Cooperazione italiana a Gerusalemme, l UNDP ha promosso un progetto presso l ospedale di Beit Jala che ha riguardato: - la costruzione di un quarto pi
|
|
- Demetrio Villa
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 B. Scopo: Sostegno alla qualità, sostenibilità e copertura dei servizi pubblici di Anatomia patologica. C. Area geografica: West Bank, Palestina (Cisgiordania) D. Istituzione responsabile dell esecuzione del progetto: Associazione Patologi oltre Frontiera APOF onlus. E. Descrizione del contesto a livello locale Il Governo italiano ha finanziato, dal 2001, un progetto di sviluppo di un Centro Onco-ematologico nazionale palestinese presso l ospedale pubblico di Beit Jala, zona di Betlemme nel West Bank, come parte di una più ampia azione di assistenza al popolo palestinese. Il progetto nasce dalla consapevolezza di una pesante inadeguatezza delle strutture oncologiche a far fronte ai bisogni della popolazione palestinese affetta da patologie tumorali, sia di adulti che di bambini. Questa situazione comporta un esborso da parte dell Autorità Palestinese per il pagamento di cure sanitarie all estero di persone affette da patologie tumorali che costituisce attualmente la maggiore spesa del bilancio del Ministero della Salute. Gli ospedali che includono reparti di onco-ematologia sono l Al Watani Hospital collegato all ospedale Rafidia, per la zona di Nablus nella parte nord della West Bank, e il Beit Jala Government Hospital (BJGH), per la zona di Betlemme nella parte sud della West Bank. Questi ospedali trattano circa mille nuovi casi/anno di patologia neoplastica, di cui il 10% riguarda pazienti al di sotto dei 20 anni di età. Su richiesta dell Autorità Palestinese (Ministero della Salute) e dell Unità Tecnica Locale della 1 / 6
2 Cooperazione italiana a Gerusalemme, l UNDP ha promosso un progetto presso l ospedale di Beit Jala che ha riguardato: - la costruzione di un quarto piano (480 mq) per le degenze oncoematologiche e di un quinto piano (180 mq) per il laboratorio di istopatologia; - l acquisizione di attrezzature per il laboratorio di istopatologia; - l acquisto di farmaci per un anno; - training di personale medico e paramedico. Il progetto ha avuto inizio nel 2001 con l ampliamento dell ospedale. In seguito, nell aprile 2004, si è proceduto all acquisto delle attrezzature, tra cui quelle relative al laboratorio di istopatologia. Nonostante notevoli sforzi da parte dell UNDP per reclutare, in quell area o nei Paesi confinanti (Giordania ed Egitto) almeno un medico specialista in Anatomia patologica, attualmente i due posti previsti nella dotazione organica del personale sono vacanti. F. Missione di sopralluogo Nell ottobre 2005 la Provincia di Venezia e l Associazione Patologi oltre Frontiera hanno realizzato una breve missione esplorativa a Gerusalemme con l obiettivo di verificare la possibilità di proporre un progetto centrato sullo sviluppo dell Anatomia patologica nell area della West Bank, in particolare presso gli ospedali di Rafidia (zona di Nablus) e di Beit Jala (zona di Betlemme). Durante la missione si sono identificate le potenzialità e le necessità dei due servizi, con preciso riferimento al loro ruolo chiave nella diagnostica delle patologie oncologiche ed oncoematologiche. Il servizio di Istopatologia dell ospedale di Beit Jala (zona di Betlemme) presenta una dotazione tecnologica di ottimo livello, quasi completa e adatta a sostenere un carico di lavoro pari a casi/anno. La sua creazione è recente, e contemporanea alla costruzione del padiglione Oncologico dell Ospedale. Il personale attuale è limitato ad un tecnico specializzato, con training di tre settimane presso l Università Sacro Cuore di Roma. Fino ad oggi il laboratorio non ha mai iniziato l attività di allestimento dei preparati cito-istologici. Il servizio di Istopatologia dell ospedale di Rafidia (zona di Nablus) ha una dotazione tecnologica lontana da standard ottimali. Manca della possibilità di effettuare esami di immunoistochimica - ormai step irrinunciabile nella diagnostica anatomopatologica - e dell informatizzazione. Il personale è formato da due patologi, dell età di 60 anni circa, e di tre tecnici, di cui una con training in Italia. La casistica dichiarata si aggira attorno ai casi/anno. Anche nell ospedale di Rafidia esiste un reparto di oncologia e di oncoematologia per pazienti adulti e pediatrici. G. Obiettivo Generale del progetto Fornire al servizio sanitario palestinese un appoggio per il rafforzamento e la stabilizzazione della diagnostica citologica e istopatologica, necessaria per lo sviluppo di una adeguata qualità assistenziale in ambito oncologico. Il progetto prevede, come intervento prioritario, di mettere l'ospedale di Beit Jala nella condizione di realizzare autonomamente in sede preparati istologici, immunoistochimici e citologici. H. Obiettivi Specifici del progetto 1. Assicurare la regolare attività istologica e citologica e l allestimento di preparati di immunoistochimica al servizio di Anatomia Patologica dell ospedale di Beit Jala. 2 / 6
