Assemblea Generale Straordinaria maggio 2010 Bucarest (Romania) «La solidarietà intergenerazionale e il ruolo degli anziani nei sindacati»

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1 Assemblea Generale Straordinaria maggio 2010 Bucarest (Romania) «La solidarietà intergenerazionale e il ruolo degli anziani nei sindacati» DOCUMENTO FINALE (Proposta) L Assemblea Generale Straordinaria della FERPA, svoltasi a Bucarest (Romania) dal 17 al 19 maggio 2010, dopo aver ascoltato il rapporto del Segretario generale, ha esaminato la situazione sindacale globale e, in seguito a un dibattito approfondito e ricco di apporti, ha definito le grandi linee guida politiche e sindacali che dovranno ispirare l azione politica della FERPA durante la prossima legislatura. L'Assemblea, in particolare, ha stabilito le proprie linee guida sui seguenti punti: 1) La riaffermazione dei principi della FERPA e dei diritti dei pensionati e degli anziani in Europa La FERPA ribadisce la validità dei principi stabiliti al momento della sua fondazione e delle azioni di rivendicazione condotte da più di vent anni, principi portati avanti tramite l azione politica e sindacale sviluppata nel corso degli anni e iscritti nella Carta dei diritti degli anziani in Europa, e in particolare: il diritto alla dignità; il diritto all invecchiamento attivo e alla partecipazione alla vita sociale; il diritto all alloggio; il diritto a servizi pubblici facilmente accessibili e sostenibili dal punto di vista economico; il diritto a una pensione adeguata con un potere d acquisto equamente difeso e garantito nel tempo; il diritto alla salute, in particolare per i più deboli e coloro che hanno subito una perdita di autonomia (non autosufficienza); il diritto a una formazione adeguata. 2) La situazione socioeconomica dei pensionati in Europa, in particolare nella prospettiva di un auspicabile uscita dalla crisi 1

2 La crisi finanziaria di questi ultimi due anni ha messo in questione sia la fiducia nella capacità dei mercati finanziari di regolarsi e, per lo meno sul lungo periodo, di produrre dei rendimenti superiori ai tassi di crescita dell economia reale, sia la fiducia nella capacità dei singoli di compiere delle scelte ragionevoli per il futuro dei propri risparmi e di comprendere e affrontare i molteplici rischi connessi all accumulazione delle risorse in vista dell età anziana, e di assumersene la responsabilità. Eppure, adesso che i primi timidi segnali di ripresa si stanno manifestando in alcune economie europee, dobbiamo prestare attenzione ai rischi di un ondata di riforme, tenendo presenti alcune questioni fondamentali: 1. da un punto di vista finanziario, i poteri pubblici dovranno controllare i giganti della finanza, i gestori di attivi e i detentori del potere decisionale in ambito di politica economica, per evitare che ancora una volta ci si renda conto della crisi solo quando è già troppo tardi; 2. dal punto di vista specifico della previdenza sociale, nei paesi dove il sistema pubblico è predominante, è necessario applicare delle regolamentazioni che garantiscano pensioni pubbliche durature e che conservino intatto il potere d acquisto dei pensionati; dove invece a prevalere è il sistema di assicurazioni private o il metodo della capitalizzazione, va incoraggiato dal lato dell offerta un grado elevato di trasparenza, di professionalità, di concorrenza e una buona supervisione, e dal lato della domanda una corretta informazione e una conoscenza adeguata dei concetti e dei rischi della finanza. 3. dal punto di vista sociale, si dovrebbero incoraggiare delle misure mirate soprattutto gli strati più vulnerabili della popolazione, cercando degli strumenti che possano garantire un reddito minimo a chi ha versato i contributi e che prevedano degli strumenti di misurazione dei bisogni (come per esempio il paniere dei beni di prima necessità e di consumo) così come degli indici temporali che permettano di difendere il potere di acquisto delle pensioni. Alla fin fine sarà necessario uscire dalla crisi tenendo conto del fatto che questo periodo può creare delle nuove sfide e delle nuove opportunità, che andranno perdute se dovesse prevalere un ripiego puro e semplice verso modelli passati di gestione finanziaria degli Stati. L'Assemblea generale si oppone a qualsiasi tentativo dei governi degli Stati membri della UE di congelare interamente o in parte i regimi pensionistici pubblici e/o di aumentare l età legale di pensionamento e/o di intervenire in modo autoritario in materia di pensioni, senza il necessario confronto con le parti 2

