Cooperazione italiana a Gerusalemme, l UNDP ha promosso un progetto presso l ospedale di Beit Jala che ha riguardato: - la costruzione di un quarto pi

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1 B. Scopo: Sostegno alla qualità, sostenibilità e copertura dei servizi pubblici di Anatomia patologica. C. Area geografica: West Bank, Palestina (Cisgiordania) D. Istituzione responsabile dell esecuzione del progetto: Associazione Patologi oltre Frontiera APOF onlus. E. Descrizione del contesto a livello locale Il Governo italiano ha finanziato, dal 2001, un progetto di sviluppo di un Centro Onco-ematologico nazionale palestinese presso l ospedale pubblico di Beit Jala, zona di Betlemme nel West Bank, come parte di una più ampia azione di assistenza al popolo palestinese. Il progetto nasce dalla consapevolezza di una pesante inadeguatezza delle strutture oncologiche a far fronte ai bisogni della popolazione palestinese affetta da patologie tumorali, sia di adulti che di bambini. Questa situazione comporta un esborso da parte dell Autorità Palestinese per il pagamento di cure sanitarie all estero di persone affette da patologie tumorali che costituisce attualmente la maggiore spesa del bilancio del Ministero della Salute. Gli ospedali che includono reparti di onco-ematologia sono l Al Watani Hospital collegato all ospedale Rafidia, per la zona di Nablus nella parte nord della West Bank, e il Beit Jala Government Hospital (BJGH), per la zona di Betlemme nella parte sud della West Bank. Questi ospedali trattano circa mille nuovi casi/anno di patologia neoplastica, di cui il 10% riguarda pazienti al di sotto dei 20 anni di età. Su richiesta dell Autorità Palestinese (Ministero della Salute) e dell Unità Tecnica Locale della 1 / 6

2 Cooperazione italiana a Gerusalemme, l UNDP ha promosso un progetto presso l ospedale di Beit Jala che ha riguardato: - la costruzione di un quarto piano (480 mq) per le degenze oncoematologiche e di un quinto piano (180 mq) per il laboratorio di istopatologia; - l acquisizione di attrezzature per il laboratorio di istopatologia; - l acquisto di farmaci per un anno; - training di personale medico e paramedico. Il progetto ha avuto inizio nel 2001 con l ampliamento dell ospedale. In seguito, nell aprile 2004, si è proceduto all acquisto delle attrezzature, tra cui quelle relative al laboratorio di istopatologia. Nonostante notevoli sforzi da parte dell UNDP per reclutare, in quell area o nei Paesi confinanti (Giordania ed Egitto) almeno un medico specialista in Anatomia patologica, attualmente i due posti previsti nella dotazione organica del personale sono vacanti. F. Missione di sopralluogo Nell ottobre 2005 la Provincia di Venezia e l Associazione Patologi oltre Frontiera hanno realizzato una breve missione esplorativa a Gerusalemme con l obiettivo di verificare la possibilità di proporre un progetto centrato sullo sviluppo dell Anatomia patologica nell area della West Bank, in particolare presso gli ospedali di Rafidia (zona di Nablus) e di Beit Jala (zona di Betlemme). Durante la missione si sono identificate le potenzialità e le necessità dei due servizi, con preciso riferimento al loro ruolo chiave nella diagnostica delle patologie oncologiche ed oncoematologiche. Il servizio di Istopatologia dell ospedale di Beit Jala (zona di Betlemme) presenta una dotazione tecnologica di ottimo livello, quasi completa e adatta a sostenere un carico di lavoro pari a casi/anno. La sua creazione è recente, e contemporanea alla costruzione del padiglione Oncologico dell Ospedale. Il personale attuale è limitato ad un tecnico specializzato, con training di tre settimane presso l Università Sacro Cuore di Roma. Fino ad oggi il laboratorio non ha mai iniziato l attività di allestimento dei preparati cito-istologici. Il servizio di Istopatologia dell ospedale di Rafidia (zona di Nablus) ha una dotazione tecnologica lontana da standard ottimali. Manca della possibilità di effettuare esami di immunoistochimica - ormai step irrinunciabile nella diagnostica anatomopatologica - e dell informatizzazione. Il personale è formato da due patologi, dell età di 60 anni circa, e di tre tecnici, di cui una con training in Italia. La casistica dichiarata si aggira attorno ai casi/anno. Anche nell ospedale di Rafidia esiste un reparto di oncologia e di oncoematologia per pazienti adulti e pediatrici. G. Obiettivo Generale del progetto Fornire al servizio sanitario palestinese un appoggio per il rafforzamento e la stabilizzazione della diagnostica citologica e istopatologica, necessaria per lo sviluppo di una adeguata qualità assistenziale in ambito oncologico. Il progetto prevede, come intervento prioritario, di mettere l'ospedale di Beit Jala nella condizione di realizzare autonomamente in sede preparati istologici, immunoistochimici e citologici. H. Obiettivi Specifici del progetto 1. Assicurare la regolare attività istologica e citologica e l allestimento di preparati di immunoistochimica al servizio di Anatomia Patologica dell ospedale di Beit Jala. 2 / 6