3 2. Aumentare la capacità professionale del personale medico e tecnico dei due servizi (ospedale di Beit Jala e di Rafidia). 3. Migliorare e completare le attrezzature tecnologiche dei due servizi (ospedale di Beit Jala e di Rafidia). 4. Migliorare l utilizzo della diagnostica istologica e citologica nell iter assistenziale del paziente oncologico da parte dei clinici (ospedale di Beit Jala e di Rafidia). 5. Assicurare la continuità del servizio e il costante funzionamento delle attrezzature (ospedale di Beit Jala). I. Azioni - in funzione dell obiettivo 1: L associazione Patologi oltre Frontiera (APOF) invia con la cadenza piu avanti descritta patologi e tecnici, con il compito di iniziare il piu rapidamente possibile la messa in funzione di tutte le attrezzature presenti nel laboratorio di Anatomia Patologica dedicate all allestimento dei vetrini di istologia e citologia con metodica di EE e Papanicolau. I patologi APOF provvederanno alla refertazione della diagnostica istologica e citologica dei casi giunti al Servizio dell ospedale di Beit Jala; è verosimile che parte degli ospedali che attualmente si riferiscono al Servizio di istopatologia di Rafidia, inviino biopsie e pezzi operatori al nuovo servizio. I referti saranno firmati dal patologo del Servizio di Rafidia (Nablus), mentre resterà traccia sul referto della diagnostica eseguita dai patologi italiani (siglatura del referto). Limitatamente alla prima parte del progetto ( ), nel periodo in cui non è presente il patologo italiano, tutti i casi (vetrini gia allestiti) saranno inviati mediante DHL al referente patologo in Italia per il controllo di qualità. Una volta verificata la messa a routine dell attività di base, viene implementata l attività di immunoistochimica, con particolare priorità a quelle reazioni utili alla definizione di protocolli terapeutici o alla diagnostica differenziale istopatologica. Nella seconda parte del progetto ( ) verrà installata l attrezzatura per la telepatologia, mediante la quale potranno essere richiesti pareri diagnostici su casi particolarmente impegnativi in tempo reale, sostituendo quindi l invio dei vetrini per DHL prevista nella prima parte del progetto. L Unità Tecnica Locale della Cooperazione italiana a Gerusalemme fornirà assistenza logistica nel garantire al meglio la sicurezza dei volontari, la ricerca di alloggi, la mobilità di servizio. Assistenza logistica sarà fornita a seconda delle necessità anche dal PNUD di Gerusalemme e dalla Municipalità di Betlemme. L acquisto dei reagenti e dei disposable sono a carico della competente amministrazione palestinese. - In funzione dell obiettivo 2: i patologi e i tecnici coinvolti nel progetto hanno come compito fondamentale quello di strutturare un preciso programma di formazione e aggiornamento, per tecnici e medici, coordinato dal responsabile di progetto. Un tecnico sarà accolto per tre mesi in una o piu strutture italiane per una formazione specifica di allestimento dei preparati cito-istologici e immunoistochimici. Verranno inviati testi e letteratura (linee guida, protocolli ecc.) nuovi o usati, comunque recenti, 3 / 6
4 per aggiornare la biblioteca specifica di anatomia patologica nei due ospedali. Nella seconda parte del progetto ( ) sono previste due borse di studio da assegnare a due laureati in medicina e chirurgia palestinesi, che in Italia si specializzeranno in Anatomia Patologica e verranno, assieme al medico palestinese attualmente gia al terzo anno di specializzazione presso l università di Pisa, successivamente assegnati ai laboratori degli ospedali di Beit Jala e di Rafidia dalle autorità palestinesi. N.B. Nel caso in cui personale medico gia specializzato venga assunto in servizio nel corso del 2006 puo essere riconsiderato il numero di borse di studio da impegnare per la specializzazione in Italia. - In funzione dell obiettivo 3: Dovranno essere completate le attrezzature presenti a Beit Jala con il seguente materiale: coloratore automatico di vetrini citologici e istologici 2 computer e stampanti software per l informatizzazione del servizio in rete LAN - In funzione dell obiettivo 4: Verranno programmati degli incontri clinico-patologici con i colleghi clinici, a cadenza quindicinale, che focalizzino l attenzione sull utilita dell esame istologico o citologico come ausilio di elevata efficacia nella gestione del paziente oncologico. Sarà occasione di riesame e aggiornamento di protocolli diagnostici ma anche terapeutici. - In funzione dell obiettivo 5: L obiettivo 5 viene raggiunto prevedendo un programma di assistenza tecnica alle apparecchiature che curi tutti gli aspetti: assistenza nel collaudo e nello start up del laboratorio, assistenza programmata (ogni 6 mesi) e assistenza on demand. La continuità dell attività del laboratorio viene assicurata oltre che dalla efficienza delle attrezzature sottoposte a un corretto programma di manutenzione, anche dalla presenza del patologo italiano in turno, e nei periodi in cui ciò non sia previsto dal programma, da uno dei patologi del Rafidia Hospital per due accessi settimanali. J. Beneficiari Diretti: Medici di Oncologia e oncoematologia dell ospedale di Beit Jala Indiretti: Pazienti affetti da tumori della popolazione della West bank (per miglior trattamento e per una diagnostica piu precoce) Medici oncologi ed ematologi dell ospedale di Al Watani di Nablus Patologi dell ospedale di Rafidia 1 K. Schema e tempistica del progetto Attivita Inizio Fine responsabile Acquisto di un coloratore automatico, invio e installazione. DICEMBRE 2005 GENNAIO 2006 APOF Reagentario e disposable DICEMBRE 2005 GENNAIO 2006 Direzione sanitaria osped. Beit Jala Materiale bibliografico (testi di tecnica e diagnostica) GENNAIO FEBBRAIO APOF Primo turno mensile patologo + tecnico * FEBBRAIO 4 / 6