3 sociali, e invita il Comitato esecutivo della FERPA a discutere di una campagna da portare avanti congiuntamente con la CES. 3) Il ruolo della politica della FERPA, le relazioni con la CES e le istituzioni La FERPA è fermamente convinta che la prima preoccupazione degli Stati nazionali e dell Unione europea dovrebbe consistere nella difesa del benessere sociale di ciascun cittadino. La lotta per la difesa del modello sociale esistente sarà dura, e richiederà un lavoro di sensibilizzazione verso i governi, il Parlamento e la Commissione europea su alcune questioni importanti per la conservazione e lo sviluppo di questo modello. I dati di Eurostat indicano un abbassamento generalizzato della percentuale di PIL che gli Stati dedicano alla protezione sociale e questo, soprattutto in annate di crisi economica, può far arenare tutti gli sforzi intrapresi per combattere le situazioni di esclusione. È necessario intensificare le relazioni con i nuovi membri del Parlamento europeo, che dovranno rappresentare in modo sempre più deciso gli organi di rappresentazione di coloro che hanno più di 65 anni, che in un futuro prossimo saranno sempre di più. La FERPA deve diventare un interlocutore e un rappresentante stabile e riconosciuto per i rappresentanti delle istituzioni. Analogamente, è necessario, seguendo l esempio di quanto è stato fatto recentemente in risposta al fenomeno della disabilità, far conoscere il nostro punto di vista ogni volta che la Commissione europea propone delle consultazioni pubbliche su tematiche che ci riguardano da vicino. A questo scopo, la FERPA intende collaborare con la CES, nella consapevolezza che, ogni volta che si è riusciti a creare una vera sinergia, ne è scaturito un rafforzamento allo stesso tempo degli interessi dei lavoratori attivi, dei pensionati e dei giovani che si trovano a doversi confrontare con il mondo del lavoro, in uno scambio di solidarietà intergenerazionale che è la base di una politica sindacale moderna. La FERPA richiede pertanto anche alla CES di impegnarsi più attivamente nella difesa dei diritti e delle rivendicazioni dei lavoratori pensionati e di farsi carico, in collaborazione con la FERPA, della rappresentanza e della difesa dei diritti dei pensionati in Europa, invitando tutte le sue organizzazioni affiliate a fare la stessa cosa nei rispettivi incontri con le istituzioni europee e nazionali. 4) Gli aspetti dell invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni: niente conflitti La crisi economica e finanziaria internazionale, scoppiata nel 2008, può avere delle conseguenze a lungo termine per la crescita e l occupazione dei membri più vulnerabili della nostra società. L Anno europeo della lotta alla povertà sarà pertanto cruciale per la sensibilizzazione verso l esclusione sociale, e andranno 3

4 favorite tutte le azioni volte a modificare l attitudine degli attori sociali ed economici in favore delle categorie più deboli. Tra queste sono gli anziani e i giovani a essere certamente i più esposti. Di conseguenza è necessario migliorare la qualità della vita di questi soggetti, intervenendo su alcune pratiche che li pongono in una posizione di svantaggio all interno del mercato del lavoro e in materia di protezione sociale (pensiamo per esempio agli incentivi in favore dei giovani o alle misure di prolungamento della vita attiva dei lavoratori anziani). È dunque necessario mettere in atto delle pratiche che possano migliorare il carattere intergenerazionale nei differenti contesti: produttivo, economico, sociale e del benessere degli individui. Se ben concepita, la complementarietà tra giovani e azioni può rivelarsi fondamentale per il superamento di alcuni punti critici esistenti. Se c è un terreno su cui questa collaborazione può essere sperimentata, è sicuramente quello della formazione e dell istruzione permanente (lifelong learning), attuata tramite le pratiche del dialogo sociale e attraverso la valorizzazione del ruolo dei lavoratori anziani. 5) La "non autosufficienza» (perdita d autonomia) degli anziani, una questione centrale La FERPA, con la piena partecipazione delle sue organizzazioni affiliate, ha condotto una ricerca sulla situazione delle persone non autosufficienti nei paesi europei, che ha evidenziato come in un contesto dove gli europei vivono più a lungo e dove le risorse pubbliche stanziate per la sanità sono aumentate in questi ultimi anni in quasi tutti i paesi europei, la questione della non autosufficienza (perdita d autonomia) dei cittadini (e non solamente gli anziani) ha rivestito un ruolo centrale nel dibattito comunitario. In effetti, con l aumento speranza di vita degli europei, la domanda di servizi di assistenza di lunga durata, sia a domicilio che all interno di istituti pubblici, è destinata a crescere ancora considerevolmente. Il contenuto e i risultati parziali della ricerca sono stati fortemente apprezzati dal Comitato esecutivo e dall Assemblea generale, che richiedono pertanto di proseguire gli sforzi per continuare a monitorare la situazione e allo stesso tempo di incoraggiare i paesi che presentano un importante ritardo ad accordare maggior attenzione a questo problema fondamentale. In particolare, l Assemblea ritiene necessario: - assicurare un ampia diffusione dei risultati e delle conclusioni della ricerca a tutti i livelli, sottolineando le buone prassi sul piano locale e nazionale; - approfondire il tema, dedicandovi una sessione specifica del prossimo CE di ottobre 2010, e allargare il dibattito coinvolgendo degli esperti in materia in un laboratorio monotematico; - impegnarsi a redigere un progetto di Carta dei diritti della persona debole e non autosufficiente, estrapolando le migliori prassi nazionali, e sottoporla all approvazione del Comitato esecutivo della FERPA. L'Assemblea propone il lancio di una petizione in tutta la UE, che sarà 4

