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1 FACOLTÀ DI STUDI INGEGNERIA E ARCHITETTURA A. A Corso di Laurea Magistrale in Architettura TECNICA DELLE COSTRUZIONI (9 CFU) DOCENTE: ING. GIUSEPPE MACALUSO Dettagli Costruttivi e limiti dimensionali

2 Caratteristiche generali delle costruzioni Tecnica delle Costruzioni Ing. Giuseppe Macaluso Regolarità in pianta: Configurazione in pianta è compatta e approssimativamente simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze; Il rapporto tra i lati di un rettangolo in cui l edificio risulta inscritto è inferiore a 4 Rientri o sporgenze non superano il 25 % della dimensione totale dell edificio nella corrispondente direzione Gli orizzontamenti possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano rispetto agli elementi verticali e sufficientemente resistenti. A ~ A sistema regolare in pianta B ~ B 4 A A ~ 25% A oppure B ~ 25%B B

3 Caratteristiche generali delle costruzioni Regolarità in altezza: Sistemi resistenti verticali dell edificio (quali telai e pareti) l altezza; Tecnica delle Costruzioni Ing. Giuseppe Macaluso che si estendono per tutta Massa e rigidezza rimangono costanti o variano gradualmente, senza bruschi cambiamenti, dalla base alla cima dell edificio (le variazioni di massa da un piano all altro non superano il 25 %, la rigidezza non si abbassa da un piano al sovrastante più del 30% e non aumenta più del 10%); Eventuali restringimenti della sezione orizzontale dell edificio non superano il 30% della dimensione corrispondente al primo piano, né il 20% della dimensione corrispondente al piano immediatamente sottostante; per l ultimo piano di edifici di almeno quattro piani non sono previste limitazioni di restringimento. C c B b A v is ta a s s o n om etric a c+ b < 3 0% A c < 2 0 % B

4 Distanza tra costruzioni contigue La distanza tra costruzioni contigue deve essere tale da evitare fenomeni di martellamento e comunque non può essere inferiore alla somma degli spostamenti massimi determinati per lo SLV, calcolati per ciascuna costruzione; in ogni caso la distanza tra due punti che si fronteggiano non può essere inferiore ad 1/100 della quota dei punti considerati misurata dal piano di fondazione, moltiplicata per ag S /0,5g 1. Per le tipologie strutturali in cemento armato l altezza massima è determinata unicamente dalle capacità resistenti e deformative della struttura. Altezza massima dei nuovi edifici Limitazione dell altezza in funzione della larghezza stradale I regolamenti e le norme di attuazione degli strumenti urbanistici possono introdurre limitazioni all altezza degli edifici in funzione della larghezza stradale.

5 DETTAGLI COSTRUTTIVI Tecnica delle Costruzioni Ing. Giuseppe Macaluso

6 Lunghezza di Ancoraggio La lunghezza di ancoraggio è quel tratto di barra utile che consente la trasmissione degli sforzi tra una barra e l altra, senza provvedere ad un aggancio fisico tra le barre (saldatura o manicotto). La trasmissione degli sforzi avviene per sola sovrapposizione. L ancoraggio tra due barre si rende utile, quando bisogna fare delle riprese di getto (pilastri tra un impalcato e l altro) oppure quando non si riesce a coprire grandi luci (max lunghezza barre in acciaio 12 m) Le sovrapposizioni vanno fatte in zona Favorevole, cioè in zona compressa Sono invece sconsigliati gli ancoraggi in zona Sfavorevole, cioè in zona tesa

7 Lunghezza di Ancoraggio Con buona approssimazione, si può assumere il modello proposto di seguito dove si suppone costante la tensione su tutta la superficie; il legame tra la forza e la tensione media di aderenza fbd, per una barra di diametro ɸ annegata nel calcestruzzo per una lunghezza l è dato dalla seguente relazione: Tensione di aderenza di calcolo Poiché si vuole che fino al collasso dell elemento, acciaio e calcestruzzo collaborino è necessario che lo sfilamento della barra non avvenga prima del collasso. Pertanto la lunghezza di ancoraggio viene determinata imponendo la condizione limite dell acciaio in trazione fyd

