stanno circolando da qualche settimana gli inviti e lo strumento di lavoro del Convegno Famiglia soggetto sociale: radici sfide e progetti organizzato in occasione dei 20 anni della Familiaris Consortio congiuntamente dal Forum delle associazioni familiari e dal Servizio nazionale per il Progetto culturale della Cei. Per celebrare e sottolineare i venti anni dalla Familiaris Consortio, segno profetico di cura e sensibilità di Giovanni Paolo II nei confronti della famiglia, è apparsa doverosa una riflessione sul cammino fatto in questi anni a fronte della sfida e della sollecitazione lanciate dal Santo Padre: Famiglia, diventa ciò che sei! (n. 17). In particolare, per i credenti laici chiamati alla costruzione di una società più umana, tale sfida si deve necessariamente concretizzare nella volontà, da parte di ciascuna famiglia e delle famiglie insieme, di impegnarsi per una reale partecipazione allo sviluppo della società ; è 2 questo uno dei quattro mandati attraverso cui, Familiaris Consortio (nn ), ogni famiglia può approfondire e realizzare la propria identità più vera. Il convegno ha quindi l obiettivo principale di evidenziare come la dimensione familiare sia un fattore ineliminabile e insostituibile nel determinare il benessere e la qualità della vita di ciascuna persona e di un intero popolo, in una relazione dialettica tra famiglie e contesto sociale in cui da un lato la società sia capace di riconoscere la cittadinanza sociale della famiglia, dall altro le famiglie si assumano consapevolmente una responsabilità pubblica nei confronti del bene comune. Non si tratta per le famiglie di assumere moralisticamente un compito esterno, quanto di incarnare la propria vocazione nel servizio alla persona e nel proprio compito educativo: è questa fedeltà alla propria identità che consente alla famiglia di guardare all esterno, di essere risorsa per sé e per la società, di contribuire alla costruzione della civiltà dell amore, a condizione però che la società ponga le condizioni affinché questa produttività sociale venga riconosciuta, accolta, valorizzata, in un giusto rapporto tra Stato, cittadini e formazioni intermedie, prima di tutto la famiglia. Da qui, la convinzione che la questione famiglia : non è un problema solo dei cattolici, essa riguarda l intera società perché in larga misura è nella famiglia che si costruiscono i cittadini di domani. La famiglia non è la specifica forma di convivenza dei credenti, ma un problema sociale che va affrontato con argomenti seri, razionali in tutti i suoi risvolti sociali, economici, giuridici, politici, psicologici; non è un semplice fatto privato dei singoli individui, perché essa riguarda l intera collettività, è al centro dell edificio sociale, lo condi-

3 1. EDITORIALE ziona e ne è condizionata. La famiglia fondata sul matrimonio riveste un interesse sociale enorme, perché in essa c è un impegno di stabilità e di certezze, una obbligazione sociale che vanno giuridicamente e socialmente premiate. Il Convegno, dopo la relazione di apertura del Cardinale Ruini, prevede una riflessione fondativa capace di ridefinire gli orizzonti antropologici e valoriali entro cui situare il presente e il futuro della famiglia; una riflessione sulla soggettività ed il ruolo sociale della famiglia (oggi negato dalla società, che pone invece al centro lo Stato e l individuo) con un approccio sociologico nella definizione del rapporto famiglia-società, un approccio psico-sociale nella definizione di ciò che è il familiare ed un approccio demografico, nella definizione di come è oggi la famiglia reale ; una riflessione in cui evidenziare attraverso approfondimenti tematici alcune problematiche prioritarie, con giudizi culturali e indicazioni di natura socio-politica. Un primo momento sarà legato alla relazione tra famiglia, sistema socio-economico e interventi regolativi dello Stato (in particolare si affronteranno le relazioni tra famiglia e scelte economiche, famiglia e lavoro e famiglia e fisco). In un secondo momento si rifletterà sull istituzione familiare dal punto di vista legislativo e giuridico e sulla responsabilità educativa della famiglia in rapporto con le altre istituzioni formative oggi presenti. La dimensione associativa ed il principio di sussidiarietà costituiranno le due prospettive strategiche di lettura e interpretazione. Il tema dell associazionismo sarà punto di partenza e punto di arrivo in quanto è attraverso questa esperienza che avviene l esplicitazione della soggettività sociale della famiglia. La questione della sussidiarietà attraversa in modo trasversale tutta la relazione tra la famiglia e la politica nella prospettiva di stabilire che lo Stato e le Istituzioni devono mettere in condizioni la famiglia di svolgere al meglio i compiti che è chiamata a svolgere. Come si comprende un Convegno ambizioso che vuole indicare le sfide ed i progetti che le famiglie e la società tutta avranno di fronte all alba del nuovo millennio e che vuole sollecitare delle risposte alla luce delle parole del Santo Padre L avvenire dell umanità passa attraverso la famiglia. Una celebrazione dovuta e un appuntamento solenne per dire al Papa che il suo grido Famiglia diventa ciò che sei non è rimasto inascoltato. * Presidente Forum delle associazioni familiari 3

4 2. APPROFONDIMENTI O fferta di informazione e uso dei media nelle famiglie italiane Il rapporto Censis - Ucsi di EMILIO ROSSI* In occasione del Giubileo dei giornalisti, giusto un anno fa, Giovanni Paolo II riconosceva nella professione un compito in un certo senso sacro che per la sua vastissima e diretta influenza sulla pubblica opinione [...] non può essere guidato solo dalle forze economiche, dai profitti e dagli interessi di parte. Se la considerazione si allarga a tutta la comunicazione di attualità, anche non strettamente informativa, si scopre di essere di fronte non solo a un fenomeno culturale, ma al fenomeno culturale del nostro tempo. In una recente intervista Neil Postman, massmediologo americano, indica nella televisione il centro di comando della cultura. 4 Ci piaccia o meno, nella massmedialità siamo immersi, ne siamo imbevuti e modellati. Dovremmo padroneggiarla e ne siamo spesso padroneggiati. E dunque dobbiamo anzitutto conoscerla nelle dimensioni quantitative e qualitative della domanda e dell offerta, nelle costanti e nelle dinamiche tanto travolgenti, che non di una fotografia c è bisogno ma di un continuo monitoraggio. Per questo l Ucsi (Unione Cattolica della Stampa Italiana), certa di farsi interprete di una esigenza avvertita al di là di ogni steccato, ha proposto al Censis, accreditato di sensibile professionalità in questo genere di ricerche, l idea di un Rapporto annuale sulla comunicazione in Italia; e il Censis l ha prontamente accolta e poi realizzata, ancora con la collaborazione dell Ucsi e con il sostegno di Mediaset, Mondadori, Omnitel, Ordine dei giornalisti, Rai, Rcs, Telecom, Upa. Articolata in una indagine nelle famiglie e in un questionario per i professionisti della comunicazione, la ricerca si completerà con un forum e culminerà nella pubblicazione di un volume in autunno. Ma già il sipario si è alzato per far noti i primi risultati significativi, anche se suscettibili di approfondimenti, ingrandimenti, correlazioni. Sono un centinaio di pagine fra tavole, grafici, testi. Televisioni, radio, quotidiani se ne sono occupati, fermando l attenzione prevalente su quello che è stato definito il consumismo mediatico degli italiani divaricato tra abbondanza di mezzi accumulati nelle nostre case e limitatezza di utilizzazione effettiva. Qui però preferiamo segnalare alcuni altri stimolanti aspetti, senza nascondere anche certe contraddizioni o compresenze, come Giuseppe De Rita le ha meglio definite in sede di presentazione. Intanto sembra essere acquisita la consapevolezza della grande rilevanza dei media nella cultura e nella vita del Paese; a cominciare dal versante dei professionisti: il 68% di loro riconosce che il giornalismo è importante per la società e solo il 15% lo appiattisce al ruolo di una professione come le altre. Coerente con questo dato è il riconoscimento che la televisione comporta responsabilità maggiori che gli altri media. Seguendo gli italiani lungo la giornata, fascia oraria dopo fascia oraria, risulta chiaro il succedersi e l accavallarsi dei vari media a partire dal primo mattino: la radio, poi il quotidiano, poi la televisione quasi alluvionalmente. C è un culmine tra le 20 e le 22 di sera, durante il quale solo il 13% degli italiani non è agganciato dagli strumenti oggetto dell indagine (dai libri a Internet). Tutti sovrasta, sovranamente, la televisione, la vecchia televisione generalista che è in ogni famiglia (95,8%) e che in ogni famiglia è utilizzata costantemente (93,4%). Riprova: a non avere un rapporto con

