Proprietá dell immagine digitale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Proprietá dell immagine digitale"

Transcript

1 Capitolo 5 Proprietá dell immagine digitale 5.1 Metrica delle immagini Distanza Euclidea D E Per una immagine digitale, definita come una matrice bidimensionale, rappresenta una misura quantitativa significativa della distanza tra due qualunque pixel dell immagine. Siano (i, j) e (k, l) le coordinate di due pixel, si definisce distanza euclidea D E, la classica misura geometrica ottenuta dalla nota relazione: D E [(i, j), (k, l)] = (i k) + (j l) (5.1) La distanza Euclidea é una misura semplice dal punto di vista intuitivo, ma dal punto di vista computazionale risulta onerosa a causa dell operatore di radice e dei valori non interi di D E (5.) Distanza (City Block) Un approccio alternativo al calcolo della distanza tra due pixel é data dal numero minimo di movimenti da effettuare sulla griglia matriciale per passare da un pixel all altro. (a) (b) (c) Figura 5.1: Esempi di distanze tra pixel: (a) Euclidea, (b) City Block e (c) Chessboard. 1

2 14 CAPITOLO 5. PROPRIETÁ DELL IMMAGINE DIGITALE (a) (b) Figura 5.: Vicinanza tra pixel: (a) 4-vicinanza e (b) 8-vicinanza. Considerando movimenti orizzontali e verticali sulla griglia, si ottiene una nuova misura di distanza chiamata City Block (in analogia con la distanza tra due punti di una città immaginateli connessi mediante un grigliato come in figura 5.1a): D 4 [(i, j), (k, l)] = i k + j l (5.) Distanza (chessboard). Ottenuta da: D 8 [(i, j), (k, l)] = max( i k, j l ) Le distanze D 4 e D 8 sono misure convenienti rispetto alla distanza Euclidea per la loro semplicità computazionale. Un aggregato di pixel che si trova entro una distanza r (ogni pixel r) é chiamato disco di raggio r. La forma geometrica di tale disco dipende dalla metrica utilizzata per la misura della distanza. La distanza Euclidea sembra la piu vicina alla realtá (immagine continua) anche se ha l inconveniente di essere piu onerosa nel calcolo Vicinanza di pixel La geometria discreta suggerisce un altra definizione importante per definire un valore di vicinanza di un pixel rispetto ad altri punti della griglia che sono da considerare adiacenti al generico pixel. Si definisce 4-Vicinanza (4 - neighborhood) la vicinanza tra due pixel tale che la loro distanza sia D 4 = 1 come raffigurato in figura 5.a (i + 1, j)(i 1, j)(i, j + 1)(i, j 1) (5.4)

3 5.. REGIONE 15 Q P (a) (b) Figura 5.: Esempi di percorsi tra pixel: (a) 4-path e (b) 8-path. Si definisce 8-Vicinanza la vicinanza tra due qualunque pixel che hanno distanza D 8 = 1 (figura 5.b). Due qualunque pixel hanno distanza D 8 = Percorso (path) Il percorso tra due pixel A e B é definito come la sequenza dei pixel S 1, S,..., S n dove S 1 = A, S n = B ed il pixel S i + 1 é vicino al pixel S i con i = 1,..., n 1. Il Percorso Semplice é un percorso con nessun pixel ripetuto (ad esclusione del primo e l ultimo) in cui nessun pixel ha piu di due vicini. Il Percorso Chiuso é un percorso semplice in cui nessun pixel e vicino all ultimo. Si possono definire allo stesso modo 4-percorso e 8-percorso che scaturiscono dal concetto di vicinanza a 4 oppure ad 8. Si verifica una certa ambiguitá della 4-vicinanza e 8-vicinanza rispetto alle nostre interpretazioni geometriche, quando in una griglia si vogliono rappresentare curve. Non sempre una curva chiusa divide l immagine in due parti. Si verifica un ambiguitá di appartenenza di pixel anche con 8- vicinanza. Infatti in figura 5.9b, P e Q a chi appartengono? La curva non divide la regione in due parti. Soluzioni per le immagini binarie: 8-vicinanza per gli oggetti, 4-vicinanza per lo sfondo (o viceversa). 5. Regione Insieme di pixel in cui é possibile definire un percorso considerando qualsiasi coppia dei pixel stessi. Esempio di Regione: una porzione dell immagine Connettivitá Due pixel P e Q in una immagine I sono connessi se esiste tra P e Q un percorso. La connettivitá é una relazione di equivalenza ossia definisce una decomposizione dell immagine in regioni di equivalenza. Siano P, Q ed R tre pixel dell immagine I, la relazione di connettivitá stabilisce le seguenti proprietá: Riflessivitá, il pixel P é connesso a P. Commutativitá, se P é connesso a Q poi Q é connesso a P. Transitivitá, se P é connesso a Q e Q é connesso a R consegue che anche P é connesso ad R.