8 Limitazioni geometriche Travi - La larghezza b 20 cm - per le travi basse comunemente denominate a spessore, deve essere non maggiore della larghezza del pilastro, aumentata da ogni lato di metà dell altezza della sezione trasversale della trave stessa, risultando comunque non maggiore di due volte bc, essendo bc la larghezza del pilastro ortogonale all asse della trave. Il rapporto b/h tra larghezza e altezza della trave deve essere 0,25. Le zone critiche si estendono, per CD B e CD A, per una lunghezza pari rispettivamente a 1 e 1,5 volte l altezza della sezione della trave, misurata a partire dalla faccia del nodo travepilastro o da entrambi i lati a partire dalla sezione di prima plasticizzazione. CD A CD B

9 Limitazioni geometriche Pilastri La dimensione minima della sezione trasversale non deve essere inferiore a 250 mm. In assenza di analisi più accurate si può assumere che la lunghezza della zona critica sia la maggiore tra: - l altezza della sezione, - 1/6 dell altezza libera del pilastro, - 45 cm, - l altezza libera del pilastro se questa è inferiore a 3 volte l altezza della sezione. Sezione Vista assonometrica nodi interamente confinati: quando in ognuna delle quattro facce verticali si Trave hc Pilastro Pilastro hc Trave bc bw innesta una trave. Il confinamento si considera realizzato quando, su ogni faccia del nodo, la sezione della trave copre per almeno i 3/4 la larghezza del pilastro e, su entrambe le coppie di facce opposte del nodo, le sezioni delle travi si ricoprono per almeno i 3/4 dell altezza;

10 Limitazioni di armatura Travi Armature longitudinali - Almeno due barre di diametro non inferiore a 14 mm devono essere presenti superiormente e inferiormente per tutta la lunghezza della trave. - In ogni sezione della trave, salvo giustificazioni che dimostrino che le modalità di collasso della sezione sono coerenti con la classe di duttilità adottata, il rapporto geometrico ρ relativo all armatura tesa, indipendentemente dal fatto che l armatura tesa sia quella al lembo superiore della sezione As o quella al lembo inferiore della sezione Ai, deve essere compreso entro i seguenti limiti: dove: ρ è il rapporto geometrico relativo all armatura tesa pari ad As/(b h) oppure ad Ai/(b h); ρcomp è il rapporto geometrico relativo all armatura compressa; fyk è la tensione caratteristica di snervamento dell acciaio (in MPa).

11 Travi Limitazioni di armatura Armature longitudinali Nelle zone critiche della trave, inoltre, deve essere in tutte le altre zone ρcomp 1/2 r ρcomp 0,25 r Le armature longitudinali delle travi, sia superiori che inferiori, devono attraversare, di regola, i nodi senza ancorarsi o giuntarsi per sovrapposizione in essi. Quando ciò non risulti possibile, sono da rispettare le seguenti prescrizioni: - le barre vanno ancorate oltre la faccia opposta a quella di intersezione con il nodo, oppure rivoltate verticalmente in corrispondenza di tale faccia, a contenimento del nodo

12 Limitazioni di armatura Travi Armature longitudinali - la lunghezza di ancoraggio delle armature tese va calcolata in modo da sviluppare una tensione nelle barre pari a 1,25 fyk, e misurata a partire da una distanza pari a 6 diametri dalla faccia del pilastro verso l interno. lunghezza di ancoraggio La parte dell armatura longitudinale della trave che si ancora oltre il nodo non può terminare all interno di una zona critica, ma deve ancorarsi oltre di essa. La parte dell armatura longitudinale della trave che si ancora nel nodo, deve essere collocata all interno delle staffe del pilastro.

