Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici: rischi ed opportunità

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici: rischi ed opportunità"

Transcript

1 TORINO 1 incontro di co-design 21 giugno 2017 Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici: rischi ed opportunità Andrea Masullo Unità di Assistenza Tecnica Sogesid SpA presso la Direzione Generale Clima ed Energia Ministero dell ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

2

3 La sfida dell adattamento in Italia negli scenari al 2100 ITALIA 2100: Picco estivo fino a 4 C ITALIA 2100: Picco estivo fino a 8 C scenario CO 2 (ppm) media intervallo Variazione della temperatura media globale ( C) Innalzamento del livello medio globale del mare (m) RCP ,0 0,3-1,7 RCP ,8 1,1-2,6 RCP ,2 1,4-3,1 RCP ,7 2,6 4,8 RCP ,40 0,26 0,55 RCP ,47 0,32 0,63 RCP ,48 0,33 0,63 RCP ,63 0,45 0,82

4 SNACC PNACC aggiornamenti e revisioni Il Piano Nazionale vuole essere uno strumento condiviso di riferimento per l armonizzazione a livello nazionale ed internazionale delle iniziative locali di adattamento, al fine di sollecitare sinergie e scambi di esperienze, soluzioni e tecnologie. Descrizione delle aree climatiche omogenee secondo gli scenari RCP4.5 e RCP8.5, identificate attraverso modelli ad elevata risoluzione (8km) Valutazione della vulnerabilità e degli impatti settoriali Identificazione di pacchetti di azioni integrate di adattamento e individuazione delle priorità relativamente alle diverse aree omogenee identificate Individuazione dei ruoli e delle responsabilità e degli strumenti di «governance» multilivello Stima delle risorse umane e finanziarie necessarie Linee guida e indicatori per il monitoraggio e la valutazione dell efficacia degli interventi

5 Clima attuale Macroregioni Scenari climatici RCP4.5 RCP Azioni integrate di adattamento Azioni prioritarie per aree omogenee Indicatori di efficacia delle azioni integrate Monitoraggio e valutazione degli effetti Rischio, vulnerabilità e impatti Azioni integrate di adattamento Definizione del PNACC Aree climatiche omogenee Pressioni e vulnerabilità settoriali Modelli di governance per l attuazione del Piano Risorse umane e finanziarie Programma di partecipazione degli stakeholder Definizione del PNACC

6 Aree terrestri ANALISI DELLA CONDIZIONE CLIMATICA ATTUALE E-OBS - mappe a scala nazionale di indicatori climatici, 25 km di risoluzione, periodo di riferimento Individuazione di 6 macroregioni climatiche ANALISI DELLE CONDIZIONI CLIMATICHE FUTURE COSMO-CLM - con risoluzione 8 km; RCP 4.5 e 8.5 calcolati per i periodi e Mappe a scala nazionale delle principali variabili climatiche e indicatori. Calcolo anomalie future e individuazione 5 aree con stessa anomalia INDIVIDUAZIONE DI AREE CLIMATICHE OMOGENEE dall intersezione delle macroregioni e delle anomalie si identificano 13 aree climatiche omogenee

7 Indicatori considerati

8 Condizione climatica attuale Gli indicatori selezionati e valutati sulle serie storiche del periodo , sono stati raggruppati in cluster al fine di individuare sei macroregioni climatiche (elaborazione CMCC per il MATTM)

9 Condizione climatica futura RCP 8.5 Cluster delle anomalie del periodo rispetto al periodo , nello scenario RCP8.5. Vengono identificati 5 cluster a comportamento omogeneo. (elaborazione CMCC per il MATTM)

10 Condizione climatica futura RCP 4.5 Cluster delle anomalie del periodo rispetto al periodo , nello scenario RCP4.5. Vengono identificati 5 cluster a comportamento omogeneo. (elaborazione CMCC per il MATTM)

11

12 Aree climatiche omogenee

13

14 Anomalie termiche nel (rispetto al ) Anomalie stagionali delle temperature nel periodo ; le anomalie sono relative alla media del periodo (fonte: elaborazione CMCC per il MATTM)

15 Anomalie termiche nel (rispetto al ) Anomalie stagionali delle temperature nel periodo ; le anomalie sono relative alla media del periodo (fonte: elaborazione CMCC per il MATTM)

16 Variazione precipitazioni (rispetto al ) Anomalie stagionali delle precipitazioni nel periodo ; le anomalie sono relative alla media del periodo (fonte: elaborazione CMCC per il MATTM)

17 Variazione precipitazioni (rispetto al ) Anomalie stagionali delle precipitazioni nel periodo ; le anomalie sono relative alla media del periodo (fonte: elaborazione CMCC per il MATTM)

18 Aree marine/costiere ANALISI DELLA CONDIZIONE CLIMATICA ATTUALE Individuazione delle macroregioni climaticamente omogenee con condizioni climatiche simili per il periodo di riferimento ( ) (zonazione climatica), attraverso la metodologia della cluster analysis, utilizzando le rianalisi dei servizi marini Copernicus di seguito identificate con REAN; individuazione di 3 macroregioni climatiche ANALISI DELLE CONDIZIONI CLIMATICHE FUTURE Analisi delle anomalie climatiche attese sulla base delle proiezioni climatiche future ( ), ottenute tramite il modello oceanico NEMO (Madec 2008) applicato al Mar Mediterraneo a 7 km di risoluzione e configurato per lo scenario climatico RCP8.5 (Lovato et al. 2013); individuazione di 3 aree con stessa anomalia. INDIVIDUAZIONE DI AREE CLIMATICHE OMOGENEE Individuazione delle aree climatiche omogenee, attraverso la sovrapposizione delle macroregioni climatiche omogenee e della zonazione delle anomalie, per definire aree con uguale condizione climatica attuale e stessa proiezione climatica di anomalia futura. Vengono individuate 4 aree climatiche omogenee più 2 di minore interesse nazionale.

