Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici: rischi ed opportunità
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- Tommasa Castelli
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1 TORINO 1 incontro di co-design 21 giugno 2017 Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici: rischi ed opportunità Andrea Masullo Unità di Assistenza Tecnica Sogesid SpA presso la Direzione Generale Clima ed Energia Ministero dell ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
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3 La sfida dell adattamento in Italia negli scenari al 2100 ITALIA 2100: Picco estivo fino a 4 C ITALIA 2100: Picco estivo fino a 8 C scenario CO 2 (ppm) media intervallo Variazione della temperatura media globale ( C) Innalzamento del livello medio globale del mare (m) RCP ,0 0,3-1,7 RCP ,8 1,1-2,6 RCP ,2 1,4-3,1 RCP ,7 2,6 4,8 RCP ,40 0,26 0,55 RCP ,47 0,32 0,63 RCP ,48 0,33 0,63 RCP ,63 0,45 0,82
4 SNACC PNACC aggiornamenti e revisioni Il Piano Nazionale vuole essere uno strumento condiviso di riferimento per l armonizzazione a livello nazionale ed internazionale delle iniziative locali di adattamento, al fine di sollecitare sinergie e scambi di esperienze, soluzioni e tecnologie. Descrizione delle aree climatiche omogenee secondo gli scenari RCP4.5 e RCP8.5, identificate attraverso modelli ad elevata risoluzione (8km) Valutazione della vulnerabilità e degli impatti settoriali Identificazione di pacchetti di azioni integrate di adattamento e individuazione delle priorità relativamente alle diverse aree omogenee identificate Individuazione dei ruoli e delle responsabilità e degli strumenti di «governance» multilivello Stima delle risorse umane e finanziarie necessarie Linee guida e indicatori per il monitoraggio e la valutazione dell efficacia degli interventi
5 Clima attuale Macroregioni Scenari climatici RCP4.5 RCP Azioni integrate di adattamento Azioni prioritarie per aree omogenee Indicatori di efficacia delle azioni integrate Monitoraggio e valutazione degli effetti Rischio, vulnerabilità e impatti Azioni integrate di adattamento Definizione del PNACC Aree climatiche omogenee Pressioni e vulnerabilità settoriali Modelli di governance per l attuazione del Piano Risorse umane e finanziarie Programma di partecipazione degli stakeholder Definizione del PNACC
6 Aree terrestri ANALISI DELLA CONDIZIONE CLIMATICA ATTUALE E-OBS - mappe a scala nazionale di indicatori climatici, 25 km di risoluzione, periodo di riferimento Individuazione di 6 macroregioni climatiche ANALISI DELLE CONDIZIONI CLIMATICHE FUTURE COSMO-CLM - con risoluzione 8 km; RCP 4.5 e 8.5 calcolati per i periodi e Mappe a scala nazionale delle principali variabili climatiche e indicatori. Calcolo anomalie future e individuazione 5 aree con stessa anomalia INDIVIDUAZIONE DI AREE CLIMATICHE OMOGENEE dall intersezione delle macroregioni e delle anomalie si identificano 13 aree climatiche omogenee
7 Indicatori considerati
8 Condizione climatica attuale Gli indicatori selezionati e valutati sulle serie storiche del periodo , sono stati raggruppati in cluster al fine di individuare sei macroregioni climatiche (elaborazione CMCC per il MATTM)
9 Condizione climatica futura RCP 8.5 Cluster delle anomalie del periodo rispetto al periodo , nello scenario RCP8.5. Vengono identificati 5 cluster a comportamento omogeneo. (elaborazione CMCC per il MATTM)
