Regione Lazio. Atti del Consiglio Regionale 03/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Regione Lazio. Atti del Consiglio Regionale 03/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79"

Transcript

1 Regione Lazio Atti del Consiglio Regionale Deliberazione del Consiglio Regionale 13 settembre 2017, n. 3 Approvazione di indirizzi e criteri per la costituzione della Consulta regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile di cui all'articolo 11 della legge regionale 26 febbraio 2014, n. 2 (Sistema integrato regionale di protezione civile. Istituzione dell'agenzia regionale di protezione civile.

2 X LEGISLATURA R E G I O N E L A Z I O CONSIGLIO REGIONALE Si attesta che il Consiglio regionale il 13 settembre 2017 ha approvato la deliberazione n. 3 concernente: APPROVAZIONE DI INDIRIZZI E CRITERI PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA REGIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DI CUI ALL ARTICOLO 11 DELLA LEGGE REGIONALE 26 FEBBRAIO 2014, N. 2 (SISTEMA INTEGRATO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE. ISTITUZIONE DELL AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE) Testo coordinato formalmente ai sensi dell articolo 71 del regolamento dei lavori del Consiglio regionale

3 IL CONSIGLIO REGIONALE VISTO lo Statuto; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 (Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale) e successive modifiche; VISTO il Regolamento di organizzazione del Consiglio regionale, approvato con deliberazione dell Ufficio di presidenza 29 gennaio 2003, n. 3 e successive modifiche; VISTO l articolo 11 della legge regionale 26 febbraio 2014, n. 2 (Sistema integrato regionale di protezione civile. Istituzione dell Agenzia regionale di protezione civile), con la quale è istituita, in attuazione dell articolo 10, comma 2, lettera b), della legge 11 agosto 1991, n. 266 (Legge quadro sul volontariato), la Consulta regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile; CONSIDERATO, in particolare, che il comma 3 dell articolo 11 della l.r. 2/2014 prevede che il Consiglio regionale definisca i criteri di accesso alla Consulta, alle commissioni specifiche ed all Ufficio di presidenza; RITENUTO, pertanto, necessario stabilire criteri ed indirizzi per la costituzione della Consulta di cui all articolo 11 della l.r. 2/2014, che definiscano, in particolare, l accesso alla Consulta, alle commissioni specifiche ed all Ufficio di presidenza; VISTO l allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto, con cui sono stati individuati gli opportuni indirizzi e criteri per la costituzione della Consulta regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile; RITENUTO opportuno approvare gli indirizzi ed i criteri di cui all allegato A per la costituzione della Consulta di cui all articolo 11 della l.r. 2/2014; PRESO ATTO che la presente deliberazione non comporta nuovi oneri a carico del bilancio regionale; DELIBERA per quanto espresso nelle premesse che sono parte integrante del presente atto, - 2 -

4 - di approvare l allegato A, parte integrante della presente deliberazione, concernente Indirizzi e criteri per la costituzione della Consulta regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile. La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione. IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (Maria Teresa Petrangolini) F.to digitalmente Maria Teresa Petrangolini IL PRESIDENTE (Daniele Leodori) F.to digitalmente Daniele Leodori Si attesta che la presente deliberazione, costituita da n. 3 pagine, e il relativo allegato sono conformi al testo deliberato dal Consiglio regionale. Il funzionario incaricato dello svolgimento delle funzioni dirigenziali ai sensi dell art. 38, comma 5bis, della l.r. 6/2002 per delega del Segretario generale vicario (Dott. Maurizio Bonuglia) F.to digitalmente Maurizio Bonuglia AT/AT - 3 -

5 Allegato alla deliberazione consiliare 13 settembre 2017, n. 3 ALLEGATO A Indirizzi e criteri per la costituzione della Consulta regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Il presente documento disciplina la Consulta regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile, istituita dall articolo 11 della legge regionale 26 febbraio 2014, n. 2 (Sistema integrato regionale di protezione civile. Istituzione dell Agenzia regionale di protezione civile), in attuazione dell'articolo 10, comma 2, lettera b), della legge 11 agosto 1991, n. 266 (Legge-quadro sul volontariato), di seguito denominata Consulta, quale forma di partecipazione consultiva, democratica, di confronto, di valutazione e di coordinamento tra le organizzazioni di volontariato presenti sul territorio e le amministrazioni di cui all articolo 4, comma 1, della l.r. 2/ La Consulta ha sede in Roma, presso il Consiglio regionale che, utilizzando personale regionale, fornisce le risorse umane necessarie al suo funzionamento, tenendo conto delle specifiche esigenze funzionali ed organizzative della stessa. Art. 2 (Componenti della Consulta) 1. La Consulta è composta dai rappresentanti delle organizzazioni di volontariato iscritte nell Elenco territoriale regionale di cui all articolo 10, comma 5, della l.r. 2/2014, di seguito denominato Elenco territoriale, eletti su base provinciale, per un massimo di cinque membri per provincia e per la Città metropolitana di Roma capitale, ai sensi dell articolo 11, comma 2, della l.r. 2/

6 2. Il numero dei componenti è individuato sulla base della popolazione residente nella provincia e nella Città metropolitana di Roma capitale, rilevata dall ultimo censimento ISTAT, e comunque sulla base del numero delle organizzazioni di volontariato con sede operativa nella provincia, risultante dall Elenco territoriale al giorno dell indizione delle elezioni, come di seguito indicato: a) fino a duecentomila persone residenti nella provincia e comunque fino al numero di venti organizzazioni con sede operativa nella provincia: un componente; b) da duecentomilauno a quattrocentomila persone residenti nella provincia e comunque da ventuno fino a cinquanta organizzazioni con sede operativa nella provincia: due componenti; c) da quattrocentomilauno a seicentomila persone residenti nella provincia e comunque da cinquantuno fino a ottanta organizzazioni con sede operativa nella provincia: tre componenti; d) da seicentomilauno a ottocentomila persone residenti nella provincia e comunque da ottantuno fino a centoventi organizzazioni con sede operativa nella provincia: quattro componenti; e) oltre ottocentomila persone residenti nella Città metropolitana di Roma capitale e comunque da oltre centoventi organizzazioni con sede operativa nella stessa: cinque componenti. 3. I componenti della Consulta, ai sensi dell articolo 11, comma 4, della l.r. 2/2014, durano in carica due anni e svolgono la propria opera a titolo gratuito, senza percepire emolumenti e/o rimborsi di sorta. 4. Partecipano alle sedute della Consulta, con diritto di parola e senza diritto di voto, i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche di cui all articolo 4, comma 1, della l.r. 2/ Per l'esame di specifici argomenti il Presidente della Consulta può invitare alle sedute della Consulta soggetti pubblici o privati che possano offrire un contributo alla conoscenza dei temi trattati. Art. 3 (Elettorato attivo e passivo. Criteri di accesso) 1. Possono essere eletti alla carica di componente della Consulta tutti gli appartenenti alle organizzazioni di volontariato iscritte all Elenco territoriale in possesso dei seguenti requisiti: - 2 -