19 Aree marine/costiere: indicatori SST (Sea Surface Temperature) Temperatura superficiale dell acqua SSHA (Sea Surface Height Anomaly) Anomalia del livello del mare ph - Acidità dell acqua imx Indicatore di mescolamento di una colonna d acqua in funzione del gradiente di temperatura e densità

20 Condizione climatica attuale Le macroregioni climatiche omogenee sono definite sulla base della temperature superficiale (SST) e delle anomalie del livello del mare (SSH) rispetto al periodo di riferimento

21 Macroregioni climatiche Macroregione climatica marina omogenea 1: include il Mar Adriatico, il Mar Ligure e la parte settentrionale del Mare di Sardegna. Tale macroregione è caratterizzata dai valori più bassi di temperatura superficiale e di anomalie di livello del mare. Macroregione climatica marina omogenea 2: individua prevalentemente il Mar Ionio e il Mar Tirreno; tale macroregione è caratterizzata da valori di temperatura superficiale intorno ai 20 C e da valori di anomalie di livello del mare intorno ai m. Macroregione climatica marina omogenea 3: individua principalmente la parte meridionale del Mediterraneo centrale; tale macroregione è caratterizzata dai valori più alti di temperatura superficiale e al contempo dai valori più bassi di anomalie di livello del mare.

22 Condizione climatica futura RCP Zonazione climatica delle anomalie (MEDSEA RCP vs ) considerando un box sul Mediterraneo centrale

23 Aree climatiche omogenee

24 Aree climatiche omogenee

25 Vulnerabilità e impatti settoriali 1. RISORSE IDRICHE 2. DESERTIFICAZIONE, DEGRADO DEL TERRITORIO E SICCITA 3. DISSESTO GEOLOGICO, IDROLOGICO E IDRAULICO 4. BIODIVERSITA ED ECOSISTEMI ECOSISTEMI TERRESTRI ECOSISTEMI MARINI ECOSISTEMI DI ACQUE INTERNE E DI TRANSIZIONE 5. SALUTE 6. FORESTE 7. AGRICOLTURA, ACQUACOLTURA E PESCA AGRICOLTURA E PRODUZIONE ALIMENTARE PESCA MARINA ACQUACOLTURA 8. ENERGIA 9. ZONE COSTIERE 10. TURISMO 11. INSEDIAMENTI URBANI 12. INFRASTRUTTURA CRITICA INDISTRIE E INFRASTRUTTURE PERICOLOSE TRASPORTI BENI CULTURALI Impatto dei Cambiamenti Climatici per ciascun settore Connessioni inter-settoriali Azioni integrate per l adattamento

26 Ciascuna azione proposta è classificata per: tipologia (green, soft, grey), obiettivo di adattamento principale, area climatica omogenea, anno o il periodo entro cui è opportuno implementarla, Stima delle risorse umane e finanziarie Stima delle possibilità di finanziamento Soggetto responsabile per l implementazione, indicatori per il monitoraggio Intersettorialità e livello di priorità Identificazione di ruoli, responsabilità e autorità competenti per ciascuna azione, e possibili modelli di governance per le attività di adattamento Misure green, o ecosistemiche, che migliorano la resilienza degli ecosistemi; Misure soft che implicano approcci gestionali, giuridici e politici; Misure grey, o strutturali che includono soluzioni tecnologiche e ingegneristiche. Stima di quanto ad oggi si sta già spendendo (o si è speso) per specifici interventi volti a contrastare gli effetti associati più o meno direttamente ad una serie di fenomeni meteo-climatici e valutazione di quanto tali eventi possano variare nel futuro a seguito dell evoluzione del clima

27 Un piano ampiamente condiviso La prima bozza del piano è stata condivisa con i vari Ministeri interessati, gli Enti di Ricerca, i referenti ambiente delle Regioni, la Rete delle Agenzie tramite ISPRA. Il Piano emendato dopo questa prima fase di consultazione, è stato rielaborato ed è attualmente all esame da parte del MATTM, prima di essere proposto alle diverse categorie di portatori di interesse per essere successivamente valutato dagli organi tecnici del Ministero dell Ambiente per una sua approvazione ufficiale. STRUMENTI PER LA PARTECIPAZIONE, IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE FORUM PERMANENTE per la promozione dell informazione, della formazione e della capacita decisionale dei cittadini e dei portatori d interesse. All interno della cabina di regia oltre ai referenti del MATTM saranno inseriti rappresentanti della Società Civile, e in particolare dell associazionismo, già impegnati nella sensibilizzazione e nel coinvolgimento dei cittadini sulle tematiche ambientali. OSSERVATORIO NAZIONALE organo composto dai rappresentanti delle Regioni e delle rappresentanze locali per l'individuazione delle priorità territoriali e settoriali, nonché per il successivo monitoraggio dell'efficacia delle azioni di adattamento PIATTAFORMA WEB Tre livelli: 1. Informativo 2. Tecnico-politico 3. Tecnico-scientifico

28 Tmean R20 FD SU95p WP SP SC Evap CDD R95p MODELLI CLIMATICI SCENARIO RCP4.5 SCENARIO RCP8.5 Tmean R20 FD SU95p WP SP SC Evap CDD R95p Tmean R20 FD SU95p WP SP SC Evap CDD R95p MODELLI DI FENOMENI DINAMICI DIPENDENTI DAL CLIMA SCENARIO RISCHIO IDROGEOLOGICO SCENARIO PRODUZIONI AGRICOLE SCENARIO RISCHIO DESERTIFICAZIONE SCENARIO RISCHIO SANITARIO.. SCENARIO RISCHIO IDROGEOLOGICO SCENARIO PRODUZIONI AGRICOLE SCENARIO RISCHIO DESERTIFICAZIONE SCENARIO RISCHIO SANITARIO..

