COMUNE DI ALBIGNASEGO PIANO DEGLI INTERVENTI. Variante n 4. Elaborato A
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1 PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI ALBIGNASEGO PIANO DEGLI INTERVENTI Variante n 4 ai sensi dell art. 7 della L.R. n 4/2015 Elaborato A RELAZIONE PROGRAMMATICA Novembre 2016 Il Progettista Arch. Lorenzo Griggio 1
2 PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI ALBIGNASEGO PIANO DEGLI INTERVENTI Variante n 4 1. Premessa Il Comune di Albignasego è dotato di Piano Regolatore Comunale (P.R.C.), articolato in disposizioni strutturali contenute nel Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.), redatto ai sensi dell art. 14 della L.R. n. 11/2004 e s.m.i., approvato con decreto del Presidente della Provincia di Padova n 4 in data 16 gennaio 2015 e in disposizioni operative contenute nel Piano degli Interventi (P.I.), e cioè dal previgente P.R.G. per le parti conformi al P.A.T. Il P.I. è lo strumento urbanistico che, in coerenza e in attuazione del P.A.T., individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e di trasformazione del territorio, proponendo in modo contestuale la realizzazione di tali interventi, il loro completamento, i servizi connessi e le infrastrutture per la mobilità. In sostanza, mentre il P.A.T. non ha effetti conformativi dei diritti di proprietà, non appone alcun vincolo di natura urbanistica, riconoscendo e facendo propri solo i vincoli atemporali e non indennizzabili che discendono da leggi statali, regionali e comunitarie a tutela di specifici e riconosciuti interessi pubblici, il P.I., al contrario, ha validità quinquennale dalla data di entrata in vigore, decorsi i quali decadono le previsioni relative alle aree di trasformazione o espansione soggette a P.U.A. non approvati, a nuove infrastrutture e ad aree per servizi per le quali non siano stati approvati i relativi progetti esecutivi, nonché i vincoli preordinati all esproprio. Il P.I. si rapporta con il bilancio pluriennale comunale e con il programma triennale delle opere pubbliche nonché con gli altri strumenti comunali settoriali previsti da leggi statali e regionali e si attua attraverso interventi diretti o a mezzo di Piani Urbanistici Attuativi (P.U.A.). In conformità all art. 17 della L.R. 11/2004, il P.I. assegna ad ogni area capacità edificatoria, definendo modalità di attuazione nel rispetto del dimensionamento complessivo del P.A.T. 2. Documento del Sindaco Il Sindaco, in conformità al 1 comma dell art. 18 della L.R. 11/2004, ha predisposto e presentato in Consiglio Comunale, in data 25 giugno 2015, il Documento programmatico preliminare relativo alla Variante n 2 al P.I. I contenuti della suddetta variante sono puntualmente descritti al punto 2 del sopracitato Documento programmatico. La presente variante, - analogamente alla recente Variante verde n. 3 al P.I. approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 55 del , mediante la quale sono state riclassificate n. 19 aree edificabili, - prevede di anticipare alcuni dei contenuti di cui al punto 2
3 2 del Documento del Sindaco ed, in particolare, le varianti verdi per la riclassificazione di aree edificabili di cui all art. 7 della L.R. n 4/2015, qualora ritenute coerenti con le finalità della legge e della relativa circolare esplicativa n 1/2016, vengono accolte mediante approvazione di apposita variante al P.I. secondo la procedura di cui all art. 18, commi da 2 a 6 della L.R. n. 11/ Il percorso di redazione della presente variante al P.I. Il percorso che ha portato alla redazione della variante n 4 al P.I. è articolato nelle seguenti fasi: 1a fase - Elaborazione del Documento del Sindaco e illustrazione dello stesso al Consiglio Comunale L elaborazione della variante n 4 al P.I. ha avuto inizio con la predisposizione da parte del Sindaco del Documento programmatico preliminare i cui obiettivi sono riportati al precedente punto 2, illustrato al Consiglio Comunale in occasione della seduta in data 25 giugno a fase - Aggiornamento del quadro conoscitivo e confronto con Enti, Associazioni economiche e sociali Il quadro conoscitivo utilizzato per la redazione della presente variante al P.I., è quello del P.A.T., aggiornato con le specifiche informazioni necessarie per la redazione della presente variante. Contestualmente all attività di aggiornamento del quadro conoscitivo, l Amministrazione Comunale ha avviato il confronto e la concertazione con gli altri Enti pubblici territoriali e Amministrazioni preposte alla cura degli interessi pubblici coinvolti; ha altresì assicurato il confronto con le Associazioni economiche e sociali interessate. 