Il parco agricolo della Toscana centrale: strumenti innovativi di progetto e di governo Daniela Poli Università di Firenze
|
|
- Corinna Rizzo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Seminario internazionale Gestione dell agricoltura in territori periubani 11 e 12 giugno 2009 Scuola Superiore Sant Anna di Pisa Aula Magna Il parco agricolo della Toscana centrale: strumenti innovativi di progetto e di governo Daniela Poli Università di Firenze
2 Il contributo si riferisce al Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale (Prin) Il parco agricolo: un nuovo strumento per la pianificazione territoriale degli spazio aperti coordinato nazionalmente da Alberto Magnaghi dell unità di Firenze, con le unità di Milano (G. Ferraresi), Palermo (B. Rossi-Doria), Genova (D. Moreno). Il progetto dell unità fiorentina Il parco agricolo come strumento per la gestione multifunzinale degli spazi periurbani della Toscana centrale è strutturato in due momenti: Progetto alla scala territoriale con analisi contestuali e scenari per la realizzare rappresentazioni efficaci nel dialogo con le istituzioni regionali e locali; Progetto alla scala locale, il caso di Prato, con applicazione e verifica delle indicazioni territoriali attraverso la presenza attiva degli attori locali (istituzioni, amministratori, agricoltori, associazioni) per la produzione di visioni e scenari condivisi.
3 Lo strumento concettuale del parco agricolo nasce nel dibattito internazionale dalla nuova e non governata domanda di spazi rurali in un area sottoposta all influenza urbana: - ICUN (Unione mondiale per la conservazione della natura), settore paesaggio protetto in cui è possibile praticare attività connesse all agricoltura, anche se il termine protezione viene utilizzato soprattutto per i paesaggio naturali; - Fedenatur (rete europea dei parchi metropolitani e periurbani) che individua gli spazi aperti periurbani e gli spazi naturali periurbani, definiti come aree escluse dall urbanizzazione finalizzate alla conservazione degli spazi agricoli, ecc.; - Sage (Sustainable Agricoltural Education) di Berkley che sviluppa la concezione di parco agricolo come azione autocentrata e sviluppata dal basso, ecc.; - Cese (Comitato economico e sociale europeo) che individua incentivi comunali per evitare l urbanizzazione; prevede progetti rururbani fra attori settoriali e istituzionali coinvolti, alla luce di un patto cittàcampagna.
4 Principali obiettivi salvaguardare l identità storica, paesaggistica e produttiva dei paesaggi agrari di pianura; valorizzare il rapporto con la città come potenzialità di mercato per la vendita dei prodotti, ma anche come sviluppo di beni e servizi pubblici retribuiti; individuare forme di tutela fondiaria (es. in Francia agenzie fondiarie per l acquisizione dei terreni: Safer e agenzie regionali per gli spazi verdi); ridurre il consumo di suolo; individuare una progettazione pattizia e integrata: urbanistica e rurale ; potenziare la rete delle strutture agricole in area periurbana; valorizzare la progettualità locale; valorizzare le attività sociali e autorganizzate per il mantenimento dell agricoltura e degli agricoltori sul territorio; superare l ottica urbanocentrica che produce parchi naturali e parchi urbani ; definire scale adeguate di progetto; ridefinire la forma urbana a partire dallo spazio aperto
5 Il parco agricolo è stato soprattutto un orizzonte esplorativo per ripensare il rapporto città-campagna in cui è la città che genera il suo territorio ed è da esso continuamente rigenerata (Carlo Cattaneo).
6 La pianificazione integrata urbano-rurale deve agire con strategie relazionali ed inclusive sia in ottica bottom-up che top-down: bottom-up tramite l ascolto, la mobilitazione sociale e l empowerment degli attori locali, la costruzione di forum partecipativi, la formazione delle agenzie pubbliche, il sostegno e l accesso alla terra (soprattutto dei giovani), la creazione di mercati locali, di strutture di filiera corta, la costruzione di scenari condivisi; top-down attraverso forme e canali istituzionali di finanziamenti e politiche pubbliche, agenzie di salvaguardia del territorio agricolo, diffusione di input cognitivi (mairie conseil, ecc.), individuazione di aree strategiche a geometria variabile di progetto di territorio, ecc.