10 Condizione climatica futura RCP 4.5 Cluster delle anomalie del periodo rispetto al periodo , nello scenario RCP4.5. Vengono identificati 5 cluster a comportamento omogeneo. (elaborazione CMCC per il MATTM)
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12 Aree climatiche omogenee
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14 Anomalie termiche nel (rispetto al ) Anomalie stagionali delle temperature nel periodo ; le anomalie sono relative alla media del periodo (fonte: elaborazione CMCC per il MATTM)
15 Anomalie termiche nel (rispetto al ) Anomalie stagionali delle temperature nel periodo ; le anomalie sono relative alla media del periodo (fonte: elaborazione CMCC per il MATTM)
16 Variazione precipitazioni (rispetto al ) Anomalie stagionali delle precipitazioni nel periodo ; le anomalie sono relative alla media del periodo (fonte: elaborazione CMCC per il MATTM)
17 Variazione precipitazioni (rispetto al ) Anomalie stagionali delle precipitazioni nel periodo ; le anomalie sono relative alla media del periodo (fonte: elaborazione CMCC per il MATTM)
18 Aree marine/costiere ANALISI DELLA CONDIZIONE CLIMATICA ATTUALE Individuazione delle macroregioni climaticamente omogenee con condizioni climatiche simili per il periodo di riferimento ( ) (zonazione climatica), attraverso la metodologia della cluster analysis, utilizzando le rianalisi dei servizi marini Copernicus di seguito identificate con REAN; individuazione di 3 macroregioni climatiche ANALISI DELLE CONDIZIONI CLIMATICHE FUTURE Analisi delle anomalie climatiche attese sulla base delle proiezioni climatiche future ( ), ottenute tramite il modello oceanico NEMO (Madec 2008) applicato al Mar Mediterraneo a 7 km di risoluzione e configurato per lo scenario climatico RCP8.5 (Lovato et al. 2013); individuazione di 3 aree con stessa anomalia. INDIVIDUAZIONE DI AREE CLIMATICHE OMOGENEE Individuazione delle aree climatiche omogenee, attraverso la sovrapposizione delle macroregioni climatiche omogenee e della zonazione delle anomalie, per definire aree con uguale condizione climatica attuale e stessa proiezione climatica di anomalia futura. Vengono individuate 4 aree climatiche omogenee più 2 di minore interesse nazionale.
19 Aree marine/costiere: indicatori SST (Sea Surface Temperature) Temperatura superficiale dell acqua SSHA (Sea Surface Height Anomaly) Anomalia del livello del mare ph - Acidità dell acqua imx Indicatore di mescolamento di una colonna d acqua in funzione del gradiente di temperatura e densità
20 Condizione climatica attuale Le macroregioni climatiche omogenee sono definite sulla base della temperature superficiale (SST) e delle anomalie del livello del mare (SSH) rispetto al periodo di riferimento
21 Macroregioni climatiche Macroregione climatica marina omogenea 1: include il Mar Adriatico, il Mar Ligure e la parte settentrionale del Mare di Sardegna. Tale macroregione è caratterizzata dai valori più bassi di temperatura superficiale e di anomalie di livello del mare. Macroregione climatica marina omogenea 2: individua prevalentemente il Mar Ionio e il Mar Tirreno; tale macroregione è caratterizzata da valori di temperatura superficiale intorno ai 20 C e da valori di anomalie di livello del mare intorno ai m. Macroregione climatica marina omogenea 3: individua principalmente la parte meridionale del Mediterraneo centrale; tale macroregione è caratterizzata dai valori più alti di temperatura superficiale e al contempo dai valori più bassi di anomalie di livello del mare.