29 GOAL 13 Intraprendere azioni urgenti per combattere il cambiamento climatico e i suoi impatti Affrontando i cambiamenti climatici possiamo costruire un mondo sostenibile per ogni abitante della Terra

30 GRAZIE PER L ATTENZIONE

Verso il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Verso il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici DIREZIONE GENERALE CLIMA ED ENERGIA Verso il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Andrea Masullo Unità Assistenza Tecnica Sogesid S.p.A. presso il Ministero dell'ambiente e della Tutela

Dettagli

Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici PNACC ALLEGATO TECNICO-SCIENTIFICO ANALISI DELLA CONDIZIONE CLIMATICA ATTUALE E FUTURA

Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici PNACC ALLEGATO TECNICO-SCIENTIFICO ANALISI DELLA CONDIZIONE CLIMATICA ATTUALE E FUTURA Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici PNACC ALLEGATO TECNICO-SCIENTIFICO ANALISI DELLA CONDIZIONE CLIMATICA ATTUALE E Versione luglio 2017 ANALISI DELLA CONDIZIONE CLIMATICA ATTUALE E...

Dettagli

Percorso verso una Strategia unitaria di Adattamento e Mitigazione per il Cambiamento Climatico in Emilia Romagna

Percorso verso una Strategia unitaria di Adattamento e Mitigazione per il Cambiamento Climatico in Emilia Romagna La Strategia unitaria di Adattamento e Mitigazione per il Cambiamento Climatico in Emilia Romagna e le Politiche di Adattamento nel settore industriale Percorso verso una Strategia unitaria di Adattamento

Dettagli

Il Piano di Adattamento della città di Bologna

Il Piano di Adattamento della città di Bologna Il Piano di Adattamento della città di Bologna Ecomondo 2013 - Convegno "La gestione dell'acqua nel corso di eventi estremi e di contaminazioni repentine INTRODUZIONE Il concetto di adattamento agli impatti

Dettagli

Strategia e Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Strategia e Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Direzione Generale per il Clima e l Energia Acqua e Adattamento Strategia e Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Acqua e Adattamento Le iniziative nazionali in materia di Adattamento

Dettagli

Il Patto dei Sindaci per il Clima e l Energia

Il Patto dei Sindaci per il Clima e l Energia Il Patto dei Sindaci per il Clima e l Energia Il Patto dei Sindaci per il Clima & l Energia riunisce le autorità locali e regionali impegnate su base volontaria a raggiungere gli obiettivi comunitari in

Dettagli

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 1. Istituzione proponente Consiglio per la ricerca in agricoltura e l analisi

Dettagli

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA Introduzione Massimo Gabellini I principi dettati dal quadro normativo vigente STATO REGIONI Definizione indirizzi e criteri per la difesa delle coste Programmazione,

Dettagli

Piano nazionale ed europeo di adattamento ai cambiamenti climatici

Piano nazionale ed europeo di adattamento ai cambiamenti climatici Piano nazionale ed europeo di adattamento ai cambiamenti climatici Rimini Ecomondo - Rete delle Reti Sostenibili Venerdì, 10 novembre 2017 Dr. Karl-Ludwig Schibel Alleanza per il Clima Italia Climate Alliance

Dettagli

Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali

Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Leonardo Di Maggio Consulente Sogesid presso la Direzione Generale per la Salvaguardia

Dettagli

1 VALIDAZIONE DATI DA SATELLITE: confronto dati da boe vs. dati da satellite

1 VALIDAZIONE DATI DA SATELLITE: confronto dati da boe vs. dati da satellite Presentazione ufficiale V.E.C.T.O.R. (VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climatici e loro ruolo nei cicli del carbonio mediterraneo) LINEA 1 CLICOST Effetti dei

Dettagli

Milano, 23 aprile 2009

Milano, 23 aprile 2009 Milano, 23 aprile 2009 Il Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it - partecipo@adbpo.it Piano distrettuale di gestione delle

Dettagli

la redazione delle mappe della pericolosità e del rischio alluvionale

la redazione delle mappe della pericolosità e del rischio alluvionale Verso il Piano di gestione del rischio di alluvione: la redazione delle mappe della pericolosità e del rischio alluvionale Bacini liguri Cinzia Rossi Regione Liguria - Settore Assetto del Territorio Direttiva

Dettagli

I Centri di ricerca Spezzini per il Mar Ligure

I Centri di ricerca Spezzini per il Mar Ligure I Centri di ricerca Spezzini per il Mar Ligure Roberta Delfanti, ENEA Gian Pietro Gasparini, CNR ISMAR Michel Rixen, NURC Cosmo Carmisciano, INGV Maurizio Demarte, IIM Centro supercalcolo Distretto Ligure

Dettagli

Nelle città medio piccole del campione, il benessere dei cittadini (50%) è una priorità in linea con la mobilità sostenibile (50%) e l energia (45%)

Nelle città medio piccole del campione, il benessere dei cittadini (50%) è una priorità in linea con la mobilità sostenibile (50%) e l energia (45%) Il 61% delle pubbliche amministrazioni individua il benessere dei cittadini come settore prioritario, seguito da due temi più tipicamente «green» come la mobilità sostenibile (43%) e lo sviluppo di energie

Dettagli

Monitoraggio. Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI. Parma, 6 luglio 2011

Monitoraggio. Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI. Parma, 6 luglio 2011 Monitoraggio Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI Parma, 6 luglio 2011 via Giuseppe Garibaldi, 75-43121 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it

