Corso di formazione: I profili generali della Legge n. 190/2012 e il contenuto del Piano triennale di prevenzione della corruzione nella P.A.

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1 QUESTIONARIO PER IL MONITORAGGIO DEI RISULTATI ACQUISITI Nome Cognome Data di nascita Luogo di nascita 1 - Domanda: La Legge n. 190/2012 disciplina: Soltanto fatti previsti come reati. Soltanto fatti non penalmente rilevanti. X Fatti previsti come reati e fatti non penalmente rilevanti. 2 - Domanda: Quali sono i soggetti individuati dalla Legge n. 190/2012 per contrastare l illegalità: Il Responsabile della prevenzione della corruzione, i Dirigenti e i Dipendenti. X La CIVIT, il Dipartimento della Funzione Pubblica, il Responsabile della prevenzione della corruzione e il Prefetto. Il Prefetto e il Responsabile della prevenzione della corruzione. 3 - Domanda: Il Piano Nazionale Anticorruzione è approvato: X Dalla CIVIT su predisposizione del Dipartimento della Funzione Pubblica. Dal Dipartimento della Funzione Pubblica su predisposizione della CIVIT. Dalla CIVIT. 4 - Domanda: Il Piano Triennale per la prevenzione della corruzione del Comune è adottato: Dal Responsabile della prevenzione della corruzione. Dalla Giunta Comunale su proposta del Prefetto. X Dal Consiglio Comunale su predisposizione del Responsabile della prevenzione della corruzione.

2 5 - Domanda: Il Responsabile della prevenzione della corruzione negli EE.LL. è individuato, dall organo di indirizzo politico, di norma nella figura: del Dirigente, salva motivata individuazione del Segretario Generale. X del Segretario Generale, salva motivata individuazione di un Dirigente. del Segretario Generale. 6 - Domanda: Chi è il soggetto che coordina le strategie e le metodologie comuni di contrasto della corruzione nella P.A.: X Il Dipartimento della Funzione Pubblica. La CIVIT. Il Parlamento. 7 - Domanda: Chi sono i soggetti coinvolti nell attuazione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione degli EE.LL.: I Dirigenti e i dipendenti degli EE.LL.. Il Responsabile della prevenzione della corruzione e i Dirigenti. X Il Responsabile della prevenzione della corruzione, il Responsabile della Trasparenza, i Dirigenti, i Responsabili di P.O. e i dipendenti. 8 - Domanda: Chi è il soggetto che monitora il rispetto dei tempi procedimentali: Il Responsabile della prevenzione della corruzione, che vi procede mensilmente. X Il dipendente che mensilmente relaziona al Dirigente. Il Responsabile della Trasparenza (individuato dal Piano nel Dirigente Settore AA.GG. Istituzionali), che vi procede mensilmente. 9 - Domanda: Il monitoraggio del rispetto dei tempi procedimentali è pubblicato sul sito istituzionale, in base al Piano Triennale di prevenzione della corruzione del Comune di Triggiano: X Trimestralmente. Mensilmente Soltanto quando vi sono delle anomalie.

3 10 - Domanda: Chi è il soggetto che procede alla effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti alle attività a più elevato rischio corruzione: La Giunta Comunale. Il Responsabile della prevenzione della corruzione su proposta dei Dirigenti. X Il Dirigente Domanda: Quali sono gli indicatori previsti dalla Legge n. 190/2012 affinché i Dirigenti possano effettuare il controllo di gestione per le attività a più elevato rischio corruzione: X di efficienza, efficacia ed economicità. di tempestività, accessibilità e qualità. di economicità, di customer satisfaction e trasparenza. 12- Domanda: Chi è il soggetto che deve predisporre specifici vademecum (codifiche) che identificano i procedimenti, le diverse fasi, la lista delle operazioni da eseguirsi per ciascuna fase e i relativi tempi, e il tempo complessivo di ciascun procedimento: La Giunta Comunale. X Il Dirigente. Il Consiglio Comunale Domanda: Chi valida la modulistica da utilizzare per ogni procedimento e pubblicare sul sito istituzionale: X Il Segretario Generale e i Dirigenti competenti per materia. Il Responsabile della prevenzione della corruzione. Il Responsabile della Trasparenza (individuato dal Piano nel Dirigente Settore AA.GG. - Istituzionali)

4 14 - Domanda: Chi è il soggetto che deve provvedere alla eliminazione delle anomalie riscontrate rispetto ai tempi e all iter procedimentale: Il Responsabile di P.O.. Il Dipendente dopo averne dato informazione al Dirigente. X Il Dirigente che ne dà tempestiva informazione al Responsabile anticorruzione Domanda: In quale responsabilità incorre il Responsabile della prevenzione in caso di commissione da parte di un Dirigente o di un dipendente di un reato di corruzione con sentenza passata in giudicato: Responsabilità disciplinare X Responsabilità dirigenziale, disciplinare, per danno erariale, per danno all immagine. Nessuna responsabilità perché il reato non lo ha commesso lui Domanda: Il Responsabile della prevenzione non incorre in responsabilità se prova che prima della commissione del fatto: X Di aver predisposto un idoneo Piano anticorruzione, di aver proceduto alla verifica della efficace attuazione del Piano, alla verifica della effettiva rotazione degli incarichi negli uffici a più elevato rischio corruzione, alla individuazione del personale da inserire nel programma di formazione, di aver vigilato sul funzionamento e osservanza del Piano. Di aver predisposto un idoneo Piano anticorruzione e averlo aggiornato annualmente. Di aver predisposto un idoneo Piano anticorruzione e un idoneo Piano annuale di formazione Domanda: In quale responsabilità incorrono i Dirigenti in caso di mancata attuazione del Piano: Responsabilità dirigenziale. X Responsabilità dirigenziale, disciplinare e, in caso di colpa grave (in concorso con il Responsabile della prevenzione della corruzione), per danno erariale e per danno all immagine. Responsabilità disciplinare.

5 18 - Domanda: Si descriva sinteticamente quali sono i principali compiti del dipendente per dare attuazione al Piano anticorruzione e in quali responsabilità lo stesso incorre in caso di inosservanza del Piano. Il dipendente pubblico deve relazionare mensilmente al Dirigente sul rispetto dell ordine cronologico delle pratiche, sul rispetto dei tempi procedimentali e riferire su eventuali anomalie al riguardo. Inoltre, deve dichiarare eventuali conflitti di interesse anche potenziale o apparente in cui dovesse incorrere. Infine, in quanto pubblico ufficiale, deve denunciare le condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza per ragione del suo lavoro. Il dipendente in caso di inosservanza del Piano incorre in responsabilità disciplinare Domanda: Si descriva sinteticamente la nozione di conflitto d interessi e la diversa tipologia di conflitto. Il conflitto di interesse è la situazione in cui viene a trovarsi o potrebbe venire a trovarsi il dipendente pubblico che nell istruire una pratica ha un interesse personale che interferisce con l interesse pubblico che ha l obbligo di perseguire. Il conflitto può essere attuale, potenziale, apparente Domanda: Si descriva sinteticamente che tipo di condotta segnala il whistleblower e quali sono le tutele previste dalla legge per lo stesso. Il whistleblower è il dipendente pubblico che segnala una condotta illecita (e non meramente irregolare), di cui sia venuto a conoscenza per ragione del suo lavoro, al superiore gerarchico, all autorità giudiziaria, alla Corte dei Conti. La legge tutela il dipendente denunciante; infatti egli, per motivi collegati alla denuncia, non può essere sanzionato, licenziato o essere sottoposto a misure discriminatorie. Firma

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