4 16 CAPITOLO 5. PROPRIETÁ DELL IMMAGINE DIGITALE (a) (b) Figura 5.4: Immagine binaria (a) con le sue componenti connesse (b). 5.. Componenti Connesse o regione connessa Un insieme di pixel di una immagine in cui ciascun pixel é connesso a tutti gli altri pixel é chiamato componente connessa. 5.. Foreground S É l insieme S di tutti i pixel a 1 di una immagine binaria Background (sfondo) ed Holes (buchi) L insieme di tutte le componenti connesse di S (complemento di S) che comprende anche i punti sul bordo dell immagine é chiamato background. Sono invece chiamate Holes tutte le altre componenti di S. Se in una regione dell immagine non vi sono buchi si parla di regione semplice connessa. Si chiama regione multipla connessa una regione che presenta buchi. Per eliminare le ambiguitá si usano 8-connettivitá per S e 4-connettivitá per S Oggetto Il concetto di regione usa soltanto la proprietá di connettivitá. Per l interpretazione dell immagine conviene utilizzare alcune proprietá secondarie associate alle regioni. É usuale chiamare alcune regioni dell immagine con oggetti. La procedura che elabora una immagine per ricercare particolari regioni che corrispondono a oggetti del mondo é chiamata segmentazione. Un oggetto é rappresentato nell immagine da una componente connessa. I buchi sono pixel non appartenenti all oggetto. Esempio: Se consideriamo questo foglio come una immagine, il foglio bianco é il background, gli oggetti sono tutti i caratteri individuali in nero, i buchi sono le aree bianche che circondano le lettere (nella lettera O é l area bianca interna) Contorni Una caratteristica importante di una regione R é il contorno che assume una importanza notevole nell analisi delle immagini. Il contorno é l insieme dei pixel R interni alla regione che hanno una o piu vicinanze esterne ad R. In altre parole il contorno delimita tutti i pixel di una regione.

5 5.. PROPRIETÁ TOPOLOGICHE DELL IMMAGINE 17 (a) (b) Contorno Pixel interni Pixel esterni Figura 5.5: Immagine binaria con le tre componenti: contorno, bordo e parte esterna di un oggetto. A B i (a) (b) (c) Figura 5.6: Esempi in cui il numero di Eulero vale (a) E = 0, (b) E = 1 e (c) E =. Quanto definito coincide con il contorno interno; Il contorno esterno coincide, invece, con il contorno del background ossia del complemento della regione R (figura 5.5) Bordi (Edges) Mentre il contorno é un concetto associato globalmente ad una regione, il bordo costituisce una proprietá locale di un pixel con i suoi vicini ed é caratterizzato come un vettore definito dal modulo e dalla direzione. I bordi, normalmente individuati ai confini tra regioni omogenee di una immagine, sono fondamentali per il sistema visivo umano in quanto costituiscono le informazioni di base per la percezione del mondo. Normalmente, rappresentano le forti variazioni geometriche degli oggetti osservati e sono i pixel sui quali si concentra la massima attenzione per la ricostruzione D degli oggetti stessi. Diversi sono gli operatori locali che verranno utilizzati per l estrazione dei bordi partendo dalla funzione di livello di grigio di una immagine. 5. Proprietá topologiche dell immagine Sono quelle proprietá che non variano quando una immagine subisce una trasformazione che modifica la sua forma geometrica. Immaginare per esempio la deformazione che subisce una immagine disegnata su un pallone che gonfiato perde la sua figura sferica. Le deformazioni subite dall immagine non alterano la omogeneitá degli oggetti rappresentati dall immagine stessa, né alterano l eventuale presenza di buchi nelle regioni Numero di Eulero Il numero di Eulero E é usato come caratteristica dell oggetto.

6 18 CAPITOLO 5. PROPRIETÁ DELL IMMAGINE DIGITALE (a) (b) (c) Figura 5.7: Descrizioni topologiche di un oggetto: (a) oggetto, (b) il suo involucro convesso e (c) laghi e baie. Definito come la differenza tra le componenti connesse (regioni) C ed il numero di buchi B presenti nell immagine E = C B (5.5) La figura 5.6 ne mostra alcuni esempi. 5.. Involucro convesso (convex hull) L involucro convesso é la piú piccola regione che contiene un oggetto, tale per cui, presi due punti qualunque della regione, il segmento congiungente i due punti scelti appartiene alla regione stessa. Esempio: Sia R un oggetto che rassomiglia alla lettera R (come in figura 5.7) e supponiamo di avvolgere un elastico sottile intorno ad R. La figura rappresentata dall elastico costituisce l involucro convesso. Un oggetto con forme non regolari puó essere rappresentato da una collezione delle sue componenti topologiche. La regione intorno all involucro convesso che non appartiene all oggetto é chiamato il deficit di convessitá. Questa puó essere divisa in due sotto regioni. Le prime, chiamate lakes (laghi) sono completamente circondati dall oggetto, mentre le seconde, chiamate bays (baie) sono connesse con il contorno dell involucro convesso. L involucro convesso, lakes e bays sono talvolta usati per la descrizione dell oggetto. 5.. Area, Perimetro e Compattezza L area ed il perimetro costituiscono altri due parametri topologici che caratterizzano le componenti connesse S 1, S,..., S n presenti nell immagine. L area, per ogni componente S i é data dal numero dei pixel contenuti. Il perimetro di una componente connessa é definito come la somma dei pixel che costituiscono il contorno della componente. Esistono altre definizioni che saranno introdotte nel seguito. L area ed il perimetro sono grandezze dipendenti dalle operazioni di trasformazioni geometriche eseguite sull immagine. La compattezza é un altro parametro topologico di una figura geometrica connessa. Esprime una misura di ineguaglianza isoperimetrica di una componente connessa: C = p A 4π (5.6) dove p e A sono rispettivamente il perimetro e l area. Una regione circolare é la figura con valore di compattezza C minimo (raggiunge il valore 4π). Se un cerchio é inclinato rispetto alla posizione di un osservatore, allora esso assumerá la forma