7 In n o vazio n e: il p arco p ro g ettato Percorsi tematici Colture agrienergetiche Tutela urbanistica Aree agricole Rete delle fattorie didattiche Riconnessioni Ecologiche multifunzionali Ripristino ambientale Rete Aree dimostrative E sperimentali Coinvolgimento popolazione ambientale Progetti Rurubani dimostrativi Coinvolgimento università Parternship: Accordi Agricoltori e attori locali pubblici Accordi Agricoltori Settore industraile Coinvolgimento Settore sociale Coinvolgimento scuole Accordi agricoltori Soggetti settore terziario Milieu rurbano 1. Parco-governo formalizzato e perimetrato riconducibile a normative quadro a diversi livelli di pianificazione 2. Parco-governance come aggregazione volontaria e pattizia di enti ed attori istituzionali e non, che costruisce politiche e progetti condivisi Integrazione: il parco concertato Progetti territoriali e sociali del parco agricolo come milieu innovateur, I. Bernetti 2009
8 1. scala territoriale
9 Il sistema urbano della Toscana centro-occidentale Qui si concentra oltre il 60% della popolazione regionale; Qui si situano le due principali aree metropolitane della regione; Si verifica un intenso fenomeno di sub urbanizzazione che configura una crescita demografica del 3% ed un incremento dell occupazione di suolo residenziale del 9%; Si rafforza l immagine di un ellisse urbano fatto di una rete di centri medio piccoli relativamente polarizzata
10 Si tratta di un sistema policentrico in cui i più grandi centri urbani mantengono il ruolo di luoghi principali della produzione, attrattori di lavoro e generatori di servizi alla persona e all impresa, dai quali gli abitanti tendono ad allontarsi alla ricerca di migliori condizioni residenziali e di qualità della vita, nei comuni della periferia e della seconda cintura periurbana. Zone urbanizzate telerilevate, Corine Land Cover 2000 Zone urbanizzate secondo la densità demografica (ISTAT)
11 La dinamica urbana - CLC
12 La città policentrica scompare nell erosione di suolo agricolo nella pianura Zone urbanizzate Seminativi Zone agricole eterogenee Colture permanenti Aree boscate Zone umide Scenario di previsione dell espansione delle zone urbanizzate secondo le previsioni di crescita al 2055 specificate dnel modello MOSUS dell Unione Europea:
13 Uso del suolo 1972 Pistoia Prato Lucca Firenze Pisa Empoli
14 Uso del suolo 1987 Pistoia Prato Lucca Firenze Pisa Empoli
15 Uso del suolo 2000 Pistoia Prato Lucca Firenze Pisa Empoli
16 Uso del suolo 2006 Pistoia Prato Lucca Firenze Pisa Empoli
17 Individuazione Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale della rete Permeabilità ecologica Permeabilità ecologica Nodi della rete ecologica del parco agricolo Rete ecologica con criticità 60% Matrice Matrice agricola a agricola con permeabilità rete ecologica residua con minore criticità Aree urbane con spazi ECE interclusi 15% Matrice agricola a permeabilità residua Urbanizzato con spazi agricoli interclusi 30% 60% Aree urbane Densità costruito
18 Rete ecologica 1972 Pistoia Prato Lucca Firenze Pisa Empoli
19 Rete ecologica 1987 Pistoia Prato Lucca Firenze Pisa Empoli
20 Rete ecologica 2000 Pistoia Prato Lucca Firenze Pisa Empoli
21 Rete ecologica 2006 Pistoia Prato Lucca Firenze Pisa Empoli
22 Pianificazione urbanistica 1. Pianificazione fronti rururbani Sviluppo urbano compatto, fronti urbani biopermeabili con diminuzione dell artificializzazione effettiva del suolo per il 10% dell urbanizzato 2006 in aree critiche per la connessione ecologica 2. Sviluppo urbano non integrato Sviluppo urbano su margini e linee di comunicazione Patto cittàcampagna/pianificazione non integrata Pianificazione Fronti rur-urbani Pianificazione rurale 1. Agricoltura multifunzionale Interventi agroambientali, miglioramento rete ecologica, recupero aree estensivizzate o abbandonate Sviluppo agricoltura periurbana Colture energetiche legnose in aree collinari o in formazioni lineari multifunzionali (siepi da legno Agricoltura multifunzionale Patto città-campagna Scenario Tendenze attuali Pianificazione non integrata Agricoltura intensiva 2. Agricoltura industriale Colture energetiche annuali in pieno campo Sviluppo urbano Non pianificato
23 Disegnare il fronte urbano biopermabile I.Bernetti,, 2009
24 Uso del suolo Sviluppo non integrato 2054 Pistoia Prato Lucca Firenze Pisa Empoli
25 Uso del suolo Patto città-campagna 2054 Pistoia Prato Lucca Firenze Pisa Empoli
26 Rete ecologica Sviluppo non integrato 2054 Pistoia Prato Lucca Firenze Pisa Empoli
27 Rete ecologica Patto città-campagna 2054 Pistoia Prato Lucca Firenze Pisa Empoli
28 Il patrimonio territoriale
29
30
31 Il patrimonio ambientale: connettere la rete ecologica
32 Gli agro-paesaggi - Gli agro-paesaggi boscati del Montalbano, delle Cerbaie, dei Monti Pisani e della Costa - Gli agro-paesaggi delle bonifiche e delle zone umide del Bientina, Fucecchio e di Pisa -Gli agro-paesaggi di Firenze-Prato-Pistoia e della conurbazione della Valdinievole, di Lucca e della Valle dell Arno - Gli agro-paesaggi di Vinci, delle colline plioceniche e dei margini urbanizzati
33
34
35 Aree agricole sotto influenza urbana ma non ancora compromesse Criticità Valori Obiettivi Azioni