Dettagli

Adattamento ai cambiamenti climatici in agricoltura strumenti e politiche

Adattamento ai cambiamenti climatici in agricoltura strumenti e politiche MATTM 27 febbraio 2012 Stato delle conoscenze riguardo ai cambiamenti climatici in Italia Adattamento ai cambiamenti climatici in agricoltura strumenti e politiche Antonella Pontrandolfi Indice 1) Scenari

Dettagli

Laura MOSCA. Contratto di Foce Delta del Po: ricerca di fattibilità. Un Patto per i nostri fiumi: dalla politica dell emergenza alla prevenzione

Laura MOSCA. Contratto di Foce Delta del Po: ricerca di fattibilità. Un Patto per i nostri fiumi: dalla politica dell emergenza alla prevenzione Un Patto per i nostri fiumi: dalla politica dell emergenza alla prevenzione Venezia Mestre, 19 Novembre 2014 Laura MOSCA Coordinatore tecnico-scientifico Contratto di Foce Delta del Po Contratto di Foce

Dettagli

Opportunità di finanziamento dell Unione Europea

Opportunità di finanziamento dell Unione Europea Opportunità di finanziamento dell Unione Europea Convegno Nazionale La Blue Economy - opportunità e prospettive per l Italia 3 aprile 2014 Senato della Repubblica Fondi Strutturali e di investimento Fondo

Dettagli

"CONFERENZA SEMINARIO FORMATIVO

CONFERENZA SEMINARIO FORMATIVO Verso una gestione innovativa del Territorio nella Regione Marche Il contributo delle buone pratiche agroforestali e geologico-ambientali al governo del territorio ed alla prevenzione del dissesto idrogeologico

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA PER LO SVILUPPO LOCALE INTEGRATO

LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA PER LO SVILUPPO LOCALE INTEGRATO LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA PER LO SVILUPPO LOCALE INTEGRATO di Francesco Mantino Rete Rurale Nazionale (INEA) Obiettivi e metodi per la costruzione del PSR 2014-2020 Campobasso, 24 giugno 2013 Gli elementi

Dettagli

Lecce, Castello Carlo V 19 gennaio

Lecce, Castello Carlo V 19 gennaio Lecce, Castello Carlo V 19 gennaio 2016 DEFINIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 analisi territoriale e analisi SWOT esperienze delle precedenti programmazioni coinvolgimento degli stakeholder Strategia:

Dettagli

Reggio Emilia, 8 maggio 2009

Reggio Emilia, 8 maggio 2009 Reggio Emilia, 8 maggio 2009 via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it - partecipo@adbpo.it Piano distrettuale di gestione delle acque Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE (DQA) D.

Dettagli

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DELL ALTO BACINO DEL FIUME ADDA I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA PROGETTI E POLITICHE INTEGRATE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO E LA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE SONDRIO,

Dettagli

Cambiamenti Climatici E Piano Energetico Regionale

Cambiamenti Climatici E Piano Energetico Regionale Cambiamenti Climatici E Piano Energetico Regionale A cura di Regione Emilia Romagna, Alessandro Di Stefano, Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale Bologna, 11 Marzo 2016 PRESUPPOSTI

Dettagli

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA Biodiversità e Cambiamenti Climatici proposte operative Roberto Danovaro Università Politecnica

Dettagli

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art. PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO

Dettagli

Il Sistema di Allertamento Nazionale e Previsioni per l estate 2016 Luca Delli Passeri

Il Sistema di Allertamento Nazionale e Previsioni per l estate 2016 Luca Delli Passeri Il Sistema di Allertamento Nazionale e Previsioni per l estate 2016 Luca Delli Passeri Il Sistema di Allertamento Nazionale 2 Sarno 98 Soverato 2000 Direttiva 27.02.2004 Legge 100 2012 Centro Funzionale

Dettagli

STRATEGIA NAZIONALE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

STRATEGIA NAZIONALE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI STRATEGIA NAZIONALE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI Il concetto di adattamento Ridurre in maniera efficace il rischio e i danni derivanti dagli impatti negativi (presenti e futuri) dei CC; Trarre

Dettagli

MILANO Città Resiliente CON IL SOSTEGNO DI :

MILANO Città Resiliente CON IL SOSTEGNO DI : MILANO Città Resiliente CON IL SOSTEGNO DI : L adesione del Comune di Milano a diversi programmi e piani ha fornito formalmente l occasione per approfondire progetti e sperimentare processi direttamente

Dettagli

Autorità di Bacino dei Fiumi Liri - Garigliano e Volturno Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale

Autorità di Bacino dei Fiumi Liri - Garigliano e Volturno Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale SCHEMA LOGICO Progetto Interreg Sustainability of the Land-Sea system for eco-tourism strategies PARTNER - Autorità di Bacino Liri-Garigliano e Volturno / Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale

Dettagli

IL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO

IL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO IL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO Ing. Roberto Casarin Dott. Matteo Bisaglia Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento,

Dettagli

Il Servizio Marino del Programma Copernicus e l esempio del Mar Mediterraneo (MED-MFC)

Il Servizio Marino del Programma Copernicus e l esempio del Mar Mediterraneo (MED-MFC) Il Servizio Marino del Programma Copernicus e l esempio del Mar Mediterraneo (MED-MFC) Antonio Guarnieri (Istituto Naizonale di Geofisica e Vulcanologia) Torino, 14-15 Ottobre 2015 Sommario Introduzione

Dettagli

Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo

Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo 2007-2013 ACRONIMO PROGETTO TITOLO PROGETTO OBIETTIVO GENERALE RES - MAR RESEAU POUR L ENVIRONNEMENT DANS L ESPACE MARITIME Sviluppare

Dettagli

Azione di sistema Impatto antropico da pressione turistica nelle aree protette: interferenze su territorio e biodiversità

Azione di sistema Impatto antropico da pressione turistica nelle aree protette: interferenze su territorio e biodiversità Azione di sistema Impatto antropico da pressione turistica nelle aree protette: interferenze su territorio e biodiversità Carlo Blasi Coordinamento tecnicoscientifico: Temperata 2 Divisioni Mediterranea

