Il processo di industrializzazione in Italia e l intervento pubblico
|
|
- Gregorio Orlando
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il processo di industrializzazione in Italia e l intervento pubblico La legislazione antimonopolista Gli strumenti di politica economica: protezioni, sussidi, diritti esclusivi, salvataggi, svalutazioni del cambio. L economia italiana e il modello dell economia di mercato concorrenziale La politica della concorrenza prima degli anni 90: misure di rimozione delle barriere al commercio con l estero al fine di: - stimolare comportamenti innovativi; - ridurre il potere di mercato; - raggiungere maggiori livelli di efficienza e competitività. 1
2 Le virtù della concorrenza Il confronto concorrenziale: la selezione dei comportamenti più efficienti incentiva il raggiungimento di risultati prefissati. La concorrenza come fonte di dinamismo sociale (Pantaleoni) La concorrenza e la nascita della scienza economica: le intuizioni di Adam Smith La definizione di Cournot:..è concorrenziale quella configurazione in cui variazioni della quantità prodotta da una singola impresa non producono conseguenze apprezzabili sul prezzo di vendita del bene in questione. Cournot: il comportamento price-taking e la numerosità degli agenti. Altre condizioni per la concorrenza: la perfetta informazione e l assenza di collusione (Jevons) La concorrenza e la mobilità dei fattori (Smith, Ricardo, Mill) 2
3 La concezione shumpeteriana della concorrenza: le imprese competono sulla capacità innovativa Il paradigma neoclassico e la relazione tra mercato ed efficienza Le politiche per l industria e la politica industriale L intervento dello Stato: finalità di stabilizzazione, di allocazione e di redistribuzione. La politica della concorrenza per il raggiungimento di finalità di allocazione delle risorse Finalità generali: politiche per l industria Finalità selettive: politiche industriali E politica industriale ogni misura e intervento che mira a modificare la struttura economica di un paese Natura microeconomia di medio-lungo periodo. 3
4 Le politiche in un contesto di economia chiusa e in un contesto di economia aperta. Massimizzazione del surplus dei produttori o massimizzazione del surplus dei consumatori? Scelta politica La politica industriale e gli interventi nei settori strategici dell economia. Aree di intervento: - settori ad alto valore aggiunto; - comparti che generano esternalità positive; - settori con elevate potenzialità di crescita. La regolamentazione Tramite la regolamentazione fissazione e controllo di specifiche: - variabili di struttura (adozione di barriere all entrata); - variabili di performance (prezzi e profitti). Ruolo della legislazione antitrust 4
5 La politica della concorrenza La nascita della legislazione antitrust (lo Sherman Act) Gli obiettivi delle politiche: - la diffusione del potere di mercato; - la tutela della libertà economica dei partecipanti al mercato; - l allocazione efficiente delle risorse. L allocazione efficiente delle risorse e il criterio del surplus totale La struttura delle normative antitrust Fondamento teorico: alcuni comportamenti lesivi della concorrenza di una o più imprese possono avere come vittime concorrenti già presenti sul mercato, nuovi potenziali entranti, fruitori finali o intermedi del bene o servizio in questione. Riduzione del benessere sociale 5
6 Da cosa scaturisce la capacità di influire sulle variabili di mercato? Dall aver raggiunto una posizione dominante. Requisiti per lo sfruttamento di una posizione dominante: - presenza nel tempo di prezzi maggiori del costo marginale; - disponibilità di risorse. Le normative antitrust: - divieto di pratiche che costituiscono un abuso di posizione dominante; - divieto di intese e di forme di comportamento coordinato; - controllo della concentrazione delle risorse economiche presso un singolo soggetto; - costituzione di un organismo tecnico preposto all applicazione della politica della concorrenza. Scuole di pensiero e normative antitrust - lo schema struttura-condotta-performance ; - la scuola di Chicago. - La nuova economia industriale; - La teoria dei mercati contendibili. La struttura di mercato e l innovazione 6
7 La normativa antitrust comunitaria Il trattato di Roma: art. 85 (divieto di intese), art. 86 (abuso di posizione dominante), art. 92 (aiuti dagli Stati). La normativa antitrust in Italia Riferimento legislativo: l. n. 287 del La valutazione del potere di mercato Ai fini dell identificazione di situazioni in cui è presente un certo grado di potere di mercato è indispensabile: 1. la definizione di mercato rilevante - Il mercato del prodotto; - Il mercato geografico. 2. la numerosità delle imprese (concentrazione) Monopolio e posizione dominante Le operazioni di concentrazione e le misure di concentrazione 7