3 2. Aumentare la capacità professionale del personale medico e tecnico dei due servizi (ospedale di Beit Jala e di Rafidia). 3. Migliorare e completare le attrezzature tecnologiche dei due servizi (ospedale di Beit Jala e di Rafidia). 4. Migliorare l utilizzo della diagnostica istologica e citologica nell iter assistenziale del paziente oncologico da parte dei clinici (ospedale di Beit Jala e di Rafidia). 5. Assicurare la continuità del servizio e il costante funzionamento delle attrezzature (ospedale di Beit Jala). I. Azioni - in funzione dell obiettivo 1: L associazione Patologi oltre Frontiera (APOF) invia con la cadenza piu avanti descritta patologi e tecnici, con il compito di iniziare il piu rapidamente possibile la messa in funzione di tutte le attrezzature presenti nel laboratorio di Anatomia Patologica dedicate all allestimento dei vetrini di istologia e citologia con metodica di EE e Papanicolau. I patologi APOF provvederanno alla refertazione della diagnostica istologica e citologica dei casi giunti al Servizio dell ospedale di Beit Jala; è verosimile che parte degli ospedali che attualmente si riferiscono al Servizio di istopatologia di Rafidia, inviino biopsie e pezzi operatori al nuovo servizio. I referti saranno firmati dal patologo del Servizio di Rafidia (Nablus), mentre resterà traccia sul referto della diagnostica eseguita dai patologi italiani (siglatura del referto). Limitatamente alla prima parte del progetto ( ), nel periodo in cui non è presente il patologo italiano, tutti i casi (vetrini gia allestiti) saranno inviati mediante DHL al referente patologo in Italia per il controllo di qualità. Una volta verificata la messa a routine dell attività di base, viene implementata l attività di immunoistochimica, con particolare priorità a quelle reazioni utili alla definizione di protocolli terapeutici o alla diagnostica differenziale istopatologica. Nella seconda parte del progetto ( ) verrà installata l attrezzatura per la telepatologia, mediante la quale potranno essere richiesti pareri diagnostici su casi particolarmente impegnativi in tempo reale, sostituendo quindi l invio dei vetrini per DHL prevista nella prima parte del progetto. L Unità Tecnica Locale della Cooperazione italiana a Gerusalemme fornirà assistenza logistica nel garantire al meglio la sicurezza dei volontari, la ricerca di alloggi, la mobilità di servizio. Assistenza logistica sarà fornita a seconda delle necessità anche dal PNUD di Gerusalemme e dalla Municipalità di Betlemme. L acquisto dei reagenti e dei disposable sono a carico della competente amministrazione palestinese. - In funzione dell obiettivo 2: i patologi e i tecnici coinvolti nel progetto hanno come compito fondamentale quello di strutturare un preciso programma di formazione e aggiornamento, per tecnici e medici, coordinato dal responsabile di progetto. Un tecnico sarà accolto per tre mesi in una o piu strutture italiane per una formazione specifica di allestimento dei preparati cito-istologici e immunoistochimici. Verranno inviati testi e letteratura (linee guida, protocolli ecc.) nuovi o usati, comunque recenti, 3 / 6

