UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO. Gennaio-Settembre 2013
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- Gaetano Corsi
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1 UNGHERIA CONGIUNTURA ECONOMICA E COMMERCIO ESTERO Gennaio-Settembre 2013 Agenzia per la promozione all estero e e l internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio di Budapest Dicembre 2013 IL QUADRO CONGIUNTURALE Congiuntura economica
2 IL QUADRO CONGIUNTURALE CONGIUNTURA ECONOMICA L Ungheria, secondo i dati pubblicati dalla Commissione Europea, dopo aver registrato nel 2012 una diminuzione del PIL dell 1,7% rispetto all anno precedente, dovrebbe crescere dello 0,7% nel 2013 e dell 1,8% nel La Commissione Europea ha inoltre chiuso la procedura per deficit eccessivo a carico del Paese. Principali dati Il PIL ungherese, nel periodo gennaio-settembre 2013, è aumentato dello 0.5% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Dopo aver registrato una diminuzione dello 0,9% nel primo trimestre, è cresciuto nel secondo e terzo trimestre rispettivamente dello 0,5% e dell 1,7% rispetto agli stessi periodi del 2012 grazie all andamento positivo del settore agricolo, che ha visto una crescita del 25% del raccolto di cereali. Secondo i dati pubblicati dalla Commissione Europea il PIL ungherese dovrebbe crescere dello 0,7% nel 2013, dell 1,8% nel 2014 e del 2,1% nel Il debito pubblico dell Ungheria ad ottobre 2013, secondo i dati diffusi dall'agenzia per la Gestione del Debito Pubblico (AKK), ha raggiunto miliardi di fiorini (circa 73,2 miliardi di euro, calcolato con il cambio medio del mese di novembre dalla Banca Nazionale Ungherese, 1 euro = 297,81). Il debito interno, con una quota del 60,5% del debito totale, è aumentato del 9,6% rispetto al 2012, mentre il debito esterno, la cui quota è del 39,5%, è diminuito del 3,1% rispetto all anno precedente. Secondo i dati pubblicati dalla Commissione Europea nel forecast autunnale, il peso del debito pubblico sul PIL è attualmente dell 80,7% e dovrebbe scendere al 79,9% nel 2014 e al 79,4% nel Il deficit pubblico, secondo i dati rilasciati dall Ufficio Centrale di Statistica ungherese, è ammontato a 949 miliardi di fiorini nel periodo gennaio-agosto 2013 (circa 3,2 miliardi di euro), in aumento rispetto ai 607,5 miliardi di fiorini (circa 2 miliardi di euro) del Secondo quanto riportato dalla GKI Economic Research alla fine del 2013 il deficit pubblico dovrebbe toccare i miliardi di fiorini (pari circa 3,9 miliardi di euro) e il rapporto tra deficit e PIL mantenersi intorno al 3%. La bilancia commerciale ha generato nel corso dei primi nove mesi del 2013 un attivo di 5,4 miliardi di euro. L interscambio ha registrato un valore pari a 116,3 miliardi di euro, con un incremento dell 1,6% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. La quotazione media del fiorino rispetto all euro nei primi undici mesi del 2013 è stata di 296,69 HUF / 1 Euro. 2
3 Il Tasso di sconto, che era del 7% ad agosto 2012, è stato abbassato gradualmente all attuale 3,20% (novembre 2013). Il Tasso di disoccupazione nel periodo agosto-ottobre 2013 si è attestato al 9,8% (0,7% in meno rispetto allo stesso periodo dell anno precedente). Il numero dei disoccupati registrati è stato di 434 mila unità, 29 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2012 (-6,2%). Il Tasso di inflazione medio, secondo i dati pubblicati dalla Commissione Europea, è previsto intorno al 2,1% nel 2013 e al 2,2% nel