5 2. APPROFONDIMENTI la televisione, cioè a non utilizzarla mai o quasi mai, è solo il 4,2% del campione. Contro ripetute previsioni la televisione non declina, almeno per ora. Anche sul telefonino, trionfante per necessità in tutta Italia, si vorrebbe vedere per l appunto la televisione. Dunque i problemi del sistema televisivo problemi culturali, etici, politici, giuridici, economici, industriali appartengono più che mai di buon diritto all agenda del Paese. Distrarsene sarebbe sbagliato. Questa è ancora la situazione. Domani si vedrà. Che cosa non piace nei media? Anzitutto la volgarità. È un giudizio significativo, tanto più che accomuna chi riceve e chi produce comunicazione, soprattutto in televisione. E si badi che, piaccia o meno, alla televisione si chiede prioritariamente svago. Ma evidentemente è diffusa la persuasione che svago sia possibile anche all insegna del buon gusto. Se alla televisione ci si rivolge soprattutto per svago, al quotidiano a stampa ci si dedica soprattutto per interesse, cioè per soddisfare esigenze più propriamente informative, secondo una tradizione civile, in Italia piuttosto limitata, che merita di essere salvaguardata e sviluppata. Non proprio coerente con il fastidio a riguardo delle volgarità sembrano le valutazioni, come dire, piuttosto tranquille che raccoglie la presenza della cronaca nera. Elevata è invece la sensibilità alla tutela dei minori sia sul versante del pubblico, sia sul versante dei professionisti. Questi ultimi dichiarano di assumersi doverosamente la responsabilità primaria che ne consegue. Quanto al pubblico sono naturalmente soprattutto il capofamiglia e la donna a sentire il problema. Ma è da segnalare la valutazione che viene anche dagli utenti compresi tra i 14 e i 24 anni. Siamo tra i soggetti verosimilmente più insofferenti di tutela e impazienti di esperienze: bene, solo uno su cinque di loro si consegna un po sbrigativamente alla formula: È bene che i bambini imparino come è fatto il mondo. Quanto alla pubblicità, se si riconosce realisticamente il ruolo di risorsa che i suoi proventi rappresentano per la vita stessa dei media, risulta diffuso il fastidio per la sua invadenza e abbastanza viva l attenzione ai suoi esiti diseducativi. Da annotare che particolare insofferenza la pubblicità risulta raccogliere tra i giovani, portati in televisione a cambiare canale pur di scansarla. E qui non sorprende ma preoccupa lo scarso interesse dei giovani per la politica e per l attualità informativa. Lo stesso rapporto col quotidiano a stampa risulta fondato più su un abitudine familiare che su una scelta di testata in ragione di un orientamento. L interesse per gli argomenti politici da una media generale del 30,6% crolla tra i giovani al 12,6%. Quanto alla televisione i telegiornali sono preferiti dal 14,9% dei giovani contro una media generale del 40,6%, i dibattiti politici poi solo dal 2,3% contro il 9,4%. Infine preferisce i giornali radio contro una media generale del 30,8%, solo il 9,2% dei giovani. Per loro, per i giovani, il classico binomio radiofonico musica e notizie (non necessariamente politiche) si sbilancia fino a convertirsi in monopolio della musica leggera. In qualche modo, sulla stessa lunghezza d onda, anche al di là dell area giovanile, si collocano i dati che attestano un attenzione piuttosto limitata (o viceversa insoddisfatta?) a due categorie, che sono sì antagonisticamente polarizzate ma che costituiscono in qualche modo indici convergenti di sensibilità. Sono le categorie della faziosità e del coraggio di schierarsi? E qui bisognerebbe risalire a lasciti storico-culturali, remoti e recenti, a deficit di etica civile (e non civile soltanto). Conferma, il Rapporto, che la vecchia cara radio (qui forse un po in ombra, perché il Rapporto Censis- Ucsi è per buone ragioni centrato sul consumo domestico) si ascolta per compagnia. Sembra una banalità. Ma solo che si consideri il dato demoscopico in un ottica esistenziale, ne traspaiono categorie cariche di significato: la solitudine, la prossimità, persino la fantasia nella carità contro nuove forme di emarginazione Questo assaggio per spizzichi si ferma qui. Forse è sufficiente per indicare che si è avviato un percorso promettente. Sarebbe utile che, radicandosi, il rapporto Censis-Ucsi diventasse un appuntamento atteso ogni anno da chiunque sia determinato a non abbandonarsi pigramente alla deriva e a vivere ad occhi aperti la realtà culturale più tipica del nostro tempo: sulla via di quell assunzione di responsabilità cui invitano, per l appunto, le parole del Papa richiamate in apertura. *Presidente Unione cattolica della stampa italiana 5

6 3. DOSSIER L a famiglia soggetto sociale: radici, sfide e progetti a cura del Servizio nazionale per il progetto culturale In occasione dei venti anni dalla pubblicazione dell Esortazione apostolica Familiaris Consortio si terrà a Roma dal 18 al 20 ottobre prossimi un convegno promosso dal Forum delle Associazioni Familiari e dal Servizio nazionale per il progetto culturale. L iniziativa, il cui programma si trova nella rubrica Appuntamenti e Segnalazioni, si colloca all interno di un più ampio evento organizzato dalla Commissione Episcopale per la famiglia e la vita della CEI, nel corso del quale è previsto l incontro delle famiglie con il Papa. Recentemente è stato pubblicato un agile strumento di lavoro che riunisce i contributi di alcuni relatori al convegno e fornisce così un approccio ai temi che saranno affrontati in quella sede. Ne riportiamo qui ampi stralci. La famiglia come soggetto sociale: ragioni, sfide, programmi PIERPAOLO DONATI Le più recenti ricerche sul campo evidenziano che la famiglia media, in modo diverso dal passato, una quantità di posizioni e di relazioni sociali che, ben lungi dall essere meno rilevanti di un tempo, sono anzi più decisive per il destino sociale dell individuo e la qualità della sua vita. La mediazione attiva della famiglia non si esplica soltanto verso i figli, ma riguarda tutti i soggetti individuali che la compongono, poiché volenti o nolenti è la rete di relazioni che media il singolo con la società più ampia. 6 La domanda con cui la società si trova confrontata è duplice: il far parte di una certa famiglia è più o meno rilevante a determinati fini sociali? E che cosa ne deriva per la società? Porsi questi interrogativi significa, per la società, chiedersi che cosa costi e quali vantaggi procuri il fatto che le persone siano famiglia oppure no. Questi calcoli, tuttavia, non possono essere di tipo economico: sono innanzitutto di tipo simbolico, perché le mediazioni, viste dal lato dell individuo, aiutano a identificarsi e con ciò a trovare un proprio posto nel mondo (si pensi a quanto decisivo sia il compito delle mediazioni familiari nel dare fiducia a un figlio che deve crescere; all importanza, nell esistenza personale, di avere una casa, con tutto ciò che essa significa, e così via) e, se viste dal lato della società, aiutano a instaurare forme di convivenza civile nella sfera pubblica: il fatto che le persone vivano relazioni familiari non è indifferente per le virtù civiche né per la qualità della cittadinanza. Soggettività della famiglia, alla fine, significa che la famiglia, proprio in quanto mediazione, diventa un nuovo bene, che è sentito, vissuto e perseguito con intenzionalità di senso proprio, non subordinato né dipendente da altri contesti o variabili. Non sono più questi contesti che impongono un certo modello di famiglia, ma sono i sentimenti e il modo autonomo di rappresentarsi le relazioni familiari che vanno a poco a poco proiettando la loro influenza su tali contesti: così, la famiglia dà una propria visione della scuola, dell economia, della politica, e anche della Chiesa; addirittura, elabora un nuovo senso dei diritti, non solo quelli privati, ma anche di quelli sociali e perfino politici. Per arrivare a comprendere i vantaggi di un discorso pubblico e comune sulla famiglia bisogna assumere un punto di vista non privatistico, cioè guardare a problemi e a interessi collettivi e diffusi. Ne porterò due esempi: a) Si può osservare che, di fatto, una quantità crescente di problemi sociali nasce dal mancato riconoscimento e sostegno delle funzioni di mediazione sociale della famiglia. Lo testimonia l aumento del disagio, del malessere, delle malattie mentali, delle tossicodipendenze, dei suicidi fra i giovani. La società non può illudersi di risolvere questi problemi ignorando la mediazione familiare o pensando di affrontarla in maniera indiretta, attraverso misure rivolte a singoli bisogni e a singoli destinatari: infatti, se la mediazione familiare dovesse essere ulteriormente negata, o riconosciuta soltanto per via indiretta, e più o meno implicitamente penaliz-

7 1. EDITORIALE 3. DOSSIER zata, è sociologicamente certo che andremo incontro a problemi più seri e devastanti, poiché la famiglia dovrebbe sobbarcarsi oneri ancora maggiori dei presenti soprattutto nei rapporti tra le generazioni dovendo rimediare ai crescenti bisogni dell infanzia, dei giovani e degli anziani senza essere riconosciuta in tali funzioni. Si deve avere ben chiaro che della mediazione familiare abbiamo bisogno pressoché tutti non soltanto il bambino o l anziano non autosufficiente perché nessuno può fare a meno di una relazione di fiducia, di aiuto e di sostegno primario nel corso della propria vita. b) Si può anche osservare che, se fino a ieri vi era stata una correlazione inversa tra forza dello Stato e forza della famiglia, tale correlazione storica non può essere valida oggi, in una società postmoderna o complessa. Se infatti la costruzione dello statonazione moderno era avvenuta contro la famiglia intesa come potentato d interessi particolaristici una costruzione, quella, necessaria sotto molti aspetti oggi la famiglia e lo Stato postmoderni sono più interdipendenti, e devono trovare una correlazione positiva fra loro. La famiglia deve farsi relazione comunitaria d intermediazione fra individuo e società, cioè relazione che esprima una precisa sfera di diritti di cittadinanza: i diritti di chi, per il fatto di vivere in una famiglia, deve essere riconosciuto e sostenuto con adeguate intitolazioni (o diritti di accesso a garanzie e diritti sociali) nell esercizio delle mediazioni che questo fatto porta con sé. In questi ultimi anni, nonostante le innumerevoli difficoltà che le si sono contrapposte, la famiglia italiana si è dimostrata quanto mai vitale, estremamente adattativa e anche innovativa, nei confronti della società. L efficienza delle mediazioni che ha operato è stata naturalmente diversa a seconda delle sue diverse configurazioni, opportunità e risorse, in rapporto allo status sociale dei suoi membri e al contesto territoriale. Che in tanti momenti, o in tanti casi, la famiglia non riesca più a essere sfera o soggetto di mediazione, non meraviglia; nondimeno, attraverso tentativi ed errori, essa non smette di elaborare nuove soluzioni. Forse, potrà anche arrivare a chiedere alla società politicamente organizzata da quale parte sia: se da quella di un astratto individualismo, o da quella di un impegno per costruire relazioni più umane. Dalla risposta che riceverà dipenderà quali e quante nuove mediazioni essa dovrà attivare, per amore o per necessità. Incrementare il famigliare : il compito perenne della famiglia in un mondo che cambia EUGENIA SCABINI Per comprendere l identità della famiglia dobbiamo cogliere il suo livello aggregativo primario. La famiglia infatti è quella specifica ed unica organizzazione che lega e tiene insieme le differenze originarie dell umano, quella tra generi (maschile e femminile), tra generazioni (genitori e figli) e tra stirpi (l albero genealogico materno e paterno). La famiglia è fatta di relazioni, di legami e genera legami. Possiamo distinguere legami interni alla famiglia e alla sua storia e legami tra la famiglia e la comunità nella quale la famiglia vive. I due tipi di legami sono connessi, perché legami deboli e frammentati all interno, rendono la famiglia soggetto sociale debole e viceversa una forte capacità relazionale tra i soggetti della famiglia, rende la famiglia capace di relazioni efficaci con il suo intorno. I legami familiari sono primari, vale a dire sono fondamentali per la costruzione della identità. Agiscono e si esprimono nella concretezza dei comportamenti quotidiani ma sono lunghi, cioè ci riportano al nostro passato, alla genealogia delle nostre stirpi di appartenenza e si proiettano nel futuro, nella speranza di fecondità di nuove generazioni. La famiglia è una comunità di generazioni che collega vivi e morti, generazioni presenti, passate e a venire. Il suo obiettivo e progetto intrinseco è racchiuso nella parola generare. La famiglia non riproduce ma genera, dà forma umana, umanizza ciò che da lei nasce e ciò che in lei si lega. Come la famiglia persegue questa sua funzione imprescindibile di dar vita all umano che è il segno e l espressione del suo essere un soggetto? La famiglia umanizza, genera l umano, genera un bene relazionale, attraverso la sua struttura simbolica. Chiamiamo il famigliare questa linfa simbolica che dà senso e valore ai legami familiari. Il famigliare è l identità profonda della famiglia, la radice psichica del suo essere soggetto. Riuscire ad incrementare il famigliare, cioè questa linfa simbolica, e contrastarne i processi degenerativi che ogni epoca e ogni famiglia conosce è il compito cui siamo chiamati. Realizzare questo compito significa rafforzare la famiglia come soggetto e contrastarne la frammentazione. In generale possiamo dire che, nella società odierna, vi è uno squilibrio tra aspetti affettivi ed etici: i primi sono sovrainvestiti ed i secondi sottostimati. Gli affetti senza una direzione si trasformano così in fluttuanti sentimenti e la incertezza sul valo- 7