8 Prezzi ingiustificatamente gravosi Riferimento all art. 3 della l. n. 287 del Le politiche di prezzo in concorrenza perfetta - la discriminazione di prezzo (vendite gemellate, vendite congiunte) - differenziazione del prodotto e segmentazione dei mercati. Discriminazione, segmentazione e normativa antitrust Alcuni casi di abuso di posizione dominante - British sugar - Telecom Italia 8
9 Barriere all entrata e concorrenza potenziale Rientrano tra i comportamenti lesivi della concorrenza quelle azioni tese a costruire o a consolidare barriere all entrata. Barriere all entrata: - barriere non strategiche; - barriere amministrative; - barriere strategiche (azioni esplicite). Le barriere strategiche: - il prezzo limite; - capacità in eccesso; - differenziazione dei prodotti (fedeltà di marca) - proliferazione dei prodotti. Pratiche predatorie - Pratiche predatorie e asimmetrie finanziarie; - Pratiche predatorie ed effetti di reputazione; - Pratiche predatorie e asimmetrie informative. 9
10 Intese e comportamenti collusivi Il potere di monopolio è ottenuto da un gruppo di imprese che, operando congiuntamente, simulano sul mercato il comportamento di un monopolista. Comune a tutte le legislazioni antitrust: sezioni dedicate alle intese e alla collusione tra gli operatori Fattori che facilitano le intese: concentrazione del mercato presenza di barriere all entrata mercato stabile e regolare regolamentazione regolarità nel tempo delle interazioni commerciali contatti ripetuti su più mercati Fattori che ostacolano le intese (accrescono cioè la possibilità di comportamenti devianti): numerosità degli operatori asimmetrie tra gli operatori (di costo, nelle preferenze intertemporali, nelle strategie, nei prodotti) carenze e ritardi informativi 10
11 Strumenti a disposizione degli operatori per sostenere la collusione riducendo l incertezza sul comportamento dei rivali; - ruolo svolto dalle associazioni di categoria nello scambio di informazioni; - clausole del prezzo imposto; - comune basing point, quando sui prezzi incidono i costi di trasporto; - prezzo minimo garantito; - clausola del consumatore preferito. Il divieto delle intese restrittive della concorrenza comprende: - le intese esplicite; - le intese difensive; - le intese creative. Le forme collusive più diffuse sono in realtà quelle implicite. Un equilibrio collusivo può essere sostenuto anche in assenza di ogni forma di comunicazione tra le imprese. 11
12 Restrizioni verticali sulla concorrenza Tali restrizioni sono dettate dal bisogno di controllare ed eventualmente limitare il campo d azione dei distributori (i cui comportamenti possono influenzare i profitti, le quote di mercato, l immagine e la reputazione del produttore). Forme più diffuse di restrizioni verticali: - restrizioni di prezzo; - vincoli territoriali o selettivi; - volumi minimi; - distribuzione in esclusiva; - diritti di franchising; - obbligo di commercializzazione dell intera linea di prodotti. I controlli verticali come segnale dell esistenza di collusione tra i distributori Quando le restrizioni verticali possono avere effetti positivi sul benessere sociale 12
Economia Industriale e Settoriale
Master in Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale Modulo di Economia Industriale e Settoriale Dott.ssa Marcella Scrimitore Parte prima Economia Industriale e Settoriale Identificazione dei caratteri distintivi
DettagliCapitolo 18. Il modello di Bertrand. Il modello di Bertrand 02/05/2011. L oligopolio e la teoria dei giochi
L oligopolio e la teoria dei giochi Capitolo 18 Oligopolio Uso della teoria dei giochi per analisi dell oligopolio Individuare i prezzi o le quantità scelte da ciascuna impresa, date le decisioni su prezzi
DettagliLa distribuzione degli autoveicoli nella disciplina antitrust europea
La distribuzione degli autoveicoli nella disciplina antitrust europea di Enrico Adriano Raffaelli LA DISTRIBUZIONE DEGLI AUTOVEICOLI - 1 Particolare attenzione del Legislatore europeo verso gli accordi
DettagliLear - Laboratorio di economia, antitrust, regolamentazione
Lear - Laboratorio di economia, antitrust, regolamentazione Adozione di un effect based approach nella valutazione delle intese restrittive: risvolti operativi e conseguenze per il private enforcement
DettagliPROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE
PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE REGOLE DI AMMODERNAMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI Il processo di razionalizzazione e di riqualificazione
DettagliMonopolio e regolazione dei mercati
Corso di Economia applicata dei servizi pubblici locali Monopolio e regolazione dei mercati Università degli Studi di Ferrara Facoltà di Economia Il monopolio La scelta della forma di mercato monopolista
DettagliLE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA
LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA CAPITOLO QUINTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 DAL SETTORE ALL IMPRESA Fino agli anni Novanta:
DettagliStati Generali dell Energia in Toscana
Stati Generali dell Energia in Toscana Firenze, 14 dicembre 2006 Il contributo dell uso efficiente dell energia al conseguimento degli obiettivi di politica energetica: evidenza dal meccanismo dei certificati
DettagliALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l adozione di sistemi di gestione conformi
DettagliLa Competitive Intelligence
La Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso Strategico OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE APPROFONDIRE IL CONCETTO E GLI OBIETTIVI DELLA COMPETITIVE INTELLIGENCE (C.I.) ANALIZZARE LA SEQUENZA
DettagliEffetti distorsivi delle imposte
Capitolo III. Effetti distorsivi delle imposte Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2006 1 Effetti sul benessere dei contribuenti Tutte le imposte sottraggono risorse ai contribuenti,
DettagliIndice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione
Indice Presentazione xiii 1 Le funzioni del sistema finanziario 1 1.1 Che cos è il sistema finanziario 2 1.2 La natura e le caratteristiche degli strumenti finanziari 2 1.3 Quali funzioni svolge il sistema
DettagliL energia. In futuro solo risorse rinnovabili. In un mercato efficiente il passaggio sarebbe graduale e armonioso
L energia Il fabbisogno energetico dei paesi industrializzati è attualmente soddisfatto con ricorso al petrolio e al gas naturale (in Italia per l 80% nel 2001). [Fig. 7.1 e 7.2] In futuro solo risorse
DettagliFare impresa nel turismo. a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it
Fare impresa nel turismo a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it Il tavolo ha l obiettivo di identificare le strategie e gli strumenti per accrescere la competitività, qualità e produttività del
DettagliIL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali
IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali 1. Identificazione delle basi e segmentazione del mercato 2. Definizione dei profili dei segmenti SEGMENTAZIONE DEL MERCATO
DettagliUniversità degli Studi dell Aquila
Università degli Studi dell Aquila Esame di Microeconomia 9 crediti 18 settembre 2013 Docente: Giuseppe Pace ISTRUZIONI Riempire i campi relativi a nome, cognome (IN STAMPATELLO) e matricola sulla griglia.
DettagliIndice. Introduzione. xiii. Parte prima Il sistema finanziario 1
Indice Introduzione xiii Parte prima Il sistema finanziario 1 1 Il sistema finanziario 3 1.1 La struttura del sistema finanziario 4 1.2 Gli intermediari finanziari 6 1.3 I mercati finanziari 8 1.4 Le autorità
DettagliIl nuovo pacchetto sugli aiuti di Stato relativi ai SIEG. DG Concorrenza
Il nuovo pacchetto sugli aiuti di Stato relativi ai SIEG DG Concorrenza Pacchetto adottato il 20.12.2011 Disciplina di qualità per i servizi di interesse generale Proposte della Commissione per la modernizzazione
DettagliLa valorizzazione degli accordi facoltativi regionali alla luce della Dir. 98/34 CE
La valorizzazione degli accordi facoltativi regionali alla luce della Dir. 98/34 CE UCN 98/34/CE UDINE 29 Maggio 2014 CAPO 2 DIVIETO DELLE RESTRIZIONI QUANTITATIVE TRA GLI STATI MEMBRI Articolo 28 Sono
DettagliStrutture/forme di mercato. Concorrenza perfetta Monopolio Oligopolio à la Cournot Stackelberg Bertrand - Collusione
trutture/forme di mercato oncorrenza perfetta Monopolio Oligopolio à la ournot tackelberg Bertrand - ollusione 1 truttura di mercato 2 (Nash) Equilibrio nell oligopolio Un mkt oligopolistico è in equilibrio
DettagliAntitrust e Real Estate. Roma, Tor Vergata 17 ottobre 2014
Antitrust e Real Estate Roma, Tor Vergata 17 ottobre 2014 La concorrenza Nozione Tutela Costituzione (art. 41, utilità sociale) Codice Civile (2595 e ss) La legislazione comunitaria Art. 101, Trattato
DettagliUniversità di Torino Scuola di Studi Superiori A.A. 2011/2012. STATO e MERCATO. prof. Massimiliano Piacenza prof. Gilberto Turati.