36 Sistemi a maglia: 1. Sistema a maglia indifferenziata e continua della piana lucchese 2. Sistema a maglia policentrica della corona pisana; 3. Sistema lineare in raddoppio di Fucecchio e S.Croce 4. Sistema a maglia continua ed indifferenziata della piana fiorentina; 5. Sistema a maglia indifferenziata di Pistoia; 6. Urbanizzazione diffusa di Capannori e Pescia (serre e vivai) Sistemi Polinucleari 7. Sistema bi nucleare di Montecatini e Monsummano; 8. Sistema polinucleare composto di Empoli con frangia densa e margine frastagliato; 9.Sistema mononucleare Pratese, con frangia porosa, margine frastagliato e spazi interclusi; Sistemi lineari: 10. Sistema lineare policentrico continuo pisa-pontedera-bientina 11. Sistemi lineari pedecollinari; 12.Sistema lineare autostradale delle piastre produttive ; 13.Sistema lineare indifferenziato della via pistoiese; 14.Sistema lineare a pettine in via di saldatura del Montalbano occidentale
37 Centri monucleari Figure insediative urbane Formazioni lineari espansione compatta attorno al nucleo Formazione lineare Formazione lineare discontinua Formazione lineare con Sviluppo per addizioni parallele Formazioni a maglia (o reticolari) Formazione lineare con sviluppo per addizioni perpendicolari Formazione per piastre su infrastruttura sovralocale Formazioni a maglia continua Formazioni a maglia discontinua
38 Sistema a maglia indifferenziata e continua della piana lucchese
39 Rapporto prevalente spazio costruito/spazio aperto: interclusione (isole e semi-isole)
40 Nucleo con frangia rada (porosa), margine frastagliato e spazi aperti interclusi
41 Sistema polinucleare composto di Empoli con frangia densa e margine frastagliato
42 Rapporto prevalente spazio costruito/spazio aperto: interconnessione (penetranti e cunei); separazione (greenbelt); permeabilità visiva e percettiva (cunei ottici)
43 2. scala locale: il caso di Prato
44 PRATO
45 Il progetto integrato per il parco agricolo della piana di Prato nel PTCP provinciale. (fonte PTCP Prato 2003)
46 Usi urbani e spazi aperti Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale Superficie aree urbane Ha 3421 Superficie cunei e penetranti ha 1156 Superficie aree agricole ha 3860 Superficie green belt ha 2786
47 L area ovest: vista verso il, Montalbano L area est: l argine dello Iolo Bardena e vista verso il Montalbano
48 La piana a est: verso il Montalbano La piana ad ovest: vista verso nord, i Monti della Calvana
49 Un forum per il Parco agricolo della Piana di Prato, giugno 2006 Il forum è nato tramite la sollecitazione del gruppo di ricerca DUPT-UPTA e si è sviluppato dal basso coinvolgendo i principali attori locali interessati (slowfood, associazioni agricole, associazioni culturali ed ambientaliste, Circoscrizione sud, singoli cittadini); Il forum ha redatto e proposto un protocollo di intenti per il parco agricolo dell area pratese che è stato sottoscritto da associazioni e soggetti privati; Successivamente le amministrazioni hanno manifestato interesse per l iniziativa e ne promuovono la attuazione attraverso alcuni strumenti di politiche pubbliche (Agenda 21 provinciale, Tavolo parco agricolo e territorio aperto del Piano strategico comunale, progetto Interreg IV C WISH sulla rigenerazione urbana ed ambientale attraverso le vie d acqua); Per la sollecitazione del forum la Regione ha recuperato parte della piana di Prato nel protocollo di intesa per il parco della piana metropolitana;
50 I principali Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale obiettivi del forum Valorizzazione: individuazione del territorio agricolo periurbano come zona agricola minacciata e svantaggiata; Protezione: evitare l ulteriore urbanizzazione del territorio agricolo periurbano e sviluppare una nuova cultura della pianificazione e dell urbanistica incentrata sul valore ambientale e patrimoniale degli spazi rurali periurbani; Promozione: sostenere una presenza dinamica e multifunzionale e produttiva dell agricoltura incentrata sulla produzione di beni pubblici extra mercato e sulla costrizione e ricostruzione di filiere corte agro alimentari locali; Pianificazione: visione territoriale strategica con la produzione ed implementazione di un progetto di territorio per il parco agricolo e la promozione di un soggetto partenariale pubblico-privato cui affidare la gestione e sviluppo dello scenario strategico di progetto;
51 Lo scenario territoriale
52
53
54 Caso studio 3: Galceti, area ecotonale Caso studio 4: Iolo San Pietro, area di margine urbano-rurale Caso studio 2: Ombrone-Iolo-Ficarello, piana agricola perifluviale Caso studio 1: riconnessione dalla piana agricola al sistema fluviale del Bisenzio Sistema Pratese: i casi studio
55 Caso studio 4: Iolo San Pietro, area di margine urbano-rurale - volo GAI 1954 Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale
56 Iolo San Pietro, area di margine urbano-rurale. Stato attuale Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale
57 Espansione urbana dagli anni '50 ad oggi Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale
58 Permanenze della struttura insediativa e della trama agraria storica Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale
59 Densità della trama agraria Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale
60 Rapporto fra spazio costruito e spazio aperto Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale Interconnessione: penetranti e cunei Permeabilità visiva e percettiva: cunei ottici Separazione: greenbelt Interclusione: isole, spazi aperti interclusi
61 L'area urbana attuale: caratteristiche del margine Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale
62 L'area urbana attuale: tipologie di tessuto di margine Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale Area di progetto
63 L'area urbana attuale: Ortofoto 2007 Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale
64 L'area urbana attuale: margine effettivo Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale
65 Progetto di riqualificazione del margine urbano: fronti rur-urbani multifunzionali Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale
66 Il nuovo margine urbano: riduzione del 10% del suolo impermeabilizzato Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale
67 Il margine urbano: stato attuale, vista prospettica Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale
68 L'area urbana attuale: tipologie di tessuto di margine Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale Margine frastagliato Margine continuo Margine poroso Margine compatto Tessuto villette/capannoni misto RES/PROD Tessuto a stecche residenziali Tessuto denso storico misto RES/PROD Tessuto denso storico prev. residenziale
69 La ricostruzione del fronte urbano-rurale multifunzionale Il parco agricolo come strumento della gestione strategica multifunzionale degli spazi periurbani della Toscana Centrale
70 Ricomposizione della matrice agro-ambientale e permeabilità del margine urbano: riconnessione degli spazi aperti interclusi con le aree agricole periurbane
71
Comune di Cassano d Adda. Comuni interessati dal progetto. Parco Adda Nord. Comune di Pozzuolo Martesana. Comune di Trezzo d Adda
Comune di Cassano d Adda Parco Adda Nord Comune di Pozzuolo Martesana Comune di Trezzo d Adda Comuni interessati dal progetto Inzago, Vaprio d Adda, Truccazzano Pozzo d Adda Busnago Grezzago Trezzano Rosa
DettagliI parchi agricoli nella città I p I parchi agricoli nella città policentrica della Toscana centrale
I parchi agricoli nella città I p I parchi agricoli nella città policentrica della Toscana centrale Alberto Magnaghi Presidente della Società dei Territorialisti www.societadeiterritorialisti.it Abitare
DettagliÈ un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale
Cos è un piano urbanistico? È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale È uno strumento prima di
DettagliLa sostenibilità incontra i paesaggi italiani PTCP di Prato e di Lecce. Chiara Barattucci
Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura Clasa - AA 2010-2011 Progettazione urbanistica 1G La sostenibilità incontra i paesaggi italiani PTCP di Prato e di Lecce Chiara Barattucci (Sintesi per
DettagliDipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio
Università degli Studi di Firenze - Facoltà di Architettura Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio UNA RETE DI GREENWAYS PER IL TERRITORIO DEL COMUNE DI PRATO: occasioni di riqualificazione
DettagliParco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD
Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD PIANO TRIENNALE DEGLI INTERVENTI 2009-2011 Seriate, 29 Gennaio 2009 (modificato nell Assemblea dei Sindaci del 12/11/2009 verbale n. 51) Parco Locale
DettagliProgettazione urbanistica 1 A.A. 2010/11 Prof.ssa Chiara Barattucci Collaboratrice: Valentina Antoniucci Il Veneto e gli strumenti di pianificazione
Progettazione urbanistica 1 A.A. 2010/11 Prof.ssa Chiara Barattucci Collaboratrice: Valentina Antoniucci Il Veneto e gli strumenti di pianificazione Contenuti della comunicazione: Il PRUSST della Riviera
DettagliTITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio
Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Unità di paesaggio (Art. 3.1-3.2) Indicazioni generali Le unità di paesaggio, al fine di garantire una gestione del territorio coerente con gli obiettivi di valorizzazione
DettagliCITTA DI GIUGLIANO IN CAMPANIA
CITTA DI GIUGLIANO IN CAMPANIA (Provincia di Napoli) BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE DA PARTE DEI PRIVATI AL FINE DELLA PIANIFICAZIONE PARTECIPATA PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO
DettagliI Distretti Rurali Paolo Lassini
Progetto FILARE AGRICOLTURA E BIODIVERSITÁ I Distretti Rurali Paolo Lassini Martedì 3 Dicembre 2013 h. 20.30 USMATE VELATE Via Luini Martedì 3 Dicembre 2013 h. 20.30 Aula Magna scuola media B. Luini Il
DettagliCriticità/stress. rischio idraulico. accessibilità/mobilità. carenza di servizi /luoghi aggregazione. mancata valorizzazione patrimonio
Criticità/stress rischio idraulico accessibilità/mobilità carenza di servizi /luoghi aggregazione mancata valorizzazione patrimonio Attuazione PRG 2008 Rischi consumo/impermeabilizzazione suolo aumento
DettagliAssistenza tecnica funzionale alla
definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore
DettagliLa politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia
La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agro-alimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano La politica
DettagliLAND Milano srl arch. Andreas Kipar
LA NUOVA RETE DEI PAESAGGI DELLA PROVINCIA DI GORIZIA Contributo della Provincia di Gorizia alla candidatura a Venezia e Nordest capitale della cultura 2019 LAND Milano srl arch. Andreas Kipar 3 settembre
DettagliRSA Provincia di Milano
SA Provincia di Milano Popolazione e società Fig. 1: natalità e mortalità in Provincia di Milano Fig. 2: l indice di ricambio (fonte SIA) L analisi ambientale di un territorio rappresenta lo studio del
DettagliLUNGO I BORDI RIQUALIFICAZIONE DEL PAESAGGIO AGRARIO DI MARGINE
LUNGO I BORDI RIQUALIFICAZIONE DEL PAESAGGIO AGRARIO DI MARGINE Progetto co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna ex art. 49 L.R. 20/2000 Responsabile del procedimento: ing. Maria Sergio Progettisti
DettagliStruttura di Università e Città
Sine Putimu. Università e città_allegati In occasione del quarto laboratorio tematico Sine Putimu. Università e Città, si inviano tutti i cittadini a partecipare alla costruzione del PUG (Piano Urbanistico
DettagliLa nuova Legge Regionale sul consumo di suolo Cosa cambia?