5 APOF secondo turno mensile patologo + tecnico MARZO APOF Informatizzazione del Servizio MARZO PROVINCIA di VENEZIA terzo turno mensile patologo + tecnico APRILE APOF Verifica ispettiva APRILE APOF UNDP PROVINCIA di VENEZIA MUNICIPALITA di BETLEMME TURNI a cadenza BIMESTRALE Giugno, settembre, novembre APOF Invio vetrini per DHL Maggio, luglio, agosto, ottobre, dicembre UNDP * N.B.: Il patologo italiano del primo turno si accerterà, prima di programmare il viaggio, che tutti i reagenti e i disposable necessari siano presenti nel laboratorio Attivita Inizio Fine responsabile Acquisto di una attrezzatura completa per telepatologia, invio e installazione. DICEMBRE 2006 GENNAIO 2007 APOF Materiale bibliografico (testi di tecnica e diagnostica) GENNAIO 2007 FEBBRAIO 2007 APOF Turni patologi + tecnico a cadenza quadrimestrale Gennaio 2007 APOF Aprile 2007 APOF Turni e verifica c.p. Settembre 2007 APOF UNDP PROVINCIA di VENEZIA MUNICIPALITA di BETLEMME Gennaio 2008 APOF Turni e verifica c.p. Aprile 2008 APOF UNDP PROVINCIA di VENEZIA MUNICIPALITA di BETLEMME Settembre 2008 Chiusura del Progetto e verifica Dicembre 2008 APOF UNDP PROVINCIA di VENEZIA MUNICIPALITA di BETLEMME Specializzazione di due laureati palestinesi UNDP PROVINCIA di VENEZIA L. Risultati attesi 1- Messa in funzione del laboratorio di AP e raggiungimento, nei tempi previsti, di elevati standard di output qualitativi e quantitativi, inclusi esami intraoperatori e di immunoistochimica. 2- Copertura della domanda di diagnostica istopatologica e citologica del territorio della West Bank, Palestina. 3- Miglioramento dello standard qualitativo assistenziale generale oncologico e oncoematologico. 4- Dare una prospettiva di continuità nel futuro alla anatomia patologica del territorio. M. Valutazione e monitoraggio 1- Il responsabile di progetto valuterà trimestralmente l andamento del programma, segnalando eventuali difformità o debolezze del sistema, così da permettere rapidi adeguamenti a mutate realtà locali. 2- Le verifiche saranno effettuare sull output del laboratorio (qualità dei vetrini, rapidità nella refertazione), sul grado di compliance dei clinici, nonché sull impatto generale del progetto rispetto al suo scopo, all obiettivo generale e agli obiettivi specifici. 3- Indicatori di verifica sull output del laboratorio e sul grado di compliance dei clinici: - N di casi citologici ed esami al criostato inviati - Percentuale di campioni inadeguati - Percentuale di campioni diagnostici - Percentuale di falsi positivi e falsi negativi dei casi diagnosticati dal personale locale - Concordanza cito-istologica per quei casi sottoposti ad esame istologico intraoperatorio con precedente esame citologica (ad esempio mammella) - Tempi di risposta. - Audit con clinici 4- Gli indicatori di verifica sull impatto generale del progetto rispetto al suo scopo, all obiettivo generale e agli obiettivi specifici verranno definiti all avvio del progetto di concerto tra i partner. N. Durata Il progetto ha durata triennale. Tuttavia è auspicabile che si crei nel tempo una stretta collaborazione tra l Associazione Patologi oltre Frontiera e il personale medico e tecnico locale, 5 / 6
6 anche in considerazione del fatto che solo alla fine del periodo di specializzazione in Italia dei due patologi previsti (5 anni: dal 2006 al 2010) i servizi di anatomia patologica del territorio avranno raggiunto la dovuta stabilità e completezza nella dotazione del personale. La telepatologia sarà fondamentale per instaurare un programma di teleconsulti su casi di difficile interpretazione. La valutazione finale del progetto dovrà tenere conto di questi aspetti riguardanti le prospettive di continuità nel tempo dei nuovi servizi. O. Budget preventivo (valori in euro) prima parte costo X tot. A carico viaggi patologi, tecnici e verifica c.p Provincia diaria giornaliera UNDP valorizzazione attività patologi e tecnici (per mese) APOF tecnico exp palestinese 3 mesi Provincia DHL invii UNDP coloratore automatico Provincia programma informatica (3 licenze) Provincia 2 computer e stampante Provincia archivi vetrini e blocchetti Provincia programma assistenza attrezzature Provincia libri, didattica, segreteria, elaborazione dati Provincia Totale seconda parte costo X Totale A carico viaggi patologi, tecnici e verifica c.p Provincia diaria giornaliera Provincia Valorizzazione attività patologi e tecnici (per mese) APOF telepatologia Provincia programma assistenza attrezzature Provincia borse di studio specializzandi UNDP viaggi specializzandi UNDP diaria forfettaria specializzandi UNDP Libri, didattica, segreteria, elaborazione dati Provincia / APOF Totale Totale generale progetto P. Finanziamento (valori in euro) Provincia di Venezia Cooperazione UNDP APOF // 6 / 6
SOSTEGNO AL SERVIZIO DI ANATOMIA PATOLOGICA NELLA WEST BANK (PALESTINA)
Progetto di cooperazione internazionale decentrata: SOSTEGNO AL SERVIZIO DI ANATOMIA PATOLOGICA NELLA WEST BANK (PALESTINA) A. Partners: - Cooperazione Italiana allo Sviluppo Unità Tecnica Locale di Gerusalemme,
DettagliIl monitoraggio continuo dei casi: l esperienza del Registro Tumori di Napoli
Il monitoraggio continuo dei casi: l esperienza del Registro Tumori di Napoli Maria Francesca Vitale Mario Fusco Registro Tumori di Popolazione Regione Campania c/o ASL Napoli 3 Sud XIV Corso di aggiornamento
DettagliL attività di APOF, trasformatasi in ONLUS e successivamente (2008) riconosciuta come ONG, si sviluppa attraverso numerose tematiche.
ASSOCIAZIONE PATOLOGI OLTRE FRONTIERA (APOF) L Associazione Patologi Oltre Frontiera è una Organizzazione Non Governativa, nata come gruppo di lavoro, costituito in prevalenza da medici anatomopatologi,
DettagliAnatomia Patologica Responsabile dott. Alessandro Brollo
Guida al Servizio Anatomia Patologica Responsabile dott. Alessandro Brollo Ospedale Gorizia Edificio Principale - Sesto Piano Area O Viale Fatebenefratelli, 34 Centralino Ospedale tel. 0481/5921 Ospedale
DettagliADENOCARCINOMA DEL RETTO
ADENOCARCINOMA DEL RETTO GASTOENTEROLOGO- PATOLOGO CHIRURGO-RADIOLOGO- PATOLOGO GIOG ONCOLOGO-PATOLOGO- RADIOLOGO RADIOTERAPISTA 1. esame endoscopico richiesto dal Curante e/o per screening programmato.