L Indice dei prezzi al consumo nel periodo gennaio-ottobre 2013 è aumentato dell 1,9% rispetto allo stesso periodo del 2012, nel mese di ottobre è aumentato dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2012 e diminuito dello 0,3% rispetto al mese precedente. Nonostante per le voci energia elettrica ed altri beni e gas ed altri combustibili i prezzi siano diminuiti, si è registrato un incremento del prezzo degli alcolici, bevande e tabacco. La produzione lorda industriale nel periodo gennaio-ottobre 2013 è aumentata dello 0,7% (nel 2012 era calata dell 1,7%). Dopo aver registrato una diminuzione del 3,8% nel primo trimestre, è cresciuta nel secondo e terzo trimestre rispettivamente dello 0,7% e del 3,3% rispetto agli stessi periodi dell anno precedente. Nel mese di ottobre la produzione lorda industriale ha registrato un incremento del 6% rispetto ad ottobre Secondo le previsioni del Ministero dell Economia il volume degli investimenti netti in Ungheria nel 2013 sarà di circa 3 miliardi di euro. Nel 2012 gli IDE sono stati di 10,5 miliardi di euro, ovvero 3,8 miliardi in più dell anno precedente. Lo stock di IDE nel 2012 è stato pari a 78,5 miliardi di euro. Il settore dell edilizia nel periodo gennaio-settembre 2013 ha registrato un incremento dei volumi dell 8% rispetto al Nel mese di settembre il numero di edifici e di opere di ingegneria civile costruiti è aumentato rispettivamente dell 8,6% e del 9,9%, confermando il trend positivo iniziato ad inizio anno. Nel 2012 il settore aveva evidenziato un calo del 5,9% rispetto all anno precedente. Nel settore del turismo, nel periodo gennaio-settembre 2013 si è registrato un incremento del 5,3% del numero di turisti e del 4,4% del numero di pernottamenti rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. 3
4 PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI Tasso di disoccupazione 10,9% 10,9% 9,8% (ottobre 2013) Produzione industriale* 105,6 98, (ottobre 2013) Settore edilizia* 92,1 94,1 108 (ottobre 2013) Indice dei prezzi al consumo* 103,9 105,7 101,9 (ottobre 2013) Indice dei prezzi alla produzione industriale* 104,2 104, (settembre 2013) Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti agricoli* 119,3 115,4 100 (settembre 2013) Salario medio lordo reale (in HUF) (gen-set. 2013) Salario medio netto reale (in HUF) (gen-set. 2013) * anno precedente = 100 ( Fonte: KSH) 4
5 COMMERCIO ESTERO BILANCIA COMMERCIALE Secondo i dati pubblicati dall Ufficio Centrale di Statistica ungherese (KSH), il valore totale dell interscambio dell Ungheria per il periodo gennaio-settembre 2013 è stato di 116,3 miliardi di euro. Il valore delle esportazioni è stato di 60,9 miliardi di euro (+1,6% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente), quello delle importazioni di 55,5 miliardi (+1,7%). La bilancia commerciale, quindi, ha generato un attivo di 5,4 miliardi di euro (+0,6%). Interscambio Ungheria Mondo (in milioni di euro; Fonte: KSH) (Gen-Set. 2013) Var % Import ,7% Export ,6% Interscambio ,6% Saldo ,6% Nell interscambio globale nel periodo gennaio-settembre 2013, la graduatoria dei primi cinque Paesi partner commerciali dell Ungheria resta invariata rispetto all anno precedente e vede al primo posto la Germania, che detiene una quota del 25,4% dell interscambio totale, seguita da Austria (6%), Russia (5,7%), Slovacchia (5,4%), e Italia (4,6%). Il volume dell interscambio di questi cinque Paesi è pari al 47,1% dell interscambio totale. La Germania conserva quindi