7 5.4. PROPRIETÁ INDIPENDENTE DALLA POSIZIONE DEL PIXEL Inizializza tutti gli elementi del vettore H(L).. Esamina tutti i pixel (x, y) dell immagine; per ogni pixel considerato utilizza il valore di livello di grigio I(x, y) come puntatore al vettore istogramma H I (I(x, y)) ed incrementalo di 1. Figura 5.8: Algoritmo istogramma. di un ellisse. In questo caso l area diminuisce in proporzione maggiore rispetto al perimetro che varia leggermente. Ne consegue che il valore di compattezza aumenta. Un quadrato é molto piu compatto rispetto ad un rettangolo con lo stesso perimetro. 5.4 Proprietá indipendente dalla posizione del pixel Istogramma L istogramma H I (L) di una immagine I é un vettore che fornisce la frequenza dei livelli di grigio L presenti nell immagine, compresi nell intervallo L min L L max dei livelli di grigio minimo e massimo. Se l immagine é pensata come prodotta da un processo stocastico, l istogramma rappresenta una stima della distribuzione di probabilitá dei livelli di grigio. L istogramma é l unica informazione globale disponibile per l immagine. L istogramma sará utilizzato in molti algoritmi di elaborazione dell immagine: modificare i livelli di grigio, segmentare una immagine, estrarre gli oggetti dal background, ecc.. Dall istogramma si ricavano parametri statistici del primo ordine quali la media: m =< I >= L max k=0 p(k)i(k) (5.7) considerando p(k) = H(k) N M la probabilitá p(k) che compaia il valore di grigio k, N M il numero di pixel dell immagine e ricordando che 0 p(k) 1 k = 0,..., L max e L max k=0 p(k) = 1 (5.8) con L max il numero massimo di livelli di grigio. La varianza (momento di ordine ) é data invece da: i momenti di ordine n sono dati da: σ = (I < I >) M n = L max k=0 L max k=0 p(k) (I(k) m) (5.9) p(k) (I(k) m) n (5.10)

8 140 CAPITOLO 5. PROPRIETÁ DELL IMMAGINE DIGITALE x (a) (b) (c) (d) Figura 5.9: Immagini con i rispettivi istogrammi. Il momento di ordine rappresenta una misura di asimmetria della funzione di probabilitá intorno al valore della media (skewness). Viceversa se tale funzione di distribuzione é simmetrica rispetto al valore medio, i momenti di ordine e gli altri di ordine dispari maggiore, hanno valore zero. 5.5 Proprietá dipendente dalla correlazione tra pixel Correlazione La statistica di primo ordine considerata con il calcolo dell istogramma, non contiene informazioni sulla relazione tra i pixel. Infatti l istogramma calcolato puó appartenere a diverse immagini e non contiene informazioni sul numero degli oggetti e la loro dimensione. Per considerare anche la disposizione spaziale dei livelli di grigio, é necessario considerare la statistica del secondo ordine. In questo caso una immagine deve essere considerata come una quantitá statistica nota come Random Field. La matrice rappresentante l immagine consisterebbe di N M variabili casuali (random). Questo implica di calcolare la funzione di probabilitá per ciascun pixel dell immagine. Le medie per ciascun pixel (i, j) sarebbero calcolate come segue: < I(i, j) >= L max k=0 p(k, i, j) I(k) (5.11) la cui stima é ottenuta dalla media integrata I T, che, nelle stesse condizioni di acquisizione sarebbe: < I T >= 1 Q Q I k (5.1) k=1

9 5.5. PROPRIETÁ DIPENDENTE DALLA CORRELAZIONE TRA PIXEL 141 relativa a Q osservazioni dello stesso pixel con livello di grigio I(i, j). La varianza é stimata come segue: 5.5. Misura di correlazione σ 1 = 1 Q 1 Q (I k < I >). (5.1) k=1 Per porre in relazione pixel di posizione diversa nell immagine, si utilizza la misura di correlazione dei livelli di grigio data come il prodotto dei livelli di grigio nelle due posizioni considerate. Ció é realizzato dalla funzione di autocorrelazione: R II (i, j; k, l) =< I ij, I kl >= L max 1 r=0 L max 1 s=0 I r I s p(r, s; i, j; k, l) (5.14) dove la funzione di probabilitá p ha sei parametri ed evidenzia la probabilitá che viene simultaneamente stimata per il pixel (i, j) con livello di grigio r e per il pixel (k, l) con livello di grigio s. La funzione di autocorrelazione ha 4-dimensioni e diventa complicato utilizzarla. Il problema si semplifica se si assume che la statistica non sia dipendente dalla posizione del pixel. In questo caso il campo random é detto omogeneo, ed il valore della media non dipendendo piú dalla posizione di ciascun pixel, é costante per tutta l immagine: < I >= costante (5.15) e la funzione di autocorrelazione diventa Shift Invariant, ossia invariante dalla traslazione e quindi indipendente dalla posizione dei due pixel: R II (i + n, j + m; k + n, l + m) = R II (i, j; k, l) = R II (i k, j l; 0, 0) = R II (0, 0; k i, l j) (5.16) Le ultime identitá si ottengono ponendo (n, m) = (k, l) ed (n, m) = (i, j). (5.17) In pratica la funzione di autocorrelazione R dipende solo dalla distanza dei due pixel e conseguentemente la dimensionalitá della funzione passa da 4 a. Fortunatamente diversi processi stocastici sono omogenei: R II (k, l) = 5.5. Qualitá dell Immagine M 1 i=0 N 1 j=0 I ij I i+k,j+l (5.18) Durante le varie fasi di acquisizione, di elaborazione e trasmissione, una immagine puó subire delle degradazioni. Una misura della qualitá dell immagine puó essere adottata per stimare il livello di degradazione, in relazione al campo di applicazione. Si possono pertanto distinguere due tipi di metodi: soggettivi ed oggettivi. I primi sono ampiamente utilizzati nelle tecnologie televisive. Metodi quantitativi misurano la qualitá dell immagine confrontando una immagine con quella di riferimento (immagine modello). Normalmente come immagine modello si scelgono quelle (acquisite realmente), che sono ben calibrate, di cui si conoscono