Dettagli

Questionario Agroscenari Agricoltura italiana e cambiamenti climatici

Questionario Agroscenari Agricoltura italiana e cambiamenti climatici 29-30 Ottobre 2014 Centro Congressi Palazzo Rospigliosi Via XXIV Maggio, 43 - Roma Questionario Agroscenari Agricoltura italiana e cambiamenti climatici 29/10/2014 Roma, Centro Congressi Palazzo Rospigliosi

Dettagli

Sistema della ricerca agricola in Italia e le dinamiche del processo di innovazione

Sistema della ricerca agricola in Italia e le dinamiche del processo di innovazione Sistema della ricerca agricola in Italia e le dinamiche del processo di innovazione Filiberto ALTOBELLI Istituto Nazionale di Economia Agraria, INEA altobelli@inea.it Il suolo per l agricoltura Per l agricoltura

Dettagli

La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile

La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile FORUM PA 25 Maggio 2017 La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Giovanni Brunelli Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno

Dettagli

Uno sguardo al progetto LIFE+IMAGINE Alessandra Marchese, GISIG

Uno sguardo al progetto LIFE+IMAGINE Alessandra Marchese, GISIG Progetto della Call LIFE+ 2012, co-finanziato dal Programma LIFE+ Politiche Ambientali e Governance, obiettivo approcci strategici LIFE/12/ENV/IT/001054 Uno sguardo al progetto LIFE+IMAGINE Alessandra

Dettagli

SNPA, OPPORTUNITÀ PER LE REGIONI

SNPA, OPPORTUNITÀ PER LE REGIONI SNPA, OPPORTUNITÀ PER LE REGIONI Paola Gazzolo, Assessore alla difesa del suolo, della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna, Regione Emilia-Romagna UNA RETE PER L AMBIENTE:

Dettagli

AMBIENTE E SALUTE NELLE MARCHE

AMBIENTE E SALUTE NELLE MARCHE AMBIENTE E SALUTE NELLE MARCHE ATTIVITA ED ESPERIENZE DEL SERVIZIO DI EPIDEMIOLOGIA AMBIENTALE DEL DIPARTIMENTO PROVINCIALE ARPAM DI ANCONA Rielaborazione e aggiornamento del report 2003 a cura del dott.

Dettagli

IL RUOLO DEL MINISTERO DELL AMBIENTE PER IL PATTO DEI SINDACI. Arch. Paola Giannarelli

IL RUOLO DEL MINISTERO DELL AMBIENTE PER IL PATTO DEI SINDACI. Arch. Paola Giannarelli IL RUOLO DEL MINISTERO DELL AMBIENTE PER IL PATTO DEI SINDACI Arch. Paola Giannarelli I NUMERI DEL PATTO 5396 FIRMATARI 176 milioni Cittadini coinvolti 231 Regioni, province e reti di supporto 49 Paesi

Dettagli

I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE RISORSE IDRICHE

I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE RISORSE IDRICHE I CAMBIAMENTI CLIMATICI E LE RISORSE IDRICHE Prof. Roberto Passino, Presidente del COVIRI, MATTM Roma, 12-13 settembre 2007 con la collaborazione del dott. G.Giuliano e dell ing. M. Vurro, IRSA-CNR IN

Dettagli

- a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste (Oasi, IBA, Aree Wilderness)

- a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste (Oasi, IBA, Aree Wilderness) - alla Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) - alle zone umide di cui alla Convenzione di Ramsar - a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste

Dettagli

2^ Conferenza di copianificazione

2^ Conferenza di copianificazione 2^ Conferenza di copianificazione Trani, Castello Svevo, 27 marzo 2014 Competitività e attrattività del territorio provinciale BAT emmanuele daluiso sommario Parte I- Parte II- Il quadro di conoscenza

Dettagli

Distretto di pesca Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile

Distretto di pesca Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile Distretto di pesca Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile Strategie nazionali per lo sviluppo locale dell acquacoltura in Alto Adriatico Prioli Giuseppe M.A.R.E. Soc. Coop. a r.l. Expo Milano

Dettagli

Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA

Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA CRES - Climaresilienti II INCONTRO: Misure di adattamento ai cambiamenti climatici Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA Cosa è già cambiato Un riscaldamento globale medio di 0,74

Dettagli

Piano Regionale di Tutela Acque

Piano Regionale di Tutela Acque Piano Regionale di Tutela Acque Fonte normativa: decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 Norme in materia ambientale articolo 121 Strutture coinvolte: Servizio infrastrutture civili e tutela acque dall'inquinamento

Dettagli

Agenda della Toscana del Mare 2009 C M. consulta. toscana. mare

Agenda della Toscana del Mare 2009 C M. consulta. toscana. mare Agenda della Toscana del Mare 2009 C M consulta T mare toscana Regione Toscana Direzione Generale della Presidenza Area di Coordinamento Programmazione e Controllo Settore Strumenti della programmazione

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO DOCENTI

PERCORSO FORMATIVO DOCENTI PERCORSO FORMATIVO DOCENTI PERCORSO FORMATIVO ONLINE Dopo aver partecipato al WORKSHOP di presentazione del progetto Guardiani della Costa, i docenti potranno accedere ai contenuti del percorso formativo

Dettagli

ANALISI DEGLI INTERVENTI AMBIENTALI NEI PON/POR DELLA PROGRAMMAZIONE

ANALISI DEGLI INTERVENTI AMBIENTALI NEI PON/POR DELLA PROGRAMMAZIONE ANALISI DEGLI INTERVENTI AMBIENTALI NEI PON/POR DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 Riunione plenaria della rete Ambientale Roma, 30 ottobre 2015 Auditorium MATTM Cristina SPAGNOLI MATTM-Sogesid DG SVI FINALITA

Dettagli

Il progetto START. Info e contatti: Mauro Buonocore cell

Il progetto START. Info e contatti: Mauro Buonocore cell Il progetto START Scienza e innovazione, modelli matematici previsionali di nuova generazione e dati in-situ e satellitari, al servizio dei decision maker e della comunità per difendere le coste pugliesi.