DettagliL ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE. Aspetti e requisiti generali Requisiti specifici dei Laboratori
L ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE Aspetti e requisiti generali Requisiti specifici dei Laboratori Obiettivi della presentazione Approfondire il significato ed il modello di Accreditamento Istituzionale Analizzare
DettagliSCREENING DEL CANCRO DELLA CERVICE UTERINA E DELLA MAMMELLA IN NIGERIA
SCREENING DEL CANCRO DELLA CERVICE UTERINA E DELLA MAMMELLA IN NIGERIA PATOLOGI OLTRE FRONTIERA DOTT. ROBERTO MONACO L ultima missione ad Owerri Nigeria (Febbraio 2013), ha evidenziato che, allo stato
DettagliCostruiamolo Insieme!
Costruiamolo Insieme! Centro Maria Letizia Verga per lo studio e la cura della leucemia del bambino Un progetto del Comitato Maria Letizia Verga e della Fondazione Tettamanti Un progetto Irrinunciabile
DettagliIl progetto prevede l allestimento di laboratori didattici per la Facoltà di Medicina e Scienze infermieristiche.
Il progetto Il progetto prevede l allestimento di laboratori didattici per la Facoltà di Medicina e Scienze infermieristiche. E prevista la realizzazione di 4 laboratori (Anatomia Topografica, Semeiotica
DettagliL evoluzione della radioterapia oncologica ed i nuovi bisogni formativi
L evoluzione della radioterapia oncologica ed i nuovi bisogni formativi Francesco Marletta U.O.C. di Radioterapia Azienda Ospedaliera Cannizzaro Catania OBIETTIVI SPECIFICI Po Fesr 2007-2013 n migliorare
DettagliRequisiti delle Breast Unit: accreditamento nazionale
Requisiti delle Breast Unit: accreditamento nazionale Dr. Corrado de Sanctis Breast Unit Città della salute e della scienza, Torino IL PERCORSO VERSO LE BREAST UNITS Ottobre 2006 RISOLUZIONE B6/0528/2006
DettagliMigrazione e approccio organizzativo per la gestione assistenziale della persona con tubercolosi
Tubercolosi, HIV e migrazione: una reale emergenza? Istituto Superiore di Sanità Roma, 19 maggio 2011 Migrazione e approccio organizzativo per la gestione assistenziale della persona con tubercolosi Stefania
DettagliPROGETTO DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA
Allegato A PROGETTO DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA Background Epidemiologico Esclusi i carcinomi della cute, In Italia i cinque tumori più frequentemente diagnosticati tra
DettagliScreening HPV-DNA, cosa cambia per l Anatomia Patologica
«HPV: puntiamo sulla prevenzione e sulla innovazione» Screening HPV-DNA, cosa cambia per l Anatomia Patologica Mantova, 12 maggio 2017 Cremona, 22 maggio 2017 Dott.ssa Rossella Fante Direttore f.f. SC
DettagliRAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO
RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO Premessa Nei moderni sistemi informativi sanitari il sempre maggior bisogno di informazioni è dovuto a nuovi cambiamenti l ingresso di nuovi attori
DettagliPERCORSO BREAST UNIT INTEGRATA
PERCORSO BREAST UNIT INTEGRATA FASE DIAGNOSTICA A o B FASE COMUNICAZIONE DIAGNOSI FASE TERAPEUTICA Premessa Con l istituzione della Breast Unit è stato necessario definire un percorso terapeutico omogeneo
DettagliO.R.I.A. Osservatorio Ricerca e Innovazione Aziendale Seduta del 07/07/10
PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO TECNOLOGIE BIOMEDICHE (STB) Nasce nel 1996 con i compiti di: collaborare con la Direzione aziendale nella definizione del budget delle apparecchiature biomediche predisporre
DettagliProgetto Sapienza. Prof. Roberto Caronna. Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Prof. P. Chirletti.
Progetto Sapienza Prof. Roberto Caronna Dipartimento di Scienze Chirurgiche UOC Chirurgia Generale N Prof. P. Chirletti. Risorse umane del progetto Sapienza Università di Roma (Policlinico Umb. I + Sant
DettagliVoci degli operatori dei programmi di screening meridionali
Voci degli operatori dei programmi di screening meridionali Lo screening mammografico della ASL2 Lanciano Vasto Chieti Marzia Muzi Referente Screening Mammografico Asl2 Lanciano Vasto Chieti marzia.muzi@gmail.com
DettagliLABORATORI ANALISI. ad alto costo ad alta automazione. catalogo unico prestazioni. complessi urgenti. punti prelievo. appropriatezza prescrittiva
catalogo unico prestazioni ad alto costo ad alta automazione complessi urgenti appropriatezza prescrittiva LABORATORI ANALISI ESAMI punti prelievo genetica di laboratorio anatomia patologica officine trasfusionali
DettagliLa Rete di Oncologia e Oncoematologia Pediatrica del Piemonte e della Valle d Aosta
La gestione del catetere venoso centrale e delle infezioni ad esso correlate Torino, 3 marzo 2011 La Rete di Oncologia e Oncoematologia Pediatrica del Piemonte e della Valle d Aosta La vita non é una questione
DettagliU.O. Anatomia Patologica Dolo (VE) tel /3461 fax CARTA DEI SERVIZI
Servizio Sanitario Nazionale Regione Veneto Azienda U.L.S.S. n. 13 UNITA OPERATIVA DI ANATOMIA PATOLOGICA Direttore dott. Renzo Giordano 1 UBICAZIONE La Anatomia Patologica della U.L.S.S. n. 13 si trova
DettagliIL PROGETTO SQTC QUALI INDICATORI DI QUALITÀ DELLA TERAPIA. Patrizia Racca
QUALI INDICATORI DI QUALITÀ DELLA TERAPIA IL PROGETTO SQTC Patrizia Racca Responsabile S.S.D. ColoRectal Cancer Unit A.O.U. Città della Salute e della Scienza Torino Definizione di SQTC Scheda computerizzata