10 14 CAPITOLO 5. PROPRIETÁ DELL IMMAGINE DIGITALE bene sia le condizioni radiometriche, sia quelle geometriche. In alternativa, in alcune applicazioni si é costretti ad utilizzare solo immagini modello ottenute in modo sintetico. (g f) dxdy = minimo (5.19) la correlazione é un altra funzione che puó essere utilizzata. Di solito vengono utilizzate due misure distinte di qualitá: l errore quadratico medio (MSE) ed il PSNR (Peak Signal-to-Noise Ratio). Sia g(x, y) l immagine risultante di un processo di trasformazione (compressione, trasmissione ecc) a partire da una immagine originale f(x, y) priva di difetti, possiamo definire l errore MSE: e MSE = 1 MN M i=1 j=1 N [g(i, j) f(i, j)]. (5.0) L unico problema di questa misura é che dipende fortemente dalla variazione di scala dell intensitá dell immagine. Un errore quadratico medio di 100 per un immagine a 8 bit (con i pixel che variano tra 0 e 55) risulterebbe in un immagine qualitativamente scarsa, mentre con lo stesso errore una immagine a 10 bit (pixel che variano tra 0 e 10) avrebbe una qualitá migliore. Il PSNR evita questo problema scalando l errore MSE sull intervallo di variabilitá dell immagine come segue: P SNR = 10 log 10 e MSE S (5.1) con S il massimo valore di intensitá luminosa presente nell immagine. Il PSNR si misura in decibels (db), non é una misura ideale ma si usa comunemente per stimare la qualitá di un immagine. Di solito é utile per confrontare tecniche di restoration per la stessa immagine che vedremo nel capitolo Rumore dell Immagine Le immagini reali sono normalmente degradate da errori casuali introdotti dal processo di digitalizzazione dell immagine, durante l elaborazione e trasmissione. Tale degradazione é usualmente chiamata rumore. Tale fenomeno é consuetudine modellarlo come un processo stocastico. Un rumore ideale é chiamato white noise che ha spettro di potenza costante ossia la sua intensitá non diminuisce con l incremento delle frequenze Informazioni percettive dell Immagine Il sistema visivo umano utilizza alcuni parametri psico-fisici per la percezione degli oggetti della scena. Gli algoritmi di percezione sono sviluppati tentando di emulare alcuni dei meccanismi del sistema visivo umano. Nella percezione umana, gli oggetti sono piú localizzati ed identificati se sono ben contrastati rispetto allo sfondo. In alcuni contesti é noto che anche il sistema umano fallisce Contrasto Definisce un cambiamento locale della intensitá luminosa ed é definito come il rapporto tra la brillanza media di un oggetto e la brillanza di uno sfondo. Il sistema visivo umano é sensibile alla brillantezza logaritmica e conseguentemente per la stessa percezione, a valori di brillanza piu alti si richiedono contrasti piu alti. La brillantezza apparente dipende molto dalla brillantezza dello sfondo locale: contrasto condizionale.

11 5.5. PROPRIETÁ DIPENDENTE DALLA CORRELAZIONE TRA PIXEL Figura 5.10: Maschere 8-vicinanza usate per la rimozione del rumore salt-and-pepper Acutezza Esprime l abilitá di determinare i dettagli in una immagine, e dipende dall ottica del sistema e dalla distanza tra l oggetto e l osservatore. La risoluzione dell immagine deve essere appropriata rispetto alla capacitá percettiva del sistema di visione. Il sistema visivo umano ha una risoluzione di circa 0.16mm alla distanza di circa 50mm in condizione di illuminazioni di 500 lux (60W lampada a 400mn) Rumore Gaussiano Rappresenta un altro modello di approssimazione del rumore. Sia x la variabile casuale che descrive il rumore, segue: p(x) = 1 σ π e (x µ) σ, (5.) dove µ rappresenta la media e σ la deviazione standard della variabile casuale x. Nell elaborazione delle immagini, il modello Gaussiano risulta una buona approssimazione del rumore per i sistemi di acquisizione tipo vidicon e CCD. Il rumore interessa qualunque livello di grigio Rumore Salt-and-Pepper Questo tipo di rumore si caratterizza per la presenza di pixel scuri in regioni chiare o viceversa. Spesso é causato dalla costruzione di un immagine binaria ottenuta con un operazione di thresholding (soglia). Salt corrisponde a pixel in una regione scura per cui l operazione di thresholding li fa passare per chiari, mentre pepper corrispondono a pixel in una regione chiara che sono sotto una certa soglia e per cui viene assegnato lo zero (nero). Questo rumore puó essere dovuto ad errori di classificazione, risultanti da: variazioni di illuminazione; da caratteristiche della superficie del materiale; oppure rumore causato dalla conversione analogico/digitale del frame grabber. Bisogna considerare, che in taluni casi la presenza di questo effetto, ossia la presenza di pixel isolati, non é da considerare un errore di classificazione, ma sono piccoli dettagli in contrasto con l intorno di pixel in cui si presenta, per esempio il bottone di una camicia o una zona libera di una foresta ecc. che puó rappresentare il dettaglio voluto nell applicazione che si sta affrontando. La figura 5.10 mostra due diverse maschere di 8-vicinanza per la rimozione di questo effetto Rumore Impulsivo Causato per l occorrenza casuale di valori di livello di grigio molto alti (bianco) a differenza del modello gaussiano che riguarda tutti i livelli di grigio.

12 144 CAPITOLO 5. PROPRIETÁ DELL IMMAGINE DIGITALE Gestione del rumore Rumore dipendente intrinsecamente dal segnale stesso; si ha nel processo di formazione dell immagine. L immagine osservata é prodotta da una trasformazione non lineare dell immagine di origine che é degradata da rumore moltiplicativo n. I E = I + n I = I(1 + n) = I n (5.) Rumore che é indipendente dallo stesso segnale, ma si verifica nel caso di immagini che vengono trasmesse; dall errore termico dovuto ai ccd: I E (i, j) = I(i, j) + n(i, j) (5.4) dove I ed n variabili indipendenti e quest ultima rappresenta il rumore additivo.