8 3. DOSSIER re ed il senso dell appartenenza e del compito familiare indebolisce ed impoverisce i legami che cercano stabilità in continui quanto inefficaci appelli a regole di comportamento. La famiglia italiana nel grande spazio europeo: tra enfasi dell innovazione e valore della tradizione GIAN CARLO BLANGIARDO 8 Ancora alla fine degli anni 50, quando ormai si configurava anche nel nostro Paese, come quasi ovunque in Europa, la fase conclusiva del processo noto come (prima) transizione demografica, il termine famiglia richiamava, nel senso più usuale, i legami naturali connessi col processo della riproduzione, principalmente nella misura in cui questi legami venivano socialmente sanzionati da strette norme legali o di costume. In sostanza, una visione della famiglia saldamente fondata nel pensiero dominante della comunità scientifica e della cultura del tempo sul vincolo fra sposi che ha origine nel matrimonio e sulla relazione che sussiste fra genitori padre o madre e i loro figli. Da allora molte cose sono cambiate, sia da noi che altrove. Non solo in termini quantitativi, come testimoniano i dati sulla crescita e sulla trasformazione dimensionale delle famiglie, ma soprattutto riguardo alla tipologia delle diverse strutture familiari. Teorizzando l abbandono di un epoca di altruismo nelle scelte familiari e riproduttive a favore di una fase di crescente individualismo, i fautori della seconda transizione demografica ne identificano i punti qualificanti sotto il profilo socio-demografico in quattro passaggi fondamentali: da quella che era stata da più parti definita come l epoca d oro del matrimonio (la Golden Age of Marriage tra la fine degli anni 50 e primi anni 70), all alba della convivenza ; dalla centralità del modello figli con genitori al ruolo dominante della coppia con figlio ; dal ricorso passivo alla contraccezione come strumento per scongiurare gravidanze indesiderate, al suo impiego come supporto alla libertà di decidere se e quando soddisfare i progetti di maternità; da una tipologia di famiglie uniforme e destinata ad accompagnare lo sviluppo naturale della biografia di un individuo secondo la tradizionale sequenza coppia - genitori e figli - nido vuoto - coniuge solo, ad una pluralità di forme familiari commisurate alle scelte organizzative, al contesto socio-culturale e agli eventi che intervengono lungo le diverse fasi di un ciclo di vita individuale in cui i progetti sono costantemente suscettibili di revisione. In generale, si può affermare che anche nella molteplicità più o meno radicata delle forme, che esprimono il pluralismo culturale della società di oggi, la famiglia europea resta delegata a svolgere funzioni essenziali per il benessere degli individui che ne fanno parte, ma rivendica (in primo luogo nel nostro Paese) più valorizzazione e sostegno per l attività di produzione e di formazione del capitale umano. Compiti che essa continua ad interpretare ovunque all insegna di un altruismo e di una disponibilità al sacrificio che, quand anche in forma meno accentuata nel susseguirsi delle generazioni, raggiungono i livelli più elevati proprio in corrispondenza dei giovani italiani. In conclusione, se anche l abito della famiglia coniugale e riproduttiva dell Italia degli anni 50 si è ammodernato e può assumere oggi fogge differenti, le analisi dei dati statistici e le relative valutazioni fanno ritenere che poco sia cambiato sotto il profilo del ruolo e dei valori dell istituzione familiare. La famiglia made in Italy ha in genere saputo resistere al richiamo della concorrenza di modelli alternativi e si avvia ad affrontare il nuovo millennio nel segno di una tradizione ancorata ad un solido sistema di valori. Ciò che essa sembra chiedere oggigiorno alla società e alla politica è solo la possibilità di adattarsi al cambiamento e alle nuove problematiche di un mondo sempre più ricco di trasformazioni, senza per questo snaturarsi o doversi omologare a modelli che (almeno per ora) non sono propri della vita e della cultura del nostro Paese. La famiglia come soggetto economico STEFANO ZAMAGNI Un paradosso, tra i tanti, caratterizza la società italiana di questa fase storica. Mentre si va diffondendo la consapevolezza del ruolo decisivo che la famiglia svolge come soggetto di scelte economiche, non procede allo stesso ritmo la messa in cantiere di provvedimenti legislativi e amministrativi volti alla attuazione di una vera e propria politica della famiglia in sostituzione delle ormai obsolete politiche per la famiglia. Allo scopo di farsi un idea dell ampiezza del divario di cui sopra, si consideri che, ancor oggi, l Italia destina alla spesa per maternità e famiglia poco più dell 1% del PIL, la quota più bassa tra tutti i paesi dell Unione Europea. Come a dire che la famiglia, in quanto tale, non è un soggetto destinatario di politiche e dunque di risorse nel nostro modello di welfare.

9 1. EDITORIALE 3. DOSSIER A fronte di ciò, proviamo a considerare cosa rende alla società la famiglia intesa quale soggetto economico. La proposizione generale che va ribadita e sostenuta con forza è che la famiglia è il primo produttore di esternalità positive, di quegli effetti positivi cioè che, non essendo internalizzati dal meccanismo dei prezzi, sfuggono alle usuali rilevazioni statistiche, con il che essi finiscono con il non esistere (esiste, infatti, solo ciò che è quantificabile e misurabile). Proviamo ad elencare le principali fattispecie di esternalità positive associate alla famiglia. Primo, la riproduzione della società. Secondo, l integrazione e la redistribuzione dei redditi da lavoro. Terzo, la flessibilizzazione della partecipazione lavorativa dei soggetti femminili e dei giovani. A questi casi, per così dire canonici, di esternalità positive generate dalla famiglia, penso sia opportuno richiamare l attenzione su altri tre casi, altrettanto se non più importanti dei precedenti ma quasi sempre trascurati nel dibattito politico-culturale. In primo luogo, la famiglia è l istituzione che più di ogni altra sostiene e tutela i soggetti deboli dai bambini in età prescolare agli anziani non autosufficienti; dalla cura dei disabili all assistenza dei malati. Secondariamente, la famiglia è il luogo ideal-tipico della creazione di capitale umano degli individui. Infine, la famiglia funge da filtro tra individuo e mercato per quanto concerne le scelte di consumo. Se le cose stanno nei termini sopra descritti, l obiettivo da perseguire non può essere quello di reclamare maggiori risorse per la famiglia. Non è più credibile un azione politica che si limiti ad assicurare più elevati assegni familiari, un numero maggiore di posti negli asili nido e così via. Si tratta piuttosto di passare da una politica per la famiglia fondata su una logica di tipo risarcitorio e quindi, tanto o poco, paternalistica ad una politica della famiglia il cui principio regolativo ha da essere quello del welfare abilitante, un welfare cioè che ponga la famiglia nelle condizioni di sviluppare il proprio potenziale di crescita. Quali proposte il Forum delle Associazioni Famigliari è in grado di avanzare e di sostenere con la necessaria fermezza a quelle autorità dalle quali ci si attende un mutamento dell attuale assetto istituzionale? Prescindendo dalle proposte in materia sia giuslavoristica sia fiscale in merito alle quali altri dirà sono dell avviso che si possa operare in tre ambiti specifici di intervento. Il primo concerne il credito al consumo. Un secondo ambito di intervento è quello che concerne la messa in opera di forme innovative di sanità integrativa. Infine, una terza linea di azione è quella che vede la creazione di fondazioni di comunità (Community Foundations) centrate sulle associazioni familiari. Famiglia e lavoro: una difficile conciliazione LORENZO CASELLI L esperienza lavorativa ha una profondità antropologica di grande rilevanza; attraverso il lavoro infatti la persona non entra semplicemente in contatto con la realtà sociale esterna, assumendo ruoli, compiti e funzioni socialmente visibili, riconoscibili (e riconosciuti fino al punto da essere retribuiti), ma costruisce la propria identità di persona, impastandosi con la realtà, mettendosi in gioco, cambiandola e facendosi cambiare da essa; non esiste un lavoro esterno al soggetto, per quanto ripetitivo, alienato e senza significato possa esso sembrare, ma sempre, in ogni attività, è l umanità di ogni persona che entra in gioco. Questa ineliminabile valenza antropologica del lavoro chiama direttamente in causa la famiglia, sfera dell esistenza indubbiamente decisiva per l identità della persona; ma proprio nell interazione tra lavoro e famiglia, nella vita di ogni persona, si sperimenta la difficoltà di contemperare ambiti così diversi, governati da regole, valori e norme spesso in aperta contrapposizione, anche se tale contrapposizione non è iscritta nelle ferree leggi della natura. Gli intrecci tra lavoro e famiglia sono innumerevoli, e rimandano a numerosi e differenziati aspetti dell esperienza lavorativa e familiare: dall uso del tempo al tema del reddito, dalle modalità organizzative del lavoro alla cura dei figli, dalle differenze di genere sul posto di lavoro alle modalità di suddivisione degli impegni familiari tra marito e moglie, dai rapporti tra le generazioni in ambito familiare fino al nodo sociale del futuro del sistema pensionistico nel suo complesso. Come si vede anche da questa semplice ed incompleta lista, problemi diversi per origine, luogo e dinamiche, che esigono risposte molto puntuali e differenziate. La negazione della famiglia come soggetto: l iniquità del trattamento fiscale MARCO MARTINI È obiettivamente difficile riuscire a capire quali sono le cause di un trattamento fiscale così sfavorevole ai carichi di famiglia in Italia. Se esiste una filosofia che ispira la legislazione italiana, questa sembra essere chiara: la presenza di figli a carico di regola continua a 9

