PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI LECCO: DATI 2013.

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1 Settore Ambiente, Ecologia, Caccia e Pesca, Agricoltura Servizio Rifiuti Osservatorio Rifiuti PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI LECCO: DATI Il presente documento vuole costituire una sintesi dei dati più significativi relativi alla produzione e alla gestione dei rifiuti urbani in provincia di Lecco nell anno 2013, raccolti ed elaborati, come di consueto, dall Osservatorio Provinciale Rifiuti. Nel 2013 la produzione dei Rifiuti Urbani totali in provincia di Lecco ha registrato un aumento, seppur contenuto, rispetto all anno precedente, in controtendenza rispetto all andamento degli ultimi due anni. L analisi dei dati mostra, infatti, come nel 2013 siano state prodotte t di rifiuti urbani, t in più rispetto al 2012 (+1,1%). La produzione media pro-capite dei rifiuti urbani è passata dai 442,25 kg/abitante del 2012 ai 448,42 kg/abitante del 2013 (+1,4%). Si precisa, per chiarezza, che la produzione pro-capite risente dell adeguamento all ISTAT del dato della popolazione provinciale che nel 2013 ha subito una flessione dello 0,26% rispetto al valore rilevato dall Osservatorio nell anno precedente. Se si tiene conto del dato ISTAT 2012, il valore della produzione pro-capite 2013 risulta sostanzialmente allineato al dato 2012, con un aumento dello 0,28%. Il Grafico I illustra la composizione dei Rifiuti Urbani in provincia di Lecco nel 2013: la Frazione Residuale (rifiuto indifferenziato, comprensiva anche dello Spazzamento Strade) rappresenta il 34,3% dei Rifiuti Urbani, gli Ingombranti (per la sola quota a smaltimento) il 5,5% e le Raccolte Differenziate (comprensive dei materiali recuperati dagli ingombranti) il 60,2%. La Tavola I e il corrispondente Grafico II riportano la serie storica della produzione dei rifiuti urbani in provincia di Lecco nell ultimo quinquennio. Dall analisi dei dati si evince che, a fronte della flessione rilevata nel 2011 (-1%) e nel 2012 (-4%), lo scorso anno si è assistito ad una modesta crescita della produzione dei rifiuti urbani, nonostante il perdurare della situazione recessiva. L incremento dei rifiuti urbani totali rilevato nel 2013 è stato accompagnato da un aumento, in termini assoluti, della produzione di tutte le macrocategorie (Frazione Residuale, Ingombranti a smaltimento e Raccolte Differenziate). In particolare, la Frazione Residuale, comprensiva dello spazzamento strade, con una produzione di t ha registrato un aumento di 401 t rispetto all anno precedente, pari all 1,6%. Si rileva, tuttavia, come la frazione residuale propriamente detta, ovvero il rifiuto indifferenziato raccolto con sacco trasparente, sia diminuita di 105 t rispetto al A livello provinciale la produzione media annua pro-capite della Frazione Residuale è risultata pari a 153,70 kg/abitante, valore superiore al dato 2011 (152,13 kg/abitante), ma inferiore all obiettivo stabilito dal Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti (di seguito: PPGR) per il medesimo anno (168,78 kg/abitante). Nell anno 2013 i rifiuti Ingombranti hanno registrato una produzione di t, corrispondente ad un pro-capite di 26,12 kg/abitante, con un incremento del 4,3% rispetto all anno precedente.