4 per aggiornare la biblioteca specifica di anatomia patologica nei due ospedali. Nella seconda parte del progetto ( ) sono previste due borse di studio da assegnare a due laureati in medicina e chirurgia palestinesi, che in Italia si specializzeranno in Anatomia Patologica e verranno, assieme al medico palestinese attualmente gia al terzo anno di specializzazione presso l università di Pisa, successivamente assegnati ai laboratori degli ospedali di Beit Jala e di Rafidia dalle autorità palestinesi. N.B. Nel caso in cui personale medico gia specializzato venga assunto in servizio nel corso del 2006 puo essere riconsiderato il numero di borse di studio da impegnare per la specializzazione in Italia. - In funzione dell obiettivo 3: Dovranno essere completate le attrezzature presenti a Beit Jala con il seguente materiale: coloratore automatico di vetrini citologici e istologici 2 computer e stampanti software per l informatizzazione del servizio in rete LAN - In funzione dell obiettivo 4: Verranno programmati degli incontri clinico-patologici con i colleghi clinici, a cadenza quindicinale, che focalizzino l attenzione sull utilita dell esame istologico o citologico come ausilio di elevata efficacia nella gestione del paziente oncologico. Sarà occasione di riesame e aggiornamento di protocolli diagnostici ma anche terapeutici. - In funzione dell obiettivo 5: L obiettivo 5 viene raggiunto prevedendo un programma di assistenza tecnica alle apparecchiature che curi tutti gli aspetti: assistenza nel collaudo e nello start up del laboratorio, assistenza programmata (ogni 6 mesi) e assistenza on demand. La continuità dell attività del laboratorio viene assicurata oltre che dalla efficienza delle attrezzature sottoposte a un corretto programma di manutenzione, anche dalla presenza del patologo italiano in turno, e nei periodi in cui ciò non sia previsto dal programma, da uno dei patologi del Rafidia Hospital per due accessi settimanali. J. Beneficiari Diretti: Medici di Oncologia e oncoematologia dell ospedale di Beit Jala Indiretti: Pazienti affetti da tumori della popolazione della West bank (per miglior trattamento e per una diagnostica piu precoce) Medici oncologi ed ematologi dell ospedale di Al Watani di Nablus Patologi dell ospedale di Rafidia 1 K. Schema e tempistica del progetto Attivita Inizio Fine responsabile Acquisto di un coloratore automatico, invio e installazione. DICEMBRE 2005 GENNAIO 2006 APOF Reagentario e disposable DICEMBRE 2005 GENNAIO 2006 Direzione sanitaria osped. Beit Jala Materiale bibliografico (testi di tecnica e diagnostica) GENNAIO FEBBRAIO APOF Primo turno mensile patologo + tecnico * FEBBRAIO 4 / 6