Università di Torino Scuola di Studi Superiori A.A. 2011/2012 STATO e MERCATO prof. Massimiliano Piacenza prof. Gilberto Turati Lezione 2 Informazione asimmetrica 1 Riferimenti bibliografici F. Reviglio
DettagliLa formazione delle nuove professionalità nel mercato liberalizzato del gas
Competitività e specializzazione del lavoro nei servizi pubblici La formazione delle nuove professionalità nel mercato liberalizzato del gas Firenze 28 novembre 2008 CHI SIAMO Toscana Energia è stata costituita
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA N. 1269 DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive (MELANDRI) e dal Ministro delle comunicazioni (GENTILONI SILVERI)
DettagliCredito ed Assicurazione
Paolo Sospiro Dipartimento degli Studi sullo Sviluppo Economico Facoltà di Scienze Politiche Università di Macerata paolo.sospiro@unimc.it Credito ed Assicurazione Macerata 26 Ottobre 2015 Economia dello
DettagliALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5
giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5 POR, parte FESR, 2014-2020 ASSE 1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO AUMENTO DELL INCIDENZA
DettagliPianificazione e marketing
Pianificazione e marketing Prof. Amedeo Maizza Ordinario di Economia e gestione delle imprese Il processo di pianificazione nelle imprese La pianificazione aziendale è un processo sistematico di formulazione
DettagliINDICE. Introduzione. Prima parte L economia del sistema dei trasporti
INDICE Prefazione Introduzione XIII XV Prima parte L economia del sistema dei trasporti Cap. 1 - Concetti e definizioni generali pag. 3 1.1 Definizioni e schemi formali di economia e politica dei trasporti
DettagliAIUTI ALLA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NELLE PMI SCHEDA CONOSCITIVA MODULO 5
22085 ALLEGATO N. 6 UNIONE EUROPEA FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE. MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO REGIONE PUGLIA Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l Innovazione REGIONE PUGLIA Programma Operativo
DettagliALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it
DettagliFONDO SEED & VENTURE CAPITAL
1 Il Fondo di nuova generazione in grado di soddisfare le esigenze di finanziamento delle imprese innovative sarde. OBIETTIVO Accrescere la disponibilità di capitale di rischio per le start-up innovative
DettagliIl Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia
Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo
DettagliWebinar. Una ipotesi di Piano di sviluppo culturale: la segmentazione della domanda dei visitatori
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 ASSE E - PIANO FORMEZ 2013 Progetto pilota Revisione dei processi e riorganizzazione di una struttura territoriale del ministero dei beni e delle attività culturali
DettagliDiagnosi energetica o certificazione ISO 50001: saper scegliere consapevolmente
Diagnosi energetica o certificazione ISO 50001: saper scegliere consapevolmente ENERGIA Da problema Ad opportunità STRUMENTI per ottimizzare i costi dell energia AUDIT ENERGETICO NORMA ISO 50001 Sistemi
DettagliConsiderazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE
TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE L. n. 296/2006: art. 1, comma 1126: l attuazione e il monitoraggio di un Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione.
DettagliLingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO. Lezione 15 10 maggio 2010
Lingue e culture per il turismo e il commercio internazionale MARKETING DEL TURISMO Lezione 15 10 maggio 2010 Concetti visti - Prezzo per acquirente e per azienda - Decisioni di pricing e livelli di concorrenza
DettagliMASTER in FASHION MANAGEMENT In aula a Milano dal 05/11/2016
Executive Master MASTER in FASHION MANAGEMENT In aula a Milano dal 05/11/2016 MILANO - Programma Dettagliato delle Lezioni Modulo: STORIA E CONTESTO Storia e contesto attuale della moda Lezione 1, Sabato
DettagliCapitolo I La definizione del problema e il quadro di riferimento teorico: il territorio sistema vitale
Indice Introduzione 11 Gli autori 17 Parte Prima - IL PROBLEMA DI RICERCA Capitolo I La definizione del problema e il quadro di riferimento teorico: il territorio sistema vitale 1. Ricognizione del concetto
DettagliDAL PEAD AL FEAD: cosa cambia negli aiuti europei contro la grave deprivazione materiale
cosa cambia negli aiuti europei contro la grave deprivazione materiale Programme Européen d aide Alimentaire aux plus Démunies 1987: Regolamento (CEE) n. 3730/87 del Consiglio stabilisce le norme generali
DettagliREGIONE PUGLIA. Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO
REGIONE PUGLIA Area Politiche per l Ambiente, le Reti e la Qualità Urbana SERVIZIO ATTIVITA ESTRATTIVE PROGETTO ESECUTIVO IMPLEMENTAZIONE DEL MARCHIO REGIONALE E ASSISTENZA TECNICA ALLO SPORTELLO UNICO
DettagliCOMUNICAZIONE D IMPRESA
COMUNICAZIONE D IMPRESA - La Comunicazione d Impresa - Overview ALESSANDRA POGGIANI - COMUNICAZIONE D IMPRESA LA COMUNICAZIONE D'IMPRESA La comunicazione d impresa consiste principalmente in un attività
DettagliElementi di Economia Concorrenza Imperfetta
Elementi di Economia Concorrenza Imperfetta Dott.ssa Michela Martinoia michela.martinoia@unimib.it Corso di laurea in Scienze del Turismo e Comunità Locale A.A. 2014/15 1 La concorrenza imperfetta Fra
DettagliProgrammazione e Controllo
Programmazione e Controllo A.A. 2013-2014 Dott.ssa Alessandra Stefanoni 2 Pianificazione La PIANIFICAZIONE è il processo mediante il quale l azienda determina gli obiettivi di medio lungo termine, stabilisce
Dettagli32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata
32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata 1 La domanda aggregata è influenzata da molti fattori, inclusi i desideri di spesa delle famiglie e delle imprese Quando i desideri
DettagliCapitolo 6. Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto
Capitolo 6 Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto Per raggiungere l'obiettivo del massimo profitto, le imprese devono risolvere una serie di problemi. Dove produrre? Quanti
DettagliEconomia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 5
Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 5 Il monopolio Mankiw, Capitolo 15 Definizione e caratteristiche Il monopolio è una forma di mercato in cui esiste un unico venditore di un prodotto, per il
DettagliElenco dettagliato degli argomenti da preparare per l esame
Università dell Insubria Facoltà di Giurisprudenza A.A. 007-08 Corso di Economia politica Prof. E. Bellino PROGRAMMA DEL CORSO SVOLTO NELL A.A. 007-08 Libro di testo adottato: Terenzio Cozzi Stefano Zamagni,
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a. 2011-2012 Prof. Elena Cedrola
Corso di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing a.a. 2011-2012 Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola 1 Contenuti del corso Il corso, dopo aver
DettagliCAMBIO IN CORSA PER IL SETTORE DELL AUTO
CAMBIO IN CORSA PER IL SETTORE DELL AUTO Opportunità e sfide alla luce del Nuovo Regolamento sulla Distribuzione Auto Intervento di Gian Primo Quagliano Milano, 18 ottobre 2002 Il Centro Studi Promotor
DettagliLe agevolazioni creditizie per le Startup Innovative: Il Fondo Centrale di garanzia Smart&Start Italia
Le agevolazioni creditizie per le Startup Innovative: Il Fondo Centrale di garanzia Smart&Start Italia Paolo Borgaro Commerciale Corporate Nord Ovest Il Fondo Centrale di garanzia: Strumento di garanzia
DettagliCORSO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA TERRITORIALE INTRODUZIONE AL CORSO: RICHIAMI DI TEORIA ECONOMICA. di Valeria Sodano
CORSO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA TERRITORIALE INTRODUZIONE AL CORSO: RICHIAMI DI TEORIA ECONOMICA di Valeria Sodano Parlare di programmazione economica territoriale significa parlare di due classi di
DettagliEDUCAZIONE SANITARIA. il successo della promozione della salute
strumento per raggiungere strumento per raggiungere il successo della promozione della salute ha lo scopo di ha lo scopo di aiutare la popolazione ad acquisire la salute attraverso il proprio comportamento
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 03 (ED.03) TERMINI E DEFINIZIONI
INDICE 3.1 Termini e Definizioni 3.2 Acronimi 3.3 Modifiche Redatto da Controllato ed approvato da Ida Ceserani Achille Caputi Data 24 aprile 2008 Pagina 1 di 6 3.1 Termini e definizioni Nel Manuale della
DettagliRestrizioni verticali e integrazione verticale
Restrizioni verticali e integrazione verticale Spesso le imprese operanti in diversi stadi della filiera produttiva (es. produttore-distributore) sottoscrivono contratti finalizzati a 1. ridurre i costi
Dettagli3) L IMPRENDITORE O IL NUCLEO IMPRENDITORIALE
Business Plan guida al piano industriale Cominciamo dalla parte descrittiva, spesso trascurata perchè è diffusa l opinione che ritiene il Business Plan composto solo dai numeri, cioè dalle previsioni sulle
DettagliAntonella Laino Il monopolio naturale
A13 477 Antonella Laino Il monopolio naturale Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-4809-2
DettagliAnno Accademico 2009/2010. La comunicazione esterna
Anno Accademico 2009/2010 La comunicazione esterna 7 e 8 lezione 8 ottobre 2009 PUBBLICITA SUI MEDIA COMUNICAZIONE ON LINE RELAZIONI PUBBLICHE PROMOZIONI PRODUZIONI EDITORIALI COMUNICAZIONE INTEGRATA SPONSORIZZAZIONI
DettagliL UNBUNDLING. f.a.q.