3a fase - Elaborazione della variante L elaborazione della Variante è stata effettuata tenendo conto: dello stato di fatto, non solo sotto il profilo meramente conoscitivo ma, soprattutto, quale elemento propedeutico per una corretta progettazione urbanistica operativa; delle specifiche manifestazioni di interesse relative al tema della presente variante, coerenti con le scelte strategiche del P.A.T.; dell articolato e innovativo quadro conoscitivo e del rapporto ambientale del P.A.T. 4a fase - Adozione e approvazione della variante n 4 al P.I. La variante n 4 al P.I. è adottata con delibera del Consiglio Comunale e depositata a disposizione del pubblico per 30 giorni consecutivi presso la sede del Comune, decorsi i quali, nei successivi 30 giorni, chiunque può presentare osservazioni pertinenti all oggetto della variante. Copia integrale della variante approvata è trasmessa alla Provincia ed è depositata presso la sede del Comune per la libera consultazione. La variante al P.I. diventa efficace 15 giorni dopo la sua pubblicazione nell Albo pretorio del Comune. 3
4 4. Elaborati della Variante La variante urbanistica è composta dai seguenti elaborati tecnici: A - Relazione Programmatica B - Norme Tecniche Operative integrative art. 37 repertorio normativo C - Fascicolo Varianti puntuali al Piano degli Interventi D - Asseverazione di non necessità di Valutazione di Compatibilità Idraulica (V.C.I.) E - Elaborato individuazione varianti su intero territorio comunale 5. I contenuti della variante n 4 al P.I. 5.1 Varianti verdi Sono 3 le manifestazioni di interesse relative alla richiesta di riclassificazione di aree edificabili, mediante varianti verdi di cui all art. 7 della L.R. 4/2015, tutte sono ritenute accoglibili, tramite 3 varianti puntuali in quanto coerenti con i criteri informatori del P.R.C Proposte di varianti accoglibili Richiedente: Salmaso Orazio e Cavaliere Silvana prot del 23 febbraio 2016 e integrazione prot del 24 novembre 2016 Variante n 1 da Z.T.O. C1.1/9 a Z.T.O. E2 rurale. La variante prevede la modifica di destinazione urbanistica di porzione di Z.T.O. C1.1/9 in Z.T.O. E rurale. Richiedente: Garbo Muzio prot del 31 maggio 2016 Variante n 2 da Z.T.O. C1.1/53 e verde privato a Z.T.O. E2 rurale La variante prevede la modifica di destinazione urbanistica di porzione della Z.T.O. C1.1/53 e verde privato in Z.T.O. E rurale. Richiedente: Garon Gino prot del 14 novembre 2016 Variante n 3 da Z.T.O. C1.1/54 a Z.T.O. E2 rurale La variante prevede la modifica di destinazione urbanistica di porzione della Z.T.O. C1.1/54 in Z.T.O. E rurale. 6. Dimensionamento della variante n 4 al P.I. Il P.A.T. vigente quantifica come segue il fabbisogno complessivo del Comune di Albignasego (dimensionamento decennale ) fabbisogno edilizio residenziale m , fabbisogno per attività produttive-commerciali-direzionali (zone D) m La presente variante prevede una riduzione della volumetria residenziale impegnata dal P.I. di m³ e precisamente: Variante n 1 - m Variante n 2 - m3 0 Variante n 3 - m3 222 SUBTOTALE - m Ai sensi del comma 3 dell art. 7 della L.R. 4/2015, le varianti di cui sopra non influiscono sul dimensionamento del P.A.T. e sul calcolo della superficie agricola utilizzata (S.A.U.). 4
5 6.1 Aree a standard Trattandosi di variante con riduzione di volumetria e di aree edificabili, la dotazione minima di aree per servizi rimane sostanzialmente invariata. 7. Compatibilità idraulica Le varianti verdi non generano impatti dal punto di vista idraulico e per esse viene prodotta l'asseverazione di non necessità di Valutazione di Compatibilità Idraulica (V.C.I.) di accompagnamento alla variante n. 4 al Piano degli Interventi, ai sensi dell'allegato A Valutazione di compatibilità idraulica per la redazione degli strumenti urbanistici. Modalità operative e indicazioni tecniche alla D.G.R.V. n 2948/2009 Individuazione e perimetrazione delle aree a rischio idraulico e idrogeologico. Nuove indicazioni per la formazione degli strumenti urbanistici, il quale prevede che in relazione alla necessità di non appesantire l'iter procedurale, la valutazione è necessaria solo per gli strumenti urbanistici comunali (P.A.T.-P.A.T.I.-P.I.), o varianti che comportino una trasformazione territoriale che possa modificare il regime idraulico. Per le varianti che non comportano alcuna alterazione del regime idraulico ovvero comportano un'alterazione non significativa la valutazione di compatibilità idraulica è sostituita dalla relativa asseverazione del tecnico estensore dello strumento urbanistico attestante che ricorre questa condizione. E' altresì specificato che per le varianti agli strumenti urbanistici che non comportino una trasformazione territoriale che possa modificare il regime idraulico, deve essere prodotta, dal tecnico progettista, una asseverazione della non necessità della valutazione idraulica. Si ritiene che la variante n. 4 al P.I. in esame rientri in tale categoria in quanto non comporta una trasformazione territoriale che possa modificare in modo significativo il regime idraulico del territorio e pertanto è stata predisposta l'asseverazione sopra citata. Novembre 2016 Il Progettista Arch. Lorenzo Griggio 5
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