7 a) maggiore età; b) appartenenza ad una organizzazione con sede operativa nella provincia presso la quale propone la sua candidatura; c) assenza di condanne penali passate in giudicato, per reati che comportano l interdizione dai pubblici uffici, da attestarsi mediante autocertificazione da sottoporre ai controlli a campione previsti dalla legge, salva intervenuta riabilitazione; d) non essere stato/a dichiarato/a responsabile dalla Corte dei conti nei procedimenti di responsabilità amministrativa/contabile con sentenza passata in giudicato; e) comprovata esperienza curriculare svolta negli ultimi cinque anni in associazioni di volontariato di protezione civile. 2. Sono elettori dei componenti della Consulta i rappresentanti legali delle organizzazioni di volontariato iscritte all Elenco territoriale o loro delegati al voto purché appartenenti alla medesima organizzazione, che non abbiano in corso provvedimenti di cancellazione da parte della competente struttura regionale di protezione civile. Art. 4 (Sistema elettorale) 1. Il Presidente della Regione, sentita la commissione consiliare competente, con proprio decreto, indice l elezione dei componenti della Consulta, nomina la commissione di scrutinio, composta da minimo cinque dipendenti regionali di cui almeno due con qualifica di esperto (categoria D) e disciplina le operazioni elettorali con il supporto della struttura regionale di protezione civile. 2. I componenti della commissione svolgono la propria opera a titolo gratuito. 3. La commissione elegge, nel suo seno, un presidente ed un segretario. 4. Ciascuna organizzazione di volontariato può presentare alla commissione, entro i venti giorni antecedenti alla data delle elezioni, un proprio candidato; più organizzazioni possono presentare un medesimo candidato. La commissione ordina le candidature in elenchi su base provinciale e li - 3 -

8 trasmette, unitamente ai verbali, alla competente struttura regionale di protezione civile, che li approva con proprio atto pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione. 5. Ogni organizzazione, tramite il proprio rappresentante legale o delegato al voto appartenente alla medesima organizzazione, può procedere alla votazione, esprimendo un numero di preferenze pari al 60 per cento dei seggi individuati su base provinciale, arrotondato all unità superiore, tra le candidature presenti nell elenco della provincia di appartenenza. 6. Le operazioni di voto si svolgono presso strutture regionali o di altri enti pubblici. 7. Entro i sessanta giorni precedenti la scadenza del mandato della Consulta uscente, il Presidente della Regione fissa la data delle elezioni per il rinnovo dei componenti della Consulta e nomina la commissione di scrutinio. 8. I componenti della Consulta rimangono in carica sino all insediamento della nuova. Art. 5 (Proclamazione degli eletti e insediamento della Consulta) 1. I seggi attribuiti a ciascuna provincia vengono assegnati ai candidati che, nel proprio elenco provinciale, hanno ottenuto più voti. In caso di parità di voti si applicano, nell ordine, i seguenti criteri: a) è eletto il candidato che appartiene al genere meno rappresentato tra i candidati eletti; b) è eletto il candidato più giovane di età. 2. Il presidente della commissione di scrutinio comunica al Presidente della Regione l esito delle operazioni elettorali. 3. Il Presidente della Regione proclama, con proprio decreto, pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione, i membri eletti della Consulta

9 4. La convocazione della prima seduta per l elezione del Presidente della Consulta è effettuata dal membro della Consulta più anziano di età entro trenta giorni dalla proclamazione degli eletti. Il membro anziano presiede la prima seduta e proclama il Presidente eletto. 5. Il Presidente neoeletto convoca, entro i successivi trenta giorni, la seduta per l elezione dell Ufficio di presidenza. Art. 6 (Compiti e finalità) 1. La Consulta, ai sensi dell articolo 11, comma 1, della l.r. 2/2014, è una forma di partecipazione consultiva, democratica, di confronto, di approfondimento, di valutazione e di coordinamento tra le organizzazioni di volontariato presenti sul territorio e le amministrazioni di cui all articolo 4, comma 1, della l.r. 2/ Per assolvere alle sue finalità, la Consulta rappresenta alla competente struttura regionale di protezione civile le esigenze delle organizzazioni di volontariato di protezione civile iscritte nell Elenco territoriale, per il miglioramento dell efficienza e dell efficacia del sistema di protezione civile. 3. La Consulta viene interpellata dalla competente struttura regionale di protezione civile in merito alle seguenti materie: a) diffusione della conoscenza e della cultura della protezione civile allo scopo di promuovere la resilienza delle comunità; b) informazione alla popolazione in merito ai rischi del territorio e all attuazione dei piani di protezione civile nonché dei piani di evacuazione previsti per le varie ipotesi di scenari emergenziali; c) piano annuale di informazione e formazione della competente struttura regionale di protezione civile, con riferimento alle tematiche inerenti il volontariato di protezione civile; d) miglioramento dell efficienza organizzativa e razionale utilizzo di risorse umane e strumentali delle organizzazioni di volontariato; - 5 -

10 e) formulazione degli indirizzi regionali ai fini dell utilizzo del volontariato a livello comunale e/o intercomunale; f) iniziative di promozione, di valorizzazione e di sostegno del volontariato; g) esigenze formative e di aggiornamento dei volontari di protezione civile. 4. La Consulta esprime il parere di cui all articolo 14, comma 1, della l.r. 2/2014 in merito alla proposta di programma regionale di previsione e prevenzione in materia di protezione civile; il parere deve essere espresso entro sessanta giorni dalla ricezione della proposta. 5. La Consulta contribuisce, formulando proposte e pareri, alla predisposizione degli atti di cui all articolo 20, comma 2, lettere a) e b), della l.r. 2/ La Consulta, ai sensi dell articolo 30, comma 2, lettera g), della l.r. 2/2014, designa un esperto quale componente della Commissione regionale per la previsione e la prevenzione dei rischi. Il componente esperto deve avere comprovata esperienza di volontariato e competenza con riferimento alla previsione ed alla prevenzione dei rischi. 7. All interno del sito web del Consiglio regionale è dedicata un apposita sezione in cui la Consulta può pubblicare informazioni, notizie e documentazioni sul volontariato di protezione civile operante in ambito regionale. 8. La Consulta presenta alla competente struttura regionale di protezione civile una relazione scritta su tutte le iniziative adottate durante l anno di riferimento. Art. 7 (Organi della Consulta) 1. Sono organi della Consulta: l Assemblea ed il Presidente. 2. L Assemblea può istituire specifiche Commissioni