L UNBUNDLING f.a.q. 1. Cos è l unbundling e a chi si applica? Il servizio di unbundling è il servizio che consente agli operatori diversi da Telecom Italia e che non possiedono una propria rete di accesso
DettagliEsercitazione 4 EQUILIBRIO. Elena Crivellaro 1. Corso di Economia Politica 1, 2012. 1 Università of Padova
Esercitazione 4 EQUILIBRIO Elena Crivellaro 1 1 Università of Padova Corso di Economia Politica 1, 2012 Elena Crivellaro (Università di Padova ) Esercitazione 4 Economia Politica 1 1 / 31 Concorrenza perfetta:
DettagliCAPITOLO 4. L ambiente esterno
CAPITOLO 4 L ambiente esterno Agenda L ambiente dell organizzazione Influenze ambientali Incertezza ambientale Approccio tradizionali Differenziazione ed integrazione Management meccanico ed organico La
DettagliCorso: TURISMO PROGRAMMA DI DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI
1 Corso: TURISMO PROGRAMMA DI DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO CLASSI 3^, 4^, 5^ SEZIONI E - F Obiettivi minimi: L alunno dovrà: Conoscere e descrivere approfonditamente
DettagliREGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione
REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione Azione 6.3.3. Interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione delle P.M.I.
DettagliOfferta in concorrenza perfetta: Cap.6
Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi Cap.6 Curva di offerta Per capire meglio le origini della curva di offerta consideriamo ora una impresa che debba decidere quale livello di produzione
DettagliDESCRIZIONE SINTETICA
TECNICO DEL MARKETING TURISTICO DESCRIZIONE SINTETICA Il Tecnico del marketing turistico è in grado di analizzare il mercato turistico, progettare un servizio sulla base della valutazione della domanda
DettagliPARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che con le loro scelte indirizzano il mercato della produzione, trasformazione, distribuzione n
INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PRESENTAZIONE ASL TO 4 Dipartimento di prevenzione Gruppo sicurezza alimentare Ivrea 8 novembre 2013 PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che
DettagliREGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione
REGIONE PUGLIA Programma Operativo Puglia FESR 2007-2013 Asse VI Competitività dei sistemi produttivi e occupazione Azione 6.3.3. Interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione delle P.M.I.
DettagliPROJECT & ENERGY QATAR STONE TECH Incontri b2b Doha, 6 / 9 maggio 2013. PROJECT & ENERGY QATAR STONE TECH Incontri b2b Doha - 6 / 9 maggio 2013
1. RIFERIMENTI AZIENDA PROJECT & ENERGY QATAR STONE TECH Incontri b2b Doha - 6 / 9 maggio 2013 COMPANY PROFILE (spedire via fax 0444 994769 o mail francesca.vitetta@madeinvicenza.it) RAGIONE SOCIALE P.IVA
DettagliUniversità degli Studi dell Aquila
Università degli Studi dell Aquila Esame di Microeconomia 9 crediti 25 giugno 2014 Docente: Giuseppe Pace ISTRUZIONI Riempire i campi relativi a nome, cognome (IN STAMPATELLO) e matricola sulla griglia.