5 presentata al Parlamento europeo nel corso del 2010 per esigere che il costo dei servizio di assistenza negli Stati membri sia ripartito su tutta la società e sia finanziato da un sistema universale basato sul gettito fiscale o una fonte equivalente. 6) Gli obiettivi della FERPA nella prospettiva del Congresso del 2011 L anno prossimo sarà un anno importante per la FERPA: sarà l anno del Congresso, quello in cui si fa il bilancio e si definiscono le linee guida per il futuro. Tenuto conto dei limiti finanziari sempre più stretti della FERPA, questa dovrà intraprendere a partire dalla prossima sessione autunnale del Comitato esecutivo una riflessione sulle quote associative delle suo organizzazioni affiliate. Allo stesso tempo sarà necessario aprire un dibattito sulla direzione della FERPA e sulle eventuali necessità di emendamento agli statuti così come alle attività di proselitismo che si impongono se si vuole ampliare la presenza e il ruolo della FERPA nel quadro della UE. Per l Assemblea generale, la Federazione europea dei Pensionati e degli Anziani dovrebbe essere sempre più rappresentativa e democratica, unendo i sindacati, i pensionati e gli anziani nelle differenti forme di organizzazione attraverso le quali si esprimono nei differenti paesi. Tutto dev essere organizzato in parallelo e in sincronizzazione con il processo di organizzazione del Congresso che la CES intraprenderà per il suo congresso di maggio L'Assemblea riconosce il valore positivo del lavoro svolto, in particolare nei rapporti con la CES, che ha premesso un maggior coinvolgimento nei comitati e nei gruppi di studio e di discussione avviati all interno della CES sui temi che toccano da vicino i problemi degli anziani e dei pensionati, allo scopo di fornire alla CES e alle sue organizzazioni affiliate l esperienza e l expertise dei sindacalisti anziani, contribuendo all analisi dei problemi e suggerendo delle strategie per risolverli. La FERPA continuerà inoltre a richiedere la sua piena partecipazione a livello statutario, con diritto di voto all interno del Comitato esecutivo della CES. 7) Aspetti specificamente relativi alle donne L Assemblea generale della FERPA vuole mettere in guardia contro il fatto che numerose persone sono esposte a difficoltà economiche e che alcuni gruppi della popolazione, come le donne pensionate anziane, corrono rischi maggiori di essere colpiti dalla povertà. Secondo la definizione ufficiale, una persona è povera quando il suo reddito è inferiore al 60% del reddito medio nazionale. Le donne anziane sono generalmente più esposte al rischio di povertà rispetto ai loro omologhi maschili. 5

6 Nel 2008, il tasso di rischio di povertà era circa al 22% per le donne anziane contro il 16% per gli uomini anziani. L Assemblea generale della FERPA apprezza che la UE abbia decretato il 2010 «Anno europeo della lotta contro la povertà e l esclusione sociale», e richiede alla CES, alle istituzioni europee e ai governi nazionali di intraprendere tutte le azioni possibili per lottare contro la povertà in Europa e di aumentare gli sforzi per sviluppare una nuova risposta sindacale al problema della povertà delle donne anziane, che dovrebbe fondarsi sulle seguenti priorità: 1. Analizzare in una prospettiva di genere i sistemi pensionistici nell insieme degli Stati membri e dei paesi candidati, per poter introdurre delle misure speciali mirate a ridurre le disuguaglianze nei confronti delle donne pensionate e anziane; 2. Introdurre l universalità e l uguaglianza tra le donne e gli uomini in materia di diritti pensionistici; 3. Aumentare il tasso di occupazione delle donne durante la vita attiva e introdurre delle politiche mirate a migliorare la sicurezza e la stabilità del loro impiego, a ridurre le differenze salariali tra le donne e gli uomini così come a sostenere la carriera professionale delle donne; 4. Attuare una migliore indicizzazione delle pensioni, in connessione con l evoluzione salariale; 5. Accordare delle prestazioni adeguate al coniuge sopravvissuto; 6. Tenere in conto in maniera più adeguata gli anni di assenza legittima dal mercato del lavoro, dedicati per esempio alla cura dei figli e all assistenza alle persone non autosufficienti. * * * 6

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