Comune di VIAREGGIO. Allegato C al Disciplinare del sistema integrato comunale dei servizi educativi per la prima infanzia ALLEGATO C1
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1 Comune di VIAREGGIO Allegato C al Disciplinare del sistema integrato comunale dei servizi educativi per la prima infanzia ALLEGATO C1 MODELLO DI PROGETTO EDUCATIVO 1. PREMESSA E SCENARIO DI RIFERIMENTO Motivazione e contesti 2. RIFERIMENTI OPERATIVI Soggetto titolare/gestore (società, ditta, cooperativa, associazione, singolo...) Nominativo del/i Responsabile/i del progetto con recapiti Nominativo del coordinatore pedagogico di plesso e/o referente educativo 3. DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA: spazi - arredi - materiali Ubicazione Contesto di zona Spazi interni Spazi esterni Organizzazione e allestimento degli ambienti progetto di arredo e suddivisione della struttura in angoli didattici 4. COMPOSIZIONE DEI GRUPPI Numero ed età utenti previsti Numero educatori previsti e prospetto orario turnazione Numero ausiliari e cuochi (eventuali) e prospetto orario turnazione Composizione gruppi sezione (omogenei per età o misti) Rapporti numerici educatore/bambini/e previsti nelle differenti fasce di età e fasce orarie 5. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO: Periodo/calendario di apertura Fascia oraria giornaliera e giorni settimanali di apertura Moduli orari differenziati proposti all utenza N.B.: in caso di presenza nella struttura di altre tipologie di servizi educativi all infanzia vanno specificate le diverse e distinte modalità di svolgimento. 6. ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA TIPO Descrizione dei gruppi di bambini Organizzazione dei tempi della giornata tipo (schema orario dei vari momenti della giornata). Descrizione ragionata delle routine (accoglienza, attività, pranzo, cambio, sonno...) Modalità previste per l inserimento 1
2 7. FINALITA - OBIETTIVI e METODOLOGIA DI INTERVENTO Descrizione delle finalità generali del percorso proposto Quadro psico-pedagogico e metodologico di riferimento Strumenti metodologici e programmazione generale del servizio modi e tempi dell osservazione/documentazione di plesso, di sezione, individuale Aree di intervento tese a favorire la crescita dei bambini sulle quali si intende lavorare in modo più approfondito e continuativo 8. ATTIVITÀ DEL PERSONALE EDUCATIVO E AUSILIARIO Modalità di gestione del lavoro di team (incontri per la programmazione educativa, l organizzazione e verifica del lavoro, la documentazione del progetto educativo, la gestione del servizio ). Specificare il numero e i tempi delle riunioni del team previste e la loro organizzazione Titoli di studio e attività di aggiornamento del personale: quali percorsi previsti, quali i tempi e modi della loro programmazione 9. ATTIVITÀ RIVOLTE AI GENITORI Descrizione delle forme di partecipazione previste e loro programmazione (incontri collettivi, colloqui individuali, gestione sociale...) 10. DATI: Data e firma del responsabile del progetto educativo telefono fax N.B. Il presente modello è utilizzato, per quanto di competenza e pertinenza,nelle richiesta di autorizzazione di qualsiasi tipologia di servizio alla prima infanzia riconosciuta dalla normativa regionale 2
3 ALLEGATO C 2 INDICAZIONI per i la redazione del REGOLAMENTO DI GESTIONE Il Regolamento di gestione (da distribuire anche ai genitori) deve indicare chiaramente: 1. calendario/periodo di apertura 2. orario settimanale e giornaliero di apertura del servizio 3. moduli di frequenza possibili 4. regole per le ammissioni 5. regole per le rinunce al posto 6. modalità di pagamento delle rette 7. altri servizi offerti 8. certificazioni previste per la frequenza al servizio 9. organismi di partecipazione per i genitori alla vita del nido 10. tempi e modi di riammissione dopo la malattia 11. Apposita dichiarazione di cui ai punti j e k dell art.10 del disciplinare comunale N.B. Il presente modello è utilizzato, per quanto di competenza e pertinenza,nelle richiesta di autorizzazione di qualsiasi tipologia di servizio alla prima infanzia riconosciuta dalla normativa regionale 3