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video Video Librerie digitali Gestione di video Ogni filmato è composto da più parti Video Audio Gestito come visto in precedenza Trascrizione del testo, identificazione di informazioni di interesse Testo Utile

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle

Dettagli

Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza

Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Edizioni Simone - Vol. 43/1 Compendio di statistica Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Sommario 1. Distribuzioni semplici. - 2. Distribuzioni doppie. - 3. Distribuzioni parziali: condizionate e marginali.

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Statistica inferenziale

Statistica inferenziale Statistica inferenziale Popolazione e campione Molto spesso siamo interessati a trarre delle conclusioni su persone che hanno determinate caratteristiche (pazienti, atleti, bambini, gestanti, ) Osserveremo

Dettagli

Indici di dispersione

Indici di dispersione Indici di dispersione 1 Supponiamo di disporre di un insieme di misure e di cercare un solo valore che, meglio di ciascun altro, sia in grado di catturare le caratteristiche della distribuzione nel suo

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1)

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) Un insieme è una collezione di oggetti. Il concetto di insieme è un concetto primitivo. Deve esistere un criterio chiaro, preciso, non ambiguo, inequivocabile,

Dettagli

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario:

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: Esempi di domande risposta multipla (Modulo II) 1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: 1) ha un numero di elementi pari a 5; 2) ha un numero di elementi

Dettagli

Stima per intervalli Nei metodi di stima puntuale è sempre presente un ^ errore θ θ dovuto al fatto che la stima di θ in genere non coincide con il parametro θ. Sorge quindi l esigenza di determinare una

Dettagli

Le immagini digitali. Le immagini digitali. Caterina Balletti. Caterina Balletti. Immagini grafiche. Trattamento di immagini digitali.

Le immagini digitali. Le immagini digitali. Caterina Balletti. Caterina Balletti. Immagini grafiche. Trattamento di immagini digitali. 1 Le immagini digitali Le immagini digitali Università IUAV di venezia Trattamento di immagini digitali immagini grafiche immagini raster immagini vettoriali acquisizione trattamento geometrico trattamento

Dettagli

0.6 Filtro di smoothing Gaussiano

0.6 Filtro di smoothing Gaussiano 2 Figura 7: Filtro trapezoidale passa basso. In questo filtro l rappresenta la frequenza di taglio ed l, l rappresenta un intervallo della frequenza con variazione lineare di H, utile ad evitare le brusche

Dettagli

La Visione Artificiale. La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine

La Visione Artificiale. La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine La Visione Artificiale La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine Copyright Alcune slide sono tratte dal testo: Digital Image Processing Materiale didattico relativo si trova

Dettagli

Funzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente

Funzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente Funzioni In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: 1. un insieme X detto dominio di f 2. un insieme Y detto codominio di f 3. una legge che ad ogni elemento x in X associa uno ed un solo elemento

Dettagli

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

Sistemi Informativi Territoriali. Map Algebra

Sistemi Informativi Territoriali. Map Algebra Paolo Mogorovich Sistemi Informativi Territoriali Appunti dalle lezioni Map Algebra Cod.735 - Vers.E57 1 Definizione di Map Algebra 2 Operatori locali 3 Operatori zonali 4 Operatori focali 5 Operatori

Dettagli

Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it

Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Automazione industriale dispense del corso 10. Reti di Petri: analisi strutturale Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Analisi strutturale Un alternativa all analisi esaustiva basata sul grafo di raggiungibilità,

Dettagli

Capitolo V : Il colore nelle immagini digitali

Capitolo V : Il colore nelle immagini digitali Capitolo V : Il colore nelle immagini digitali Lavorare con il colore nelle immagini digitali L uso dei colori nella visione computerizzata e nella computer grafica implica l incorrere in determinate problematiche

Dettagli

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri

Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri COMPETENZA CHIAVE MATEMATICA Fonte di legittimazione Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE L alunno utilizza il calcolo scritto e mentale con i numeri

Dettagli

Un ripasso di aritmetica: Rappresentazione binaria - operazioni. riporti

Un ripasso di aritmetica: Rappresentazione binaria - operazioni. riporti Un ripasso di aritmetica: Rappresentazione binaria - operazioni A queste rappresentazioni si possono applicare le operazioni aritmetiche: riporti 1 1 0 + 1 0 = 1 0 0 24 Un ripasso di aritmetica: Rappresentazione

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

C M A P M IONAM A E M NT N O

C M A P M IONAM A E M NT N O IMMAGINE DIGITALE Nelle immagini digitali, il contenuto fotografico (radiometria) viene registrato sotto forma di numeri. Si giunge a tale rappresentazione (RASTER) suddividendo l immagine fotografica

Dettagli

Introduzione all elaborazione di immagini Part II

Introduzione all elaborazione di immagini Part II Introduzione all elaborazione di immagini Part II Obiettivi delle tecniche di elaborazione di immagini: miglioramento di qualità (image enhancement) ripristino di qualità o restauro (image restoration)

Dettagli

Immagini binarie. Binarizzazione di immagini a livelli di grigio

Immagini binarie. Binarizzazione di immagini a livelli di grigio Immagini binarie Binarizzazione di immagini a livelli di grigio Immagini binarie In molti casi gli le scene di interesse conducono ad immagini che possono essere considerate binarie, cioè contenenti nel

Dettagli

Morphological Image processing

Morphological Image processing Morphological Image processing Morfologia matematica La parola morfologia comunemente denota una parte della biologia che tratta con la forma e la struttura di organismi In analogia al termine biologico

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

Basi di matematica per il corso di micro

Basi di matematica per il corso di micro Basi di matematica per il corso di micro Microeconomia (anno accademico 2006-2007) Lezione del 21 Marzo 2007 Marianna Belloc 1 Le funzioni 1.1 Definizione Una funzione è una regola che descrive una relazione