Dettagli

Tecnico in meteo-climatologia operativa

Tecnico in meteo-climatologia operativa Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT Area professionale Sottoarea professionale Descrizione Tecnico in meteo-climatologia

Dettagli

I TAVOLI DI LAVORO STRATEGIE DI ADATTAMENTO E RESILIENZA DEI TERRITORI MONTANI PERCORSO DI CONFRONTO E CO-PROGETTAZIONE

I TAVOLI DI LAVORO STRATEGIE DI ADATTAMENTO E RESILIENZA DEI TERRITORI MONTANI PERCORSO DI CONFRONTO E CO-PROGETTAZIONE STRATEGIE DI ADATTAMENTO E RESILIENZA DEI TERRITORI MONTANI PERCORSO DI CONFRONTO E CO-PROGETTAZIONE I TAVOLI DI LAVORO Manuela Grecchi, Angela Colucci e Laura Malighetti OBIETTIVO costruire proposte progettuali

Dettagli

Gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA

Gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA Uno dei temi afferenti alla problematica della Gestione sostenibile delle acque sotterranee e di superficie è quello dell Inquinamento

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE PIANI DI SVILUPPO LOCALE

SCHEDA DI VALUTAZIONE PIANI DI SVILUPPO LOCALE Misura 19, Sostegno allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) criteri di valutazione dei Programmi di Sviluppo Locale (PSL) SCHEDA DI VALUTAZIONE PIANI DI SVILUPPO LOCALE

Dettagli

MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO OTTAVA EDIZIONE A.A. 2017/2018

MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO OTTAVA EDIZIONE A.A. 2017/2018 MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO Geoinformazione e Sistemi di Informazione Geografica a supporto dei processi di Gestione Sostenibile del Territorio e della Sicurezza Territoriale Geo - G.S.T. COORDINATORE

Dettagli

Sistema Mugoni: per una gestione integrata e sostenibile

Sistema Mugoni: per una gestione integrata e sostenibile FORUM Sistema Mugoni: per una gestione integrata e sostenibile Parco di Porto Conte, 4 novembre 2016 Introduzione Daniela Addis Coordinatore Nazionale Progetto CAMP Italy Progetto CAMP Italy: principali

Dettagli

PILASTRI DELLA POLITICA

PILASTRI DELLA POLITICA PILASTRI DELLA POLITICA DI SOSTEGNO EUROPEA STRATEGIA DI LISBONA 13.12.2007 firma del Trattato di Lisbona 1.12.2009 entrata in vigore del Trattato che modifica il Trattato sull UE e del Trattato che istituisce

Dettagli

Perché le regole e come

Perché le regole e come Perché le regole e come Conseguenze sullo sviluppo umano Le norme ISO > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/3_le_regole_internazionali.pdf Il sistema di gestione aiuta > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/4_sistema_di_gestione.pdf

Dettagli

La Call DERRIS alle città italiane: criteri, impegni e vantaggi

La Call DERRIS alle città italiane: criteri, impegni e vantaggi Padova 4 Aprile 2017 La Call DERRIS alle città italiane: criteri, impegni e vantaggi Maria Elisa Zuppiroli Coordinamento Agende 21 Locali Italiane info@derris.eu - www.derris.eu 2 Iniziativa 'Il Comune

Dettagli

La Strategia di Ricerca e Innovazione per la Specializzazione Intelligente della Regione Umbria - RIS 3 -

La Strategia di Ricerca e Innovazione per la Specializzazione Intelligente della Regione Umbria - RIS 3 - La Strategia di Ricerca e Innovazione per la Specializzazione Intelligente della Regione Umbria - RIS 3 - STRATEGIA DI SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE Condizionalità ex ante per lo sviluppo delle politiche

Dettagli

Elaborato a cura di M. Lega

Elaborato a cura di M. Lega Come nasce l Osservatorio Forma spontanea di partenariato istituzionale per finalità di servizio, fondata sull aggregazione, organizzazione delle specifiche capacità e risorse d eccellenza di ogni singolo

Dettagli

Allegato 4 Indicatori del Programma

Allegato 4 Indicatori del Programma Allegato 4 Indicatori del Programma 20 marzo 2017 4. Indicatori del programma Introduzione metodologica alle tabelle. Indicatori di output Per ciò che concerne la identificazione dei valori target degli

Dettagli

Valutazione Ambientale VAS PEAR. Conferenza di Valutazione finale e Forum pubblico. Milano, 19 gennaio 2015

Valutazione Ambientale VAS PEAR. Conferenza di Valutazione finale e Forum pubblico. Milano, 19 gennaio 2015 Valutazione Ambientale VAS PEAR Conferenza di Valutazione finale e Forum pubblico Milano, 19 gennaio 2015 Autorità competente per la VAS Struttura Fondamenti, Strategie per il governo del territorio e

Dettagli

Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque

Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Dott. Alberto Cisotto Autorità di bacino dell Alto Adriatico L articolo 14 della direttiva

Dettagli

Programma di Cooperazione transnazionale Adriatico-Ionio (ADRION)

Programma di Cooperazione transnazionale Adriatico-Ionio (ADRION) Tavolo di partenariato dei programmi CTE 2014-2020 Programma di Cooperazione transnazionale Adriatico-Ionio (ADRION) I CONTENUTI DELLA PRESENTAZIONE: I risultati del Programma Sud Est Europa - 2007-2013