4 ALLEGATO C 3 INDICAZIONI PER LA QUALITA Decliniamo la qualità in tre dimensioni : 1. la sicurezza degli ambienti,dello spazio educativo e degli arredi didattici; 2. la sicurezza alimentare; 3. la qualità delle figure professionali e dell offerta educativa e di cura. Indichiamo di seguito i livelli minimi previsti dalla normativa evidenziando le differenze per ogni tipologia di servizio. 1. SICUREZZA DEGLI AMBIENTI, DELLO SPAZIO EDUCATIVO E DEGLI ARREDI DIDATTICI N.B. gli indicatori relativi alla sicurezza strutturale e ambientale si differenziano a seconda delle tipologie di servizio come previsto dalla modulistica SUAP Certificato di agibilità della struttura e tutto quanto richiesto dalla normativa vigente Progetti e dichiarazione di conformità impianti (elettrici,riscaldamento, gas,antincendio, idrosanitari, ecc.) Documentazione relativa all impatto acustico e alla situazione complessiva salubrità anche derivante da inquinamento atmosferico o elettromagnetico Documento di valutazione del rischio di cui al DLgs81/08, controllo delle vie di esodo da parte dei referenti, Piani di emergenza, prove di esodo, addestramento periodico Negli edifici ove è previsto per legge o che hanno comunque installato il sistema di allarme antincendio e presidi antincendio (manichetta lancia o similari): verifica del funzionamento Certificati di qualità e provenienza dei materiali presenti ed utilizzati durante l attività (vetri, tendaggi, oggetti d uso corrente..) Destinazione d uso direzionale dell edificio (escluso il servizio educativo in contesto domiciliare) CPI ( escluso il servizio educativo in contesto domiciliare) Differenziazione degli spazi interni Per il nido: Spazi sezione, Cucina, Servizi, Altri locali (ingresso, spazi per adulti) Per il centro bambini e famiglie e lo spazio gioco: Spazi sezione, Servizi, Altri locali (ingresso, spazi per adulti) Per il servizio domiciliare: Spazi sezione, Cucina, Servizi Nel nido gli spazi frequentati dai bambini sono organizzati per routine: pranzo cambio sonno In ogni tipologia di servizio, escluso il servizio educativo in contesto domiciliare, gli spazi organizzati per gli adulti comprendono: 1. Spogliatoio 2. Servizi 3. Piccolo spazio riunioni e/o studio In ogni tipologia di servizio, gli spazi esterni sono rispettosi della normativa per quanto attiene alle dimensioni, attrezzature, sicurezza, possibilità di gioco, differenziazione dagli interni In ogni tipologia di servizio sono assicurati spazi o angoli per i più piccoli con: 1. tappetone 2. specchio 3. spalliera 4
5 4. mobile per primi passi Per medi e grandi 1. Angolo cucina 2. angolo travestimenti 3. angolo libri 4. angolo manipolazione 5. angolo colore 6. angolo teatro burattini 7. zona movimento Per il servizio educativo in contesto domiciliare, lo spazio ludico deve consentire un attività in sicurezza e adeguata alla funzione di scoperta e di cura, in relazione all età I ogni tipologia di servizio vi sono materiali e/o giocattoli per lo sviluppo del gioco simbolico 2. SICUREZZA ALIMENTARE ( per i servizi che prevedono il pasto) Menù vidimato dall ASL di competenza territoriale Menù elaborati da tecnici specialistici che tiene conto della eventuale presenza di lattanti o bambini in fase di svezzamento Controllo di qualità attraverso il sistema di HACCP (Analisi dei rischi e controllo dei punti critici da parte dell ASL e dei laboratori analisi autorizzati) Il personale di cucina e quello addetto alla distribuzione pasti è in possesso di tessera sanitaria e di tutti i requisiti di legge, compresa la formazione periodica. Sono previsti registri per il controllo periodico delle temperature dei frigoriferi Utilizzo della lavastoviglie 3. QUALITA DELLE FIGURE PROFESSIONALI E DELL OFFERTA EDUCATIVA E DI CURA Titoli di studio e requisiti professionali degli educatori Formazione in servizio a ciclo continuo come previsto dalla normativa regionale Ti toli di studio e professionali del personale che non svolge mansioni educative Formazione in servizio a ciclo continuo come previsto dalla normativa regionale Tipologia di contratti di lavoro applicati alle diverse figure operanti Stabilità delle figure educative rispetto alla stabilità dei gruppi di bambini Figura e mansioni del coordinatore pedagogico ove previsto e come normato Incontri di sezione o piccoli gruppi periodici con i genitori anche per la presentazione della progettazione annuale o del complessivo progetto pedagogico del servizio Valorizzazione del momento di entrata e di uscita e delle feste per la comunicazione intenzionale con le famiglie e per favorire lo scambio tra le famiglie anche nella prospettiva dell incontro multiculturale Possesso di una carta del servizio 5
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