5 APOF secondo turno mensile patologo + tecnico MARZO APOF Informatizzazione del Servizio MARZO PROVINCIA di VENEZIA terzo turno mensile patologo + tecnico APRILE APOF Verifica ispettiva APRILE APOF UNDP PROVINCIA di VENEZIA MUNICIPALITA di BETLEMME TURNI a cadenza BIMESTRALE Giugno, settembre, novembre APOF Invio vetrini per DHL Maggio, luglio, agosto, ottobre, dicembre UNDP * N.B.: Il patologo italiano del primo turno si accerterà, prima di programmare il viaggio, che tutti i reagenti e i disposable necessari siano presenti nel laboratorio Attivita Inizio Fine responsabile Acquisto di una attrezzatura completa per telepatologia, invio e installazione. DICEMBRE 2006 GENNAIO 2007 APOF Materiale bibliografico (testi di tecnica e diagnostica) GENNAIO 2007 FEBBRAIO 2007 APOF Turni patologi + tecnico a cadenza quadrimestrale Gennaio 2007 APOF Aprile 2007 APOF Turni e verifica c.p. Settembre 2007 APOF UNDP PROVINCIA di VENEZIA MUNICIPALITA di BETLEMME Gennaio 2008 APOF Turni e verifica c.p. Aprile 2008 APOF UNDP PROVINCIA di VENEZIA MUNICIPALITA di BETLEMME Settembre 2008 Chiusura del Progetto e verifica Dicembre 2008 APOF UNDP PROVINCIA di VENEZIA MUNICIPALITA di BETLEMME Specializzazione di due laureati palestinesi UNDP PROVINCIA di VENEZIA L. Risultati attesi 1- Messa in funzione del laboratorio di AP e raggiungimento, nei tempi previsti, di elevati standard di output qualitativi e quantitativi, inclusi esami intraoperatori e di immunoistochimica. 2- Copertura della domanda di diagnostica istopatologica e citologica del territorio della West Bank, Palestina. 3- Miglioramento dello standard qualitativo assistenziale generale oncologico e oncoematologico. 4- Dare una prospettiva di continuità nel futuro alla anatomia patologica del territorio. M. Valutazione e monitoraggio 1- Il responsabile di progetto valuterà trimestralmente l andamento del programma, segnalando eventuali difformità o debolezze del sistema, così da permettere rapidi adeguamenti a mutate realtà locali. 2- Le verifiche saranno effettuare sull output del laboratorio (qualità dei vetrini, rapidità nella refertazione), sul grado di compliance dei clinici, nonché sull impatto generale del progetto rispetto al suo scopo, all obiettivo generale e agli obiettivi specifici. 3- Indicatori di verifica sull output del laboratorio e sul grado di compliance dei clinici: - N di casi citologici ed esami al criostato inviati - Percentuale di campioni inadeguati - Percentuale di campioni diagnostici - Percentuale di falsi positivi e falsi negativi dei casi diagnosticati dal personale locale - Concordanza cito-istologica per quei casi sottoposti ad esame istologico intraoperatorio con precedente esame citologica (ad esempio mammella) - Tempi di risposta. - Audit con clinici 4- Gli indicatori di verifica sull impatto generale del progetto rispetto al suo scopo, all obiettivo generale e agli obiettivi specifici verranno definiti all avvio del progetto di concerto tra i partner. N. Durata Il progetto ha durata triennale. Tuttavia è auspicabile che si crei nel tempo una stretta collaborazione tra l Associazione Patologi oltre Frontiera e il personale medico e tecnico locale, 5 / 6

6 anche in considerazione del fatto che solo alla fine del periodo di specializzazione in Italia dei due patologi previsti (5 anni: dal 2006 al 2010) i servizi di anatomia patologica del territorio avranno raggiunto la dovuta stabilità e completezza nella dotazione del personale. La telepatologia sarà fondamentale per instaurare un programma di teleconsulti su casi di difficile interpretazione. La valutazione finale del progetto dovrà tenere conto di questi aspetti riguardanti le prospettive di continuità nel tempo dei nuovi servizi. O. Budget preventivo (valori in euro) prima parte costo X tot. A carico viaggi patologi, tecnici e verifica c.p Provincia diaria giornaliera UNDP valorizzazione attività patologi e tecnici (per mese) APOF tecnico exp palestinese 3 mesi Provincia DHL invii UNDP coloratore automatico Provincia programma informatica (3 licenze) Provincia 2 computer e stampante Provincia archivi vetrini e blocchetti Provincia programma assistenza attrezzature Provincia libri, didattica, segreteria, elaborazione dati Provincia Totale seconda parte costo X Totale A carico viaggi patologi, tecnici e verifica c.p Provincia diaria giornaliera Provincia Valorizzazione attività patologi e tecnici (per mese) APOF telepatologia Provincia programma assistenza attrezzature Provincia borse di studio specializzandi UNDP viaggi specializzandi UNDP diaria forfettaria specializzandi UNDP Libri, didattica, segreteria, elaborazione dati Provincia / APOF Totale Totale generale progetto P. Finanziamento (valori in euro) Provincia di Venezia Cooperazione UNDP APOF // 6 / 6

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