Dettagli

Base italiana «Dirigibile Italia», Ny-Ålesund

Base italiana «Dirigibile Italia», Ny-Ålesund Base italiana «Dirigibile Italia», Ny-Ålesund Una storia centenaria spedizioni polari dal 1899 Silvio Zavatti Guido Monzino TRATTATO DELLE SVALBARD (1920) Il Trattato firmato a Parigi il 9 febbraio 1920

Dettagli

I CLIMI IN ITALIA: LE AREE TEMPERATE CALDE MEDITERRANEE A SICCITA ESTIVA

I CLIMI IN ITALIA: LE AREE TEMPERATE CALDE MEDITERRANEE A SICCITA ESTIVA I CLIMI IN ITALIA: LE AREE TEMPERATE CALDE MEDITERRANEE A SICCITA ESTIVA Introduzione Continuiamo la trattazione sui climi italiani affrontando l analisi del clima mediterraneo identificato, nella convenzione

Dettagli

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA VERSO IL CONTRATTO DI FIUME MINCIO I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA PROGETTI E POLITICHE INTEGRATE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO E LA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE MANTOVA, 11 FEBBRAIO 2015 Mila

Dettagli

Evoluzione del sistema agrometeorologico nazionale a supporto della Rete Rurale Nazionale AGROMETEORE

Evoluzione del sistema agrometeorologico nazionale a supporto della Rete Rurale Nazionale AGROMETEORE Evoluzione del sistema agrometeorologico nazionale a supporto della Rete Rurale Nazionale AGROMETEORE Tavolo nazionale di coordinamento nel settore dell agrometeorologia di supporto all applicazione delle

Dettagli

ST.R.A.S. Strategia Regionale d Azione Ambientale per la sostenibilità

ST.R.A.S. Strategia Regionale d Azione Ambientale per la sostenibilità ST.R.A.S. Strategia Regionale d Azione Ambientale per la sostenibilità 2006-2010 D.A.C.R n. 44 del 30 gennaio 2007 B.u.r n. 12 del 15/02/2007 1 Le aree d intervento: Clima ed atmosfera Natura e biodiversità

Dettagli

Il cambio di passo dell Europa E I FONDI STRUTTURALI 25 NOVEMBRE 2014

Il cambio di passo dell Europa E I FONDI STRUTTURALI 25 NOVEMBRE 2014 2014-2020 Il cambio di passo dell Europa E I FONDI STRUTTURALI 25 NOVEMBRE 2014 Trattato di Lisbona (2000-2010) Art. 167 l'unione contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto

Dettagli

Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici in Svizzera

Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici in Svizzera Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici in Svizzera Presentazione STRADA 2.0, Milano, 06.10.2015 1 Politica del clima Svizzera Elementi principali Riduzione delle emissioni di CO 2 : -20% entro

Dettagli

Pressioni puntuali, diffuse e idromorfologiche determinate dal comparto agricolo sui corpi idrici del Veneto

Pressioni puntuali, diffuse e idromorfologiche determinate dal comparto agricolo sui corpi idrici del Veneto Pressioni puntuali, diffuse e idromorfologiche determinate dal comparto agricolo sui corpi idrici del Veneto dei fiumi Isonzo, Tagliamento, del fiume Adige Architettura del piano Il modello DPSIR EEA Environmental

Dettagli

Risultati Attesi, Azioni, Indicatori di risultato

Risultati Attesi, Azioni, Indicatori di risultato Il processo di valutazione ex ante dei PO 2014-2020: confronto su questioni metodologiche comuni e interazione tra valutazione e programmazione Risultati Attesi, Azioni, Indicatori di risultato Anna Ceci,

Dettagli

Clima e cambiamento climatico Maria Cristina Facchini

Clima e cambiamento climatico Maria Cristina Facchini Clima e cambiamento climatico Maria Cristina Facchini Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima Consiglio Nazionale delle Ricerche Bologna Il clima della Terra La Terra si scalda e riflette il calore

Dettagli

Progetto strategico RES MAR

Progetto strategico RES MAR Fesr 2007/2013 Programma Operativo Italia - Francia Marittimo Progetto strategico RES MAR Azione di Sistema A Rete per il monitoraggio dell erosione costiera Relatore: Ing. Mario Deriu RES MAR è suddiviso

Dettagli

Il progetto MOMAR e la Marine Strategy

Il progetto MOMAR e la Marine Strategy Il progetto MOMAR e la Marine Strategy Gilda Ruberti Regione Toscana Settore protezione e valorizzazione della fascia costiera e dell ambiente marino 20 maggio 2011 Granaio Lorenese loc. Spergolaia Alberese

Dettagli

ASSESSORATO REGIONALE DELL AGRICOLTURA DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL AGRICOLTURA

ASSESSORATO REGIONALE DELL AGRICOLTURA DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL AGRICOLTURA ASSESSORATO REGIONALE DELL AGRICOLTURA DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL AGRICOLTURA SERVIZIO IV MULTIFUNZIONALITA E DIVERSIFICAZIONE IN AGRICOLTURA LEADER MISURA

Dettagli

Istruttoria tecnica. Stato di avanzamento-dicembre 2014

Istruttoria tecnica. Stato di avanzamento-dicembre 2014 Istruttoria tecnica Stato di avanzamento-dicembre 2014 Precedente studio conoscitivo condotto dall Università di Sassari e consegnato nel 2000 Aggiornare lo stato delle conoscenze ambientali e socio-economiche

Dettagli

Protocollo di intesa tra i Comuni di Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti per l avvio del progetto CIVITER L Italia di mezzo

Protocollo di intesa tra i Comuni di Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti per l avvio del progetto CIVITER L Italia di mezzo Protocollo di intesa tra i Comuni di Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti per l avvio del progetto CIVITER L Italia di mezzo Le politiche di sviluppo territoriale integrato e il corridoio nord dell area

