«In classe ho un bambino che»- Convegno Nazionale Giunti Scuola
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2 Fabrizio Desideri (Università di Firenze- Dip. Lettere e Filosofia) Educazione estetica: la dimensione estetica dell'educare tra emozione e cognizione. Una prospettiva metadisciplinare «In classe ho un bambino che»- Convegno Nazionale Giunti Scuola Firenze, sabato 11 febbraio Scuola di Studi umanistici e della formazione
3 Educazione estetica: la dimensione estetica dell'educare tra emozione e cognizione. Una prospettiva metadisciplinare Chiarimenti preliminari Perché meta-disciplinare? Per il motivo che l estetica, in quanto moderna disciplina filosofica, non riguarda un attività specifica o contenuti culturali speciali, ma una dimensione costitutiva e universale dell esperienza umana. Esperienza estetica = un intreccio fecondo tra risonanze emotive e discernimenti cognitivi, tra emozione e cognizione, a partire da dinamiche percettivecon gli altri e con il mondo qualitativamente significative e gratificanti. Le prime esperienze estetiche, nella vita del bambino, precedono le prime espressioni grafico-pittoriche e lo stesso esercizio del linguaggio verbale. L esperienza estetica è più ampia del rapporto con l espressione artistica.
4 «Educazione estetica»: origine di un espressione Origine storica dell espressione (ma la nozione è ben più antica!) Ad usare per primo in maniera pregnante l espressione «educazione estetica» è stato il poeta, drammaturgo e filosofo Friedrich Schiller ( ) nell opera del 1795, «Lettere sull educazione estetica dell uomo». «Estetico» per Schiller indica l umano nel suo carattere generico e universale.
5 La tesi di Schiller La tesi fondamentale di Schiller: l atteggiamento estetico e artistico nasce nell uomo dall impulso al gioco che ha il compito di armonizzare l impulso alla conoscenza e quello alla trasformazione della realtà. Nell educazione estetica Schiller vede la possibilità di superare le scissioni tipiche dell epoca moderna, in primo luogo quelle che contrappongono le pulsanti forme di vita degli individui alla gelida macchina dello Stato, più in generale la scissione tra la sensibilità e la razionalità.
6 Educazione estetica: attualità di un idea Riprendendo e attualizzando l idea schilleriana, per educazione estetica possiamo intendere tutte quelle pratiche espressive e riflessive che mirano a una feconda sinergia tra emozione e cognizione. Il gioco, come mix sapiente di regole, immaginazione e invenzione, svolge a questo proposito un ruolo preminente. Non dimenticando, in ciò, i linguaggi interattivi più familiari ai nativi digitali (tablet, videogame ecc.).
7 Due concezioni alternative del rapporto tra estetica ed educazione
8 La dimensione estetica non è la ciliegina sulla torta dell educazione e della formazione La dimensione estetica non è la ciliegina sulla torta dell educazione e della formazione, ma piuttosto un modo di impostare la questione: riguarda l impasto educativo e ne prefigura il risultato. In breve: l educazione estetica non è semplicemente importante, ma essenziale a una strategia educativa e formativa che non si rassegni alla separazione tra dinamiche emotive e sviluppi cognitivi.
9 Una proposta: Schiller + Piaget = educazione estetica come equilibrazione di dinamiche emotive e strutture cognitive + Riprendendo un espressione al centro della psicologia dello sviluppo di Jean Piaget, quella di equilibrazione delle strutture cognitive, proponiamo di intenderla in senso più ampio ovvero come l integrazione tra sistemi emozionali di base e strutture cognitive ovvero come una dinamica di armonizzazione reciproca tra affettività e regole che connota strutturalmente la natura umana, e non solo una fase del suo sviluppo
10 Educazione estetica e fioritura umana In conclusione: Promuovere la dimensione estetica dell educare = attenzione ad un interazione armonica tra sviluppo cognitivo e crescita emotiva; Diffidare dell empatia come passepartout a favore di un governo consapevole delle emozioni = premessa e promessa di relazioni eticamente consapevoli nei confronti degli altri e del mondo; Nell intreccio virtuoso tra il favorire la capacità di abituarsi a regole flessibili (e piacevoli a essere apprese) e l alimentare la curiosità esplorativa e la passione per la sorpresa possiamo individuare un tratto strategicamente significativo dell educazione estetica e, quindi, una condizione essenziale per la «fioritura» umana.
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