POLITECNICO DI MILANO DASTU DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E STUDI URBANI CICLO DI SEMINARI La nuova Legge Regionale sul consumo di suolo Cosa cambia? INTERVENTI PROGRAMMATI_Stefano Salata LA VALUTAZIONE
DettagliIl Parco agricolo come territorio di progetto e progetto di terriotrio D.Fanfani Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del territorio
Il Parco agricolo come territorio di progetto e progetto di terriotrio D.Fanfani Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del territorio Università di Firenze Convegno Il Parco agricolo. Un nuovo strumento
DettagliCOMPLESSITA TERRITORIALI
PROGETTO PILOTA COMPLESSITA TERRITORIALI OBIETTIVI E FINALITA DEL PROGETTO PROGETTO PILOTA COMPLESSITA TERRITORIALI IL CONTESTO Il Sistema Territoriale di progetto è parte del sistema metropolitano lombardo,
DettagliScheda Sistema Territoriale
VERONA E LE VALLI PREALPINE Scheda Sistema Territoriale Dati identificativi del Sistema Territoriale Nome: Verona e le valli prealpine Stato: Italia Centro urbano di riferimento: Verona Regione: Veneto
Dettagli100 Fontanili dall Adda al Ticino. Sistemi ambientali di connessione per la rete ecologica
100 Fontanili dall Adda al Ticino Sistemi ambientali di connessione per la rete ecologica 1 fase - Recupero dati da bibliografia dedicata - Recupero materiale cartografico/gis - Organizzazione del materiale
DettagliEsperienze toscane di territorializzazione delle politiche
Regione Toscana - Area Programmazione XXXIII Conferenza scientifica Aisre Policy session Politiche regionali e specificità territoriali Roma, 14 settembre 2012 Esperienze toscane di territorializzazione
DettagliPRODURRE E SCAMBIARE VALORE TERRITORIALE Dalla città diffusa allo scenario della forma urbis et agri
PRODURRE E SCAMBIARE VALORE TERRITORIALE Dalla città diffusa allo scenario della forma urbis et agri A cura di - Alinea, Firenze, 2009 Il Laboratorio del Parco Agricolo Sud Milano tra produzioni di qualità
DettagliCONOSCERE LE CITTA METROPOLITANE: QUALI DATI, QUALI ANALISI. Firenze, 07 maggio 2015
CONOSCERE LE CITTA METROPOLITANE: QUALI DATI, QUALI ANALISI Firenze, 07 maggio 2015 1 Le 14 città metropolitane italiane. Un primo sguardo Le città metropolitane coprono il 17% del territorio italiano
DettagliPresentazione dell incontro
Presentazione dell incontro Giuseppe Bortone Direttore Generale Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa 1 Realizzazione della Rete Natura 2000 in Emilia- Romagna Fasi di realizzazione: periodo 1995 2000:
Dettagli1 - IL CONTESTO REGIONALE
1 - IL CONTESTO REGIONALE P A R M A 2 0 2 0 1 1.1 Accessibilità dell area Padana 1.1.1 Accessibilità della popolazione residente al 2008 tempo 30 1.1.2 Stranieri accessibili per 1000 residenti accessibili
DettagliAGIRE Gemellaggio Il sistema di governance delle Pari Opportunità Sardegna - Basilicata
REGIONE BASILICATA AGIRE Gemellaggio Il sistema di governance delle Pari Opportunità Sardegna - Basilicata Cagliari, 7-11 maggio 2007 Gianluca Cadeddu Regione Autonoma della Sardegna Presidenza del Consiglio
DettagliComune di Rapporto Ambientale Introbio
ATP2 Localizzazione: Destinazione del P.R.G: Obiettivo dell ambito proposto: Lungo il confine comunale a ridosso con Primaluna lungo il torrente Troggia Zona a verde pubblico Completamento del tessuto
DettagliSCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE
SCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE In adeguamento al Regolamento n.1 di attuazione della legge regionale n. 50/2012, articolo 2 - comma 6, nel Comune di Tezze sul Brenta è stata individuata un area degradata
DettagliAutorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO
Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO Piano di Gestione delle Acque I Aggiornamento Rapporto tra PDGAcque e altri piani di indirizzo: PDGAlluvioni, Piano di Sviluppo Rurale, Piano di Indirizzo
DettagliPIT Progetto Integrato Territoriale Stazione accessibile. Integrazione delle politiche di riqualificazione del centro urbano di Terni
PIT Progetto Integrato Territoriale Stazione accessibile. Integrazione delle politiche di riqualificazione del centro urbano di Terni IL PIT Il Progetto Integrato Territoriale ed il POR-FESR 2007-13 Il
DettagliAGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze
AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze Attività produttive Artigianato e Agricoltura Questo progetto si pone quattro diversi obiettivi: OBIETTIVO 1: Implementare un modello di economia
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliSviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio
CoMoDo. Comunicare Moltiplica Doveri (art direction, grafica, fotografia Marco Tortoioli Ricci) Provincia di Terni in collaborazione con i Comuni della provincia Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21
DettagliPadova st innovazione. Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova PRESENTAZIONE
Padova st innovazione Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova PRESENTAZIONE La ZIP Nord 1.500.000 mq di superficie complessiva Oltre 150 lotti attrezzati Oltre 450 proprietari
DettagliProgetto Formativo MACROAREA AGROAMBIENTALE
Progetto: MISURA 111 Azione 1 Formazione- Pacchetto Formativo Misto Ambito: Programma di Sviluppo Rurale Regione Sicilia 2007-2013 Sede: GANGI Corso di formazione per ESPERTO AGROAMBIENTALE Progetto Formativo
DettagliVERSO LA RIFORMA DELLA PAC. Roma 19 maggio 2010 Graziella Romito