DettagliSessione Epidemiologia e diagnosi: I programmi di screening Dr.ssa Adriana Montaguti Coordinamento Regionale Screening Oncologici
Sessione Epidemiologia e diagnosi: I programmi di screening Dr.ssa Adriana Montaguti SCREENING ONCOLOGICI: definizione Insieme complesso di attività che comprende diverse fasi: l informazione alla popolazione
DettagliPROGETTO DI SCREENING DEL CARCINOMA COLON-RETTALE
Allegato A PROGETTO DI SCREENING DEL CARCINOMA COLON-RETTALE Background Epidemiologico In Italia escludendo i carcinomi della cute, il tumore più frequente come incidenza, nel totale di uomini e donne,
DettagliWORKSHOP Torino 28 marzo 2006
WORKSHOP Torino 28 marzo 2006 Programma Regionale di Screening per il Cervicocarcinoma Il Ginecologo e lo Screening: prime esperienze del Gruppo di Peer Review G. Maina e Gruppo di Lavoro Unità Operativa
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE PROGRAMMA DI SCREENING PER IL CARCINOMA CERVICO-VAGINALE Anno 2009
DettagliProgetti pilota con test HPV nello screening cervicale
Firenze 15-16 Dicembre 2011 X CONVEGNO OSSERVATORIO NAZIONALE SCREENING Progetti pilota con test HPV nello screening cervicale REGIONE VENETO ANTONIO FERRO Azienda Ulss 17 Este - Monselice Progetto triennale
DettagliPROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 511 ASSISTENZA TECNICA DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/13
Allegato A PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 511 ASSISTENZA TECNICA DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/13 1. Obiettivi della misura Ai sensi dell art. 66 del Reg CE 1698/2005 gli interventi dell
DettagliLA REGISTRAZIONE ONCOLOGICA IN PROVINCIA DI CASERTA
LA REGISTRAZIONE ONCOLOGICA IN PROVINCIA DI CASERTA Stato dell arte Angelo D Argenzio Dipartimento di Prevenzione ASL Caserta Roma, 17 Ottobre 2013 Attività condotte da un registro tumori Raccolta, codifica,
Dettagli1. Soggetto Proponente (Operante in Sardegna)
Consorzio Edificio - Polaris Programma Master and Back Loc. Piscina Manna 0900 Pula. Soggetto Proponente (Operante in Sardegna) Ragione Sociale AZIENDA SANITARIA LOCALE n 3 Nuoro Indirizzo VIA DEMURTAS
DettagliI CONTROLLI DI QUALITÀ E COMPLETEZZA DELLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA. NADIA SPEZZANI Direzione di Presidio Ospedaliero
I CONTROLLI DI QUALITÀ E COMPLETEZZA DELLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA NADIA SPEZZANI Direzione di Presidio Ospedaliero Documentazione sanitaria: specchio di ciò che facciamo e di come lo facciamo Le Cartelle
DettagliGESTIONE ANATOMIA PATOLOGICA
GESTIONE ANATOMIA PATOLOGICA ACCETTAZIONE Identificazione Paziente. avviene digitando tutti o alcuni dei seguenti campi cognome, nome, data di nascita, codice fiscale, cartella clinica. Selezione della
DettagliLINFONODO SENTINELLA: IL RUOLO DEL PATOLOGO. Dr. Giorgio Gardini U.O Anatomia Patologica Azienda Ospedaliera Reggio Emilia
LINFONODO SENTINELLA: IL RUOLO DEL PATOLOGO Dr. Giorgio Gardini U.O Anatomia Patologica Azienda Ospedaliera Reggio Emilia REGISTRO TUMORI REGGIANO CASI INCIDENTI DI TUMORE DELLA MAMMELLA INFILTRANTE ANNI
DettagliISTOLOGIA E CITOLOGIA PATOLOGICA VETERINARIA
CORSO DI ISTOLOGIA E CITOLOGIA PATOLOGICA VETERINARIA Insegnamento del Corso integrato di Anatomia Patologica Veterinaria Docente P. Maiolino E-mail: maiolino@unina.it -Dipartimento di Patologia e Sanità
DettagliLA NUOVA PROGRAMMAZIONE SOCIO-SANITARIA IN VALDINIEVOLE
CONGIUNTO AZIENDA USL TOSCANA CENTRO E SDS VALDINIEVOLE LA NUOVA PROGRAMMAZIONE SOCIO-SANITARIA IN VALDINIEVOLE CONCORDATA TRA L AZIENDA USL TOSCANA CENTRO E LA SOCIETA DELLA SALUTE L OSPEDALE S.S. COSMA
DettagliREGIONE VENETO / Segreteria regionale Sanità e Sociale- ARSS Agenzia Regionale Sanitaria e Sociosanitaria
Lista di verifica REQUITI MINIMI SPECIFICI E DI QUALITA' PER L'AUTORIZZAZIONE 1 - REQUITI STRUTTURALI LABPAT.AU.1.1 I locali e gli spazi sono dimensionati in funzione della tipologia e del volume dell'attività
DettagliPDTA. Gruppi Multidisciplinari. Continuità assistenziale tra servizi ospedalieri e territoriali (cure palliative,mmg).
ASSICURARE LA PRESA IN CARICO DELL ASSISTITO NELL INTERO PERCORSO ASSISTENZIALE GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE PRESTAZIONI AL PAZIENTE, STRETTAMENTE CORRELATA ALL EXPERTISE CLINICA E AD UNA ADEGUATA ORGANIZZAZIONE
DettagliPercorsi di cura integrati
Conferenza Stampa Percorsi di cura integrati Sottoscrizione accordo di collaborazione tra Azienda Ospedaliero-universitaria e Azienda USL - Ospedale di Vaio in attuazione del Piano Attuativo Locale mercoledì
DettagliL ERBA DEL VICINO... GLI SCREENING ONCOLOGICI NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Marino Migazzi Dipartimento di Prevenzione APSS Trento
L ERBA DEL VICINO... GLI SCREENING ONCOLOGICI NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Marino Migazzi Dipartimento di Prevenzione APSS Trento Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Provincia Autonoma di
DettagliIl cancro alla cervice è uno dei tumori più comuni nelle donne in tutto il mondo. ed è la causa principale di morte di cancro tra le donne africane.
