Le Linee Guida regionali sull affidamento dei servizi alle cooperative sociali

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1 Le Linee Guida regionali sull affidamento dei servizi alle cooperative sociali Avv. Luciano Gallo Reggio Emilia, 7 novembre 206

2 La genesi delle Linee Guida ) La genesi delle Linee Guida (LG) approvate con DGR n. 969 del 27 giugno 206: a) l attuazione della L.R. n. 2/204; b) l istituzione della Commissione consultiva sulla cooperazione sociale; c) la costituzione di un Gruppo di lavoro; d) l elaborazione del testo; e) l approvazione. 2) Nel mentre l entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici (D. Lgs. n. 50/206). 3) Un percorso lungo e complesso. 2

3 La L.R. n. 2/204 inquadramento generale. ) La L.R. n. 2/204 in pillole : a) ambito soggettivo; b) ambito oggettivo; c) i principi comuni; d) gli strumenti e le procedure. 2) Notazioni a margine. 3) Perché le LG. 3

4 L ambito soggettivo. La L.R. 2/204 si applica ai sensi dell art. 9, primo comma ai seguenti Enti: a) Regione; b) enti ed agenzie regionali; c) società partecipate; d) Agenzie del SSR. Per espressa previsione di legge (secondo comma), essa può essere applicata agli enti locali, singoli ed associati; in tale direzione, la Regione può supportare gli enti locali (.) anche mediante appositi accordi o protocolli di intesa. 4

5 La programmazione In secondo luogo, il perno del sistema regolamentare introdotto dalla L.R. 2/204 è costituito dalla programmazione (almeno annuale) dei servizi, ai sensi dell art. 27 del Regolamento attuativo del (previgente) Codice dei contratti pubblici; ciò al fine di rendere effettivo il meccanismo della percentuale di riserva su base annua degli affidamenti sotto la soglia comunitaria da affidare alle coop di tipo b) e dell inserimento di clausole sociali per gli affidamenti sopra la soglia europea. 5

6 I principi comuni L art. 9, quarto comma, detta i principi comuni ai quali devono essere orientate le procedure di affidamento alle cooperative di tipo A) [art. 0] e B) [art. ]. Si tratta di elementi innovativi alcuni dei quali anticipatori del nuovo Codice dei contratti pubblici. 6

7 L affidamento alle cooperative di tipo A) L art. 0 rinvia alle vigenti discipline regionali di settore e segnatamente: a) alla legge regionale n. 2/2003 in ordine ai servizi sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari e sanitari; b) alla legge regionale n. /2000 in ordine ai servizi educativi e socio-educativi. Possibilità dell inserimento di clausole sociali. Due pertanto le modalità di affidamento: ) accreditamento; 2) procedure di gara ad evidenza pubblica. 8

8 L affidamento alle cooperative di tipo B) Per le cooperative di inserimento lavorativo c.d. di tipo B), la L.R. stabilisce un doppio binario : a) la riserva (art., comma ) degli affidamenti sotto la soglia comunitaria alle coop di tipo b); b) l inserimento delle clausole sociali negli affidamenti sopra la soglia (art. 3). Due modalità di affidamento, fra loro alternative: i) l istituzione di un Elenco speciale aperto; ii) la pubblicazione in presenza del singolo bisogno dell Ente affidante di un Avviso pubblico. 9

9 L affidamento alle cooperative di tipo B) La legge esplicita alcuni contenuti/principi chiave : a) il generale utilizzo del criterio dell Offerta Economicamente Più Vantaggiosa (OEPV); b) la semplificazione degli oneri amministrativi per le PMI (art., terzo comma, lett. g); c) la professionalizzazione dei membri delle commissioni di gara (relativamente alla componente dell inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati) (art. 2, settimo comma); d) la particolare attenzione alla verifica dell esecuzione (art. 4), in modo da scoraggiare le offerte a meri fini curriculari. 0

10 Le clausole sociali La legge disciplina puntualmente le clausole sociali (art. 3): a) finalità specifica dell inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati; b) doppia valenza (clausola di esecuzione e contenuto dell OT); c) possibile utilizzo nell affidamento dei SPL; d) infine, integrazione delle Commissioni di aggiudicazione con esperti.

11 Le Linee Guida Le Linee Guida hanno la finalità di agevolare il percorso di attuazione della L.R., fornendo: a) un analisi ragionata della normativa; b) una serie di strumenti; c) gli strumenti: c.) schemi delle procedure (ALL. A); c.2) clausole sociali-tipo (ALL. B); c.3) formule per il prezzo (ALL. C). Le LG alla prova della compatibilità/coerenza con il sopravvenuto Codice dei contratti pubblici. 2

12 Linee Guida e nuovo Codice: alcuni TEMI d apice Le LG ovviamente tengono conto delle innovazioni del Codice. Alcuni temi sono centrali: a) la programmazione (art. 2); b) la qualificazione delle SA e delle CC (art. 38); c) la centralizzazione degli acquisti (art. 37); d) la disciplina del sotto-soglia (art. 36); e) la nuova disciplina sui servizi sociali (artt. 40 e ss.); f) l OEPV (art. 95); g) la qualificazione dell OE (art. 83); g) le gare riservate per finalità di inserimento lavorativo (art. 2) [appalti e concessioni]. La rilevanza sistemica dell art. 2. 3

13 L attuazione del Codice Le LG hanno inevitabilmente una natura dinamica in quanto collegata all attuazione ed all interpretazione del Codice. Allo stato rilevano: a) i pareri del Consiglio di Stato sul Codice e sulle Linee Guida ANAC; b) i primi provvedimenti ANAC: b.) Linee Guida 32/206; b.2) FAQ sul regime transitorio del Codice; b.3) Delibera n. 9 del 3 agosto 206 (Chiarimenti in merito all applicazione dell art. 37 del Codice); b.4) Comunicato del Presidente del 4 settembre 206 (Indicazioni operative alle stazioni appaltanti e agli operatori economici in materi di affidamento di servizi sociali); b.5) Delibera n. 966 del 4 settembre 206 (Richiesta di parere sulla normativa sistema di accreditamento e convenzionamento per le prestazioni di accoglienza residenziale per i minori Comune di Napoli). 3

14 L attuazione del Codice Infine, rilevano: b.6) le Linee Guida ANAC sulle procedure sotto soglia (n. 4) b.7) le Linee Guida ANAC sull OEPV(n. 2); b.8) le Linee Guida ANAC sul RUP;(n. 3); b.9) il Comunicato del Presidente del 0 novembre 206 sull art. 80 del Codice; le prossime Linee Guida (sul rating d impresa e sul monitoraggio nel PPP); c) i DPCM sulla qualificazione delle SA (N.B. requisiti premianti : esigenze ambientali e sociali e obbligo di formazione continua); d) il Decreto del MIT sulla programmazione ai sensi dell art. 2 del Codice; e) il contenzioso ed i pareri di pre-contenzioso di ANAC. 3

15 La legge non è la panacea di tutti i problemi Non possiamo delegare nelle leggi la risoluzione di tutti i problemi. Alcuni corollari LE PROCEDURE SONO LE LEGGI STRUMENTO NON E NON FINE CAMMINANO DELLEP.A. DA SOLE PRINCIPIO DI IMMEDESIMAZI ONE I PRINCIPI GENERALI DELL AZIONE AMMINISTRATIV A L OCCASIONE DELLA PROGRAMMAZI ONE SIAMO TUTTI PINGUINI 3

16 A Voi tutti il mio sincero ringraziamento. 5

17 DIBATTITO 4