nettamente la prima posizione, con un valore di 29,6 miliardi di euro. La posizione favorevole della Russia è soprattutto legata alla consistente dipendenza ungherese dai prodotti energetici; tale dato è evidenziato anche dal forte disavanzo registrato dalla bilancia commerciale con la Russia. Interscambio commerciale ungherese per Paese (in milioni di euro; Fonte: KSH) Paese 2012 Gen-Set Quota di mercato 1 Germania ,4% 2 Austria ,0% 3 Russia ,7% 4 Slovacchia ,4% 5 Italia ,6% 6 Polonia ,3% 7 Romania ,2% 8 Rep. Ceca ,9% 9 Cina ,7% 10 Paesi Bassi ,3% 5
6 ESPORTAZIONI Export per Paese Le esportazioni ungheresi nel periodo gennaio-settembre 2013, con un valore di 60,9 miliardi di euro, sono cresciute dell 1,6% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Le quote delle esportazioni secondo le aree geografiche sono distribuite come di seguito: L 88,1% verso i Paesi europei. Il 6,2% verso i Paesi asiatici. Il restante 5,7% verso America, Africa, Australia ed Oceania. Nella classifica dei principali Paesi di destinazione dell export magiaro, la Germania resta il primo mercato di sbocco, con 15,8 miliardi di euro ed una quota del 25,9%, con una crescita del 3,1% rispetto allo stesso periodo del La Romania, sebbene registri una diminuzione delle importazioni dall Ungheria del 5,4%, resta il secondo mercato, con un valore di 3,4 miliardi di euro ed una quota del 5,6%. Seguono l Austria, che ha importato merci ungheresi per un valore di 3,3 miliardi di euro (quota del 5,5%), e la Slovacchia, con 3,2 miliardi di euro (quota del 5,2%), che evidenzia una diminuzione del 7,2% rispetto all anno precedente. L Italia, con un incremento del 4,8% rispetto ai primi tre trimestri del 2012, mantiene la quinta posizione; ha importato merci dall Ungheria per un valore di 2,9 miliardi di euro e detiene una quota del 4,8%. Questi cinque mercati rappresentano il 46,9% del valore totale delle esportazioni ungheresi. Export Ungheria Mondo (in milioni di euro) 2012 Gen-Set Variazione % Gen.Set 2013 / Gen-Set 2012 Quota di mercato Paese 1 Germania ,1% 25,9% 2 Romania ,4% 5,6% 3 Austria ,2% 5,5% 4 Slovacchia ,2% 5,2% 5 Italia ,8% 4,8% 6 Francia ,1% 4,6% 7 Regno Unito ,9% 4,1% 8 Polonia ,6% 3,9% 9 Rep. Ceca ,1% 3,7% 10 Russia ,2% 3,2% (Fonte: KSH) 6
7 Export per settore Il settore trainante dell export ungherese è quello dei macchinari e mezzi di trasporto, una voce che rappresenta il 53,2% delle esportazioni magiare. La struttura merceologica dell export ungherese è la seguente: Macchinari e mezzi di trasporto, con un valore di 32,4 miliardi di euro ed una quota del 53,2%. Prodotti manifatturieri, con 24,9 miliardi di euro ed una quota del 32,3%. Alimentari, bevande e tabacchi, con 4,8 miliardi di euro ed una quota del 7,9%. Carburanti ed energia elettrica, con 2,1 miliardi di euro ed una quota del 3,4%. Materie prime, con 1,9 miliardi di euro ed una quota del 3,1%. I primi due settori della graduatoria, macchinari e mezzi di trasporto e prodotti manifatturi, hanno registrato un incremento rispetto allo stesso periodo del 2012 rispettivamente dell 1,6% e del 5,4%, mentre gli altri settori hanno evidenziato un calo, nell ordine: alimentari, bevande e tabacchi: -1,4%; carburanti ed energia elettrica: -12,8%; materie prime: -8%. Le principali voci, quelle che registrano gli importi più elevati, appartengono alla categoria macchinari e mezzi di trasporto e coprono il 42,7% dell export ungherese. Sono nell ordine: - Veicoli stradali, con un valore di 7,1 miliardi di euro. - Macchinari e apparecchiature elettriche, con un valore di 7 miliardi di euro. - Attrezzature per le telecomunicazioni e apparecchi per la registrazione e la riproduzione del suono, con un valore di 6,4 miliardi di euro. - Macchinari ed apparecchiature per la produzione di energia, con un valore di 5,5 miliardi di euro. 7