Il cancro alla cervice è uno dei tumori più comuni nelle donne in tutto il mondo ed è la causa principale di morte di cancro tra le donne africane. Il cancro della cervice uterina: Origine virale: HPV
DettagliBreast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino
Breast Cancer Unit ESPERIENZA della ASL5 Spezzino Breast Cancer Unit ASL5 MODELLO ORGANIZZATIVO: prevede che la paziente, fin dal primo contatto, venga accolta e guidata lungo un percorso appropriato,
DettagliObiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %
osservato atteso Indicatori * osservato differenza % Riduzione richieste prestazioni per codici bianchi 256.101,00-5 % 12.805,05 15,00 233.218,00-22.883 15 OBIETTIVO 16 1. Rispetto dei tempi di consegna
DettagliSpecialista in Anatomia Patologica. Responsabile sezione Diagnostica Istocitopatologica Chirurgica
Dott. Piergiuseppe Colombo Specialista in Ruolo Responsabile sezione Diagnostica Istocitopatologica Chirurgica Io in Humanitas Unità operativa Aree mediche di interesse Patologia neoplastica urologica
DettagliLa centralizzazione come elemento di sicurezza per i pazienti
INCONTRO REGIONALE Istituto Oncologico Veneto IRCCS PADOVA Aula magna 5 febbraio 2013 La centralizzazione come elemento di sicurezza per i pazienti Maria Giacobbo Direttore Sanitario Istituto Oncologico
DettagliVerifica Esterna di Qualità delle strutture di Anatomia Patologica L esperienza della Regione Lombardia
Verifica Esterna di Qualità delle strutture di Anatomia Patologica L esperienza della Regione Lombardia A.M. Ferrari A. Faravelli C. Galli R. Giardini REGIONE LOMBARDIA La Regione Lombardia ha attivato
DettagliSTART UP PROGETTO. BUILDING HEALTH SYSTEM (Costruzione del Sistema Sanitario Globale nell area di un Mediterraneo di Pace)
START UP PROGETTO BUILDING HEALTH SYSTEM (Costruzione del Sistema Sanitario Globale nell area di un Mediterraneo di Pace) Premessa Il progetto BUILDING HEALTH SYSTEM si muove in due direzioni tra loro
DettagliLa rivoluzione dell'oculistica. 11 Novembre Auditorium, CTO Largo Palagi, Firenze
La rivoluzione dell'oculistica 11 Novembre 2014 - Auditorium, CTO Largo Palagi, Firenze La Direzione Aziendale ha programmato per il biennio 2014-2015 (bilancio di previsione 2014) il potenziamento delle
DettagliAccreditamento degli Screening
Accreditamento degli Screening Legge Regionale 22/2002 Governo della sanità attraverso l autorizzazione e l accreditamento istituzionale Autorizzazione all esercizio: accertamento del possesso e verifica
DettagliIL SISTEMA INFORMATIVO DI REPARTO. Tecniche di Anatomia Patologica Dott. Giorgio Bettarelli
IL SISTEMA INFORMATIVO DI REPARTO IL SISTEMA INFORMATIVO DI REPARTO Cosa si intende per sistema informativo? IL SISTEMA INFORMATIVO DI REPARTO Un sistema informativo è una combinazione di risorse, umane
DettagliINTRODUZIONE: L introduzione della citologia per aspirazione con ago sottile ha rappresentato un
INTRODUZIONE: L introduzione della citologia per aspirazione con ago sottile ha rappresentato un notevole progresso nella diagnostica delle lesioni tiroidee. Infatti, benché le innovazioni tecnologiche
DettagliRegolamento Didattico. Scuola di Specializzazione in Medicina d emergenza-urgenza
Regolamento Didattico Scuola di Specializzazione in Medicina d emergenza-urgenza Elenco attività formative Piano degli studi I anno S.S.D. CFU Discipline di base per la formazione del MED/01, MED/05, M-PSI/08,
Dettagliun cardiologo sempre con te 24 ore su 24 Adesso posso controllare il cuore dei miei pazienti sempre e ovunque
un cardiologo sempre con te 24 ore su 24 Adesso posso controllare il cuore dei miei pazienti sempre e ovunque CARDIO24 è un servizio di telecardiologia che consente di rilevare il proprio elettrocardiogramma
DettagliGestione del rischio clinico nelle rete Onco Ematologica Piemontese
Gestione del rischio clinico nelle rete Onco Ematologica Piemontese Assessment sull applicazione della raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici nell ambito
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
DettagliIl Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Direttiva n. 75 Roma, lì 15 settembre 2008 VISTA la legge 28 marzo 2003 n. 53 ed in particolare l'articolo 3 che prevede la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione ed il riordino
DettagliRegolamento Didattico. Scuola di Specializzazione in Medicina interna
Regolamento Didattico Scuola di Specializzazione in Medicina interna Piano degli studi I anno S.S.D. CFU Scienze di Base 1 BIO/11, BIO/16, MED/08 3 Medicine Specialistiche 1 MED/09 30 Clinica Medica 1
DettagliLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI
LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI GIAMPIETRO GASPARINI U O C Oncologia Medica A.C.O. San Filippo Neri Roma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA:OBIETTIVI Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimento
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 25/6 DEL
25/6 1.6.2005 Oggetto: L.R. 31 marzo 1992, n 5. Capitolo 12138/00 U.P.B.S12.031 - Contributo alle Università della Sardegna per l istituzione di borse di studio per la frequenza delle Scuole di Specializzazione
DettagliLa continuità assistenziale
Le reti oncologiche regionali Presente, problematiche e prospettive future La continuità assistenziale Giuseppe Nastasi U.O.C. Oncologia Medica A.O. Bolognini - Seriate (BG) Camera dei Deputati - Palazzo
DettagliAppropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica
Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica Scegliere il test a maggiore significatività od accuratezza diagnostica Dismissione di test obsoleti Valutare l introduzione di nuovi
DettagliAIPONET e Disease Management in Pneumologia
AIPONET e Disease Management in Pneumologia Anna Maria Moretti 31 marzo 2005 - Roma Il ruolo delle Società Scientifiche Possibilità di realizzare modelli ed esperienze innovative per cogliere vantaggi
DettagliL OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ. I risultati dell attività sanitaria e scientifica del 2015
L OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ I risultati dell attività sanitaria e scientifica del 2015 L Ospedale in pillole Nasce a Roma nel 1869 come prima struttura sanitaria pediatrica italiana per iniziativa
DettagliPERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE (PDTA) PER I PAZIENTI AFFETTI DA CARCINOMA DELLA PROSTATA
PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE (PDTA) PER I PAZIENTI AFFETTI DA CARCINOMA DELLA PROSTATA Unità destinatarie e competenze Urologia (prevenzione, diagnosi e stadiazione), trattamento, riabilitazione,
DettagliRegolamento Didattico. Scuola di Specializzazione in Ematologia
Regolamento Didattico Scuola di Specializzazione in Ematologia Piano degli studi I anno S.S.D. CFU Scienze di base I BIO/10; BIO/11; BIO/16; 1 Medicina interna MED/09; MED/06; 36 Ematologia I MED/15 22
DettagliProgetto: Assistenza domiciliare pazienti in lista pre-trapianto ed in followup post-trapianto con un sistema di Home-monitoring.