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

Test percettivi per la valutazione del contrasto di immagini digitali

Test percettivi per la valutazione del contrasto di immagini digitali Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile RICERCA DI SISTEMA ELETTRICO Test percettivi per la valutazione del contrasto di immagini digitali Alessandro Rizzi,

Dettagli

Un ripasso di aritmetica: Conversione dalla base 10 alla base 16

Un ripasso di aritmetica: Conversione dalla base 10 alla base 16 Un ripasso di aritmetica: Conversione dalla base 1 alla base 16 Dato un numero N rappresentato in base dieci, la sua rappresentazione in base sedici sarà del tipo: c m c m-1... c 1 c (le c i sono cifre

Dettagli

MATEMATICA DEL DISCRETO elementi di teoria dei grafi. anno acc. 2009/2010

MATEMATICA DEL DISCRETO elementi di teoria dei grafi. anno acc. 2009/2010 elementi di teoria dei grafi anno acc. 2009/2010 Grafi semplici Un grafo semplice G è una coppia ordinata (V(G), L(G)), ove V(G) è un insieme finito e non vuoto di elementi detti vertici o nodi di G, mentre

Dettagli

CONVESSITÀ NELLA GEOMETRIA DEL TAXI DI MINKOWSKI

CONVESSITÀ NELLA GEOMETRIA DEL TAXI DI MINKOWSKI CONVESSITÀ NELLA GEOMETRIA DEL TAXI DI MINKOWSKI ELISABETTA AVIZZANO NICOLETTA CAPOTORTO CHIARA CEROCCHI GIORGIO CICCARELLA IVAN COLAVITA EMANUELE DI CARO SERENA NUNZIATA AMANDA PISELLI ANDREA PIEPOLI

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

11. Analisi statistica degli eventi idrologici estremi

11. Analisi statistica degli eventi idrologici estremi . Analisi statistica degli eventi idrologici estremi I processi idrologici evolvono, nello spazio e nel tempo, secondo modalità che sono in parte predicibili (deterministiche) ed in parte casuali (stocastiche

Dettagli

Alessandro Pellegrini

Alessandro Pellegrini Esercitazione sulle Rappresentazioni Numeriche Esistono 1 tipi di persone al mondo: quelli che conoscono il codice binario e quelli che non lo conoscono Alessandro Pellegrini Cosa studiare prima Conversione

Dettagli

Elementi di teoria dei segnali /b

Elementi di teoria dei segnali /b Elementi di teoria dei segnali /b VERSIONE 29.4.01 Filtri e larghezza di banda dei canali Digitalizzazione e teorema del campionamento Capacità di canale e larghezza di banda Multiplexing e modulazioni

Dettagli

1. PRIME PROPRIETÀ 2

1. PRIME PROPRIETÀ 2 RELAZIONI 1. Prime proprietà Il significato comune del concetto di relazione è facilmente intuibile: due elementi sono in relazione se c è un legame tra loro descritto da una certa proprietà; ad esempio,

Dettagli

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito.

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito. INTEGRALI DEFINITI Sia nel campo scientifico che in quello tecnico si presentano spesso situazioni per affrontare le quali è necessario ricorrere al calcolo dell integrale definito. Vi sono infatti svariati

Dettagli

Codifiche a lunghezza variabile

Codifiche a lunghezza variabile Sistemi Multimediali Codifiche a lunghezza variabile Marco Gribaudo marcog@di.unito.it, gribaudo@elet.polimi.it Assegnazione del codice Come visto in precedenza, per poter memorizzare o trasmettere un

Dettagli

Corso di Calcolo Numerico

Corso di Calcolo Numerico Corso di Calcolo Numerico Dott.ssa M.C. De Bonis Università degli Studi della Basilicata, Potenza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Sistemi di Numerazione Sistema decimale La

Dettagli

la scienza della rappresentazione e della elaborazione dell informazione

la scienza della rappresentazione e della elaborazione dell informazione Sistema binario Sommario informatica rappresentare informazioni la differenza Analogico/Digitale i sistemi di numerazione posizionali il sistema binario Informatica Definizione la scienza della rappresentazione

Dettagli

1 Applicazioni Lineari tra Spazi Vettoriali

1 Applicazioni Lineari tra Spazi Vettoriali 1 Applicazioni Lineari tra Spazi Vettoriali Definizione 1 (Applicazioni lineari) Si chiama applicazione lineare una applicazione tra uno spazio vettoriale ed uno spazio vettoriale sul campo tale che "!$%!

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

3 GRAFICI DI FUNZIONI

3 GRAFICI DI FUNZIONI 3 GRAFICI DI FUNZIONI Particolari sottoinsiemi di R che noi studieremo sono i grafici di funzioni. Il grafico di una funzione f (se non è specificato il dominio di definizione) è dato da {(x, y) : x dom

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

matematica probabilmente

matematica probabilmente IS science centre immaginario scientifico Laboratorio dell'immaginario Scientifico - Trieste tel. 040224424 - fax 040224439 - e-mail: lis@lis.trieste.it - www.immaginarioscientifico.it indice Altezze e

Dettagli

Strutturazione logica dei dati: i file

Strutturazione logica dei dati: i file Strutturazione logica dei dati: i file Informazioni più complesse possono essere composte a partire da informazioni elementari Esempio di una banca: supponiamo di voler mantenere all'interno di un computer

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 10-Il test t per un campione e la stima intervallare (vers. 1.1, 25 ottobre 2015) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia,

Dettagli

Misure della dispersione o della variabilità

Misure della dispersione o della variabilità QUARTA UNITA Misure della dispersione o della variabilità Abbiamo visto che un punteggio di per sé non ha alcun significato e lo acquista solo quando è posto a confronto con altri punteggi o con una statistica.