10 3. DOSSIER non comportare una diminuzione di capacità contributiva che non sia soltanto simbolica. Per la normativa fiscale è pertanto praticamente irrilevante che una famiglia decida di allevare, istruire ed educare un figlio o che scelga piuttosto di acquistare uno yacht o di fare una crociera attorno al mondo. Il riconoscimento dell impegno economico costituito dalla presenza di familiari a carico, che avviene in modo sensibile soltanto per i redditi più bassi con lo strumento degli assegni al nucleo, è confinato in un ottica di intervento assistenziale ed è quasi completamente trascurata l esigenza di equità orizzontale. A sostegno del disinteresse per l equità orizzontale si invoca da parte di alcuni un ideologia assolutamente individualistica, che nega qualsiasi soggettività economica alla famiglia e qualsiasi rilievo pubblico alla funzione di mantenimento e cura dei figli. Si afferma ad esempio che le scelte riproduttive, appartenendo alla sfera delle decisioni private della persona, non devono essere orientate dallo Stato: così si confonde la libertà di scelta prima della nascita o dell adozione con l obbligo di mantenimento ad esse conseguenti. Altri, nello stesso solco ideologico, affermano che chi decide di fare figli lo fa per realizzazione personale e che pertanto questa gioia, bastando essa a se stessa, non deve avere riconoscimento fiscale. Sarebbero ammessi solo interventi a vantaggio delle sole famiglie povere. Queste posizioni, contraddittorie con i principi costituzionali e con il diffuso criterio di stabilire l importo delle prestazioni sociali con riferimento al reddito e al numero di componenti della famiglia, sono oggi curiosamente sostenute da una parte dei paladini che contrappongono lo stato sociale al liberismo ma che, nello stesso tempo, adottano l ideologia riduttiva che identifica la famiglia come l area privata degli affetti, negando ad essa qualsiasi soggettività sociale e ai suoi figli qualsiasi rilevanza pubblica. In proposito, una recente sentenza della Corte Costituzionale Tedesca afferma che i figli sono un bene di tutti. L Italia sta vivendo infatti una crisi demografica gravissima: numerose ricerche sostengono che il debito pubblico italiano non sia sostenibile proprio a causa della proporzione sempre più esigua di popolazione in età lavorativa, prevista nell immediato futuro in conseguenza della presente denatalità. In questa situazione è difficile sostenere che chi fa figli lo faccia soltanto per sé. Difficile è infine sostenere che la normativa fiscale attualmente in vigore sia neutra e non piuttosto disincentivante verso la procreazione di nuovi cittadini. 10 Famiglia e diritto GIUSEPPE DALLA TORRE Per la concezione costituzionale la natura propria della famiglia è di essere, nella sua originarietà ed autonomia rispetto a qualsiasi altra formazione sociale (e rispetto allo stesso Stato), strumento di mediazione e di collegamento fra individuo e collettività più ampia, nel quadro di una coesistenzialità nella quale si esplicita la personalità di ciascuno dei suoi componenti. Il favor familiae che si desume dall ordinamento costituzionale, esprime un principio per il quale nella famiglia viene individuata la struttura relazionale umana fondamentale. Nel modello costituzionale, tra l altro, è chiaramente e correttamente posto il principio di sussidiarietà, nel senso di configurare un dovere dello Stato di creare le condizioni che permettano alla famiglia di perseguire le proprie finalità e di prevedere un suo intervento sostitutivo della famiglia solo nei casi di incapacità di quest ultima a provvedere a se stessa. Il modello costituzionale peraltro non ha trovato attuazione nella legislazione ordinaria o, quantomeno, ha trovato un attuazione debole e parziale. È ben noto il fenomeno dello scarto, più o meno ampio, che nell esperienza giuridica si verifica tra il diritto scritto ed il diritto vivente, cioè il diritto positivo così come interpretato ed attuato nella prassi amministrativa e nella giurisprudenza. Si tratta di un fenomeno che tocca tutti gli ambiti materiali e relazionali, ma che pare incidere particolarmente anche su quelli relativi al matrimonio ed alla famiglia. Al riguardo basti pensare alle banalizzazioni che, nel concreto della vita giuridica, caratterizzano l applicazione di leggi come quella sul divorzio e sull aborto, rispetto alla casistica che il legislatore ha indicato, nell un caso come nell altro, per legittimare i relativi interventi. Ma si pensi anche alla progressiva erosione da parte della giurisprudenza, ed in particolare della giurisprudenza costituzionale, del pur chiaro quadro di principi che originariamente caratterizzava l adozione legittimante, diretta a dare una famiglia al minore abbandonato e non più a dare un figlio a chi non aveva progenie. Nell ambito del diritto pubblico, si pensi ad esempio al vuoto ritualismo in cui sono rapidamente caduti quegli organi collegiali della scuola, che erano stati pensati dal legislatore anche come luoghi di partecipazione delle famiglie all opera formativa ed educativa dell istituzione scolastica; in un settore, cioè, in cui le responsabilità primarie sono proprio della famiglia. Vi è poi la necessità di una legislazione, di una prassi amministrativa e giurisprudenziale, che siano con-

11 1. EDITORIALE 3. DOSSIER cordemente più attente alla famiglia in quanto formazione sociale. Ma per raggiungere siffatto obbiettivo è necessario preliminarmente ricostituire un effettiva autonomia della famiglia e farne, attraverso mezzi e modi adeguati, un soggetto politico. Da tempo si è segnalata l esigenza di progettare forme di partecipazione della famiglia ai processi di decisione politica, che liberino dall idea che l istituzione familiare sia un oggetto da regolamentare ed a favore del quale operare da parte dei soggetti pubblici, facendo invece della famiglia un soggetto capace di intervenire efficacemente nelle determinazioni pubbliche che possono incidere sulla sua sfera di operatività. La famiglia al centro del sistema formativo? LUISA RIBOLZI Nell insieme dei Paesi occidentali, l offerta di formazione si attua in un arco di possibili soluzioni che va dall assoluto monopolio statale all adozione di criteri di libero mercato, anche se le due posizioni estreme sono più che altro teoriche: nessuna moderna democrazia pensa realmente di abolire la libertà di scelta, subordinando interamente la famiglia allo Stato, così come nessun liberista, per quanto radicale, pensa che la scuola debba essere lasciata solo alle famiglie, dal momento che la libera scelta deve essere compatibile con un quadro di riferimento basato su presupposti di valore condivisi. Per le vicende storiche del nostro Paese, la scelta di attribuire un forte ruolo alla scuola, motivato dalla necessità di unificare tra loro popolazioni anche profondamente diverse, a partire dal linguaggio, ha di fatto marginalizzato la famiglia, e la famiglia cattolica in particolare, vista come potenziale portatrice di una cultura di separatezza. Nel secondo dopoguerra, quando qualcosa avrebbe potuto cambiare, si è privilegiata la scelta di ricostruire l unità nazionale attraverso una scuola unica ispirata ai valori della Costituzione, con una massiccia attribuzione dei compiti educativi alla scuola, resa più agevole dal parallelo indebolimento delle capacità educative della famiglia e della Chiesa. La misura del paradosso si è avuta con i decreti delegati del 1974, che consentivano la partecipazione della famiglia, alla pari con altre forze sociali, con una funzione esclusivamente consultiva. La crescita della frammentazione sociale, con la presenza di nuovi gruppi di cittadini con tradizioni e valori diversi porrà con più vigore il problema di selezionare e fissare i valori che vengono considerati costitutivi della cittadinanza, e che proprio perché sono pochi ed essenziali non sono negoziabili. Tuttavia è probabile che ci saranno dei conflitti, come è accaduto ad esempio in Francia o in Gran Bretagna per questioni legate alla pratica della religione islamica, perché un compromesso, politicamente inevitabile, può essere considerato indifendibile dalle famiglie dal punto di vista educativo, se viene applicato ad aree e a fini che non possono essere oggetto di compromesso senza minare le posizioni di valori ad esse sottostanti. Il conflitto si manifesta nella scuola pubblica in cui sono presenti ragazzi di gruppi etnici diversi (e organizzati), ma finora solo in rari casi, per esempio in Olanda, sono state finanziate scuole confessionali islamiche o induiste, sia pure soggette ad alcuni vincoli. In linea di massima, però, l orientamento acquisitivo delle famiglie, volte all integrazione e al successo per i figli, porta i genitori, e i ragazzi stessi, a rifiutare delle scuole che vivono come ghetti. L autonomia è il modello che rispetta e promuove la presenza delle famiglie come soggetto educatore nel sistema formativo allargato, in un momento in cui la ricerca educativa sta diffondendo la consapevolezza che essa gioca un ruolo centrale che non si limita al semplice sostegno affettivo del bambino, ma (soprattutto nelle diverse fasi dell infanzia e della pre-adolescenza) a precisi contenuti socializzanti e formativi, e media fra i diversi e incontrollati messaggi che il contesto trasmette: nel momento in cui si insiste per un riconoscimento delle scuole non statali, e dei progetti formulati da famiglie e genitori insieme, non si deve dimenticare che la pervasività dei messaggi televisivi, pubblicitari e in generale dei mass media rischia di portare ad una socializzazione non solo descolarizzata, ma anche defamilizzata. La sussidiarietà come principio regolatore di una politica sociale di reale promozione della famiglia IVO COLOZZI Se scopo di uno Stato sussidiario è di sostenere le articolazioni sociali e, con esse, i cittadini nelle loro disponibilità e capacità di sviluppare e realizzare iniziative proprie, ne segue che lo Stato non deve solo sostenere l autonomia della società civile, ma anche limitare in modo significativo le proprie competenze decisionali. In breve, ciò significa che lo Stato deve assumere 11