VERSO LA RIFORMA DELLA PAC Roma 19 maggio 2010 Graziella Romito Indice Perché riformare la PAC La nuova architettura della PAC: un ipotesi L agricoltura biologica Conclusioni Perché riformare la PAC? 1)
DettagliLa governance del territorio
La governance del territorio Università di Pavia 2013/2014 Modulo di Sociologia Docente: Emanuele Polizzi Governo come governance Dal governo come autorità al governo come regia Non più governo dall alto,
DettagliIl mercato fondiario in Italia
FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA PROPRIETA FONDIARIA ASSEMBLEA GENERALE - CICA - Confederazione Internazionale di Credito Agricolo RELAZIONE Il mercato fondiario in Italia Québec, 29-30 settembre 2006 PRESENTAZIONE
DettagliSottrazione di suolo agricolo: il caso della pianura veneta Tiziano Tempesta Dip. TESAF Università di Padova
Regione del Veneto CONVEGNO Suolo, Agricoltura e Territorio: un equilibrio possibile Legnaro (PD) - 8 giugno 2012 - Veneto Agricoltura Sottrazione di suolo agricolo: il caso della pianura veneta Tiziano
DettagliGRUPPO AZIONE LOCALE BASSO TIRRENO COSENTINO Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2007-2013 PSR 2007-2013 - ASSE 4 APPROCCIO LEADER
GRUPPO AZIONE LOCALE BASSO TIRRENO COSENTINO PSR 2007-2013 - ASSE 4 APPROCCIO LEADER Programma di Sviluppo Locale BASSO TIRRENO COSENTINO SCHEDA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE ALLA PRESENTAZIONE DI PROGETTI
DettagliPROGRAMMA INDUSTRIA 2015
Piattaforma Tecnologica Nazionale Marittima PROGRAMMA INDUSTRIA 2015 PROPOSTA DI Azioni Connesse sulle Tecnologie Marine {1} 4/09 L Italia e il Mare L Italia ha oltre 8.000 chilometri di coste ed una innata
DettagliLinee guida per un Patto Metropolitano Per una forte e condivisa politica contro gli inquinamenti
Provincia di Milano Linee guida per un Patto Metropolitano Per una forte e condivisa politica contro gli inquinamenti Giunta Provinciale 11 settembre 2006 Atti n. 187671/11.1/2006/9255 pag. 1 La Giunta
DettagliAgricoltura delle aree peri urbane: politiche attuali e possibili Elena Di Bella Dirigente Sviluppo rurale e Montano Provincia di Torino
Agricoltura delle aree peri urbane: politiche attuali e possibili Elena Di Bella Dirigente Sviluppo rurale e Montano Provincia di Torino Definizioni (Comitato Economico e Sociale Europeo parere d iniziativa
DettagliManutenzione del territorio e prevenzione dei rischi
Manutenzione del territorio e prevenzione dei rischi Mauro Agnoletti Dipartimento di Economia, Ingegneria, Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali Università degli Studi di Firenze La ricerche sulle dinamiche
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliQUADRO DI SINTESI POTENZIALITA E CRITICITA
QUADRO DI SINTESI POTENZIALITA E CRITICITA CONTRATTO DI PAESAGGIO FINALIZZATO ALLA DEFINIZIONE DI UNA STRATEGIA DI SVILUPPO TERRITORIALE E DI RIQUALIFICAZIONE PAESAGGISTICA DEI TERRITORI MONTANI DI COMUNANZA
Dettagli7. LA STRUTTURA URBANA CONSOLIDATA
7. LA STRUTTURA URBANA CONSOLIDATA 7.1. Premessa La qualità dell ambiente e lo stile di vita sono strettamente correlati alle caratteristiche specifiche della struttura urbana locale. In una fase in cui
DettagliPadova st innovazione. Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova IMPOSTAZIONE METODOLOGICA
Padova st innovazione Riconversione e Riqualificazione sostenibile della ZIP nord di Padova IMPOSTAZIONE METODOLOGICA INTRODUZIONE La ZIP di Padova, ha rappresentato e certamente ancora rappresenta una
DettagliAdeguamento del contributo di costruzione
Adeguamento del contributo di costruzione previsto dall art.43 della LR 12/05 e s.m.i. 8 Gennaio 2016 PRINCIPI DELLA VARIANTE AL PGT riduzione del consumo di suolo e delle potenzialità edificatorie creazione
Dettaglicontratto di quartiere II un quartiere ad altezza d uomo
città di venaria reale contratto di quartiere II un quartiere ad altezza d uomo obiettivo generale promuovere l integrazione del quartiere con il resto del tessuto urbano attraverso la riqualificazione
DettagliFacoltà di Architettura LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA
I Programmi complessi Si innestano in una duplice riflessione: 1. scarsità delle risorse pubbliche per la gestione delle trasformazioni urbane; 2. limiti della operatività del Piano Regolatore Generale.
DettagliIl Programma MED 2014-2020
Il Programma MED 2014-2020 Obiettivo generale Promuovere una crescita sostenibile nel bacino mediterraneo favorendo pratiche innovative e un utilizzo ragionevole delle risorse (energia, acqua, risorse
DettagliCIVES_PASSEGGIATE DI QUARTIERE DARSENA - PORTA GENOVA -NAVIGLIO GRANDE
I TEMI valorizzare il ruolo dell acqua come componente del paesaggio urbano e come vettore di comunicazione e raccordo tra la città e la campagna lo spazio pubblico come qualità dell abitare e vivere i
DettagliMilano Roma Cagliari Duisburg. www.landsrl.com
Perchè lo facciamo? Progettare singoli parchi non è più sufficiente. Bisogna dare vita ad un continuum ambientale. Il nostro interesse è dimostrare un approccio di tutela ambientale attraverso la progettualità.
DettagliPRESENTAZIONE PROGETTO
PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte
DettagliIL CANALE VILLORESI I comuni e le province interessate
V arco Villoresi occasione di tutela e valorizzazione ecologico-fruitiva del territorio a Nord di Milano 1 Cos è un CONSORZIO DI BONIFICA (quadro normativo di riferimento: L.R. 31/2008) Il Consorzio di
DettagliIl percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna
Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte
Dettagli1. INTRODUZIONE... 2 2. OBIETTIVI E SCELTE DI PIANO...
