Premio Nieri e Paolini 2012

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1 INDICE Nieri e Paolini Chi erano Nieri e Paolini? Silvio Micheli Eugenio Pardini Opere Eugenio Pardini Renato Santini Donne di marinai Ultimi anni di Renato Santini Montale mediterraneo da Ossi di seppia

2 Premio Nieri e Paolini 2012 In questo progetto parliamo di tre artisti viareggini: Silvio Micheli,Eugenio Pardini e Renato Santini.Quest'anno si festeggia il centenario della loro nascita. Tra questi personaggi abbiamo scelto di approfondire Renato Santini.

3 Nieri e Paolini

4 Chi erano Nieri e Paolini? Nieri e Paolini erano due giovani calafati uccisi nel 1921 da una squadraccia fascista. Questi due uomini fin dall'inizio vollero la libertà che adesso,grazie anche alle loro idee, regna nel nostro Paese. Sulla facciata principale del Municipio di Viareggio si trova la lapide per ricordare questi eroi.

5 Silvio Micheli Silvio Micheli nacque a Viareggio, in provincia di Lucca; trascorse un'infanzia serena legato alla sua terra, dalla quale trarrà i temi dei suoi romanzi. Frequentò nella cittadina natale l'istituto tecnicoprofessionale, e dopo il diploma si specializzò come disegnatore e progettista industriale. Nel 1944 egli entrò a far parte della formazione partigiana e da questa esperienza trasse lo spunto per il romanzo Giorni di fuoco e L'Artiglio ha confessato. Con il romanzo Pane duro vinse il Premio Viareggio nel Nel 1946 entra in corrispondenza con la scrittrice Natalia LEVI GINZBURG per lungo tempo e la invita a collaborare alla rivista viareggina "Darsena nuova..

6 Eugenio Pardini Eugenio Pardini è nato il 13 Aprile 1912 a Viareggio. Ha lo studio a Lido di Camaiore in Via M. Buonarroti, 96. Ha preso parte alle maggiori Rassegne d Arte Italiana, ottenendo premi importanti.

7 Opere Eugenio Pardini Lo stile di Pardini ha mantenuto pressoché costante nel tempo la cifra di uno spazio bidimensionale, dove il colore si fonde nella luce e, disinteressandosi alla fedeltà e al realismo, asseconda solo un dialogo interno.

8 Renato Santini Renato Santini nasce a Viareggio nel 1912 da famiglia operaia. Giovanissimo dimostra subito interesse al disegno. Il mare e la spiaggia cosparsa di detriti esercitano in lui un enorme fascino. Diventano il luogo delle sue osservazioni in compagnia dell'amico Silvio Micheli. Quasi contemporaneamente si avvicina all'ambiente dei costruttori delle gigantesche maschere del Carnevale di Viareggio dai quali apprende i segreti della lavorazione della cartapesta. In breve tempo diventa un abile e creativo "carrista".

9 Donne di marinai Nel 1926 conosce Lorenzo Viani diventandone amico e allievo prediletto. Proprio Viani gli suggerisce, nel 1934, di inviare l'opera Donne di marinai alla Mostra Interregionale di Palazzo Strozzi,ma il riconoscimento avuti per quest'opera non esalta il giovane che continua a lavorare come carrista proseguendo il suo impegno in campo artistico con maggior slancio e vigore.

10 Ultimi anni di Renato Santini Partecipa a Premi e Rassegne nazionali.nel 1984 il Comune di Viareggio gli dedica una grande antologica a Palazzo Paolina. L'anno dopo un suo autoritratto entra a far parte della prestigiosa collezione degli Uffizi di Firenze. Dal 1993 espone in molte città in tutt'italia.nel 1995 il Comune di Viareggio ha incluso una donazione di alcune delle sue opere più prestigiose nella Pinacoteca Comunale d'arte Moderna di Palazzo Paolina, dedicandogli una sala. Muore l'8 febbraio 1995 a Viareggio, dopo una breve malattia.

11 Confronto tra Santini e Montale Esaminando alcuni dipinti del pittore viareggino Renato Santini e leggendo i versi del poeta genovese Eugenio Montale,contenuti nella raccolta di liriche Ossi di Seppia, abbiamo colto le profonde analogie che legano questi due artisti. Entrambi hanno espresso, seppure con forme diverse, un identico modo di vedere ed interpretare l esistenza umana.

12 Mediterraneo da Ossi di seppia Antico, sono ubriacato dalla voce ch'esce dalle tue bocche quando si schiudono come verdi campane e si ributtano indietro e si disciolgono. La casa delle mie estati lontane, t'era accanto, lo sai, là nel paese dove il sole cuoce e annuvolano l'aria le zanzare. Come allora oggi in tua presenza impietro, mare, ma non piú degno mi credo del solenne ammonimento del tuo respiro. Tu m'hai detto primo che il piccino fermento del mio cuore non era che un momento del tuo; che mi era in fondo la tua legge rischiosa: esser vasto e diverso e insieme fisso:e svuotarmi cosí d'ogni lordura come tu fai che sbatti sulle sponde tra sugheri alghe asterie le inutili macerie del tuo abisso.

13 Sia Santini che Montale sono legati profondamente al mare: per loro è simbolo della vita, che travolge con le sue leggi dure e spietate l uomo, che quindi è costretto a soccombere. Il mare inoltre, è una forza indomita e distruttrice della natura, ma allo stesso tempo purificatrice. E come esso corrode i ciottoli,spezza i rami,devasta gli oggetti che restituisce alla spiaggia come rifiuti inutili, così l uomo dovrebbe far pulizia della meschinità e della viltà che macchiano la sua esistenza.

14 Ma mentre il mare possiede questa forza che è insita nella sua natura, l essere umano invece è debole molto più simile a quegli oggetti dimenticati che affascinano, con la loro crudezza, i due artisti. In entrambi, la realtà che li circonda viene colta negli oggetti di poco conto e spesso deturpati ma carichi di un profondo valore simbolico che è il dolore di vivere.

15 Questo progetto è stato elaborato dai ragazzi dell' Istituto Comprensivo Camaiore 1. Per il loro contributo e il loro aiuto ringraziamo le professoresse: V. Bergamini E. Lombardi P. Topi A. Galderisi C. Rovai