12 3. DOSSIER una connotazione federale e democratica o, in negativo, che il principio di sussidiarietà è incompatibile con uno Stato centralistico e autoritario, e che agli enti territoriali vanno lasciati non solo competenze giuridiche o diritti di iniziativa, ma anche i mezzi finanziari ed amministrativi necessari all organizzazione e all esercizio concreto di questa facoltà. Nel nuovo Stato sociale, i servizi sociali personali dovranno incoraggiare l autonomia, il saper contare su di sé, l auto-aiuto, la mutualità, e valorizzare le cooperative e le agenzie di volontariato che lavorano nell ambito della comunità locale. Questa opzione diventa desiderabile non solo a causa delle ristrettezze finanziarie dello Stato ma soprattutto come modo per produrre servizi più umani ed efficaci, orientati alla prevenzione, alla riabilitazione, alla reintegrazione sociale delle persone socialmente deboli. Ciò richiede un nuovo coinvolgimento delle famiglie e delle reti sociali primarie, ma tale coinvolgimento non comporta in alcun modo la deresponsabilizzazione finanziaria dello Stato. Nel progettare ed attuare le nuove politiche sociali si deve essere consapevoli, anzi, che allo Stato restano le maggiori responsabilità nel far sì che i bisogni sociali siano coperti, ma anche si deve prendere atto che la loro gestione deve coinvolgere gli utenti. Oggi siamo consapevoli che nonostante la grossa crescita dei servizi istituzionali di welfare, la gran parte delle risposte ai bisogni di vita quotidiana dei soggetti deboli viene ancora dalle famiglie e dalle reti informali di aiuto formate dai parenti non conviventi, dai vicini e dagli amici. Siamo, inoltre, consapevoli del fatto che questo è un bene, non solo dal punto di vista economico o sistemico, ma anche da quello dei mondi vitali quotidiani, cioè del benessere relazionale delle persone. Sappiamo però anche che queste reti sono fragili e che oggi rischiano di diventarlo ancor di più per una serie di cambiamenti importanti in atto. L ente pubblico, quindi, non può limitarsi a prendere atto della loro esistenza, ma ha il dovere di sostenerle intervenendo a supporto e complemento delle stesse. Ciò significa che il modello organizzativo dell assistenza deve riconoscere il principio di sussidiarietà come cardine del nuovo sistema di politiche sociali. L associazionismo familiare GIOVANNA ROSSI L esperienza associativa promuove e potenzia le relazioni familiari, facendo leva su quattro caratteri discriminanti: 12 Il carattere generativo della famiglia La famiglia che interpreta la propria vocazione generativa come incapacità di rimanere segregati entro i confini privati del proprio nucleo familiare e necessità di socializzare, pubblicizzare, le esigenze familiari e sceglie l esperienza associativa, produce famiglia. La soggettività e il ruolo sociale della famiglia Il fine sociale, la sfida alla quale la famiglia deve rispondere, è quello di agire come soggettività sociale con i relativi diritti/doveri di cittadinanza, di influire sull evoluzione e sul progresso della società, imponendo una dimensione familiare alle politiche sociali; ciò è possibile se l immagine che rimanda è quella di una relazione che medi tra livello individuale, livello familiare e livello sociale: così si presenta la famiglia che aderisce ad un progetto associativo. La cittadinanza societaria della famiglia Nella società globale, caratterizzata da un accentuazione dei particolarismi che risultano, in ultima analisi, irriducibili, l unica strada percorribile per coordinare e regolamentare in modo uniforme le relazioni tra i vari attori del sistema, è adottare un approccio relazionale, ossia evidenziare l intreccio tra responsabilità individuali e intersoggettive, tra livello privato e livello pubblico/istituzionale. In questa prospettiva, l associazione costituisce una valida mediazione tra bisogni privati e necessità di dare ad essi una voce istituzionale, una veste legale. Attraverso la mediazione dell associazione familiare, la famiglia acquisisce piena cittadinanza. La famiglia come sorgente e custode dei valori Notevole risulta essere l influenza di queste due esperienze sulla presa di coscienza da parte delle famiglie dei valori di cui sono portatrici. Per sintetizzare efficacemente l esito più significativo dell azione condotta dalle associazioni familiari, si suole dire che tali organismi producono famiglia, ovvero stimolano una nuova consapevolezza del proprio essere famiglia. Ciò avviene condividendo con altri o, semplicemente, partecipando ad altri le necessità familiari: in termini più tecnici, socializzando il proprio bisogno, mettendo in comune le problematiche. La famiglia e il suo stile di azione, quindi, nell intervento di un associazione autenticamente familiare, sta sia a monte, cioè come ragione dell associarsi stesso, sia a valle, cioè come orientamento dell azione che l associazione produce.

13 C omunicazioni sociali Hanno preso parte all incontro, in qualità di relatori, il direttore dell Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della C.E.I., don Claudio Giuliodori e il vice direttore, don Franco Mazza e Don Dario Viganò, responsabile per il settore cinema e spettacolo. «È necessario si legge nella lettera-invito del vescovo, Mons. Favale sviluppare una pastorale delle Comunicazioni Sociali che, mentre da una parte ci sottragga alla violenza e ai trucchi delle nuove tecnologie, nello stesso tempo ci permetta di elaborare, gradualmente, un vero progetto di formazione attraverso iniziative concrete. Occorre abituarci alla lettura e all uso consapevole dei nuovi linguaggi di questi mezzi delle comunicazioni». Seminaristi a Lipari per imparare le nuove tecnologie Si è svolto a Lipari, dal 16 al 21 luglio, il corso estivo per seminaristi dedicato a Nuove tecnologie e pastorale, organizzato dall Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della C.E.I. insieme al Servizio Informatico. Il corso, tenuto da esperti informatici e operatori della pastorale della comunicazioni sociali, si è articolato su tre linee direttrici: conoscenza degli strumenti informatici che possono essere utilizzati nel servizio pastorale, conoscenza della Rete e progettazione con le reti. I partecipanti, una cinquantina, hanno realizzato anche un mini-sito dedicato al corso stesso. ( Vallo della Lucania: operatori pastorali a convegno sulla comunicazione La diocesi di Vallo della Lucania ha dedicato l annuale convegno diocesano al tema Evangelizzazione e mezzi di comunicazione sociale (3-5 luglio). Venezia: il Patriarca con i giornalisti e collaboratori dei media diocesani Il Patriarca di Venezia, card. Cé, ha incontrato, lo scorso 29 giugno, direttore, giornalisti, tecnici, impiegati e collaboratori dei media diocesani Gente Veneta, Radiocarpini San Marco, Gv on line, Ufficio Comunicazioni sociali e del Centro culturale Santa Maria delle Grazie, per una mattinata di riflessione che si è conclusa con la celebrazione della S. Messa. «C è un modo cristiano di narrare la cronaca ha detto tra l altro il Patriarca è scoprire che ogni fatto è abitato da Dio.... Voi siete narratori della storia della salvezza e ogni numero del giornale ed ogni trasmissione della radio dovrebbero essere un capitolo di teologia narrativa. Tutto questo senza forzature, narrando non da clericali ma da credenti, che è una differenza sostanziale; convinti che essere credenti vi dà una lettura più profonda dei fatti, più vera, più laica dell uomo». Giornata di Avvenire a Sassari La diocesi di Sassari ha celebrato, il 1 luglio, la giornata diocesana per Avvenire. Nel suo messaggio il vescovo, mons. Salvatore Isgrò, ha sottolineato come Avvenire svolga da «35 anni un importante ruolo di puntuale lettura cristianamente ispirata degli avvenimenti sociali, politici, economici e culturali del mondo, dell Europa e soprattutto dell Italia». Il presule ha voluto accennare, inoltre, al ruolo svolto dal settimanale diocesano Libertà: «La presenza ininterrotta da oltre 90 anni di questo periodico, 13

14 4. COMUNICAZIONI SOCIALI il più antico ancora vivo dei fogli diocesani sardi, sta a dimostrare quale ruolo prezioso e quasi insostituibile abbia avuto per la nostra comunità». L Osservatore Romano ha festeggiato i 140 anni Il 1 luglio ha compiuto 140 anni di vita l Osservatore Romano. Per l occasione il giornale è uscito accompagnato da un edizione speciale, a colori, aperto da una lettera del Santo Padre indirizzata al direttore, Mario Agnes. Padre Lombardi al CTV Padre Federico Lombardi, direttore dei programmi di Radio vaticana, è il nuovo direttore generale ad interim del Centro Televisivo Vaticano e segretario del Consiglio di amministrazione del CTV. P. Lombardi sostituisce mons. Ugo Moretto che ha lasciato, dopo 5 anni, l incarico per tornare nella diocesi di Padova. Messaggero di Sant Antonio: nuovo direttore generale Padre Luciano Bertozzo è il nuovo direttore generale del Messaggero di Sant Antonio, l editrice dei frati del Santo. Padre Bertozzo, finora direttore editoriale, subentra a Padre Agostino Varotto. La rivista distribuisce in Italia 700mila copie ed è diffusa in 160 Paesi con edizioni in 8 lingue. La casa editrice pubblica tre riviste di orientamento teologico e di formazione liturgica, un programma radiofonico settimanale di attualità ed approfondimento ed ha un settore audiovideo. Ucip: nuovo assistente ecclesiastico L Ucip (Union Catholique Internazionale de la Presse) ha un nuovo assistente ecclesiastico nella persona di don Franco Mazza che dal febbraio del 1998, è vicedirettore dell Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana. Il Vangelo con la radio Le Figlie di San Paolo hanno organizzato, in collaborazione con la Radio Vaticana e l Università Gregoriana, un corso di radiofonia riservato ai giovani dai 18 ai 25 anni e chiamato Radiolab. Il corso, che si è svolto a Roma, presso la Casa delle Figlie di San Paolo, dal 21 al 28 luglio, si è articolato in lezioni teoriche ed esercitazioni in studio. Un portale per Padre Pio Da metà luglio il Beato di Pietrelcina ha un suo portale, frutto della collaborazione tra Teleradio Padre Pio e Telecom Italia Wireline dal quale sarà possibile accedere a tutti i siti ufficiali a lui dedicati e seguire in rete le celebrazioni officiate dai luoghi legati a padre Pio: dal convento di San Giovanni Rotondo quello, edificato dopo la sua morte, a Pietrelcina. In Spagna la 16ª edizione del Multifestival David Si è svolta presso il seminario di Tortosa, in Spagna, dal 12 al 15 luglio la 16ª edizione del Multifestival David, rassegna di musicisti cattolici provenienti da tutto il mondo. La manifestazione scandita anche da momenti di preghiera oltre che di confronto e dibattito sui temi di maggiore attualità ha visto quest anno la partecipazione di 200 artisti provenienti da 65 Paesi, non solo musicisti, ma anche scultori, pittori e fotografi. 14