RELAZIONE SINTETICA 1. INTRODUZIONE...2 2. OBIETTIVI E SCELTE DI PIANO...3 2.1 Il sistema della residenza e dei servizi...4 2.2 Il sistema della produzione...7 2.3 Il sistema della mobilità e delle infrastrutture...9
DettagliASSE 4. TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE Dott.ssa Ambrosini
ASSE 4 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE Dott.ssa Ambrosini ASSE 4: OBIETTIVI E FINALITÀ Obiettivi: L attuazione dell Asse 4 Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e
DettagliCreare le condizioni locali per la presa in carico di un luogo vicino a casa, prossimo al proprio sguardo, frequentato. Trovare una condivisione
Creare le condizioni locali per la presa in carico di un luogo vicino a casa, prossimo al proprio sguardo, frequentato. Trovare una condivisione reale, nel quotidiano, per stare nel bosco vicino a casa,
DettagliGruppo di Lavoro. Le scelte urbanistiche TERZO INCONTRO. Sala Polifunzionale della Biblioteca del Comune di Nembro, 20-02-2008 SCHEDE PROGETTO
Introduzione Gruppo di Lavoro Le scelte urbanistiche TERZO INCONTRO Sala Polifunzionale della Biblioteca del Comune di Nembro, 20-02-2008 SCHEDE PROGETTO Il terzo incontro, a cui erano presenti 12 partecipanti,
DettagliREGIONE LAZIO Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli PROGETTI INTEGRATI TERRITORIALI DELLE AREE PROTETTE
REGIONE LAZIO Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli PROGETTI INTEGRATI TERRITORIALI DELLE AREE PROTETTE Agenzia Regionale Parchi Fabio Brini PIT aree protette Condizioni e opportunità per la
DettagliDISTRETTI CULTURALI: IL SISTEMA METROPOLITANO DI GOVERNANCE CULTURALE Aggiornamento: maggio 2015
DISTRETTI CULTURALI: IL SISTEMA METROPOLITANO DI GOVERNANCE CULTURALE Aggiornamento: maggio 2015 Descrizione del progetto Il progetto intende consolidare il sistema metropolitano dei distretti culturali
DettagliIl Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013
Il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 Le opportunità per le aziende agricole FINANZIAMENTI IN AGRICOLTURA FINANZIAMENTI COMUNITARI I PILASTRO Politica dei Mercati OCM PAC II PILASTRO Sviluppo rurale -
DettagliLo Sviluppo Rurale in Abruzzo nel 2014-2020
Incontro con il Partenariato Lo Sviluppo Rurale in Abruzzo nel 2014-2020 Dall analisi alla costruzione della strategia Emanuele Blasi e Barbara Pancino Università degli Studi della Tuscia Viterbo Venerdì
DettagliI CONTRATTI DI FIUME in Lombardia
Governance e partecipazione per il bacino del Po Colorno 26 ottobre 2007 I CONTRATTI DI FIUME in Lombardia Mario Clerici Regione Lombardia mario_clerici@regione.lombardia.it PERCHE UN CONTRATTO DI FIUME
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliAGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO
Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante
DettagliEnergia da Biomasse. Prospettive ed opportunità nell uso di fonti rinnovabili
Energia da Biomasse Prospettive ed opportunità nell uso di fonti rinnovabili Accordo di Programma Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Regione Abruzzo Iris Flacco Energy Manager Regione
DettagliLA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014 2020 OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015
LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014 2020 OPPORTUNITA E SFIDE PER ROMA CAPITALE ESPERIENZE FATTE E PROSPETTIVE APERTE ROMA 14 LUGLIO 2015 Le opportunità: due grandi filoni diversi ma complementari I programmi
DettagliRisultati della Ricerca
Titolo Linee guida per la trasformazione casearia su piccola scala Risultati della Ricerca Descrizione estesa del risultato Il documento è stato redatto come frutto della ricerca sviluppata dalla UO CRA-FLC
DettagliRAPPORTO 2014 LA FINANZA TERRITORIALE IN ITALIA
RAPPORTO 2014 LA FINANZA TERRITORIALE IN ITALIA Il finanziamento degli investimenti degli Enti locali e territoriali: gli strumenti ed il loro utilizzo Alessandro Panaro Milano, 23 gennaio 2015 Le fonti
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA TRA Associazione Nazionale Comuni Italiani- Sicilia - ANCI Sicilia Centro Interdipartimentale Di Ricerca Sui Centri Storici dell Università degli studi di Palermo- CIRCES Associazione
DettagliDalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese
Dalla Pianificazione Energetica all attuazione degli interventi: il punto di vista delle PA e delle Imprese Maria Paola Corona Presidente di Sardegna Ricerche Sardegna Ricerche: dove la ricerca diventa
DettagliValorizzazione delle aree naturali protette come chiave di sviluppo turistico dei territori. www.isnart.it 1
Valorizzazione delle aree naturali protette come chiave di sviluppo turistico dei territori www.isnart.it 1 Le aree protette in Italia 23 parchi nazionali (oltre 500 comuni) 152 parchi regionali (quasi
DettagliLe azioni di efficienza energetica degli edifici nel PAES Piano di Azione per l Energia Sostenibile
Le azioni di efficienza energetica degli edifici nel PAES Piano di Azione per l Energia Sostenibile 21 Ottobre 2015 Efficienza energetica degli edifici: il valore della casa, il valore dell ambiente con
DettagliDistretti agricoli in Regione Lombardia
Distretti agricoli in Regione Lombardia Attività dei distretti (finalità, ruolo, opportunità), meccanismo di accreditamento in Regione Lombardia Roberto Daffonchio Distretti agricoli Distretti rurali >
DettagliPRU TWENTY BOLZANO PROGETTO DI LANDSCAPE. Milano, 21 novembre 2014. Milano Roma Cagliari Duisburg
PRU TWENTY BOLZANO PROGETTO DI LANDSCAPE Milano, 21 novembre 2014 Milano Roma Cagliari Duisburg COMMITTENZA: PROGETTO A CURA DI: Podini Holding spa LAND Milano srl Via Varese, 16 20121 Milano Italia T.