8 IMPORTAZIONI Import per Paese Le importazioni ungheresi nel periodo gennaio-settembre 2013, con un valore di 55,5 miliardi di euro, sono cresciute dell 1,7% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Le importazioni sono distribuite secondo le seguenti aree geografiche: L 83,6% proviene dai Paesi europei. Il 12,1% dai Paesi asiatici. Il restante 4,3% da America, Africa, Australia ed Oceania. I principali Paesi fornitori sono: la Germania, con 13,8 miliardi di euro ed una quota del 24.8% dell import totale dell Ungheria, la Russia, con 4,7 miliardi (quota dell 8,5%), l Austria, con 3,6 miliardi (quota del 6,5%), la Cina con 3,2 miliardi (quota del 5,7%) e la Slovacchia, con 3,1 miliardi (quota del 5,7%). L Italia, che si posiziona al settimo posto, ha esportato merci in Ungheria per un valore di 2,4 miliardi di euro, e detiene una quota del 4,4%. Import Ungheria Mondo (in milioni di euro) Gen-Set Variazione % 2012 Gen.Set 2013 / Paese Gen-Set 2012 Quota di mercato 1 Germania ,7% 24,8% 2 Russia ,3% 8,5% 3 Austria ,4% 6,5% 4 Cina ,7% 5,7% 5 Slovacchia ,3% 5,7% 6 Polonia ,7% 4,8% 7 Italia ,3% 4,4% 8 Rep. Ceca ,7% 4,0% 9 Paesi Bassi ,5% 3,9% 10 Francia ,6% (Fonte: KSH) 8
9 Import per settore Per quanto concerne la composizione merceologica dei prodotti importati, l Ungheria, nei primi nove mesi del 2013, ha importato soprattutto macchinari e mezzi di trasporto, seguiti dai prodotti manifatturieri. Queste due voci rappresentano l 80% del valore totale delle importazioni del Paese. La struttura merceologica dell import magiaro risulta così composta: Macchinari e mezzi di trasporto, con 25,2 miliardi di euro ed una quota del 45,5%. Prodotti manifatturieri, con 19,2 miliardi di euro ed una quota del 34,6%. Carburanti ed energia elettrica, con 9,3 miliardi di euro ed una quota del 12,4%. Alimentari, bevande e tabacchi, con 3,9 miliardi di euro ed una quota del 5,2%. Materie prime, con 1,8 miliardi di euro ed una quota del 2,3%. I settori che hanno evidenziato una crescita rispetto ai primi nove mesi del 2012 sono: prodotti manifatturieri (+4,4%), alimentari, bevande e tabacchi (+2,4%) e macchinari e mezzi di trasporto (+1,2%). Hanno invece subito un calo le importazioni di materie prime (-7,1%) e di carburanti ed energia elettrica (-2,2%), Le principali voci, che coprono il 41,7% dell import ungherese, sono nell ordine: - Macchinari e apparecchiature elettriche, con un valore di 6,6 miliardi di euro. - Attrezzature per le telecomunicazioni e apparecchi per la registrazione e la riproduzione del suono, con un valore di 5,2 miliardi di euro. - Veicoli stradali, con un valore di 4,2 miliardi di euro. - Prodotti derivati dal petrolio, con un valore di 3,8 miliardi di euro. - Macchinari ed attrezzature per uso industriale, con un valore di 3,1 miliardi di euro. 9