22 Condizione climatica futura RCP Zonazione climatica delle anomalie (MEDSEA RCP vs ) considerando un box sul Mediterraneo centrale
23 Aree climatiche omogenee
24 Aree climatiche omogenee
25 Vulnerabilità e impatti settoriali 1. RISORSE IDRICHE 2. DESERTIFICAZIONE, DEGRADO DEL TERRITORIO E SICCITA 3. DISSESTO GEOLOGICO, IDROLOGICO E IDRAULICO 4. BIODIVERSITA ED ECOSISTEMI ECOSISTEMI TERRESTRI ECOSISTEMI MARINI ECOSISTEMI DI ACQUE INTERNE E DI TRANSIZIONE 5. SALUTE 6. FORESTE 7. AGRICOLTURA, ACQUACOLTURA E PESCA AGRICOLTURA E PRODUZIONE ALIMENTARE PESCA MARINA ACQUACOLTURA 8. ENERGIA 9. ZONE COSTIERE 10. TURISMO 11. INSEDIAMENTI URBANI 12. INFRASTRUTTURA CRITICA INDISTRIE E INFRASTRUTTURE PERICOLOSE TRASPORTI BENI CULTURALI Impatto dei Cambiamenti Climatici per ciascun settore Connessioni inter-settoriali Azioni integrate per l adattamento
26 Ciascuna azione proposta è classificata per: tipologia (green, soft, grey), obiettivo di adattamento principale, area climatica omogenea, anno o il periodo entro cui è opportuno implementarla, Stima delle risorse umane e finanziarie Stima delle possibilità di finanziamento Soggetto responsabile per l implementazione, indicatori per il monitoraggio Intersettorialità e livello di priorità Identificazione di ruoli, responsabilità e autorità competenti per ciascuna azione, e possibili modelli di governance per le attività di adattamento Misure green, o ecosistemiche, che migliorano la resilienza degli ecosistemi; Misure soft che implicano approcci gestionali, giuridici e politici; Misure grey, o strutturali che includono soluzioni tecnologiche e ingegneristiche. Stima di quanto ad oggi si sta già spendendo (o si è speso) per specifici interventi volti a contrastare gli effetti associati più o meno direttamente ad una serie di fenomeni meteo-climatici e valutazione di quanto tali eventi possano variare nel futuro a seguito dell evoluzione del clima
27 Un piano ampiamente condiviso La prima bozza del piano è stata condivisa con i vari Ministeri interessati, gli Enti di Ricerca, i referenti ambiente delle Regioni, la Rete delle Agenzie tramite ISPRA. Il Piano emendato dopo questa prima fase di consultazione, è stato rielaborato ed è attualmente all esame da parte del MATTM, prima di essere proposto alle diverse categorie di portatori di interesse per essere successivamente valutato dagli organi tecnici del Ministero dell Ambiente per una sua approvazione ufficiale. STRUMENTI PER LA PARTECIPAZIONE, IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE FORUM PERMANENTE per la promozione dell informazione, della formazione e della capacita decisionale dei cittadini e dei portatori d interesse. All interno della cabina di regia oltre ai referenti del MATTM saranno inseriti rappresentanti della Società Civile, e in particolare dell associazionismo, già impegnati nella sensibilizzazione e nel coinvolgimento dei cittadini sulle tematiche ambientali. OSSERVATORIO NAZIONALE organo composto dai rappresentanti delle Regioni e delle rappresentanze locali per l'individuazione delle priorità territoriali e settoriali, nonché per il successivo monitoraggio dell'efficacia delle azioni di adattamento PIATTAFORMA WEB Tre livelli: 1. Informativo 2. Tecnico-politico 3. Tecnico-scientifico
28 Tmean R20 FD SU95p WP SP SC Evap CDD R95p MODELLI CLIMATICI SCENARIO RCP4.5 SCENARIO RCP8.5 Tmean R20 FD SU95p WP SP SC Evap CDD R95p Tmean R20 FD SU95p WP SP SC Evap CDD R95p MODELLI DI FENOMENI DINAMICI DIPENDENTI DAL CLIMA SCENARIO RISCHIO IDROGEOLOGICO SCENARIO PRODUZIONI AGRICOLE SCENARIO RISCHIO DESERTIFICAZIONE SCENARIO RISCHIO SANITARIO.. SCENARIO RISCHIO IDROGEOLOGICO SCENARIO PRODUZIONI AGRICOLE SCENARIO RISCHIO DESERTIFICAZIONE SCENARIO RISCHIO SANITARIO..
29 GOAL 13 Intraprendere azioni urgenti per combattere il cambiamento climatico e i suoi impatti Affrontando i cambiamenti climatici possiamo costruire un mondo sostenibile per ogni abitante della Terra
30 GRAZIE PER L ATTENZIONE
Verso il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici
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