Progetto: Assistenza domiciliare pazienti in lista pre-trapianto ed in followup post-trapianto con un sistema di Home-monitoring. Azienda ISMETT-UPMC (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terape ad
DettagliASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA. VI Commissione legislativa. RISOLUZIONE n. 46
ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA VI Commissione legislativa RISOLUZIONE n. 46 Atto di indirizzo in ordine alla rideterminazione delle piante organiche ed all adeguamento degli atti aziendali delle aziende
DettagliTEMATICA. Sviluppo di nuove terapie immunitarie in oncologia attraverso l uso di una piattaforma integrata di Precision Medicine REGIONE LOMBARDIA
TEMATICA ISTITUZIONE FINANZIATRICE Sviluppo di nuove terapie immunitarie in oncologia attraverso l uso di una piattaforma integrata di Precision Medicine REGIONE LOMBARDIA Persona di Contatto Indirizzo,
DettagliGUIDA ALL UTENTE ESTERNO UO MEDICINA NUCLEARE PO SARONNO
Pagina 1 di 5 INDICE 1. Presentazione della UO pag.2 1.1 Orari, ubicazione e struttura pag.2 1.2 Attività pag.3 2. Caratteristica del servizio pag.3 2.1 Modalità di accesso alla prestazione pag.3 2.2 Turni
DettagliERNIA DEL DISCO LOMBARE ANALISI DEL PERCORSO ALL INTERNO DELL AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA CTO MARIA ADELAIDE DI TORINO
3 Corso congiunto A.N.I.N. G.I.S. GLI INTERVENTI CHIRURGICI SULLA COLONNA E L ASSISTENZA PRE E POST OPERATORIA ERNIA DEL DISCO LOMBARE ANALISI DEL PERCORSO ALL INTERNO DELL AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA
DettagliProgramma 9 Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare
Programma 9 Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Gran parte delle azioni previste dal programma
DettagliIl paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione
Il paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione Angela S. Ribecco Dipartimento Oncologico- SOS Oncologia Medica Osp. S. Giovanni di Dio Azienda Sanitaria
DettagliIl ruolo del radiologo: l'impegno per il miglioramento dell'efficacia
Screening per la prevenzione del tumore della mammella Il ruolo del radiologo: l'impegno per il miglioramento dell'efficacia Anna Giulia Guarneri Servizio di Radiologia Ospedale di Manerbio Azienda Ospedaliera
DettagliCon il patrocinio di:
Con il patrocinio di: I medici specialisti e le figure del sistema sanitario che operano nel territorio sono chiamati ad affrontare un processo di cambiamento alla luce delle profonde modifiche che stanno
DettagliMisurare per decidere
STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI TERRITORIALI Azienda Ulss n. 3 Bassano del Grappa Michela Piccinini Servizio Controllo di Gestione e Controllo Interno IL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
DettagliCorso di formazione per Tecnici Sanitari di Radiologia Medica delle Province di Modena e Reggio Emilia Venerdì 04 Febbraio 2011
Corso di formazione per Tecnici Sanitari di Radiologia Medica delle Province di Modena e Reggio Emilia Venerdì Venerdì 04 Febbraio 2011 . Ospedale distrettuale a servizio del territorio di riferimento,
DettagliFriuli Venezia Giulia: perché restare al pap test
GISCi - Convegno Nazionale 2014 Firenze, 12-13 giugno 2014 Friuli Venezia Giulia: perché restare al pap test Antonella Franzo Regione FVG Il contesto regionale Regione FVG: 1.200.000 abitanti Popolazione
DettagliLe Cure Palliative erogate in Rete
Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26
DettagliLa Regione Sicilia. III sessione: Lavori in corso. Vincenzo Adamo. Oncologia Medica A.O. Papardo Unversità degli Studi di Messina
III sessione: Lavori in corso La Regione Sicilia Vincenzo Adamo Oncologia Medica A.O. Papardo Unversità degli Studi di Messina Coordinatore AIOM Regione Sicilia vadamo@unime.it Rete Oncologica Siciliana
DettagliLa metodologia di progettazione: accenni al Project Cycle Management (Gestione del ciclo del progetto)
La metodologia di progettazione: accenni al Project Cycle Management (Gestione del ciclo del progetto) Provincia di Mantova _ 06 aprile 2017 Giuseppe Carlo Caruso - Project Manager Ufficio Politiche europee
DettagliCosti e benefici nelle sale operatorie del futuro
Sostenibilità ed organizzazione tecnologica ospedaliera: guardare con altri occhi costi, indicatori di efficienza ed esiti Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro DOT T. LUCA CARPINELLI 1 Strutture
DettagliIl Sistema rete mammografica: una nuova opportunità per l ottimizzazione delle risorse in sanità
Il Sistema rete mammografica: una nuova opportunità per l ottimizzazione delle risorse in sanità SERVIZI ED INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA DELLA RETE MAMMOGRAFICA: DALLA DGR DI SPERIMENTAZIONE ALLA CONCLUSIONE
DettagliAzienda ASL FROSINONE. Lotto N 3. Service per ematologia per i Laboratori di Frosinone (LEC/S), Sora (U), Alatri (U) e Cassino (U/B)