15 5. PROGETTO CULTURALE C antiere aperto Cisternino (BR) 31 maggio, 10 e 23 giugno Il Centro culturale Fuoco del Melograno organizza le conferenze di Giulio Marchioli su Arte o celebrazione della corruzione? e su Dal chaos al kosmos: arte e pace e di Adriana Notte su La bellezza del vivere e l Akedía. Milano 6 e 14 giugno Il Centro Culturale di Milano organizza, per la serie VinidiVersi. Serate di poesie, letture e degustazione, il 6 giugno una conversazione e lettura poetica di Davide Bernasconi e Fulvio Panzeri e il 14 giugno un dialogo su La poesia in un epoca come la nostra, cui intervengono Giuseppe Conte e Davide Rondoni. Napoli 7 giugno Il Centro Francescano di Cultura Oltre il Chiostro organizza la seduta conclusiva del Colloquium di Bioetica, dedicata a Le responsabilità etiche dei costruttori della vita. Dopo una serie di riunioni ristrette tra esperti, avviata il 6 marzo scorso con la relazione introduttiva di Franco Ajmar, ordinario di Genetica nell Università di Genova, l iniziativa si rivolge ora alla gente, per offrire il resoconto del consenso maturato intorno al tema Costruire la vita. Per una bioetica delle tecnologie e dell ingegneria genetica. Intervengono scienziati, filosofi, storici ed esperti di bioetica. Catanzaro-Squillace 7 giugno Si tiene l ottavo incontro-dibattito rivolto agli studenti degli Istituti superiori della Calabria sul tema: Giustizia, vendetta e perdono: un confronto di idee in ottica sociale, svolto in base ai dati di un inchiesta condotta su un campione di 800 studenti di 21 Istituti superiori della Calabria. Intervengono: Anna Maria Fonti Iembo, dirigente della Pubblica Istruzione del Provveditorato di Reggio Calabria; Francesco De Biase, dell Università di Messina; Giovanna De Sensi Sestito, dell Università di Cosenza; Aldo Fiale, Consigliere di Cassazione; S.E. Mons. Antonio Cantisani, Arcivescovo di Catanzaro-Squillace e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra. Inoltre il Centro diocesano per la pastorale universitaria e la cultura ha organizzato in Piazza Duomo la sacra rappresentazione dal titolo Antonio. Un atto, venti scene, messa in scena da Il Teatro dell Arca di Padova, sulla figura del grande santo francescano. Napoli 8-9 giugno Il Servizio nazionale per il progetto culturale e la Pontificia Facoltà Teologica dell Italia Meridionale organizzano un seminario di approfondimento sul tema L identità meridionale: un approccio filosofico. Dopo l introduzione ai lavori di Pasquale Giustiniani e di padre Saturnino Muratore, della Facoltà Teologica, intervengono: Giuliano Menichiello, dell Università di Salerno, su Possibilità e limiti della categoria di «identità filosofica» meridionale ; Giulio De Martino, dell Istituto Universitario; Suor Orsola Benincasa di Napoli, su Momenti e figure della storia della filosofia meridionale in età moderna e contemporanea. Pasquale Giustiniani e padre Saturnino Muratore concludono i lavori con un intervento su Gli apporti del seminario filosofico sull identità meridionale: bilancio e prospettive. Panzano in Chianti (FI) 10 giugno La Comunità di San Leolino, nella diocesi di Fiesole, organizza la Giornata diocesana degli Artisti. Dopo l inaugurazione della mostra di pittura Meditation di Carmine Errichiello, viene ricordato il pittore Lorenzo Bonechi e viene offerta a tutti la poesia di Massimo Lippi dal titolo L Angelo di Gòrgiti. Si tiene infine un incontro-concerto con mons. Giuseppe Liberto, direttore della Cappella Sistina. L esecuzione di brani musicali di Liberto, su testi di Teresa di Lisieux, Bruno Forte e Pio Vigo, è alternata con la lettura di poesie dello stesso compositore. Nella seconda parte del concerto vengono eseguite musiche di Bach e Vivaldi. Roma 10 giugno Vittorio Sozzi presenta il progetto culturale alla Comunità Quinta Dimensione. 15

16 5. PROGETTO CULTURALE Roma giugno Il Congresso nazionale dei Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia ha in programma gli interventi di Gianni Manzone, docente di Dottrina Sociale della Chiesa nella Pontificia Università Lateranense, su Fede, speranza e carità nell identità del cristiano e di Maria Grazia Milloni, già docente di Letteratura Italiana e ricercatrice nell Istituto di Sociologia dell Università di Bologna, e Michele De Ruggieri, del circolo La Scaletta di Matera, su Fede, speranza e carità nell espressione artistica e letteraria. Si tiene poi la tavola rotonda, moderata da Vittorio Sozzi, sul tema Nel rispetto dei diritti umani il segreto della pace vera, cui partecipano Carlo Casini, presidente nazionale del Centro Aiuto alla Vita, Piergiorgio Acquaviva, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Taranto, e Vincenzo Scordamaglia, docente di Diritto Penale nell Università di Roma Tor Vergata e nella Pontificia Università Lateranense. Corato (BA) giugno La Conferenza Italiana dei Ministri Provinciali dei Cappuccini organizza il convegno su I religiosi e i beni culturali. Intervengono: don Domenico Scordamaglia su Il progetto culturale della Chiesa italiana e i religiosi ; S.E. Mons. Francesco Marchisano, presidente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, su I Beni culturali e la pastorale, l Intesa con lo Stato italiano, i religiosi ; Francesco De Luca, dell Università di Lecce, su Gli archivi ecclesiastici italiani e gli archivi dei religiosi. Rapporti, problemi, ruolo ; Carlo Tatta, del Museo diocesano di Orvieto, su I musei ecclesiastici italiani ; Fausto Ruggeri, segretario dell Associazione dei Bibliotecari ecclesiastici italiani, su Le Biblioteche ecclesiastiche italiane e i religiosi. Bucchianico (CH) agosto Il Rinnovamento nello Spirito Santo, all interno del suo progetto unitario di formazione estiva, organizza un corso di approfondimento sul tema: I cristiani in una società multiculturale. Intervengono: Stefano Femminis, collaboratore delle riviste Aggiornamenti Sociali e Popoli, su Lo stato attuale della società italiana per quanto riguarda la pluralità delle culture ; il teologo morale don Mario Cascone su L evangelizzazione delle culture secondo la Evangelii nuntiandi ; alcuni membri della Comunità di Sant Egidio su L identità nazionale e l identità locale. L aboratorio Dalle riviste La Società, rivista scientifica della Fondazione Giuseppe Toniolo di Verona, pubblica il supplemento Strumenti di animazione per il progetto culturale. A partire dal numero di marzo-aprile si legge nell editoriale il fascicolo cambia struttura e finalità. Nell intento di fornire materiali di lavoro per gruppi di giovani e di adulti che vogliano inserirsi responsabilmente nel Progetto culturale, il fascicolo si trasforma da strumento di catechesi sociale in mezzo per la riflessione culturale. Intende essere un aiuto per gruppi di lavoro che vogliano attuare dei percorsi formativi e di riflessione nell ambito del Progetto culturale. Si rivolge in modo specifico a giovani e adulti che intendono approfondire la rilevanza sociale del Vangelo e quindi colmare lo scarto esistente tra Vangelo e cultura, utilizzando lo specifico strumento di evangelizzazione costituito dalla Dottrina sociale della Chiesa. Ha il carattere di una traccia-guida per il lavoro del gruppo, indicando una serie di passi e fasi strutturate nei due momenti de: Il Nuovo e L Orientamento. Nel primo momento ci si propone di rintracciare le novità che ci interpellano sul piano dei mutamenti culturali; nel secondo di proporre alcune linee dinamiche di riflessione per orientare la presenza dei cristiani nella storia, in solidarietà con ogni uomo di buona volontà. Dalle diocesi La diocesi di Piacenza-Bobbio e la locale sede dell Università Cattolica promuovono Cives. Spazio di formazione civica. Si tratta di un corso di formazione rivolto in modo particolare ai giovani e teso ad offrire l opportunità di acquisire, entro l orizzonte dei principi e valori espressi dalla dottrina sociale della Chiesa, una capacità di comprensione e di giudizio dei problemi in vista del discernimento e dell azione. La proposta formativa di Cives si muove all interno di un quadro di riferimento che interseca: la 16

17 5. PROGETTO CULTURALE crisi delle istituzioni e la disaffezione dei giovani nei confronti della politica; i processi di secolarizzazione e il soggettivismo etico; la forza della ragione e la debolezza della fede; le prospettive dopo il Convegno ecclesiale di Palermo; la necessità di una presenza sociale e politica dei laici cattolici; il Progetto culturale orientato in senso cristiano. L iniziativa si articola in lezioni tenute da docenti della Cattolica, seminari con dibattito a più voci e materiale per l aggiornamento su tematiche sociali di attualità (a cura del Servizio diocesano per il progetto culturale), incontri su e con testimoni quotidianamente assorbiti dalle responsabilità professionali. Il corso, inaugurato il 30 maggio dal Vescovo Mons. Luciano Monari, si compone di quattro sezioni. Nella prima, dedicata alla dottrina sociale della Chiesa, intervengono: Sergio Zaninelli su La nuova identità della dottrina sociale ; Mauro Magatti su I nuovi termini dell impegno sociale e politico ; Vito Moramarco su Dalla giusta distribuzione alla produzione dei beni ; Enrico Corti su Stato di diritto, democrazia, strutture intermedie. La seconda sezione si incentra sulla vita sociale e politica, con le lezioni di: Michele Colasanto su Le tensioni sociali del nostro tempo ; Enzo Balboni su Le tematiche aperte nell organizzazione politica italiana ; Luciano Eusebi su La giustizia e la pena ; Paolo Sabbioni su Le istituzioni locali tra autonomia e bene comune. L economia tra mercato e società è il tema della terza sezione, che vede gli interventi di Enrico Ciciotti su Le basi dello sviluppo economico ; Eugenio Zucchetti su Mercato del lavoro e sviluppo economico ; Paolo Rizzi su La giustizia economica ; Laura Zanfrini su Globale e locale. La quarta sezione è dedicata a delle attualizzazioni, attraverso le testimonianze di referenti di Istituzioni ed Enti locali e di soggetti socio-economici quali associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, la visita ad un azienda e la conoscenza diretta del mondo della cooperazione sociale e del volontariato. Dai centri culturali Il Centro Culturale San Fedele di Milano conclude la ricca programmazione della stagione con una particolare attenzione all arte. Dal 7 marzo è stato esposto nella Galleria Il Cristo inchiodato di G.B. Crespi, detto il Cerano, un importante dipinto della grande tradizione lombarda del Seicento. L opera, appena restaurata, è stata presentata in una conferenza a più voci mediante l accostamento con un quadro commissionato per l occasione all artista William Xerra. Ha completato il calendario una mostra di particolare rilievo spirituale: quella di frate Costantino Ruggeri, commentata l 8 maggio da Cecilia De Carli, direttrice del Museo Arte e Spiritualità di Brescia, Daniele Abadal Astrologo, critico e curatore della mostra, e Gianfranco Ravasi, biblista e prefetto della Biblioteca Ambrosiana. Si sono poi tenute alcune conferenze e proiezioni di filmati legate a grandi mostre e a celebri restauri. Simonetta Coppa, della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Milano, illustra la rassegna di opere di Pietro Antonio Magatti, uno dei maggiori interpreti della pittura del Settecento lombardo, esposta al Museo d Arte Moderna e Contemporanea di Varese. Pietro C. Marani, ordinario di Storia dell Arte Moderna al Politecnico di Milano, interviene sulla mostra allestita al Palazzo Reale di Milano dal titolo Il Genio e le Passioni. Leonardo e il Cenacolo. Precedenti, innovazioni, riflessi di un capolavoro. Ede Plamieri, della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Milano, spiega con l ausilio di filmati Il restauro del Cenacolo di Leonardo da Vinci. Infine, in occasione delle mostre di Bologna e di Venezia sul tema, il Centro ha promosso una serie di conferenze e visite guidate su L arte etrusca. Il cinema è uno dei settori storici dell impegno del Centro milanese. Dal 1956 viene assegnato il Premio San Fedele ad una regista designato per votazione dai partecipanti al cineforum. Durante quest anno, oltre alla visione di 30 film, sono stati organizzati gli incontri con i registi Edoardo Winspeare, Guido Chiesa, Paolo Rosa, Pasquale Scimeca e Marco Tullio Giordana, vincitore dell edizione 2001 con il film I cento passi. Il San Fedele ha ospitato dal 19 febbraio al 9 aprile un seminario in cinque incontri organizzato dall Associazione VIDAS, che fornisce assistenza domiciliare gratuita ai malati inguaribili di cancro. Il tema scelto è La memoria, che costituisce l archivio delle età della vita, delle nostre esperienze, la chiave di lettura del presente attraverso il passato. Senza memoria si legge nella presentazione non ci sarebbero né affetti, né progresso, i popoli non avrebbero una propria identità e ideologia, il bimbo non imparerebbe dalle piccole esperienze di ogni giorno, non riuscirebbe a costruire un registro di valori. Senza la memoria il tempo passerebbe invano. La memoria è lo strumento attraverso il quale il ricordo diventa valore e il passato si carica di significato. Il seminario è rivolto proprio a coloro che credono ancora nel valore dei ricordi, del vissuto e del loro impatto sul presente. Sono intervenuti: Dario del 17