DettagliGreen Investor Day. Guerino Loi Chief Executive Officer guerino.loi@tholosgreen.com. 8 Maggio 2014
Green Investor Day Guerino Loi Chief Executive Officer guerino.loi@tholosgreen.com 8 Maggio 2014 Chi siamo Tholos è una ESCo accreditata presso l' AEEG/GSE operatore mercato dei TEE presso il GME 2 La
DettagliVantaggio competitivo
Vantaggio competitivo 1 Il vantaggio competitivo è il risultato di una strategia che consente all impresa di mantenere una posizione favorevole nell ambiente in cui opera Delineare i confini dell area
DettagliPERCORSO IN... PROGETTAZIONE... EUROPEA...
PERCORSO IN... PROGETTAZIONE... EUROPEA... I fondi diretti 2014-2020... e la buona proposta di successo... INTRODUZIONE Con la nuova programmazione comunitaria, tra il 2014 e il 2020 l Unione europea investirà
DettagliGuido Corbetta. Irene Dagnino. Mario Minoja. Giovanni Valentini
Il settore farmaceutico in Italia: Posizionamento e fattori di crescita Guido Corbetta Irene Dagnino Mario Minoja Giovanni Valentini Centro di Ricerca Imprenditorialità e Imprenditori (EntER) Università
DettagliIstituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni
DECRETO INTERMINISTERIALE Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni IL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI E IL MINISTRO
DettagliLa gestione del magazzino per l e-commerce
La gestione del magazzino per l e-commerce 1 PRESENTAZIONE 2 IL GRUPPO FRANCESCHELLI GROUP S.P.A. 3 IDENTITA Due Torri è un azienda italiana fondata nel 1974 e che da più 40 anni opera nel business della
DettagliInternazionalizzazione e servizi SACE per le imprese
Internazionalizzazione e servizi SACE per le imprese Giorgio Tellini Amministratore Delegato SACE Forum Internazionalizzazione Roma, 26 giugno 2006 I cambiamenti del mercato dell assicurazione ai finanziamenti
DettagliLe funzioni del sistema finanziario
Le funzioni del sistema finanziario 1 1.1 Che cos è il sistema finanziario 1.2 La natura e le caratteristiche degli strumenti finanziari 1.3 Quali funzioni svolge il sistema finanziario 1.3.1 L offerta
DettagliEfficienza secondo i criteri di first best
Efficienza secondo i criteri di first best Ruolo del settore pubblico Intervento dello Stato L economia pubblica giustifica l intervento dello Stato nell economia in presenza di fallimenti del mercato
DettagliRipasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo
Ripasso Macroeconomia Economia del territorio e dello sviluppo Principali variabili macroeconomiche PIL reale, PIL nominale e PIL pro capite Tasso di disoccupazione Tasso di inflazione PIL: produzione
DettagliIl Brevetto & Il Mercato
Il Brevetto & Il Mercato Ferrara, 16 Aprile 2015 Emanuele Acconciamessa Chief Operating Officer @Emacconciamessa La rilevanza strategica del brevetto Il brevetto è lo strumento giuridico con il quale viene
DettagliOSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE
PROTOCOLLO D INTESA TRA ARAN E CGIL CISL UIL CONFSAL CISAL CONFEDIR CIDA COSMED USAE CGU CONFINTESA (con riserva) PER LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE mdegiacomo\xsottoscrizione_protocollo
DettagliTorino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy
SCM Academy Avvio attività operative Torino, 18/10/2014 Domenico Netti Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy 1 Costituzione di SCM Academy I Prinicipii e gli obiettivi (1/4) E' stata
DettagliL PORTAFOGLIO CLIENTI AREA DI SPECIALIZZAZIONE TECNICO DEL COMMERCIO ESTERO
L PORTAFOGLIO CLIENTI AREA DI SPECIALIZZAZIONE TECNICO DEL COMMERCIO ESTERO Greta Schiavon Classe 5 C^ TGA Anno 2008/2009 CUSTOMER SATISFACTION SODDISFAZIONE : valutazione che fanno i clienti di un prodotto,
DettagliAllegato B alla delibera n. 87/06/CONS
Allegato B alla delibera n. 87/06/CONS Integrazione alla consultazione pubblica sulla identificazione ed analisi dei mercati dei servizi telefonici locali, nazionali e fisso-mobile disponibili al pubblico
DettagliGiovani Imprenditori in Agricoltura: Gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività
Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Giovani Imprenditori in Agricoltura: Gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività Convegno OIGA 2009-10
DettagliRIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING
RIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING CLASSE TERZA RIM CONOSCENZE ABILITA' ECONOMIA AZIENDALE GEOPOLITICA Organizzazione aziendale e analisi del fabbisogno finanziario. Regole e tecniche di contabilità
DettagliDAL PEAD AL FEAD: cosa cambia negli aiuti europei contro la grave deprivazione materiale
DAL PEAD AL FEAD: cosa cambia negli aiuti europei contro la grave deprivazione materiale Rischio di povertà o esclusione sociale Numero di persone (1.000) Percentuale popolazione totale (%) Numero di persone
Dettagli3 MONITORAGGIO DELLE AUTO DI SERVIZIO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Anagrafica Ente CF: 00324130194 Tipologia: AMMINISTRAZIONI COMUNALI Denominazione: COMUNE DI VESCOVATO Indirizzo: PIAZZA ROMA 4 Ufficio: TECNICO 3 MONITORAGGIO DELLE AUTO DI SERVIZIO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
DettagliLa vendita e la gestione della rete di vendita CAP 9
La vendita e la gestione della rete di vendita CAP 9 La vendita e la gestione della rete di vendita 1. Il ruolo della vendita e le varie tipologie di forza vendita 2. Il cliente 3. Il processo di vendita
Dettaglimhtml:file://c:\documents and Settings\c.lusardi\Desktop\Questionario 2011.mht
mhtml:file://c:\documents and Settings\c.lusardi\Desktop\Questionario 211.mht Pagina 1 di 5 25/6/212 Ente collegato: COMUNE DI RIPALTA CREMASCA Chiudi - Guida alla compilazione - FAQ Stato: Salvato in
DettagliScienza delle finanze: introduzione
Scienza delle finanze: introduzione Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza Università Milano-Bicocca a.a. 2013/1024 A. Santoro Obiettivi del corso Fornire allo studente quella formazione economica
DettagliMobilità aziendale: sfide e opportunità per il futuro
Mobilità aziendale: sfide e opportunità per il futuro Giornata informativa Svizzera Energia Gestione della mobilità aziendale 15 ottobre 2014 Paradiso Federica Corso Talento Sezione della mobilità Repubblica
DettagliEconomia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali
Economia e Organizzazione aziendale L analisi funzionale delle attività interne all impresa Funzioni gestionali 1 Attività in gruppi omogenei DIREZIONALI: attuate dai componenti della direzione dell impresa.
DettagliSARDINIA. LAND OF INNOVATION LA REGIONE SARDEGNA E LE POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE INNOVATIVE
SARDINIA. LAND OF INNOVATION LA REGIONE SARDEGNA E LE POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE INNOVATIVE Fondo europeo di sviluppo regionale Progettare il futuro STRATEGIA EUROPA 2020 La strategia di crescita
DettagliMercato dei Titoli di Efficienza Energetica
Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale I semestre 2015 Pubblicato in data 30 luglio 2015 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...
DettagliSERVIZIO ENERGIA. da biomasse CARBOTERMO SPA. UNA STORIA CHE INIZIA SESSANT ANNI FA.
SERVIZIO ENERGIA da biomasse CARBOTERMO SPA. UNA STORIA CHE INIZIA SESSANT ANNI FA. Tutela dell ambiente Per Carbotermo l esigenza di contribuire al risparmio energetico e alla tutela dell ambiente deve
DettagliCLASSE QUARTA Relazioni Internazionali
CLASSE QUARTA Relazioni Internazionali Modulo 1. DALLE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO AL BILANCIO Sapere: Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali, utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti
DettagliAnalisi didattica della distribuzione e della strategia multibrand
Analisi didattica della distribuzione e della strategia multibrand L olio è uno dei principali prodotti dell industria agroalimentare italiana nonché uno dei simboli del made in Italy, infatti l Italia
DettagliPENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI
PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI Il programma di penetrazione dei mercati esteri è uno degli incentivi a favore delle imprese che investono in strutture commerciali in paesi al di fuori dell Unione Europea
DettagliCOMUNICAZIONE D IMPRESA
COMUNICAZIONE D IMPRESA Marketing 3ae strategia Definizione di Marketing Leve del marketing strategico Il marketing MIX Sviluppo della definizione di marketing Definizione di strategia Momenti del pensiero
DettagliI macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento.
I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 L Unione Europea nel 2008 ha fissato, con il pacchetto 20-20-20, degli obiettivi
Dettagli