Le cure primarie nella definizione dei LEA
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- Rosina Bartolini
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1 Le cure primarie nella definizione dei LEA Filippo Palumbo Ministero della salute, Dipartimento della qualità Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema f.palumbo@sanita.it Bologna 25 febbraio 2008
2 Fasi della programmazione sanitaria nazionale Fase precedente alla l. 833/78 1 Fase della l. 833/78 2 Fase della l. 833/78 Fase del d.lgs 502/92 Aggiustamenti successivi fino al PSN Fase del d.lgs 229/99 Fase attuale 2
3 Fase attuale che caratterizza la programmazione sanitaria nazionale : il peso della riforma costituzionale del
4 GOVERNANCE POLITICO ISTITUZIONALE DEL S.S.N. Accordo Stato Regioni 8 agosto 2001 Intesa Stato Regioni 23 marzo 2005 Piano sanitario nazionale Patto per la salute 5 ottobre
5 Le linee di fondo della programmazione sanitaria nazionale che si è andata definendo dopo il 2001 Come perseguire la razionalizzazione del SSN : Promuovere quattro azioni trasversali Mettere ordine nei fondamenti tecnico programmatici del SSN Promuovere la ricerca e l innovazione Agire sul rapporto sanità/sviluppo Promuovere l efficienza allocativa Agire in tre direzioni rilancio operativo ed una organica pianificazione degli interventi di prevenzione ridefinizione del ruolo e delle modalità organizzative delle cure primarie riqualificazione dei percorsi diagnostico terapeutici in particolare le cure ospedaliere. 5
6 Le tre direzioni rilancio operativo ed una organica pianificazione degli interventi di prevenzione ridefinizione del ruolo e delle modalità organizzative delle cure primarie riqualificazione dei percorsi diagnostico terapeutici in particolare le cure ospedaliere. devono confluire in una forte INTEGRAZIONE 6
7 Quale è il contesto in cui si sono definite le attuali linee programmatorie? Evoluzione del quadro demografico ed epidemiologico Forte cambiamento dei contenuti assistenziali Rilevanti evoluzioni dei setting assistenziali La conseguente necessità di governare questi processi Il condizionamento delle risorse limitate 7
8 Quali risorse per il S.S.N.? Raffronto tra Prodotto Interno Lordo, disponibilità finanziarie per il S.S.N. e spesa del S.S.N. (variazioni percentuali annue) ITALIA PIL reale 1,8 0,4 0,3 1,2 0,0 1,5 1,9 spesa effettiva del SSN 8,3 4,7 2,9 7,5 5,8 5,5 3,6 Finanziamento del SSN 8,2 6,1 3,9 4,9 7,0 4,5 4,8 8
9 Perché promovere l efficienza allocativa? Occorre un forte incremento delle risorse Per quanto cospicuo potrà essere tale incremento, le risorse aggiuntive saranno prenotate da due tematiche assistenziali connesse alla cosiddetta transizione epidemiologica 1. La tematica della non autosufficienza e della disabilità 2. Il peso crescente del trattamento di casi che richiedono l applicazione di alte tecnologie e/o di alte intensità assistenziali La conseguente necessità di ottimizzare l utilizzo delle risorse per i rimanenti interventi 9
10 Consumi per classe di età Prestazioni FARMACEUTICHE per classe di età e sesso Valori % 12% 10% 8% 6% 4% % Prestazioni % Popolazione Prestazioni AMBULATORIALI per classe di età e sesso - Valori 2004 RICOVERI per classe di età e sesso - Valori % 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% 10 % di prestazioni e di popolazione % % % 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% % di prestazioni e di popolazione % di prestazioni e di popolazione