11 Art. 8 (Assemblea) 1. L Assemblea è costituita dalla totalità dei membri della Consulta. 2. L Assemblea è l organo deliberativo della Consulta ed in particolare: a) approva la proposta di regolamento interno della Consulta di cui all articolo 14, comma 2; b) elegge i componenti dell Ufficio di presidenza; c) designa l esperto della Commissione regionale per la previsione e la prevenzione dei rischi; d) esprime il parere di cui all articolo 14, comma 1, della l.r. 2/2014. Art. 9 (Presidente) 1. Ciascun membro della Consulta può candidarsi alla carica di Presidente e di vicepresidente. 2. Il Presidente è eletto, a voto segreto, con la maggioranza dei due terzi dei componenti della Consulta. Qualora nel primo scrutinio nessun candidato abbia raggiunto la maggioranza richiesta, nel corso del secondo scrutinio la maggioranza è ridotta a tre quinti dei componenti e, dal terzo scrutinio, è eletto il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti e, a parità, il più anziano di età. 3. Il Presidente rappresenta la Consulta ed è componente del Comitato regionale di protezione civile (COR) e del Comitato operativo regionale per l emergenza (COREM), ai sensi degli articoli 27, comma 2, lettera g) e 29, comma 2, lettera h), della l.r. 2/ Il Presidente della Consulta svolge le seguenti funzioni: a) ha la rappresentanza della Consulta, ne convoca le riunioni, le presiede, assicurandone la regolarità ed il buon andamento; b) determina l ordine del giorno delle riunioni; - 7 -

12 c) sottoscrive gli atti adottati dall Assemblea e li invia ai soggetti interessati; d) vigila sull esecuzione delle deliberazioni assembleari. 5. Nello svolgimento delle sue funzioni, il Presidente può avvalersi dell Ufficio di presidenza. 6. Nel caso di assenza o impedimento, le funzioni del Presidente sono svolte dal vicepresidente. 7. La carica di Presidente non può essere ricoperta per più di due mandati consecutivi. Art. 10 (Vicepresidente) 1. E eletto vicepresidente il candidato che ha ottenuto il numero di voti immediatamente inferiore al candidato eletto Presidente. 2. Il vicepresidente svolge le funzioni di Presidente, in caso di assenza o impedimento. Art. 11- (Ufficio di presidenza) 1. L Ufficio di presidenza è costituito, di diritto, dal Presidente e dal vicepresidente. 2. Fanno, inoltre, parte dell Ufficio di presidenza massimo due membri della Consulta, con funzioni di segretario, eletti con le medesime modalità con cui viene eletto il vicepresidente. 3. Il regolamento di cui all articolo 11, comma 5, della l..r. 2/2014, individua i compiti dell Ufficio di presidenza

13 Art. 12 (Commissioni della Consulta) 1. Con il regolamento di cui all articolo 11, comma 5, della l.r. 2/2014, la Consulta istituisce al suo interno commissioni specifiche per l esame preliminare delle questioni che vengono sottoposte loro, indicandone per ciascuna il numero di componenti. Ciascun componente della Consulta può candidarsi come membro delle commissioni. I membri delle commissioni vengono eletti, a maggioranza relativa, dalla Consulta; in caso di parità di voto è eletto il candidato più anziano di età. Art. 13 (Sostituzione dei componenti) 1. Nel caso di dimissioni, decadenza dalla carica, decesso o impedimento permanente di un componente della Consulta si procede con la sostituzione dello stesso, secondo la graduatoria dei primi non eletti nel rispettivo elenco provinciale. 2. Il Presidente della Consulta trasmette alla competente struttura regionale di protezione civile il verbale dell Assemblea con il quale si prende atto del venir meno di un membro. 3. La competente struttura regionale, individuato per la sostituzione il primo non eletto nella graduatoria del rispettivo elenco provinciale, lo comunica al Presidente della Regione, per la nomina con decreto presidenziale pubblicato sul Bollettino ufficiale Regione, del nuovo componente della Consulta. 4. Il membro della Consulta decade dalla carica qualora, nel corso del mandato, venga meno uno dei requisiti per l eleggibilità previsti dall articolo 3; decade dal mandato anche con la mancata partecipazione ingiustificata a tre sedute consecutive della Consulta e/o dell Ufficio di presidenza e/o della commissione. 5. Nel caso in cui le dimissioni dovessero riguardare il Presidente, il vicepresidente o il Segretario, l Assemblea, dopo la sostituzione del membro dimissionario, procede con il rinnovo delle cariche dandone tempestiva comunicazione alle istituzioni competenti

14 Art. 14 (Regolamento interno) 1. La Consulta, ai sensi dell articolo 11, comma 5, della l.r. 2/2014, redige il proprio regolamento interno entro novanta giorni dal suo insediamento. 2. La proposta di regolamento interno deve essere approvata dall Assemblea a voto palese, alla prima votazione, con la maggioranza dei due terzi dei componenti della Consulta e, dalla seconda votazione, con la maggioranza dei componenti. 3. Ai sensi dell articolo 11, comma 5, della l.r. 2/2014, il regolamento interno della Consulta è approvato dal Consiglio regionale. 4. Eventuali proposte di modifica del regolamento interno possono essere presentate dal Presidente o da almeno un terzo dei componenti dell Assemblea. La prima Assemblea utile si pronuncia con le medesime modalità previste per l approvazione; anche le modifiche al regolamento devono essere approvate dal Consiglio regionale

CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO. Articolo 1 (Principi generali)

CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO. Articolo 1 (Principi generali) CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO Articolo 1 (Principi generali) 1. Il presente regolamento disciplina, nel rispetto dello Statuto d autonomia e della legge regionale

Dettagli

CITTÀ DI PIANO DI SORRENTO

CITTÀ DI PIANO DI SORRENTO CITTÀ DI PIANO DI SORRENTO Provincia di Napoli DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 14 del 06/05/2014 OGGETTO: OSSERVATORIO COMUNALE PER IL MONITORAGGIO DEL LAVORO PRECARIO ED IL CONTRASTO E L EMERSIONE

Dettagli

Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza

Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza Il presente Regolamento è stato approvato con atto della Conferenza Metropolitana

Dettagli

COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE

COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DELLE DONNE Approvato con Delibera del C.C. n. 5 del 26.02.2009 ART. 1 ISTITUZIONE DELLA CONSULTA DELLE DONNE Nell ambito delle

Dettagli

Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie

Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie Rinnovo degli AA.CC.NN. per la disciplina dei rapporti con il personale convenzionato con il S.S.N. medici e altre professionalità sanitarie (comma 27, articolo 52, Legge 27 dicembre 2002, n. 289) 1 CONFERENZA

Dettagli

Consiglio Regionale della Puglia Gruppo Consiliare di Alleanza Nazionale. Proposta di legge