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

RAPPRESENTAZIONE BINARIA DEI NUMERI. Andrea Bobbio Anno Accademico 1996-1997

RAPPRESENTAZIONE BINARIA DEI NUMERI. Andrea Bobbio Anno Accademico 1996-1997 1 RAPPRESENTAZIONE BINARIA DEI NUMERI Andrea Bobbio Anno Accademico 1996-1997 Numeri Binari 2 Sistemi di Numerazione Il valore di un numero può essere espresso con diverse rappresentazioni. non posizionali:

Dettagli

Informatica grafica e Multimedialità. 4 Immagini grafiche

Informatica grafica e Multimedialità. 4 Immagini grafiche Immagini raster e vettoriali Le immagini grafiche si distinguono in due classi differenti: immagini raster e immagini vettoriali. Le immagini raster, dette anche pittoriche o pixel-oriented, dividono l

Dettagli

4. Proiezioni del piano e dello spazio

4. Proiezioni del piano e dello spazio 4. Proiezioni del piano e dello spazio La visualizzazione di oggetti tridimensionali richiede di ottenere una vista piana dell'oggetto. Questo avviene mediante una sequenza di operazioni. Innanzitutto,

Dettagli

Il campionamento. La digitalizzazione. Teoria e pratica. La rappresentazione digitale delle immagini. La rappresentazione digitale delle immagini

Il campionamento. La digitalizzazione. Teoria e pratica. La rappresentazione digitale delle immagini. La rappresentazione digitale delle immagini ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DELLE IMMAGINI Teoria e pratica La digitalizzazione La digitalizzazione di oggetti legati a fenomeni di tipo analogico, avviene attraverso due parametri fondamentali: Il numero

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

2.1 Definizione di applicazione lineare. Siano V e W due spazi vettoriali su R. Un applicazione

2.1 Definizione di applicazione lineare. Siano V e W due spazi vettoriali su R. Un applicazione Capitolo 2 MATRICI Fra tutte le applicazioni su uno spazio vettoriale interessa esaminare quelle che mantengono la struttura di spazio vettoriale e che, per questo, vengono dette lineari La loro importanza

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio).

Dettagli

LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di

LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di STATISTICA LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di oggetti; cerca, attraverso l uso della matematica

Dettagli

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione in virgola mobile

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione in virgola mobile Problemi connessi all utilizzo di un numero di bit limitato Abbiamo visto quali sono i vantaggi dell utilizzo della rappresentazione in complemento alla base: corrispondenza biunivoca fra rappresentazione

Dettagli

Parte II Indice. Operazioni aritmetiche tra valori rappresentati in binario puro. Rappresentazione di numeri con segno

Parte II Indice. Operazioni aritmetiche tra valori rappresentati in binario puro. Rappresentazione di numeri con segno Parte II Indice Operazioni aritmetiche tra valori rappresentati in binario puro somma sottrazione Rappresentazione di numeri con segno modulo e segno complemento a 2 esercizi Operazioni aritmetiche tra

Dettagli

Fondamenti di Elaborazione di Immagini Estrazione dei Bordi e Segmentazione. Raffaele Cappelli raffaele.cappelli@unibo.it

Fondamenti di Elaborazione di Immagini Estrazione dei Bordi e Segmentazione. Raffaele Cappelli raffaele.cappelli@unibo.it Fondamenti di Elaborazione di Immagini Estrazione dei Bordi e Segmentazione Raffaele Cappelli raffaele.cappelli@unibo.it Contenuti Estrazione dei bordi Calcolo del gradiente Operatori di Roberts Operatori

Dettagli

Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione. 1 e prende il nome frequenza di

Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione. 1 e prende il nome frequenza di Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione Il campionamento consente, partendo da un segnale a tempo continuo ovvero che fluisce con continuità nel tempo, di ottenere un segnale a tempo discreto,

Dettagli

RELAZIONE TRA VARIABILI QUANTITATIVE. Lezione 7 a. Accade spesso nella ricerca in campo biomedico, così come in altri campi della

RELAZIONE TRA VARIABILI QUANTITATIVE. Lezione 7 a. Accade spesso nella ricerca in campo biomedico, così come in altri campi della RELAZIONE TRA VARIABILI QUANTITATIVE Lezione 7 a Accade spesso nella ricerca in campo biomedico, così come in altri campi della scienza, di voler studiare come il variare di una o più variabili (variabili

Dettagli

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a)

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a) Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B Eventi indipendenti: un evento non influenza l altro Eventi disgiunti: il verificarsi di un evento esclude l altro Evento prodotto:

Dettagli

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria

Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria Università di Napoli Parthenope Facoltà di Ingegneria Corso di rasmissione Numerica docente: Prof. Vito Pascazio 18 a Lezione: 13/1/4 19 a Lezione: 14/1/4 Sommario rasmissione di segnali PM numerici su

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

QUANTIZZAZIONE diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale quantizzazione

QUANTIZZAZIONE diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale quantizzazione QUANTIZZAZIONE Di seguito lo schema che illustra le diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale. Dopo aver trattato la fase di campionamento, occupiamoci ora della quantizzazione.

Dettagli

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Esercizio 1 Nella seguente tabella è riportata la distribuzione di frequenza dei prezzi per camera di alcuni agriturismi, situati nella regione Basilicata.

Dettagli

A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA D ISTITUTO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA

A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA D ISTITUTO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH) CURRICOLO A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI Sviluppa

Dettagli

G. Pareschi ALGEBRE DI BOOLE. 1. Algebre di Boole

G. Pareschi ALGEBRE DI BOOLE. 1. Algebre di Boole G. Pareschi ALGEBRE DI BOOLE 1. Algebre di Boole Nel file precedente abbiamo incontrato la definizione di algebra di Boole come reticolo: un algebra di Boole e un reticolo limitato, complementato e distributivo.