11 Il peso rilevante della inappropriatezza E disponibile e validata la metodologia per individuare potenziale appropriatezza ed inadeguatezza nella domanda di prestazioni sanitarie a livello di ASL Esiste una variabilità elevata, non solo da Regione a Regione, ma anche da ASL ad ASL all interno della stessa Regione. I risultati sono già disponibili per tutte le tipologie di ricovero. Occorrono i dati per passare ad altri tipi di prestazioni ITALIA Bypass & PTCA: Domanda soddisfatta per abitanti Domanda soddisfatta per ab (Qtà prz / popolazione std) * Area di indifferenza (Variabilità compatibile) AREA DI POTENZIALE INAPPROPRIATEZZA AREA DI POTENZIALE INADEGUATEZZA Popolazione per ASL DETTAGLIO PIEMONTE Numero abitanti Bypass & PTCA: Domanda soddisfatta per abitanti Domanda soddisfatta per abitanti 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 1,90 Domanda soddisfatta per abitanti 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 ASL Torino IV ASL Pinerolo 1,90 0, Popolazione per ASL 0, Popolazione per ASL 11
12 Persistenti irrazionalità della rete di offerta Laboratorio - Percentuale prestazioni erogate sul totale per tipologia struttura 100% % % Percentuale prestazioni erogate sul totale 40% 20% 0% 22 Più di Tra e Tra e Tra e Tra e Meno di % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Cumulata quantità valorizzazione teorica percentuali 12
13 DOLORE ADDOMINALE BOX PLOT DOLORE ADDOMINALE 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50-0,84 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 - CALABRIA SICILIA SARDEGNA 13 BASILICATA PUGLIA CAMPANIA MOLISE ABRUZZO LAZIO MARCHE UMBRIA TOSCANA LIGURIA EMILIA ROMAGNA Domanda soddisfatta per abitanti PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA PROV. AUTON. BOLZANO PROV. AUTON. TRENTO VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA
14 Relazione fra il livello di disabilità ed il setting di trattamento (assistenza primaria o secondaria) nei servizi mal organizzati Tratto da: Graham THORNICROFT e Michele TANSELLA
15 Relazione fra il livello di disabilità ed il setting di trattamento (assistenza primaria o secondaria) nei servizi ben organizzati Tratto da: Graham THORNICROFT e Michele TANSELLA
16 Un formidabile laboratorio di elaborazione e confronto : il progetto dei 15 mattoni (mettere ordine nei fondamenti del SSN) Conferenza Stato Regioni 10/12/ Classificazione delle strutture 2. Classificazione delle Prestazioni ambulatoriali 3. Evoluzione del sistema DRG nazionale 4. Ospedali di riferimento 5. Standard minimi di quantità di prestazioni 6. Tempi di attesa 7. Misura dell appropriatezza 8. Misura dell outcome 9. Realizzazione del Patient File 10. Prestazioni farmaceutiche 11. Pronto soccorso e Prestazioni residenziali e semiresidenziali 13. Assistenza primaria e prestazioni domiciliari 14. Misura dei costi del SSN 15. Assistenza sanitaria collettiva 16
17 I 15 mattoni 1. Classificazione delle strutture 2. Prestazioni ambulatoriali 3. Evoluzione dei DRG 4. Ospedali di riferimento 5. Standard minimi di qualità di prestazioni 6. Tempi di attesa 7. Misura dell appropriatezza 8. Misura dell outcome 9. Realizzazione del patient file 10. Prestazioni farmaceutiche 11. Pronto soccorso e Prestazioni residenziali e semi 13. Assistenza primaria e prestazioni domiciliari 14. Misura dei costi del SSN 15. Assistenza sanitaria collettiva 1. VENETO - Calabria 2. LOMBARDIA Molise 3. EMILIA ROMAGNA Basilicata 4. Ministero salute 5. PIEMONTE Sardegna 6. ASSR 7. UMBRIA P.A. Trento 8. ISS 9. TOSCANA Sicilia 10. FRIULI V.G. Valle d Aosta 11. LAZIO Liguria 12. MARCHE P.A. Bolzano 13. PUGLIA Lombardia 14. ASSR Abruzzo 15. CAMPANIA Emilia Romagna 17
18 La operatività della Commissione per la manutenzione dei LEA
19 Revisione straordinaria delle prestazioni dei Livelli Essenziali di Assistenza: il nuovo DPCM
20 Il nuovo DPCM: aspetti relativi alle cure primarie aspetti indirettamente connessi - rivisitazione dell area preventiva -maggiore appropriatezza nelle cure ospedaliere; -allargamento, arricchimento e qualificazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali
21 Il nuovo DPCM: aspetti relativi alle cure primarie (2) aspetti direttamente connessi - rivisitazione della medicina generale e della pediatria di libera scelta; -ridefinizione dell assistenza domiciliare -ridefinizione dell assistenza residenziale
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