Consiglio Regionale della Puglia Gruppo Consiliare di Alleanza Nazionale. Proposta di legge Proposta di legge Istituzione del Consiglio delle Autonomie Locali Ad iniziativa dei Consiglieri Regionali: Ruocco Avv.Roberto, Saccomanno dott.michele, Attanasio dott.tommaso, Congedo dott.saverio, Lospinuso

Dettagli

COMUNE DI CASALE SUL SILE

COMUNE DI CASALE SUL SILE COMUNE DI CASALE SUL SILE Provincia di Treviso COPIA Delibera nr. 76 Verbale di deliberazione della Giunta Comunale Oggetto: APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO L anno duemilatredici,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI 1 Indice TITOLO I Disposizioni Generali 3 Premessa 3 Art. 1 - Istituzioni, Sede e durata della Consulta degli Utenti 3 Art. 2 - Finalità 3 TITOLO

Dettagli

Vista la legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni);

Vista la legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni); Legge Regionale 1 marzo 2016 n. 21 Riordino delle funzioni di tenuta degli albi regionali del terzo settore ai sensi della L.R. 22/2015. Modifiche alle leggi regionali 28/1993, 87/1997 e (Toscana, BUR

Dettagli

Seminario di Studi Modena 13 febbraio La componente Genitori nel Comitato di valutazione dei docenti: chi, come, perché

Seminario di Studi Modena 13 febbraio La componente Genitori nel Comitato di valutazione dei docenti: chi, come, perché Seminario di Studi Modena 13 febbraio 2016 La componente Genitori nel Comitato di valutazione dei docenti: chi, come, perché La procedura di convocazione del Comitato, le sedute, le delibere: aspetto organizzativi

Dettagli

UFFICIO ELETTORALE ITALIA UNICA:

UFFICIO ELETTORALE ITALIA UNICA: LA LEGGE ELETTORALE (ELEZIONI PER IL SINDACO E PER IL CONSIGLIO COMUNALE) UFFICIO ELETTORALE ITALIA UNICA: elettorale@italiaunica.it - 06 85569223 1 PERIODO DI SVOLGIMENTO DELLE ELEZIONI artt. 1 e 2, Legge

Dettagli

REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO

REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 38 del 10 Novembre 2011 INDICE Art. 1 - Istituzione del Consiglio Tributario...

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Emanato con D.R. n. 10076 del 26/7/2006. Ultime modifiche apportate con D.R. Rep. n. 149/2013 del 07/02/2013. Entrato in vigore il giorno 07/02/2013

Dettagli

STATUTO DEL PARTITO POPOLARE DEMOCRATICO TICINESE Sezione di Massagno

STATUTO DEL PARTITO POPOLARE DEMOCRATICO TICINESE Sezione di Massagno STATUTO DEL PARTITO POPOLARE DEMOCRATICO TICINESE Sezione di Massagno I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 È costituita, sotto la denominazione di Sezione di Massagno del Partito Popolare Democratico Ticinese

Dettagli

COMUNE DI SUELLI. Settore Amministrativo SETTORE : Pompei Daniela. Responsabile: 586 NUMERAZIONE SETTORIALE N. 355 NUMERAZIONE GENERALE N.

COMUNE DI SUELLI. Settore Amministrativo SETTORE : Pompei Daniela. Responsabile: 586 NUMERAZIONE SETTORIALE N. 355 NUMERAZIONE GENERALE N. COMUNE DI SUELLI SETTORE : Responsabile: Settore Amministrativo Pompei Daniela NUMERAZIONE GENERALE N. 586 NUMERAZIONE SETTORIALE N. 355 in data 11/09/2013 OGGETTO: L.R. 3/2008 art.4 c.1 lett.l. Attribuzione

Dettagli

CONSERVATORIO DI MUSICA S. Giacomantonio

CONSERVATORIO DI MUSICA S. Giacomantonio CONSERVATORIO DI MUSICA S. Giacomantonio Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica COSENZA REGOLAMENTO DELLE PROCEDURE ELETTORALI PER IL

Dettagli

COMUNE DI STEFANACONI

COMUNE DI STEFANACONI COMUNE DI STEFANACONI (Provincia di Vibo Valentia) DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 18 Oggetto: APPROVAZIONE ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF ANNO 2015. Del 19.08.2015 L anno duemilaquindici il giorno

Dettagli

COMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI)

COMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI) COMUNE DI BITONTO (PROVINCIA DI BARI) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO RICONOSCIUTO AI CITTADINI ALL INFORMAZIONE E ALLA PARTECIPAZIONE ALLA GESTIONE DELLA VITA DEMOCRATICA DELLA COMUNITA MEDIANTE

Dettagli

BOZZA Regolamento di Comitato Studentesco

BOZZA Regolamento di Comitato Studentesco BOZZA Regolamento di Comitato Studentesco "Il comitato (...)adotta un regolamento interno di organizzazione dei propri lavori, anche per commissioni e gruppi, ed esprime un gruppo di gestione, coordinato

Dettagli

Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione

Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione Assemblea Ordinaria 3 e 4 luglio 2013 (I e II conv.) Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione Ordine del giorno: 1. Integrazione del Consiglio di Amministrazione. Deliberazioni inerenti

Dettagli

REGOLAMENTO PER L VIII CONGRESSO DELL AUSER NAZIONALE 20/21/22 MARZO 2013 Approvato dal Comitato Direttivo del

REGOLAMENTO PER L VIII CONGRESSO DELL AUSER NAZIONALE 20/21/22 MARZO 2013 Approvato dal Comitato Direttivo del REGOLAMENTO PER L VIII CONGRESSO DELL AUSER NAZIONALE 20/21/22 MARZO 2013 Approvato dal Comitato Direttivo del 11.10.12 Art.1 Criteri generali Il Comitato Direttivo delibera la convocazione dell VIII Congresso

Dettagli

UNIONE REGIONALE DELLA TOSCANA

UNIONE REGIONALE DELLA TOSCANA Regolamento per lo svolgimento dei Congressi dei Circoli, delle Unioni Comunali e dei Coordinamenti Territoriali, ai sensi dell art 12 del Regolamento per l elezione del Segretario e dell Assemblea Nazionale,

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO GOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO ART.1 Il Consiglio di Istituto si riunisce tutte le volte che se ne ravvisi la necessità su convocazione del suo Presidente. In caso di assenza o impedimento del Presidente

Dettagli

REGOLAMENTO COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA (C.C.P.O.)

REGOLAMENTO COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA (C.C.P.O.) COMUNE DI DAVOLI REGOLAMENTO COMMISSIONE COMUNALE PER LE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA (C.C.P.O.) Premessa Al fine di assicurare a tutti i cittadini pari dignità, senza distinzioni di sorta, anche

Dettagli

Esempi di attribuzione dei seggi

Esempi di attribuzione dei seggi Esempi di attribuzione dei seggi Al fine di chiarire il funzionamento dei meccanismi previsti per l attribuzione dei seggi e l ordine delle relative operazioni, vengono presentati due esempi di attribuzione

Dettagli

COMUNE DI GARBAGNATE MONASTERO PROVINCIA DI LECCO

COMUNE DI GARBAGNATE MONASTERO PROVINCIA DI LECCO COMUNE DI GARBAGNATE MONASTERO PROVINCIA DI LECCO ORIGINALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 135 REG. DELIBERE DEL 28-12-12 N.... REG. PUBBLICAZIONI Oggetto: ESAME ED APPROVAZIONE PIANO DELLE PERFORMANCE

Dettagli

Città di Lecce REGOLAMENTO DELLE CONSULTE

Città di Lecce REGOLAMENTO DELLE CONSULTE Città di Lecce Settore Affari Generali ed Istituzionali REGOLAMENTO DELLE CONSULTE Approvato con deliberazione di C.C. n. 33 del 30.05.05 Emendato con deliberazione di C.C. 2 del 05.01.07 INDICE ART. 1

Dettagli

DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE

DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE SETTORE VIABILITA' DI INTERESSE REGIONALE Il Dirigente

Dettagli

Comune di Tremezzina REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE EDILIZIA. Approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 12.03.

Comune di Tremezzina REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE EDILIZIA. Approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 12.03. Comune di Tremezzina REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA Approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 12.03.2014 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA INDICE Art. 1 Oggetto del Regolamento e Funzione

Dettagli

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA D.Lvo 39/2010 - Artt. 8 Parere: CONSOB Concerto: GIUSTIZIA BOZZA Regolamento del Ministro dell economia e delle finanze di concerto con il Ministro della giustizia concernente la gestione della Sezione

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 giugno 2015, n. 184

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 giugno 2015, n. 184 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 giugno 2015, n. 184 Regolamento riguardante l'individuazione del responsabile del procedimento amministrativo e del titolare del potere sostitutivo,

Dettagli

Ufficio Territoriale del Governo

Ufficio Territoriale del Governo REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE PER LA PROVINCIA DI ROMA Sezione Prima: Organi della Conferenza Permanente, Sezioni e Strutture di Supporto. Art. 1 Presidente. 1. 1. A norma

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 3/2007 (Atti del Consiglio) Modalità di esercizio delle medicine complementari da parte dei medici e odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti.

Dettagli

Ministero della Difesa

Ministero della Difesa Ministero della Difesa COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI REGOLAMENTO INTERNO Articolo 1 (Oggetto del Regolamento)

Dettagli

COMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli

COMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli - COMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli Determinazione n. 14 del 25-01-2016 Registro Generale delle Determinazioni Repertorio Ragioneria n. 3 del 14-01-2016 Determinazione n. 1 del 13-01-2016 Settore

Dettagli

-------------------------------------------------------------------------------------------------------

------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------------------------------- Approvato con Deliberazione del Comitato dell Accordo di Programma n. 01 del 22.02.2005 -------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELIBERA IN DATA 27/10/2009, n 64 OGGETTO: Parere in ordine D.L. n.488 del 29/9/2009 "Nuova disciplina

Dettagli

Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino. REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007]

Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino. REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007] Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007] Oggetto del regolamento 1.1. Il presente regolamento definisce

Dettagli

COMUNE DI GRAUNO Via Chiesa, n. 18-38030 GRAUNO P.IVA 00479500225 - C.F. 80005210226 IBAN: IT 95 D 03599 01800 000000113029 c.c.p.

COMUNE DI GRAUNO Via Chiesa, n. 18-38030 GRAUNO P.IVA 00479500225 - C.F. 80005210226 IBAN: IT 95 D 03599 01800 000000113029 c.c.p. COMUNE DI GRAUNO Via Chiesa, n. 18-38030 GRAUNO P.IVA 00479500225 - C.F. 80005210226 IBAN: IT 95 D 03599 01800 000000113029 c.c.p. 12661385 PROVINCIA DI TRENTO Tel. 0461/685002 - Fax 0461/688163 Sito Internet:

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE ARTICOLO 1. Fusione dei Comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua ARTICOLO 2. Capoluogo e sede del Comune

DISEGNO DI LEGGE ARTICOLO 1. Fusione dei Comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua ARTICOLO 2. Capoluogo e sede del Comune DISEGNO DI LEGGE Istituzione del nuovo Comune di Primiero San Martino di Castrozza mediante fusione dei comuni di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua. ARTICOLO 1 Fusione dei Comuni di Fiera

Dettagli

LA GIUNTA COMUNALE DELIBERA

LA GIUNTA COMUNALE DELIBERA LA GIUNTA COMUNALE VISTO il Documento istruttorio inerente a quanto in argomento predisposto dal Segretario Generale, parte integrante e sostanziale del presente atto; RITENUTO di condividere la proposta

Dettagli

Comune di San Giorgio di Pesaro Provincia di Pesaro e Urbino

Comune di San Giorgio di Pesaro Provincia di Pesaro e Urbino Comune di San Giorgio di Pesaro Provincia di Pesaro e Urbino 41052 Copia di deliberazione del Consiglio Comunale Deliberazione Numero 16 del 21-03-15 Oggetto: MODIFICA AL REGOLAMENTO PER LA COMMISSIONE

Dettagli

REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO INCLUSIONE SOCIALE SETTORE ASSOCIAZIONISMO E IMPEGNO SOCIALE. Il Dirigente Responsabile/

Dettagli

DETERMINAZIONE NR: 1500 DEL REGISTRO GENERALE

DETERMINAZIONE NR: 1500 DEL REGISTRO GENERALE DETERMINAZIONE NR: 1500 DEL REGISTRO GENERALE ASSUNTA IL GIORNO: 31 dicembre 2015 DA UFFICIO: UFFICIO AFFARI GENERALI SERVIZIO: ORGANI ISTITUZIONALI CENTRO DI ORGANI ISTITUZIONALI COSTO: SEG. OGGETTO:

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA DELLA PARTE PRIMA. Sezione II ATTI DELLA REGIONE. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 dicembre 2013, n. 1367.

REPUBBLICA ITALIANA DELLA PARTE PRIMA. Sezione II ATTI DELLA REGIONE. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 dicembre 2013, n. 1367. Supplemento ordinario n. 5 al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 56 del 18 dicembre 2013 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO DELLA U FFICIALE SERIE GENERALE PERUGIA - 18 dicembre 2013 DIREZIONE REDAZIONE

Dettagli

DELIBERA DEL COMITATO ESECUTIVO N. 80

DELIBERA DEL COMITATO ESECUTIVO N. 80 COMUNITA VALSUGANA E TESINO DELIBERA DEL COMITATO ESECUTIVO N. 80 OGGETTO : Concessione provvidenze ad associazioni, comitati, enti privati, società con finalità socialmente utili senza scopo di lucro

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte I 6.12.2006 - pag. 701 REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3 Regolamento per l attuazione della legge regionale 11 maggio 2006 n. 11 (istituzione

Dettagli

Statuto della Consulta del Commercio e del Turismo

Statuto della Consulta del Commercio e del Turismo Statuto della Consulta del Commercio e del Turismo Stampa elettronica Comune di Monte Sant Angelo 1 Indice Art. 1 Istituzione Art. 2 Fini Art. 3 Organi Art. 4 Componenti dell'assemblea Art. 5 Il Presidente

Dettagli

CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI

CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI 18 18.2.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 7 CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI REGIONE TOSCANA Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Repubblica Italiana Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011 Data 17/03/2016 Numero 22 Periodicità

Dettagli

COMUNE DI TERNI REGOLAMENTO DEL CENTRO PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA

COMUNE DI TERNI REGOLAMENTO DEL CENTRO PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA COMUNE DI TERNI REGOLAMENTO DEL CENTRO PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA Deliberazione di Consiglio Comunale n. 323 del 11.10.2006 INDICE ARTICOLI: 1. Istituzione pag. 3 2. Finalità e compiti del Centro.

Dettagli

Provincia della Spezia

Provincia della Spezia Regolamento Consulta provinciale delle elette Il Consiglio Comunale adotta la deliberazione n. 40 del 13.05.2004 ad oggetto: Presa d atto dell istituzione delle Elette della Provincia di La Spezia esecutiva

Dettagli

L AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Delibera 56/99 (adottata il 7 maggio 1999) REGOLAMENTO PER LE AUDIZIONI PERIODICHE DELLE FORMAZIONI ASSOCIATIVE DI CONSUMATORI E UTENTI, DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE, DELLE ASSOCIAZIONI SINDACALI DELLE

Dettagli

Regolamento Congressi provinciali e di circolo Unione Regionale Abruzzo

Regolamento Congressi provinciali e di circolo Unione Regionale Abruzzo Regolamento Congressi provinciali e di circolo Unione Regionale Abruzzo Art. 1 Convocazione dei congressi 1. Le Assemblee di circolo per l elezione dei segretari provinciali e dei coordinatori di circolo

Dettagli

C O M U N E D I O R T E

C O M U N E D I O R T E C O M U N E D I O R T E PROVINCIA DI VITERBO REGOLAMENTO ISTITUTIVO DEL CONSIGLIO DEI GIOVANI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n _10_ del 28 maggio 2008 REGOLAMENTO ISTITUTIVO DEL CONSIGLIO

Dettagli

COMUNE DI PERTICA BASSA PROVINCIA DI BRESCIA Via Roma n. 7 - CAP 25078

COMUNE DI PERTICA BASSA PROVINCIA DI BRESCIA Via Roma n. 7 - CAP 25078 COMUNE DI PERTICA BASSA PROVINCIA DI BRESCIA Via Roma n. 7 - CAP 25078 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 25 DEL 22.06.2016 VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 25 DELLA GIUNTA COMUNALE DEL 22.06.2016 OGGETTO:

Dettagli

Elezioni comunali 2014. Esempi di attribuzione dei seggi

Elezioni comunali 2014. Esempi di attribuzione dei seggi Elezioni comunali 2014 4 Esempi di attribuzione dei seggi Esempi di attribuzione dei seggi Al fine di chiarire il funzionamento dei meccanismi previsti per l attribuzione dei seggi e l ordine delle relative

Dettagli

C O M U N E D I G U A N Z A T E Provincia di Como

C O M U N E D I G U A N Z A T E Provincia di Como C O M U N E D I G U A N Z A T E Provincia di Como DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COPIA Cod. Ente 10570 Numero 17 Del 23-02-2015 OGGETTO: ISTITUZIONE E NOMINA DEL RESPONSABILE DELL' UFFICIO DI FATTURAZIONE

Dettagli

Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici.

Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici. Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici. Art. 1... 2 Ambito di applicazione... 2 Art. 2... 2 Obblighi per gli amministratori... 2 Art.

Dettagli

PROVINCIA DI MANTOVA

PROVINCIA DI MANTOVA PROVINCIA DI MANTOVA DETERMINAZIONE n 3.410-2009 SERVIZIO EUROPA E INTERNAZIONALIZZAZIONE Proponente: P.O.EUROPA E INTERNAZIONALIZZ.DR.SSA EMANUELA MEDEGHINI OGGETTO: APPROVAZIONE GRADUATORIA PER "BANDO

Dettagli

REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE VEDUGGIO INFORMA

REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE VEDUGGIO INFORMA COMUNE DI VEDUGGIO CON COLZANO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE VEDUGGIO INFORMA Approvato con delibera di Consiglio Comunale n 17 del 28/04/1997 Modificato con delibera di Consiglio Comunale n 10 del

Dettagli

con sede a Berna L Associazione prevede due forme di adesione, come soci ordinari e soci sostenitori.

con sede a Berna L Associazione prevede due forme di adesione, come soci ordinari e soci sostenitori. con sede a Berna 1. Nome e sede Con la denominazione Incontro Svizzero del Teatro è costituita un associazione di pubblica utilità ai sensi degli art. 60 e seguenti del Codice civile svizzero con sede

Dettagli

5 settembre 2016 CHIARIMENTI IN MATERIA DI ELEZIONI DEI CONSIGLI DEGLI ORDINI

5 settembre 2016 CHIARIMENTI IN MATERIA DI ELEZIONI DEI CONSIGLI DEGLI ORDINI CHIARIMENTI IN MATERIA DI ELEZIONI DEI CONSIGLI DEGLI ORDINI 5 settembre 2016 1. Come si procede ad identificare il numero di professionisti che compongono il Consiglio dell Ordine? E successivamente come

Dettagli

LA RIFORMA DELLA SECONDA PARTE DELLA COSTITUZIONE

LA RIFORMA DELLA SECONDA PARTE DELLA COSTITUZIONE LA RIFORMA DELLA SECONDA PARTE DELLA COSTITUZIONE APPROVATA DEFINITIVAMENTE IL 12 APRILE 2016 WWW.RIFORMECOSTITUZIONALI.GOV.IT ELEMENTI ESSENZIALI DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DELLE CARICHE SOCIALI

REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DELLE CARICHE SOCIALI REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DELLE CARICHE SOCIALI UNICA Società Cooperativa di Abitazione Viale Gramsci, 53 50121 FIRENZE PRINCIPI GENERALI Articolo 1 Contenuto del Regolamento Il presente Regolamento stabilisce

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 21-12-2015 (punto N 35 ) Delibera N 1262 del 21-12-2015 Proponente CRISTINA GRIECO DIREZIONE ISTRUZIONE E FORMAZIONE Pubblicita /Pubblicazione

Dettagli

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO N. 10 LAVORO, POLITICHE DELLA FAMIGLIA, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E VOLONTARIATO.

REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO N. 10 LAVORO, POLITICHE DELLA FAMIGLIA, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E VOLONTARIATO. 13-9-2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CALABRIA - Parte III - n. 37 7757 REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO N. 10 LAVORO, POLITICHE DELLA FAMIGLIA, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E VOLONTARIATO.

Dettagli

PROGETTO DI STATUTO SERVIZIO AMBULANZA LOCARNESE E VALLI

PROGETTO DI STATUTO SERVIZIO AMBULANZA LOCARNESE E VALLI PROGETTO DI STATUTO SERVIZIO AMBULANZA LOCARNESE E VALLI Articolo 1 RAGIONE SOCIALE - SEDE - DURATA Il Servizio Ambulanza Locarnese e Valli (nel seguito: SALVA) è un associazione di diritto privato di

Dettagli

STATUTO CAMERA ARBITRALE DEL PIEMONTE

STATUTO CAMERA ARBITRALE DEL PIEMONTE STATUTO CAMERA ARBITRALE DEL PIEMONTE Art. 1 Istituzione e compiti E istituita dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura del Piemonte la Camera Arbitrale del Piemonte (in seguito

Dettagli

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento della Giunta Comunale

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento della Giunta Comunale CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento della Giunta Comunale Approvato con: D.G.C. n. 934 del 03/11/1995 Modificato con: D.G.C. n. 145 del 20/04/2005 D.G.C. n. 192 del 12/06/2006 TITOLO 1 - Funzionamento della Giunta

Dettagli

Regione Lazio. DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO Atti dirigenziali di Gestione 11/07/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N.

Regione Lazio. DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO Atti dirigenziali di Gestione 11/07/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. Regione Lazio DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 3 luglio 2013, n. B02776 Approvazione dell'elenco Regionale delle Agenzie Sicure di cui all'art.31 della

Dettagli

PROVINCIA DI NOVARA Piazza Matteotti, 1 - Tel. 0321.3781 - Fax 0321.36087

PROVINCIA DI NOVARA Piazza Matteotti, 1 - Tel. 0321.3781 - Fax 0321.36087 PROVINCIA DI NOVARA Piazza Matteotti, 1 - Tel. 0321.3781 - Fax 0321.36087 4 Settore - Sviluppo Economico DETERMINA n. 4385/2003 Proposta Formazione e Orientamento professionale/143 Novara, lì 29/12/2003

Dettagli

CITTÀ di SAVONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA

CITTÀ di SAVONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA CITTÀ di SAVONA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA ADOTTATO DALLA GIUNTA COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 255 DEL 26 AGOSTO 2003 I N D I C E Art. 1 Oggetto

Dettagli

PARTITO DEMOCRATICO. Unione Regionale Abruzzo. Regolamento per l elezione del Segretario e dell Assemblea Regionale

PARTITO DEMOCRATICO. Unione Regionale Abruzzo. Regolamento per l elezione del Segretario e dell Assemblea Regionale PARTITO DEMOCRATICO Unione Regionale Abruzzo Regolamento per l elezione del Segretario e dell Assemblea Regionale Convocazione e svolgimento delle Convenzioni regionale e provinciali e delle riunioni di

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI (adottato con Deliberazione del Consiglio comunale n. 93 del 07.11.2001) ART. 1 Nell ambito del programma amministrativo rivolto alla formazione del giovane

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 317 del 08/08/2014

Delibera della Giunta Regionale n. 317 del 08/08/2014 n. 58 del 11 Agosto 2014 Delibera della Giunta Regionale n. 317 del 08/08/2014 Dipartimento 52 - Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale 4 - Direzione Generale Tutela salute

Dettagli

AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato

AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato Prot. Gen. n 1198 Data 17/11/2011 Prot. Det. n 176/11 OGGETTO:

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G01359 del 16/02/2015 Proposta n. 1762 del 11/02/2015

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLE ASSEMBLEE ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELL EMILIA ROMAGNA

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLE ASSEMBLEE ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELL EMILIA ROMAGNA REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLE ASSEMBLEE ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELL EMILIA ROMAGNA 1 DIRITTO DI VOTO NELLA ASSEMBLEA PARZIALE DELLE SEZIONI PROVINCIALI ALLEVATORI (SPA) 1) In caso di allevamenti

Dettagli

CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI

CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI 4.3.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 9 CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI 11 contesto per l innovazione nelle imprese e l attivazione dei partenariati europei per l innovazione ; REGIONE

Dettagli

SETTORE SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE MELARA ANTONINO MARIO

SETTORE SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE MELARA ANTONINO MARIO REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE PRESIDENZA SETTORE SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE Il Dirigente Responsabile: MELARA ANTONINO MARIO Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi

Dettagli

Conferenza dei Sindaci dei Comuni costituenti l Ambito Territoriale dell Azienda Sanitaria Locale VC

Conferenza dei Sindaci dei Comuni costituenti l Ambito Territoriale dell Azienda Sanitaria Locale VC Conferenza dei Sindaci dei Comuni costituenti l Ambito Territoriale dell Azienda Sanitaria Locale VC REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA E DELLA SUA RAPPRESENTANZA ART. 1 - Oggetto del Regolamento

Dettagli

Regione Lazio. Atti del Presidente della Regione Lazio 10/09/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 74

Regione Lazio. Atti del Presidente della Regione Lazio 10/09/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 74 Regione Lazio Atti del Presidente della Regione Lazio Decreto del Presidente della Regione Lazio 4 settembre 2013, n. T00246 POR FESR Lazio 2007-2013 - Modifica del decreto del Presidente della Regione

Dettagli

Comune di Medesano. Deliberazione della Giunta Comunale N 195 del 21/12/2015

Comune di Medesano. Deliberazione della Giunta Comunale N 195 del 21/12/2015 Deliberazione della Giunta Comunale N 195 del 21/12/2015 OGGETTO: CONCESSIONE PATROCINIO ED UTILIZZO GRATUITO LOCALI COMUNALI AD ASSOCIAZIONE PRO LOCO MEDESANO E FELEGARA PER ORGANIZZAZIONE CORSO DI LINGUA

Dettagli

COMUNE DI MARANELLO Provincia di Modena

COMUNE DI MARANELLO Provincia di Modena Provincia di Modena REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE ELETTIVA PER I CITTADINI STRANIERI (EXTRA- UE, APOLIDI E IN POSSESSO DELLA DOPPIA CITTADINANZA ITALIANA ED EXTRA-UE) RESIDENTI

Dettagli

Assemblea ordinaria degli Azionisti di Mid Industry Capital S.p.A.