Dettagli

Il Progetto Climact Regions e il Protocollo d Intesa per il supporto all attuazione del Patto dei Sindaci

Il Progetto Climact Regions e il Protocollo d Intesa per il supporto all attuazione del Patto dei Sindaci Il Progetto Climact Regions e il Protocollo d Intesa per il supporto all attuazione del Patto dei Sindaci Maria Fabianelli Amministratore Delegato ARE Liguria SpA Genova, 29 Novembre 2012 Centro Congressi

Dettagli

Presentazione del progetto

Presentazione del progetto Presentazione del progetto Laura Montanari Comune di Reggio Emilia Roma, 24 maggio 2017 LIFE 2015 Climate Change Adaptation - LIFE15 CCA/CY/000086 LOCALIZZAZIONE: Cipro, Grecia, Italia BUDGET: Totale:

Dettagli

Rete Natura 2000 in Basilicata

Rete Natura 2000 in Basilicata Rete Natura 2000 in Basilicata Workshop Regione Basilicata Potenza, 3 luglio 2013 Sala Inguscio Sede Regione Basilicata Antonella Logiurato Ufficio Tutela della Natura Il Sistema Regionale delle Aree Protette

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO POLITECNICO DI TORINO Il Programma LIFE 2014-2020 Silvia INFUSINO Indice Novità rispetto al periodo 2007-2013 Obiettivi generali del Programma Struttura del Programma Sottoprogramma Ambiente Sottoprogramma

Dettagli

Acque sotterranee, lo stato chimico è buono

Acque sotterranee, lo stato chimico è buono Acque sotterranee, lo stato chimico è buono Il monitoraggio dell'ispra ha rilevato uno stato buono delle acque sotterranee e superficiali, mentre la situazione è meno confortante per quelle di bacini e

Dettagli

FARE RETE PER COMPETERE

FARE RETE PER COMPETERE RESPONSABILITA SOCIALE E PMI FARE RETE PER COMPETERE Sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti. AZIONE DI SISTEMA RESPONSABILMENTE COMPETITIVE, SOCIALMENTE INNOVATIVE Dipartimento Formazione,

Dettagli

Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali

Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali Cascina (PI), 29 aprile 2016 Grosseto, 30 aprile 2016 Agricoltura L agricoltura europea fino al 2020:

Dettagli

PROGRAMMA INTERREGIONALE ITALIA - MALTA

PROGRAMMA INTERREGIONALE ITALIA - MALTA N O T A D I A P P R O F O N D I M E N T O PROGRAMMA INTERREGIONALE ITALIA - MALTA 2014-2020 Il programma Interreg. Italia Malta nel dettaglio. Il Programma di Cooperazione INTERREG V-A Italia-Malta si

Dettagli

Informativa dell Autorità Ambientale. Milano 14 giugno 2017

Informativa dell Autorità Ambientale. Milano 14 giugno 2017 1 Informativa dell Autorità Ambientale L Autorità Ambientale È istituita nella programmazione 2000-2006; nel 2014 il ruolo dell AA è riconosciuto in una legge nazionale: «Ai fini dell'accelerazione della

Dettagli

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA ; ; Revisione di metà periodo

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA ; ; Revisione di metà periodo - UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIIONE CALABRIIA Fondii Sttrrutttturrallii 2000 -- 2006 Programma Operativo Regionale NN 11 99 99 99 I TT 11 66 11 PP OO 00 00 66 DD e c i i s i

Dettagli

PATTO DEI SINDACI. Esperienze in area Casalasca. Cremona, 16 ottobre 2012

PATTO DEI SINDACI. Esperienze in area Casalasca. Cremona, 16 ottobre 2012 PATTO DEI SINDACI Esperienze in area Casalasca Cremona, 16 ottobre 2012 Perché il Patto dei Sindaci? La Commissione europea vuole avallare e sostenere gli sforzi degli enti locali nell attuazione delle

Dettagli

Finalità del Tavolo di filiera legno e problematiche normative in discussione

Finalità del Tavolo di filiera legno e problematiche normative in discussione Finalità del Tavolo di filiera legno e problematiche normative in discussione Il Pioppo: una risorsa ecosostenibile per il futuro La PAC ed i PSR 2014/2020 Piacenza, 11 novembre 2013 Dott. Alberto Manzo

Dettagli

PROGRAMMA TRANSFRONTALIERO ITALIA-CROAZIA 2014-2020. DESK FONDI STRUTTURALI ICE ZAGABRIA Croazia

PROGRAMMA TRANSFRONTALIERO ITALIA-CROAZIA 2014-2020. DESK FONDI STRUTTURALI ICE ZAGABRIA Croazia PROGRAMMA TRANSFRONTALIERO ITALIA-CROAZIA 2014-2020 DESK FONDI STRUTTURALI ICE ZAGABRIA Croazia Introduzione Il Programma transfrontaliero Italia-Croazia 2014-2020 (Interreg V-A Italia- Croazia) e stato

Dettagli

Stati Generali della Green Economy 2016 GdL Clima ed Energia 3 marzo 2016, Roma

Stati Generali della Green Economy 2016 GdL Clima ed Energia 3 marzo 2016, Roma Stati Generali della Green Economy 2016 GdL Clima ed Energia 3 marzo 2016, Roma Ordine del giorno Punti all OdG : 1.Discussione sulla struttura e sui contenuti di un documento di Policy su Clima ed Energia,

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DG PEMAC - PEMAC 01 - Prot. Interno N.0008004 del 05/04/2017 IL DIRETTORE GENERALE VISTO il D. Lgs. 30 luglio 1999, n. 300, recante: Riforma dell organizzazione del Governo a norma dell art. 11 della legge

Dettagli