DettagliOGGETTO: Trasmissione osservazioni al Piano di Governo del Territorio del Comune di Mesero ai sensi dell art. 14, comma 3 del d.lgs. 152/2006.
Direzione e Uffici Alla cortese attenzione di Dott.ssa ELISA BIANCHI Ufficio Tecnico Comune di Mesero Via San Bernardo 41 20010 MESERO (MI) PEC: comune.mesero@pec.regione.lombardia.it OGGETTO: Trasmissione
Dettagli10.3.1.5 Piano di fattibilità per impianti che utilizzano biomasse. Comune: Comuni del P.I.S.L.
P.I.S.L. N.A.Tu.R.A. Valorizzazione della rete ecologica del Parco Fluviale del Po (tratto vercellese/alessandrino) e dell Orba e del Monferrato casalese, tramite la riqualificazione ambientale e la promozione
DettagliPromuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali
Obiettivo generale del POR FESR Abruzzo Promuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali ASSI PRIORITARI DI INTERVENTO: Ґ Ricerca
DettagliAMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LECCE
CONSULTAZIONE PUBBLICA Pianificazione Urbanistica Partecipata La Città non è fatta di soli edifici e piazze, ma è fatta di memoria, di segni, di linguaggi, di desideri, che sono a loro volta l espressione
DettagliIntesa Ance Salerno e Parco del Cilento per promuovere la filiera dell edilizia green
1 Intesa Ance Salerno e Parco del Cilento per promuovere la filiera dell edilizia green Ance Salerno ed Ente Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, insieme per valorizzare la filiera dell edilizia
DettagliCONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA
CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento
DettagliConvegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00
Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura Via della Madonna dei Monti, 40 Convegno Aree industriali e politiche di Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione
DettagliProgettiamo insieme S. Eusebio, Mermi, Montesignano
Progettiamo insieme S. Eusebio, Mermi, Montesignano Intreccio tra il Forum di Agenda 21 locale ed un esperienza sul territorio genovese Contesto geografico e socio-economico della IV Circoscrizione Valbisagno
DettagliLA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato)
PROTOCOLLO D INTESA PER LA INDIVIDUAZIONE DI AZIONI COMUNI VOLTE A MIGLIORARE LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLE CITTA D ARTE DELLA SICILIA TRA LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI
DettagliEnergie Rinnovabili e tutela del paesaggio. Maria Raffaella Lamacchia Dirigente dell'ufficio Attuazione Pianificazione Paesaggistica Regione Puglia
Energie Rinnovabili e tutela del paesaggio Maria Raffaella Lamacchia Dirigente dell'ufficio Attuazione Pianificazione Paesaggistica Regione Puglia PROTOCOLLO DI KYOTO VS CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO
DettagliSPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE. Rete telematica e servizi di supporto ICT
SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE Rete telematica e servizi di supporto ICT La rete telematica regionale LEPIDA ed il SISTEMA a rete degli SUAP come esempi di collaborazione fra Enti della PA per
DettagliL INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI
PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI PREDAZZO PIANO REGOLATORE GENERALE D E L C O M U N E D I PREDAZZO REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI Arch. Luca Eccheli Via Cavour,
DettagliAnalisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa
Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza
DettagliFocus Group: Vivaismo
Focus Group: Vivaismo Progetto F.I.S.I.Agri Progetto finanziato dal FSE e dalla Provincia di Pistoia Bando MM 2006-2007 FSE POR OB 3 mis. D1 PROGETTI INTEGRATI DI COMPARTO Che cos è F.I.S.I.Agri Un progetto
DettagliChi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma.
Chi siamo L Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili (Assobioplastiche) è nata dalla volontà dei produttori, trasformatori e utilizzatori delle bioplastiche
DettagliDC Sviluppo del Territorio Settore Pianificazione Tematica e Valorizzazione Aree
Le CASCINE del COMUNE di MILANO Valorizzazione del patrimonio in abbandono e modello gestionale DC Sviluppo del Territorio Settore Pianificazione Tematica e Valorizzazione Aree 1. Le cascine di proprietà
DettagliObiettivo: potenziare lo sviluppo rurale e incentivare nuove attività e fonti di occupazione
L approccio Leader Acronimo dal francese Liaison Entre Actions de Développement de l E conomie Rurale (Collegamento fra azioni di sviluppo dell economia rurale) Strategia di sviluppo locale che sostiene
DettagliLA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020
LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 Il 26 marzo 2010 il Consiglio Europeo ha approvato la proposta della Commissione Europea di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per la crescita e l occupazione
DettagliURBANISTICA b) il diritto di farsi casa per abitarvi. a) delle cose di interesse artistico e storico. c) n 1150 del 17 agosto 1942.
URBANISTICA La legge n 1766 del 16 giugno 1927 introduceva il concetto dello Ius caselimandi cioè: a) il diritto di costruire abitazioni rurali. b) il diritto di farsi casa per abitarvi. c) il diritto
Dettagli