18 5. PROGETTO CULTURALE Corno, docente di Letteratura Greca nell Università di Milano, su Memoria e culture ; Giorgio Cosmacini, docente di Storia della Sanità nell Università di Milano, su Memoria e storie ; Salvatore Veca, docente di Filosofia Politica nell Università di Pavia, su Memoria e solitudine ; lo psicoterapeuta Fulvio Scaparro su Le tante memorie dell uomo ; Biagio De Giovanni, docente di Storia dell Integrazione Europea nell Istituto Universitario Orientale di Napoli, su Memoria e storia europea ; Indro Montanelli su Memoria e storia italiana ; Giuseppe Angelini, preside della Facoltà Teologica dell Italia Settentrionale, su Memoria e Vangeli ; Paolo De Benedetti, docente di Giudaismo nella medesima Facoltà Teologica, su Memoria e Antico Testamento ; Duccio Demetrio, docente di Educazione degli Adulti nell Università di Milano, su Memoria e vita ; Luigi Videra, responsabile del settore Psicologia VIDAS, su Memoria e identità ; il giornalista Gianfranco Piacentini, che ha curato gli intermezzi letterari sul tema. Durante la Quaresima, nella serie San Fedele chiesaperta, si è tenuto il ciclo Cammini di liberazione. Giustizia, responsabilità e speranza. L iniziativa si legge nella presentazione nasce dal desiderio di creare uno spazio d incontro e un tempo di riflessione sui temi complessi della giustizia, della colpa, del perdono, della responsabilità. Non sono argomenti da consumare con la fretta di passare ad altro. È la nostra stessa vita che passa per di lì e vi si fa trovare. Nel nome San Fedele chiesaperta non vi è alcuna bizzarria o intenzione di stupire. La chiesa è proposta come spazio aperto, cioè predisposto all accoglienza. Non v è chiesa senza il venire-a-raccolta di una piccola o grande molteplicità nella sua varietà e diversità; senza un passaggio trasformante da individui dispersi a con-venuti raccolti in comunità disposti all ascolto e alla ricerca. Ognuna delle persone invitate a parlare comunica delle riflessioni in clima e modalità assai più prossimi alla testimonianza che non alla conferenza o al dibattito. Dal 28 marzo all 11 aprile sono intervenuti il cantautore Francesco Guccini, il magistrato Gherardo Colombo e Sergio Segio, del Gruppo Abele. Ogni incontro prevede l ascolto di brani tratti da diverse fonti e commentati dalle persone invitate secondo la loro sensibilità e la loro esperienza. Alcuni intermezzi musicali intendono favorire il clima di ascolto e la riflessione. Nell editoriale del numero di maggio-giugno del notiziario SanFedeleIncontri, il gesuita padre Eugenio Bruno, direttore del San Fedele, nel tracciare il bilancio dell annata, motiva l impegno del centro in uno dei settori più interessanti delle sue attività: quello degli spettacoli. La maggior parte delle proposte teatrali e musicali sono rivolte ai ragazzi delle scuole (dalle materne alle superiori), ma non sono mancate proposte serali aperte a un pubblico più ampio. Per tutti, piccoli o grandi che siano, la proposta degli spettacoli mira a sviluppare l immaginazione e l emotività che sempre, ma particolarmente nell età evolutiva, è importante nella costruzione della persona. Se l intelligenza è il fuoco, l immaginazione e l emotività sono la legna. Il saggio non è solo intelligente, ma anche appassionato. Per questo abbiamo bisogno degli artisti e dei poeti. La poesia, infatti, è fusione di senso e di emozione. Ecco perché dovremmo fare della poesia e dell arte il riferimento più completo della maturità umana alla quale tutti dovrebbero cercare di avvicinarsi almeno come sensibilità. Beni culturali Città di Castello, Museo del Duomo, Laboratorio didattico Dopo la riapertura del rinnovato Museo del Duomo di Città di Castello (18 marzo 2000) sono stati realizzati nuovi progetti per l anno scolastico, finalizzati alla promozione culturale e all educazione dei giovani. Il Laboratorio didattico, sperimentato a partire dagli anni , è ora permanente e propone lo sviluppo di un attività da realizzare attraverso una serie di percorsi museali e territoriali, strutturati per diverse fasce di utenza e con diverse modalità di svolgimento e di durata. L attività è rivolta agli studenti delle scuole medie inferiori e degli istituti superiori del territorio e ha come obiettivo generale quello di stimolare ed educare alla ricerca e alla comprensione della propria identità culturale attraverso una conoscenza più approfondita del territorio. La presenza di un Museo Diocesano e di un laboratorio didattico al suo interno consentono di 18

19 5. PROGETTO CULTURALE preparare i ragazzi ad una visita organizzata in base a percorsi didattici precedentemente elaborati. Il laboratorio, inoltre, sviluppa l apprendimento dei ragazzi, i quali, attraverso l esperienza diretta e metodologie educative coinvolgenti, acquisiscono una maggiore conoscenza critica della realtà culturale locale. I gruppi classe-scuola vengono programmati secondo un calendario prestabilito che tiene conto del numero dei partecipanti al progetto prescelto. Le proposte didattiche sono strutturate in modo che ogni ordine di scuola può esprimersi in base al proprio livello di abilità, competenza ed esperienza. L esperto conduce una lezione articolata in due fasi di lavoro che prevedono l uso di schede didattiche (anche sotto forma di gioco per i più piccoli). Fra i progetti attivati ecco alcuni argomenti: il Paliotto, l iconografia dei santi, il colore della musica, Rosso Fiorentino, le chiese nel centro storico, il Monastero delle Clarisse Urbaniste, la Cattedrale. Per informazioni: tel. 0758/554705, museoduomocdc@libero.it, sito internet: Roma, 1 Master in progettazione di chiese e arredi sacri È nato il primo Master italiano in progettazione di chiese e arredi sacri. L attivazione di questo Master nasce da un accordo tra la Conferenza Episcopale Italiana e la Facoltà di Architettura Valle Giulia dell Università La Sapienza di Roma. L accordo è stato siglato il 17 luglio in un protocollo di intesa tra la C.E.I. e la Facoltà prevede, tra l altro, corsi di progettazione e di restauro, e l apertura di uno sportello per il progettista e per le diocesi, finalizzato alla soluzione di problematiche edilizie e gestionali. L accordo, nato da un rapporto di fattiva collaborazione fra Mons. Giancarlo Santi, Direttore dell Ufficio Nazionale beni culturali ecclesiastici della C.E.I. e l architetto Stefano Mavilio, professore a contratto presso la Facoltà di Valle Giulia, è stato reso possibile dalla piena disponibilità del Preside, il professore Roberto Palumbo, che si è avvalso allo scopo della collaborazione di un gruppo selezionato di docenti della Facoltà: Giuseppe Mongelli, Maria Morlacchi, Giovanni Carbonara e Marco Petreschi. Per informazioni sull offerta didattica per il nuovo anno accademico rivolgersi alla Facoltà di Architettura Valle Giulia: 06/ Santuario di Vicoforte (CN), Liturgia e scienze umane. Itinerari di ricerca L Associazione Professori e Cultori di Liturgia organizza dal 26 al 31 agosto, presso la Casa Regina Montis Regalis (Santuario di Vicoforte, provincia di Cuneo), la XXIX Settimana di Studio su Liturgia e scienze umane. Itinerari di ricerca. Già nella Settimana di Studio del 1998 l APL si impegnava a dialogare con alcune discipline teologiche e alcune scienze umane. È stato chiesto ai singoli esperti di formulare un quadro di sintesi della propria disciplina per aggiornare i liturgisti circa la ricerca in atto sugli ultimi decenni e di tentare di considerare quale tipo di apporto la propria disciplina può recare alla ricerca liturgica. Sono previsti interventi di: Luigi Girardi, Anna Maria Calapaj, Andrea Grillo, Alto Natale Terrin, Carlo Prandi, Paolo Fabbri, Giorgio della Longa ed Eugenio Bettinelli, Silvano Maggiani, Italo De Sandre, Roberto Tagliaferri e Giuseppe Sovernigo. Per informazioni rivolgersi a: tel. 049/ , info@ist-liturgiapastorale.net Roma, Centro Gesù Maestro, Corso-base di iconografia cristiana Dal 2 all 8 luglio presso il Centro Gesù Maestro a Roma si tiene il Corso-base di iconografia cristiana che ha lo scopo di introdurre alla lettura e alla contemplazione dell icona liturgica ed iniziare i partecipanti alla tecnica per scrivere un icona (preparazione della tavola e del colore secondo antichi canoni). L aspetto teorico prevede la presentazione dei Concili cristologici e del Niceno II, il ruolo e il senso dell icona nella liturgia. Al termine del Corso gli allievi avranno realizzato un icona completa. L orario del corso verrà concordato con i partecipanti. La spesa comprensiva del materiale e del soggiorno è di Sono ammessi anche coloro che non hanno bisogno di alloggio. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla redazione de La Vita in Cristo e nella Chiesa e chiedere di Sr. M. Cristina Cruciani, tel. 06/ , redazionevita@tiscalinet.it San Marino, Pericle Fazzini, La scultura come viaggio meraviglioso e cammino di fede La mostra propone una selezione di quattordici lavori in bronzo e in legno di Pericle Fazzini. Le opere 19