10 INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-UNGHERIA L interscambio commerciale dell Italia con l Ungheria, nei primi nove mesi del 2013, è stato di 5,3 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi di export, e 2,9 miliardi di import, con un saldo negativo per l Italia di 476 milioni di euro. Le nostre esportazioni sono diminuite dell 1,3%, mentre le importazioni registrano un incremento del 4,8% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Interscambio Italia - Ungheria (in milioni di euro) Variazione % 2012 Gen-Set Gen.Set 2013 / Gen-Set 2012 Export ,3% Import ,8% Totale ,9% Saldo (Fonte: KSH) L Italia si è confermata al quinto posto nella classifica dei partner commerciali dell Ungheria, preceduta da Germania, Austria, Russia e Slovacchia, e seguita da Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Cina e Paesi Bassi. La quota di mercato (4,8%) resta invariata rispetto al Analizzando la composizione delle esportazioni italiane verso l Ungheria per macrosettori, secondo i dati dell Ufficio Centrale di Statistica ungherese, la parte più consistente, pari a 1,3 miliardi di euro (con una quota del 52,7%), è costituita dai prodotti manifatturieri (il cui valore è diminuito del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente), evidenziando in ordine di importanza le seguenti voci: sostenze chimiche e prodotti affini (377,5 milioni di euro), ferro e acciaio (165,7 milioni di euro), prodotti chimici organici (131,2 milioni di euro), metalli non ferrosi (123 milioni di euro), prodotti in metallo generici (110,5 milioni di euro), filati ed altri prodotti tessili (92,5 milioni di euro), carta e cartone (55,6 milioni di euro). Al secondo posto troviamo i macchinari, mezzi di trasporto e relativa componentistica con 906,9 milioni di euro (-1,3% rispetto ai primi nove mesi del 2012 ed una quota del 37,4%), e in particolare: macchinari ed attrezzature per uso industriale (329,4 milioni di euro), macchine e apparecchi elettrici (183,2 milioni di euro), veicoli stradali (131 milioni di euro), macchinari ed attrezzature per la produzione di energia (107,3 milioni di euro), macchinari per industrie specialistiche (91,7 milioni di euro), macchinari per la lavorazione dei metalli (29,1 milioni di euro). 10
11 Seguono alimentari, bevande e tabacchi con 148 milioni di euro (-2,5% rispetto al 2011 ed una quota del 6,1%), con le seguenti voci in ordine di importanza: prodotti ortofrutticoli (27,6 milioni di euro), bevande (26,1 milioni di euro), mangimi per animali con esclusione dei cereali (18,7 milioni di euro), cereali e prodotti derivati (16 milioni di euro), caffè, tè, cacao, spezie (9,6 milioni di euro), latticini e derivati (9 milioni di euro). Le materie prime occupano il quarto posto, con 56,6 milioni di euro (+5,5% rispetto allo stesso periodo del 2012 ed una quota del 2,3%). La categoria carburanti ed energia elettrica occupa il quinto posto fra i grandi gruppi di beni italiani esportati in Ungheria, con 34,1 milioni di euro (in crescita del 37,6% ed una quota sul totale dell 1,4%). La voce predominante è costituita da petrolio, prodotti derivati dal petrolio e materiali correlati (32,9 milioni di euro). Se andiamo ad analizzare la composizione dell export ungherese verso l Italia per macrosettori nei primi nove mesi del 2013, rileviamo che i flussi più consistenti in termini di valore sono i seguenti: - Macchinari e mezzi di trasporto, con un valore di 1,2 miliardi di euro, +12,1%. - Prodotti manifatturieri, con un valore di 1 miliardo di euro, +6,3%. - Prodotti alimentari, bevande e tabacco con un valore di 469 milioni di euro, +1,6%. - Materie prime, con un valore di 216 milioni di euro, -22,2%. - Carburanti ed energia elettrica, con un valore di 11 milioni di euro, -14,4%. 11
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