Azienda ASL FROSINONE Lotto N 3 Service per ematologia per i Laboratori di Frosinone (LEC/S), Sora (U), Alatri (U) e Cassino (U/B) SPECIFICHE TECNICHE ED ORGANIZZATIVE 1-Oggetto della Fornitura L oggetto
DettagliAzienda USL Pescara IL FARMACISTA : UN RIFERIMENTO PER LA GOVERNANCE AZIENDALE
Azienda USL Pescara IL FARMACISTA : UN RIFERIMENTO PER LA GOVERNANCE AZIENDALE Le scelte dell Asl di Pescara 2 - INTEGRAZIONE E TRASVERSALITA Agevolare forme di forte integrazione organizzativa tra: Stessa
DettagliObiettivi. osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* peso osservato 2013 differenza %
osservato 2012 atteso 2013 Indicatori 2013* osservato 2013 differenza % Mantenimento produzione 2012 9.094.254,51 ± 2% 181.885 15,00 7.967.866,90-1.126.387,61-12,39 3 numero ricoveri 1.972,00 1.846,00-126,00-6,39
DettagliOrganigramma e Manuale delle funzioni Sede formativa
DOCUMENTO DI ORGANIZZAZIONE Organigramma e Manuale delle funzioni Sede formativa ASSOCIAZIONE CARPAN ENTE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DOCUMENTO DI ORGANIZZAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI PRESIDENTE LEGALE RAPPRESENTANTE
DettagliRETE DELLE CRONICITÀ IN ETÀ PEDIATRICA DELLA REGIONE LIGURIA
Partecipanti: RETE DELLE CRONICITÀ IN ETÀ PEDIATRICA DELLA REGIONE LIGURIA Prof. Renata Lorini, Responsabile Gruppo Orizzontale 3 - Rete delle Cronicità in età Pediatrica, Clinica Pediatrica, IRCCS G.Gaslini,,
DettagliPremio annuale "Donne Impresa" in memoria di Donatella Pressello
Premio annuale "Donne Impresa" in memoria di Donatella Pressello Donne Impresa promuove dal 2009 il Premio Donne Impresa, dedicato alla memoria dell imprenditrice Donatella Pressello, consigliera del Movimento
DettagliREGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO. Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento:
REGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento: Il Dipartimento realizza: 1. le attività di coordinamento e di indirizzo rivolte alle strutture ed ai servizi ad esso afferenti;
DettagliDr. ssa Silvia Gari. Sig. ra Claudia Bonomelli
Dr. ssa Silvia Gari Sig. ra Claudia Bonomelli Cos'è una malattia rara? Si definisce RARA una malattia che colpisce non più di 5 persone ogni 10.000 abitanti. PANORAMICA LE NORMATIVE IL GRUPPO OBIETTIVI
DettagliRegolamento Didattico. Scuola di Specializzazione in Pediatria
Regolamento Didattico Scuola di Specializzazione in Pediatria Piano degli studi I anno S.S.D. CFU Attività di base formative 1 MED/05, MED/03, MED/07 3 Approccio al paziente in età evolutiva 1 Cure primarie
DettagliAntonio Correra. Società Italiana di Pediatria
Antonio Correra Società Italiana di Pediatria PEDIATRI IN ITALIA ~12.500 Ricambio minimo 5 % / anno 800 ~ 600-700 n. Specializzandi 600 400 200-400/-500 Pediatri anno ~ 180 In 10 anni -5000 / -4000 0
DettagliCapo Scuola di specializzazione in chirurgia vascolare
Capo 44 1 Scuola di specializzazione in chirurgia vascolare Art. 44.1 E' istituita la scuola di specializzazione in chirurgia vascolare presso l'università degli studi di Napoli, afferente alla facoltà
DettagliBreast Unit Regionali
Motore Sanità Milano Breast Unit Regionali Prof. Gianni Amunni Direttore Istituto Toscano Tumori Percorso normativo 3-2-98 azione programmata per l oncologia (accoglienza, Dipartimenti, Gruppi Oncologici
DettagliIl Ruolo della Direzione Sanitaria
Il Ruolo della Direzione Sanitaria Agenda La rete ospedale territorio per la lotta al dolore La rete ospedale territorio per la lotta al dolore Impegno Istituzionale obiettivi alle aziende le norme e gli
DettagliProgrammi di screening
Programmi di screening Identità e differenze Alberto Bellomi Centro di diagnostica istocitologica Azienda Ospedaliera Carlo Poma Mantova Identità Prevenzione del cervicocarcinoma (squamoso? ghiandolare?)
DettagliCOME PRESENTARE UN PROGETTO
COME PRESENTARE UN PROGETTO Modulo 1: Scheda progetto Modulo 2: La situazione specifica dei bambini Modulo 3: Descrizione del progetto Modulo 4: Anagrafica dell'organizzazione richiedente Modulo 1: scheda
DettagliOggetto della fornitura: Sistema composto da prodotti per la processazione in strato sottile e dotazione in service della relativa strumentazione.
Oggetto della fornitura: Sistema composto da prodotti per la processazione in strato sottile e dotazione in service della relativa strumentazione. Caratteristiche della fornitura Sistema ad alta efficienza,
DettagliADENOCARCINOMA DEL COLON-RETTO METASTATICO (algoritmo 2)
ADENOCARCINOMA DEL COLON-RETTO METASTATICO (algoritmo 2) GASTROENTEROLOGO- PATOLOGO CHIRURGO-PATOLOGO GIOG ONCOLOGO-PATOLOGO RADIOTERAPISTA 1. Esegue esame endoscopico richiesto dal Curante e/o per screening
DettagliEfficienza energetica nelle strutture assistenziali private italiane 20 gennaio 2017 Padova
Efficienza energetica nelle strutture assistenziali private italiane 20 gennaio 2017 Padova La Diagnosi Energetica da strumento di efficienza a strumento di gestione : il progetto della Salvator Mundi
Dettagli