2 Le Raccolte Differenziate con una produzione di t (considerando anche i materiali recuperati dai rifiuti ingombranti) hanno registrato, in termini assoluti, un aumento di 950 t rispetto al 2012 (+1%). Tuttavia, in considerazione della maggiore crescita della produzione dei rifiuti urbani, la percentuale di raccolta differenziata è rimasta sostanzialmente stabile (dal 60,3% al 60,2%), di poco inferiore all obiettivo del piano provinciale rifiuti (62,6%). Il Grafico III illustra la composizione delle Raccolte Differenziate, in termini di quantità intercettata a livello provinciale, prescindendo dalla modalità di conferimento. Nel 2013 la raccolta differenziata che ha intercettato le maggiori quantità di rifiuto è costituita dagli Scarti Vegetali (25,3%), seguita dalla Frazione Umida (21,1%), dal Sacco Viola (19%), dal Vetro (14,5%) e, a maggior distanza, dalla Carta e Cartone (7,6%). Per quanto concerne la diffusione dei servizi di raccolta differenziata, si precisa che i comuni che a fine 2013 hanno attivato il servizio di raccolta della Frazione Umida risultano essere 81 (i comuni rimanenti hanno una popolazione complessiva di soli abitanti); il Sacco Viola viene utilizzato per il conferimento della frazione secca riciclabile in 88 comuni della provincia (ha introdotto ex novo tale servizio di raccolta il Comune di Cassago Brianza). La raccolta domiciliare del Vetro è stata effettuata in 36 comuni (nel 2013 hanno introdotto ex novo tale servizio di raccolta 14 comuni). L andamento delle raccolte differenziate nei comuni della provincia è molto diversificato: l obiettivo previsto dal PPGR per il 2013 (62,6%) risulta raggiunto, o addirittura migliorato, prevalentemente nei comuni briantei (Meratese e Casatese), mentre nelle aree a nord (Lago e Valsassina) si registrano generalmente percentuali di raccolta differenziata inferiori al traguardo stabilito, come si rileva dalla Cartina che riporta la georeferenziazione dei comuni lecchesi e le relative percentuali di raccolta differenziata. Una conferma emerge dalla classifica dei circondari per percentuale di raccolta differenziata, riportata nella Tavola IV. Nel 2013 la palma del Circondario riciclone spetta ancora al Meratese (65,0%), seguito dal Casatese (64,8%), gli unici ad aver conseguito e migliorato l obiettivo di raccolta differenziata stabilito dal piano rifiuti. Poco al di sotto dell obiettivo di piano la Valle San Martino (61,8%), seguono l Oggionese (60,1%), il Lario Orientale (59,8%) e il Lecchese (56,8%); chiude la graduatoria la Valsassina (45,7%). Quanto alle performance dei singoli Comuni, nel 2013 al 1 posto Lierna, con il 75,3% di raccolta differenziata e con un pro-capite di rifiuti differenziati pari a 421,27 kg/ab., seguito da Robbiate con il 73,9%. Chiudono la graduatoria, con percentuali inferiori al 35%, Morterone (16,8%), i comuni della Valvarrone (Introzzo: 28,3%, Sueglio: 28,1%, Tremenico: 33,2%, Vestreno: 33,4%) e Varenna (30,4%). Tra i Comuni che hanno migliorato in modo significativo la propria percentuale di raccolta si distinguono Perledo con il 64,6% (dal 65 al 31 posto, dopo l introduzione della raccolta domiciliare nell'ottobre 2012), Valgreghentino con il 66,7% (dal 37 al 24 posto) e Ballabio con il 63,3% (dal 52 al 38 posto). Tra i Comuni che hanno visto peggiorare i risultati conseguiti nel 2012 si segnalano Cesana Brianza (-4,2%) e Rogeno (-3,1%). Sostanzialmente stabile il capoluogo, passato dal 55,6% al 54,9%. Nella Tavola III è riportata la graduatoria dei primi 10 Comuni più virtuosi per percentuale di raccolta differenziata conseguita. Coerentemente con l analisi già condotta negli scorsi anni, in aggiunta ai consueti dati relativi alla produzione dei rifiuti urbani e alle raccolte differenziate sono stati analizzati i destini dei principali flussi di rifiuti urbani prodotti in provincia di Lecco (frazione residuale, ingombranti, spazzamento strade, sacco viola, frazione umida, carta e cartone, plastica, vetro, metalli, scarti vegetali, legno, RAEE). L analisi dei destini associati alle diverse frazioni di rifiuti urbani evidenzia come delle t di rifiuti urbani prodotte nel 2013 il 22% è stato conferito, direttamente o

3 transitando dalla piattaforma ecologica provinciale, ad impianti di recupero o di smaltimento ubicati fuori provincia, a fronte del 23% del Mentre la frazione residuale e i rifiuti ingombranti vengono trattati in impianti provinciali, le raccolte differenziate vengono conferite per il 32% circa ad impianti di recupero extraprovinciali: in particolare il vetro è stato totalmente esportato, stante l assenza di impianti provinciali di recupero, e una parte consistente degli scarti vegetali è stata conferita ad impianti di compostaggio extraprovinciali, in quanto l impianto di Annone Brianza, autorizzato per t/anno, non consente di soddisfare pienamente il fabbisogno provinciale di frazione organica, pari a tonnellate. Infatti, l impianto di compostaggio garantisce la completa autosufficienza provinciale nel recupero della frazione umida da raccolta differenziata, ma di sola quota parte del verde (30% circa). Il Grafico IV illustra il ciclo dei rifiuti urbani in provincia di Lecco nel Allegati: Grafico I, Tavola I, Grafico II, Grafico III, Cartina, Tavola II, Tavola III, Tavola IV, Grafico IV.

4 Grafico I

5 EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI LECCO IN KG (ANNI ) FRAZIONE RESIDUALE INGOMBRANTI a SMALTIMENTO RACCOLTE DIFFERENZIATE TOTALI Tavola I PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI LECCO ( ANNI ) FRAZIONE RESIDUALE INGOMBRANTI a SMALTIMENTO RACCOLTE DIFFERENZIATE TOTALI Grafico II

6 Grafico III

7 OBIETTIVI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA D. Lgs. 152/2006 L. 269/2006 PPGR L.R. 26/2003 (Finanziaria 2007) scenario n. 2 anno obiettivo obiettivo obiettivo obiettivo anno anno anno RD RD RD RD % % % ,2% % % % ,6% % % ,1% Tavola II GRADUATORIA COMUNI IN BASE ALLA % RD Classifica Comune %RD 1 Lierna 75,3 2 Robbiate 73,9 3 Dorio 73,1 4 Monticello Brianza 72,9 5 Viganò 72,6 6 Verderio Inferiore 72,2 7 Montevecchia 71,9 8 Airuno 71,6 9 Monte Marenzo 71,3 10 Ello 70,3 Tavola III Cartina

8 PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI NEI CIRCONDARI - ANNO 2013 CIRCONDARIO FRAZIONE RESIDUALE INGOMBRANTI A SMALTIMENTO RD TOT. RIFIUTI URBANI TOT. MERATESE ,0 CASATESE ,8 VALLE SAN MARTINO ,8 OG GIONESE ,1 LARIO ORIENTALE ,8 LECCHESE ,8 VALSASSINA ,7 PROVINCIA DI LECCO ,2 % RD Tavola IV

9 SCHEMA GESTIONE FLUSSI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI LECCO - ANNO 2013 Grafico IV

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