13 Limitazioni di armatura Travi Armature Trasversali La norma al par prescrive un quantitativo minimo di armatura trasversale per tutta la trave. Non possono avere le travi Armatura trasversale inferiore a A st =1,5b mm 2 /m, con b spessore dell anima della trave e comunque 3 staffe al metro. Invece al par vengono prescritti i minimi per zona sismica: La prima staffa di contenimento deve distare non più di 5 cm dalla sezione a filo pilastro; le successive devono essere disposte ad un passo non superiore alla minore tra le grandezze seguenti: - un quarto dell altezza utile (d) della sezione trasversale; mm e 225 mm, rispettivamente per CD A e CD B ; -6 volte e 8 volte il diametro minimo delle barre longitudinali considerate ai fini delle verifiche, rispettivamente per CD A e CD B -24 volte il diametro delle armature trasversali. Per staffa di contenimento si intende una staffa rettangolare, circolare o a spirale, di diametro minimo 6 mm, con ganci a 135 prolungati per almeno 10 diametri alle due estremità. I ganci devono essere assicurati alle barre longitudinali

14 Limitazioni di armatura Pilastri Armature longitudinali Per tutta la lunghezza del pilastro l interasse tra le barre non deve essere superiore a 25 cm. Nella sezione corrente del pilastro, la percentuale geometrica r di armatura longitudinale, con r rapporto tra l area dell armatura longitudinale e l area della sezione del pilastro, deve essere compresa entro i seguenti limiti: Se sotto l azione del sisma la forza assiale su un pilastro è di trazione, la lunghezza di ancoraggio delle barre longitudinali deve essere incrementata del 50%. Armature trasversali Nelle zone critiche devono essere rispettate le condizioni seguenti: - le barre disposte sugli angoli della sezione devono essere contenute dalle staffe; - almeno una barra ogni due, di quelle disposte sui lati, deve essere trattenuta da staffe interne o da legature; - le barre non fissate devono trovarsi a meno di 15 cm e 20 cm da una barra fissata, rispettivamente per CD A e CD B.

15 Pilastri Armature trasversali Il diametro delle staffe di contenimento e legature deve essere non inferiore a 6 mm ed il loro passo deve essere non superiore alla più piccola delle quantità seguenti: - 1/3 e 1/2 del lato minore della sezione trasversale, rispettivamente per CD A e CD B ; mm e 175 mm, rispettivamente per CD A e CD B ; - 6 e 8 volte il diametro delle barre longitudinali che collegano, rispettivamente per CD A e CD B. Si devono disporre staffe in un quantitativo minimo non inferiore a in cui: - Ast è l area complessiva dei bracci delle staffe - bst è la distanza tra i bracci più esterni delle staffe - s è il passo delle staffe.

16 Nodi Pilastro - Trave Per i nodi non confinati, appartenenti a strutture sia in CD A che in CD B, le staffe orizzontali presenti lungo l altezza del nodo devono verificare la seguente condizione: nella quale nst ed Ast sono rispettivamente il numero di bracci e l area della sezione trasversale della barra della singola staffa orizzontale, i è l interasse delle staffe, e bj è la larghezza utile del nodo determinata come segue: - se la trave ha una larghezza bw superiore a quella del pilastro bc, allora bj è il valore minimo fra: bw e bc + hc/2, essendo hc la dimensione della sezione della colonna parallela alla trave; - se la trave ha una larghezza bw inferiore a quella del pilastro bc, allora bj è il valore minimo fra: bc e bw + hc/2.

17 Legature Per le staffe di contenimento dovranno effettuarsi delle legature secondo le modalità di seguito indicate: α=135 r=10ɸ - Distanza max tra due barre successive non legate - Legature con 6 mm t t 15 cm per CD"A" 20 cm per CD"B" - distanza max tra due barre successive t 25 cm r 10 - staffa 135

18 Riepilogo Travi Tecnica delle Costruzioni Ing. Giuseppe Macaluso

19 Riepilogo Pilastri Tecnica delle Costruzioni Ing. Giuseppe Macaluso

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