20 5. PROGETTO CULTURALE vengono esposte all aperto, nel centro storico della Repubblica di San Marino, con un apposita illuminazione nelle ore notturne. In questo modo il pubblico può ammirare le opere in qualsiasi momento della giornata. Spicca, inedita, La testa della Resurrezione riferibile agli anni ; non meno importanti sono il Ragazzo coi gabbiani ( ) e il famoso ritratto in bronzo di Giuseppe Ungaretti del L esposizione documenta il percorso artistico e personale di questo significativo artista, cresciuto culturalmente a Roma nella cerchia di pittori e intellettuali famosi. La mostra è visitabile fino al 7 settembre. L ingresso è gratuito. Giulianova (TE) L arte sacra di Umberto Mastroianni Al Museo d Arte dello Splendore di Giulianova (TE) s inaugura la mostra L arte sacra di Umberto Mastroianni, vale a dire su quella parte della produzione dell artista che più si è accesa di fronte all esperienza del sacro. Sono esposti una quarantina di pezzi tra bronzi, terracotte, gessi e opere su carta, tali da coprire un arco di tempo dal 1928 agli anni Novanta: in pratica tutta la lunga esperienza dello scultore. È un intenso percorso che inizia con quella Deposizione del 1928, oggi nella chiesa romana di S. Maria degli Angeli e che prosegue con un folto numero di opere degli anni Cinquanta e poi con le realizzazioni più recenti. Tale, ad esempio, il Bozzetto del San Francesco commissionato nel 1994 dalla Società Italiana per il Traforo del Monte Bianco oggi visibile in prossimità della frontiera francese. La mostra è visitabile fino al 20 settembre. Per informazioni: tel. 085/ Rimini Meeting per l amicizia fra i popoli 2001 Le mostre, presenti sin dagli esordi del Meeting, con una media di quindici ad ogni edizione, nel corso degli anni hanno via via assunto un ruolo di maggior rilievo. Sempre più chiara, infatti, è emersa la loro efficacia come mezzo di comunicazione non supplementare bensì primario, tanto più in un medium come il Meeting, che viene fruito attraverso la frequenza diretta e personale. Anche nell ambito del Meeting 2001 che si svolge al Palacongressi di Rimini dal 19 al 25 agosto si segnalano alcune interessanti iniziative in questo senso. Si parte da Realismi. Arti figurative, letteratura e cinema in Italia dal 1943 al 1953 fino a un esposizione sulla figura di San Pietro nel Nuovo Testamento dal titolo Ti chiamerai Pietra. Si segnalano anche Teresa del Jesùs. Il realismo di un incontro con testi delle Carmelitane Scalze del Monastero di Legnano e una manifestazione sulle confraternite (Un solo corpo. Le Confraternite, la Fede, le Opere). L attività prosegue con le mostre Da Caravaggio a Manet: il realismo nella pittura europea e Il Genius Loci cristiano. Mistero di Presenza e di Comunione. La nuova Basilica di S. Francesco di Paola a Cosenza. Infine sono da includere in questa lista anche le esposizioni Millet padre & Van Gogh figlio e L avvenimento secondo Giotto. Per informazioni rivolgersi a: tel. 0541/783100, e- mail: meeting@meetingrimini.org, sito internet: Bologna La Raccolta del Cardinale Lercaro: in mostra cento opere delle avanguardie storiche Fino al 27 luglio è stato possibile visitare presso S. Giorgio in Poggiale a Bologna, sede delle Collezioni d arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, la mostra collettiva dal titolo Opere dalla Raccolta Lercaro: un anteprima. La mostra di sculture, prevalentemente realizzate da alcuni dei maestri delle avanguardie storiche del XIX e del XX secolo, rappresenta, appunto, parte della ricca ed importante raccolta di opere della Fondazione dedicata al Cardinale Giacomo Lercaro. Esse sono testimoni silenziosi della profonda ricerca di spiritualità che vive nella volontà degli artisti. L occasione di questa mostra rappresenta un importante appuntamento per la città di Bologna e per quanti vorranno accostarsi al sentimento lirico che ha animato la collezione. Tra le opere esposte segnaliamo quelle di Manzù, Medardo Rosso, Marino Marini, Wildt e altri ancora. Per informazioni: telefono 051/230727, fax: 051/

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a GIORNATA DEL VOLONTARIATO Torino 7 aprile 2013 Desidero porgere un caloroso saluto a nome dell intera Assemblea regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a partecipare a questa

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza) IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

Che cosa è l Affidamento?

Che cosa è l Affidamento? Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009 RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare

Dettagli

UNIONE TERRE DI CASTELLI OPPORTUNITÀ DELLO STARE INSIEME

UNIONE TERRE DI CASTELLI OPPORTUNITÀ DELLO STARE INSIEME QuickTime e un decompressore TIFF (Non compresso) sono necessari per visualizzare quest'immagine. UNIONE TERRE DI CASTELLI OPPORTUNITÀ DELLO STARE INSIEME ANALISI DI ECONOMICITÀ, EFFICACIA ED EFFICIENZA

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

Curricolo di Religione Cattolica

Curricolo di Religione Cattolica Curricolo di Religione Cattolica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria - L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

In service Famiglie. ! La famiglia come sistema dinamico. ! Quando l Autismo entra in questo sistema. ! I compiti della famiglia per la famiglia

In service Famiglie. ! La famiglia come sistema dinamico. ! Quando l Autismo entra in questo sistema. ! I compiti della famiglia per la famiglia In service Famiglie! La famiglia come sistema dinamico! Quando l Autismo entra in questo sistema! I compiti della famiglia per la famiglia Introduzione il ciclo vitale della famiglia Definizione di famiglia!

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 L Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro in collaborazione con il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile e l Ufficio Nazionale per l Educazione,

Dettagli

Famiglie e welfare comunitario. Stefania Mazza 11 febbraio 2015

Famiglie e welfare comunitario. Stefania Mazza 11 febbraio 2015 Famiglie e welfare comunitario Stefania Mazza 11 febbraio 2015 LE COMPETENZE A) Analizzare I bisogni B) Creare C) Progettare D) Realizzare E) Valutare IL FARE QUALE SENSO DELLA PROGETTAZIONE Che cosa ci

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di

Dettagli

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa

Dettagli

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Premessa Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Giovanna Baldini e Cristiana Vettori Libera Scuola Pisa Creare comunità consapevoli,

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. (Cfr. Indicazioni nazionali per il curricolo Sc. Infanzia D.P.R. dell 11-02-2010) Il sé e l altro Le grandi domande,

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. Cooperativa è... COOPERATIVA è... Art. 45 della Costituzione Italiana La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

I consultori familiari: una risorsa preziosa per le nostre comunità

I consultori familiari: una risorsa preziosa per le nostre comunità I consultori familiari: una risorsa preziosa per le nostre comunità di Antonio Bucz I consultori familiari sono nati più di 30 anni fa per dare concrete risposte alle nostre popolazioni in termini di salute,

Dettagli

Relazione attività esercizio 2012

Relazione attività esercizio 2012 Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o

Dettagli

Relatore: Paula Eleta

Relatore: Paula Eleta A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole

Dettagli

Processi di comunicazione scuola-famiglia

Processi di comunicazione scuola-famiglia Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

Introduzione. L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in. tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi

Introduzione. L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in. tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi Introduzione L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi sull impatto che esse avranno, o stanno già avendo, sul processo democratico.

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

L UOMO L ORGANIZZAZIONE

L UOMO L ORGANIZZAZIONE UNITÀ DIDATTICA 1 L UOMO E L ORGANIZZAZIONE A.A 2007 / 2008 1 PREMESSA Per poter applicare con profitto le norme ISO 9000 è necessario disporre di un bagaglio di conoscenze legate all organizzazione aziendale

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE

ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE ORIENTARE = EDUCARE ALLE SCELTE Porre l individuo in grado di prendere coscienza di sé, di progredire per l adeguamento dei suoi studi e della sua professione rispetto alle mutevoli esigenze della vita

Dettagli

Linee Guida. La concretezza dell oggetto di lavoro

Linee Guida. La concretezza dell oggetto di lavoro Linee Guida A partire dalle esperienze sviluppate dai singoli partner in relazione al coinvolgimento attivo dei giovani all interno delle specifiche realtà locali, il team di lavoro ha elaborato le seguenti

Dettagli

PRESENTAZIONE PROGETTO

PRESENTAZIONE PROGETTO PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte

Dettagli

Conflittualità relazionali fra impegni familiari e impegni professionali. Rosa Maria Nicotera www.consorziomediana.it

Conflittualità relazionali fra impegni familiari e impegni professionali. Rosa Maria Nicotera www.consorziomediana.it Conflittualità relazionali fra impegni familiari e impegni professionali Rosa Maria Nicotera www.consorziomediana.it Gli interventi a sostegno dei legami familiari e alla conciliazione positiva dei conflitti

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

L ORGANISMO PASTORALE CARITAS

L ORGANISMO PASTORALE CARITAS L ORGANISMO PASTORALE CARITAS Roma, novembre 2006 INDICE 1. Natura 2. Compiti 3. Destinatari 4. Progettualità 5. Ambiti di azione 1. NATURA della Caritas diocesana Roma, novembre 2006 UNA CARTA DI RIFERIMENTO

Dettagli

I Venerdì dell Avvocatura. La Comunità Pastorale

I Venerdì dell Avvocatura. La Comunità Pastorale Arcidiocesi di Milano Curia Arcivescovile Avvocatura I Venerdì dell Avvocatura La Comunità Pastorale 3 incontro - 13 dicembre 2013 Le Fonti principali 1) Preti missionari per una rinnovata pastorale d

Dettagli

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA 7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza ALL. A Competenze chiave di cittadinanza Cosa sono Dove se ne parla Riferimenti europei L intreccio Nel dettaglio A cosa servono Cosa contrastare Come si acquisiscono Le competenze chiave di cittadinanza

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

Scuola Primaria di Marrubiu

Scuola Primaria di Marrubiu Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni

Dettagli

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di

Dettagli

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità (abstract) Da LA FORMAZIONE COME STRATEGIA PER L EVOLUZIONE DEI SERVIZI PER I DISABILI Provincia di Milano 2004 A cura dello Studio Dedalo Rifocalizzare

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E DELL IMPIEGO Analisi comparata Dicembre 2014 SINTETICA LETTURA INTERPRETATIVA Nel 2013 l Italia ha un sistema di tutela e di protezione dei licenziamenti collettivi e

Dettagli

PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA

PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri della cultura nelle

Dettagli

VADEMECUM UFFICIO PACE

VADEMECUM UFFICIO PACE VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso

Dettagli

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia

Dettagli

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,

Dettagli

Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare

Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare A cura di Dr.ssa BOVE Daniela Laura Cooperativa Sociale AMANI Comune di Brindisi Roma, 18 Gennaio 2010 cambiamenti

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli