Ambasciata d Italia ad Ankara Ufficio Economico e Commerciale

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1 Ambasciata d Italia ad Ankara Ufficio Economico e Commerciale Ultimi Sviluppi Erdogan convoca i ministri economici per fare il punto della situazione Intervento record della Banca Centrale in difesa della Lira turca Turkish Airlines fa registrare un incremento del 26% nel numero dei passeggeri A giugno, il settore delle vendite al dettaglio ha smesso di crescere Economia e Politica Economica Per il momento, la Banca Centrale non interviene sui tassi di interesse Per Babacan, l obiettivo di crescita economica della Turchia potrà essere ridimensionato Focus Settore Le opportunità di investimento nel settore automotive in Turchia Annunci e Gare Vai direttamente alla pagina Indicatori Macroeconomici PIL, Inflazione, Interscambio, Borsa di Istanbul, Cambio N.21 16/07-23/07/2013 Prot. Nr Ambasciata d Italia in Ankara, Ufficio Commerciale, Atatürk Bulvarı 118, 06680, Ankara, ; commerciale.ambankara@esteri.it ; tel ; fax Responsabile: Cons. Leg. Irene Castagnoli

2 Ultimi sviluppi Erdogan convoca i ministri economici per fare il punto della situazione Nei giorni scorsi, il primo Ministro Erdogan ha convocato ad Istanbul uno speciale incontro di lavoro con i ministri economici per discutere dei recenti sviluppi dell economia e delle prospettive per il futuro. All incontro, durato quattro ore, hanno partecipato il Vice Primo Ministro Babacan, il ministro dell'economia Çağlayan, il ministro dello sviluppo Yılmaz, il ministro delle finanze Şimşek ed alcune figure di spicco dell AKP, il partito del primo Ministro. Al termine dell incontro, in un comunicato stampa, l'ufficio del Primo Ministro ha riconosciuto che il mercato finanziario turco ha sperimentato una certa volatilità nei giorni scorsi, in misura pero simile ha cio che e successo per altri mercati di Paesi emergenti. In particolare, il governo ha ribadito il proprio impegno per la disciplina di bilancio, pur sostenendo gli sforzi della Banca centrale per garantire la stabilità finanziaria e dei prezzi. Determinato a proseguire nelle necessarie riforme strutturali, il governo ha anche promesso di fornire "ogni sostegno" utile agli operatori stranieri per i loro investimenti diretti e di portafoglio in Turchia e di continuare a tutelare i principi dell'economia di mercato. A seguito del comunicato del Primo Ministro, il Governatore della Banca centrale Erdem Başçı ha rilasciato a sua volta una dichiarazione in cui ha menzionato un "cambiamento misurato nel corridoio dei tassi di interesse", che è stato percepito come un segnale per un rialzo dei tassi di interesse. TOP Intervento record della Banca Centrale in difesa della Lira turca Nelle ultime settimane il mercato finanziario turco ha continuato a essere interessato da segnali di instabilità e nervosismo. Relativamente alla valuta nazionale, è continuato il tendenziale deprezzamento nei confronti del dollaro e dell euro iniziato nella seconda metà di maggio. In particolare, il progressivo peggioramento registrato nel mese di giugno è culminato, la mattina di lunedì 8 luglio, all apertura dei mercati, in un tasso di cambio $/TL di 1,974. Per fronteggiare la situazione, la Banca Centrale della Repubblica Turca (BCRT) è intervenuta massicciamente in difesa della lira immettendo sul mercato, in un solo giorno, in sette tranche successive, un ammontare complessivo di 2,25 miliardi di dollari, una cifra giornaliera record, mai raggiunta dal Tuttavia, l attivismo dell Istituto di emissione è servito solo in parte a contenere il deprezzamento della lira, che nelle ore e nei giorni successivi ha mostrato una minore instabilità ma comunque deboli segnali di ripresa. Sul mercato azionario permane la tendenza al ribasso iniziata a fine maggio. Dopo aver raggiunto il 22 maggio scorso il valore massimo storico di ,87, il BIST100, il principale indice della Borsa di Istanbul, ha perso progressivamente quota, tornando, il 24 giugno scorso, ai valori di fine novembre Anche la parziale ripresa registrata nei giorni immediatamente successivi è stata interamente riassorbita all inizio di luglio: l 11 luglio, alla chiusura della Borsa, l indice era diminuito del 17% circa rispetto al 31 maggio, data di inizio delle manifestazioni di protesta che avevano avuto un impatto negativo sul mercato finanziario turco. Parallelamente, altri indicatori economici evidenziano il permanere di alcune criticità. L inflazione al consumo, che a fine 2012 aveva fatto registrare un sensibile rallentamento (6,16% a dicembre) e che nei primi mesi del 2013 si era mantenuta entro la banda di oscillazione obiettivo definita dalle Autorità (5%, con un intervallo di tolleranza di due punti percentuali in eccesso e in difetto), nel mese di giugno ha registrato una nuova accelerazione. Il disavanzo delle partite correnti, uno dei punti di maggiore vulnerabilità del Paese, ha ripreso a crescere negli ultimi mesi: a maggio, è stato pari a 7,5 miliardi di dollari, superando le aspettative di consenso (6,9 mld $). Nei primi cinque mesi dell anno il disavanzo è cresciuto di quasi 6 miliardi di dollari

3 rispetto allo stesso periodo del 2012 e la cumulata degli ultimi dodici mesi ha raggiunto a maggio i 54 miliardi di dollari, il valore più elevato da settembre Inoltre, il saldo con l estero al netto delle spese per energia, che era stato positivo negli ultimi sette mesi, è tornato a essere negativo, per circa 2 miliardi di dollari. Lo squilibrio con l estero pone anche interrogativi in relazione al suo finanziamento. A partire da maggio, si sono intensificati i deflussi di capitali dal Paese e nei primi cinque mesi del 2013 gli investimenti diretti esteri sono stati pari a 4,22 miliardi di dollari, in diminuzione del 35% rispetto allo stesso periodo del Nel primo trimestre dell anno, l importo totale degli IDE è stato di circa 2 miliardi di dollari, di cui 1,1 mld $ dovuti ad afflussi netti di capitale e 719 milioni di dollari ad acquisti immobiliari. Secondo l Associazione degli investitori esteri (Yased), se questo trend dovesse continuare, difficilmente la Turchia riuscirà a ricevere nel 2013 lo stesso ammontare di investimenti diretti esteri registrati nel 2012 (12,4 miliardi di dollari), un valore peraltro già inferiore del 23% rispetto al 2011; al fine di sostenere l afflusso di IDE, sarà importante, secondo la Yased, il contributo derivante da future privatizzazioni. (Fonte: Addetto Finanziario dell Ambasciata) TOP Turkish Airlines fa registrare un incremento del 26% nel numero dei passeggeri Il numero di passeggeri trasportati dalla Turkish Airlines (THY) è salito a 22,4 milioni nel primo semestre di quest'anno, segnando un aumento del 26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il numero di passeggeri è salito da 17,8 a 22,4 milioni, con un aumento del 23% nei voli nazionali e del 28% nei voli internazionali. Il tasso di prenotazione è al 78,9%, con un aumento del 3,4% nello stesso periodo. I posti disponibili per km sono aumentati da 44,6 a 54,1 milioni, con un incremento del 21%. Il numero di destinazioni è salito da 191 a 234, con un aumento del 23%. La THY nei primi sei mesi ha trasportato inoltre 263,2 tonnellate di merci, con un incremento del 15% rispetto all'anno scorso. TOP A giugno, il settore delle vendite al dettaglio ha smesso di crescere Il settore retail turco ha evidenziato una stagnazione nel mese di giugno, dopo la crescita registrata tra il 15 e il 20% per cinque mesi consecutivi. A detta degli operatori, la causa è da ricercarsi nelle proteste anti-governative che hanno tenuto banco per tutto il mese. "La nostra aspettativa per il settore del retail era di una crescita superiore al 20% nel mese di giugno, ma il fatturato e il volume degli affari ristagnano ai stessi livelli dello scorso anno" ha dichiaro alla stampa il presidente della United Brands Association, Hüseyin Dogan. Le manifestazioni antigovernative, iniziate alla fine di maggio e continuate sino a giugno avanzato in tutto il Paese, hanno avuto un impatto negativo su diversi settori, tra i quali i più colpiti sono senza dubbio stati il turismo, l intrattenimento e la vendita al dettaglio. Le violenze registratasi per le strade hanno ulteriormente danneggiato le vendite di molti rivenditori, in particolare quelli con attività nelle aree teatro di scontri in grandi città come Istanbul, Smirne e Ankara. TOP Economia e politica economica Per il momento, la Banca Centrale non interviene sui tassi di interesse A fronte dei recenti sviluppi sul mercato finanziario turco, la Banca Centrale si trova a dover decidere se abbandonare l impostazione non ortodossa seguita finora e quindi aumentare i tassi di interesse, così da limitare il deflusso di capitali e sostenere la valuta, oppure mantenere tassi d interesse bassi e continuare a utilizzare altri strumenti di intervento (coefficienti di riserva obbligatoria e opzionali, cessioni di valuta) per evitare un deprezzamento eccessivo della lira e sostenere la crescita economica, che ha subito un vistoso rallentamento nel 2012 e ha mostrato

4 nel primo trimestre del 2013 segnali di ripresa ancora timidi. Per ora, la BCRT ha seguito la seconda impostazione: nell ultima seduta, tenutasi lo scorso 18 giugno, il Comitato per la politica monetaria, in linea con le aspettative di mercato, ha infatti mantenuto invariati i tassi, che si collocano al livello minimo storico (tasso di riferimento one-week repo rate al 4,5% e corridoio dei tassi compreso fra il 3,5 e il 6,5%). Parallelamente la Banca Centrale ha annunciato, ed effettuato, cessioni anche massicce di dollari e ridotto la liquidità in valuta domestica. A metà giugno, il Governatore turco Erdem Başçı, ha reso noto che dall inizio di maggio si è registrato un deflusso di capitali pari a circa 8 miliardi di dollari, di cui un terzo causato dalle instabilità interne al Paese e due terzi riconducibili al cambiamento del risk appetite degli investitori stranieri a seguito dell annuncio, da parte della Fed statunitense, di un possibile rientro della politica espansiva finora adottata. Secondo il Governatore, tuttavia, per il futuro le questioni interne non dovrebbero avere un impatto sensibile, anche se il bilancio finale dipenderà dalla persistenza degli eventi. In ogni caso, al momento la BCRT sembra escludere rialzi dei tassi, anche se secondo alcuni osservatori a luglio potrebbe innalzare il corridoio dei tassi; molto dipenderà, si sostiene, anche dalle prossime decisioni delle banche centrali delle economie avanzate, Fed in primo luogo. Nel comunicato di giugno, il Comitato per la politica monetaria ha inoltre riaffermato la propria determinazione a vigilare sui futuri sviluppi delle principali grandezze economiche, primo fra tutti l andamento espansivo del credito interno, e ha confermato la necessità di mantenere un approccio flessibile. Più di recente, lo scorso 8 luglio il Governatore turco, Erdem Başçı, ha tenuto un incontro con gli economisti delle banche, durante il quale ha ripercorso gli eventi delle ultime settimane. Dall incontro è emerso che gli afflussi di capitali dall estero si sono effettivamente ridotti, soprattutto a causa della crescente incertezza sulle prospettive di politica monetaria delle principali economie avanzate, e che la crescita del credito interno è proseguita su livelli sostenuti, superiori ai valori obiettivo auspicati dalle Autorità. Il recente incremento dell inflazione non appare diffuso ed è dovuto principalmente alla volatilità del prezzo degli alimenti non lavorati e agli effetti di base; pertanto, nei prossimi mesi la Banca Centrale prevede un rientro dell inflazione. Anche gli indicatori della inflazione sottostante segnalano un andamento benigno, sebbene le recenti turbolenze sul mercato dei cambi potrebbero avere, nei prossimi mesi, degli effetti di trasferimento sui prezzi dei beni commerciabili. Durante l incontro è stato inoltre annunciato che la BCRT seguiterà a monitorare con attenzione l andamento del credito, della domanda interna e dei prezzi, e che la composizione della liquidità fornita dalla Banca Centrale continuerà a slittare progressivamente da net foreign assets a net domestic assets fino alla prossima riunione del Comitato per la politica monetaria. L insieme di misure adottate dovrebbe, per un verso, contenere l espansione creditizia attraverso una riduzione della liquidità e, per altro verso, dare supporto alla valuta. (Fonte: Addetto Finanziario dell Ambasciata) TOP Per Babacan, l obiettivo di crescita economica della Turchia potrà essere ridimensionato Il Vice Primo Ministro Babacan, nella conferenza stampa seguita all incontro dei ministri economici voluto da Erdogan, ha associato la recente volatilità del mercato all andamento dell economia globale ed in particolare all'intenzione della Fed statunitense di ridurre la liquidità. Facendo un raffronto con gli altri mercati emergenti, Babacan ha riconosciuto che il grande disavanzo delle partite correnti, rende la Turchia particolarmente vulnerabile a causa di shock esterni. Conseguentemente, per il Vice Primo Ministro, la borsa turca ha avuto delle performance

5 peggiori delle altre, mentre la Lira turca ha fatto registrare risultati migliori rispetto alla maggior parte delle monete grazie agli interventi della Banca Centrale. Dopo aver rimproverato ai media internazionali (riferendosi esplicitamente alla CNN) e ad alcuni investitori di aver cercato di manipolare la borsa turca, attraverso attività di disinformazione, e messaggi di Twitter, Babacan ha fatto intendere che nei prossimi giorni si potrebbe avere una lieve revisione al ribasso delle previsioni di crescita del PIL ufficiale per il 2013, attualmente prevista al 4%. %. L opzione di un eventuale revisione al ribasso della crescita è sul tavolo di tutti i governi a seguito della politica statunitense e dell'incapacità' di reagire dell'ue ha detto Babacan e un nostro ritocco dell'obiettivo non dovrebbe rappresentare una sorpresa. Ma ciò non ha niente a che a vedere con le nostre politiche di base. L'obiettivo di 158 miliardi di USD di esportazioni é ancora valido ma sembra piu difficile da raggiungere a causa dei recenti sviluppi. La crisi è in atto sino dal 22 maggio ed ha raggiunto una fase che ha grande influenza sui mercati emergenti come quello turco. All'inizio di marzo avevamo pronosticato l'arrivo di una crisi simile e avevamo preso le debite precauzioni. Questa situazione si proterra' ancora per qualche tempo. In tutto il mondo si é alla ricerca di nuovi parametri, indicatori di mercato e di un nuovo equilibrio." TOP Focus Settore Le opportunità di investimento nel settore automotive in Turchia Un quadro generale L industria automobilistica turca non sta mostrando segni di rallentamento, nonostante le difficoltà del settore in Europa. Gli stabilimenti turchi dei principali marchi automobilistici internazionali sono caratterizzati da nuovi investimenti, ampliamento degli impianti e produzione di nuovi modelli. Le case automobilistiche che producono in Turchia proseguono con i loro piani di investimento che globalmente nel 2013 dovrebbero essere pari a 5 miliardi di Lire turche. Per l Associazione dei Produttori Automobilistici Turchi, nel 2012 si sono prodotte nel Paese più di un 1 milione di autovetture. L'industria automobilistica è una locomotiva dell economia turca che si sta sempre più focalizzando sulle esportazioni. Nel 2012 sono state infatti esportate vetture per un valore di quasi 20 miliardi di USD. Nel corso del primo semestre del 2013, la vendita di automobili e veicoli commerciali leggeri nel mercato locale è aumentata del 12,07% rispetto allo stesso periodo del 2012, per un numero di vendite totali passato da a Nel periodo di riferimento, il mercato delle automobili è aumentato del 19,48% rispetto ai primi sei mesi del 2012, mentre le vendite di veicoli commerciali leggeri sono diminuite del 6,77%. Nel solo mese di giugno 2013, le vendite nel settore sono state , con un calo del 9,05% rispetto al mese di maggio ma un incremento del 4,26% rispetto al giugno Da piu parti, si crede esista un forte potenziale di crescita per il settore. Grazie ad un veloce processo di industrializzazione, tale comparto strategico è passato dalle collaborazioni basate sull'assemblaggio a un'industria matura, dotata di capacità di progettazione e di un'imponente capacità produttiva. L'industria automobilistica turca è oggi efficiente e competitiva grazie a prodotti ad alto valore aggiunto. Le esportazioni e le attività di Ricerca e Sviluppo del settore sono supportate dall'alto livello di produttività, dalla collaborazione tra le industrie principali e quelle dell'indotto, dall ampia collaborazione per la realizzazione di progetti tra Università e imprese e dalle strutture logistiche. Le Associazioni del settore Diverse sono le Associazioni presenti in Turchia che contribuiscono allo sviluppo del settore: l'associazione dei Produttori Automobilistici turchi (OSD), l'associazione dei Distributori Automobilistici (ODD), l'associazione dei Produttori di Parti e Componenti per Autovetture

6 (TAYSAD) e l'unione delle Associazioni degli Esportatori di Parti e Componenti per Autovetture di Uludað (UTAYSÝB). Nel settore operano anche centri di ricerca e promozione come il Centro di Ricerca e Sviluppo per le Tecnologie Automobilistiche (OTAM) e il Comitato per la Promozione dell'industria Automobilistica (OETK). Incentivi Per attrarre gli investimenti stranieri in Turchia, il Governo ha apportato una serie di significative modifiche volte a snellire la legislazione e a semplificarne le procedure burocratiche. Il nuovo programma di incentivi agli investimenti è concepito per incoraggiare gli investimenti e ridurre così la dipendenza dalle importazioni per i prodotti semilavorati. Secondo il nuovo sistema di incentivi entrato in vigore nel 2012, la Turchia viene suddivisa in sei Regioni e per ogni Regione gli incentivi e le opportunità sono diverse. Il regime generale degli incentivi prevede principalmente un programma di benefici fiscali anche se in alcuni casi vi sono possibilità di ottenere finanziamenti (credito). Il regime è applicato diversamente a seconda del luogo, del volume e dell oggetto dell investimento. Per beneficiare di tutti gli incentivi, le aziende di nuova costituzione devono impiegare almeno 10 lavoratori in maniera continuativa dall avvio dell attività. In alcuni casi, il Ministero del Tesoro copre parte dei tassi di interesse dei finanziamenti relativi all investimento. Il sostegno di interesse è previsto per: Piccole e Medie Aziende Progetti di Ricerca e Sviluppo Progetti Ambientali Progetti nelle 50 Province a Sviluppo Prioritario Con la revisione del sistema di incentivi agli investimenti, mentre il settore degli autoveicoli è stato inserito nel programma di investimenti prioritari, gli investimenti di oltre 300 milioni di Lire turche in veicoli a motore, di oltre 75 milioni di Lire turche in motori, di oltre 20 milioni di Lire turche in componenti e pezzi di ricambio, potranno beneficiare degli incentivi fiscali della Quinta Regione dove gli incentivi sono migliori rispetto a quelli previsti per gli autoveicoli. Dal 1 Gennaio 2014, per ottenere incentivi sara necessario essere in possesso del certificato ISO Tra le principali facilitazioni per chi vuole investire in Turchia vi sono: Esenzione dall Iva: l IVA è esente per l'importazione e/o la distribuzione in loco di attrezzature e macchinari nell ambito del certificato di incentivazione all investimento. Il certificato di incentivazione all investimento si ottiene dal Sottosegretariato del Tesoro. Non si tratta di un credito, le aziende che ottengono il certificato aumentano la loro competitività nei mercati nazionali ed internazionali. Esenzione dai dazi doganali: i dazi doganali sono esenti per l'importazione di attrezzature e macchinari entro l ambito del certificato di incentivazione all investimento. Riduzione delle imposte: l imposta sul reddito o l'imposta sulla società è calcolata sulla base di tassi ridotti fino a quando l ammontare totale delle imposte non raggiunge l ammontare del contributo all investimento. Contributi previdenziali (parte a carico dei dipendenti): per la creazione di posti di lavoro aggiuntivi attraverso l investimento, la parte a carico del dipendente dei contribuiti previdenziali calcolata sulla base del salario minimo legale sarà coperta dal Governo. Contributi previdenziali (parte a carico del datore di lavoro): per la creazione di posti di lavoro aggiuntivi attraverso l investimento, la parte a carico del datore di lavoro dei contribuiti previdenziali calcolata sulla base del salario minimo legale sarà coperta dal Governo. Esenzione della ritenuta d acconto: l'imposta sul reddito in relazione a nuovi posti di lavoro creati

7 dall investimento, nell ambito del certificato di incentivazione all investimento, non sarà soggetta a ritenute d acconto. Facilitazione sugli interessi: la facilitazione sugli interessi è uno strumento di sostegno finanziario fornito per prestiti per investimento con un termine di almeno un anno ottenuto nell ambito del certificato di incentivazione all investimento. Una porzione della quota di interesse/profitto riguardante l'equivalente del prestito, al massimo il 70% dell'ammontare fisso dell'investimento, sarà coperta dal Governo. Assegnazione di terreni: per gli investimenti possono essere assegnati terreni, con un certificato di incentivazione all investimento, secondo le regole e i principi fissati dal Ministero delle finanze. Rimborso iva: l IVA raccolta su spese di costruzione fatte entro l ambito di investimenti strategici con un ammontare fisso minimo dell investimento di 500 milioni di lire turche sarà restituita. La legge in materia di Ricerca e Sviluppo prevede incentivi speciali per progetti di investimento condotti in Turchia. Le ZONE SPECIALI DI INVESTIMENTO presenti sul territorio sono tre: 1-ZONE PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO TECNOPARCHI (TDZ): sono aree designate per attività di ricerca e sviluppo e per attrarre investimenti in settori ad elevato contenuto tecnologico. Le TDZ istituite sono 39, di cui 27 operative. I vantaggi offerti dalle TDZ sono i seguenti: esenzione dalle imposte sul reddito e sulle società per i ricavi derivanti dallo sviluppo di software e da attività di R&S; esenzione dall IVA sulla vendita di applicazioni software prodotte. Ad esempio nel campo della produzione di: software per la gestione di sistemi, gestione di dati, applicazioni aziendali, Internet, telefonia mobile e sistemi di controllo per applicazioni militari; esenzione totale da qualsiasi imposizione fiscale sulle retribuzioni del personale di supporto e di quello impegnato in attività di R&S. 2-ZONE INDUSTRIALI ORGANIZZATE (OIZ): sono zone appositamente studiate per consentire alle aziende di operare in un ambiente adeguato all'investitore con infrastrutture sociali e logistiche pronte per l'uso. I vantaggi offerti dalle OIZ sono i seguenti: esenzione dall IVA per l acquisto di terreni; esenzione dall'imposta sugli immobili per cinque anni; riduzione dei costi dei fattori produttivi (acqua, gas naturale e telecomunicazioni); esenzione dall'imposta comunale per la costruzione e l'utilizzo dello stabilimento produttivo. 3-ZONE FRANCHE: sono zone speciali considerate fuori dal territorio soggetto a dazi doganali, create allo scopo di aumentare gli investimenti finalizzati all'esportazione. Al loro interno i dazi doganali non vengono applicati o lo sono solo in parte. In Turchia sono presenti 20 zone franche. Modalità di investimento Le tipologie di investimento che offrono maggiori opportunità per le PMI italiane sono gli accordi commerciali, di produzione, di trasferimento di know-how, di subfornitura, fusioni e acquisizioni e joint-venture. Gli accordi di joint-venture tra aziende sono in aumento perché consentono di far fronte ai seguenti fenomeni: - la diminuzione dei profitti dovuta ad una maggiore concorrenza nel settore automotive; - l aumento dei costi per attività di Ricerca e Sviluppo; - i costi elevati di utilizzo delle nuove tecnologie. La maggior parte dei produttori turchi hanno stabilito joint-venture con case automobilistiche straniere. I quattro principali produttori sono Ford Otosan (Stati Uniti; prevalentemente veicoli commerciali Transit); Oyak-Renault (Francia; solo autoveicoli), Tofas, (joint-venture tra Fiat e la

8 holding Koc; principalmente veicoli commerciali leggeri e autoveicoli) e Toyota (Giappone; autoveicoli) e rappresentano circa l 85% dei veicoli prodotti in Turchia. La presenza di produttori esteri risale al 1960 quando Tofas, Renault e Ford Otosan hanno stabilito impianti di produzione in Turchia in joint-venture con i principali investitori turchi, tuttora attive dopo quasi 50 anni. L'accordo di Unione doganale con l'ue e l'aumento della domanda nel 1990 ha attratto investimenti da parte dei produttori dell'estremo Oriente come Toyota, Hyundai e Honda, che hanno cercato di stabilire una base a basso costo per rifornire il mercato locale e da cui esportare verso l Europa. Oyak-Renault, con una produzione pari al 54% degli autoveicoli presenti nel Paese, è il più grande produttore di autoveicoli in Turchia, seguito da Tofas&Fiat, di proprietà del Gruppo Fiat e di Koc Holding (leader turco che è anche in joint-venture con Ford) con una quota del 20%, da Toyota (con il 12%) e da Hyundai (con l 11%). Alcuni modelli, come la Doblo della Fiat e la Megan della Renault, sono interamente prodotti in Turchia e da qui esportati in tutto il mondo. La produzione della Tofas&Fiat è costituita per il 60% da veicoli commerciali leggeri. Sono presenti in Turchia anche colossi della produzione di componentistica auto come: Bosch, Autoliv, Pirelli, Magneti Marelli, ZF, Valeo, Denso, etc. Imprese turche potenzialmente interessate a partnership con l'italia Fra le principali imprese turche potenzialmente interessate a collaborare con controparti italiane per operazioni di investimento si ricordano: HATTAT (Tekirdag) (trattori, pezzi di ricambio e vari; capacità produttiva annuale: unità) BMC (Smirne) (camion, veicoli militari; capacità produttiva annuale: unità); TOFAS (Bursa) (auto, minivan) OYAK (Bursa) (auto e veicoli militari; capacità produttiva annuale: unità) ANADOLU ISUZU (Kocaeli) (veicoli commerciali; capacità produttiva annuale: unità) TURK TRAKTOR (Ankara) (trattori; capacità produttiva annuale: unità) MAKO ELEKTRIK (pezzi di ricambio) MARTUR (seating systems) TURK PIRELLI (Izmir) (gomme) KARSAN (veicoli commerciali; capacità produttiva annuale: unità) OTOKAR (Sakarya) (veicoli commerciali; capacità produttiva annuale: unità) TEMSA GLOBAL (Adana e Sakarya) (veicoli commerciali; capacità produttiva annuale: unità) OTOSAN (a Eskisehir-Kocaeli) (veicoli commerciali; capacità produttiva annuale: unità). Buone opportunità di partnership derivano dal fatto che la Turchia ha necessità di importare prodotti e pezzi di ricambio per il settore automotive. I principali investimenti italiani Tofas&Fiat e Pirelli sono certamente i principali investimenti italiani nel settore. Pirelli e una presenza storica nel Paese, dove produce pneumatici con un fatturato superiore ai 500 milioni di euro. Il bilancio di Pirelli è positivo: negli ultimi anni le infrastrutture sono migliorate, così come la qualità delle risorse professionali, che ha come rovescio della medaglia l'aumento dei salari.

9 Le vendite della Tofas&Fiat in Turchia nei primi sei mesi del 2013 hanno raggiunto le unità, di cui automobili e veicoli commerciali leggeri. Nel solo mese di giugno 2013, sono stati gli esemplari venduti. Il progetto principale di investimento in Turchia per il 2013 è legato alla produzione della prima auto made-in-turkey realizzata da Tofas (joint venture automobilistica turca tra Koc Holding e Fiat), sulla base di tecnologie fornite dal Lingotto. (Fonte: Sito ODD - Associazione Distributori dell Automobile Progetto SIMEST-ASSOCAMERESTERO: Opportunita nel settore Automotive) TOP Annunci e gare Manutenzione e ristrutturazione dei ponti sul Bosforo La Direzione Generale delle Autostrade ha annunciato il bando di gara d appalto per l assegnazione dei lavori per la riparazione su vasta scala e la ristrutturazione strutturale dei ponti Boğaziçi e Fatih Sultan Mehmet, ai sensi dell articolo 19 della legge 4734 sugli appalti pubblici (Numero appalto: 2013/86538). La documentazione puo essere acquistata al prezzo di TL al seguente indirizzo: Karayolları Genel Müdürlüğü İsmet İnönü Bulvarı No: Yücetepe ÇANKAYA/ANKARA. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il 5 settembre I lavori, che avranno una durata di 540 giorni (18 mesi), comprendono il rinnovamento dell'equipaggiamento elettrico dei ponti, l intervento su 236 cavi di sospensione, la posatura di un nuovo strato di asfalto e interventi per aumentare la capacità delle strutture stesse. Durante i lavori, le corsie vicine ai cavi di sospensione saranno chiuse al traffico fra le 10 di sera e le 6 del mattino, e il traffico non potrà essere mai sospeso del tutto se non per casi di assoluta necessità. TOP Servizi di consulenza per il Progetto Tunnel Eurasia Il Ministero dei Trasporti, degli Affari Marittimi e delle Comunicazioni ha annunciato il bando di gara per l assegnazione dei servizi di consulenza nell ambito dei lavori di Design, Costruzione, Gestione e Trasferimento del Progetto del Tunnel Eurasia, il tunnel che, passando sotto il Bosforo, collegherà i sistemi di trasporto esistenti sui due continenti. Le società interessate possono prendere visione della documentazione d'appalto, ovvero acquistarla al prezzo di TL presso il Ministero dei Trasporti, degli Affari Marittimi e delle Comunicazioni, Direzione Generale degli Investimenti Infrastrutturali, Dipartimento delle Ferrovie, Piano 9. La data termine per la presentazione delle offerte é fissata per il 14 agosto La gara d'appalto si terrà alle ore 14:00 dello stesso giorno. TOP Aggiornamenti sulla situazione in Turchia Per chi fosse interessato ad avere aggiornamenti sulla situazione di sicurezza in Turchia, insieme a informazioni di carattere generale sul Paese può consultare il sito Viaggiare Sicuri alla pagina Si tratta di un servizio fornito dal Ministero Affari Esteri e gestito in collaborazione con l'aci. Si evidenza che le situazioni di sicurezza dei Paesi esteri, nonché le misure normative e ammini-strative in vigore in tali Paesi, possono rapidamente variare e che, nonostante la massima atten-zione nel reperire e verificare le informazioni, i dati sono suscettibili di continue modifiche e ag-giornamenti. I singoli viaggiatori sono ovviamente i soli responsabili della decisione di intraprendere il viaggio per turismo, lavoro o altri motivi, e delle eventuali conseguenze negative che ne dovessero deri-vare. Il Ministero degli Affari Esteri ed ACI non possono in nessun modo essere ritenuti respon-sabili per danni a persone o cose che possano derivare direttamente o indirettamente da infor-mazioni pubblicate sul sito. Le

10 informazioni contenute nel sito si possono acquisire anche attraverso la Centrale Operativa Telefonica, attiva tutti i giorni (con servizio vocale nell'orario notturno): dall'italia , dall'estero TOP Indicatori Macroeconomici PIL Dopo la crescita tumultuosa del 2010 (+9,2%) e del 2011 (+8,5%), che ha fatto attestare la Turchia ai primi posti al mondo fra i Paesi con la più alta crescita del PIL, nel 2012 il ritmo di crescita del PIL turco, in rallentamento per effetto delle politiche governative di contenimento e della congiuntura internazionale di contenimento, si e attestato al 2,2%. Inflazione Nel 2011 l inflazione, dopo aver toccato il valore minimo storico del 3,9% (marzo), ha raggiunto a fine anno un valore a due cifre pari al 10,45%. Nel 2012 l inflazione ha mostrato una tendenza al calo, particolarmente marcata nell ultimo trimestre dell anno, che si e chiuso al 6,16%. Ad aprlie 2013, l inflazione relativa ai beni al consumo in Turchia è stata pari al 6,13% rispetto allo stes-so mese del 2012, in leggero calo rispetto a marzo Interscambio con l Italia Nel 2011, l intercambio Italia-Turchia ha raggiunto la cifra record di 21,3 miliardi di dollari con esportazioni italiane pari a 13,45 miliardi di dollari, importazioni a 7,85 miliardi di dollari e un sal -do attivo per l'italia di 5,6 miliardi dollari. Nel 2012 l Italia si è attestata al sesto posto nella graduatoria dei Paesi partner della Turchia, dopo Germania, Federazione Russa, Iran, Cina e Stati Uniti, con un interscambio pari a 19,7 miliardi di dollari (-7,4% rispetto al 2011), articolato in e- sportazioni pari a 13,3 miliardi di dollari (-0,8%, quinto Paesi fornitore) ed importazioni pari a 6,3 miliardi di dollari (-18,8%, settimo mercato di sbocco per le merci turche). Il saldo era attivo per l'italia e ammontava a 6,9 miliardi di dollari. Nei primi tre mesi del 2013, l Italia si e collocata al quinto posto fra i partner commerciali della Turchia, con un interscambio pari a 4,5 miliardi di dollari (-4%), composto da 1,7 miliardo di dollari di importazioni (+4,6%) e da 2,8 miliardi di dollari di esportazioni (-8,5%). Il saldo positivo per l Italia è di 1,1 miliardi di dollari. TOP Borsa di Istanbul Borsa di Istanbul (IMBK-100): Cambio al 23 luglio Euro = 2,5115 TL 1 Dollaro = 1,9050 TL Cronache Economiche A cura di: Redazione: In collaborazione con: Francesco Varriale Edoardo Bonacina Serena Muroni Zeynep Demirtaş Per info: commerciale.ambankara@esteri.it

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