Assemblea ordinaria degli Azionisti di Mid Industry Capital S.p.A. Assemblea ordinaria degli Azionisti di Mid Industry Capital S.p.A. Relazione del Consiglio di Amministrazione sulle proposte concernenti le materie all ordine del giorno Prima Convocazione: 15 luglio 2015

Dettagli

ORGANIZZAZIONE Art. 10 Art. 12 Art. 13 Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17

ORGANIZZAZIONE Art. 10 Art. 12 Art. 13 Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17 PRINCIPI GENERALI Art. 1 Il Movimento Studenti Cattolici, di seguito denominato Movimento, è un associazione senza scopo di lucro che mira a riunire tutti gli studenti che condividono il progetto educativo

Dettagli

COMUNE DI PIANEZZA Provincia di Torino REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI

COMUNE DI PIANEZZA Provincia di Torino REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI COMUNE DI PIANEZZA Provincia di Torino REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI Art. 1 Funzioni delle Commissioni Consiliari Permanenti Le Commissioni Consiliari

Dettagli

COMUNE DI BRENZONE SUL GARDA PROVINCIA DI VERONA

COMUNE DI BRENZONE SUL GARDA PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI BRENZONE SUL GARDA PROVINCIA DI VERONA ORIGINALE N 14 del 11/02/2015 VERBALE DI DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE OGGETTO: IMPOSTA COMUNALE DI SOGGIORNO. DETERMINAZIONE IMPORTI E PERIODO MASSIMO

Dettagli

REGOLAMENTO ELETTORALE SISTEMA DI ELEZIONE PER LA RAPPRESENTANZA DELLE IMPRESE ASSOCIATE E DEI LAVORATORI ASSOCIATI IN ASSEMBLEA

REGOLAMENTO ELETTORALE SISTEMA DI ELEZIONE PER LA RAPPRESENTANZA DELLE IMPRESE ASSOCIATE E DEI LAVORATORI ASSOCIATI IN ASSEMBLEA REGOLAMENTO ELETTORALE SISTEMA DI ELEZIONE PER LA RAPPRESENTANZA DELLE IMPRESE ASSOCIATE E DEI LAVORATORI ASSOCIATI IN ASSEMBLEA 1. Indizione delle elezioni Almeno tre mesi prima della scadenza del mandato

Dettagli

COMUNE DI BALZOLA. Provincia di Alessandria

COMUNE DI BALZOLA. Provincia di Alessandria COPIA COMUNE DI BALZOLA Provincia di Alessandria VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 41 ***************************************************** OGGETTO: RIPASSATURA COPERTURA EDIFICIO VIA MONTEBELLO

Dettagli

Disegno di legge. Istituzione del nuovo Comune Novella mediante la fusione dei Comuni di Brez, Cagnò, Cloz, Revò e Romallo.

Disegno di legge. Istituzione del nuovo Comune Novella mediante la fusione dei Comuni di Brez, Cagnò, Cloz, Revò e Romallo. Allegato A Disegno di legge Istituzione del nuovo Comune Novella mediante la fusione dei Comuni di Brez, Cagnò, Cloz, Revò e Romallo. CAPO I Istituzione del Comune Novella Art. 1 Fusione dei Comuni Brez,

Dettagli

PROVINCIA DI UDINE OGGETTO: UNIONE PROVINCE D ITALIA. CONVOCAZIONE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE SEDUTA DEL GIORNO 09 GIUGNO 2014

PROVINCIA DI UDINE OGGETTO: UNIONE PROVINCE D ITALIA. CONVOCAZIONE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE SEDUTA DEL GIORNO 09 GIUGNO 2014 PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE SEDUTA DEL GIORNO 09 GIUGNO 2014 Presente Assente FONTANINI PIETRO Presidente X MATTIUSSI FRANCO Vicepresidente X BARBERIO LEONARDO Assessore X

Dettagli

LEGGE COSTITUZIONALE 11 marzo 1953, n. 1

LEGGE COSTITUZIONALE 11 marzo 1953, n. 1 LEGGE COSTITUZIONALE 11 marzo 1953, n. 1 Norme integrative della Costituzione concernenti la Corte costituzionale (Gazzetta Ufficiale 14 marzo 1953, n. 62) Art. 1 La Corte costituzionale esercita le sue

Dettagli

PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO

PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO Al servizio di gente REGIONE unica FRIULI VENEZIA GIULIA PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO UDINE 13/09/2011 DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTERAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI Domanda Richiesta

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana

BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Anno XLIII Repubblica Italiana BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Parte Seconda n. 43 del 24.10.2012 Supplemento n. 136 mercoledì, 24 ottobre 2012 Firenze Bollettino Ufficiale: piazza dell'unità

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DELLA GIUNTA COMUNALE. Deliberazione n.

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DELLA GIUNTA COMUNALE. Deliberazione n. Protocollo RC n. 61758/08 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI ADOTTATE DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO CON I POTERI DELLA GIUNTA COMUNALE L anno duemilaotto, il giorno di giovedì ventiquattro del mese

Dettagli

Atto Costitutivo Coordinamento Regionale delle Professioni Sanitarie Regione Lazio

Atto Costitutivo Coordinamento Regionale delle Professioni Sanitarie Regione Lazio A.I.D.I. A.I.F.I. LAZIO, AIP, AITA LAZIO, AITEP, AITNE, AITO, A.I.T.R.P. A.N.D.I.D., ANEP, A.N.PE.C, ANTEL, ANUPI, ARLL, AsNAS, UNID, COLLEGIO OSTETRICHE DI ROMA Atto Costitutivo Coordinamento Regionale

Dettagli

statutaria, regolamentare e organizzativa delle istituzioni artistiche e musicali, a norma della

statutaria, regolamentare e organizzativa delle istituzioni artistiche e musicali, a norma della 00053112016310320161 _N.Prot _Anno _Data _1 Ent,2 Usc - Vista la legge 21 dicembre 1999 n.508; - Visto il D.P.R. 28 febbraio 2001 n.132, Regolamento recante i criteri per l autonomia statutaria, regolamentare

Dettagli

ENTI LOCALI LEGGE REGIONALE 24 LUGLIO 2015, N. 20

ENTI LOCALI LEGGE REGIONALE 24 LUGLIO 2015, N. 20 ENTI LOCALI LEGGE REGIONALE 24 LUGLIO 2015, N. 20 Istituzione del nuovo Comune di Ville d Anaunia mediante la fusione dei Comuni di Nanno, Tassullo e Tuenno 1 CAPO I Istituzione del Comune di Ville d Anaunia

Dettagli