Dettagli

Lezione 8. La macchina universale

Lezione 8. La macchina universale Lezione 8 Algoritmi La macchina universale Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni su i dati digitale= l informazione

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

10. Insiemi non misurabili secondo Lebesgue.

10. Insiemi non misurabili secondo Lebesgue. 10. Insiemi non misurabili secondo Lebesgue. Lo scopo principale di questo capitolo è quello di far vedere che esistono sottoinsiemi di R h che non sono misurabili secondo Lebesgue. La costruzione di insiemi

Dettagli

LEZIONE n. 5 (a cura di Antonio Di Marco)

LEZIONE n. 5 (a cura di Antonio Di Marco) LEZIONE n. 5 (a cura di Antonio Di Marco) IL P-VALUE (α) Data un ipotesi nulla (H 0 ), questa la si può accettare o rifiutare in base al valore del p- value. In genere il suo valore è un numero molto piccolo,

Dettagli

3DE Modeling Color. E il modulo che si occupa della costruzione di modelli 3D con tessitura a colori.

3DE Modeling Color. E il modulo che si occupa della costruzione di modelli 3D con tessitura a colori. 3DE Modeling Color E il modulo che si occupa della costruzione di modelli 3D con tessitura a colori. E spesso necessario che alle informazioni geometriche di forma siano abbinate informazioni di colore

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

Un metodo per il rilevamento degli errori: la tecnica del Bit di Parità

Un metodo per il rilevamento degli errori: la tecnica del Bit di Parità Appunti: Tecniche di rilevazione e correzione degli errori 1 Tecniche di correzione degli errori Le tecniche di correzione degli errori sono catalogabili in: metodi per il rilevamento degli errori; metodi

Dettagli

ALGEBRA DELLE PROPOSIZIONI

ALGEBRA DELLE PROPOSIZIONI Università di Salerno Fondamenti di Informatica Corso di Laurea Ingegneria Corso B Docente: Ing. Giovanni Secondulfo Anno Accademico 2010-2011 ALGEBRA DELLE PROPOSIZIONI Fondamenti di Informatica Algebra

Dettagli

I punteggi zeta e la distribuzione normale

I punteggi zeta e la distribuzione normale QUINTA UNITA I punteggi zeta e la distribuzione normale I punteggi ottenuti attraverso una misurazione risultano di difficile interpretazione se presi in stessi. Affinché acquistino significato è necessario

Dettagli

Plate Locator Riconoscimento Automatico di Targhe

Plate Locator Riconoscimento Automatico di Targhe Progetto per Laboratorio di Informatica 3 - Rimotti Daniele, Santinelli Gabriele Plate Locator Riconoscimento Automatico di Targhe Il programma plate_locator.m prende come input: l immagine della targa

Dettagli

Matematica e Statistica

Matematica e Statistica Matematica e Statistica Prova d esame (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 0/3 Matematica e Statistica Prova di MATEMATICA (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie

Dettagli

PROBABILITÀ - SCHEDA N. 2 LE VARIABILI ALEATORIE

PROBABILITÀ - SCHEDA N. 2 LE VARIABILI ALEATORIE Matematica e statistica: dai dati ai modelli alle scelte www.dima.unige/pls_statistica Responsabili scientifici M.P. Rogantin e E. Sasso (Dipartimento di Matematica Università di Genova) PROBABILITÀ -

Dettagli

Sistemi di Numerazione Binaria NB.1

Sistemi di Numerazione Binaria NB.1 Sistemi di Numerazione Binaria NB.1 Numeri e numerali Numero: entità astratta Numerale : stringa di caratteri che rappresenta un numero in un dato sistema di numerazione Lo stesso numero è rappresentato

Dettagli

MATEMATICA 2001. p = 4/6 = 2/3; q = 1-2/3 = 1/3. La risposta corretta è quindi la E).

MATEMATICA 2001. p = 4/6 = 2/3; q = 1-2/3 = 1/3. La risposta corretta è quindi la E). MATEMATICA 2001 66. Quale fra le seguenti affermazioni è sbagliata? A) Tutte le funzioni ammettono la funzione inversa B) Una funzione dispari è simmetrica rispetto all origine C) Una funzione pari è simmetrica

Dettagli

Definizione DEFINIZIONE

Definizione DEFINIZIONE Definizione Funzione reale di due variabili reali Indichiamo con R 2 l insieme di tutti i vettori bidimensionali. Dato un sottoinsiemed R 2, una funzione f: D R è una legge che assegna a ogni punto (x,

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

Grafici delle distribuzioni di frequenza

Grafici delle distribuzioni di frequenza Grafici delle distribuzioni di frequenza L osservazione del grafico può far notare irregolarità o comportamenti anomali non direttamente osservabili sui dati; ad esempio errori di misurazione 1) Diagramma

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Ricerca di outlier. Ricerca di Anomalie/Outlier

Ricerca di outlier. Ricerca di Anomalie/Outlier Ricerca di outlier Prof. Matteo Golfarelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Ricerca di Anomalie/Outlier Cosa sono gli outlier? L insieme di dati che sono considerevolmente differenti dalla

Dettagli

Algoritmi di clustering

Algoritmi di clustering Algoritmi di clustering Dato un insieme di dati sperimentali, vogliamo dividerli in clusters in modo che: I dati all interno di ciascun cluster siano simili tra loro Ciascun dato appartenga a uno e un

Dettagli

Interesse, sconto, ratei e risconti

Interesse, sconto, ratei e risconti TXT HTM PDF pdf P1 P2 P3 P4 293 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 293 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell

Dettagli

Determinare la grandezza della sottorete

Determinare la grandezza della sottorete Determinare la grandezza della sottorete Ogni rete IP possiede due indirizzi non assegnabili direttamente agli host l indirizzo della rete a cui appartiene e l'indirizzo di broadcast. Quando si creano

Dettagli